COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI
|
|
- Ottavia Bonelli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE Allegato n 2 Data:10/03/2015 COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE VARIANTE n 13 art.63, 5 comma della L.R.5/2007 art. 17, DPR n.86/2008 VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA A VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DIRETTIVA 42/2001/CEE ALLEGATO II D.Lgs. n.152/2006 come modificato dal D.Lgs. n.4/2008 Dott. Arch. Marcello Rollo Viale della Vittoria, Udine Tel rollo_marcello@libero.it
2 INDICE PREMESSA INQUADRAMENTO TERRITORIALE CARATTERISTICHE DELLA VARIANTE In quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative attraverso la ripartizione delle risorse In quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati La pertinenza del piano o del programma per l integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile Problemi ambientali pertinenti alla variante La rilevanza del piano o del programma per l attuazione della normativa comunitaria nel settore dell ambiente CARATTERISTICHE DEGLI EFFETTI Analisi degli elementi di criticità Valutazione degli effetti determinati dall attuazione della variante Probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti Carattere cumulativo degli impatti Natura transfrontaliera degli impatti Rischi per la salute umana o per l ambiente Entità o estensione nello spazio degli impatti Valore e vulnerabilità delle aree interessate dal Piano Impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale CONCLUSIONI... 8 Pagina 2 di 8
3 PREMESSA Il presente documento, redatto in conformità ai dispositivi legislativi che regolano la Valutazione Ambientale in Italia, ha il fine di verificare i potenziali impatti sull ambiente derivanti dall approvazione della Variante 13 al PRGC vigente del Comune di Cividale del Friuli, inerente la riduzione della fascia di rispetto cimiteriale. Riferimenti legislativi La Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) è un processo di supporto alle decisioni in relazione alla progettazione del territorio, introdotta dalla Direttiva 2001/42/CE del 27 Giugno 2001: Direttiva del Parlamento Europeo che riguarda la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull ambiente. L introduzione della V.A.S. come strumento della pianificazione territoriale rappresenta un opportunità per impostare un nuovo modello di pianificazione e programmazione allo scopo di determinare la sostenibilità come obiettivo fondamentale nel processo decisionale. A livello nazionale, i riferimenti normativi per la V.A.S. si ritrovano nel Decreto Legislativo del 16 gennaio 2008, n.4: ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale. A livello regionale, vige la legge regionale n.11 del 2005 che fa riferimento alla direttiva europea per quanto riguarda la V.A.S. di piani e programmi. La procedura di verifica di assoggettabilità è necessaria, quindi, per accertare se ricorrano i presupposti per la redazione di una Valutazione Ambientale Strategica. Viene, pertanto, predisposto il presente documento, sulla base dei criteri fissati negli Allegati I e II della Direttiva 2001/42/CE e ripresi negli Allegati I e II, Parte seconda del Codice dell Ambiente (tenendo conto del D.Lgs. n.4/2008, correttivo del D.Lgs. 152/2006), e quindi valutare: a) Le caratteristiche del piano tenendo in particolare conto i seguenti elementi: in quale misura il piano stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse; in quale misura il piano influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente sovraordinati; la pertinenza del Piano per l integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile; problemi ambientali pertinenti al piano; la rilevanza del piano per l attuazione della normativa comunitaria nel settore dell ambiente b) Le caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto di: probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti; carattere cumulativo degli impatti; natura transfrontaliera degli impatti; rischi per la salute umana o per l ambiente; entità ed estensione nello spazio degli impatti (area geografica e popolazione potenzialmente interessate) valore e vulnerabilità dell area che potrebbe essere interessata a causa: - delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale, - del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite dell utilizzo intensivo del suolo Pagina 3 di 8
4 impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale. 1. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Il Comune di Cividale del Friuli, localizzato nella fascia centro orientale della Regione, a circa 15 km a est del capoluogo friulano, si estende tra l alta pianura friulana e i colli orientali su una superficie complessiva di 50,54 kmq. La popolazione residente a Cividale del Friuli e nelle frazioni di Rualis, Grupignano, Sanguarzo, Gagliano, Carraria, Purgessimo, Spessa, Rubignacco e Madriolo è di abitanti (dati ISTAT 1/1/2014), con una densità abitativa pari a 225 ab/kmq. Il territorio comunale, attraversato in direzione est-ovest dal corso del torrente Natisone, confina a nord con il comune di Torreano, a est con San Pietro al Natisone, ad ovest con Moimacco e Premariacco e a sud con Prepotto e Corno di Rosazzo. Dal punto di vista infrastrutturale, le principali arterie viarie che interessano il Comune sono costituite dalla SS 54 del Friuli, l asse di collegamento tra Udine e la Slovenia che attraversa i nuclei abitati di Remanzacco, Cividale e S. Pietro al Natisone, dalla SR 356 di Cividale che scorre in direzione N/S collegando Gorizia con Tarcento, e da strade provinciali e locali che collegano tra loro le frazioni distribuite sul territorio. Si segnala, inoltre, la presenza del tracciato ferroviario Udine-Cividale che si sviluppa a nord della SS 54. *** L ambito oggetto di variante riguarda il Cimitero Maggiore di Cividale del Friuli, localizzato alle porte del centro cittadino lungo la SS 54 del Friuli, nel quadrante ovest del territorio comunale. Figura 1: localizzazione del Cimitero di Cividale del Friuli Pagina 4 di 8
5 2. CARATTERISTICHE DELLA VARIANTE Il Comune di Cividale del Friuli è dotato di PRGC adeguato alla L.R. 52/91 e approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 45 del 27 luglio 2006, la cui esecutività è stata confermata con DPGR n. 019/Pres del , ed in vigore dal 15 febbraio La presente variante non sostanziale, ai sensi dall art.17.c.1, lettera a) del Regolamento della L.R.5/2007 approvato con DPReg n.86/2008, si rende necessaria al fine di ridurre da 200 m a 100 m la fascia di rispetto cimiteriale lungo i lati ovest e nord-ovest del Cimitero Mggiore, per far fronte alle necessità di spostare più a ovest il tracciato di previsione di una bretella viaria di collegamento tra la SS 54 e via Perusini. La nuova configurazione della fascia di rispetto cimiteriale, sulla cui fattibilità si è espresso favorevolmente il Dipartimento di Prevenzione dell A.S.S. n.4 Medio Friuli (cfr. Pratica 79/15 del ), non comporta alcuna variazione della classificazione dei terreni interessati. Si riportano di seguito gli estratti della Zonizzazione, relativi al PRGC vigente e alle modifiche introdotte con la Variante 13, nonché l art. 47 delle NTA inerente il vincolo cimiteriale. PRGC Vigente Variante 13 al PRGC Pagina 5 di 8
6 ART. 47- LIMITI DI RISPETTO C) Cimiteri Il limite inedificabile intorno ai cimiteri, a partire dal muro di cinta, è di 200 m, fatte salve distanze inferiori indicate sulla cartografia della zonizzazione e regolarmente autorizzate con decreto degli enti competenti. All interno di detto limite è consentita la realizzazione di strutture non stabilmente legate al suolo, destinate alla vendita di articoli funerari e di fiori. All interno del limite di rispetto, per gli edifici esistenti sono consentiti interventi di recupero ovvero interventi funzionali all utilizzo dell edificio stesso, tra cui l ampliamento nella percentuale max del 10% della superficie coperta esistente ed i cambi di destinazione d uso, oltre a quelli previsti dalle lettere a),b) c) e d) del primo comma dell art.31 della L. 5/8/1978 n.457. (Modifiche apportate all art.338 del T.U.LL.SS. R.D. 1265/34) 2.1 In quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative attraverso la ripartizione delle risorse. Le modifiche previste dalla variante intervengono ridimensionando l estensione del vincolo di inedificabilità cimiteriale, al fine di consentire la futura realizzazione di un opera di pubblica utilità, nel rispetto delle norme igienico sanitarie e degli obiettivi/strategie del vigente PRGC. 2.2 In quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati La Variante, non influenza altri piani o programmi sovraordinati, né interferisce con quelli dei comuni contermini. 2.3 La pertinenza del piano o del programma per l integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile La riduzione del vincolo di rispetto cimiteriale non si configura come un azione rivolta all integrazione delle considerazioni ambientali al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile. 2.4 Problemi ambientali pertinenti alla variante All interno del territorio comunale di Cividale del Friuli. è presente la Zona Speciale di Conservazione (ZSC) IT Magredi di Firmano, appartenente alla rete di tutela comunitaria Natura 2000, istituita ai sensi della direttiva Habitat (Direttiva 92/43/CEE). Il Comune è inoltre attraversato in direzione est-ovest dalla Zona di Rilevante interesse Ambientale ARIA n. 17 Fiume Natisone, istituita con DPGR 031/pres del 06/02/2001. La modifica prevista dalla variante non ricade all interno o nelle vicinanze di tali aree, (collocate a circa 1,5 km a sud del Cimitero) e la portata degli effetti è tale da escludere eventuali interferenze sugli ambiti di interesse naturalistico/ambientale. Pagina 6 di 8
7 Figura 2: distanza del cimiero dalle aree di interesse ambientale e naturalistico 2.5 La rilevanza del piano o del programma per l attuazione della normativa comunitaria nel settore dell ambiente Le previsioni della Variante non sono tali da costituire un riferimento per l attuazione della normativa comunitaria nel settore dell ambiente. 3. CARATTERISTICHE DEGLI EFFETTI 3.1 Analisi degli elementi di criticità Al fine di individuare i potenziali effetti introdotti dalla variante, verranno prese a riferimento esclusivamente le componenti pertinenti con le previsioni urbanistiche oggetto di valutazione, al fine di evidenziarne le eventuali criticità. Suolo La Variante non apporta alcuna modifica alla destinazione d uso dei terreni interessati dalla riduzione del vincolo. I possibili effetti su tale componente, derivanti dalla futura realizzazione dell opera viaria, saranno adeguatamente valutati durante le fasi del progetto preliminare e nelle successive valutazioni. Pagina 7 di 8
8 Popolazione e salute umana Vista la natura del vincolo di inedificabilità cimiteriale, istituito dall'art. 338 del RD n del 1934 e s.m.i. che tutela le condizioni igieniche e la salute pubblica, la sua riduzione non comporta effetti sulla popolazione e sulla salute umana dal momento che l area esclusa dal vincolo non sarà destinata a nuove funzioni che prevedano la presenza continuativa di persone, quali ad esempio destinazioni residenziali, commerciali o artigianali e produttive. 3.2 Valutazione degli effetti determinati dall attuazione della variante Probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti La modifica apportata dalla variante, non determina effetti significativi sull ambiente valutabili in termini di probabilità, durata, frequenza e reversibilità Carattere cumulativo degli impatti Non si prevedono impatti cumulativi sull ambiente che possano influire negativamente su eventuali situazioni di criticità presenti sul territorio Natura transfrontaliera degli impatti L esiguità della modifica introdotta, unitamente alla distanza significativa che intercorre dal confine sloveno, non sono tali da ipotizzare impatti di natura transfrontaliera Rischi per la salute umana o per l ambiente La riduzione della fascia di rispetto non determina rischi per la salute umana dal momento che parte della zona esclusa dal vincolo non è destinata a nuove funzioni che prevedano la presenza continuativa di persone Entità o estensione nello spazio degli impatti La modifica apportata dalla variante, non determina effetti significativi sull ambiente valutabili in termini di entità o estensione nello spazio Valore e vulnerabilità delle aree interessate dal Piano La modifica non interessa aree con particolari caratteristiche di valore e vulnerabilità tali da essere compromesse in seguito alla sua attuazione Impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale Considerata la distanza che intercorre tra la fascia di riduzione del vincolo cimiteriale e il sito di tutela ZSC - Magredi di Firmano, non si prevedono interferenze nei confronti dell area di tutela comunitaria. 4. CONCLUSIONI A seguito delle considerazioni emerse dalla presente analisi e tenuto conto della valutazione degli effetti derivanti dall attuazione della Variante 13 al PRGC vigente, si ritiene non necessario l assoggettamento della Variante stessa alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Pagina 8 di 8
relativo alla Seconda Soluzione Agosto 2013
COMUNE DI FOSDINOVO Località CANIPAROLA PIANO DI RECUPERO CASA ALBACHIARA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A V.A.S. ai sensi dell art. 22, L.R.T. n 10/2010 RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE relativo alla Seconda
DettagliVERIFICA DI SIGNIFICATIVITA' SUI SITI DI RETE NATURA 2000
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI PORDENONE COMUNE DI ZOPPOLA Pordenone 03/06/2014 OGGETTO: Variante N. 42 al P.R.G.C. per cambio di destinazione d uso da H3 a D2 Sottozona D2 *. VERIFICA
DettagliCOMUNE DI PREMARIACCO
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI PREMARIACCO PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE VARIANTE n.8 L.R. 5/2007 - D.P.R. 086/2008 RELAZIONE ARCH. PIETRO CORDARA progettazione
DettagliCOMUNE DI CORBETTA PROVINCIA DI MILANO. Piano di Classificazione Acustica. adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 22 del 30.04.
Allegato A COMUNE DI CORBETTA PROVINCIA DI MILANO CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE REVISIONE E AGGIORNAMENTO 2013 Piano di Classificazione Acustica adottato con deliberazione del Consiglio
DettagliProgetto Preliminare Adottato con delibera del Consiglio Comunale n.. del.
REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI ALESSANDRIA COMUNE DI PECETTO DI VALENZA Legge Regionale 5 dicembre 1977 n. 56 e successive modifiche ed integrazioni PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE Approvato con D.G.R.
DettagliLa Regione Autonoma FVG, rappresentata da e La Provincia di Pordenone, rappresentata da..
SCHEMA ATTO DI RINEGOZIAZIONE DELL ACCORDO DI PROGRAMMA STIPULATO IN DATA 15 GENNAIO 2001 TRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA E LA PROVINCIA DI PORDENONE, COME SUCCESSIVAMENTE MODIFICATO IN DATA
DettagliIL CONSIGLIO COMUNALE
OGGETTO: APPROVAZIONE DEL PROGETTO PRELIMINARE PER LA REALIZZAZIONE DEL CIMITERO DEGLI ANIMALI D'AFFEZIONE E CONSEGUENTE ADOZIONE DELLA VARIANTE N. 86 AL P.R.G.C. IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO che: -
DettagliB.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie
B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile
DettagliDitta : Società "I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI)
Ditta : Società "I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI) Indice Premessa................................................................................ 3 1.
DettagliGarante della Comunicazione Artt. 19 e 20 L.R.T. n. 1/2005
Garante della Comunicazione Artt. 19 e 20 L.R.T. n. 1/2005 RAPPORTO ATTIVITA DEL GARANTE PER ADOZIONE NELLA PROSSIMA SEDUTA CONSILIARE del 18.7.2013 DELLE SEGUENTI VARIANTI: - scheda norma 2 - T2 e adeguamento
DettagliCOMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO
6 Allegato 1 COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO Servizio Pianificazione e Programmazione del Territorio Via delle Torri n. 13 47100 Forlì Unità Segreteria mariateresa.babacci@comune.forli.fo.it
DettagliOGGETTO: Adozione della variante n.2 al Piano attuativo comunale di iniziativa pubblica della zona O comparto A. IL CONSIGLIO COMUNALE
OGGETTO: Adozione della variante n.2 al Piano attuativo comunale di iniziativa pubblica della zona O comparto A. IL CONSIGLIO COMUNALE VISTA la proposta di deliberazione in oggetto, munita dei prescritti
DettagliPROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000
PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000 SEDUTA DEL GIORNO 21/12/2007 Commissario: Segretario Generale: SPAGNUL dott.
DettagliVARIANTE 85 AL VIGENTE PRGC
Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia Provincia di Udine Comune di Cervignano del Friuli VARIANTE N. 85 AL VIGENTE PRGC VARIANTE 85 AL VIGENTE PRGC Oggetto : - Relazione Tecnica e Grafici Responsabile
DettagliDITTA SCAPIN BRUNO PROGETTO IMPIANTO DI STOCCAGGIO RIFIUTI METALLICI SPECIALI NON PERICOLOSI
COMUNE DI MALO PROVINCIA DI VICENZA REGIONE VENETO DITTA SCAPIN BRUNO PROGETTO IMPIANTO DI STOCCAGGIO RIFIUTI METALLICI SPECIALI NON PERICOLOSI RELAZIONE TECNICA ESPLICATIVA DI NON NECESSITA DELLA VALUTAZIONE
DettagliCITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA
CITTA DI PISTICCI (Provincia di Matera) COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (Art. 8 D.Lgs. n. 114/98 ed art. 19
DettagliDITTA SCUTARO VINCENZO & FIGLIO S.R.L.
PROVINCIA DI VICENZA COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE DITTA SCUTARO VINCENZO & FIGLIO S.R.L. PROGETTO DI MODIFICA IMPIANTO DI STOCCAGGIO RIFIUTI COSTITUITI DA IMBALLI CON INSERIMENTO LINEA DI TRATTAMENTO
DettagliPremessa La presente Relazione è redatta in applicazione del DPR 357/97 art. 5, comma 6
Premessa La presente Relazione è redatta in applicazione del DPR 357/97 art. 5, comma 6 Il Piano di Tavagnacco ridetermina le aree del Comune relazionando la situazione locale alle dinamiche ambientali
DettagliPROPOSTA DI DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE
PROPOSTA DI DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE Enunciato l argomento iscritto al n. dell o.d.g., il Presidente mette in approvazione la seguente proposta di deliberazione: OGGETTO: VARIANTE AL REGOLAMENTO
DettagliCITTÁ DI MESSINA VARIANTE PARZIALE PER LA MODIFICA DEL PIANO REGOLATORE GENERALE A SEGUITO DI RICHIESTA DI DECLASSIFICAZIONE A ZONA AGRICOLA.
CITTÁ DI MESSINA VARIANTE PARZIALE PER LA MODIFICA DEL PIANO REGOLATORE GENERALE A SEGUITO DI RICHIESTA DI DECLASSIFICAZIONE A ZONA AGRICOLA. DITTA: SERGI DOMENICO; SERGI MAURO; SERGI SANTI; IANNELLI ANNA
DettagliPIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005
PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti
DettagliModifiche in materia Commerciale
PROVINCIA DI BOLOGNA PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE Modifiche in materia Commerciale VARIANTE NON SOSTANZIALE AL PTCP ai sensi dell art.27bis della L.R. 20/2000 e s.m.i. RECEPIMENTO DEI
DettagliPRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI
PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI Procedura autorizzativa di impianti fotovoltaici NORMATIVA DI RIFERIMENTO Decreto Legislativo 29 dicembre 2003, n. 387; Legge Regionale 14 dicembre
Dettaglila ditta ITALFERR, subentrata a IRICAV DUE per la progettazione degli interventi e in data 06.07.2001 chiedeva al comune d individuare il punto d
Adozione variante al vigente Piano Regolatore Generale Territorio Esterno ai sensi della L.R. 61/85 art. 50 comma 4 lett. g) per la previsione di un percorso ciclopedonale fino al nuovo parcheggio a servizio
DettagliComune di Montebelluna
Comune di Montebelluna ACCORDO DI PROGRAMMA ART.7 L.R. 11/2004 "PARCO DELLE IMPRESE" PROGETTISTA via ferrovia, 28-31020 San Fior -TVt. 0438.1710037 f. 0438.1710109 e-mail: info@d-recta.it - www.d-recta.it
DettagliDETERMINAZIONI IN ORDINE ALLE DIMENSIONI DELLE STRADE ED ALLE DISTANZE DI RISPETTO STRADALI E DEI TRACCIATI FERROVIARI DI PROGETTO
DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLE DIMENSIONI DELLE ED ALLE DISTANZE DI RISPETTO STRADALI E DEI TRACCIATI FERROVIARI DI PROGETTO (articolo 70 della legge provinciale 5 settembre 1991, n. 22 articolo 64 della
DettagliQuadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.
L.R. 4/09/1997, n. 36. Pubblicata nel B.U. Liguria 17 settembre 1997, n. 16, L.R. 30/12/1998, n. 38. Pubblicata nel B.U. Liguria 20 gennaio 1999, n. 1. L.R. 4/08/2006, n. 20. Pubblicata nel B.U. Liguria
DettagliCOMUNE DI PIOMBINO DESE INTERVENTO EDILIZIO CONVENZIONATO IN ZONA RESIDENZIALE C2-301 RELAZIONE
COMUNE DI PIOMBINO DESE Provincia di Padova INTERVENTO EDILIZIO CONVENZIONATO IN ZONA RESIDENZIALE C2-301 RELAZIONE VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE - VINCA - AI SENSI DELLA DIRETTIVA 92/43/CEE D.P.R.
DettagliCOMUNE DI LAJATICO PROVINCIA DI PISA PIANO DI ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE PIANO DELLA DISTRIBUZIONE E LOCALIZZAZIONE DELLE FUNZIONI
COMUNE DI LAJATICO PROVINCIA DI PISA PIANO DI ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE PIANO DELLA DISTRIBUZIONE E LOCALIZZAZIONE DELLE FUNZIONI PIANO D INDIRIZZO E REGOLAZIONE DEGLI ORARI PIANO MOBILITÀ
DettagliRegolamento Approvato con delibera C.C. n. 35/91/190 del 29/03/2004
Regolamento Comunale per l installazione e l esercizio degli impianti radiobase per telefonia mobile e per teleradiocomunicazioni per la diffusione di segnali radio e televisivi. Regolamento Approvato
DettagliAUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05
AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 Documento approvato con DGR 1532 del 2.12.2005 - Allegato 2 - ALLEGATO 2
DettagliPIANO COMUNALE DI SETTORE PER LA LOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI PER TELEFONIA MOBILE
REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI MALBORGHETTO VALBRUNA PIANO COMUNALE DI SETTORE PER LA LOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI PER TELEFONIA MOBILE (L.R. 28 del 6 dicembre 2004) ELABORATO
DettagliCOMUNE DI UDINE. OGGETTO: Approvazione P.A.C. di iniziativa privata in via Cotonificio scheda norma C.21. IL CONSIGLIO COMUNALE
COMUNE DI UDINE C.C. 28/09/2015 2 OGGETTO: Approvazione P.A.C. di iniziativa privata in via Cotonificio scheda norma C.21. IL CONSIGLIO COMUNALE Visto il vigente Piano Regolatore Generale Comunale approvato
DettagliDISCIPLINA DI SALVAGUARDIA DEL REGOLAMENTO URBANISTICO ADOTTATO
DIREZIONE URBANISTICA SERVIZIO Edilizia Privata, DISCIPLINA DI SALVAGUARDIA DEL REGOLAMENTO URBANISTICO ADOTTATO Deliberazione Consiglio Comunale n. 13/2014 SCHEDA INFORMATIVA Aprile 2014 In data 25 marzo
DettagliZona Elementare 1891 area 03 Stra.llo Fossa Burracchione Accordo art. 18 LR20/2000 in variante al POC
Zona Elementare 1891 area 03 Stra.llo Fossa Burracchione Accordo art. 18 LR20/2000 in variante al POC Applicazione dell art. 14.1 del Testo Coordinato delle Norme di PSC-POC-RUE RAPPORTO PRELIMINARE (ART.
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 29 novembre 2004, n. 3221.
Suppl. straord. N. 2 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA 7/1/2005-59 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 29 novembre 2004, n. 3221. Legge regionale 30/1987, articolo 8 bis
DettagliREGIONE LIGURIA - Giunta Regionale
O GG E TTO : Art. 57 LR 36/97 e art. 8 LR 18/99 : Schema di Accordo di Pianificazione per variante PTC della Provincia di Genova in recepimento del Piano Stralcio per l'assetto Idrogeologico del Bacino
DettagliCOMUNE DI MONTEGIORGIO
COMUNE DI MONTEGIORGIO (Provincia di ASCOLI PICENO) STUDIO PRELIMINARE DI FATTIBILITA FINALIZZATO ALL AMPLIAMENTO DEL CENTRO COMMERCIALE ROSSETTI Località: Via Faleriense Est, 81 63025 Montegiorgio (AP)
DettagliIL REPO SABILE DEL SERVIZIO
Capraia Isola, 16.03.2010 Prot. 23/6/1 UT/RP/rp Al SEGRETARIO COMU ALE Dott. FRANCO PAOLO DEL SEPPIA Sede Comunale RELAZIONE PER L ATTUAZIONE DELLA PROCEDURA DI ADOZIONE ED APPROVAZIONE DEL PIANO STRUTTURALE
DettagliCOMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna
1 COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna Area Programmazione e Gestione del Territorio ALLEGATO 1 DETERMINAZIONE VALORI DI RIFERIMENTO DELLE AREE INSERITE NEL P.R.G., NEL P.S.C. E NEL R.U.E.
DettagliProtocollo T1.2011.0004632 del 24/02/2011 Firmato digitalmente da FILIPPO DADONE. Alla
Giunta Regionale DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E RETI TUTELA AMBIENTALE VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE Protocollo T1.2011.0004632 del 24/02/2011 Firmato digitalmente da FILIPPO DADONE Alla PROVINCIA
DettagliPROVINCIA DI BERGAMO PIANO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI AI SENSI DELLA L.R.26/03 PERCORSO PARTECIPATO VAS
PROVINCIA DI BERGAMO PIANO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI AI SENSI DELLA L.R.26/03 PERCORSO PARTECIPATO VAS La localizzazione degli impianti di trattamento, recupero e smaltimento: proposta metodologica
DettagliPIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA
Allegato A alla Delibera Consiglio comunale n. 157 del 16/12/02 COMUNE DI PERUGIA PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Relazione INDICE 1. Fonti normative e finalità 2. Situazione attuale 3. Obiettivi operativi
DettagliPagina 1 di 6. Allegato A
Allegato A LIMITI E MODALITÀ APPLICATIVE DEGLI INTERVENTI PREVISTI DAGLI ARTICOLI 2, 3 e 4 DELLA LEGGE REGIONALE N. 14 DEL 08.07.2009 e smi Pagina 1 di 6 Limiti e modalità applicative per gli interventi
DettagliRealizzazione di opere e interventi strutturali
Realizzazione di opere e interventi strutturali Elenco normativa di riferimento: L. 1086/71 L. 64/74 D.P.R. 380/2001 D.M. Infrastrutture 14.01.2008 Nuove norme tecniche per le costruzioni (NTC 2008) L.R.
DettagliNorme Tecniche di Attuazione
COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO SETTORE SVILUPPO DEL TERRITORIO SERVIZIO URBANISTICA SERVIZIO AMBIENTE PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale
DettagliPIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI PERIZIA TECNICA ESTIMATIVA SINTETICA
Comune di Casalbuttano ed Uniti P r o v i n c i a d i C r e m o n a Servizio Urbanistica ed Edilizia Privata PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI PERIZIA TECNICA ESTIMATIVA SINTETICA relativa
DettagliSAN PIETRO AL NATISONE
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE Allegato n 1 Data:10.09.2015 COMUNE DI SAN PIETRO AL NATISONE PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE VARIANTE n 15 art.63, 5 comma della L.R.5/2007
DettagliCOMUNE DI CAVALLINO-TREPORTI Provincia di Venezia OGGETTO
COPIA N 9 COMUNE DI CAVALLINO-TREPORTI Provincia di Venezia VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO Approvazione della Variante al Progetto Unitario n. 31 del Campeggio Villa al Mare, ai
DettagliPUC3 PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO URBANO (D.G.R. N. 281 DEL 03/04/2013, art.4) Avviso pubblico
PUC3 PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO URBANO (D.G.R. N. 281 DEL 03/04/2013, art.4) 1. Generalità Avviso pubblico La regione dell Umbria, con DGR 7 aprile 2013, n. 281, ha approvato l avviso per la presentazione
DettagliVALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE : PROCEDURA DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA PER REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO
Nelle tavole seguenti si esaminano rispettivamente i valori storico-culturali e il patrimonio storico architettonico con la viabilità storica; in questo caso non si rilevano situazioni di particolare interesse.
DettagliPROVINCIA DI VARESE. Oggetto: Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) - PARERE MOTIVATO
Prot. 8920 07 Dicembre 2012 COMUNE DI GEMONIO PROVINCIA DI VARESE Oggetto: Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) - PARERE MOTIVATO L AUTORITA COMPETENTE PER LA VAS D INTESA CON L AUTORITA PROCEDENTE
DettagliDICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ
DICHIARAZIONE IN MERITO AL RISPETTO DEI CRITERI PREVISTI IN TEMA DI RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO DAL COMMA 1 DELL ART. 41bis DEL DECRETO LEGGE 21 GIUGNO 2013, N 69, RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI
DettagliA.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY. Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO
Associata al sistema Confindustria A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO ai sensi del D.Lgs 156/06 s.m.i. e della
Dettagli( testo attuale e modificato)
C O M U N E d i C R E S P I N A Servizi al Territorio Variante al Regolamento Urbanistico - Modifica alle Norme Tecniche di Attuazione relative agli impianti e aree cimiteriali ( articoli 61 e 66 ) ( testo
DettagliIL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
OGGETTO: Adeguamento oneri costo di costruzione. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO VISTO il Decreto del Sindaco n 3 del 31.01.2011, con cui è stato individuato l Arch. Giusepe RUSSO responsabile del servizio
DettagliSCUOLA ELEMENTARE E. DE AMICIS Viale della Libertà n.21,23,25 Forlì RELAZIONE GENERALE 1. INTRODUZIONE
Il presente stralcio di relazione vuole essere di ausilio ai tecnici interessati alle verifiche tecniche, denominate anche valutazioni di sicurezza, da eseguire in conformità alle indicazioni definite
DettagliCOMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE Allegato n 2 Data: 08/04/2015 COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE VARIANTE n 17 L.R.21/2015 - art. 4, lett. J) VERIFICA
DettagliAUDIT AI SENSI DELL ARTICOLO 4, PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/2004 PROCEDURA
REGIONE LOMBARDIA DIREZIONE GENERALE SALUTE Unità Organizzativa Governo Della Prevenzione e Tutela Sanitaria Struttura Tutela della Persona, Promozione della Salute e Igiene Degli Alimenti AUDIT AI SENSI
DettagliIndice 1. PREMESSA... 3 3.2 INTERVENTO DI PROGETTO... 5 5. DETERMINAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO... 7 5.1 RISULTATI... 7
Pag. 2 di 10 Indice 1. PREMESSA... 3 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 3 3. DESCRIZIONE DELL INTERVENTO... 4 3.1 INQUADRAMENTO GENERALE... 4 3.2 INTERVENTO DI PROGETTO... 5 4. LIMITI DI RUMOROSITÀ... 6 5.
DettagliL ASSESSORE ALL URBANISTICA, EDILIZIA PRIVATA E VIABILITA
PROPOSTA CDC NR.17/2014 OGGETTO: APPROVAZIONE VARIANTE N. 2 AL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE PER INSERIMENTO NUOVO ARTICOLO 70 BIS - LINEE GUIDA PER IL CONTENIMENTO DEL FABBISOGNO ENERGETICO PER GLI IMMOBILI
DettagliCOMUNE DI NOVENTA DI PIAVE
COMUNE DI NOVENTA DI PIAVE Quarta Variante Parziale al Piano degli Interventi (PRG) modifica dell articolo 34 Parcheggi e servizi pubblici delle N.T.A.. Ai sensi dell'art. 18 della L.R.V. 11/2004 e s.m.i..
DettagliAl Presidente del Collegio Geometri e Geometri laureati della Provincia di xxx. Al Responsabile dell Area Governo del Territorio del Comune di xxx
DIREZIONE GENERALE PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E NEGOZIATA, INTESE. RELAZIONI EUROPEE E RELAZIONI SERVIZIO AFFARI GENERALI, GIURIDICI E PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA INTERNAZIONALI IL RESPONSABILE GIOVANNI
Dettagli- che attualmente il Lazio è interessato da 6 aree protette nazionali e da 69 aree protette regionali
OGGETTO: PROPOSTA DI ISTITUZIONE DEL MONUMENTO NATURALE ''LAGHETTO IN LOC. SEMBLERA MONTEROTONDO SCALO'' AI SENSI DELL'ART. 6 DELLA LEGGE REGIONALE 6 OTTOBRE 1997 N. 29 E SS.MM.II. - APPROVAZIONE DELLA
DettagliTERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA
TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA Con le modifiche apportate dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 al
DettagliEnergiebonus / bonus energia - 2014
AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Natur, Landschaft und Raumentwicklung Natura, paesaggio e sviluppo del territorio Abteilung 28 Ripartizione 28 Energiebonus
DettagliD.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore.
D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 26 ottobre 1995, n. 447, recante "Legge quadro sull'inquinamento
DettagliCOMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE
COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Approvato con deliberazione giuntale n. 116 del 29/09/2005, dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi
DettagliALLEGATO ALLA DELIBERA N. 1323 DELL 11 LUGLIO 2014
ALLEGATO ALLA DELIBERA N. 1323 DELL 11 LUGLIO 2014 Allegato A Indirizzi applicativi in materia di valutazione di incidenza di piani, progetti e interventi 1. Definizioni Procedimento di valutazione di
DettagliZonizzazione Acustica
Zonizzazione Acustica Relazione POLO SCIENTIFICO TECNOLOGICO LOMBARDO Consulenti: dott. arch. Luca Bertagnon dott. arch. Claudio Scillieri 0 introduzione La zonizzazione acustica è la classificazione del
DettagliALLEGATO 4 ALLA D.C.C. n. del ADOZIONE VARIANTE 4 AL R.U. ADEGUAMENTI DEL MINITORAGGIO DEPOSITO INDAGINI GEOLOGICHE
ALLEGATO 4 ALLA D.C.C. n. del ADOZIONE VARIANTE 4 AL R.U. ADEGUAMENTI DEL MINITORAGGIO DEPOSITO INDAGINI GEOLOGICHE CITTA` DI FOLLONICA SETTORE 3 USO E ASSETTO DEL TERRITORIO S.I.T. U.O.C. N. 8 PIANIFICAZIONE
DettagliValsat Sintesi non tecnica
Valsat Sintesi non tecnica Pagina 1 di 7 SOMMARIO 1 INTRODUZIONE... 3 2 CONTENUTI ED OGGETTO... 3 3 VERIFICA DI COERENZA... 4 4 ANALISI AMBIENTALI... 5 5 CONCLUSIONI... 7 Pagina 2 di 7 1 INTRODUZIONE La
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 19 febbraio 2014, n. 212.
1099 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 19 febbraio 2014, n. 212. Approvazione delle "Linee guida per il controllo igienico-sanitario della qualità delle acque utilizzate nelle imprese alimentari". LA
DettagliIL DIRIGENTE DELLA DIVISIONE URBANISTICA EDILIZIA PUBBLICA
prot. n. 22936/2016 AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA N. 42 del 10/06/2016 in virtù di subdelega di funzioni amministrative nelle zone soggette a vincolo ai sensi della parte III del D.Lvo n. 42 del 22.01.2004
DettagliNUCLEO DI VALUTAZIONE V.I.A. V.A.S.
NUCLEO DI VALUTAZIONE V.I.A. V.A.S. COMUNE DI CASTELLINA IN CHIANTI COMUNE DI CASTELNUOVO BERARDENGA COMUNE DI GAIOLE IN CHIANTI COMUNE DI RADDA IN CHIANTI parere espresso ai sensi della L.R. 10/2010 in
DettagliU T C D i r e z i o n e l a v o r i p u b b l i c i S O S T I T U Z I O N E I N F I S S I SCUOLA ELEMENTARE "PAPA GIOVANNI XXIII" e Comune di Vittoria
Asse II "Qualità degli ambienti scolastici" Obiettivo C Accordo tra: Istituzione scolastica "Scuola elementare Papa G. GiovanniXXIII" e Comune di Vittoria per la realizzazione del progetto di : S O S T
DettagliPIANO REGOLATORE GENERALE
SETTORE PIANIFICAZIONE URBANA E TERRITORIALE LEGGE REGIONE PIEMONTE 5/12/1977, n. 56 art. 17 PIANO REGOLATORE GENERALE APPROVATO CON D.G.R. DEL 06/06/1989, N. 93-29164 VARIANTE N. 14 PROGETTO DEFINITIVO
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto
DettagliZona Elementare 161 area 01 Via Milano Accordo art. 18 LR20/2000 in variante al POC
Zona Elementare 161 area 01 Via Milano Accordo art. 18 LR20/2000 in variante al POC Applicazione dell art. 14.1 del Testo Coordinato delle Norme di PSC-POC-RUE RAPPORTO PRELIMINARE (ART. 12 D.LGS. N. 152/2006
DettagliREGIONE PIEMONTE - BOLLETTINO UFFICIALE N. 12 DEL 25/03/10
1 REGIONE PIEMONTE - BOLLETTINO UFFICIALE N. 12 DEL 25/03/10 Deliberazione della Giunta Regionale 16 marzo 2010, n. 50-13546 L.R. 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni. Comune di CARIGNANO (TO). Variante
DettagliDeliberazione della Giunta esecutiva n. 23 di data 4 marzo 2016.
Deliberazione della Giunta esecutiva n. 23 di data 4 marzo. Oggetto: Approvazione variazione di cassa al bilancio gestionale per l esercizio finanziario, ai sensi dell articolo 51, comma 2, lettera d)
DettagliDETERMINAZIONE. Estensore ANCILLI STEFANO. Responsabile del procedimento ANCILLI STEFANO. Responsabile dell' Area L. CASTO
REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE FORMAZIONE DETERMINAZIONE N. G07062 del 09/06/2015 Proposta n. 8269 del 25/05/2015 Oggetto: Individuazione dei criteri e
DettagliIl/ La sottoscritto/a nato/a a. il, residente a. in Via/Piazza n. cap.
Comune di Novara RELAZIONE TECNICA ASSEVERATA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (S.C.I.A.) (ai sensi dell art. 19 Legge 241/1990 come modificato e integrato dall art. 49 della Legge 122/2010)
DettagliCitta di Cinisello Balsamo ---------------- Provincia di Milano ------ DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
COPIA CONFORME Citta di Cinisello Balsamo ---------------- Provincia di Milano ------ Codice n. 10965 Data: 22/07/2010 GC N. 218 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: AVVIO DEL PROCEDIMENTO DI SUAP
DettagliComune di Rapolano Terme (SI) Al Responsabile dell Area Edilizia, Ambiente e Assetto del Territorio
Riservato al protocollo COMPILARE IN STAMPATELLO L ISTANZA INCOMPLETA VERRA SOSPESA Comune di Rapolano Terme (SI) Al Responsabile dell Area Edilizia, Ambiente e Assetto del Territorio OGGETTO : Richiesta
DettagliMOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO
MOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva 2011/24/UE Dipartimento della Programmazione e del Servizio Sanitario Nazionale Direzione Generale della Programmazione
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
DELIBERAZIONE 18 dicembre 2009. ModiÞ cazioni e integrazioni della deliberazione dell Autorità per l energia elettrica e il gas 25 gennaio 2008 ARG/elt 4/08 in materia di regolazione del servizio di dispacciamento
DettagliDelibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ;
Delibera n. 49/2015 Misure regolatorie per la redazione dei bandi e delle convenzioni relativi alle gare per l assegnazione in esclusiva dei servizi di trasporto pubblico locale passeggeri e definizione
DettagliIL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 ottobre 2007 Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri per la valutazione e la riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con
DettagliPROPOSTA di DETERMINAZIONE REGOLE DI GESTIONE DEL PIANO INVESTIMENTI DI CUI ALLA CONVENZIONE DI
PROPOSTA di DETERMINAZIONE REGOLE DI GESTIONE DEL PIANO INVESTIMENTI DI CUI ALLA CONVENZIONE DI AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO DELLA PROVINCIA DI MILANO Alla Società CAP HOLDING SPA Con estensione
DettagliINDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI
L.P. 5 SETTEMBRE 1991, N. 22 articolo 99, comma 1, lettera e bis) INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI (testo approvato con deliberazione della Giunta provinciale n.
DettagliREGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA
I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 72 PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con D.G.P. in data 17.10.2005 n. 610 reg. SOMMARIO
DettagliDeliberazione del Commissario straordinario nell esercizio dei poteri spettanti alla Giunta provinciale n. 298 del 29/09/2014.
Deliberazione del Commissario straordinario nell esercizio dei poteri spettanti alla Giunta provinciale n. 298 del 29/09/2014. SETTORE IV ISTRUZIONE FORMAZIONE RENDICONTAZIONE LAVORO AL COMMISSARIO STRAORDINARIO
DettagliV ar i a nt e spec if ic a ai s ens i de l l a rt. 17 c o mm a 8 de l l a L.R. 56 /7 7 e s.m.i.
Inquadramento generale e obiettivi delle modifiche La Variante specifica art. 17 comma 7 definita nei suoi obiettivi generali come anticipatoria di alcuni contenuti della variante Strutturale Qualità è
DettagliVARIANTE AL R.U. PER INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA DEL TRATTO DELLA S.R.T. 439 "SARZANESE - VALDERA" IN ATTRAVERSAMENTO DEL C.A.
SIMONE STEFANI - GEOLOGO GEOLOGIA ECOLOGIA - AMBIENTE COMUNE DI TERRICCIOLA (Provincia di Pisa) VARIANTE AL R.U. PER INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA DEL TRATTO DELLA S.R.T. 439 "SARZANESE - VALDERA" IN
DettagliREGIONE LIGURIA PROVINCIA DI SAVONA. COMUNE di BOISSANO
REGIONE LIGURIA PROVINCIA DI SAVONA COMUNE di BOISSANO VARIANTE AL PIANO URBANISTICO COMUNALE, PER OPERE DI DEMOLIZIONE CON TRASFERIMENTO DELLA VOLUMETRIA AD ALTRO LOTTO E INCREMENTO DI VOLUME PER LA REALIZZAZIONE
DettagliAllegato I. Parte A Obiettivi formativi
Allegato I Parte A Obiettivi formativi Tenuto conto dei contenuti formativi riportati nell Allegato I del decreto legislativo n. 150/2012, si riportano di seguito i contenuti comuni degli specifici corsi
DettagliComune di Parella PIANO REGOLATORE GENERALE INTERCOMUNALE. VARIANTE COMUNALE n.6/2013 al P.R.G.I. VIGENTE
Regione Piemonte Provincia di Torino Comune di Parella PIANO REGOLATORE GENERALE INTERCOMUNALE VARIANTE COMUNALE n.6/2013 al P.R.G.I. VIGENTE Allegato: allegato alla D.C.C. n. del IL PROGETTISTA IL RUP
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883
740 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883 Legge regionale n. 33/2006 Norme per lo Sviluppo dello Sport per Tutti Articolo 5 - Approvazione Protocollo d intesa e Convenzione tra
DettagliREGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE N. 30/2000 SULL INQUINAMENTO ELETROMAGNETICO. SOMMARIO
2 RUE ALLEGATO 6 REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE N. 30/2000 SULL INQUINAMENTO ELETROMAGNETICO. SOMMARIO Parte I - FINALITA... 4 Art. 1 - Obiettivi 4 Parte II MODALITA DI RILASCIO DELLE
Dettagli