Project Sviluppo. Executive report sulle Due Diligence dei Confidi DGR 218/2013 Regione Lombardia. Milano 15 Gennaio 2014

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1 Executive report sulle Due Diligence dei Confidi DGR 218/2013 Regione Lombardia Milano 15 Gennaio 2014

2 Premesse ed ambito della due diligence La due diligence è stata effettuata in connessione allo schema di Protocollo d intesa tra Regione Lombardia e Federfidi Lombarda, al fine di accertare le condizioni patrimoniali/ finanziarie ed operative del sistema della garanzia lombardo utilizzando una omogeneità di approccio in termini di input e driver normativi, in essere e di imminente emanazione, nonché modelli di vigilanza e di best practice. Ambito della due diligence L analisi è stata effettuata su 33 Confidi che operano nel mercato lombardo, di cui 13 iscritti all elenco speciale ex art 107 TUB, e 20 Confidi all elenco ex art. 106 TUB. Il volume di garanzie ammonta a circa 8mld che rappresenta il 40% delle garanzie mutualistiche erogate in Italia. Nello sviluppo del presente rapporto alcune dimensioni di analisi sono state condotte con riferimento alla sola componente lombarda che, al 30 giugno 2013, presenta un valore residuo delle garanzie pari a c. 3,2mld. La componente esclusa riconducibile all operatività non lombarda dei 4 Confidi fuori regione ammonta a 4,5mld. 2

3 Nota metodologica Ambito di analisi L attività di Due Diligence è stata condotta su due ambiti di analisi che riguardano l adeguatezza patrimoniale ( financial ) da un lato ed il modello operativo /struttura organizzativa ( operational ) dall altro Financial L adeguatezza patrimoniale dei Confidi è stata valutata attraverso un attenta analisi del portafoglio crediti (valore residuo garanzie al 30 giugno 2013) con l obiettivo di verificare, anche su base campionaria, la corrispondenza tra dati gestionali e fonti esterne (tabulati banche e CR) e l adeguatezza della copertura del rischio di credito, provvedendo alla rilevazione di eventuali rettifiche/integrazioni ed eventuali impatti sui coefficienti patrimoniali. Per rendere omogenee le analisi e poter trarre dei risultati a livello di sistema si è proceduto alla stima dei patrimoni di vigilanza dei Confidi 106, partendo dai bilanci al Operational L adeguatezza operativa/organizzativa ha riguardato cinque aree di indagine, per ciascuna delle quali è stato espresso un giudizio sintetico (nell intervallo 0 10): 1. Governance, struttura organizzativa 2. Funzioni di Controllo (solo per i Confidi vigilati) 3. Processi core (credito) 4. Processi non core 5. Gestione e monitoraggio della rete e degli outsourcers 3

4 Nota metodologica Financial Le analisi svolte sul portafoglio crediti dei 33 Confidi hanno verificato, anche su base campionaria, la corrispondenza tra dati gestionali e fonti esterne, la copertura rispetto ad un livello Target e l adeguatezza patrimoniale 1 Attività Verifica del valore residuo delle garanzie Descrizione Il valore residuo lordo delle garanzie fornito dal Confidi è stato confrontato con le fonti esterne a disposizione (tabulati banche e Centrale Rischi, laddove disponibile) per verificare la correttezza del rischio in essere dichiarato dai Confidi Verifica della classificazione Copertura del portafoglio rettificato rispetto al livello Target Impatto sul patrimonio di vigilanza rettificato Tramite il confronto con i Tabulati inviati dalle banche ai Confidi è stato verificato l allineamento dello status e della relativa classificazione delle pratiche tra i Confidi e le Banche. Inoltre, su base campionaria, sono state selezionate e riviste analiticamente alcune pratiche di credito per verificarne la corretta classificazione. Sulla base delle precedenti attività di verifica, abbiamo rettificato il portafoglio incorporando le eventuali eccezioni emerse. Del portafoglio rettificato abbiamo confrontato il livello di copertura del Confidi con un livello Target costruito considerando le percentuali di svalutazione medie applicate dalla prime dieci banche italiane, aumentato del 20% in ogni singola classe di rischio in ottica prudenziale, come indicato nella tabella a lato. Tra gli elementi inclusi nel fondo svalutazione complessivo posto a presidio del credito, sono state considerati: le controgaranzie in essere (ponderate per la perdita attesa target, nei limiti dei cap), gli eventuali fondi rischi e/o (una parte delle) riserve patrimoniali poste presidio delle garanzie (per i 106), i risconti passivi sulle commissioni attive e, solo per la porzione a copertura dei deteriorati, le quote sociali ed i depositi cauzionali. Classificazione Per i Confidi che non presentavano la categoria scaduti deteriorati, abbiamo aumentato la copertura target dei bonis all 1%. Inoltre, per i Confidi 106 che non distinguevano i deteriorati nelle sottocategorie di rischio (scaduto, incagli e sofferenze), è stata considerata una copertura target media dei deteriorati pari al 45,4%. Abbiamo rettificato il Patrimonio di vigilanza fornito dai Confidi (per i 107) o stimato (per i 106) tenendo in considerazione tutte le eccezioni emerse nel corso delle verifiche, inclusa l eventuale gap di fondo rispetto al livello Target che, per assunzione, è stato interamente posto a deduzione del patrimonio di base. Copertura target Bonis 0,6% Scaduti non deteriorati 0,6% Scaduti deteriorati 9,4% Incagli 27,1% Sofferenze di firma 64,3% Crediti di cassa-sussid. 100,0% Crediti di cassa-1^richiesta 64,3% 4

5 Nota metodologica Operational Le analisi condotte sugli aspetti operativi caratterizzanti i 33 Confidi sono state sviluppate attraverso la valutazione di 5 dimensioni, ognuno con un proprio peso specifico A B Dimensione Descrizione Peso Governance e struttura organizzativa Funzioni di controllo* Sono state valutate le soluzioni organizzative adottate ed in particolare: la presenza di flussi informativi strutturati verso gli organi di governo l indipendenza delle funzioni di controllo la presenza e le modalità di conferimento delle deleghe e il relativo monitoraggio l adeguata formalizzazione di regolamenti e processi aziendali Le funzioni di Risk Management, Compliance, Internal Audit e AML sono state oggetto di valutazione in base: all adeguata strutturazione delle funzioni alla presenza dei relativi regolamenti all adozione di un approccio risk based e di report consultivi delle attività svolte. Ove una funzione fosse esternalizzata è stata valutata la presenza di una figura quale link di coordinamento con l outsourcer 15% 15% C D E Processo del Credito Processi non core Monitoraggio Outsourcing e rete L intero processo del credito è stato oggetto d analisi attraverso la valutazione delle principali fasi dello stesso, ossia Contatto/Raccolta, Istruttoria, Delibera, Monitoraggio Bonis e Deteriorato nonché Gestione del contenzioso. In particolare sono stati valutati i rapporti con le banche e i clienti, le metodologie e gli strumenti utilizzati nelle varie fasi, gli aspetti contrattuali e di reporting I principali processi non core analizzati hanno riguardato la gestione degli investimenti e della liquidità, il relativo processo di monitoraggio rispetto all esposizione complessiva e deteriorata, i processi amministrativi e la presenza di un piano di disaster recovery Sono state oggetto d analisi i processi di monitoraggio dei principali outsorucer, la presenza di adeguati indicatori di servizio e di performance nei relativi contratti e, ove presente, la conformità della rete commerciale esterna. 50% 10% 10% *Le Funzioni di controllo, ad eccezione dell AML ricompresa nella dimensione Governance e Struttura organizzativa, non sono state oggetto di valutazione per i Confidi 106 in quanto normativamente non previste. 5

6 Considerazioni chiave (1/2) Livello di copertura del portafoglio Adeguatezza patrimoniale Adeguatezza Operativa/ Organizzativa Dal confronto tra la copertura del portafoglio crediti ed il livello Target è emerso che, su 33 Confidi analizzati, #10 Confidi 106 e #6 Confidi 107 presentano una copertura media inferiore al livello Target. Per questi Confidi, il gap di fondo rispetto al livello Target è stato interamente posto a deduzione del patrimonio di base rettificato. Sul piano dell adeguatezza patrimoniale il sistema, nella sua dimensione complessiva, dopo le rettifiche emerse in sede di analisi, appare adeguato seppur caratterizzato da situazioni individuali molto diverse. Dall analisi condotta sui 33 Confidi risultano: 11 Confidi adeguatamente patrimonializzati (di cui 5 Confidi minori 106 e 6 Confidi vigilati 107) con Total Capital Ratio superiore al 9% e surplus patrimoniale superiore ai 5m; 15 Confidi con un livello di adeguatezza migliorabile (di cui 11 Confidi 106 e 4 Confidi 107) con Total capital ratio superiore al 6%; 7 Confidi che non raggiungono i requisiti minimi previsti dalla normativa, di cui 4 Confidi 106 e 3 Confidi 107. Di questi, 4 sono Confidi con TCR negativo, di cui tre 106 e uno 107. Il Total Capital Ratio medio per i confidi 107 è pari a c. 8% mentre quello dei 106 è stimato pari a c.15%. Il sistema dei Confidi si caratterizza come quello bancario per un trend crescente dei crediti problematici il cui perdurare potrebbe compromettere l adeguatezza patrimoniale. Dal punto di vista operativo ed organizzativo sono emerse due realtà molto diverse tra i Confidi 106 e 107 anche derivanti dalle regole imposte, per i 107, dalla normativa di vigilanza e dall adozione dei principi contabili IAS. L organizzazione dei 107 è quasi sempre sufficiente con qualche punto di eccellenza. I Confidi non vigilati 106 sono caratterizzati da micro strutture, con un operatività non formalizzata e molto legata alla prassi ed alla conoscenza delle singole persone, che complessivamente svolgono un attività sufficiente a gestire volumi di garanzie contenuti, spesso non utilizzando in modo efficace il patrimonio a loro disposizione. L intero sistema presenta margini di miglioramento in termini di incidenza dei costi operativi sul margine d intermediazione (cost/income) che ad oggi è mediamente pari all 85%. Copertura rispetto livello al Target # Confidi Positivo TCR 9% e 5m Migliorabile TCR 6% Problematico TCR<6% copertura inferiore al liv. target #7 21% #15 46% #11 33% Tot Tot Positivo Total Capital Ratio e Surplus patrimoniale Valutazione modello Operativo/Organizzativo Migliorabile Problematico #7 21% #3 9% #23 70% 6

7 Considerazioni chiave (2/2) Chi va bene Chi va male Crediti problematici Sono Società con un significativo coinvolgimento delle imprese in termini di sottoscrizione di capitale sociale, a conferma che il modello della garanzia mutualistica funziona quando c è un forte impegno da parte delle singole imprese. Le imprese che si associano ad un Confidi non comprano un servizio ma condividono un idea. Si rilevano due direttrici: I Confidi 107 sono Società con dinamiche organizzative efficienti e di livello che supportano dimensioni operative anche importanti I Confidi 106 nonostante presidi organizzativi non strutturati e non formalizzati evidenziano una forte conoscenza della clientela: ciò favorisce la conservazione del capitale ma non consente, se non andando incontro a grossi rischi, un allargamento dell operatività al di fuori dal proprio storico target di clientela I Confidi in crisi si caratterizzano per tre dinamiche principali: 1. Forte crescita dei volumi di credito garantito in brevissimo tempo 2. Forte concentrazione del rischio 3. Dinamiche organizzative non allineate al trend di crescita L attuale incremento dei crediti problematici e le crescenti escussioni delle garanzie da parte delle banche potrebbero rendere necessario un processo di ricapitalizzazione dei Confidi per far fronte all aumento del costo del rischio e delle perdite sui crediti. Un aspetto comune tra i Confidi 106 e 107, che rilevino gap o surplus, è che sono tutti parimenti interessati alla dinamica dell aumento del deterioramento della qualità del credito, in linea con i dati espressi dal credito bancario in Italia. Il deteriorato delle imprese non finanziarie ha toccato, a fine 2013, quota 100 miliardi, contro i 25,6 miliardi di fine 2008 (un quarto rispetto ai livelli attuali). Stante la buona patrimonializzazione, l intero sistema dei Confidi potrebbe essere compromesso alla luce del perdurare della congiuntura economico finanziaria ed il crescente ricorso delle banche all escussione delle garanzie fornite dai Confidi (nel loro tentativo di limitare le perdite e rientrare nei limiti regolamentari sempre più stringenti) Proiettando nel medio periodo il perdurare del fenomeno del deterioramento del credito con gli attuali livelli di crescita, potrebbe essere compromesso l intero sistema delle garanzie rilasciate dai Confidi. 7

8 I Confidi oggetto di due diligence n. 33 CONFIDI n Imprese Socie 15,3 mld di finanziamenti garantiti in essere al 30 giugno ,7 mld di garanzie in essere 400m di patrimonio di vigilanza complessivo 3,2mld di attività ponderate per il rischio 8

9 I Confidi analizzati presentano al 30 giugno 2013 uno stock complessivo di garanzie di 7,7mld. Il Total capital ratio medio stimato è pari all 11,6% TOTALE TOTALE # Confidi #33 RWA 3,2mld # soci # Patrimonio di Vigilanza 0,4mld # rapporti in essere # Surplus / (Gap) Patrimoniale 177,3m Capitale versato 260m Total capital ratio medio stimato 11,6% Finanz. banche Garanzie totali 15,4mld 7,7mld 2x Cost / Income medio 85% Di cui garanzie erogate a aziende lombarde 3,2mld 9

10 Operatività in Lombardia n Imprese Socie 6,4 mld di finanziamenti garantiti in essere al 30 giugno ,2 mld di garanzie in essere 171m di capitale sociale versato dalle imprese lombarde 10

11 Lo stock delle garanzie relative alle imprese lombarde socie ammonta a 3,2mld al 30 giugno Il Total Capital Ratio medio stimato dei Confidi lombardi è pari a 10,3% TOTALE SOCI LOMBARDI DEI CONFIDI TOTALE CONFIDI con sede in Lombardia # soci # # Confidi 29 # rapporti in essere # RWA 2mld Capitale versato 171m Patrimonio di Vigilanza 0,2 mld Finanz. banche Garanzie totali 6,4mld 3,2mld 2x Surplus / (Gap) Patrimoniale 86,5 mld Total capital ratio medio stimato 10,3% Cost / Income medio 86% 11

12 Lo stock di garanzie in capo alle aziende lombarde (pari a c. 3,2mld) risulta erogato per il 67% da Confidi con sede in Lombardia, per l 82% da Confidi 107 TOTALE SOCI LOMBARDI Lombardia SEDE DEL CONFIDI Fuori regione SETTORE Art. Ind. Comm. Altro # Confidi #29 #4 #20 #13 #13 #3 #12 #5 # soci lombardi Capitale versato dai soci lombardi 144m 27m 74m 97m 63m 9m 93m 6m # rapporti in essere # # # # # # # # Finanz. banche 4,0mld 2,4mld 1,2bn 5,4mld 2,4mld 1,2mld 1,0mld 2,0mld Garanzie totali 2,0mld 1,2mld 0,6bn 2,7mld 1,2mld 0,6mld 0,5mld 1,0mld 12

13 L effetto moltiplicatore dei Confidi lombardi 107 è mediamente pari a 14x, più alto rispetto a quello dei Confidi 106, pari a 5x Patrimonio del Confidi * 1 Garanzie 14 Finanziamenti banche 28 Patrimonio del Confidi * 1 Garanzie 5 Finanziamenti banche 10 * Include Equity, riserve e contributi pubblici elargiti a fondo perduto e contabilizzati nel Patrimonio netto. TOTALE Confidi Lombardi SETTORE TOTALE Confidi fuori regione Moltiplicatore medio (Garanzie / PN) 9x Art. Ind. Comm. Altro 12x 21x 4x 11x 13x 14x Per garanzie patrimoniali Per garanzie monetarie 13

14 Il 33% dei Confidi ha un adeguato livello di patrimonializzazione (TCR 9% e surplus patrimoniale 5m). Ampi margini di efficientamento del modello operativo (solo il 9% dei Confidi ha ottenuto una valutazione positiva) Totale Confidi #20 Confidi #13 Confidi Valutazione adeguatezza patrimoniale (TCR> 9% e Surplus> 5m) Positivo TCR 9% e 5m Migliorabile TCR 6% e < 5m Problematico TCR<6% e < 5m #7 21% #15 46% #11 33% #4 20% #11 55% #5 25% #3 23% #4 31% #6 46% (TCR> 6%) Valutazione Modello Operativo (Voto OPS) #13 65% Positivo Migliorabile Problematico #7 21% #3 9% #23 70% #7 35% #13 65% 1000% #10 77% #3 23% (TCR negativi e Gap patrimoniali) 14

15 Il 62% delle garanzie totali risulta di natura patrimoniale. Le garanzie monetarie pari al 38%, sono concentrate principalmente nei confidi 107 fuori regione Stock Garanzie TOTALI al 30 giugno ,1mld 2,9mld 38% 7,7mld 4,8mld 62% 97% fuori regione 41% 0,6mld 1% 59% Patrimoniali Monetarie 99% Patrimoniali Monetarie * A fronte delle garanzie monetarie pari a residui 2,9mld, il rischio massimo associato a tali garanzie per i Confidi è pari all ammontare dei Fondi Monetari segregati iscritti nell attivo di stato patrimoniale per complessivi 144m (il rapporto tra le garanzie monetarie e l attivo segregato è pari a circa 20x). 15

16 Il 19% delle garanzie patrimoniali dei 33 Confidi risulta essere deteriorato. La copertura media complessiva è pari al 50%, per i Confidi 107 al 51%, per i Confidi 106 al 40% Stock Garanzie patrimoniali in essere al 30 giugno ,9mld 19% 0,1mld 2% 4,9 mld* % 51% 4,4mld 19% 3% 3,9mld 79% 0,5mld 1% 81% 18% 78% Bonis Deteriorati Crediti di cassa Bonis Deteriorati Crediti di Cassa I crediti di cassa identificano il valore lordo dei crediti verso i clienti iscritti complessivamente nei bilanci dei Confidi per pratiche escusse e già liquidate alle banche. In termini di valore netto (al netto del fondo svalutazione) tale importo è prossimo allo zero. * Il valore complessivo di 4,9mld delle garanzie in essere al 30/06/2013 presso i Confidi esclude le garanzie monetarie che ammontano a c. 2,9mld. ** Per il calcolo della % di copertura delle garanzie deteriorate, per ovviare alla mancata distinzione della copertura tra bonis e deteriorati per i 106, è stato preso in considerazione il fondo svalutazione che include l eventuale fondo rischi/riserva patrimoniale a presidio delle garanzie iscritti in bilancio e, solo per la quota a copertura dei deteriorati, i risconti passivi sulle commissioni attive, la controgaranzia ponderata per la perdita attesa target, le quote sociali e i depositi cauzionali. % copertura dei deteriorati** 16

17 La componente a prima richiesta è maggiore nei Confidi 107 rispetto ai 106. Cresce la tendenza delle banche a preferire garanzie a prima richiesta rispetto alle sussidiarie 1^ Richiesta / Sussidiarie (stock di garanzie al 30 giugno 2013) 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 9% 42% 91% 58% Sussidiarie 1^ richiesta 17

18 Rispetto ai 106, lo stock di garanzie dei Confidi 107 risulta essere maggiormente controgarantito. Il principale controgarante risulta Federfidi Lombarda Garanzie coperte da controgaranzie (stock di garanzie al 30 giugno 2013) 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 26% 73% 21% 3% 54% 24% Controgaranzia Federifidi Altri controgaranti Non controgarantito Le controgaranzie rilasciate da Federfidi sono risultate efficaci al 100% e liquidate mediamente entro due mesi dalla richiesta del Confidi Le controgaranzie rilasciate da FCG sono risultate inefficaci mediamente al 10% per le garanzie sussidiarie e per il 3% sulle garanzie monetarie. I tempi medi di incasso delle controgaranzie escusse al FCG sono mediamente lunghi oltre 12 mesi. 18

19 Il 20% delle garanzie patrimoniali dei Confidi lombardi risulta essere deteriorato. La copertura media complessiva è pari al 50%, per i Confidi 107 al 53%, per i Confidi 106 al 40% Stock Garanzie patrimoniali in essere al 30 giugno ,4mld 19% 0,05mld 2% 2mld * 1,6mld 79% Bonis Deteriorati Crediti di cassa 40% 53% 0,5mld 18% 81% 1% Bonis Deteriorati Crediti di Cassa 1,5mld 19% 78% CONFIDI APPARTENENTI AI SETTORI Art. Ind. Comm. Altro 44% 61% 47% 45% 1,1mld 19% 2% 3% I crediti di cassa identificano il valore lordo dei crediti verso i clienti iscritti complessivamente nei bilanci dei Confidi per pratiche escusse e già liquidate alle banche. In termini di valore netto (al netto del fondo svalutazione) tale importo è prossimo allo zero. * Il valore complessivo di 2mld delle garanzie in essere al 30/06/2013 presso i Confidi lombardi esclude le garanzie monetarie che ammontano a c. 79m (di cui il 59% in bonis) ** Per il calcolo della % di copertura delle garanzie deteriorate, per ovviare alla mancata distinzione della copertura tra bonis e deteriorati per i 106, è stato preso in considerazione il fondo svalutazione che include l eventuale fondo rischi/riserva patrimoniale a presidio delle garanzie iscritti in bilancio e, solo per la quota a copertura dei deteriorati, i risconti passivi sulle commissioni attive, la controgaranzia ponderata per la perdita attesa target, le quote sociali e i depositi cauzionali. 79% 0,5mld 5% 23% 72% 0,4mld 1% 87% Bonis Deteriorati Crediti di Cassa 12% 0,02mld 29% 71% % copertura dei deteriorati** 19

20 I Confidi appartenenti al settore dell artigianato rappresentano il 56% del totale delle garanzie. Il peso dei deteriorati varia dal 3% al 29% ,9mld 2% 19% 79% 0,3mld 1% 17% 82% 1,1mld 2% 19% 79% # Confidi Copertura media % 5,5% 6,1% 5,6% % 29% 71% # Confidi 3 Copertura media % 14,5% 400 1% 44% 350 0,2mld 12% 47% 300 2% 250 0,1mld 17% 44% 200 Crediti di cassa Crediti % di 150 3% % 2% Deteriorati 19% cassa 90% % 19% Bonis 1% 50 97% 600 Altro 400 1% 79% 79% % 18% 82% 107 -Tot. Legenda: Commercio # Confidi % copertura deteriorati** Copertura media % 3,6% 11,5% 8,9% Tot ,02mld 35% 45% Crediti di cassa Deteriorati Bonis Artigianato Altro 56% Artigianato 2 mld Commercio 25% Industria Industria ,5mld 23% 72% # Confidi 3 Copertura media % 15,9% 5% 0,4mld 61% Bonis Deteriorati Crediti di cassa ** Per il calcolo della % di copertura delle garanzie deteriorate, per ovviare alla mancata distinzione della copertura tra bonis e deteriorati per i 106, è stato preso in considerazione il Crediti fondo di svalutazione cassa che include l eventuale fondo rischi/riserva Deteriorati patrimoniale a presidio delle garanzie Bonis iscritti in bilancio e, solo per la quota a copertura dei deteriorati, i risconti passivi sulle commissioni attive, la controgaranzia ponderata per la perdita attesa target, le quote sociali e i depositi cauzionali. 20

21 La componente a prima richiesta è maggiore nei Confidi 107 rispetto ai 106. Cresce la tendenza delle banche a preferire garanzie a prima richiesta rispetto alle sussidiarie 1^ Richiesta / Sussidiarie (stock di garanzie al 30 giugno 2013) 1^ Richiesta / Sussidiarie (stock di garanzie al 30 giugno 2013) 100% 80% 60% 40% 20% 9% 91% 90% 10% 61% 36% 39% 64% Nei Confidi 106 solo il 9% del garantito è a 1^ richiesta, nei 107 il 36%. Il settore industria è quello con la maggior % di garanzie 1^ richiesta (53%), il settore misto quello con la minor % (6%). 100% 80% 60% 40% 20% 90% 10% 90% 10% 81% 19% 81% 19% 47% 53% 53% 47% 94% 6% 6% 94% 0% % Artigianato Commercio Industria Altro Sussidiarie 1^ richiesta Sussidiarie 1^ richiesta 21

22 Rispetto ai 106, lo stock di garanzie dei Confidi 107 lombardi risulta essere maggiormente controgarantito. Il principale controgarante risulta Federfidi Lombarda Garanzie coperte da controgaranzie (stock di garanzie al 30 giugno 2013) Garanzie coperte da controgaranzie (stock di garanzie al 30 giugno 2013) 100% 80% 60% 40% 20% 0% 69% 27% 4% 17% 10% 73% Nei confidi 106 il 31% dello stock di garanzie è controgarantito; nei 107 l 83%. Il settore dell artigianato è quello maggiormente controgarantito (70%). 100% 80% 60% 40% 20% 0% 30% 68% 2% 87% 12% 5% 28% 25% 47% 89% Artigianato Commercio Industria Altro 8% 3% Controgaranzia Federifidi Altri controgaranti Non controgarantito Controgaranzia Federifidi Altri controgaranti Non controgarantito Le controgaranzie rilasciate da Federfidi sono risultate efficaci al 100% e liquidate mediamente entro due mesi dalla richiesta del Confidi Le controgaranzie rilasciate da FCG sono risultate inefficaci mediamente al 10% per le garanzie sussidiarie e per il 3% sulle garanzie monetarie. I tempi medi di incasso delle controgaranzie escusse al FCG sono mediamente lunghi oltre 12 mesi. 22

23 /m /m I confidi 106 e 107 mediamente detengono liquidità sufficiente per coprire lo stock di deteriorati in essere al 30 giugno 2013 considerando anche i flussi positivi dai terzi controgaranti Garanzie deteriorate vs liquidità (propria e da controgaranzie) Garanzie deteriorate vs liquidità (propria e da controgaranzie) m m m m m 138 Artigianato Commercio Industria Altro ,7m 0,3 5 delta Deteriorati Liquidità da c/g Liquidità Deteriorati Liquidità da c/g Liquidità % liquidità propria / tot. attivo 69% 80% 80% 73% 72% 81% Nella liquidità propria sono stati inclusi i C/C disponibili, le obbligazioni, i titoli di stato e le azioni prontamente liquidabili. 23

24 Garanzie imprese lombarde Garanzie per provincia Garanzie per banca erogante Garanzie bonis vs deteriorate 4% 3% 3%3% 2% 4% 31% 39% 19% 20% 6% 6% 3,2mld 3,2mld 14% 3,2mld 12% 13% 13% 5% 6% 7% 10% 80% Milano Brescia Bergamo Varese GRUPPO UBI BANCA UNICREDIT INTESA SANPAOLO BANCA POPOLARE DI SONDRIO S.c.p.a. Bonis Deteriorati Monza Brianza Como Pavia Mantova Lecco Cremona Sondrio Lodi CREDITO BERGAMASCO S.p.A. Altre banche BCC 24

25 Classificazione delle garanzie delle imprese lombarde per banca e provincia: il Gruppo UBI (che esprime il 19% del business delle garanzie in Lombardia) si concentra principalmente nelle province di Milano, Brescia e Bergamo Milano m Brescia m Bergamo m Varese m Monza e Brianza m Como m Pavia m Mantova m Lecco m Cremona m Sondrio m Lodi m Gruppo UBI Intesa Sanpaolo Unicredit Banca Pop. Sondrio Credito Bergamasco BCC Altre banche 25

26 Classificazione delle garanzie per provincia: le imprese con sede legale a Milano hanno la maggior percentuale di deteriorato sul totale garantito (c. 27%), quelli con sede legale a Sondrio la minore (c. 10%) Milano 73% 27% 980m Brescia 86% 14% 404m Bergamo 83% 17% 401m Varese 80% 20% 380m MB 78% 22% 193m Como 81% 19% 183m Pavia 76% 24% 138m Mantova 82% 18% 125m Lecco 86% 14% 112m Cremona 86% 14% 99m Sondrio 90% 10% 97m Lodi 85% 15% 54m Bonis Deteriorati 26

27 5 delle 6 principali banche presentano un livello di deteriorato inferiore alla media (pari a c. 20%). Il 40% dell operatività è svolta con un numero elevato di altre banche di minori dimensioni che presentano un livello significativo di credito deteriorato (mediamente pari al 25%) Gruppo UBI Banca 83% 17% 599m Intesa Sanpaolo 82% 18% 452m Unicredit Banca Pop. Sondrio Credito Bergamasco Gruppo BCC 72% 87% 81% 90% 19% 10% 171m 168m 13% 231m 28% 318m All interno delle categoria Altre banche sono incluse un centinaio di banche. Tra le principali, per livello di deteriorato, si rilevano i seguenti instituti: mln Val res. Gar. % deteriorato BANCA POPOLARE DI MILANO 192Total Total30% BNL 28 41% Artigiancassa SpA 19 32% BANCA CARIGE ITALIA S.p.A % Totale % Altre banche 75% 25% 1.228m Bonis Deteriorati 27

28 Si osserva una valutazione complessivamente positiva della struttura organizzativa e delle funzioni di controllo per i 107. Numerose carenze sono state invece rilevate per i 106 Confidi 106 Confidi 107 A Governance e struttura organizzativa 1,9 2,1 2,2 2,3 2,8 2,8 2,8 2,9 3,1 3,6 3,7 3,8 3,9 3,9 4,0 4,0 4,2 4,2 4,6 4,6 5,2 5,3 5,5 5,6 6,0 6,6 6,4 6,5 6,5 6,7 7,4 7,8 8,3 Confidi 106 con forti carenze a livello di Governance e Struttura Organizzativa Confidi 107 sostanzialmente adeguati ma con punti di miglioramento relativi alla completa formalizzazione dei processi aziendali e maggiore strutturazione dei flussi informativi verso gli organi di vertice B Funzioni di controllo Le Funzioni di controllo, ad eccezione dell AML ricompresa nella dimensione Governance e Struttura organizzativa, non sono state oggetto di valutazione in quanto normativamente non previste 5,0 5,6 5,7 6,0 6,3 6,5 6,8 7,0 7,0 7,6 7,9 8,2 Le funzioni di controllo garantiscono il corretto collocamento organizzativo e la dovuta indipendenza tuttavia presentano carenze relativamente all approccio metodologico risk based 8, Livello di una buona strutturazione del modello operativo e della struttura organizzativa 28

29 Anche il processo del credito per i 107 risulta sostanzialmente positivo mentre sono numerosi i punti di miglioramento per i 106. Per i processi non core le carenze rilevate valgono per entrambe Confidi 106 Confidi 107 C Processo del Credito 3,0 3,0 3,1 3,6 4,2 4,2 4,6 4,6 4,7 4,8 4,8 4,9 5,0 5,2 5,2 5,6 5,6 5,8 6,5 6, ,6 6,2 6,0 6,0 6,1 6,8 6,8 7,0 7,2 7,3 8,0 8,4 8, Sia per i Confidi 106 che 107 le principali carenze riguardano la fase di monitoraggio del credito, risultata poco strutturata Per i 106 la fase di valutazioneistruttoria non risulta sempre supportata da adeguati strumenti/sistemi La fase di contenzioso è caratterizzata da una gestione tipicamente passiva (principalmente nei 106) D Processi non core 0,0 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 2,0 2,5 2,5 2,5 3,0 3,5 4,0 4,0 4,0 4,5 5,0 6,0 6,5 2,5 3,0 3,5 4,5 4,5 6,0 6,5 7,0 7,5 8,5 9,0 9,0 10,0 I processi non core (Gestione investimenti, liquidità, etc) risultano in generale poco strutturati e standardizzati La liquidità non sempre è oggetto di adeguato monitoraggio rispetto al valore delle esposizioni deteriorate Livello di una buona strutturazione del modello operativo e della struttura organizzativa 29

30 Le criticità maggiori sono state rilevate sulla dimensione d analisi relativa alle attività di monitoraggio degli outsourcer e della rete, sia per i 106 che per i 107 Confidi 106 Confidi 107 E Monitoraggio Outsourcing e rete 0,0 0,0 0,0 0,5 0,6 0,8 1,0 1,1 1,1 1,1 1,5 1,7 1,7 1,7 1,7 1,7 1,8 2,9 3,3 3, ,1 2,8 3,5 4,2 4,2 4,6 4,6 4,7 5,0 5,4 5,4 5,4 6, Il ricorso agli outsourcer per lo svolgimento delle attività relative a IT, funzioni di controllo e Amministrazione & Bilancio non risulta adeguatamente supportato da un processo di monitoraggio sull operato degli stessi Carente la formalizzazione di adeguati livelli di servizio e indicatori di performance nei contratti Ove presente la rete commerciale esterna non sempre risulta adeguatamente monitorata Livello di una buona strutturazione del modello operativo e della struttura organizzativa 30

31 Analisi Dipendenti, Amministratori e Sindaci Confidi In questa sezione viene fornita una panoramica relativamente al personale dipendente di 29 Confidi lombardi (20 iscritti all Albo degli Intermediari Finanziari ex art. 106 TUB ed 9 iscritti all Elenco Speciale degli Intermediari Finanziari ex art. 107 TUB*). Le analisi condotte non tengono in considerazione ulteriori risorse esterne (e.g. distaccati da Associazioni) Vengono poi evidenziati il numero degli Amministratori/membri del Consiglio di Gestione e Sindaci7membri del Consiglio di Sorveglianza Comparto Numero Confidi Tot N. Dirigenti Tot N. Quadri Tot N. Impiegati Tot N. Dipendenti Totale Comparto Numero Confidi Tot N. consiglieri cons. di gestione Tot N. sindaci cons. di sorveglianza Totale N. Amministratori Sindaci Totale

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