Corso per Direttori e Responsabili Musei IBC- Fondazione Alma Mater
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1 Corso per Direttori e Responsabili Musei IBC- Fondazione Alma Mater Promozione, gestione e rete territoriale di un sistema in polo dei piccoli musei e collezioni I Comuni di San Giovanni in Persiceto Pieve di Cento Le Associazioni Intercomunali Terre d acqua Reno Galliera coinvolgendo A cura di Artioli Tiberio Responsabile Servizio Cultura Pieve di Cento Cremonini Patrizia Responsabile Archivio Storico San Giovanni in Persiceto Bologna, 23 Novembre 2005
2 Obbiettivo centrale è analizzare promuovere valorizzare gestire in modo associato il territorio oggetto dell analisi per questo occorre creare un effettivo coordinamento coinvolgendo i piani programmatici delle singole amministrazione e i tecnici di riferimento
3 Schema delle risorse museali e culturali dei due Comuni 1. La Natura, al naturale e plasmata dall uomo: 1. L arte S.Giovanni in Persiceto Per le stelle ed il cielo : (Museo del Cielo e della Terra di S.G.P.) 1. Osservatorio astronomico G.Abetti ; 2. Stazione meteorologica; 3. Planetario Cà dell ortolano Per la parte naturalistica: (Museo del Cielo e della Terra di S.G.P.) 4. Area di riequilibrio ecologico Bora ; 5. Laboratorio di didattica e ricerca di etologia, agroecologia e lotta biologica Laboratorio dell insetto (collegato al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali Area Entomologia dell Università di Bologna) altre risorse del Sistema museale Terred Acque : 6. Area di Riequilibrio Ecologico Golena San Vitale (del Comune di Calderara di Reno); 7. Area di Riequilibrio Ecologico Vasche ex zuccherificio (del Comune di Crevalcore); 8. Area di Riequilibrio Ecologico Dosolo (del Comune di Sala Bolognese); 9. Il Bosco della Partecipanza (del Comune di Sant Agata Bolognese) Per le leggi della natura, in campo teorico: Tecnoscienza, laboratorio di didattica e studio della Fisica (collegato al Dipartimento ed al Museo di Fisica dell Università di Bologna) (Museo del Cielo e della Terra di S.G.P.) rapporto di contrasto rapporto di affinità Pieve di Cento Per la terra: Centro di documentazione del ciclo di lavorazione della canapa affermatasi per gli aspetti di trasformazione necessari sul prodotto. La coltivazione era scarsamente presente essendo Pieve di Cento privo di terreno agricolo ad eccezione dell area gestita dalla Partecipanza Agraria, istituto medioevale presente anche a San Giovanni. Per la parte naturalistica: Oasi naturalistica presso il bosco della Panfilia. Area posta in prevalenza nel territorio di Galliera con una propaggine ad Est del fiume Reno nel Comune di Pieve di Cento denominata Besana. Per le leggi della natura, applicate: Fondazione C.Gnudi, ente che si occupa della diagnostica delle opere e dei manufatti artistici senza tralasciare attività didattiche rivolte alle scuole di ogni ordine e grado: dalla Scuola Primaria all Università.
4 Per l arte sacra, con opere dal XIV sec.: Museo d Arte Sacra di S.G.P., Per l arte Arte & Città di S.G.P, kermesse annuale, (da giugno a ottobre) Per l arte sacra, con opere dal XIV sec.: 1) Chiesa collegiata già Santuario del Crocifisso 2) oratorio di S.Chiara, chiesa della SS. 3) Trinità. 4) Nel Museo Civico sono conservati diverse teche reliquiarie. Per l arte Museo Bargellini: museo d arte contemporanea del novecento italiano (6000 m2 di area espositiva) 1. Pinacoteca civica con la sezione di arte contemporanea. 2. Pinacoteca Civica dotata di una discreta collezione di Arte Antica destinata ad ampliarsi per effetto di acquisti e donazioni. 1. I teatri 1.Teatro Politema di S.G.P. ( 700); 2. Teatro di Crevalcore; 3. Teatro Bibbiena di S.Agata Teatro Zeppilli di Pieve risalente nella forma attuale al Esistono poi nel territorio altri Teatri e sale polivalenti (N. 3). Tra i primi annoveriamo quello di Castello D Argile. 1. la musica e gli organi Organo nella Collegiata di S.G.P. 1. Organo portativo nella Collegiata di Pieve; 2. Organo Traeri nella Chiesa di S.Chiara e SS. Trinità. 3.per un biennio Pieve di Cento ha ospitato la sede dell associazione Organi Antichiun patrimonio da ascoltare ideata da Tiberio Artioli e Marco Tamarri e diretta fin dall origine (1989) da Andrea. Macinanti. 1. la storia e le sue fonti Per l archeologia: 1. Museo Archeologico Ambientale di S.G.P. 2. l area centuriata tra S.G.P. e S.Agata 3. i siti archeologici in corso di rinvenimento nei possessi medievali dell abbazia di Nonantola, tra Bolognese (S.G.P., S.Agata, Crevalcore) e Modenese (Nonantola, Castelfranco) Per l archeologia: 1. Museo civico; 2. la colonna romana in piazzetta delle Catene 3. area archeologica del convento di S.Francesco 4. Area archeologica a San Pietro in Casale (molti reperti sono ora custoditi presso l archeologico di Bologna) 5. Ipotesi di insediamento romano
5 Per le fonti documentarie scritte: 1. Archivio storico comunale di S.G.P. dal Archivio storico comunale di Crevalcore dal 1328? 3. Archivio storico comunale di Sant Agata Bolognese dal 1614? 4. Archivio storico comunale di Anzola dell Emilia dal 1804? 5. Archivio storico comunale di Calderara di Reno dal 1806? 6. Archivio storico comunale di Sala Bolognese dal 1839? Per le fonti iconografiche: 1. Archivio del Giornale d Italia ; 2. Fondo Salardi 3. album fotografici comunali Per le fonti materiali: Museo della Pace di Crevalcore nel centopievese. Per le fonti documentarie scritte: 1. Archivio storico comunale di Pieve 2. Archivio dei Padri Scolopi (una biblioteca) 3. Archivio Notarile. Per le fonti iconografiche: 1. Archivio fotografico comunale di Pieve 2. Videoteca con filmati di enti e privati aventi oggetto Pieve risalenti dal primo dopoguerra, In via di predisposizione. Per le fonti materiali: 1) la Tramvia di Pieve (mostra relativa al percorso della soppressa tramvia) 2) Museo della Civiltà contadina di Bentivoglio 1. espressioni ed artigianato artistico Museo dei Burattini di Crevalcore 3) Museo della musica e Scuola di Liuteria di Pieve di Cento. 4) Museo Civico. Documenta la storia della città con una sezione dedicata alla permanenza degli ebrei.
6 Le azioni da intraprendere 1) Tecnica -politica 2) Definizione ulteriore del progetto con fasi di brianstorming Coinvolgimento operatori culturali direttori e collaboratori dei musei volontari studiosi locali, assessori alla cultura. 2) Analisi dei punti deboli dei musei e elementi di gestione comune Oltre all analisi dei musei del territorio già sopra evidenziata occorrerà approfondire gli aspetti di debolezza per quanto attiene la gestione.aspetti sui quali in particolare potrà agire la gestione comune. A questi aspetti si sommano necessità che potrebbero essere affrontate congiuntamente, ma in sintonia con l esistente. In particolare si potrebbero affrontare le esigenze e necessità che non trovano ancora riscontro. Ad esempio: A)Individuazione di un direttore dei musei; B) verifica degli standard di qualità in base alla normativa vigente per poi eventualmente acquisire in modo associato i servizi necessari e al momento mancanti; C) razionalizzare l esistente (sistema di allarme, vigilanza notturna, custodia, ) D) Controllo di gestione per ogni singolo museo per poi arrivare a momenti di confronto; La gestione potrebbe avvenire in base a modelli già sperimentati in altri settori da parte dei comuni aderenti. Si potrebbe ricorrere ad una convenzione in base alla quale, stabiliti gli ambiti di intervento e la quota in base a criteri oggettivi (numero di musei, orari di apertura, dimensioni, ecc...) delegare l amministrazione ad un ente terzo mantenendo però, tramite il direttore e un comitato tecnico che funga da supporto, ben salda la linea di indirizzo. 3) Promozione Definito un quadro generale del progetto e le singole iniziative sarà compito e del Direttore e della Commissione tecnica, in rappresentanza di ogni comune o museocoinvolgendo anche quelli privati), provvedere alla predisposizione del materiale promozionale datarsi su mezzi cartacei (depliant, manifesti e guide) elettronici (sito, news letter, cd rom), attraverso i media quali radio e TV. Da considerare inoltre: a) un adeguata e uniforme segnaletica;
7 b) partecipazione al BIT o altre iniziative fieristiche; c) acquisto di pagine pubblicitarie; d) attività didattiche e visite guidate coordinate; 4) pubblico Il pubblico può essere quello legato al turismo scolastico e più in generale a quello della domenica che può essere meglio veicolato in occasione di altre manifestazioni (fiere,mercati, ecc ) 5) Le risorse Sono da dividere tra umane ed economiche Tra le prime sono da considerarsi gli attuali dipendenti e collaboratori fissi estendendo eventuali apporti al mondo del volontariato e di studiosi. Importante l apporto ed il parere che potrà giungere dalle Soprintendenze di competenza, l IBACN Emilia Romagna, ed altri enti del territorio come ad esempio le autorità di Bacino, la Bonifica Renana ed Hera (in riferimento alle ipotesi di indagine sugli aspetti geologici del territorio coinvolto) Capitolo importante specie in questo momento di ristrettezze è l aspetto economico. Occorre prevedere entrate da: A) comuni coinvolti nel progetto, B) Enti territoriale superiori tramite le leggi di settore (non ultimo il GAL) C) Fondi della comunità europea. D) Sponsor l 6) Tempi di realizzazione. Difficile da quantificare ma il punto fondamentale è quello di sapere quale è il budget che potrà essere spalmato in più anni.
8 Ipotesi di bilancio ENTRATE Da comuni coinvolti nel progetto B) Enti territoriale superiori tramite le leggi di settore (non ultimo il GAL) C) Fondi della comunità europea. D) Sponsor SPESE Predisposizione progetto Analisi dettagliata dell esistente Ipotesi A In economia (con personale già dipendente) Ipotesi B Ricorrendo ad esterni 5000,00. Fasi di brianstorming (prevedere ospitalità e missioni varie per verifica altre esperienze 5000,00 Materiale promozionale depliant e 2000 manifesti , guide ,00 predisposizione sito e sua gestione annuale 2000,00 news letter, cd rom 5000,00 pubblicità radio e TV ,00 Segnaletica. 5000,00 Volontariato 5000,00 Esperti ,00.
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