Gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti urbani
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- Leone Tommasi
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3 Gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti urbani Gli scenari strategici per Roma e per la Regione Lazio a cura di Contributi di Giorgio Alleva, Marco Antognoli, Carlo Blasi, Maurizio Boccacci Mariani, Antonio Boccia, Agostino Bruno, Luigi Campanella, Mattia Crespi, Stefano De Caro, Livio De Santoli, Pasquale De Stefanis, Vanessa Giannetti, Giuseppe La Torre, Aldo Laganà, Maria Claudia Lucchetti, Gabriele Malavasi, Alice Mannocci, Roberto Merli, Umberto Nanni, Andrea Palleschi, Alessandro Paregiani, Alessandra Polettini, Raffaella Pomi, Giancarlo Ruocco, Rosella Saulle, Saverio Scarpellino, Luigi Toro, Teodoro Valente, Nicola Verdone
4 Il volume è stato realizzato con il coordinamento dell Area Supporto alla Ricerca della Sapienza Università di Roma, Ufficio Progetti e Fundraising. Copyright MMXIII ARACNE editrice S.r.l. info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A B Roma (06) ISBN I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: giugno 2013
5 LaGestionedeiRifiutiaRoma: considerazionieproposte SOMMARIO Introduzione...7 Area Tecnologica: Dallo sviluppo di tecnologie innovative al recupero integrato di materia ed energie...9 I. La raccolta differenziata dei rifiuti e il riciclo dei materiali livelli di performance della filiera del riciclo con riferimento ai principali materiali oggetto di raccolta differenziata...9 II. Impianti: Quadro di riferimento e spunti di riflessione...19 Area Logistica e Sistemi Informativi: Gestione della movimentazione e dell Informazione...35 III. Trasporti e Logistica - Quadro di riferimento e spunti metodologici...35 IV. Tecnologie dell Informazione...55 Area Impatto Sociale e Territorio: Dalla raccolta allo smaltimento dei rifiuti: il ruolo delle famiglie e delle imprese V. La valutazione delle componenti naturalistiche e paesaggistiche quale contributo alla definizione di un metodo per la localizzazione delle discariche VI. La gestione dei rifiuti e i nuovi modelli sociali per una società a emissioni zero e rifiuti zero VII. Beni Culturali VIII. La gerarchia nella gestione dei rifiuti e gli aspetti economici legati alla raccolta differenziata dei rifiuti d imballaggio Area Ambiente e Sanità: Dallo smaltimento dei rifiuti alle ricadute sull ambiente e sul territorio..175 IX. Monitoraggio X. Igiene Area Sensibilizzazione e Formazione: Cultura della Gestione dei rifiuti e sostenibilità economica 193 XI. Proposte per la formazione sul ciclo dei rifiuti
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7 Introduzione La gestione integrata del ciclo dei rifiuti ha, ad oggi, assunto una rilevanza centrale nel dibattito sulla individuazione e sulla messa a punto di strategie ambientali sostenibili. Le problematiche associate ricoprono una vasta area di argomenti e coinvolgono aspetti sia di politica economica, industriale ed ambientale, sia di natura giuridicoamministrativa e socioculturale. La complessità del problema è ulteriormenteaggravatadadatichemostranounachiaratendenzaallacrescitadellaproduzionedirifiuti procapite. Lariduzionedell impattoambientale,conunimpiegopiùaccortodellerisorse,èstrettamentecorrelatoa scelte di modelli sociali, a principi scientifici, ad aspetti tecnologici ed è tale da richiedere una strategia territoriale su piccola scala, estendibile in ambiti più ampi. Ecodesign, riutilizzo, raccolta differenziata, recuperodienergiaedimateria,smaltimentoinsicurezza,sonoalcunedelleparolechiavedallequali,in modelliavanzatiecosostenibili,nonèpiùpossibileprescindere. È altresì necessario individuare soluzioni di lungo termine con il coinvolgimento di una molteplicità di Attori,qualiIstituzioniNazionali,Regionali,ComunaliImprese,ilmondodellaRicerca,iCittadini,perla definizionediscelteconsapevoli. IntalequadroSapienzahacoltol urgenza,adoperandosinell organizzazione,giàall iniziodel2012,diuna giornata aperta sulla Gestione Sostenibile dei Rifiuti Urbani. Lo scopo è stato quello di affrontare la tematica nella sua complessità ed approfondire i possibili scenari strategici per far emergere soluzioni compatibiliconilraggiungimentodeglistandardeuropeiedegliobiettiviprefissati.ciòinsintoniaconil ruolodiateneopromotoredellaconoscenzaedell innovazione,aserviziodellasocietàcivileeportatoredi competenzemultidisciplinari. Sono stati chiamati a partecipare alla giornata esperti di settore e rappresentanti delle Istituzioni, del mondo della Ricerca, delle Imprese e dei Comitati dei Cittadini, avviando un gruppo di lavoro interno all Ateneo. Il gruppo, su tavoli tecnici differenziati per competenze scientifiche, ha quindi elaborato un insieme di riflessioni con un approccio integrato e multidisciplinare. Il tema della gestione ottimale non può, infatti, prescindere dall adozione di metodi che integrino aspetti economici, di fattibilità tecnica, di impattosocialeedambientale. I Tavoli Tecnici di Sapienza hanno elaborato il presente documento, articolato nelle aree tematiche Tecnologia Logistica e Sistemi Informativi Impatto Sociale e Territorio Ambiente e Sanità SensibilizzazioneeFormazione.Scopodelvolumeèfornireuncontributoconriflessioniestese,necessarie perindividuarestrategieefficacisulterritorioe,piùimportante,perilbenedelterritorioedeisuiabitanti. GiancarloRuocco TeodoroValente 7
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9 AreaTecnologica: Dallosviluppoditecnologieinnovativealrecuperointegratodi materiaedenergie I. LARACCOLTADIFFERENZIATADEIRIFIUTIEILRICICLODEIMATERIALI LIVELLIDIPERFORMANCE DELLAFILIERADELRICICLOCONRIFERIMENTOAIPRINCIPALIMATERIALIOGGETTODIRACCOLTA DIFFERENZIATA Luigi Toro (SAPIENZA Università di Roma), Agostino Bruno e Saverio Scarpellino (AMA Roma S.p.A.) e AlessandroParegiani(InTIMES.r.l.) Nel presente documento viene proposta una rappresentazione dei livelli di performance della raccolta differenziata e delle attività di riciclo e recupero dei rifiuti nel Comune di Roma. I dati di partenza dell analisi sono relativi ai quantitativi di raccolta differenziata e indifferenziata nel Comune di Roma nell anno2011.alfinedistimarelequantitàdirifiutoeffettivamentericiclate,recuperateenergeticamente oeffettivamentesmaltiteindiscaricaèstatopresoariferimentoilmetododefinitonellostudiorealizzato dalcentrointeruniversitariohtrnel2009/2010sudatidel2008.siipotizzainoltrechel organizzazionedel servizioeladestinazionedeirifiutiavalledelleoperazionidiraccoltasianorimasteinvariaterispettoall annualitàoggettodianalisinellostudiocitato.sullabaseditaliassunzionieapplicandoaiflussidirifiuti oggetto di raccolta differenziata le stesse percentuali di rendimento emerse nello studio in riferimento all anno 2008, sono stati calcolati i quantitativi effettivamente riciclati e recuperati nell anno 2011, i cui risultativengonodiseguitoriportati. 1. Introduzione Illavorosièpostol obiettivodivalutareleperformancedellefilieredelriciclodeirifiutidiimballaggio,al finediindividuarneisegmentidiprocessodimaggiorcriticità.laricercahaesaminatoidifferentimodelli organizzativi relativi alla raccolta differenziata delle frazioni di rifiuti di imballaggio in diversi contesti territoriali, mirando nello specifico alla determinazione delle quantità di scarto generate nelle fasi di lavorazione del rifiuto finalizzate al riciclo. In particolare, partendo dai dati della raccolta, sono stati considerati tutti i passaggi operativi finalizzati al riciclo del materiale: la selezione, la separazione, il trattamento,finoalpuntoincuiilrifiutoassumevalenzadi materiaprimaseconda (MPS). L'attenzione è stata concentrata sui rifiuti da imballaggio costituiti da carta e cartone, plastica, vetro, acciaio e alluminio. L annualità di interesse ai fini dell analisi è il Il lavoro ha avuto come focus principalel analisidelleperformancedelcontestoromano,incuièstatopossibileacquisireunaaccurata valutazionedeidiversiflussidimateriacheconcorronoaiquantitatividiscartoedimps. 2. L ambitonormativodiriferimento L Unioneeuropea,conl emanazionedelladirettivasuirifiuti(2008/98/ce,recepitanelnostroordinamento conildecretolegislativo205del3dicembre2010),hadefinito,nell articolo4,leattivitànecessarieperuna correttagestionedegliscartiurbani,attivitàchecompongonol ormainotastrategiadelle4r:riduzione, riutilizzo,riciclaggio,recuperoenergetico.taliazionisonoconsiderateprioritarierispettoallosmaltimento 9
10 10 Luigi Toro, Agostino Bruno, Saverio Scarpellino, Alessandro Paregiani indiscarica.gliobiettividiraccoltadifferenziata,riciclaggioeriutilizzostabilitidalladirettiva2008/98/ce sonodiseguitoelencati. Tabella1 ObiettiviriportatinellaDirettiva2008/98/CE OBIETTIVI QUANTITÀ SCADENZA raccoltadifferenziataistituitaalmenoper:carta,metalli,plasticaevetro entroil2015 preparazione per riutilizzo e riciclaggio di rifiuti quali, come minimo, carta, metalli,plasticaevetroprovenientidainucleidomestici,epossibilmentedi altra origine, nella misura in cui tali flussi di rifiuti sono simili a quelli domestici preparazione per riutilizzo, riciclaggio e altri tipi di recupero di materiale, incluse operazioni di colmatazione che utilizzano i rifiuti in sostituzione di altrimateriali,dirifiutidacostruzioneedemolizionenonpericolosi,[...] almenoal50%in terminidipeso almenoal70%in terminidipeso entroil2020 entroil2020 IlriferimentonormativonazionaleèrappresentatodalDecretoLegislativodirecepimentodelladirettiva 98, n. 205 del 2010, che ha modificato il decreto 152 del 3 aprile 2006, recante Norme in materia ambientale. 3. Ilcontestoorganizzativodiriferimento Il ciclo di gestione dei rifiuti provenienti da raccolta differenziata è un sistema complesso, che prevede diversi circuiti, ciascuno con appositi processi e metodi, in funzione dello specifico materiale trattato e comportalapartecipazionedidiversisoggetti,ciascunooperanteinunospecificosegmentodellacatena. Inlineagenerale,ilciclodeirifiutidaraccoltadifferenziatasegueunflussoditrepassaggi: a. Raccolta Ilsistemadiconferimento/raccoltadeirifiutidiimballaggiodeveesseregestitodaicomuniattraversola raccolta differenziata. In generale, la raccolta è diversificata a seconda del tipo di utenza (domestica o commerciale) e delle modalità di conferimento (collettiva o porta a porta, monomateriale o multimateriale). b. TrasformazioneinMPS Il rifiuto raccolto deve essere sottoposto a diversi trattamenti finalizzati alla trasformazione in materia primaseconda. Nelcasodisistemidiraccoltamonomateriale,gliimballaggiincartaecartone,vetro,acciaioealluminio vengonoconferitipressopiattaformecheeffettuanooperazionidiselezioneepulitura.lasceltadiquesti impianti può essere regolata dalle convenzioni del sistema ANCICONAI ovvero effettuata sul libero mercato.
11 La raccolta differenziata dei rifiuti e il riciclo dei materiali [ ] 11 Il materiale in uscita da queste piattaforme è classificato come materia prima seconda e può essere utilizzatodagliimpiantidiproduzionecomeinputdiprocessosulmercato. Gli imballaggi in plastica, provenienti da raccolta monomateriale, vengono avviati ad impianti che effettuanooperazionidipulituraeseparazioneperclassedipolimero.ilselezionato,ancorarifiuto,viene quindivendutoadimpiantidiriciclochelolavorano,alfinediotteneremateriaprimasecondadacollocare sulmercato.nelcasoincuisiaattivalaconvenzioneconcorepla,l impiantocheeffettualaselezioneviene concordato con il consorzio stesso, che diviene proprietario del rifiuto, e il materiale separato viene venduto tramite contratti diretti o attraverso procedure d asta. Requisito di accreditamento per partecipare alle procedure d asta Corepla è la titolarità di un impianto di riciclo idoneo a convertire i ProdottiSelezionatiinmateriaprimasecondariaconformeallespecificheUNIPLASTUni10667 ;sonoquindi esclusituttigliimpiantichesvolgonoattivitàdiverse,tracuilatermovalorizzazione. LatrasformazionedarifiutoinMPS,asecondadeltipodimaterialetrattato,avvienequindiinmomenti diversi: a seguito delle operazioni effettuate nelle piattaforme concordate con i consorzi, per quanto riguardagliimballaggiinvetro,acciaio,alluminio,cartaecartone; all uscita dagli impianti privati accreditati Corepla che acquistano i lotti di rifiuto selezionati nei Centridiselezioneconsorziati,perquantoconcernegliimballaggiinplastica. Laraccoltamultimaterialerichiede,invece,unapreliminareoperazionediselezione,alfinedisepararele diversefrazionimerceologicheedeliminareleimpurità.unavoltaseparate,lefrazioniseguonoilpercorso descrittosoprarelativoallealiquoteraccolteinformadimonomateriale. c. Mercatodellematerieprimeseconde Dall analisidelrapportofiseunire,risultache,nelsettoredell acciaioedeimetalli,l utilizzodimateriali recuperati incide sul 64% della produzione finale di metalli, nel settore della carta e cartone per oltre il 55%,nelvetrocavoperoltreil50%,nelsettoredellaplasticaperil18%. Oltrealladomandainternadimaterialidapartedell industrianazionale,unruolosemprepiùimportanteè giocato dalla domanda dall estero. I flussi transfrontalieri delle materie recuperate rappresentano una realtàcheriguardatuttiiprincipalisettoridelriciclaggioinitaliaechemuovegrandiquantitàdimaterialiin entrata(oltre7,5milioniditonnellate)einuscita(oltre1,2milioniditonnellate). Ilsettoredellacarta,adesempio,havistosaturarenegliultimiannilacapacitàdiriciclaggiodeimateriali raccoltidapartedell industriacartarianazionale,tantodaportarel Italiaadiventareesportatricenettadi macero. Lacapacitàdiriciclaggiointernoneglialtrisettoririmanecomunque,almomento,superioreallaraccolta totaledimaterialidismessiinitalia,compresiglisfrididiproduzione.perilriciclaggiodeimetallisihaun importonettodi5,6milioniditonnellate,perillegnodioltre700milatonnellate,perlaplasticadi385mila tonnellateeperilvetrodi202milatonnellate. L Italia,perciò,siconfermacomeimportatricenettadimaterialidirecupero.
12 12 Luigi Toro, Agostino Bruno, Saverio Scarpellino, Alessandro Paregiani Figura1 Flussodeimaterialiprovenientidaraccoltadifferenziataall internodelciclodigestione deirifiutiurbani 4. Ilcontestoromano Lagestionedelserviziodiraccoltadifferenziatafinalizzataalriciclopresentanelcontestoromanoalcuni elementi di complessità, dovuti a diversi fattori, quali le dimensioni, la configurazione urbanistica e le notevolifluttuazionidovuteapendolarieturisti.nonostantetalicomplessità,ilivellidiefficaciaaifinidel ricicloerecuperodeimaterialirisultanoessereconfrontabiliconilivellidialtri contestiurbaninazionali analizzati.interminiquantitativi,laraccoltadifferenziataaromanel2011sièattestataa ,82t. Tale quantitativo è costituito principalmente da tre flussi: multimateriale (81.322,51 t), carta e cartone ( ,28t),verde,mercataleeumido(85.648,54t).Perquantoriguardailsecondoflusso,essoèstato inparteconferitoallepiattaformeconvenzionatecomieco,senzaperditediprocessointermedie. Il flusso di multimateriale è stato invece selezionato al fine di separare le diverse frazioni valorizzabili (plastica, vetro, acciaio e alluminio), prima del conferimento ai rispettivi consorzi. Tale selezione è stata eseguitapressoidueimpiantigestitidirettamentedaamaepressounterzoimpianto,operanteinconto lavorazione per la stessa azienda d igiene urbana; un ulteriore quota è stata ceduta senza trattamenti preliminari a soggetti terzi. È evidente che nella fase di separazione del multimateriale, una aliquota variabiletrail15%eil20%vieneperduta(avviatainparteatermovalorizzazioneeinparteasmaltimento indiscaricacomerifiutospeciale).iltrattamentodegliscartiprodottiinquestafaseèacaricodell azienda diigieneurbana. La competenza dell azienda d igiene urbana termina a questo punto, nel momento in cui i rifiuti sono conferitiallepiattaformeconcordateconiconsorzi,afrontedelpagamentodapartedeiconsorziversole aziendestessedelcontributoprevistonell AccordoQuadroANCICONAI.
13 La raccolta differenziata dei rifiuti e il riciclo dei materiali [ ] 13 Dall analisi complessiva delle operazioni che portano alla trasformazione in materia prima seconda del rifiutoraccoltocomemultimateriale,sievincechenell annoinanalisiil69,63%deltotaleraccoltoetrattato èstatovalorizzatocomemps.pertanto,unapercentualevariabiletrail25%eil30%harappresentatolo scartoavviatoatermovalorizzazione,ovveroasmaltimentoindiscarica. Relativamenteaiflussidicartaecartone,ilmaterialeraccoltodaAMAvieneconferitodirettamentealle piattaformeconcordateconilconsorzio,nellequalisubisceoperazionidiselezioneedipulituraalfinedi raggiungere le caratteristiche qualitative della materia prima seconda. In questa fase, considerando le frazionidiraccoltacongiuntaeselettivainmodoaggregato,circail6,54%delrifiutoconsegnatodiviene scarto.diconseguenza,il93,46%haassuntovalenzadimateriaprimaseconda. Considerandolaraccoltasiadelmultimateriale,siadellacartaecartoneinmodocongiunto,esserisultano pariacircail65,9%dellaraccoltadifferenziatatotale.ilquantitativovalorizzatocomempsdaquestidue flussidiraccolta,rispettoaltotaledird,èparial57,19%. Valutando invece tali quantitativi rispetto al rifiuto urbano complessivamente raccolto nel Comune di Roma, comprendendo quindi anche la raccolta indifferenziata, emerge una prospettiva interessante che metteinrelazioneirisultatiraggiuntinell ambitodellaraccoltaedelriciclodellacartaedelcartonecon quelliottenutiperilmultimateriale. Inparticolare,ilquantitativodicartaecartoneraccoltoèpariall 11,71%deltotaleRSUprodotto,mentreil valorizzato è pari al 10,95%. Il multimateriale raccolto è molto inferiore, pari al 4,52% del totale RSU prodotto;ledifferentifrazionivalorizzateetrasformateinmpsvariano,semprerispettoaltotaledeglirsu, tral 2,24%delvetroelo0,0045%dell alluminio.lampsprodottadaiflussidimultimaterialeèparia3,15% deltotalerifiutoraccoltodaamanel2011. La MPS prodotta, considerando sia i flussi di multimateriale che di carta e cartone, è pari a 13,74% del totalerifiutoraccolto. Da questi risultati e da altre considerazioni riportate nel rapporto, sembrerebbe che la modalità organizzativadiraccoltachepermettediraggiungereelevatilivellidiqualitàsia: ilmonomaterialeperlefrazionidiimballaggioinvetro; ilmonomaterialeperlefrazionidiimballaggioincartaecartone; ilmultimaterialequandocompostodaimballaggiinplasticaeinmetallo,facilmenteseparabili. AnalizzandoirisultatiottenutiperilComunediRomaCapitalerispettoalquadronazionale,ladifferenza piùrilevanteperquantoriguardaimaterialivalorizzatiinmpssiriscontrasulvetroeappareimputabile principalmenteallemodalitàdiraccolta,chenelcontestoromanorisultanodifferenti*rispettoaquelleche siattuanonelleprincipalicittàitaliane.infatti,nellamaggiorpartedeicontestiurbaniilvetrovieneraccolto come monomateriale e ciò determina dei livelli di frazioni estranee inferiori rispetto a quelli che si riscontranonellaraccoltadelmultimateriale.lacausaprincipalediquestadifferenza,però,risiedenelfatto che con la raccolta multimateriale (sia nella fase stessa della raccolta, sia in quella del trasporto e della movimentazione)sideterminaunafrazionepiùampiadimaterialefrantumato,cioèdivetrofine.questo * Nell ambitodellariorganizzazioneprogressivadellaraccoltadifferenziataavviataaromadalnovembre2012,anchenellacapitalelaraccoltadel vetroavverràcompletamenteinmodalitàmonomateriale,tramitecampanestradali,sututtoilterritoriodellacittàentroiprossimitreanni.
14 14 Luigi Toro, Agostino Bruno, Saverio Scarpellino, Alessandro Paregiani materiale,chepresentaunapezzaturainferioreai15mm,rappresentaunacriticitànelprocessodiriciclo, in quanto per essere trattato richiede una operazione intermedia di polverizzazione al fine del reinserimentonelciclodilavorazione,conconseguenteaggraviodicosti. PerquantoriguardalacartavalorizzatainMPS,invece,ladifferenzatraildatonazionaleeildatoromano (datientrambirelativialpesodelvalorizzatosultotaledeglirsu)èinterpretabileconsiderandoilfattoche neldatonazionalediraccoltasonopresentisoltantogliimballaggicellulosici,mentreneldatoromanopesa lacomponentedellaraccoltacongiunta,costituitaperil75%dallafrazionemerceologicasimilare(f.m.s.,la cosiddetta cartaccia ). Inoltre,nelcontestosocioeconomicodiRoma(caratterizzatodaunapresenzamoltofortedegliufficidella pubblicaamministrazioneoltrechedelterziarioedelterziarioavanzato)sitendeaconsumareunelevato quantitativo di materiali cellulosici e questo consente di effettuare un alto livello di raccolta. Tale caratteristicaèconfermatadaiseguentidati:afrontediunpesomediodeimaterialicellulosicisultotale delle frazioni raccolte in forma differenziata l incidenza dei prodotti cellulosici sul totale delle frazioni differenziateeraccoltearomaarrivaalvalorebenpiùaltodel47,52%.
15 Figura2 Roma,Anno2011.Valoripercentualicalcolatirispettoaltotaletrattato valoriassolutiespressiintonnellate La raccolta differenziata dei rifiuti e il riciclo dei materiali [ ] 15
16 Figura3 Roma,Anno20011.Valoripercentualicalcolatirispettoal totalerd valoriassolutiespressiintonnellate 16 Luigi Toro, Agostino Bruno, Saverio Scarpellino, Alessandro Paregiani
17 Figura4 Roma,Anno2011.Valoripercentualicalcolatirispettoaltotalersuraccolto valoriassolutiespressiintonnellate La raccolta differenziata dei rifiuti e il riciclo dei materiali [ ] 17
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19 II. IMPIANTI:QUADRODIRIFERIMENTOESPUNTIDIRIFLESSIONE NicolaVerdone(SAPIENZAUniversitàdiRoma),PasqualeDeStefanis(ENEA) 1. Introduzione Questodocumentoredattonell ambitodeltavolotecnicorelativoall areatecnologica settoreimpianti contienealcunispuntidiriflessioneriguardantilagestioneintegratadeirifiuticonspecificoriferimentoalla situazione che caratterizza la Regione Lazio. L analisi è perciò condizionata dalle particolari esigenze di intervento tempestivo per l individuazione di soluzioni tecniche di gestione immediatamente applicabili, stanteilcaratterediurgenzachesemprepiùcaratterizzalagestionecomplessivadelproblemarifiutinella regione. 2. Riferimentinormativi Lagestioneintegratadeirifiutièstataintrodottanell art.19deldecretolegislativo5febbraio1997,n.22, c.d.decretoronchi,comeilcomplessodiattivitàvolteadottimizzareilriutilizzo,ilriciclaggio,ilrecuperoe losmaltimentodeirifiuti. PerquantoriguardairifiutiurbanilacompetenzadellagestioneintegrataèattribuitaalleRegioni,che,con lapredisposizione,l adozioneel aggiornamentodeipianiregionali,devonoprogrammarelarealizzazione diunaretediimpianticheconsentailcoordinamentoottimaledelrecuperoedellosmaltimento. Nellapredisposizionedeipianidigestionedeirifiutiilcitatodecretofissavacomevincolinormativi: ilrispettodegliobiettivistabilitiperlaraccoltadifferenziata:15%,25%e35%rispettivamenteentro due,quattroeseiannidall entratainvigoredeld.lgs.n.22/1997; ildivietodismaltireindiscaricairifiutitalquali,stabilitonell art.5,commabdeld.lgs.n.22/1997 eribaditodald.lgs.13gennaio2003,n.36edaldm13marzo2003. Venivapostopoiunterzovincolodinaturaeconomica,cuiinrealtàildecretoRonchifacennosolocon riferimentoalleattivitàdismaltimento(art.5,comma3),machedovrebbeessereestesoanchealleattività direcuperoinmododaevitarechetuttalagestioneintegratadeirifiuti,purnelrispettodellaesigenzadi assicurare un elevata protezione dell ambiente, non abbia a comportare costi inutilmente elevati per la collettività. IlsuccessivoD.Lgs.3aprile2006n.152 Normeinmateriaambientaledefinisceraccoltadifferenziata(Art. 183Definizioni)laraccoltaidonea,secondocriteridieconomicità,efficacia,trasparenzaedefficienza,a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee, al momento della raccolta o, per la frazioneorganicaumida,anchealmomentodeltrattamento,nonchéaraggruppareirifiutidiimballaggio separatamente dagli altri rifiuti urbani, a condizione che tutti i rifiuti sopra indicati siano effettivamente destinatialrecupero. 19
20 20 Nicola Verdone, Pasquale De Stefanis Come si può notare, non solo sono stati esplicitamente introdotti i criteri di economicità, efficacia, trasparenzaedefficienzachedovrebberocaratterizzareleoperazionidiraccoltadifferenziata,maèstata addiritturastabilitalacondizionefondamentalechetuttiirifiutiraccoltisianoeffettivamentedestinatial recupero, laddove l avverbio effettivamente avrebbe dovuto prevedere una forma di controllo o di verificadicui,invece,nonv ètraccia. Infatti,ilmedesimodecreto(Art.205 Misureperincrementarelaraccoltadifferenziata)stabiliscesoloche inogniambitoterritorialeottimaledeveessereassicurataunaraccoltadifferenziatadeirifiutiurbanipari alleseguentipercentualiminimedirifiutiprodotti almenoiltrentacinquepercentoentroil31dicembre2006 almenoilquarantacinquepercentoentroil31dicembre2008 almenoilsessantacinquepercentoentroil31dicembre2012. Nell evoluzionedellanormativaintemadigestionedeirifiuti,icitaticriterisonostatievidentemente giudicati talmente importanti da introdurli specificatamente mediante la integrale sostituzione dei contenutidell Articolo178(Finalità)adoperadelD.Lgs.3dicembre2010n.205Disposizionidiattuazione delladirettiva2008/98/cedelparlamentoeuropeoedelconsigliodel19novembre2008relativaairifiutie cheabrogaalcunedirettive.difatto,ilvigentearticolo178orarecita: Articolo178 (Principi) 1. La gestione dei rifiuti è effettuata conformemente ai principi di precauzione, di prevenzione, di sostenibilità,diproporzionalità,diresponsabilizzazioneedicooperazionedituttiisoggetticoinvoltinella produzione, nella distribuzione, nell'utilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiuti, nonché del principio chi inquina paga. A tale fine la gestione dei rifiuti è effettuata secondo criteri di efficacia, efficienza, economicità, trasparenza, fattibilità tecnica ed economica, nonché nel rispetto delle norme vigentiinmateriadipartecipazioneediaccessoalleinformazioniambientali. Ancheperilcontrollodegliesitidellaraccoltadifferenziata,ilD.Lgs.3dicembre2010n.205haintrodotto importanti novità con la sostituzione dei contenuti dell Articolo 181 del D.Lgs. 3 aprile 2006 n L Articolo 181 vigente prevede che, entro il 2020, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti quali,comeminimo,carta,metalli,plasticaevetroprovenientidainucleidomestici,epossibilmentedialtra origine, nella misura in cui tali flussi di rifiuti sono simili a quelli domestici, sarà aumentata complessivamente almeno al 50% in termini di peso. Per preparazione per il riutilizzo si intende il complesso delle operazioni di controllo, pulizia, smontaggio e riparazione attraverso cui prodotti o componenti di prodotti diventati rifiuti sono preparati in modo da poter essere reimpiegati senza altro pretrattamento. Nel rispetto di questi vincoli le Regioni hanno ampia libertà di scelta sulle caratteristiche della rete di impiantidaprogrammarenell ambitodelpianodigestionedeirifiuti. Inestremasintesilasceltasiriduceadueopzionifondamentalicheriguardanolagestionedellapartedei rifiutichenonèstataraccoltainmanieradifferenziata(figura.1):
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