PROVA DI DETTATO DI FRASI OMOFONE DELLA BATTERIA BVSCO PER LA SCUOLA MEDIA

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1 PROVA DI DETTATO DI FRASI OMOFONE DELLA BATTERIA BVSCO PER LA SCUOLA MEDIA Il 1 settembre 9 Umberto Eco scrive sul giornale britannico The Guardian : I bambini, e non solo loro, non sanno più scrivere a mano [ ]. La crisi è cominciata con l'avvento della penna a sfera: la gente non aveva più interesse a scrivere in quanto, con questo prodotto, la scrittura non ha anima, stile e personalità [ ]. La mia generazione ha imparato a scrivere a forza di ricopiare in bella grafia le lettere dell'alfabeto. Può sembrare un esercizio ottuso e repressivo, ma ci ha insegnato a tenere i polsi fermi sulle nostre scrivanie, sui nostri computer portatili... L'arte della scrittura insegna a controllare le nostre dita e incoraggia la coordinazione occhio-mano. Le persone non viaggiano più a cavallo, ma vanno a scuola di equitazione. Esistono strade e ferrovie, ma le persone si godono a piedi i valichi alpini. Sarebbe una buona cosa se i genitori iscrivessero i propri figli a scuole di calligrafia per partecipare a gare e tornei. La scrittura manuale o grafismo riguarda la parte più strumentale della scrittura, che permette al bambino di passare dallo scarabocchio all'uso di segni convenzionali quali lettere e numeri. Per far ciò è necessario che vi sia l'acquisizione sia della forma grafica standard, sia della componente motoria che permette l'esecuzione dei segni. Influiscono su questo apprendimento le componenti visuopercettive che organizzano il campo d'azione dell'atto di scrivere e forniscono un feed-back visivo sui risultati del gesto, e le componenti fino-motorie che, insieme alle precoci rappresentazioni della lingua scritta, modulano il movimento di atti esecutivi complessi e intenzionali come la scrittura 1. L'apprendimento del grafismo è un lento processo che comporta l'integrazione sequenziale e funzionale di diverse componenti neurologiche: capacità motorie; capacità linguistiche; capacità di elaborare stimoli sensoriali e spaziali; memoria, attenzione e motivazione; meccanismi di biofeedback visivo (coordinazione visuo-motoria); meccanismi propriocettivi-cinestesici (consapevolezza del movimento della mano e della localizzazione delle dita nello spazio); meccanismi prassici (elaborazione del programma motorio, elaborazione del simbolo, sequenzializzazione, velocità e accuratezza del gesto); meccanismi mnestici (memoria e attenzione visiva per simboli e parole). Specifiche difficoltà a carico dell'aspetto grafico e motorio della scrittura, per la quale risulta disordinata, illeggibile, o realizzata in modo eccessivamente lento vengono individuate con il termine disgrafia. Essa riguarda quindi in primo luogo il grafismo e non le regole ortografiche e sintattiche, sebbene possa riflettere incertezze ortografiche, e queste possono a loro volta influire negativamente anche su ortografia ed espressione scritta a causa della frequente impossibilità di rilettura e autocorrezione. L'ICD-1 e il DSM-IV-TR 3 differiscono nel definire i sintomi specifici per poter diagnosticare il disturbo di competenza ortografica previsto dalla normativa italiana a partire dal 1 con il termine disortografia. Nell'ICD-1 il disturbo viene descritto come: La caratteristica principale è una specifica e significativa compromissione nello sviluppo delle abilità di ortografia, in assenza di una storia di disturbi specifici di lettura, che non è soltanto conseguente a bassa età mentale, problemi di acuità visiva o scolarizzazione inadeguata. La capacità di spelling per via orale e di scrivere correttamente le parole sono entrambe interessate. Non comprende: agrafia, associazione con un disturbo di lettura, effetti di insegnamentoinadeguato. 1 Tressoldi P.E., Cornoldi C., Re A.M. (1). BVSCO-. Giunti O.S., Firenze. WHO (199). International Classification of Dideases, ICD-1. Decima revisione. Istituto Poligrafo della Zecca di Stato, Roma. 3 APA (). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders. Quarta revisione. American Psychological Association, Washington, DC.

2 La descrizione del disturbo all'interno del DSM-IV-TR non presenta le medesime caratteristiche di specificità in quanto mette insieme diversi aspetti della scrittura. Viene, infatti, descritto come: esiste in genere un insieme di difficoltà nella capacità del soggetto di comporre testi scritti, evidenziata da errori grammaticali o di punteggiatura nelle frasi, scadente organizzazione in capoversi, errori multipli di compitazione e calligrafia deficitaria. Questa diagnosi non viene fatta se vi sono solo errori di compitazione o calligrafia deficitaria in assenza di altre compromissioni dell'espressione scritta. Sia la legge italiana, sia la ricerca cognitivo-neuropsicologica fanno riferimento alla specificità del disturbo ortografico così come viene meglio descritto dall'icd-1. LA RICERCA La scuola secondaria di primo grado di Aradeo, Neviano e Seclì (Lecce) sono state coinvolte quasi interamente nella ristandardizzazione della Prova della Batteria BVSCO-. La prova consiste in una serie di frasi che devono essere dettate. La caratteristica di tutte queste frasi è che contengono parole omofone, vale a dire che si pronunciano allo stesso modo, ma non omografe, cioè scritte in modo diverso a seconda del significato definito dal contesto, come ad esempio lago e l'ago. Lo scopo della prova è quello di valutare le competenze ortografiche del bambino, in particolare quelle relative alle omofone non omografe e all'uso dell'apostrofo. In questo modo è possibile evidenziare l'incidenza degli errori non-fonologici, critici nell'apprendimento ortografico, che secondo molti modelli testimoniano l'efficienza di un particolare sottosistema di scrittura costituito dalla via lessicale, in base alla quale ogni ragazzo scrive le parole utilizzando la sua rappresentazione dell'intera parola 5. La ristandardizzazione ha coinvolto 13 alunni di classe prima, 99 di classe seconda, e 17 di classe terza, per un totale di 39 alunni distribuiti nelle tre città prima citate. La tabella sottostante permette di osservare nel dettaglio il numero di bambini testati, il genere e l'età, suddivisi in base alla classe. Tabella 1- Composizione del campione Maschi Femmine Totale Età (in mesi) 1ª Aradeo ª Neviano ª Seclì Totale prime ª Aradeo 1.1 ª Neviano ª Seclì Totale seconde ª Aradeo ª Neviano ª Seclì Totale terze Totale Tressoldi P.E., Cornoldi C., Re A.M. (1). BVSCO-. Giunti O.S., Firenze. 5 Ibidem.

3 Per lo scoring, il calcolo del punteggio avviene sommando il totale degli errori compiuti. Si considera in primo luogo se il bambino ha saltato un numero eccessivo di parole, in tal caso la prova viene considerata non valida. Si conta un punto per ogni parola scritta scorrettamente. Se la parola è sbagliata più volte si valuta solo un errore e solo l'errore più grave (errore fonologico più grave di quello non-fonologico, che è a sua volta più grave degli errori di accenti e doppie). Gli errori ortografici vengono quindi divisi nelle seguenti tipologie: Errori fonologici (): tutti gli errori in cui non è stato rispettato il rapporto tra fonemi e grafemi, come: - scambio di grafemi ( brina invece di prima, o folpe per volpe ); - omissioni o aggiunte di lettere e sillabe ( taolo per tavolo ); - inversione ( li per il ); - grafema inesatto ( pese per pesce o agi per aghi ). Errori non-fonologici (): sono gli errori nella rappresentazione ortografica (visiva) delle parole, senza errori nel rapporto tra grafemi e fonemi, come: - separazione illegale ( par lo per parlo ); - fusione illegale ( ilcane per il cane ), rientrano in questa categoria gli errori s parole unite in modo scorretto e l'aggiunta o l'omissione dell'apostrofo; - scambio di grafema omofono ( squola per scuola, o qucina per cucina ); - aggiunta o omissione di h solo nel caso in cui il bambino debba decidere se si tratta del verbo o di una preposizione. Errori di accenti e doppie (): - omissione o aggiunta di consonante doppia; - omissione o aggiunta di accenti. Errori minori (): fanno riferimento a tutti gli errori di punteggiatura. Parole inappropriate (): fanno riferimento a tutte quelle parole che lo studente scrive correttamente ma non sono quelle dettate e che risultano inappropriate rispetto al contesto di scrittura, dove pertanto viene operato un cambiamento a livello semantico. Omissioni (): fanno riferimento a tutte quelle parole che vengono omesse durante la scrittura del dettato. I dati normativi di riferimento per la prova, aggiornate grazie alla stessa ricerca vengono riportate nelle tabelle sottostanti. Tabella - Fasce di prestazione per il TOTALE ERRORI alla prova di dettato delle frasi con parole omofone Totale errori Classe RII RA PS CCR 1ª media > < ª media > <3 3ª media > < Tabella 3- Media, Deviazione standard e percentili per la variabile TOTALE ERRORI alla prova di dettato di frasi con parole omofone Percentili classe Media DS ª media ª media Tressoldi P.E., Cornoldi C., Re A.M. (1). BVSCO-. Giunti O.S., Firenze.

4 3ª media La prestazione in riferimento ad ogni parametro è descritta attraverso quattro fasce di prestazione, che sono state calcolate sulla base dei percentili: Richiesta di intervento immediato (RII): segnala la presenza di un caso grave che richiede attenta considerazione da parte di un operatore; Richiesta di attenzione (RA): indica problematiche di media o lieve gravità che possono essere oggetto di intervento da parte di un operatore; Prestazione sufficiente rispetto al criterio (PS): segnala una prestazione adeguata; Criterio pienamente raggiunto (CPR): indica livelli di prestazione ottimale 7. Dai risultati ottenuti è emerso che, in generale, le hanno effettuato meno errori rispetto ai loro compagni maschi. Per vedere nel dettaglio i risultati si vedano le tabelle sottostanti. Tabella - Media e Deviazione standard della prova effettuata ad Aradeo nelle diverse classi ACC- DOPP 1ªA maschi 1.3 (15.3) 1ªA (9.). (7.7) 3.9 (3.9) 9. (.3).15 (5.5) 3.1 (3.) 1.7 (1.1) 7.5 (5.9) 3.3 (1.9) 1 (1.).79 (1.3).1 (1.9).9 (1.1) ªA maschi 1. 7 (1.) 7.7 (7.31).75 (.71).5 (3.5) 9.37 (.7) 1.75 (.31) 9.75 (15.) ªA 9.1 (.9) (.1). (3.1).7 (.9) 5.35 (.71).1 (.3).5 (.9) 1ªB maschi (1.1) 7.5 (.1).33 (.1) 1.3 (1.).1 (7.). (3.5) 1. (35.19) 1ªB 1.1 (9.).3 (7.).3 (3.).9 (1.3).9 (5.1).9 (1.91) 1.3 (7.) ªB maschi 13. (5.).33 (3.5) 7. (3.1) (1.7) 1.77 (.7).77 (1.9) 1. (.) ªB. (.) 3.7 (.7). (3.).5 (1.35).5 (5.).7 (1.71).57 (.53) 3ªB maschi 1.1 (.) 3.57 (3.5) 5.1 (5.19) 1.7 (.77) 5.9 (5.3).1 (.) 13 (.3) 3ªB 7.77 (.3) (3.7) 3.55 (.35). (.) 5. (5.17).77 (1.). (.) 7 Tressoldi P.E., Cornoldi C., Re A.M. (1). BVSCO-. Giunti O.S., Firenze.

5 ªD maschi 13.5 (9.) 7. (5.).5 (.5) 1.71 (.5) (7.1). (.) 3 (.9) ªD 1.71 (7.).57 (.1).57 (3.39) 1.57 (1.).7 (.5).35 (.7).57 (15.9) 3ªD maschi 1. (11.9).11 (.7) (.).55 (.5). (7.5).33 (.7) 1. (3.3) 3ªD 1. 7 (5.7).9 (3.7) *sono state evidenziate le prestazioni migliori. 5.9 (3.) 1.5 (1.3).9 (5.).3 (.9) 1.1 (3.) Tabella 5- Media e Deviazione standard della prova effettuata a Neviano nelle diverse classi ACC- DOPP 1ªA maschi 1.55 (.79) 1ªA 1. (7.59). (1.7) 3.33 (.5) 7.11 (3.). (.3) 1 (1.11) 1.11 (1.9).77 (.73) 5.77 (5.).55 (.7) 1. (1.53) 5.55 (13.31) 1.77 (1.7) ªA e B maschi 1.5 (7.1).5 (1.73).75 (5.1) 1.5 (1.5) 9.5 (.3) 1 (.1) 5.75 (1.) ªA e B 1 (.). (.7). (.) 1 (.7) 3. (.1) 1 (.7) 3ªA maschi 17.1 (1.99) 7.1 (.3) 7.5 (.9).5 (.7) 1.3 (.3) 1.1 (.) 3.1 (.53) 3ªA 7.11 (.93). (1.) 3. (3) 1.11 (1.) 5. (.9).33 (.7). (1.33) 1ªB maschi 13. (7.7).71 (.7).57 (.).1 (1.5). (.35) 1.7 (1.9) 5. (.1) 1ªB 1.7 (5.9) 3.7 (.1) 7.3 (.9) 1.1 (1.1) 5.9 (3.7).5 (.93) 1.7 (1.7) 3ªB maschi 7. (5.) 3.5 (.3) 3.1 (.55).7 (1.33) 5.5 (5.5).3 (.7). (1.) 3ªB 7.1 (7.9). (3.).5 (3.7) 1 (1.) 3.5 (.7).3 (1.19) 3.5 (7.59) ªC maschi 13 (.7) 3.3 (3.7).33 (3.5).3 (3.37).1 (.) 1.33 (3.).1 (.77) ªC 7. (1.1). (.7). (.7). (.) 5. (3.91). (.) (.)

6 3ªC maschi 1.33 (7.31) (1.5).11 (.51). (1.) 5.55 (3.5). (.7) 1. (.7) 3ªC 9.7 (.93) 3.1 (.) *sono state evidenziate le prestazioni migliori. 5.9 (5.).9 (1.) 3.3 (3.5).1 (.).9 (.3) Tabella - Media e Deviazione standard della prova effettuata a Seclì nelle diverse classi ACC- DOPP 1ªD maschi 1ªD 1. (.1) ().5 (5.) 5. (.3). (.5).33 (.95) 1. (1.3) 1. (.35) 7.5 (.1). (7.3). (1.1) 1.11 (1.9) 31 (.) 7. (1.9) ªD maschi 7. (31.11) 1.71 (1.5) 9 (.) 5.71 (.3).1 (3.7) 1.1 (1.) 7.71 (1.91) ªD 13 (3.39). (.77) 7. (.9) 1. (.3) 7. (.). (.5). (.) 3ªD maschi 1. (13.33).13 (5.) 5.73 (.75).93 (3.99) 1. (.3). (3.17) 3 (5.37) 3ªD 7.5 (.) 3.5 (.1) *sono state evidenziate le prestazioni migliori. 3.3 (.97).5 (.) 7.1 (.).5 (.5).7 (1.19) Dividendo i risultati per classi è possibile individuare sia le scuole medie che in percentuale hanno effettuato meno errori, sia quelle che hanno effettuato il maggior numero di scorrettezze ortografiche. Lo stesso più essere mostrato in rifermento alle classi come mostrato dalle tabelle sotto. Tabella 7- Medie e Deviazioni standard dei risultati riportati in riferimento alla scuola di appartenenza 1ª Aradeo 1. (11.39) 1ª Neviano 11. (.51) 1ª Seclì (7.1) TOTALE MEDIE 1ª 13.1 (.7).9 (13.5).9 (.3) 5. (.).9 (.). (.99) 7.1 (.). (3.5).9 (.39) 1.7 (.11) 1.5 (1.7) 1.53 (.3) 1.5 (1.) 5.9 (5.).1 (.55). (7.).9 (5.5) 1.95 (5.) 1.1 (1.3).93 (1.) 1.37 (.97) 7. (1.5) 3.9 (7.95) 17 (3.33) (.) ª Aradeo 11. (.1). (.) 5.7 (3.7) 1.1 (1.9) 7.9 (.75).1 (1.3) 3. (9.95)

7 ª Neviano 1.9 (5.9) 3.53 (3.). (3.35) 1.3 (1.7) 5.5 (.37).7 (1.5) 3.15 (.9) ª Seclì 1.1 (.3) 9.1 (13.1).1 (.) 3.3 (.57).75 (.99).3 (1.19).5 (1.9) TOTALE MEDIE ª 1.97 (1.5) 5.11 (5.1).1 (.7) 1.79 (.3).5 (5.).73 (1.31) 3.51 (.99) 3ª Aradeo 1. (.3).59 (3.3) 5. (.5) 1.3 (1.).3 (5.7).39 (.9).5 (19.9) 3ª Neviano 9.59 (7.9) 3.5 (3.95).9 (.9) 1.3 (1.9) 5.7 (5.19).51 (.7) 1. (3.7) 3ª Seclì 11.9 (11.7) 5.3 (.).73 (.) 1.9 (3.) 1.1 (.73) 1. (.51).3 (.) TOTALE MEDIE 3ª 1.5 (.59).1 (.).7 (.) 1. (1.) *sono state evidenziate le prestazioni migliori e sottolineate quelle peggiori..75 (5.). (1.11). (9.17) Grafico Medie delle prove effettuate nelle classi prime distinte per scuola di appartenenza e per genere ª Aradeo 1ª Neviano 1ª Seclì

8 ª Aradeo maschi 1ª Neviano maschi 1ª Seclì maschi ª Aradeo 1ª Neviano 1ª Seclì

9 Grafico -5-- Medie delle prove effettuate nelle classi seconde distinte per scuola di appartenenza e per genere ª Aradeo ª Neviano ª Seclì ª Aradeo maschi ª Neviano maschi ª Seclì maschi

10 1 1 1 ª Aradeo ª Neviano ª Seclì Grafico Medie delle prove effettuate nelle classi terze distinte per scuola di appartenenza e per genere ª Aradeo 3ª Neviano 3ª Seclì

11 ª Aradeo maschi 3ª Neviano maschi 3ª Seclì maschi 1 1 3ª Aradeo 3ª Neviano 3ª Seclì Dai grafici si può notare come nelle diverse classi le abbiano riportato un numero minore di errori (si veda grafici sotto).

12 Grafici Confronto tra maschi e degli errori riportati distinti per classe ª maschi 1ª ª maschi ª

13 ª maschi 3ª Infine dall'analisi delle medie degli errori si può notare una diminuzione abbastanza lineare sia nel Totale errori sia nelle diverse tipologie di errori considerati all'aumentare della scolarità e dell'età degli alunni così come mostrato nel grafico sottostante. Grafico 13- Andamento evolutivo delle tipologie di errori nelle classi indagate ª media ª media 3ª media

14 Enrica Simone Laurenda in Psicologia Clinica Università degli Studi di Padova aprile 15

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