Milano e i suoi flussi logistici

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1 Primo piano La logistica di Milano non è un fatto del territorio milanese: è certamente milanese, ma si realizza anche e soprattutto fuori del territorio milanese. 18 febbraio 2011 Milano e i suoi flussi logistici Fabrizio Dallari e Sergio Curi Centro di Ricerca sulla Logistica dell Università Carlo Cattaneo LIUC S ul tema della Misurazione e rappresentazione dei flussi logistici di Milano, la Camera di Commercio di Milano ha recentemente terminato una ricerca, affidata a Globus et Locus, con l obiettivo di migliorare la conoscenza, l informazione e la metrologia della logistica di Milano. Il lavoro ha affronto per la prima volta due ordini di problemi metodologici: la definizione della Regione Logistica Milanese (RLM) e la misurazione dei flussi internazionali di merci che vengono orchestrati da imprese logistiche operanti nella RLM, quest ultima intesa come il territorio compreso ad Ovest da Novara, a Nord da Como, a Est da Bergamo, con l aeroporto di Orio al Serio, e a Sud-Est da Piacenza, con la sua dotazione di impianti logistici. Grazie all articolata metodologia di ricerca adottata è stato possibile definire e misurare i flussi internazionali di merci con origine o destinazione internazionale che vengono orchestrati da imprese logistiche che operano nell area milanese, consentendo così di effettuare una valutazione originale del valore logistico espresso da un territorio. Poiché il focus dello studio è stata la misurazione dei flussi su relazioni internazionali orchestrati dalle aziende localizzate nella RLM, la ricerca non ha preso in considerazione: i servizi svolti in conto proprio; il traffico interno alla RLM (prevalentemente su gomma); le prestazioni logistiche orchestrate da soggetti esterni all area stessa (tipico nel caso delle

2 Figura 1 - Localizzazione delle sedi e delle U.L. del panel di imprese orchestratrici. esportazioni franco-fabbrica, EXW). Ne consegue che le quantità e il valore dei flussi O/D tra l RLM, l Europa e il Mondo risultanti da questa ricerca non necessariamente saranno allineati con i dati statistici relativi agli scambi internazionali di fonte Istat. La definizione della RLM La dimensione geografica affrontata nella ricerca ha permesso di evidenziare che la dimensione territoriale, la scala a cui analizzare i fenomeni, va cambiata. La logistica di Milano non è un fatto del territorio milanese: è certamente milanese, ma si realizza anche e soprattutto fuori del territorio milanese. La Regione Logistica Milanese è indubbiamente teatro di grandi flussi di origine e destinazione del trasporto merci e di ancor maggiori flussi di merci in transito, ma non è questa la ragione per la quale a Milano si concentrano le funzioni di comando, le quali non sono interessate all organizzazione fisica dei flussi, compito che lasciano volentieri agli operativi per il perseguimento di economie di scala. Le funzioni di comando riguardano piuttosto altri aspetti, di tipo strategico, commerciale e finanziario. Milano non è il centro del comando operativo, questo sì disperso e frammentato lungo i siti di concentrazione della logistica, ma il luogo dove si addensano i saperi gestionali-organizzativi, ossia di quell insieme di aziende, uomini, know how definiti nella ricerca come orchestratori. Non a caso, osservando la localizzazione delle imprese intervistate, si nota come le sedi, in cui sono concentrate le funzioni direzionali, tendano a concentrarsi all interno dell area metropolitana, mentre le unità locali, che svolgono invece attività operative, si distribuiscono sul territorio (figura 1). Quest area comprende le province di Milano, Monza e Brianza, Lodi, Pavia e parzialmente quelle di Como, Varese e Bergamo. Ma si estende anche oltre i confini regionali, includendo sia Novara che Piacenza in quanto i suoi confini negli ultimi trent anni sono andati allargandosi e differenziandosi in funzione delle diverse modalità di trasporto e in relazione alla dinamica evolutiva delle principali infrastrutture puntuali e di rete. Nella figura 2, il limes della RLM è indicato dalla linea gialla che non deve essere interpretata come una netta cesura nel territorio, quanto un continuum in evoluzione. L area colorata in arancione indica invece il luogo dei punti raggiungibili entro 60 minuti da veicol i commerciali a partire dalla cerchia dei Bastioni milanesi. La RLM è connessa con i principali mercati mondiali attraverso alcuni punti di transito (gateway) Figura 2 - Confini della Regione Logistica Milanese. differenti a seconda della modalità di trasporto. Gli orchestratori dei flussi logistici L ecosistema degli attori della logistica è costituito, in primo luogo, dalle imprese che offrono servizi di trasporto, spedizione, magazzinaggio e movimentazione (l offerta), supportati da un florido humus di aziende di prodotti e servizi collegati alla logistica (l indotto). Infatti per offrire un servizio logistico all avanguardia servono attrezzature e spazi adeguati, dispositivi e strumenti informatici, mezzi, braccia e cervello. Completa l ecosistema un articolata rete di sistemi di conoscenza (community) che passa attraverso associazioni di categoria, riviste, centri di ricerca ed eventi tematici. Nel definire la struttura delle imprese che costituiscono l offerta di servizi logistici e di trasporto, è opportuno in primo luogo delinearne 19 febbraio 2011

3 Primo piano febbraio le caratteristiche distintive sulla base dell attività prevalente, difficilmente incasellabile nella rigida classificazione Ateco. Si possono infatti distinguere diverse categorie di operatori: P autotrasportatori: operatori di trasporto su gomma in conto terzi, con veicoli di proprietà, che effettuano prevalentemente il servizio di vezione; P corrieri: effettuano il trasporto a collettame per il mercato nazionale, disponendo in genere di una diffusa rete di filiali in cui avvengono le operazioni di consolidamento/ smistamento; P operatori logistici: sono fornitori di servizi logistici integrati ai quali i clienti affidano tutta o parte della propria catena logistica. Pertanto devono essere in grado di svolgere attività di stoccaggio merci, allestimento e gestione dell ordine ed eventuali attività accessorie; P spedizionieri: offrono servizi su rotte internazionali, avvalendosi di tutte le modalità, anche consolidando i carichi di più clienti. Alcuni spedizionieri internazionali si sono evoluti in operatori multimodali (MTO), assumendosi la responsabilità giuridica nei confronti del cliente, cui risponde nel caso di danni alle merci o mancate consegne; P operatori ferroviari del trasporto combinato: vendono a terzi spazi treno (l equivalente dei posti di un treno passeggeri) su tratte predefinite, acquistando il servizio di trazione da un impresa ferroviaria in possesso di licenza che mette a disposizione il locomotore e il personale necessario a condurlo e gestirlo; P Handling Agent: è il soggetto che assicura l assistenza alle merci e/o all aeromobile in un aeroporto. Si occupa anche della raccolta e del consolidamento delle merci, del loro controllo in base a procedure di sicurezza standard, della preparazione della documentazione necessaria; P agenti marittimi: rappresentano la nave e svolgono per suo conto e interesse tutte le operazioni inerenti l arrivo e la partenza, lo sbarco e l imbarco di merci e passeggeri, in diretto contatto con il caricatore, o lo spedizioniere. A partire dal database camerale per le 9 provincie della RLM (MI, PV, LO, BG, VA, NO, PC, MB, CO) sono state estratte oltre aziende attive nell anno Da questo insieme, sono state distillate aziende orchestratrici dei flussi logistici su scala internazionale, depurando pertanto il database dalle ditte di autotrasporto individuali (i cosiddetti padroncini) dalle aziende di altri settori industriali (ad esempio attività di deposito conto proprio) o di servizi logistici a basso valore aggiunto (ad esempio facchinaggio, pulizia e manutenzione) e dalle aziende artigianali. Nel caso di una spedizione internazionale di merce in partenza da un mittente italiano, anche non residente nella RLM, e destinata a un cliente all estero, la figura Figura 3 - M appa semantica delle relazioni tra gli attori nel trasporto internazionale.

4 Figura 4 - Localizzazione dei magazzini conto terzi nella regione logistica lombarda, di maggior addensamento di magazzini in conto terzi, risultato di un processo non pianificato, ma razionale, di scelte insediative effettuate dai singoli operatori logistici. La diffusione spaziale di piattaforme logistiche e centri logistici non sempre è stata dettata da criteri di efficienza del trasporto, né da un preciso piano localizzativo su scala regionale. In generale, l esito di tali scelte è la proliferazione di una serie di insediamenti che nascono in modo spontaneo e incontrollato, localizzati in aree non sempre adatte ad ospitare un attività logistica (basti pensare alla politica di recupero forzato degli immobili industriali dismessi nell hinterland milanese), con drammatiche ripercussioni sulle infrastrutture e sul traffico locale. 21 febbraio evidenzia per le diverse modalità di trasporto le possibili connessioni tra gli attori in gioco. Mappa dei nodi logistici della RLM In ragione del proprio posizionamento geografico e della forza della sua economia, la RLM è il crocevia più importante del sistema italiano delle relazioni economiche internazionali (quasi un terzo di tutto l interscambio commerciale italiano con l estero è generato dalla Lombardia), costituendo pertanto uno snodo decisivo per lo sviluppo del Paese. Milano e il suo hinterland sono il principale mercato nazionale per i servizi logistici, in virtù della dimensione dei consumi e delle attività produttive svolte nel suo bacino. La dimostrazione sta nel fatto che circa il 30% del totale nazionale degli spazi in uso agli operatori logistici è localizzato nell area milanese. Attingendo ai dati dell Osservatorio sul mercato immobiliare per la logistica del C-log dell Università Cattaneo Liuc, è stata realizzata una mappatura degli insediamenti logistici nella Regione Logistica Milanese. Sono stati censiti 338 magazzini di stoccaggio e distribuzione delle merci in conto terzi (superiori ai m2) con una superficie coperta complessiva di circa 7 milioni di m2. Come evidenziato nella figura 4, le infrastrutture logistiche tendono ad addensarsi intorno alla metropoli lombarda, fulcro dell intero sistema e ad irradiarsi da essa lungo i principali assi viari. Entro un raggio di 45 km dal centro di Milano si concentra oltre il 90% delle superfici ad uso logistico in conto terzi. Da notare, inoltre, come le province di Novara e Piacenza siano parte integrante del sistema logistico lombardo, oggetto negli ultimi 5 anni di importanti investimenti speculativi da parte di società specializzate nell immobiliare logistico. Dalla figura si nota inoltre come i 16 terminal intermodali per l interscambio stradaferrovia siano localizzati, per la gran parte, nelle aree La quantificazione dei flussi logistici La quantificazione dei flussi logistici della RLM è stato il frutto di un percorso metodologico che ha consentito di raccogliere, rilevare e integrare fonti informative di varia natura: ricerca field relativa ai flussi di merce gestiti da un panel rappresentativo di aziende orchestratici e interviste a testimoni privilegiati, ecc.; statistiche relative ai flussi di merce che transitano attraverso i diversi nodi modali, fornite attraverso fonti istituzionali e aziendali. In particolare, anche grazie al confronto con gli esperti internazionali del comitato scientifico, è emerso che se è prassi consolidata l utilizzo di indicatori di

5 Primo piano Figura 5 - Framework metodologico e fonti informative. quali nazioni, per quale tipologia merceologica e con quale dinamica stagionale nell arco dell anno. Il secondo ambito di intervento ha riguardato l individuazione, la raccolta e l omogeneizzazione di più fonti di informazioni, in relazione alle diverse modalità di trasporto. Secondo il primo approccio (induttivo), partendo dal DB Orchestratori (1.476 imprese), comprensivo del fatturato e del valore aggiunto ricavato dalla Banca Dati AIDA (Analisi Informatizzata Delle febbraio misura quantitativi, sono pochi invece gli studi che utilizzano come indicatore il valore, nonostante esso sia in grado di meglio rappresentare l importanza economica del settore della logistica in un area metropolitana come la RLM. Avendo escluso dalla ricerca i servizi svolti in conto proprio, il traffico che si genera all interno della RLM stessa e quelle prestazioni orchestrate da soggetti esterni alla RLM (tipico nel caso di esportazioni EXW), il valore stimato dei flussi O/D tra la RLM, l Europa e il Mondo rappresenta un fenomeno diverso rispetto a quello misurato da altre fonti statistiche. Con riferimento all anno 2008, l indagine condotta da Globus et Locus, ha stimato in milioni di euro il valore generato dal sistema logistico della RLM, che rappresenta circa il 30% del fatturato logistico italiano (stimato dal Centro Studi Confetra in 23 miliardi di euro). Il percorso metodologico seguito è quello riportato schematicamente in figura 5 e rappresenta il primo esempio a livello europeo di caratterizzazione e valorizzazione della fenomenologia della logistica su scala glocale. Attraverso le Associazioni imprenditoriali di categoria (Alsea, Apam, Assolomparda, Assimpredil- Ance, Confapi-Spedapi e Legacoop) è stato identificato un campione di 150 imprese operanti nella Regione Logistica Milanese, rappresentativo delle diverse realtà imprenditoriali presenti nel territorio, sia dal punto vista dimensionale, sia funzionale. Al campione è stato somministrato, attraverso interviste dirette, un questionario finalizzato a rilevare informazioni sul fatturato e sulle quantità spedite e ricevute, secondo le diverse modalità, verso Figura 6- Principali origini / destinazioni dei flussi orchestrati dalle imprese del panel.

6 LE PRINCIPALI TIPOLOGIE DI PRODOTTO DELLA RLM Industria meccanica Made in Italy Industria agro-alimentare Industria elettromeccanica ed elettronica Aziende) abbiamo stimato in milioni di euro il fatturato realizzato nella RLM. Tale valore è stato ottenuto sommando il fatturato generato nella RLM dalle aziende facenti parte del campione intervistato con quello delle altre aziende del DB Orchestratori. Il secondo approccio, quello deduttivo, ha consentito di quantificare distintamente il valore della logistica di magazzino e quello delle spedizioni internazionali, sulla base di due indicatori sintetici, caratteristici delle rispettive aree: il fatturato medio per addetto alle attività di spedizione (pari a euro/addetto) e il LE CIFRE milioni di euro euro/addetto 285 euro/m 2 valore generato dal sistema logistico della RLM fatturato medio per addetto alle attività di spedizione fatturato medio per m 2 di magazzino con attività di logistica conto terzi il fatturato medio per metro quadro di magazzino con attività di logistica conto terzi (circa 285 euro/m2). Considerando che complessivamente nella RLM operano circa addetti del settore spedizioni e che sono disponibili 6,9 milioni di m2 di superfici coperte ad uso logistico, si ottiene una validazione del valore generato da questo particolare settore industriale. Per quanto riguarda la composizione merceologica, le risposte delle aziende intervistate sono in linea con i dati forniti dall Istat per il commercio con l estero, che vede tra le principali tipologie di prodotto quelle dell industria meccanica, del Made in Italy, dell industria agro-alimentare e di quella dell industria elettromeccanica ed elettronica. Per completare il quadro dei flussi si riportano in figura 6 le principali aree geografiche di origine e destinazione delle merci trattate dagli orchestratori della RLM. Anche in questo caso le risposte fornite sono in linea con le statistiche del Commercio Estero, a ulteriore conferma della validità del campione intervistato. Considerazione conclusive La ricerca sulla misurazione e rappresentazione dei flussi logistici di Milano costituisce un deciso avanzamento nella conoscenza della Regione Logistica Milanese nell ottica glocale, cioè come nodo di una rete globale. Grazie a questa parte della ricerca la Camera di Commercio di Milano può disporre di un analisi aggiornata sulla struttura e morfologia del settore della logistica e mettere a disposizione degli operatori e dei centri studi un elenco aggiornato delle imprese della Regione Logistica Milanese (RLM). Se questo metodo sarà ripetuto nel tempo dalla Camera di Commercio di Milano, si avrà a disposizione finalmente un indicatore dinamico sulla creazione di valore nella funzione strategica della logistica delle merci. Se inoltre la CCIAA adotterà lo stesso metodo dei world city network per la misurazione dinamica di altri flussi specie immateriali (ad esempio: conoscenza, ricerca, design) si avrà a disposizione un set di variabili che permetteranno il continuo posizionamento della global city - region milanese nel mondo dell economia globale. In definitiva è possibile affermare che nessuna città d Italia è crocevia di reti internazionali complesse quanto Milano. Sarebbe perciò di grande interesse proseguire la ricerca per capire meglio queste dinamiche nel settore specifico della logistica e dei trasporti, anche su una scala territoriale più ampia, dove le risorse intangibili sono immerse in un ambiente di saperi taciti, cioè di conoscenze non formalizzate, difficilmente riproducibili e trasmissibili. K RIPRODUZIONE RISERVATA I numerosi riferimenti bibliografici sono disponibili su richiesta alla redazione. 23 febbraio 2011

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