Dipartimento di Prevenzione Azienda USL3 di Pistoia DIRETTIVE E NORME. Ing. Massimo Selmi. Pistoia,

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1 Dipartimento di Prevenzione Azienda USL3 di Pistoia DIRETTIVE E NORME Ing. Massimo Selmi Pistoia,

2 ORGANISMI DI NORMAZIONE IL SISTEMA DELLA NORMAZIONE Settori: Mondo Europa Italia Elettrico Telecomunicazioni Altri

3 ORGANISMI DI NORMAZIONE INTERNATIONAL ORGANIZATION FOR STANDARDISATION all ISO aderiscono enti normatori di 162 Paesi, di cui: 105 Member Bodies 47 Correspondent Member 10 Subscriber Members; ha per scopo la promozione della normazione nel mondo, al fine di facilitare gli scambi di beni e di servizi, e di sviluppare a livello mondiale la collaborazione nei campi intellettuale, scientifico, tecnico ed economico; comprende tutti i settori, ad eccezione di quelli elettrico ed elettronico.

4 ORGANISMI DI NORMAZIONE COMITÈ EUROPÉEN DE NORMALISATION al CEN aderiscono gli enti normatori di 30 Paesi europei; ha lo scopo di promuovere la diffusione delle norme ISO, e di armonizzare le norme su scala europea, allo scopo di facilitare lo sviluppo degli scambi dei prodotti e dei servizi, mediante l eliminazione di ostacoli derivanti da requisiti di natura tecnica.

5 ORGANISMI DI NORMAZIONE COMITÈ EUROPÉEN DE NORMALISATION al CEN aderiscono gli enti normatori di 30 Paesi europei; ha lo scopo di promuovere laaffiliati: diffusione delle norme ISO, MEMBRI: e di armonizzare le norme su Albania scala europea, allo scopo di Austria Lussemburgo Turchia facilitare lo sviluppo degli scambi dei prodotti e dei Belgio Malta Armenia Ucraina Bulgaria servizi, mediante Olanda Bosnia&Erzegovina l eliminazione di ostacoli derivanti da PARTNER: Cipro Norvegia (EFTA) Croazia requisiti di natura tecnica. Danimarca Polonia Egitto Estonia Finlandia Francia Germania Grecia Islanda (EFTA) Irlanda Italia Lettonia Lituania Portogallo Regno Unito Repubblica Ceca Romania Slovacchia Slovenia Spagna Svezia Svizzera (EFTA) Ungheria Georgia Giordania Israele Libano Macedonia Marocco Moldavia Montenegro Serbia Tunisia Australia

6 MACHINERY DIRECTIVE 2006/42/CE Adottata il 17 Maggio 2006 Pubblicata sulla GUCE L 157 il 9 Giugno 2006 In vigore da il 20 giorno successivo pubblicazione in GUCE Applicata da il 29 Dicembre 2009 Recepita in Italia con il D.Lgs n 17 del 27 Gennaio 2010

7 NUOVO APPROCCIO POLITICA COMUNITARIA Processo di integrazione europea il mercato interno comporta uno spazio senza frontiere interne nel quale è assicurata la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali Barriere alla libera circolazione Monopoli nazionali Aiuti di stato Discriminazioni fiscali Dazi doganali Restrizioni quantitative alle importazioni Norme tecniche nazionali

8 NUOVO APPROCCIO POLITICA COMUNITARIA Risoluzione Consiglio Europeo del 16 luglio 1984 La normazione contribuisce: alla libera circolazione dei prodotti industriali alla creazione di un contesto unico comune a tutte le imprese alla competitività industriale tanto sul mercato comunitario quanto sui mercati esterni, in particolare nelle nuove tecnologie

9 NUOVO APPROCCIO LIBERA CIRCOLAZIONE Direttiva 98/34/CE (ex 83/189/CE) Per impedire la creazione di nuove barriere tecniche, la Comunità Europea ha adottato la Direttiva 83/189/CE, divenuta poi 98/34/CE, che: prevede una procedura d informazione, d informazione nel settore di: - le norme tecniche - le regole tecniche copre tutti i prodotti industriali e i servizi permette di ridurre la produzione di norme e regole tecniche nazionali, a favore di norme e regole o direttive europee

10 NUOVO APPROCCIO LIBERA CIRCOLAZIONE Processo di integrazione europea Istituzioni Comunitarie Enti Europei di Normazione Direttiva Europea Norma Tecnica Europea E un atto di diritto derivato dai Trattati (diritto primario ) di istituzione delle Comunità Europee E volontaria E uno strumento che può essere utilizzato per soddisfare le prescrizioni imposte dalla regola tecnica E un atto dell ordinamento legislativo europeo rivolto agli Stati membri (non direttamente agli utilizzatori)

11 NUOVO APPROCCIO LIBERA CIRCOLAZIONE Processo di integrazione europea Istituzioni Comunitarie Direttiva Europea Gli Stati membri devono trasportarne il contenuto nelle legislazioni nazionali (entro il termine previsto dalla direttiva) completato delle parti mancanti, quali: autorità competenti, sanzioni Enti Europei di Normazione

12 NUOVO APPROCCIO NUOVO APPROCCIO Risoluzione Consiglio Europeo del 7 maggio 1985 Istituzioni Comunitarie Direttiva Europea Contiene requisiti essenziali di sicurezza e salute dei cittadini, protezione dei consumatori e tutela dell ambiente Enti Europei di Normazione Norma Armonizzata Specifica tecnica per progettare e fabbricare prodotti conformi ai requisiti essenziali

13 NUOVO APPROCCIO NUOVO APPROCCIO Risoluzione Consiglio Europeo del 7 maggio 1985 valore aggiunto - specifica o descrizione più dettagliata di una indicazione presente nei documenti esistenti; - descrive lo stato dell'arte. Le indicazioni di una norma, su cui è stato raggiunto il consenso di tutte le parti interessate, sono volte a riflettere lo stato dell'arte in un dato tempo. Lo stato dell'arte evolve con il progresso tecnico. Enti Europei di Normazione Norma Armonizzata Specifica tecnica per progettare e fabbricare prodotti conformi ai requisiti essenziali

14 2 NUOVO APPROCCIO NUOVO APPROCCIO Risoluzione Consiglio Europeo del 7 maggio 1985 Istituzioni Comunitarie Enti Europei di Normazione considerando (18) della Direttiva 2006/42/CE "La presente direttiva definisce unicamente i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute di portata generale, completati da una serie di requisiti più specifici per talune categorie di macchine. Per rendere più agevole ai fabbricanti la prova della conformità a tali requisiti essenziali e per consentire le ispezioni per la conformità a tali requisiti, è opportuno disporre di norme armonizzate a livello comunitario per la prevenzione dei rischi derivanti dalla progettazione e dalla costruzione delle macchine. Dette norme armonizzate a livello comunitario sono elaborate da organismi di diritto privato e dovrebbero conservare la loro qualità di testi non obbligatori."

15 NUOVO APPROCCIO PRESUNZIONE DI CONFORMITA La Conformità Un prodotto conforme ad una norma armonizzata è presunto conforme ai requisiti essenziali coperti dalla norma cfr. DM 2006/42, Art. 7, comma 2 La Volontarietà L Alternativa Le norme armonizzate sono volontarie e sono una delle possibili vie per ottenere la marcatura CE Il prodotto può essere realizzato secondo specifiche diverse, ma il fabbricante deve provarne la conformità ai requisiti essenziali

16 NUOVO APPROCCIO PRESUNZIONE DI CONFORMITA Norme Armonizzate Specifiche Tecniche Requisiti Essenziali

17 NUOVO APPROCCIO NORMA ARMONIZZATA Direttiva Europea Nuovo Approccio Mandato di elaborare norme tecniche Norma Tecnica

18 NUOVO APPROCCIO NORMA ARMONIZZATA Presunzione di conformità pubblica una UNI EN pubblica una EN GURI GUCE

19 NUOVO APPROCCIO NORMA ARMONIZZATA Direttiva 2006/42/CE, Articolo 2, definizione l) "«norma armonizzata»: specifica tecnica adottata da un organismo di normalizzazione, ovvero il Comitato europeo di normalizzazione (CEN), il Comitato europeo di normalizzazione elettrotecnica (Cenelec) o l'istituto europeo per le norme di telecomunicazione (ETSI), nel quadro di un mandato rilasciato dalla Commissione conformemente alle procedure istituite dalla direttiva 98/34/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 giugno 1998, che prevede una procedura d'informazione nel settore delle norme e delle regolamentazioni tecniche e delle regole relative ai servizi della società dell'informazione, e non avente carattere vincolante." Direttiva 2006/42/CE, Articolo 7, comma 3 "La Commissione pubblica nella Gazzetta ufficiale dell'unione Europea i riferimenti delle norme armonizzate."

20 NUOVO APPROCCIO NORME ARMONIZZATE

21 1 NUOVO APPROCCIO NORME ARMONIZZATE

22 NORME ARMONIZZATE ARGOMENTI TRATTATI CEN Direttiva 98/37/CE: 917 Pubblicati: 726 Allo studio: 191 Direttiva 2006/42/CE: 808 Pubblicati: 549 Allo studio: 259

23 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo A Norme fondamentali di sicurezza Tipo B Norme di sicurezza generiche Forniscono concetti fondamentali, principi di progettazione e aspetti generali che possono essere applicati a tutti i macchinari Trattano un aspetto di sicurezza o un tipo di mezzo di protezione che può essere utilizzato su un ampia gamma di macchinari Tipo B1 Trattano aspetti di sicurezza (distanze di sicurezza, temperatura superficiale, rumore ) Tipo B2 Trattano mezzi di protezione (comandi a due mani, dispositivi di interblocco, dispositivi sensibili alla pressione, ripari ) Tipo C Norme di sicurezza per categorie di macchine Trattano dettagliati requisiti di sicurezza per una particolare macchina o gruppo di macchine

24 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo A Valutazione e riduzione del rischio EN 292-1:91 SDM - Concetti fondamentali, principi generali di progettazione - Terminologia, metodologia di base EN 292-2:91 SDM - Concetti fondamentali, principi generali di progettazione - Specifiche e principi tecnici EN 1050:96 SDM - Principi per la valutazione del rischio EN 1070:93 SDM - Terminologia Prevenzione e protezione dall'esplosione EN :96 Atmosfere esplosive - Prevenzione dell'esplosione e protezione contro l'esplosione Concetti fondamentali e metodologia

25 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo A Valutazione e riduzione del rischio EN 292-1:91 EN SDM ISO - Concetti fondamentali, generalifondamentali, di progettazione - Terminologia, A1:09 SDMprincipi Concetti principi generali di metodologia di base progettazione Parte 1: Terminologia di base, metodologia EN 292-2:91 SDM Concetti fondamentali,sdm principi e principidi EN -ISO A1:09 generali Concettidi progettazione fondamentali, - Specifiche principi generali tecnici progettazione Parte 2: Principi tecnici EN 1050:96 SDM - Principi per la valutazione del rischio del rischio Parte 1: Principi EN ISO :07 SDM Valutazione EN 1070:93 SDM - Terminologia Prevenzione e protezione dall'esplosione EN :96 Atmosfere esplosive - Prevenzione dell'esplosione contro l'esplosione - e EN :07 Atmosfere esplosive e- protezione Prevenzione dell'esplosione Concetti fondamentali e metodologia protezione contro l'esplosione - Concetti fondamentali e metodologia

26 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo A Valutazione e riduzione del rischio EN ISO A1:09 SDM Concetti fondamentali, principi generali di progettazione Parte 1: Terminologia di base, metodologia EN ISO A1:09 SDM Concetti fondamentali, principi generali di progettazione Parte 2: Principi tecnici EN ISO :07 SDM Valutazione del rischio Parte 1: Principi Prevenzione e protezione dall'esplosione SDM Valutazione del rischio Parte 2: Guida pratica ed ISO/TR :07 EN :07 Atmosfere esplosive - Prevenzione dell'esplosione e esempi di metodi protezione contro l'esplosione - Concetti fondamentali e metodologia

27 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo A Valutazione e riduzione del rischio EN ISO A1:09 SDM Concetti fondamentali, principi generali di progettazione Parte 1: Terminologia di base, metodologia EN ISO A1:09 SDM Concetti fondamentali, principi generali di progettazione Parte 2: Principi tecnici EN ISO :07 SDM Valutazione del rischio Parte 1: Principi considerando(23) della Direttiva 2006/42 "Il fabbricante o il suo mandatario dovrebbe inoltre garantire che sia effettuata una valutazione dei rischi per la macchina che intende immettere sul mercato. A tal fine egli dovrebbe stabilire quali siano i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute applicabili alla sua macchina e per i quali dovrà adottare provvedimenti." DM 2006/42, Allegato VII, A 1 a), trattino 4 [Il fascicolo tecnico comprende un fascicolo di costruzione composto:...] dalla documentazione relativa alla valutazione dei rischi...

28 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo A Determinazione Valutazione e riduzione del rischio Fisici, geometrici e dimensionali limiti della macchina EN ISO A1:09 SDM Concetti Funzionamento, fondamentali,fasi principi generali di vita, durata di vita di progettazione Parte 1: Terminologia di base, metodologia di uso EN ISO A1:09 SDM Concetti Tipo fondamentali, principi generali di (industriale, non industriale, domestico) progettazione Parte 2: Principi tecnici EN ISO :07 SDM Valutazione delinterfaccia rischio con Parte 1: Principi ambiente Interfaccia con operatori (sesso, età, limitate capacità fisiche, mano dominante, livello di formazione, capacità, esperienza) Uso corretto e scorretto ragionevolmente prevedibile Numero persone esposte ai pericoli

29 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo A Determinazione Valutazione e riduzione del rischio limiti della macchina EN ISO A1:09 SDM Concetti fondamentali, principi generali di progettazione Parte 1: Terminologia di base, metodologia EN ISO A1:09 SDM Concetti fondamentali, principi generali di Identificazione pericoli progettazione Parte 2: Principi tecnici EN ISO :07 SDM Valutazione del rischio Parte 1: Principi

30 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo A Determinazione Valutazione e riduzione del rischio limiti della macchina EN ISO A1:09 SDM Concetti fondamentali, principi generali di progettazione Parte 1: Terminologia di base, metodologia EN ISO A1:09 SDM Concetti principi generali di Identificazione Analisi fondamentali, rischio pericoli (risk analysis) progettazione Parte 2: Principi tecnici EN ISO :07 SDM Valutazione del rischio Parte 1: Principi Stima rischio (risk estimation) Gravità del danno - natura di cosa deve essere protetto (persone, beni ambiente) - gravità del danno (lieve, grave, mortale) - entità del danno (una o più persone) Probabilità che si verifichi il danno - durata esposizione al pericolo - probabilità dell'evento pericoloso - possibilità di evitare/limitare il danno

31 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo A Determinazione Valutazione e riduzione del rischio limiti della macchina EN ISO A1:09 SDM Concetti fondamentali, principi generali di progettazione Parte 1: Terminologia di base, metodologia EN ISO A1:09 SDM Concetti principi generali di Identificazione Analisi fondamentali, rischio pericoli (risk analysis) progettazione Parte 2: Principi tecnici EN ISO :07 SDM Valutazione del rischio Parte 1: Principi Stima rischio (risk estimation) Ponderazione rischio (risk evaluation) Valutazione rischio (ISO 14121) (risk assessment)

32 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo A Determinazione Valutazione e riduzione del rischio limiti della macchina EN ISO A1:09 SDM Concetti fondamentali, principi generali di progettazione Parte 1: Terminologia di base, metodologia EN ISO A1:09 SDM Concetti principi generali di Identificazione Analisi fondamentali, rischio pericoli (risk analysis) progettazione Parte 2: Principi tecnici ISO :07 SDM Valutazione del rischio Parte 1: Principi DM 2006/42, Allegato I,EN punto b) "- eliminare o ridurre i rischi nella misura del possibile (integrazione della sicurezza nella progettazione e nella costruzione della macchina), - adottare le misure di protezione necessarie nei confronti dei rischi che non possono essere eliminati, - informare gli utilizzatori dei rischi residui dovuti all'incompleta efficacia delle misure di protezione adottate, indicare se è richiesta una formazione particolare e segnalare se è necessario prevedere un dispositivo di protezione individuale." Stima rischio (risk estimation) Valutazione rischio (ISO 14121) (risk assessment) Ponderazione rischio (risk evaluation) Misure protezione integrate (inherently safe design measures) Riduzione rischio (ISO 12100) Mezzi di protezione (safeguard) - ripari (guards) - dispositivi protezione (protective devices) Misure complementari Informazioni per l'uso

33 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo A Determinazione Valutazione e riduzione del rischio limiti della cfr. DM 2006/42, Allegato I, Principi generali, comma 1 macchina EN ISO A1:09 SDM Concetti fondamentali, principi generali di progettazione Parte 1: Terminologia di base, metodologia EN ISO A1:09 SDM Concetti principi generali di Identificazione Analisi fondamentali, rischio pericoli (risk analysis) progettazione Parte 2: Principi tecnici EN ISO :07 SDM Valutazione del rischio Parte 1: Principi Stima rischio (risk estimation) ISO/FDIS Sicurezza del macchinario Principi generali di progettazione - Valutazione del rischio e riduzione del rischio Valutazione rischio (ISO 14121) (risk assessment) Ponderazione rischio (risk evaluation) Misure protezione integrate (inherently safe design measures) Riduzione rischio (ISO 12100) Mezzi di protezione (safeguard) - ripari (guards) - dispositivi protezione (protective devices) Misure complementari Informazioni per l'uso

34 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Illuminazione EN 1837:99 SDM - Illuminazione SDM integrata alle macchine EN 1837+A1:09 - Illuminazione integrata alle macchine Tipo B1

35 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Ergonomia EN 547* EN 563:94 EN 614* EN 842:96 EN 894* EN 981:96 EN 1005* * norma in parti SDM - Misure del corpo umano EN 547*+A1:08 SDM - Misure del corpo umano SDM - Temperature superficie contattotermici - Dati -ergonomici stabilire i EN ISO 13732*:08 delle Ergonomia deglidiambienti Metodi perper la valutazione valori limite di temperatura per le superficie della risposta dell'uomocalde al contatto con le superfici SDM - Principi ergonomici progettazione EN 614*+A1 SDM di - Principi ergonomici di progettazione SDM Segnali visivi di SDM pericolo- -Segnali Requisitivisivi generali, e prove generali, EN -842+A1:08 di progettazione pericolo - Requisiti progettazione e prove SDM - Principi ergonomici la progettazione di dispositivi di informazione e didi EN 894*+A1:08 SDM -per Principi ergonomici per la progettazione di dispositivi comando informazione e di comando SDM - Sistemi di segnali informazione uditivi e visivi EN 981+A1:08 SDMdi -pericolo Sistemiedidisegnali di pericolo e di informazione uditivi e visivi SDM - Prestazione fisica EN A1:08 SDMumana - Prestazione fisica umana EN :07 SDM - Prestazione fisica umana - Valutazione del rischio connesso alla movimentazione ripetitiva ad alta frequenza * norma in parti altre parti

36 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Ergonomia EN ISO 7250:97 Misurazioni di base del corpo umano per la progettazione tecnologica EN ISO 14738:02 SDM - Requisiti antropometrici per la progettazione di postazioni di lavoro sul macchinario

37 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Ergonomia EN ISO 7250:97 Misurazioni base delmisurazioni corpo umano progettazione tecnologica FprEN ISOdi di per basela del corpo umano per la progettazione tecnologica EN ISO 14738:02 SDM - Requisiti antropometrici per la progettazione di postazioni di lavoro sul di EN ISO 14738:08 SDM - Requisiti antropometrici per la progettazione macchinario postazioni di lavoro sul macchinario

38 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Incendio ed esplosione EN 13478:01 SDM - Prevenzione e protezione dal fuoco e protezione dal fuoco EN A1:08 SDM - Prevenzione

39 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Rumore EN 23741:91 EN ISO 3745:03 Acustica - Determinazione dei livelli di potenza sonora delle sorgenti di rumore mediante misurazione della pressione sonora - Metodi di laboratorio in camere riverberanti... - Metodi tecnici progettuali in campo riverberante per piccole sorgenti trasportabili... - Metodo tecnico progettuale in un campo essenzialmente libero su un piano riflettente... - Metodi di laboratorio in camere anecoica e semi- anecoica EN ISO 3746: Metodo di controllo con una superficie avvolgente su un piano riflettente EN ISO 3747: Metodo di confronto per utilizzo in situ EN ISO 3743* EN ISO 3744:95

40 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Rumore EN 23741:91 EN ISO 3743* EN ISO 3744:95 EN ISO 3745:03 EN ISO 3746:95 EN ISO 3747:00 Acustica - Determinazione dei- livelli di potenza sonora sorgentisonora di rumore EN ISO 3741:09 Acustica Determinazione dei livellidelle di potenza delle mediante misurazionesorgenti della pressione - Metodi di laboratorio camere di rumoresonora mediante misurazione dellain pressione riverberanti sonora - Metodi di laboratorio in camere riverberanti... -ISO Metodi tecnici...progettuali campo riverberante per piccole sorgenti EN 3743*:09 - Metodi intecnici progettuali in campo riverberante per trasportabili piccole sorgenti trasportabili... tecnico progettuale un campo essenzialmente libero su un piano EN- Metodo ISO 3744: Metodointecnico progettuale in un campo essenzialmente riflettente libero su un piano riflettente... di laboratorio e semien- Metodi ISO 3745:09... in- camere Metodi anecoica di laboratorio in anecoica camere anecoica e semianecoica... di controllo una superficie avvolgente su un pianoavvolgente riflettente su un EN- Metodo ISO 3746:09... con - Metodo di controllo con una superficie piano riflettente... di confronto utilizzo in situ per utilizzo in opera EN- Metodo ISO 3747: per Metodo di confronto

41 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Rumore EN ISO 11200:95 Acustica - Rumore emesso dalle macchine e dalle apparecchiature - Linee guida per l'uso delle norme di base per la determinazione dei livelli di pressione sonora al posto di lavoro e in altre specifiche posizioni EN ISO 11201: Misurazione dei livelli di pressione sonora al posto di lavoro e in altre specifiche posizioni - Metodo tecnico progettuale in campo sonoro praticamente libero su un piano riflettente EN ISO 11202: Metodo di controllo in sito EN ISO 11203: Determinazione dei livelli di pressione sonora al posto di lavoro e in altre specifiche posizioni sulla base del livello di potenza sonora EN ISO 11204: Metodo richiedente correzioni ambientali EN ISO 11205: Metodo tecnico progettuale per la determinazione dei livelli di pressione sonora in situ... mediante il metodo intensimetrico

42 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Rumore EN ISO 11200:95 EN Acustica Rumore emesso dalle macchineemesso e dalle apparecchiature ISO :09 Acustica - Rumore dalle macchine - elinee dalle guida per l'uso delleapparecchiature norme di base per la determinazione deidelle livellinorme di pressione - Linee guida per l'uso di base sonora al posto di lavoro in altre specifiche per laedeterminazione deiposizioni livelli di pressione sonora al posto di lavoro e in altre specifiche posizioni EN ISO 11201:95 EN... -ISO Misurazione di pressione posto di sonora lavoro eal inposto altredi 11201:09dei... livelli - Misurazione dei sonora livelli di alpressione specifiche posizioni lavoro - Metodoe tecnico sonoro praticamente in altreprogettuale specifichein campo posizioni - Metodo tecnico libero su un piano riflettente progettuale in campo sonoro praticamente libero su un piano riflettente EN ISO 11202:95... di controllo sito di controllo in opera EN- Metodo ISO 11202: in Metodo EN ISO 11203:95 EN... - ISO Determinazione livelli di pressione posto di sonora lavoro ealinposto altredi 11203:09...dei - Determinazione dei sonora livelli di alpressione specifiche posizioni lavoro sulla base livello di potenza sonorasulla base del livello di e indel altre specifiche posizioni potenza sonora EN ISO 11204:95... richiedente ambientalicorrezioni ambientali EN- Metodo ISO 11204: correzioni Metodo richiedente EN ISO 11205:03 EN... -ISO Metodo tecnico... progettuale per la determinazione dei livelli di pressione 11205:09 - Metodo tecnico progettuale per la determinazione dei livelli di sonora in situ... mediante il metodo pressione sonoraintensimetrico in opera... mediante il metodo intensimetrico

43 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Radiazioni e sostanze pericolose EN 626* EN 1093* SDM - Riduzione dei rischi per la salute derivanti da sostanze pericolose emesse dalle macchine SDM - Valutazione dell'emissione di sostanze pericolose trasportate dall'aria EN 12198* SDM - Valutazione e riduzione dei rischi generati dalle radiazioni emesse dal macchinario * norma in parti

44 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Radiazioni e sostanze pericolose EN 626* SDM - Riduzione deisdm rischi -per la salute dei derivanti sostanze pericolose dalle EN 626*+A1:08 Riduzione rischidaper la salute derivantiemesse da sostanze macchine pericolose emesse dalle macchine EN 1093* SDM - Valutazione dell'emissione di sostanze pericolose dall'aria trasportate EN :08 SDM - Valutazione dell'emissione di trasportate sostanze pericolose dall'aria - Parte 1: Scelta dei metodi di prova EN A1:08 SDM - Valutazione dell'emissione di sostanze pericolose trasportate dall'aria EN 12198* SDM - ValutazioneSDM e riduzione dei rischi generati emesse dal EN 12198*+A1:08 - Valutazione e riduzione dei dalle rischi radiazioni generati dalle radiazioni macchinario emesse dal macchinario * norma in parti * norma in parti altre parti

45 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Igiene EN ISO 14159:04 SDM - Requisiti relativi all'igiene per la progettazione del macchinario

46 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Igiene EN ISO 14159:04 SDM - Requisiti relativi all'igiene per la progettazione del macchinario EN ISO 14159:08 SDM - Requisiti relativi all'igiene per la progettazione del macchinario

47 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Sistemi di comando EN 954-1:96 SDM - Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza - Principi generali per la progettazione EN 1037:95 SDM - Prevenzione dell'avviamento inatteso

48 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Sistemi di comando EN 954-1:96 EN SDM dei sistemi legate alla sicurezzalegate - Principi generali per la ISO- Parti :08 SDMdi -comando Parti dei sistemi di comando alla sicurezza - Parte progettazione 1: Principi generali per la progettazione EN 1037:95 EN SDM - Prevenzione dell'avviamento inatteso 1037+A1:08 SDM - Prevenzione dell'avviamento inatteso

49 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Sistemi di comando EN ISO :08 SDM - Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza - Parte 1: Principi generali per la progettazione EN 1037+A1:08 SDM - Prevenzione dell'avviamento inatteso ISO/PRF TR Guida sull'applicazione della ISO e della IEC nella progettazione delle parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza dei macchinari

50 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Trasmissioni oleoidrauliche e pneumatiche EN 982:96 SDM - Requisiti di sicurezza relativi a sistemi e loro componenti per trasmissioni oleoidrauliche e pneumatiche - Oleoidraulica EN 983:96 SDM - Requisiti di sicurezza relativi a sistemi e loro componenti per trasmissioni oleoidrauliche e pneumatiche - Pneumatica

51 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Trasmissioni oleoidrauliche e pneumatiche EN 982:96 SDM - Requisiti di sicurezza relativi di a sistemi e relativi loro componenti EN 982+A1:08 SDM - Requisiti sicurezza a sistemi eper lorotrasmissioni componenti oleoidrauliche e pneumatiche - Oleoidraulica per trasmissioni oleoidrauliche e pneumatiche - Oleoidraulica EN 983:96 SDM - Requisiti di sicurezza relativi di a sistemi e relativi loro componenti EN 983+A1:08 SDM - Requisiti sicurezza a sistemi eper lorotrasmissioni componenti oleoidrauliche e pneumatiche - Pneumatica per trasmissioni oleoidrauliche e pneumatiche - Pneumatica

52 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Sistemi di fabbricazione integrati EN ISO 11161:07 SDM - Sistemi di fabbricazione integrati - Requisiti di base

53 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Sistemi di fabbricazione integrati EN ISO 11161:07 SDM - Sistemi di fabbricazione integrati Requisiti di base EN ISO 11161/prA1 SDM - Sistemi di -fabbricazione integrati - Requisiti di base

54 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Mezzi di accesso EN ISO 14122* * norma in parti SDM - Mezzi di accesso permanenti al macchinario

55 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Mezzi di accesso EN ISO 14122* SDM - Mezzi di accessosdm permanenti al accesso macchinario EN ISO 14122*/prA1 - Mezzi di permanenti al macchinario * norma in parti * norma in parti

56 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Distanze EN 294:92 SDM - Distanze di sicurezza per impedire il raggiungimento di zone pericolose con gli arti superiori EN 349:93 SDM - Spazi minimi per evitare lo schiacciamento di parti del corpo EN 811:96 SDM - Distanze di sicurezza per impedire il raggiungimento di zone pericolose con gli arti inferiori EN 999:98 SDM - Posizionamento dei dispositivi di protezione in funzione delle velocità di avvicinamento di parti del corpo

57 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Distanze EN 294:92 SDM - Distanze di sicurezza per impedire il raggiungimento di ilzone pericolose con gli EN ISO 13857:08 SDM - Distanze di sicurezza per impedire raggiungimento di zone arti superiori pericolose con gli arti superiori e inferiori EN 349:93 SDM - Spazi minimi SDM per evitare schiacciamento del corpo di parti del corpo EN 349+A1:08 - Spazilo minimi per evitarediloparti schiacciamento EN 811:96 SDM - Distanze di sicurezza per impedire il raggiungimento di zone pericolose con gli arti inferiori EN 999:98 SDM - Posizionamento dispositivi di dei protezione delle velocità delle di EN 999+A1:08 SDM -dei Posizionamento dispositiviindifunzione protezione in funzione avvicinamento di parti del corpo velocità di avvicinamento di parti del corpo

58 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Distanze EN ISO 13857:08 SDM - Distanze di sicurezza per impedire il raggiungimento di zone pericolose con gli arti superiori e inferiori EN 349+A1:08 SDM - Spazi minimi per evitare lo schiacciamento di parti del corpo EN 999+A1:08 SDM - Posizionamento dei dispositivi di protezione in funzione delle velocità di avvicinamento di parti del corpo FprEN ISO SDM - Posizionamento dei dispositivi di protezione in funzione delle velocità di avvicinamento di parti del corpo

59 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B2 Ripari EN 953:97 EN 1088:95 SDM - Ripari - Requisiti generali per la progettazione e la costruzione di ripari fissi e mobili SDM - Dispositivi di interblocco associati ai ripari - Principi di progettazione e di scelta EN 12254:98 Schermi per posti di lavoro in presenza di laser - Requisiti di sicurezza e prove

60 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B2 Ripari EN 953:97 EN 1088:95 SDM Ripari - Requisiti generali per -la Requisiti progettazione e la per costruzione di ripari fissi EN -953+A1:09 SDM - Ripari generali la progettazione e ela mobili costruzione di ripari fissi e mobili SDM Dispositivi di interblocco associati diai ripari - Principi di progettazione di sceltadi EN A2:08 SDM - Dispositivi interblocco associati ai ripari -e Principi progettazione e di scelta EN 12254:98 Schermi per posti di lavoro in presenza - Requisiti di sicurezza e prove EN 12254:10 Schermi per postididilaser lavoro in presenza di laser - Requisiti di sicurezza e prove

61 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B2 Ripari EN 953+A1:09 SDM - Ripari - Requisiti generali per la progettazione e la costruzione di ripari fissi e mobili EN 1088+A2:08 SDM - Dispositivi di interblocco associati ai ripari - Principi di progettazione e di scelta EN 12254:10 Schermi per posti di lavoro in presenza di laser - Requisiti di sicurezza e prove ISO 14120:02 SDM - Ripari - Requisiti generali per la progettazione e la costruzione di ripari fissi e mobili pren ISO SDM - Dispositivi di interblocco associati ai ripari - Principi di progettazione e di scelta

62 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B2 Dispositivi di protezione EN 574:96 SDM - Dispositivi di comando a due mani - Aspetti funzionali - Principi per la progettazione EN 1760* SDM - Dispositivi di protezione sensibili alla pressione * norma in parti

63 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B2 Dispositivi di protezione EN 574:96 SDM - Dispositivi disdm comando a due dimani - Aspetti funzionali - Principi per la EN 574+A1:08 - Dispositivi comando a due mani - Aspetti funzionali progettazione Principi per la progettazione EN 1760* SDM - Dispositivi di protezione sensibilidialla pressionesensibili alla pressione EN 1760*+A1:09 SDM - Dispositivi protezione * norma in parti * norma in parti

64 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Arresto di emergenza EN 418:92 SDM - Dispositivi di arresto d'emergenza, aspetti funzionali - Principi di progettazione

65 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo B1 Arresto di emergenza EN 418:92 SDM - Dispositivi d'emergenza, aspetti funzionali di progettazione EN ISO 13850:08di arresto SDM - Arresto di emergenza - Principi di- Principi progettazione

66 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Equipaggiamento elettrico EN :06 EN :00 SDM - Equipaggiamento elettrico delle macchine - Parte 1: Regole generali SDM - Equipaggiamento elettrico delle macchine - Parte 1: Prescrizioni per l'equipaggiamento con tensioni superiori a 1 kv AC o 1,5 kv DC, ma non superiori a 36 kv EN A1:05 Apparecchiature a bassa tensione - Parte 5-3: Dispositivi per circuiti di comando ed elementi di manovra - Prescrizioni per dispositivi di prossimità a comportamento definito in condizioni di guasto EN A1:05 Apparecchiature a bassa tensione - Parte 5-3: Dispositivi per circuiti di comando ed elementi di manovra - Prescrizioni per dispositivi di prossimità a comportamento definito in condizioni di guasto EN 61310*:08 SDM - Indicazione, marcatura e manovra EN :04 SDM - Apparecchi elettrosensibili di protezione - Parte 1: Prescrizioni generali e prove EN 62061:05 SDM - Sicurezza funzionale dei sistemi di comando e controllo elettrici, elettronici ed elettronici programmabili correlati alla sicurezza * norma in parti

67 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo A Tipo B L'espressione "gruppo di macchine" significa macchine che hanno un utilizzo previsto simile e chefondamentali presentano pericoli, situazioni ed eventi pericolosi simili Norme di sicurezza concetti fondamentali, principi di progettazione aspetti generali UnaForniscono norma di tipo C dovrebbe considerare tutti i pericoli relativi alla eparticolare macchina: che possono essere applicati a tutti i macchinari facendo riferimento a norme di tipo B pertinenti e applicabili; facendo riferimento ad altre norme di tipo C dove i pericoli sono adeguatamente Norme di sicurezza generiche considerati; Trattano un aspetto di sicurezza o un tipo di mezzo di protezione che può - essere specificando di sicurezza, non è possibile o sufficiente fare utilizzatoi requisiti su un ampia gamma quando di macchinari riferimento ad altre norme; trattando gli aspetti obiettividigenerali, piuttosto che dii dettagli di progettazione, Trattano sicurezza (distanze sicurezza, temperatura per ridurre al Tipo B1 minimo le restrizioni sulla ) progettazione. superficiale, rumore Trattano mezzi di protezione due mani, di dispositivi di ti tipo A o da QuandoB2 una norma di tipo C devia da (comandi una o più adisposizioni una norma Tipo interblocco, dispositivi sensibili alla pressione, ripari ) una norma di tipo B, prevale la norma di tipo C. Tipo C Norme di sicurezza per categorie di macchine Trattano dettagliati requisiti di sicurezza per una particolare macchina o gruppo di macchine

68 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo C Struttura di una norma di tipo C Scopo e campo di applicazione Deve indicare, se applicabile: - i limiti della macchina - i pericoli significativi trattati: elencandoli, oppure facendo riferimento al punto specifico - perchè trattati in altre norme, - per mancanza di conoscenze, cosa che potrebbe causare un inaccettabile ritardo nella pubblicazione della norma - i pericoli significativi non trattati; - se il documento è applicabile o no alle macchine fabbricate prima della data di pubblicazione come norma

69 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo C Struttura di una norma di tipo C Scopo e campo di applicazione Lista dei pericoli significativi si devono identificare: - i pericoli; - le situazioni pericolose per ciascun pericolo, considerando le diverse modalità di funzionamento, le diverse procedure di intervento degli operatori e l'uso scorretto ragionevolmente prevedibile; - gli eventi pericolosi che possono generare un danno. DM 2006/42, Allegato I, Principi generali, comma 2 "Gli obblighi previsti dai RES si applicano soltanto se esiste il pericolo corrispondente per la macchina in questione."

70 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo C Struttura di una norma di tipo C Scopo e campo di applicazione Lista dei pericoli significativi Requisiti di sicurezza e/o misure di protezione si può: - fare riferimento al punto specifico della EN ISO solo se il riferimento dà sufficiente valore aggiunto o se raggiungere l'accordo su requisiti specifici potrebbe generare un ritardo inaccettabile nella pubblicazione della norma - fare riferimento ai RES in casi eccezionali "Il macchinario deve soddisfare i requisiti di sicurezza e/o le misure di protezione del presente punto. In aggiunta, la macchina deve essere progettata secondo i principi della ISO per i pericoli specifici, ma non significativi." Per minimizzare limitazioni alla progettazione, i requisiti dovrebbero essere forniti in termini di obiettivi da soddisfare, fornendo poi esempi dei mezzi adatti a soddisfare gli obiettivi (quali particolari tipologie di misure di protezione o soluzioni tecniche note e provate). Possono essere indicate più soluzioni, purchè permettano di raggiungere lo stesso obiettivo di riduzione del rischio.

71 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo C Struttura di una norma di tipo C Scopo e campo di applicazione Lista dei pericoli significativi Requisiti di sicurezza e/o misure di protezione una norma di tipo C: - non deve contraddire i principi generali di progettazione di una norma ti tipo A, ma - può deviare per requisiti specifici "Il macchinario deve soddisfare i requisiti di sicurezza e/o le misure di protezione del presente punto. In aggiunta, la macchina deve essere progettata secondo i principi della ISO per i pericoli specifici, ma non significativi." Per minimizzare limitazioni alla progettazione, i requisiti dovrebbero essere forniti in termini di obiettivi da soddisfare, fornendo poi esempi dei mezzi adatti a soddisfare gli obiettivi (quali particolari tipologie di misure di protezione o soluzioni tecniche note e provate). Possono essere indicate più soluzioni, purchè permettano di raggiungere lo stesso obiettivo di riduzione del rischio.

72 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo C Struttura di una norma di tipo C Scopo e campo di applicazione Lista dei pericoli significativi Requisiti di sicurezza e/o misure di protezione considerando (14) della DM 2006/42: "I requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute dovrebbero essere rispettati al fine di garantire che la macchina sia sicura; questi requisiti dovrebbero essere applicati con discernimento, tenendo conto dello stato dell'arte al momento della costruzione e dei requisiti tecnici ed economici." cfr. DM 2006/42, Allegato I, Principi generali, comma 3 "Il macchinario deve soddisfare i requisiti di sicurezza e/o le misure di protezione del presente punto. In aggiunta, la macchina deve essere progettata secondo i principi della ISO per i pericoli specifici, ma non significativi." Per minimizzare limitazioni alla progettazione, i requisiti dovrebbero essere forniti in termini di obiettivi da soddisfare, fornendo poi esempi dei mezzi adatti a soddisfare gli obiettivi (quali particolari tipologie di misure di protezione o soluzioni tecniche note e provate). Possono essere indicate più soluzioni, purchè permettano di raggiungere lo stesso obiettivo di riduzione del rischio.

73 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo C Struttura di una norma di tipo C Scopo e campo di applicazione Lista dei pericoli significativi Requisiti di sicurezza e/o misure di protezione Verifica di requisiti di sicurezza e/o misure di protezione Devono essere definiti i metodi da utilizzare per verificare la conformità ai requisiti e/o misure individuati, a meno che i metodi di verifica siano evidenti. Priorità dovrebbe essere data all'utilizzo di metodi di verifica standardizzati. Se esistono più metodi di verifica, la norma deve identificare il metodo appropriato.

74 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo C Struttura di una norma di tipo C Scopo e campo di applicazione Lista dei pericoli significativi Requisiti di sicurezza e/o misure di protezione Verifica di requisiti di sicurezza e/o misure di protezione Informazioni per l'uso documenti di accompagnamento: manuale di istruzioni facendo riferimento alla ISO :03, punto 6.5 deve fornire informazioni specifiche su: uso previsto uso scorretto ragionevolmente prevedibile formazione sistemi di lavoro dispositivi di protezione individuali...

75 3 4 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo C Struttura di una norma di tipo C Scopo e campo di applicazione Lista dei pericoli significativi Requisiti di sicurezza e/o misure di protezione Verifica di requisiti di sicurezza e/o misure di protezione Informazioni per l'uso DM 2006/42, Articolo 10 Procedura di contestazione di una norma armonizzata "Se uno Stato membro o la Commissione ritengono che una norma armonizzata non soddisfi pienamente i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute ai quali fa riferimento e che sono enunciati nell'allegato I, la Commissione o lo Stato membro adiscono il comitato istituito dalla direttiva 98/34/CE, esponendo i loro motivi. Il comitato esprime un parere d'urgenza. A seguito del parere espresso dal comitato la Commissione decide di pubblicare, di non pubblicare, di pubblicare con limitazioni, di mantenere, di mantenere con limitazioni o di ritirare dalla Gazzetta ufficiale dell'unione europea il riferimento alla norma armonizzata in questione."

76 CLASSIFICAZIONE DELLE NORME Tipo C Struttura di una norma di tipo C Scopo e campo di applicazione Lista dei pericoli significativi Requisiti di sicurezza e/o misure di protezione Verifica di requisiti di sicurezza e/o misure di protezione Informazioni per l'uso DM 2006/42, Articolo 15 Installazione e utilizzo delle macchine "La presente direttiva non pregiudica la facoltà degli Stati membri di prescrivere, nel rispetto della legislazione comunitaria, i requisiti che essi ritengono necessari per garantire la protezione delle persone e in particolare dei lavoratori durante l'uso delle macchine, sempre che ciò non implichi le modifiche di dette macchine rispetto alle disposizioni della presente direttiva."

77 COMITATI TECNICI CEN Commissioni UNI Acustica e Vibrazioni CEN/TC 211 CEN/TC 231 Acustica Vibrazioni meccaniche e urti Agroalimentare CEN/TC 153 Macchinari per lavorazione generi alimentari Sicurezza e igiene Ambiente CEN/TC 183 Gestione dei rifiuti (Containers and their technical equipment)

78 COMITATI TECNICI CEN Commissioni UNI Apparecchi di sollevamento e relativi accessori CEN/TC 98 CEN/TC 147 CEN/TC 168 Piattaforme di sollevamento Apparecchi di sollevamento Sicurezza Catene, funi, funi tessili, cinghie e accessori Sicurezza Ergonomia CEN/TC 122 Ergonomia Gomma CEN/TC 188 Nastri trasportatori Impianti di ascensori, montacarichi, scale mobili e similari CEN/TC 10 Ascensori, montacarichi, scale mobili e marciapiedi mobili

79 COMITATI TECNICI CEN Commissioni UNI Luce e illuminazione CEN/TC 169 Luce e illuminazione Pompe e piccole turbine idrauliche CEN/TC 197 Pompe Prodotti, processi e sistemi per l organismo edilizio CEN/TC 33 Porte, finestre, persiane, parti metalliche e facciate continue Protezione attiva contro gli incendi CEN/TC 192 Sicurezza CEN/TC 85 CEN/TC 305 Attrezzature di servizio antincendio Mezzi di protezione degli occhi Atmosfere potenzialmente esplosive Prevenzione e protezione

80 COMITATI TECNICI CEN Commissioni UNI Sicurezza - Macchine CEN/TC 114 CEN/TC 142 CEN/TC 145 CEN/TC 146 CEN/TC 151 CEN/TC 196 CEN/TC 198 CEN/TC 200 CEN/TC 201 CEN/TC 214 CEN/TC 271 CEN/TC 313 CEN/TC 322 Sicurezza del macchinario Macchine per la lavorazione del legno - Sicurezza Macchine per lavorazione materie plastiche e gomma Sicurezza Macchine per l imballaggio - Sicurezza Apparecchiature per costruzione e macchinari - Sicurezza Macchine per scavi sotterranei - Sicurezza Macchinario per stampa e lavorazione della carta - Sicurezza Macchine per conceria - Sicurezza Macchinari per la lavorazione di pelle, cuoio - Sicurezza Macchinario per l industria tessile e accessori Apparecchiature per il trattamento delle superfici - Sicurezza Centrifughe - Requisiti di sicurezza Apparecchiature per produzione e formatura metalli - Sicurezza

81 COMITATI TECNICI CEN Commissioni UNI Trasporti interni CEN/TC 148 CEN/TC 149 CEN/TC 150 Apparecchiature e sistemi di movimentazione continua Sicurezza Apparecchi motorizzati per magazzinaggio Carrelli industriali Sicurezza Unificazione dell utensileria per lavorazioni meccaniche (UNIUM) CEN/TC 255 Utensili a mano non elettrici Sicurezza Ventilatori industriali CEN/SSI24 Ventilatori - Sicurezza

82 COMITATI TECNICI CEN Enti Federati UNI CTI CEN/TC 47 CEN/TC 182 CEN/TC 186 CEN/TC 221 CEN/TC 232 Bruciatori di combustibili liquidi a nebulizzazione - Sicurezza Impianti di refrigerazione, requisiti di sicurezza e ambientali Tecnologia per processi termici Sicurezza Recipienti metallici prefabbricati e attrezzatura per serbatoi di deposito e stazioni di servizio Compressori Sicurezza CUNA CEN/TC 144 CEN/TC 270 Trattrici e macchinario agricolo e forestale Motori a combustione interna STANIMUC CEN/TC 143 Macchine utensili Sicurezza

83 COMITATI TECNICI CEN Enti Federati UNI UNAVIA CEN/TC 274 Attrezzature di supporto a terra per aeromobili UNIFER CEN/TC 256 Applicazioni ferroviarie UNINFO CEN/TC 310 Tecnologie avanzate dell automazione UNSIDER CEN/TC 202 Macchinari di fonderia Apparecchiature laser (misto UNI/CEI) CEN/TC 123 Laser e apparecchiature laser

84 COMITATI TECNICI CENELEC - Comitati CEI CT 17B - Apparecchiatura a bassa tensione CENELEC/TC 17B Apparecchiatura a bassa tensione CT 22 - Elettronica di potenza CENELEC/TC 22X Elettronica di potenza CT 44 - Equipaggiamento elettrico delle macchine industriali CENELEC/TC 44X Equipaggiamento elettrico delle macchine industriali CT 59/61 - Apparecchi utilizzatori elettrici per uso domestico e similare CENELEC/TC 61 Apparecchi elettrici d'uso domestico e similare

85 Motore di ricerca delle norme nel catalogo UNI EN

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