Il laboratorio come... approccio metodologico

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1 MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO GUIDO ROSSI SS.COSMA E DAMIANO Via Risorgimento, n Tel/fax 0771/ LTIC81400P@istruzione.it Il laboratorio come... approccio metodologico Laboratorio di Matematica SCUOLA PRIMARIA SAN COSMA CAPOLUOGO INS. REFERENTE Vezza Mariadele La didattica di laboratorio si propone di superare lo schema di insegnamento classico, fondato sulla triade 1 spiegazione del docente ;2studio individuale (a casa ); 3interrogazione di verifica e di puntare su metodologia che ponga al centro lo studente, quale protagonista della propria formazione.

2 In quest'ottica la funzione del docente non è più quella di detenere-trasmettere la conoscenza ma quella di lavorare alla progettazione e alla facilitazione della ricerca che impegna lo studente. Conseguentemente l'attenzione non ricade più tanto o soprattutto sull'acquisizione di contenuti quanto sul raggiungimento di competenze che consentano autonomia di indagine e di interpretazione sugli eventi. PERCHE LAVORARE IN LABORATORIO? L attività di laboratorio va personalizzata alle esigenze, alle attitudini e agli interessi del singolo allievo. Fondamentale è infatti facilitare il protagonismo dell allievo in tutte le fasi dell attività del laboratorio: dalla fase di progettazione, a quella di investigazione, a quella finale di stesura dell elaborato. Di qui il carattere necessariamente flessibile dell attività promossa dal laboratorio. Il prodotto finale dell attività può essere costituito dalla produzione singola o di gruppo di varie tipologie di materiale (cartelloni, schede, manufatti, video ). Ciascun alunno va messo in condizioni di utilizzare materiali, comuni e strutturati, che forniscano adeguati modelli dei concetti matematici implicati nelle varie procedure operative. Gli insegnanti hanno il compito di promuovere con gradualità il passaggio dall esperienza alla rappresentazione e, quindi, alla formalizzazione. L attuale metodo di studio in classe va sostituito con lo studio individuale e a piccoli gruppi, usando materiale concreto con l insegnante che agisce come guida e consigliera Quel che si desidera è che l insegnante smetta di essere un conferenziere e stimoli la ricerca invece di accontentarsi a trasmettere delle soluzioni già pronte. La scuola si trasforma da luogo di insegnamento in ambiente educativo e di apprendimento, in laboratorio di matematica attrezzato con materiali comuni e strutturati. L idea di creare un laboratorio di matematica nasce dall esigenza di sperimentare percorsi didattici alternativi ed integrativi a quelli tradizionali anche in considerazione delle indicazioni dei processi innovativi in atto per favorire un avvicinamento degli studenti al mondo di questa disciplina. L obiettivo del laboratorio è quello di far comprendere agli allievi che la matematica non è una materia avulsa dal mondo concreto che li circonda ma che è a questo assolutamente applicabile e che dallo stesso vengono suggerite evidenze e sotterranee vie che vanno scoperte e che si intrecciano in molteplici settori della vita e del sapere. CHE COSA È UN LABORATORIO DI MATEMATICA? Che cosa può giustificare il termine laboratorio applicato alla matematica? Il fatto che in esso si svolgono momenti in cui lo studente compie il suo lavoro tipico ( apprendere). Ogni aula è sempre e comunque un laboratorio. Può essere un'aula speciale tecnologicamente avanzata o può essere un'aula, uno spazio in cui si svolgono attività ( atrio-cortile, palestra ) Il prodotto tipico di un laboratorio di matematica non dovrebbe consistere in un oggetto di conoscenza ma nella formazione della mentalità matematica dello studente stesso. Per favorire la realizzazione delle varie attività gli alunni lavoreranno in coppia o in piccoli gruppi allo scopo di offrire loro occasioni per confrontarsi, collaborare e sviluppare la capacità di aiutarsi reciprocamente. In una scuola moderna, fattiva, collaborativa e contrassegnata dal piacere di apprendere, è necessario recuperare l aspetto ludico ed intrigante della matematica avvalendosi delle potenzialità dei materiali strutturati. Siffatto materiale strutturato, infine, dovrà esser utilizzato, oltre che nei giochi collettivi, anche a livello di esperienze ludiche individuali, così da consentire a ciascun bambino di esplicare una propria attività, secondo il proprio, personale ritmo di lavoro e di apprendimento. Attività: - Individuare la matematica in artefatti (scontrini fiscali, cartelloni pubblicitari, etichette, tessera punti, ecc..) utilizzando le conoscenze, gli interessi e le curiosità extrascolastiche degli allievi - Interpretare la realtà in cui siamo immersi e capirne i messaggi, i codici e le regole

3 - Costruire situazioni-problema - Argomentare sui procedimenti e i risultati - Discutere sulle diverse strategie - Condividere un testo collettivo SUSSIDI DIDATTICI :

4 GEOPIANO ABACO B.A.M.

5 Oltre al materiale strutturato e a quello di facile consumo,il percorso didattico descritto sarà supportto dall utilizzo del laboratorio di informatica presente al piano terra del nostro Istituto. Risultati attesi ci si aspetta: miglioramento dell atteggiamento verso la matematica non più vista come materia arida, piena di formule ed esercizi ripetitivi ma disciplina creativa che prima del rigore e dell astrazione richiede un approccio dinamico e laboratoriale. miglioramento delle proprie competenze cioè la capacità di utilizzare gli strumenti acquisiti in contesti diversi da quelli tradizionali. In altre parole ci si aspetta che gli alunni arrivino ad applicare ciò che hanno imparato a scuola anche in situazioni meno strutturate e in cui le informazioni sono meno esplicite e non offrono chiare indicazioni su quali siano le conoscenze pertinenti e come esse debbano essere applicate. miglioramento delle capacità di esporre e argomentare come conseguenza della discussione insita nel lavoro di ricerca sperimentale delle soluzioni. 1. Elementi di innovazione e di eccellenza. 1. Utilizzo delle tecnologie. 2. Realizzazione di laboratori che affiancano la didattica con l'esperienza del concreto per giungere alla creazione di modelli concreti e favorire l'elaborazione di modelli mentali. 3. Introduzione di apprendimento cooperativo e collaborativo. 4. Collaborazione con le Scuole Superiori del territorio. 5. Disponibilità dei Docenti alla formazione per innovare la didattica. 2. Monitoraggio e valutazione. I docenti coinvolti, con i colleghi del team classe e sopportati dal Dirigente Scolastico si occuperanno di monitorare l efficacia del processo intrapreso. Saranno predisposti momenti di verifica in itinere e finali. Oltre alle verifiche scolastiche a scadenza bimestrale, si realizzeranno materiali con supporto cartaceo e multimediale. I risultati ottenuti saranno condivisi con il Collegio dei Docenti. INS. REFERENTE Vezza Mariadele

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