Classe: 5ESC Indirizzo: Liceo Scientifico Materia: Scienze naturali (Chimica, Biologia,
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1 LICEO SCIENTIFICO STATALE "G.B.QUADRI" VICENZA DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (Regolamento, art.5; O. M. 38 art.6) Anno scolastico RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE All. A Classe: 5ESC Indirizzo: Liceo Scientifico Materia: Scienze naturali (Chimica, Biologia, Scienze della Terra) Docente: prof. Tommaso Seraglio 1. OBIETTIVI RAGGIUNTI DALLA CLASSE La valutazione della classe utilizza la seguente tabella di corrispondenza: Meno di 6 insufficiente 6 sufficiente 6-7 discreto 7-8 buono 8-10 ottimo In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi. La classe: ha acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consente di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace gli studi universitari; è consapevole della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado di valutare i criteri di affidabilità in essi raggiunti; è in grado di compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti della disciplina. ha acquisito l abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni. possiede i contenuti fondamentali della chimica organica, della biologia molecolare e delle scienze della terra e ne padroneggia le procedure ed i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate; è consapevole delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti; sa cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana. comprende il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana; 1.1. Obiettivi raggiunti relativamente alle conoscenze In riferimento all'acquisizione dei contenuti, e quindi di concetti, termini, argomenti, procedure, regole e metodi, la conoscenza della classe appare diversificata. La classe ha seguito le lezioni con diversi gradi di attenzione e di interesse: vivacità culturale e partecipazione da parte di alcuni studenti, ascolto e richiesta di precisazioni da parte di altri. Alcuni alunni evidenziano un ottima conoscenza dei contenuti e dimostrano buona capacità di analisi dei fenomeni, utilizzano correttamente i concetti appresi, il procedimento scientifico e la terminologia, si sforzano di utilizzare termini specifici nelle loro esposizioni, questo grazie all attenzione costante durante le spiegazioni e ad uno studio regolare. Una parte degli studenti ha raggiunto un sufficiente o discreto livello di conoscenze dei contenuti ed una capacità espositiva lineare, con qualche difficoltà nel cogliere le analisi o i collegamenti più complessi.
2 1.2. Obiettivi raggiunti relativamente alle competenze Relativamente all'utilizzazione delle conoscenze acquisite, nella risoluzione di problemi, nell'effettuazione di compiti affidati e in generale nell'applicazione concreta di quanto appreso la classe ha raggiunto un livello buono e in qualche occasione ottimo, analizzando correttamente e in modo non solo ripetitivo, dati, schemi, testi di complessità crescente e sapendoli interpretare. Utilizza un linguaggio adeguato o anche rigoroso ed organizza le proprie conoscenze in modo sistematico Obiettivi raggiunti relativamente alle capacità Relativamente alla rielaborazione critica delle conoscenze acquisite, al loro autonomo e personale utilizzo e in rapporto alla capacità di organizzare il proprio apprendimento la classe ha raggiunto un livello buono e in qualche occasione ottimo, applicando i contenuti in situazioni ed esperienze nuove ed utilizzandoli per risolvere problemi. È in grado di elaborare ed interpretare i dati e spiegare fatti e fenomeni, formulare ipotesi e costruire un percorso di approfondimento personale. 2. DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE LA REGOLAZIONE DELL ESPRESSIONE GENICA BIOLOGIA Ottobre 2014 Ottobre 2014 marzo 2015 Ottobre 2014 Ottobre 2014 Ottobre 2014 marzo 2015 Ottobre 2014 aprile 2015 L importanza della regolazione genica L espressione genica. Genoma e proteoma. Geni attivi e inattivi. Il controllo genico nei procarioti I diversi tipi di geni nel DNA batterico: geni regolatori, strutturali e costitutivi. Componenti e regolazione dell operone batterico. Regolazione della trascrizione negli eucarioti Eucromatina ed eterocromatina. Struttura e funzione del promotore genico delle cellule eucariote. Funzione degli elementi regolatori enhancer e silencer. Microarray di DNA. Regolazione genica successiva alla trascrizione Repressori della traduzione: proteina FMRP, mirna e sirna. La genetica dello sviluppo Il processo di regolazione genica differenziale. Geni omeotici, homeobox. La proteomica Finalità della proteomica. Analisi dei proteomi: elettroforesi bidimensionale su gel e spettrometria di massa. GENETICA DI VIRUS, BATTERI ED ELEMENTI TRASPONIBILI Novembre 2014 Lo scambio di materiale genetico nei batteri Materiale cromosomico ed extracromosomico nei batteri. Il plasmide F. Il processo di coniugazione.
3 I plasmidi R. I processi di trasformazione e di trasduzione. Novembre 2014 Novembre 2014 Caratteristiche e cicli riproduttivi dei virus Caratteristiche dei virus: dimensioni e struttura. Virus a DNA e a RNA. Ciclo litico e ciclo lisogeno. I differenti processi di trasduzione. Meccanismo d infezione di retrovirus come l HIV. Virus e cancro. Gli elementi trasponibili I trasposoni semplici e complessi. Viroidi e prioni. DNA RICOMBINANTE E BIOTECNOLOGIE Febbraio 2015 marzo 2015 Marzo 2015 Aprile 2015 La tecnologia del DNA ricombinante Concetto di DNA ricombinante. Gli enzimi e i siti di restrizione. Processo di clonazione di frammenti di DNA Importanza dei vettori: plasmidi e batteriofagi. Librerie genomiche. Reazione a catena della polimerasi (PCR). Metodi di sequenziamento del DNA. Metodo di ibridazione tramite sonda. La rivoluzione biotecnologica Tecniche di ingegneria genetica. Applicazioni del DNA ricombinante a livello agroalimentare, ambientale e sanitario. Trasferimento di geni tra cellule eucariote: gli organismi transgenici. Caratteristiche e vantaggi degli OGM. Dolly e la clonazione di mammiferi. Ingegneria genetica in campo medico Il Progetto Genoma Umano. Metodi per la diagnosi delle malattie genetiche. Marcatori genici. Polimorfismi della lunghezza dei frammenti di restrizione. Studi sull anemia falciforme e sulla còrea di Huntington. Terapie geniche: ex vivo e in vivo. CHIMICA LA CHIMICA DEL CARBONIO Ottobre 2014 novembre 2014 La varietà dei composti organici Le possibili ibridazioni dell atomo di carbonio I legami carbonio-carbonio: singolo, doppio e triplo Isomeria: stessa combinazione, diversa struttura La luce polarizzata e il potere rotatorio Il carbonio asimmetrico: la configurazione assoluta e le
4 proiezioni di Fischer I centri di asimmetria Le reazioni organiche: i fattori che le guidano e la loro classificazione La struttura spaziale del carbonio come base del comportamento dei composti organici I COMPOSTI ORGANICI Novembre 2014 Idrocarburi: i composti organici più semplici Alcani e concetto di saturazione Cicloalcani: catene chiuse ad anello Alcheni: il doppio legame Dieni: due doppi legami Alchini: triplo legame Idrocarburi aromatici: la delocalizzazione elettronica Petrolio e petrolchimica DAI GRUPPI FUNZIONALI ALLE MACROMOLECOLE Dicembre 2014 gennaio 2015 febbraio 2015 La specificità dei comportamenti Alogenuri alchilici: sostituzioni ed eliminazioni Condizioni di eliminazione e sostituzione Alcoli: l'ossidrile legato a una catena alchilica Fenoli: interazione tra ossidrile e anello benzenico Eteri Composti carbonilici: aldeidi e chetoni Ammine: l'azoto organico Composti eterociclici: atomi diversi nell'anello Acidi carbossilici: la combinazione di due funzioni SCIENZE DELLA TERRA L INTERNO DELLA TERRA Aprile 2015 Metodi di esplorazione dell interno della terra. Onde sismiche: tipologia, propagazione, velocità, informazioni che si possono ottenere. La struttura della terra: gli strati e la loro separazione. Il significato delle discontinuità (Mohorovičić, Gutemberg, Lehmann). Caratteristiche generali della crosta terrestre, del mantello e del nucleo. Il principio dell isostasia.
5 LA TETTONICA DELLE PLACCHE Aprile 2015 maggio 2015 La deriva dei continenti e le ipotesi di Wegener. Le placche: localizzazione dei margini, tipologie dei margini (divergenti, convergenti e trasformi). Caratteristiche dei margini divergenti, convergenti e trasformi e fenomeni a questi associati. Le regioni continentali stabili. Punti caldi, pennacchi e forze che muovono le placche. La formazione dell Italia: catena alpina e appenninica, arco calabro-peloritano, blocco sardo-corso e placca Adria. Argomenti che saranno trattati prima della fine delle lezioni: A completamento del programma di biologia e chimica, saranno accennati i biomateriali e la loro compatibilità con i tessuti umani, le nuove plastiche biosostenibili e i biopolimeri. Saranno inoltre accennati i nuovi filoni di ricerca di biotecnologie ambientali e farmaceutiche (biorisanamento, biocombustibili, microalghe e antibiotici). Ore effettivamente svolte dal docente durante l anno, alla data attuale: 77 Firma degli studenti rappresentanti di classe 3. METODOLOGIE Sono state utilizzate metodologie didattiche di vario tipo: lezioni frontali, esercitazioni, lavori di gruppo e ricerche. 4. MATERIALI DIDATTICI Libri di testo: Biologia: Curtis, Barnes, Schnek, Flores Invito alla biologia.blu PLUS Zanichelli 2012 Chimica: Tottola, Allegrezza, Righetti Biochimica Dal carbonio alle nuove tecnologie Linea BLU A. Mondadori Scuola 2014 Scienze della Terra: Longhi Processi e modelli di Scienze della Terra per il secondo biennio e il quinto anno dei nuovi licei Edizione BLU DeAgostini 2013 Materiali integrativi: Dispense a cura del docente su supporto cartaceo e informatico. Presentazioni multimediali a cura del docente. Filmati di lectio magistralis tenute da esperti della materia (docenti universitari, ricercatori ). 5. ATTIVITA DI VERIFICA Sono state effettuate per lo più prove scritte e orali mirate all utilizzo dei concetti studiati per la risoluzione di problemi concreti, legati alla realtà attuale. Inoltre sono state somministrate due simulazioni di terza prova tipologia B).
6 6. ATTIVITA DI RECUPERO Le attività di recupero, quando necessarie, hanno convolto tutta la classe, riprendendo gli argomenti già trattati con modalità e punti di vista differenti, assegnando esercizi e approfondimenti supplementari e verificandoli in classe. 7. CRITERI DI VALUTAZIONE I criteri di valutazione principalmente utilizzati hanno tenuto conto di parametri quali partecipazione ed impegno, progressi ottenuti oltre al raggiungimento degli obiettivi prefissati come conoscenze, competenze e capacità acquisite. Vicenza, 15 maggio 2015 Firma del docente
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