PIANO URBANO DELLA MOBILITA PER L AREA UDINESE

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1 COMUNE DI UDINE soggetto realizzatore per conto dell AMBITO METROPOLITANO COSTITUITO DALL ASSOCIAZIONE TRA I COMUNI DI UDINE, CAMPOFORMIDO, POZZUOLO DEL FRIULI, TAVAGNACCO ( Ambito per lo.sviluppo Territoriale ai sensi dell art. 25 della L.R. 1/2006) CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO DEI SERVIZI DI SVILUPPO E REDAZIONE DEL PIANO URBANO DELLA MOBILITA PER L AREA UDINESE PUM - capitolato speciale appalto definitivo 1

2 INDICE Articolo 1. Oggetto...3 Articolo 2. Quadro normativo di riferimento...5 Articolo 3. Definizioni e terminologia...6 Articolo 4. Obiettivi e Vincoli del PUM...7 Articolo 5. Struttura, articolazione, contenuti del PUM e indirizzi orientativi per la sua redazione STRUTTURA, ARTICOLAZIONE E CONTENUTI DEL PIANO ANALISI PROGETTO REPERIMENTO DELLE RISORSE...14 INDIRIZZI ORIENTATIVI PER LA REDAZIONE DEL PUM...14 ANALISI...14 A. Raccolta dati di base...14 B. Indagini sul territorio...15 C. Costruzione del modello georeferenziate di rappresentazione del sistema della mobilità e del modello di simulazione multimodale della rete di trasporto...16 D. Valutazione della situazione attuale o scenario zero...18 E. Scenari di riferimento...18 F. Documento Propedeutico di Sintesi...18 PROGETTO...19 A. Scenari di progetto...19 B. Valutazione comparata...20 C. Definizione progettuale degli interventi del PUM...20 ALTRE PRESTAZIONI...20 A. Concertazione e Partecipazione...20 B. Assistenza alla Stazione appaltante...21 C. La Valutazione Ambientale Strategica...21 D. La pianificazione comunale...21 E. Indirizzi per la formazione e/o aggiornamento dei P.U.T...21 F. Formazione del personale per l uso del modello di simulazione e assistenza per l implementazione e l impiego del sistema informativo georeferenziato...22 Articolo 6. Caratteristiche della documentazione del PUM...22 Articolo 7. Fasi e tempi del lavoro...24 Articolo 8. Proroghe...25 Articolo 9. Importo a base d appalto e modalità d aggiudicazione...25 Articolo 10. Partecipazione e requisiti minimi dei soggetti ammessi alla gara...25 Articolo 11. Criteri e Modalità di aggiudicazione...27 Articolo 12. Offerta Tecnica...28 Articolo 13. Offerta Economica...29 Articolo 14. Documenti facenti parte del Contratto...29 Articolo 15. Modalità di pagamento...29 Articolo 16. Esecuzione in pendenza di stipula...30 Articolo 17. Cauzione provvisoria e definitiva...31 Articolo 18. Danni, responsabilità e polizze assicurative...32 Articolo 19. Inadempimenti contrattuali e penali...32 Articolo 20. Risoluzione...33 Articolo 21. Revoca dall aggiudicazione...33 Articolo 22. Divieto di cessione del contratto e vicende soggettive dell esecutore del contratto33 Articolo 23. Subappalto...33 Articolo 24. Proprietà elaborati prodotti dall Aggiudicatario...34 Articolo 25. Contenzioso...34 Articolo 26. Spese contrattuali...34 PUM - capitolato speciale appalto definitivo 2

3 Articolo 1. Oggetto Il presente capitolato speciale ha per oggetto la redazione del Piano Urbano della Mobilità dell area udinese, come di seguito individuata. Nell ambito dell espletamento dell incarico dovranno essere altresì sviluppate le attività integrative di cui all art. 5 del presente capitolato, ivi denominate altre prestazioni. Piano Urbano della Mobilità Il Piano Urbano della Mobilità (PUM) dovrà costituire, secondo i principi delle linee guida ministeriali, il progetto del sistema della mobilità in grado di soddisfare i fabbisogni di mobilità della popolazione, comprendente, oltre alle opere già esistenti, un insieme organico di interventi pianificatori, infrastrutturali, tecnologici, gestionali ed organizzativi da attuarsi per fasi in un arco temporale di dieci anni e finalizzati al raggiungimento degli obiettivi di cui al successivo art. 4. Esso è lo strumento atto ad affrontare complessivamente il problema delle scelte di politica dei trasporti a scala urbana e/o metropolitana, considerando tutte le questioni inerenti la mobilità e i trasporti alla scala in esame: ottimizzazione delle infrastrutture e delle reti di trasporto esistenti; interventi di nuova infrastrutturazione leggera o pesante, che comportino impegni economici anche rilevanti realizzabili sia nel breve periodo sia nel medio - lungo periodo; politiche di indirizzo regolazione e controllo della domanda (ad esempio ZTL, AP, sosta, mobility management, info - mobilità); interventi sul trasporto pubblico in correlazione con le indicazioni del Piano regionale del TPL; promozione dei servizi intermedi fra i trasporti collettivi e quelli individuali (esempio: bus a chiamata, car sharing, car pooling); interventi di incentivazione al rinnovo dei parchi veicolari pubblici e privati; interventi sulla logistica e le tecnologie concernenti la distribuzione delle merci. Il progetto del Piano del PUM va inoltre a relazionarsi in modo complementare al percorso della sostenibilità intrapreso dall Amministrazione comunale di Udine che, attraverso le attività progettuali di Agenda 21 locale, si sta ora estendendo anche alle altre amministrazioni comunali. Le iniziative poste in essere si sono date l obiettivo di correlare le attività proprie della pianificazione territoriale e della mobilità nella sua accezione più ampia, con quelle inerenti alle politiche della sostenibilità, che hanno come riferimento i principi della Carta di Aalborg e dei successivi Aalborg Commitments. Tali riferimenti guidano inoltre i principi della Politica ambientale che il Comune di Udine ha approvato nel giugno 2006, assumendola quale indirizzo formale ed istituzionale per la registrazione EMAS, allo scopo di integrare e rinnovare i propri strumenti e piani esistenti in un ottica di continuo miglioramento delle prestazioni ambientali. Individuazione dell area di studio del PUM Il Piano della Mobilità dovrà interessare i Comuni facenti capo all A.S.Ter. Udinese, comprendente i territori di Udine (capofila del progetto), Tavagnacco, Campoformido e Pozzuolo del Friuli. PUM - capitolato speciale appalto definitivo 3

4 COMUNE Superficie territoriale Km. 2 Abitanti (dati ISTAT anno 2006) Udine 56, (capofila del progetto) Tavagnacco 15, Campoformido 21, Pozzuolo del Friuli 34, Sup. complessiva A.S.Ter. 128, In relazione a quanto emerso dagli studi e dalle indagini già effettuate nell ambito dell attività in tema di mobilità da parte di diversi soggetti pubblici e/o privati, emerge la necessità di estendere l indagine ad un ambito più vasto rispetto a quello dell A.S.Ter., individuabile con quello della conurbazione udinese, (così come determinata all art. 32 del Piano Territoriale Regionale), allargata ai centri urbani che gravitano sulla grande viabilità (strade tangenziali intorno a Udine, asse nord-strada Provinciale Tresemane, asse est-strada di interesse regionale per Cividale, Asse sud/est Strada di interesse regionale per Gorizia, Asse sud/ovest- Strada di interesse regionale per Lignano Sabbiadoro, Asse Ovest- Strada Statale Pontebbana), in considerazione di una pluralità di aspetti insediativi e relazionali che fanno del capoluogo il maggiore centro di attrattività. Gli elementi che determinano l ambito di studio possono riassumersi come appresso: la concentrazione di funzioni e servizi nella Città di Udine, la delocalizzazione della residenza, gli ambiti commerciali attestati sulla viabilità di collegamento dei centri urbani, la continuità delle aree urbanizzate limitrofe a quelle ricadenti nel territorio comunale di Udine, la presenza di fattori insediativi che determinano relazioni di spostamento significative e tali da interessare i territori di più comuni (gli assi commerciali Udine - Tricesimo e Udine - Pradamano, le zone industriali, ecc.), le particolari tematiche trasportistiche, come ad esempio le relazioni lungo il corridoio Udine Remanzacco - Cividale e Udine - Tarcento; l interesse sovra-comunale relativamente a strutture viarie (viabilità Comuni di Pasian di Prato, Campoformido, Pozzuolo del Friuli), a strutture integrate per passeggeri e merci (scalo merci per area udinese). L individuazione dell area di studio inoltre tiene conto dei dati finora raccolti in merito alle caratteristiche degli spostamenti per motivi di lavoro e studio, dai quali emerge che l accesso all area urbana della Città di Udine dai Comuni limitrofi avviene perlopiù con auto privata e che tale modalità diminuisce, a favore del trasporto pubblico, a mano a mano che aumenta la distanza dal punto di destinazione. Ulteriori elementi che contribuiscono all individuazione dell area di riferimento sono dati dalla caratterizzazione commerciale degli assi stradali principali, fattore questo determinante i maggiori flussi erratici, in particolare per l asse nord e l asse est e la conurbazione, sulla stessa viabilità principale, costituente i comuni della cintura udinese. Nell area di riferimento non è stato incluso il cosiddetto Distretto della sedia, fatti salvi i Comuni di Moimacco e di Premariacco (collocati in posizione intermedia tra Cividale del Friuli e la Conurbazione udinese), in quanto si ritiene che le quote di traffico merci originate dalle attività in esso localizzate, gravitino prioritariamente sulle strutture di interscambio esistenti e/o previste, consistenti principalmente nell ambito dell interscambio modale regionale di Cervignano del Friuli (confronta Relazione sulla conformazione del Piano PUM - capitolato speciale appalto definitivo 4

5 strategico e del Piano urbano della mobilità della Regione FVG rapporto preliminare 30 novembre 2006). Gli aspetti della mobilità che caratterizzano le relazioni tra i due ambiti saranno comunque oggetto d indagine all interno del presente studio, con i rilievi di traffico al cordone esterno dell Area Udinese. Sulla base di tali considerazioni, il Piano dovrà interessare l area comprendente i territori dei seguenti Comuni, oltre a quelli appartenenti all A.S.Ter. Udinese: COMUNE Superficie territoriale Km. 2 Abitanti (dati ISTAT anno 2006) Cividale del Friuli 50, Moimacco 11, Premariacco 39, Remanzacco 30, Pradamano 16, Pavia di Udine 34, Pasian di Prato 15, Martignacco 26, Pagnacco 14, Reana del Rojale 20, Tricesimo 17, Cassacco 11, Tarcento 35, Povoletto 38, Sup. tot. esterna A.S.Ter. 364, Sup. complessiva A.S.Ter. 128, Area Udinese 492, Articolo 2. Quadro normativo di riferimento L operatività che l aggiudicatario è tenuto ad assicurare dovrà svilupparsi, in linea generale, nel rispetto dei principi stabiliti dalla Politica Ambientale del sistema di Gestione ambientale secondo il Regolamento EMAS, con particolare riferimento alla conformità legislativa. La redazione del PUM dovrà avvenire ai sensi della seguente normativa, fatte salve le eventuali modifiche e/o integrazioni che nel frattempo possano intervenire: Ministero dei Trasporti e della Navigazione - Quaderni del Piano Generale dei Trasporti n. 2/ Politiche per il trasporto locale Linee guida per la redazione e la gestione dei Piani Urbani della Mobilità (PUM) luglio 1999; Legge , n. 340 Disposizioni per la delegificazione di norme e per la semplificazione di procedimenti amministrativi - Legge di semplificazione art. 22 Piani Urbani di Mobilità; Ministero dei Trasporti: Piano Generale della Mobilità (Legge Finanziaria 2007) Ottobre 2007; PUM - capitolato speciale appalto definitivo 5

6 L.R , n. 23: Attuazione del D. Lgs. n. 111/2004 in materia di trasporto pubblico regionale e locale, trasporto merci, motorizzazione, circolazione su strada e viabilità ; Progetto preliminare del Piano Regionale TPL integrato, ai sensi della L.R. 20 agosto 2007, n. 23 dicembre 2007; L.R , n. 5: Riforma dell'urbanistica e disciplina dell attività edilizia e del paesaggio Titolo II Pianificazione Territoriale Regionale; Piano Territoriale Regionale - art. 10 della L.R. n. 5/2007, adottato con D.P. Reg. 16 ottobre 2007, n. 0329/Pres.; Decreto del Presidente della Regione n. 086/Pres. del 20 marzo 2008, Approvazione del Regolamento di attuazione della parte I Urbanistica, ai sensi della L.R. n. 5/2007; L.R , n. 16 Norme in materia di tutela dall inquinamento atmosferico e dall inquinamento acustico; Delibera della Giunta Regionale n. 421 del 4 marzo 2005, Approvazione preliminare del Piano di azione per il contenimento e la prevenzione degli episodi acuti di inquinamento atmosferico ; Si segnalano inoltre i seguenti documenti di indirizzo: Ministero dei Trasporti e della Navigazione Ministero dei Lavori Pubblici Ministero dell Ambiente: Piano generale dei trasporti e della logistica e relativa documentazione tecnica Gennaio 2001; Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Dipartimento per il coordinamento dello sviluppo del territorio, per le politiche del personale e gli affari generali Regolamento per il cofinanziamento statale dei Piani Urbani della Mobilità (PUM): prime indicazioni , approvato, in linea tecnica, dalle Regioni ed Enti Locali nella Conferenza in data ; Comune di Udine Sistema di gestione ambientale secondo il Regolamento EMAS - Dichiarazione della Politica Ambientale approvata con delibera Giunta Comunale n. 318 d ord. in data 27 giugno 2006; Comune di Udine Sistema di gestione ambientale secondo il Regolamento EMAS - Dichiarazione Ambientale approvata con delibera della Giunta comunale n. 68 d ord. in data 19 febbraio Articolo 3. Definizioni e terminologia Capitolato Speciale d Appalto : Il presente documento, in seguito definito Capitolato ; Offerenti : I soggetti giuridici, così come individuati nel presente documento e negli allegati, che presentano la propria miglior offerta ai fini del conseguimento dell incarico; Aggiudicatario : Soggetto che a seguito delle valutazioni delle offerte da parte della Commissione esaminatrice consegue l incarico di redazione del PUM dell area udinese; Stazione Appaltante : Il Comune di Udine per conto dell A.S.Ter. Udinese, in qualità di capofila.; A.S.Ter. Udinese : Territorio dei comuni di Udine, Tavagnacco, Campoformido e Pozzuolo del Friuli; PUM - capitolato speciale appalto definitivo 6

7 Area Udinese : Territorio dell A.S.Ter. Udinese e dei Comuni limitrofi di cui all art 1 del Capitolo; Scenario Zero o stato di fatto : Rappresenta il quadro della situazione nell area udinese allo stato attuale; Scenario di riferimento : Rappresenta il quadro della situazione del sistema della mobilità nell area Udinese (con riferimento agli anni 2011, 2015 e 2019, corrispondenti agli scenari analizzati nel Piano Regionale del TPL), in rapporto al crescere naturale della domanda e dell offerta ed al completamento delle opere in corso, nonché alla realizzazione delle infrastrutture di trasporto non esistenti ma già finanziate, per le quali si preveda il completamento nell arco temporale del PUM; Scenario di progetto : Rappresenta il quadro della situazione del sistema della mobilità nell area Udinese (con riferimento agli anni 2011, 2015 e 2019, corrispondenti agli scenari analizzati nel Piano Regionale del TPL), in rapporto al crescere naturale della domanda e dell offerta, al completamento delle opere in corso, alla realizzazione delle infrastrutture di trasporto non esistenti ma già finanziate, per le quali si preveda il completamento nell arco temporale del PUM e all attuazione degli interventi previsti dal PUM nello stesso arco temporale; Alternative di piano : Derivano dagli scenari di progetto modificando, mediante i procedimenti di simulazione di cui all art. 5 Indirizzi operativi del PUM - lett. C) delle ANALISI, una o più variabili; Documento Propedeutico di Sintesi (DPS) : Documento accompagnatorio dell Analisi, avente la funzione di fornire alla Stazione Appaltante, l interpretazione ragionata dei fenomeni rilevati, l individuazione di massima dei limiti di trasformabilità infrastrutturale, ambientale/paesaggistico ed insediativo dei territori coinvolti, nonché la formulazione delle possibili opzioni strategiche di assetto del progetto del sistema della mobilità. Articolo 4. Obiettivi e Vincoli del PUM Gli obiettivi a carattere generale sono i seguenti: 1. il soddisfacimento dei fabbisogni di mobilità; 2. il risanamento ambientale, con la riduzione dell inquinamento atmosferico e acustico; 3. la riduzione dei consumi energetici; 4. l aumento della sicurezza del trasporto e della circolazione stradale; 5. la minimizzazione dell impatto dell uso individuale dell automobile privata e la moderazione del traffico; 6. la qualità dei servizi a supporto della mobilità; 7. l incremento dell efficacia del sistema complessivo di trasporto; 8. l aumento della percentuale di cittadini trasportati dai sistemi collettivi, anche con servizi flessibili di TPL (servizi a chiamata per zone/itinerari a domanda debole) e soluzioni di car-pooling, car-sharing, taxi collettivi, ecc.; 9. la riduzione dei fenomeni di congestione, mediante l individuazione di soluzioni integrate del sistema di trasporti e delle infrastrutture, in grado di favorire un migliore assetto del territorio e dei sistemi urbani; 10. l incentivo all uso di mezzi alternativi di trasporto con impatto ambientale più ridotto possibile; 11. la razionalizzazione del sistema di trasporto merci. PUM - capitolato speciale appalto definitivo 7

8 Per ciascuno degli obiettivi generali il Piano deve individuare espliciti indicatori di raggiungimento dei risultati ed il loro valore attuale, determinato con dati da fonte, indagini o simulazione, perseguendo prioritariamente l ottimizzazione del sistema esistente, sia in termini strutturali sia di organizzazione. 1. Soddisfacimento dei fabbisogni di mobilità 1.1. Interventi Si deve perseguire il miglioramento dell accessibilità con riferimento a tutte le zone ricadenti nell area di studio Valutazione Devono essere adottati modelli per il calcolo di indici di accessibilità basati sui livelli di servizio offerti dal sistema di trasporto (privato e collettivo), con analisi ex ante ed ex post. 2. Risanamento ambientale inquinamento atmosferico e acustico 2.1. Interventi Si deve prevedere la diminuzione dell'inquinamento atmosferico (CO2, NOx, benzene, polveri sottili, etc.), nonché del rumore derivante dal traffico, per migliorare la qualità e la vivibilità dell'ambiente fisico ed urbano. E prevista anche la definizione di specifiche elaborazioni e proposte utili nell ambito del piano di risanamento e tutela della qualita' dell'aria e del piano d azione per il contenimento e la prevenzione degli episodi acuti di inquinamento atmosferico, con particolatre riferimento ad analisi tese a verificare le più opportune zonizzazioni di piano, le più efficaci misure preventive e correttive per quanto attiene alle emissioni da traffico motorizzato Valutazione Devono essere usati modelli di emissione degli inquinanti e del rumore in funzione dei volumi di traffico e dei livelli di congestione, con riferimento alla quantità totale di inquinanti atmosferici emessi e al livello medio di pressione sonora, con analisi ex ante ed ex post. 3. Riduzione dei consumi energetici 3.1. Interventi Si deve ricercare un organizzazione della mobilità che minimizzi i consumi energetici delle diverse componenti modali Valutazione Devono essere usati modelli di consumo di energia in funzione delle tecnologie, dei vettori energetici, dei volumi di traffico e dei livelli di congestione, con riferimento alla quantità di tonnellate equivalenti di petrolio consumate, o ad altre adeguate unità di misura, con analisi ex ante ed ex post. 4. Sicurezza del trasporto e della circolazione stradale 4.1. Interventi Si deve perseguire l incremento della sicurezza del trasporto: a) spostando utenza dai sistemi di trasporto a più elevato rischio a quelli a rischio minore, e cioè dal sistema di trasporto individuale a quello collettivo; b) riducendo la velocità dei veicoli, specie in aree ad elevato rischio per le utenze deboli (cicli e pedoni), mediante, ad esempio, interventi di traffic calming, con la riorganizzazione delle sedi stradali e l estensione progressiva delle zone 30 o delle zone residenziali ; c) riducendo i punti di conflitto tra correnti veicolari, e tra le correnti stesse e le utenze deboli; d) proteggendo adeguatamente le utenze deboli; e) estendendo i sistemi di segnalazione e controllo automatici della velocità e delle violazioni alle principali norme di comportamento previste dal codice della strada; PUM - capitolato speciale appalto definitivo 8

9 f) effettuando rilevazioni e proposte di miglioramento relative al sistema dell illuminazione artificiale della rete stradale e delle strutture ad essa strutturalmente e funzionalmente connesse Valutazione Devono essere usati modelli di previsione dell uso dei diversi modi di trasporto (modelli di modal split) e di traffico e di velocità dei veicoli sui rami della rete di trasporto, con riferimento al numero annuo di incidenti, di morti e di feriti, con un analisi ex ante ed ex post. 5. Minimizzazione dell uso individuale dell auto privata e moderazione del traffico; 5.1. Interventi rientranti nella competenza comunale e/o da attivare, previa condivisione, mediante accordi con altri enti/soggetti competenti: a) Ricercare forme di incentivazione dell uso del mezzo pubblico sia per gli spostamenti sistematici sia per quelli occasionali in ambito urbano o extraurbano verso i poli attrattori; b) incentivare il car pooling, anche attraverso forme di agevolazione e di incontro domanda/offerta (formazione di equipaggi); c) individuare opportune politiche di mobility management; d) individuare zone 30 ; e) dimensionare opportunamente le Zone a Traffico Limitato e le Aree Pedonali; f) incentivare l uso della bicicletta; 5.2. Valutazione Dovranno essere sviluppate specifiche analisi per ciascuno dei provvedimenti/interventi proposti, estrapolando dati in via previsionale, anche mediante l utilizzo di modelli di previsione, con particolare riferimento agli aspetti di cui al punto a), in funzione delle indagini Origine/Destinazione per il traffico sistematico ed occasionale con valutazioni ex ante ed ex post. 6. Qualità dei servizi a supporto della mobilità: 6.1. Interventi rientranti nell ambito delle competenze comunali e/o da attivare, previa condivisione, mediante accordi con altri enti/soggetti competenti: Si devono individuare soluzioni tendenti a migliorare il livello di servizio del sistema della mobilità: a) ottimizzando i tempi tra le diverse coppie origine/destinazione per tutti i sistemi di trasporto, ognuno da utilizzarsi nel suo campo di funzionamento tecnico-economico ottimale; b) aumentando l efficacia e le potenzialità di soddisfacimento della domanda di mobilità da parte del Trasporto Pubblico Locale urbano ed extraurbano, mediante proposte relative alla rete degli itinerari ed alle caratteristiche dei servizi; c) aumentando l'integrazione tra tutti i modi di trasporto sia individuali (auto, moto, cicli) che collettivi (ferrovie, autobus urbani ed extraurbani, taxi, ecc.), considerando l'intero sistema come una rete multimodale; d) integrando la tariffazione del trasporto collettivo ed il pricing del trasporto individuale, sempre con lo scopo dell ottimizzazione dell esercizio di ciascuna modalità; e) migliorando il comfort dell'utente del TPL a terra (organizzazione spazi delle fermate, segnaletica, ecc.); 6.2. Valutazione Devono essere usati diversi modelli e metodi per l analisi quantitativa, mediante indicatori sintetici quali la velocità commerciale media, il coefficiente di riempimento medio, la frequenza media dei servizi di trasporto collettivo, adottando la metodologia dei livelli di servizio, con un analisi ex ante ed ex post, di comparazione tra scenario di riferimento e quelli di progetto. PUM - capitolato speciale appalto definitivo 9

10 7. Incremento dell efficacia del sistema complessivo di trasporto 7.1. Interventi Devono essere studiati interventi in grado di aumentare la capacità e la fluidità di trasporto delle reti; 7.2. Valutazione Devono essere usati modelli di previsione dell uso dei diversi modi di trasporto (modal split), modelli in grado di individuare le correnti di traffico e le velocità dei veicoli sui rami della rete di trasporto, in funzione degli interventi previsti dal PUM, con analisi ex ante ed ex post. 8. Aumento della percentuale di cittadini trasportati dai sistemi collettivi 8.1. Interventi rientranti nell ambito delle competenze comunali e/o da attivare, previa condivisione, mediante accordi con altri enti/soggetti competenti, tenendo comunque in dovuta considerazione gli esiti e le risultanze degli studi regionali in materia di TPL: Devono essere studiati interventi finalizzati all incremento dell utilizzo dei sistemi di trasporto collettivo, attraverso l informazione, le tecnologie, la facilitazione dell acquisto dei titoli di viaggio, la creazione di portali della mobilità, la messa a disposizione di software per la programmazione degli spostamenti ripetitivi e occasionali, l individuazione delle aree in cui attivare/estendere il sistema del carsharing e la promozione di quello del car-pooling, e di quelle con vocazione per i servizi flessibili o a chiamata, delineandone gli interventi necessari alla loro attivazione Valutazione Dovranno essere sviluppate specifiche analisi per ciascuno dei provvedimenti/interventi proposti, estrapolando dati in via previsionale, anche mediante l utilizzo di modelli relativi all uso dei diversi modi di trasporto (modelli di modal split) e in particolare della quota modale del trasporto collettivo, includendo anche quella relativa al trasporto di cittadini con soluzioni di car pooling, car sharing e servizi flessibili, con un analisi ex ante ed ex post. 9. Riduzione dei fenomeni di congestione 9.1. Interventi Devono, in generale, essere individuate soluzioni integrate del sistema di trasporti e delle infrastrutture, finalizzate ad adeguare il rapporto domanda-offerta delle diverse componenti e al conseguente miglioramento del livello di servizio della circolazione stradale, anche attraverso politiche di regolazione della domanda di trasporto e di sosta attraverso forme di controllo e tariffazione, nonché di articolazione temporale in grado di distribuire le punte di domanda rilevate, in fasce orarie più ampie Valutazione Devono essere usati modelli di previsione del grado di saturazione analitico dei singoli archi delle reti di trasporto e sintetico delle stesse reti, con un analisi ex ante ed ex post. 10. Incentivo all uso di mezzi alternativi di trasporto con impatto ambientale più ridotto possibile Interventi Il PUM, in stretta connessione con la pianificazione del traffico, dovrà prevedere interventi di estensione, completamento e trasformazione in rete dei percorsi ciclabili già attrezzati o previsti, di strutturazione con spazi di sosta anche custodita, con servizi di manutenzione e con efficaci connessioni con le reti del trasporto pubblico e con i sistemi del verde pubblico, per l assorbimento degli spostamenti entro un raggio di 5 km, anche finalizzati ai collegamenti degli istituti scolastici: l estensione in area extraurbana della rete ciclabile deve continuare nella politica volta non solo ad PUM - capitolato speciale appalto definitivo 10

11 alternative di mobilità, ma anche alla valorizzazione delle componenti ambientali, storiche e paesaggistiche. Potranno essere inoltre proposti altri interventi finalizzati più in generale ad altre forme di trasporto, che determinino un minor impatto ambientale Valutazione Devono essere individuate le principali correnti di traffico interessate potenzialmente alla ciclabilità, con riferimento alla mobilità sistematica e occasionale, con analisi ex ante ed ex post. 11. Distribuzione delle merci in ambito urbano Interventi Nella proposizione delle soluzioni, si dovranno considerare le risultanze del progetto redatto dall Amministrazione Comunale di Udine per il Piano Urbano Reti Commerciali Infrastrutture e Trasporti in tema di logistica del trasporto merci in ambito urbano. Più in generale dovrà essere analizzato il tema del trasporto e della logistica delle merci, connessa al sistema produttivo/commerciale complessivo dell area studio, non limitandosi quindi a quello inerente alla sola distribuzione/circolazione di merci in ambito urbano. Gli interventi devono essere organizzati: 1) con elaborazione per filiere compatibili e non solo per flussi di traffico; 2) individuando soluzioni operative anche sulla base dell'esperienza delle imprese postali e dei grandi specialisti del trasporto espresso e della consegna a domicilio; 3) esplorando la possibilità di sfruttare appieno le infrastrutture ferroviarie esistenti per traffici intermodali e convenzionali (es. raccordi con Centri della Grande Distribuzione Organizzata); 4) valutando l utilizzo di strutture esistenti, per il consolidamento di carichi destinati a grandi superfici di vendita nell ambito dell area di studio; 5) individuando soluzioni operative che non comportino ricadute onerose aggiuntive per il commercio al dettaglio Valutazione Va verificata l'efficacia delle soluzioni proposte in una logica di concertazione con i vari attori coinvolti, tenendo conto delle criticità date dallo sviluppo del commercio elettronico sia nel settore business to consumer (B2C), sia in quello business to business (B2B). Qualora emergano problemi significativi legati alla circolazione/distribuzione delle merci, sia in ambito urbano sia nell area di studio, dovranno essere delineate le possibili proposte gestionali ed infrastrutturali per limitarne e renderne accettabili gli effetti. Il PUM deve porsi in sostanza l'obiettivo di realizzare progressivamente un sistema integrato e plurimodale di mobilità sostenibile al servizio del territorio, in base ai seguenti criteri ed esigenze: aggiornamento ed integrazione del quadro conoscitivo e della base dati sulla mobilità e delle previsioni territoriali, urbanistiche, economiche e sociali; recepimento delle linee di indirizzo strategiche di politica della mobilità formulate dall A.S.Ter. Udinese, in occasione della formulazione del parere inerente alla PRIMA FASE del presente incarico; rivisitazione delle priorità di intervento, con l'acquisizione di un unico punto di vista fra gli enti e quindi a vantaggio della speditezza del processo decisionale; accelerazione del processo di integrazione funzionale dei sistemi del trasporto pubblico e della sosta per garantire standard qualitativi e quantitativi sufficienti allo spostamento di quote significative di domanda dal mezzo privato al mezzo pubblico; PUM - capitolato speciale appalto definitivo 11

12 definizione di una strategia mirata di integrazione funzionale e gestionale del trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, al fine di un potenziamento ed adeguamento dell'offerta con riguardo alle necessarie economie di gestione; perseguimento dell'obiettivo primario della sicurezza stradale nell'organizzazione e nell'adeguamento della rete stradale; orientamento verso una mobilità sostenibile e la predisposizione di un pacchetto di azioni e di interventi strutturali per il contenimento dei livelli degli inquinanti nell'aria, in particolare proponendo le possibili iniziative di mobility management; crescita della ciclabilità quale contributo ad una mobilità efficiente ed eco-compatibile. Vincoli del PUM La redazione del PUM è soggetta ai seguenti vincoli: 1) Coerenza e conformità con gli strumenti pianificatori sovra-ordinati vigenti; eventuali proposte di varianti dovranno essere congruamente motivate e supportate; 2) possibilità tecnica di realizzare gli interventi per fasi funzionali in modo da ottenere dei benefici apprezzabili e quantificabili nelle fasi modulari di breve e medio periodo; 3) individuazione del fabbisogno economico e delle risorse finanziarie per coprire i costi sia di investimento sia di gestione del sistema; 4) il lavoro dovrà essere sviluppato in un ottica di continuità con le scelte pregresse. Nel caso sia necessario formulare proposte che contemplino scostamenti da linee programmatiche già formalizzate, dovranno essere adeguatamente motivate e giustificate nel contesto dello schema complessivo del sistema della mobilità proposto per l intera area; 5) valutazione della compatibilità ambientale, da effettuarsi secondo le procedure della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) secondo la normativa vigente, ancorché il risanamento ambientale sia uno degli obiettivi e pertanto esso, nel contesto dei PUM, giochi un ruolo attivo e propositivo piuttosto che passivo e di sola verifica. Articolo 5. Struttura, articolazione, contenuti del PUM e indirizzi orientativi per la sua redazione. Nel rispetto degli obiettivi sopra descritti, nella predisposizione del PUM si dovranno seguire le seguenti modalità/specifiche, quali indicazioni non prescrittive, che potranno essere oggetto di precisazione, miglioramento ed affinamento in sede di Relazione Tecnico metodologica, di cui all art. 11, lettera a). Le possibili variazioni rispetto alle indicazioni non prescrittive, sotto riportate, dovranno essere illustrate e motivate. STRUTTURA, ARTICOLAZIONE E CONTENUTI DEL PIANO Il Piano dovrà avere la seguente articolazione: 1.1 ANALISI Relazione illustrativa degli studi/piani/progetti in atto e/o disponibili, contenente una sintesi critica generale delle problematiche dagli stessi affrontate e delle politiche e delle scelte adottate; Relazione generale contenente l approfondimento su: - Analisi del sistema della mobilità attuale; PUM - capitolato speciale appalto definitivo 12

13 - Analisi e valutazione delle previsioni di pianificazione territoriale ed urbanistica in rapporto allo specifico tema della mobilità; - Individuazione delle criticità; Rappresentazione cartografica in scala adeguata dell ambito di studio; Rappresentazione cartografica generale coordinata delle infrastrutture esistenti, in fase di realizzazione e/o da realizzare, sulla base di specifiche relative agli attributi da rilevare ed alle modalità di condifica e restituzione che dovranno essere concordate con la Stazione Appaltante, e comunque in funzione di ogni esigenza di elaborazione e simulazione richiesta dal presente Capitolato; Analisi della domanda attuale, articolata nelle sue diverse componenti ore di punta antimeridiane e pomeridiane, in giornate significative (trasporto individuale, trasporto collettivo, sosta, etc.); Analisi dell offerta attuale (trasporto individuale, trasporto pubblico, sosta, etc.); Previsioni della domanda futura ore di punta antimeridiane e pomeridiane, in giornate ed in fasce orarie significative, tenendo conto sia del trend demografico naturale sia delle previsioni insediative più rilevanti; Analisi dell interazione tra domanda ed offerta; Costruzione e descrizione dello scenario zero e degli scenari di riferimento ; Documento Propedeutico di Sintesi (DPS), comprensivo del Rapporto ambientale preliminare di VAS. 1.2 PROGETTO Relazione generale; Definizione degli scenari di progetto; Simulazione modellistica, che relazioni gli scenari di riferimento con quelli di progetto; Definizione e confronto di scenari di progetto alternativi con relative soluzioni di intervento, anche con valutazioni quantitative e qualitative, in relazione alle previsioni territoriali, urbanistiche ed ambientali; Indicatori di valutazione con i relativi valori assunti nello scenario di riferimento e in quello di progetto; Valutazione dell'effettivo livello di raggiungimento dei singoli obiettivi di Piano; Verifica della coerenza e della compatibilità degli scenari di progetto con gli strumenti urbanistici e di pianificazione predisposti dai soggetti territoriali competenti, ovvero le misure necessarie a conseguire la suddetta coerenza; Definizione del sistema strutturale della mobilità e delle infrastrutture esistenti e di progetto, riferite all area Udinese, con idonea rappresentazione cartografica generale coordinata del sistema stesso; Predisposizione del programma degli interventi definiti a livello di fattibilità con indicazione, per ognuno degli interventi previsti, dei costi di realizzazione e relativo cronoprogramma di massima dei tempi di attuazione; Quadro economico-finanziario complessivo con la previsione dell eventuale apporto di soggetti finanziatori terzi; Schemi di intese e accordi eventualmente da sottoscrivere tra l A.S.Ter Udinese e gli altri soggetti competenti per l attuazione; Sistema di monitoraggio dell avanzamento dell attuazione del Piano; Rapporto ambientale e documento non tecnico, inerente al percorso di Valutazione ambientale strategica (VAS). PUM - capitolato speciale appalto definitivo 13

14 Si richiama inoltre il Documento di carattere urbanistico (di cui al successivo punto D) La pianificazione comunale delle Altre prestazioni ), territorialmente riferito alla estensione della Conurbazione udinese, di individuazione delle principali linee ed indirizzi strategici, inerenti gli aspetti della mobilità e della rete infrastrutturale; 2 REPERIMENTO DELLE RISORSE Il PUM dovrà contenere l analisi di tutte le possibili fonti utilizzabili (finanziamenti europei e statali, incentivi ministeriali, rientri tariffari, ecc.) per la copertura dei costi per la realizzazione degli interventi proposti, sia per il finanziamento degli investimenti sia per la gestione del sistema da esso previsto. Dovrà in particolare essere valutato il possibile coinvolgimento del capitale privato nella realizzazione degli investimenti nel sistema della mobilità, individuando a tal fine i casi di servizi altamente remunerativi e più facilmente separabili, in termini gestionali, dal resto del sistema. Negli altri casi, dovranno essere proposti schemi di ripartizione dei costi di gestione tra i beneficiari diretti dei servizi e gli altri beneficiari indiretti attraverso, ad esempio, le varie forme di tariffazione. INDIRIZZI ORIENTATIVI PER LA REDAZIONE DEL PUM ANALISI I rilievi di traffico e le indagini ai cordoni individuati saranno principalmente finalizzati alla composizione del quadro quantitativo riferito alla domanda di mobilità per la derivazione delle matrici O/D degli spostamenti, ricostruite sulla base dei dati di rilievo e dei dati e degli studi già disponibili, ed alla successiva calibrazione del modello di simulazione multimodale dell uso della rete di trasporto dell ambito territoriale di studio. A. Raccolta dati di base Nell area di studio come individuata all art. 1, sono stati redatti, o sono in corso di redazione, in approccio sinergico fra Amministrazioni ed Enti che operano sul territorio, diversi piani/progetti/studi, a vari stadi di definizione e finanziamento. Nella fase propedeutica dell Analisi del PUM, dovrà essere predisposta una sintesi ragionata che valuti il grado di coerenza di tali documenti, al fine di disporre di una base conoscitiva delle problematiche in essere, quanto più estesa e approfondita possibile. Nella fase di Analisi propriamente detta, l Aggiudicatario dovrà procedere alla raccolta dei dati disponibili per la ricostruzione del quadro di riferimento attuale. Data l ampiezza e la plurisettorialità della base dati necessaria per il successivo sviluppo dei lavori di redazione del PUM, l Aggiudicatario avrà accesso alle basi informative e documentali, rapportandosi con gli uffici di ciascuna Amministrazione comunale dell area Udinese, di quelli della Provincia di Udine, con i gestori del trasporto pubblico, con il gestore locale della sosta e con i gestori degli impianti semaforici, soggetti che il Comune di Udine, capofila del progetto, ha preventivamente coinvolto. In particolare saranno resi disponibili gli strumenti urbanistici vigenti e/o adottati, i piani del Traffico ed ogni altro studio, documento e/o progetto in materia di mobilità urbana ovvero necessari a conoscere ed approfondire il tema della mobilità stessa. PUM - capitolato speciale appalto definitivo 14

15 B. Indagini sul territorio Le componenti minime dei rilievi di traffico dovranno essere quelle di seguito elencate. Oltre alle nove sezioni già in corso di indagine da parte del Comune di Udine (viale Venezia, viale Cadore, via Martignacco, via Cotonificio, viale Tricesimo, via Cividale, via Pradamano, viale Palmanova, via Pozzuolo) da integrare per gli assi non indagati e quelle indagate dalla Provincia di Udine sulle Strade Provinciali di propria competenza (SP 49 via Udine - Pagnacco; SP Povoletto; SP. Sedegliano bis Pasian di Prato; SP 94 via Lumignacco Lumignacco; SP. 39 Latisana Codroipo), dovranno essere effettuati: 1) Rilievi di traffico classificati su un numero di sezioni stradali non inferiore a 35 (intendendosi per sezione l intera carreggiata) adeguatamente distribuite sulla rete principale (strade statali, provinciali e strade con funzioni rilevanti, indipendentemente dalle caratteristiche strutturali) su tre cordoni nel territorio dell area Udinese: - uno interno, corrispondente indicativamente a quello costituito dalle sezioni indagate dal Comune di Udine sul quale saranno effettuati rilievi di traffico su un numero di sezioni stradali non inferiore a 12 (comprese quelle oggetto delle indagini già in corso da parte del Comune di Udine); - uno intermedio, da individuare da parte dell Aggiudicatario e da indicare in sede di offerta, sul quale saranno effettuati rilievi di traffico su un numero di sezioni stradali non inferiore a 15; - uno esterno, corrispondente indicativamente al perimetro dell area Udinese, sul quale saranno effettuati rilievi di traffico su un numero di sezioni stradali non inferiore a 8. Tali rilievi dovranno essere effettuati in giornate significative ed in fasce orarie di punta. Ogni fascia oraria non dovrà essere inferiore alle 2 ore suddivise per intervalli di tempo di 15 minuti. 2) Sulle sezioni in cui si è stato effettuato il rilievo dei flussi di cui al punto precedente, dovrà essere successivamente svolta un indagine tramite intervista ai conducenti dei veicoli e dovrà essere compilato, da parte del rilevatore, il relativo questionario prestampato. Le interviste dovranno essere effettuate in una fascia oraria significativa per l intercettazione sia del traffico sistematico (addetti), sia di quello erratico (frequentatori) indicativamente 7,00./.11,00, con un tasso di campionamento del 10% per i veicoli leggeri e del 20% per quelli pesanti. Le informazioni saranno indirizzate a conoscere la reale Origine/Destinazione, l ora di partenza e di presunto arrivo, il motivo e la frequenza dello spostamento, il numero di persone a bordo/percentuale di carico. Dovrà essere impiegato un numero adeguato di intervistatori, affinché la percentuale di campionamento intervistato possa essere conseguita. In tale fase d indagine sarà assicurata la presenza continua della Polizia Municipale competente a cui sarà riservato il compito di far accostare i veicoli nell area individuata per l effettuazione delle interviste e successivamente permetterne la ripartenza in sicurezza. E fatto comunque obbligo all Aggiudicatario, in aderenza con quanto dallo stesso proposto in sede di offerta e prima dell inizio delle operazioni di rilievo ed indagine, presentare un calendario delle attività, da stabilirsi concordemente con il Dipartimento Territorio e Ambiente (Responsabile del Procedimento e/o con i suoi collaboratori), al fine di consentire l organizzazione dell assistenza necessaria. 3) In aggiunta ai rilievi di traffico sulle sezioni, è richiesta l effettuazione di rilievi di traffico su idoneo e significativo numero di intersezioni stradali. I rilievi dovranno essere classificati per tipologia di veicolo, distinti per direzione di flusso ed effettuati in due periodi della durata minima o multipla di 15 minuti ciascuno, da collocare nelle fasce orarie di punta. 4) Presso un numero corrispondente indicativamente al 20 % delle fermate per ciascun senso di marcia, di ciascuna linea urbana, da individuarsi come fermate principali (capolinea PUM - capitolato speciale appalto definitivo 15

16 sempre compresi) del Trasporto Pubblico Locale, dovrà essere effettuato il conteggio a terra dei passeggeri in transito sugli autobus, in fascia oraria di punta del sevizio, in giornata feriale tipo. 5) Presso un numero corrispondente indicativamente al 15 % delle fermate principali del Trasporto Pubblico Extraurbano presenti nell area di studio, dovrà essere effettuato il conteggio a terra dei passeggeri in transito sugli autobus, in fascia oraria di punta del sevizio, in giornata feriale tipo. 6) Su un campione del 10% dei passeggeri di cui ai rilievi dei precedenti punti 4 e 5, dovrà essere effettuata l indagine Origine/Destinazione, a mezzo di intervista con la compilazione da parte del rilevatore di un questionario prestampato riportante la reale O/D, frequenza e motivo dello spostamento. 7) Su un campione del 6% dei passeggeri di cui ai rilievi dei precedenti punti 4 e 5, dovrà essere effettuata l indagine di customer satisfaction. 8) Per quanto riguarda la campagna di indagine sulle dinamiche della sosta, è richiesta l implementazione dei dati già in possesso delle Amministrazioni comunali e/o delle Società di gestione della sosta. 9) Per le indagini sull utilizzo delle linee e dei servizi ferroviari (passeggeri, merci) possono essere assunti i dati in possesso della competente Direzione Regionale ed eventualmente integrati con analoga metodologia, oltre a quelli che verranno forniti dalle Aziende di gestione dei servizi. 10) Eventuali indagini sull utilizzo di altre modalità di trasporto (es.: taxi, motocicli, biciclette, ecc.). Le indagini sopra descritte dovranno costituire l implementazione dei dati già disponibili presso la competente Direzione Centrale per la Pianificazione Territoriale, Energia, Mobilità e Infrastrutture di Trasporto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e pertanto i dati dovranno essere raccolti in data base di formati ed elaborazione compatibili con quanto predisposto dalla suddetta Direzione Regionale. Tutte le operazioni di rilievo verranno coordinate dai professionisti incaricati e saranno a loro completo carico: il reperimento del personale, la sua formazione, l assicurazione e la retribuzione, e gli adempimenti relativi alla loro sicurezza. Esse dovranno essere effettuate in periodi significativi dell anno, caratterizzati da condizioni di punta dei flussi veicolari. Si precisa che qualora i risultati dei rilievi dovessero riportare valori non significativi o palesemente anomali o richiedessero, comunque, una ripetizione od un integrazione, oppure nel caso in cui durante la fase di progettazione si dovesse rendere necessaria la realizzazione di nuove indagini, l Aggiudicatario è tenuto ad eseguire nuove verifiche anche nella fase dedicata alla progettazione, eventualmente anche nella successiva Fase dedicata alla progettazione. Oltre agli elaborati in copia cartacea, i risultati dei rilievi dovranno essere forniti alla Stazione Appaltante nelle forme indicate al successivo art. 6. C. Costruzione del modello georeferenziate di rappresentazione del sistema della mobilità e del modello di simulazione multimodale della rete di trasporto La redazione del Piano dovrà avvalersi di un modello di simulazione. La rete stradale da porre a base del modello di simulazione (vedi punto1 del precedente punto B - Indagini sul territorio ), dovrà essere costituita da un numero di tratte stradali e conseguenti archi orientati, adeguato al livello di dettaglio del Piano, costruita sulla base del Grafo stradale e del TPL, predisposto dalla Direzione Centrale per la Pianificazione Territoriale, Energia, Mobilità e Infrastrutture di Trasporto della Regione Autonoma Friuli PUM - capitolato speciale appalto definitivo 16

17 Venezia Giulia, infittendoli opportunamente, ai fini del dettaglio territoriale del presente Piano. Al fine pertanto di consentire la valutazione della validità della proposta, l offerta dovrà contenere uno schema orientativo/indicativo degli archi stradali che saranno considerati. Il modello che verrà proposto dovrà permettere di simulare gli scenari di evoluzione del sistema di trasporto con l obiettivo quindi di fornire supporto al processo decisionale. A seguito della fase ricognitiva di raccolta e prima rielaborazione dei dati disponibili e di quelli reperiti con le indagini, si procederà alla costruzione del modello di simulazione che prevede la seguente serie di attività specifiche: 1) Zonizzazione del territorio oggetto di studio (area Udinese), sulla base delle zonizzazioni ISTAT, opportunamente aggregate ai fini del Piano, e congruenti con quelle adottate dalla citata Direzione Regionale per il Piano regionale del TPL (indicativamente in numero di ); 2) Zonizzazione ulteriore inerente sia a macro zone intermedie (indicativamente in numero di 25-30), da individuare all esterno del perimetro dell area Udinese e limitrofe all area stessa; sia a macro zone esterne (indicativamente in numero di 7-8), riguardanti il territorio regionale ed extra-regionale (anche eventualmente internazionale), utili a conoscere le OO/DD più esterne che possano interessare l area alla quale il PUM si riferisce; 3) Costruzione del grafo della rete stradale e dei relativi parametri funzionali: quale base del grafo stradale dovrà essere assunto quello già elaborato dalla competente Direzione regionale, sopra citata, opportunamente sviluppato e integrato per la parte riguardante l area di studio, secondo quanto indicato al precedente punto ) Elaborazione delle matrici OO/DD coerentemente alla zonizzazione effettuata (traffico privato, trasporto pubblico gomma, ferro), distinte per passeggeri e merci; 5) Calibrazione del modello agendo per successivi affinamenti sia sul sistema dell offerta che sulle matrici della domanda, fino a raggiungere un elevata correlazione tra i valori dei flussi simulati e quelli effettivamente rilevati sull insieme delle sezioni di controllo. Il modello dovrà avere una rappresentatività adeguata alla scala territoriale ed alle tematiche proprie del PUM e dovrà prevedere: la riproduzione di una rete multimodale e intermodale, cioè una rete che presenta alla domanda di mobilità una offerta di più modi alternativi e la possibilità/necessità di utilizzare in sequenza nel medesimo spostamento diversi modi di trasporto (ad esempio: auto+bus, auto+treno, auto+bus+treno, auto+bicicletta, bus+treno, ecc.), in quanto nell area in esame l integrazione dei diversi sistemi di trasporto e la configurazione/regolazione dei punti di interscambio diventano un aspetto rilevante dell offerta di trasporto da riprodurre nel modello di simulazione. Un tanto per favorire le forme di trasporto diverse dall auto privata. la riproduzione dei comportamenti delle diverse componenti di domanda, suddividendola fra: residenti e non residenti che si spostano per lavoro o studio; residenti e non residenti che si spostano per altri motivi. Il modello dovrà essere in grado di riprodurre i comportamenti e le ripartizioni modali ed i punti di interscambio delle diverse componenti di domanda ed eventuali spostamenti tra una modalità e l altra in funzione degli scenari proposti. Questa capacità di simulazione delle diverse componenti di domanda deve basarsi soprattutto sulla soluzione delle problematiche più ricorrenti e penalizzanti per il sistema traffico delle aree di studio. Un tanto al fine di rendere più precisi i riporti al traffico giornaliero medio, le stime di utenza su base annua delle diverse componenti di mobilità e le stime dei valori complessivi relativi alle esternalità ambientali. PUM - capitolato speciale appalto definitivo 17

18 Il soft-ware proposto dovrà essere completamente in lingua italiana, compatibile con i sistemi informatici in uso all Amministrazione Comunale di Udine e di quelli già in dotazione all Amministrazione Regionale per quanto riguarda la modellistica del traffico e del Trasporto Pubblico Locale. Le relative banche dati dovranno essere strutturate nelle forme definite al successivo art. 6. All atto della consegna dell elaborato finale, il modello di simulazione, con il relativo programma informatico utilizzato per la sua costruzione (nonché la documentazione necessaria per la sua gestione), diverrà di proprietà della Stazione Appaltante. Pertanto è richiesto all Aggiudicatario lo svolgimento di una fase dedicata all istruzione del personale per la gestione e l utilizzo del modello stesso, come meglio specificato al punto F) della successiva parte dedicata alle ALTRE PRESTAZIONI. D. Valutazione della situazione attuale o scenario zero Il processo di pianificazione avrà inizio con la definizione dello scenario zero che rappresenta il quadro del sistema della mobilità ricostruito sulla base delle attuali condizioni di esercizio. Tale scenario sarà sottoposto ad una valutazione tesa a far emergere le criticità del sistema di trasporto attuale, attraverso lo studio: 1) delle caratteristiche quantitative e qualitative della domanda di mobilità, ricavate sulla base delle indagini campionarie, dei dati da fonte raccolti e della simulazione attraverso il modello del sistema dei trasporti; 2) della struttura dell offerta infrastrutturale e dei servizi per le componenti: trasporto collettivo (su ferro e su gomma); rete stradale; sosta; piste ciclabili; 3) delle politiche adottate per il controllo della domanda di mobilità e del traffico; 4) dei valori di inquinamento e della qualità dell aria; 5) del livello dell incidentalità stradale; 6) del sistema di distribuzione delle merci; 7) degli aspetti economici della gestione del sistema dei trasporti. E. Scenari di riferimento Gli scenari di riferimento si costruiscono dallo scenario zero sovrapponendo tutti e solo quegli interventi infrastrutturali od organizzativi già programmati, finanziati o in via di realizzazione, che quindi concorrono a completare il quadro reale atteso a breve termine. Gli scenari di riferimento quindi comprendono: 1) le infrastrutture esistenti; 2) le infrastrutture in corso di realizzazione; 3) le infrastrutture programmate con completa copertura finanziaria; 4) gli interventi organizzativi e gestionali per la ottimizzazione del sistema dei trasporto esistenti o programmati con completa copertura finanziaria. Per gli scenari di riferimento sono calcolati i valori di partenza degli indicatori di obiettivo. Gli scenari di riferimento dovranno essere definiti nella sequenza temporale corrispondente agli anni 2011, 2015 e 2019, in coerenza agli scenari analizzati nel Piano Regionale del TPL. F. Documento Propedeutico di Sintesi Nella PRIMA FASE sarà redatto il documento propedeutico che, in riferimento al quadro conoscitivo, avrà la funzione di fornire alla Stazione appaltante l individuazione di massima dei limiti di trasformabilità infrastrutturale, ambientale, paesaggistico ed insediativo del PUM - capitolato speciale appalto definitivo 18

19 territorio interessato, nonché l illustrazione delle opzioni strategiche di assetto del progetto del sistema della mobilità. In tale documento saranno esposte le linee strategiche per la mobilità, con riferimento a ciascuno degli ambiti oggetto del PUM: trasporto pubblico locale e trasporto collettivo; trasporto privato sulla rete stradale locale; sistema della sosta; mobilità ciclo-pedonale; sicurezza della circolazione; politiche ambientali e di gestione della mobilità; sistema di distribuzione delle merci; sistema insediativo. Tale documento sarà redatto in conformità agli obiettivi generali del presente Capitolato e sarà oggetto di confronto/concertazione/partecipazione tra i soggetti interessati. Il documento, quindi, costituirà nella sua versione condivisa, unitamente alla esplicitazione da parte dell A.S.Ter. Udinese degli indirizzi definitivi, il riferimento guida per le successive fasi della progettazione del Piano. Gli obiettivi, le scelte strategiche e le azioni/politiche di piano delineate nel Documento propedeutico, quali elementi guida per le successive fasi di progettazione, sono sottoposti ad una prima valutazione di sostenibilità ambientale (Rapporto ambientale preliminare di VAS). PROGETTO A. Scenari di progetto Gli scenari di progetto saranno ottenuti aggiungendo agli scenari di riferimento i nuovi interventi infrastrutturali e tecnologici, nonché le misure di governo della domanda e gli interventi organizzativi e gestionali per l ottimizzazione del sistema di trasporto previsti dal PUM. Le alternative di Piano saranno valutate e confrontate anche avvalendosi della strumentazione modellistica; ciò permetterà - individuati i valori degli indicatori di obiettivo - di valutare il funzionamento della rete di trasporto nei vari scenari ipotizzati incrociando i differenti assetti infrastrutturali con le varie ipotesi di crescita della domanda. La valutazione degli effetti complessivi degli scenari di progetto deve essere effettuata in termini trasportistici, ambientali, territoriali, economici, finanziari e gestionali, rispetto agli scenari di riferimento. Il risultato di tale confronto sarà la formulazione definitiva dello scenario di progetto che costituirà il PUM, previa verifica e confronto con gli indirizzi dati dalla Stazione appaltante. L attività di definizione dello scenario di progetto comprenderà: 1) la definizione degli interventi; 2) l analisi della coerenza degli interventi con i documenti di pianificazione e programmazione; 3) la verifica di fattibilità tecnica, funzionale, amministrativa, economico-finanziaria ed ambientale delle opere infrastrutturali; 4) la definizione degli interventi organizzativi e gestionali che si intendono adottare nello scenario di progetto. Gli interventi possibili previsti nello scenario di progetto del PUM devono riguardare le seguenti tipologie: 1) le infrastrutture di trasporto pubblico, relative a qualunque modalità; PUM - capitolato speciale appalto definitivo 19

20 2) le infrastrutture stradali, con particolare attenzione alla viabilità a servizio dell interscambio modale; 3) i parcheggi, con particolare riguardo a quelli di interscambio; 4) le iniziative dirette ad incrementare e/o migliorare il parco veicoli; 5) il governo della domanda di trasporto e della mobilità, anche attraverso la struttura del mobility manager d area e la rete dei mobility manager aziendali; 6) i sistemi di controllo e regolazione del traffico; 7) i sistemi d informazione all utenza; 8) la logistica e le tecnologie destinate alla riorganizzazione della distribuzione delle merci nelle aree urbane. Gli scenari di progetto dovranno essere definiti nella sequenza temporale corrispondente agli anni 2011, 2015 e 2019, in coerenza agli scenari analizzati nel Piano Regionale del TPL. B. Valutazione comparata Si prevede l utilizzo del procedimento di analisi costi/benefici che, oltre a riconoscere la centralità dei benefici interni al settore (determinati dalla riduzione dei veicoli*km per l introduzione di mezzi di miglior efficienza e/o capacità - ad esempio la sostituzione di veicoli*km con bus*km o treni*km), obbliga a leggere in termini economici ogni impatto del progetto, anche su settori diversi da quello dei trasporti (ad esempio la riduzione dei tempi di spostamento, dell incidentalità stradale o delle emissioni inquinanti, ecc.). Potranno altresì essere proposte, ai sensi del comma 2 del presente art. 5, altre metodologie di valutazione comparata, ritenute migliorative e più efficaci ad esplicitare la valutazione stessa. La valutazione comparata degli scenari di riferimento e di progetto dovrà essere effettuata nella sequenza temporale corrispondente agli anni 2011, 2015 e 2019, in coerenza agli scenari analizzati nel Piano Regionale del TPL. C. Definizione progettuale degli interventi del PUM Gli interventi contenuti nel PUM possono avere un diverso grado di definizione progettuale e quindi diversi livelli di valutazione delle caratteristiche tecnico-funzionali e dei relativi costi. Per tutte le opere si richiede di effettuare, come minimo, verifiche tecniche ed economiche (supportate, per ognuno degli interventi, almeno dai seguenti elaborati tecnici: planimetria generale e schemi grafici dell intervento e calcolo sommario della spesa dell intervento stesso ), ovvero individuare dettagliatamente le esigenze progettuali, necessarie alla redazione degli studi di fattibilità di cui all art. 11 comma 2 del D.P.R. n. 554/1999, in collaborazione con le Amministrazioni e gli uffici competenti. ALTRE PRESTAZIONI A. Concertazione e Partecipazione L iter di formazione del PUM sarà accompagnato, passo passo, da un azione di concertazione di due tipi: Concertazione ristretta: che interessa le Amministrazioni componenti l A.S.Ter., in quanto direttamente interessate e coinvolte nel progetto, più l Amministrazione Provinciale di Udine. Il consenso sulle scelte di Piano costituisce infatti un elemento base sulla approvabilità del Piano stesso, specie nel caso in cui le scelte modifichino l assetto dei trasporti nell area. PUM - capitolato speciale appalto definitivo 20

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