CARTA dei SERVIZI Casa Famiglia Dolce Acqua

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1 CARTA dei SERVIZI Casa Famiglia Dolce Acqua PROFILO DELLA COMUNITÀ Ente titolare: Famiglia Bianchi Giampiero e Caricchio Maria Vincenza Responsabile: Bianchi Giampiero e Caricchio M. Vincenza Indirizzo: Via Mascherino, S. Giorgio di Piano (BO) Tel. Fax Mail: pienza2@libero.it Accoglienza: Minori e Madri con figli PREMESSA L esigenza di connettere riflessioni, abilità e conoscenze maturate come volontari attivi nel campo dell accoglienza e del lavoro di prevenzione del disagio, ha portato i soci fondatori a formalizzare e costituire l Associazione Dolce Acqua. La casa famiglia è uno dei progetti finalizzati alla costruzione di risposte adeguate ed efficaci al disagio. Dopo una significativa esperienza di volontariato internazionale che ci ha motivato fortemente all incontro con l altro, abbiamo deciso di impostare la nostra vita familiare all apertura e alla condivisione. Il punto forte della nostra famiglia è la fitta rete amicale in cui siamo inseriti. Siamo tra i fondatori dell Associazione Dolce Acqua, nata nel Dolce Acqua si propone come scopo di: promuovere la cultura della solidarietà e della condivisione tra le persone e, tra queste e le istituzioni; la sensibilizzazione all accoglienza e alla cultura dell affido familiare; Ha come mission l aiuto alle persone in difficoltà e si attiva per la prevenzione del disagio giovanile ed il sostegno alla cura genitoriale. Da anni si attiva nel divulgare e organizzare forme di volontariato possibili nel mondo giovanile con l obiettivo di formarli alla solidarietà, alla valorizzazione della dignità umana e stimolare in loro la crescita della sensibilità alle

2 difficoltà altrui affinché nel futuro possano portare questi valori nel quotidiano e nel locale. Educare i giovani alla cultura della responsabilità e della partecipazione attiva che solleciti l individuazione di scelte personali in una logica di bene collettivo è uno degli obiettivi. Offriamo ai giovani l opportunità di vivere un esperienza diversa dai propri abituali schemi di vita, assieme a ragazzi di diverse nazionalità per dare un aiuto volontario, gratuito e concreto a chi si trova nel bisogno; facilitare la conoscenza di altre culture e realtà, specialmente per favorire scambi interculturali. Dolce Acqua organizza infatti, Work Camp europei e accoglie presso la casa famiglia volontari SVE (Servizio di Volontariato Europeo) per periodi da sei a nove mesi di permanenza. Organizza scambi giovanili, aderendo al progetto programma Gioventù in azione della commissione Europea. L Associazione ha ottenuto dalla Repubblica Italiana Agenzia Nazionale per i Giovani il Certificato di Accreditamento: Numero della manifestazone d interesse 2008-IT-73 Validità dell accreditamento dal 23 Aprile 2008 al 23 Aprile 2011 Gioventù in Azione è un programma della Commissione Europea - Direzione Generale Istruzione e Cultura. L'Autorità Nazionale del programma è il Dipartimento per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Gioventù in Azione è un programma di educazione non formale e promuove progetti europei di mobilità giovanile internazionale di gruppo e individuale attraverso gli scambi e le attività di volontariato all'estero, l'apprendimento interculturale e le iniziative dei giovani di età compresa tra i 13 e i 30 anni. CARTA DEI SERVIZI La Carta dei Servizi rappresenta lo strumento primo con cui la Casa Famiglia Dolce Acqua vuole instaurare un rapporto diretto e trasparente con il cliente e l utente finale, con chiarezza di compiti e responsabilità reciproche: la carta infatti descrive sinteticamente i principi fondamentali, i servizi offerti, indica le modalità per accedervi e definisce gli standard di qualità che la casa famiglia s impegna a garantire. I principi fondamentali che sono alla base dell attività della struttura sono di seguito descritti: Eguaglianza: a parità di esigenze i servizi devono essere forniti in modo uguale a tutti gli utenti senza distinzione di razza, sesso, nazionalità, religione ed opinione politica. Imparzialità: tutti gli operatori/volontari sono impegnati a svolgere la loro attività in modo imparziale, obiettivo e neutrale nei confronti di tutti gli utenti. Partecipazione: i servizi, i familiari devono poter verificare costantemente la correttezza dei comportamenti, la qualità dei servizi e l osservanza delle norme di legge. Essere partecipi alla stesura del progetto educativo individuale per ogni minore ed il progettopercorso di vita e di autonomia per i minori diventati maggiorenni in comunità. Là dove sarà possibile saranno coinvolti anche i genitori dei ragazzi. Efficacia ed efficienza: le risorse disponibili vengono impegnate nel modo più razionale ed oculato possibile al fine di produrre i massimi risultati possibili in termini di benessere degli utenti e di gratificazione del personale. CARATTERISTICHE ESSENZIALI DELLA CASA FAMIGLIA Tipo di struttura La nostra Casa-famiglia è una grande casa di campagna ristrutturata, di civile abitazione che ci consente di avere lo spazio dalla normativa vigente per l accoglienza. È ubicata a San Giorgio di Piano a cinque Km dal centro. Il paese ha abitanti ed è un contesto sociale e territoriale idoneo. È servito da tutte le strutture necessarie, sia a livello sanitario, sia a livello ricreativo, scolastico e sportivo, con la presenza della parrocchia e un centro

3 giovanile che svolgono molteplici attività socio-culturali-ricreative. È servito dai trasporti urbani e dalla ferrovia dello stato. La casa-famiglia è gestita da una famiglia accogliente, marito e moglie, con i titoli richiesti, e due figli naturali. I Minori accolti hanno un età compresa tra gli 0 e i 18 anni, con difficoltà di vario tipo, in particolare problemi familiari e relazionali, maltrattamento e abuso sessuale. La funzione genitoriale dei responsabili: - Garantisce una presenza e una relazione affettiva significativa al bambino accolto in affido. - Assicura l accompagnamento nel suo individuale percorso, elaborando insieme ai servizi responsabili l intervento educativo, che possa condurlo verso un autonomia e uno sviluppo delle proprie capacità, e tutte le forme attuabili a garantirne il rientro nella propria famiglia, là dov è possibile. Il lavoro della famiglia nella sua quotidianità diventa un ambiente terapeutico nel momento in cui il minore viene accolto nel suo bisogno e ne diventa parte costruttiva sentendosi accettato, recuperando così fiducia in se stesso e negli altri; il nostro perseverante esserci rende l incontro ed i nostri intenti più credibili e sentiti. - Offre uno spazio creativo non solo fisico ma soprattutto mentale e personale che dà la possibilità di generare l interesse ad essere protagonisti della propria storia stimolando strumenti e competenze al ri-scoprire e ri-creare il senso della propria autostima, nel rispetto dei propri tempi risorse interiori. IDENTITÀ La Casa Famiglia Dolce Acqua è composta da una coppia genitoriale: Maria Vincenza Caricchio (1959) Giampiero Bianchi (1952) e due figli naturali: Giulia (1989) e Michele (1990). Vincenza è educatore di comunità infantile, Consulente per l Affido Familiare e Mediatore culturale. Giampiero ha il titolo previsto dalla regione Emilia Romagna per la gestione di comunità di accoglienza. L esperienza della coppia ha visto inizio nel LE FINALITÀ PEDAGOGICHE Attraverso percorsi personalizzati si mira al raggiungimento, per i propri ospiti, di un buon grado di autonomia, compatibile con le loro problematiche, necessarie al reinserimento sociale. L obiettivo fondamentale è quello di stimolare e valorizzare le risorse umane di cui ogni persona è portatrice, affinché acquisisca autostima, fiducia nelle proprie ed altrui possibilità ed, inoltre, la capacità di relazionarsi con il mondo e di progettare il proprio futuro. La proposta educativa è strumento fondamentale per la trasformazione dei comportamenti e la struttura ospitante diventa luogo privilegiato di sperimentazione di nuovi modelli relazionali e di comunicazione educativa attraverso la quale interiorizzare la capacità di accettare, rispettare ed accogliere l altro e se stesso. L intervento educativo, concepito come risposta ai bisogni del minore e come mezzo per aiutarlo ad elaborare un personale progetto di vita, tocca gli aspetti: - dell identificazione e costruzione del sé; - del confronto con il gruppo dei pari; - della relazione con modelli adulti di riferimento; - della socializzazione; - della corresponsabilità; - dell acquisizione degli strumenti culturali di base: scolarizzazione; - della formazione ed orientamento professionale; - del acquisizione delle fondamentali regole igienico-sanitarie;

4 - della gestione degli impegni e la valorizzazone del tempo libero - della valorizzazione delle proprie attitudini ed interessi; - dello sviluppo della creatività; dell inserimento nella realtà e nel mondo del lavoro. La comunità si pone come luogo di accudimento e relazione. E come avviene all interno di una famiglia, il procedere pedagogico utilizza soprattutto il linguaggio delle cose: spazio, tempo, gesti, ascolto diventano ambito di relazione e modalità di comunicazione e la competenza delle figure genitoriali si gioca in una azione e relazione educativa nuova ogni volta, ma sempre sostanziale, costruttiva, impegnativa. Il lavoro dell educare, al di là dei molti e necessari obiettivi di tipo educativo, è un lavoro di costante accompagnamento che ha in sé stesso la meta. Riteniamo,quindi, indispensabile, per una buona riuscita del progetto, una equipe di operatori motivata e qualificata, in grado di perseguire gli obiettivi del progetto educativo globale (progetto quadro) e di ogni progetto individualizzato (PEI) e al tempo stesso di stare accanto al ragazzo/a proponendogli una relazione di senso che lo aiuti a rielaborare quanto gli succede e a ridefinire l immagine che egli ha della sua storia, del mondo, degli altri e di sé stesso. L accoglienza in un contesto familiare è, inoltre, il luogo che testimonia un percorso di sviluppo e crescita degli interventi sociali che ha determinato: - un passaggio dall istituto ad un piccolo gruppo sempre più rispondente e consono al modello familiare; - una forma di assistenza, ad una risposta d emergenza, coordinata e programmata; - una risorsa più adeguata ad accogliere i minori nella fase pre-adolescenziale e adolescenziale, età in cui la proposta di affido in famiglia affidataria si rivela, molto spesso, fallimentare, e l intervento educativo problematico e complesso; - la promozione sul territorio di una cultura di attenzione e di accoglienza dei minori in difficoltà. OBIETTIVI Vivere un clima di famiglia insieme a chi ospitiamo: crediamo nella forza creativa della famiglia. Crediamo fortemente che la famiglia in quanto tale sia una grande ricchezza e un luogo in cui esistono due figure di riferimento fisse, non il modello migliore ma un esperienza altra di confronto. Dove tutto viene condiviso alla pari con gli altri membri in un contesto caldo, dove ognuno possa essere ascoltato ed avere la possibilità di esprimersi nei propri tempi e nei modi propri, senza giudizi e pre-giudizi, dove la crescita di ogni membro sia accompagnata e guidata da tutti. La creazione e lo sviluppo di una rete comunitaria: Attorno a noi ruotano diverse famiglie (che a loro volta sono risorsa) sensibili rispetto all accoglienza, alcune delle quali sono famiglie affidatarie. Molte altre persone (nonni, zii, parenti vari e conoscenti) partecipano alla nostra vita di Casa Famiglia attraverso un azione di aiuto concreta e utile a noi e a loro. Questo è un lavoro di relazioni personali, di incontri, di esperienze, di sentimenti ed anche un lavoro lungo e paziente che necessita di tempo e di molte energie. La rete può diventare sempre più larga e sempre più fitta, capace di sostenere in futuro impegni sempre più grandi. Inserimento lavorativo, cooperative di servizi, creazione di una Comunità Educativa, ecc. Un lavoro di mediazione tra Pubblico e Privato: Quello della nostra Casa Famiglia è anche un lavoro di mediazione tra Pubblico e Privato grazie al quale è possibile uno scambio di servizi influendo così positivamente ed efficacemente sull utenza e la società in genere. La collaborazione tra Servizi e Casa Famiglia riguarda: - la reciproca disponibilità a collaborare nella realizzazione di una migliore qualificazione degli interventi connessi all accoglienza di minori e adulti,

5 - sensibilizzazione e promozione rivolta alle famiglie e alle singole persone residenti sul territorio sui temi dell accoglienza, affiancamento e affido familiare, solidarietà. COSA PROPONIAMO E COME: - un ambiente familiare con caratteristiche educative; - un ambiente di comunità dove si condividono le stesse esperienze di affido con altre famiglie. Esso offre percorsi formativi, educativi, ludici, spirituali e di servizio; - integrazione sul territorio e punto di riferimento per esso (scuola, parrocchia, gruppi sportivi, ecc.); - risposta a bisogni particolari avvalendosi della consulenza di centri specialistici presenti sul territorio (psicoterapia, psicomotricità, ecc.); - accompagnamento all affido familiare; - definizione di un Progetto Educativo individualizzato che tenga conto della specificità e dei bisogni personali dei minori, costantemente verificato con i servizi competenti. ORGANIZZAZIONE DELLA COMUNITÀ CAPACITA RICETTIVA: 6 DI CUI CONVENZIONATI: 0 DI CUI PRONTA ACCOGLIENZA: 1 PERSONALE VOLONTARIO 2 coniugi, responsabili della comunità 1 psicopedagogista, supervisione della coppia ALTRE FIGURE SIGNIFICATIVE: 1 per l aiuto pulizie, volontari e tirocinanti, mediatore Culturale, Servizio di Volontariato Europeo. TIPOLOGIA DELLE CAMERE E POSTI LETTO È in grado di ospitare 6 minori. È dotata di n 4 camere da letto a due posti letto. Ogni camera è dotata di apparato di riscaldamento e di aria condizionata. Dispone di 5 bagni di cui uno per portatori di handicap. Gli ambienti comuni sono: sala da pranzo, sala soggiorno-giochi-tv, salottino per conversazione, lettura ascolto musica, lavanderia, stireria, cucina. SPAZI ESTERNI Un grande giardino Un orto Adiacente alla casa famiglia c è un centro di aggregazione giovanile attrezzato, di cui possono usufruire i nostri ragazzi per fare ricerche su internet, organizzare feste di compleanno, invitare gruppi di amici per guardare film o ascoltare musica. DESTINATARI DEL SERVIZIO La comunità accoglie minori tra 0 e 18 anni in stato di abbandono o bisognosi di protezione, che non possono essere dati in adozione dalle autorità competenti. Soggetti che per problemi individuali, familiari, scolastici, sociali si trovano in condizione di grave incuria, svantaggio, devianza, abbandono, a che assistono o subiscono violenze di tipo psicologico o fisico tali da alterarne la crescita o impedirne un educazione e uno sviluppo psicologico adeguati.

6 MODALITÀ DI AMMISSIONE. Le ammissioni degli accolti vengono effettuate in accordo con l Ente inviante. L ammissione avviene su proposta dell Ente che ha in carico il minore o l adulto (compilando e inviando alla Casa Famiglia l apposita scheda che alleghiamo, Allegato N.2), sulla base di un inquadramento preliminare della sua condizione fisica, psicologica e sociale al quale segue una individuazione dei bisogni e delle necessità a cui rispondere. Verificata la compatibilità del minore o adulto al progetto della nostra Casa famiglia, attraverso il confronto con il supervisore, si procede ad un incontro con l Ente inviante e alla condivisione del progetto quadro. Entro due mesi dall ingresso dell accolto si realizzerà in stretto accordo con l Ente il Progetto Educativo individualizzato. Periodicamente e in maniera programmata, si procederà, insieme all Ente inviante a monitorare l accoglienza in corso: i processi fisici, psicologici ed educativi e i risultati progressivamente ottenuti. MODALITÀ DI DIMISSIONE. Anche le dimissioni avvengono in pieno accordo con l Ente inviante. Ciò può avvenire per il raggiungimento dell obiettivo del progetto educativo individualizzato condiviso all inizio e in itinere, oppure può avvenire per l impossibilità di prosecuzione del progetto stesso. STILE EDUCATIVO Attraverso noi (figure genitoriali stabili) è possibile riconoscere i punti di forza ed i punti deboli dell accolto. I primi necessitano di essere restituiti e la persona, riflettendo, li può fare propri e metterli in gioco nelle relazioni con gli altri. In questo modo rafforza la propria autostima. Gli aspetti critici vanno, invece, analizzati accuratamente in quanto, per quelli altamente gravi occorre ricorrere al sostegno di professionisti esterni, mentre per le difficoltà più gestibili il nostro impegno è rivolto a: Facilitare le relazioni familiari in modo che diventino significative e siano la base per la comprensione del senso di appartenenza dell accolto al nucleo. Questo è possibile attraverso: - il dialogo; - la corporeità (baci, abbracci, cura, ecc.); - il gioco; - il confronto con tutta la famiglia. Curare l integrazione della persona nel nuovo contesto sociale di riferimento accompagnandola in un percorso che vinca la solitudine interiore, raggiungendo così la consapevolezza di essere amato. Aiutarla, inoltre, a strutturare relazioni positive dove ognuno è unico e irripetibile, diventando, proprio per questo, ricchezza per gli altri. Puntiamo alla condivisione con chi responsabilmente sviluppa lo stile di vita della speranza. Tutto ciò è possibile attraverso momenti forti di svago che coinvolgono tutta la Casa Famiglia, le vacanze, giochi di squadra durante il Campo Famiglia estivo, pizzeria, cinema, viaggi, ecc. - Sollecitare l acquisizione delle autonomie e lo sviluppo delle capacità specifiche di ognuno attraverso la cura e la gestione della casa e del giardino in cui l ambiente familiare diventa terapeutico nel momento in cui colui che ha bisogno di aiuto ne diventa parte costruttiva. La prima avviene mediante turni ben definiti e riguarda apparecchiare e sparecchiare la tavola, preparare la lavastoviglie, spazzare per terra dopo i pasti, stendere la biancheria pulita, raccogliere quella asciutta ma anche piegarla,

7 riordinare gli spazi comuni come il salotto e la sala-giochi e luoghi propri come le scrivanie per lo studio, gli armadi ed il letto. Riteniamo importante insegnare ai più grandi la cura dei piccoli facendo far loro anche cose per gli altri, come preparare la colazione o la merenda. Bambini e adulti sono coinvolti anche nella cura del giardino per ciò che riguarda la raccolta delle foglie, l erba tagliata, la raccolta dei frutti degli alberi e dell orto. - Curare la gestione della persona e delle cose. Riteniamo significativa la cura della propria persona che, dopo un periodo di accompagnamento, avviene autonomamente. In ogni caso, affianchiamo sempre i bambini cercando di valorizzare le loro caratteristiche fisiche nel rispetto del processo di crescita che li coinvolge. Accanto allo spazio comunitario, ognuno ha a disposizione uno spazio privato dove mettere le proprie cose come i giochi regalati dai genitori originari e oggetti che non si desidera condividere con gli altri. - Stimolare la crescita dell auto-stima della persona che sentendosi accolta recupera fiducia, speranza in sé stessa, negli altri e nel mondo. È così che le regole diventano confini utili per la libertà di tutti e lo stile sobrio rende il lavoro che facciamo più credibile. Non offriamo a chi accogliamo solo uno spazio fisico ma soprattutto uno spazio mentale, affettivo e personale. Consiste nel dare la possibilità ad ognuno di diventare uomo o donna creando qualcosa di proprio. Non tutto deve essere consegnato già fatto, la persona, in particolare se prova un certo senso di disagio, diventa sé stessa se impara a essere lei protagonista della sua storia scoprendosi, creandosi. Questo può avvenire offrendo la possibilità e gli strumenti necessari per far nascere la nuova Identità, spetta poi alle figure di riferimento significative cogliere i modi e i tempi giusti. Supportare l integrazione in ambito: - scolastico: mediante, dove richiesto, insegnanti di sostegno, progetti educativi formulati insieme alla famiglia, laboratori scolastici pomeridiani (informatica, manualità, motricità, teatro, ecc.), svolgimento dei compiti, ecc. - extra-scolastico: con attività sportive, uscite con gli amici, attività organizzate dall Associazione Comunità Venite alla Festa, feste, cinema, cene e compleanni, ecc. - lavorativo: le attività di cura e manutenzione interne ed esterne alla Casa famiglia sono preparatorie all inserimento nell ambito lavorativo degli adulti accolti. Nel totale rispetto delle problematiche della persona accolta ci impegniamo a supportare psicologicamente e affettivamente le eventuali difficoltà dell ambito lavorativo. - formativo: proponiamo agli accolti la possibilità di partecipare alle attività proposte dalle diverse associazioni del territorio che offrono occasioni formative ed educative. Ponendo attenzione alle diverse abilità dei minori diamo loro la possibilità di svolgere hobby che valorizzino le attitudini personali. Questi tre ambiti operano in rete in modo tale che non si perda mai di vista l individualità del minore-adulto e si abbia, quindi, un unico progetto con obiettivi condivisi in ogni settore. A seconda dei casi, consideriamo importante accompagnare la relazione dei minori con la famiglia d origine, nonché le forme ed i tempi degli incontri con questa, in accordo con l Ente inviante e i Servizi Sanitari competenti, in conformità con quanto eventualmente disposto dal Tribunale per i minorenni. L aspetto più delicato, riguarda la preparazione psicologica dei bimbi a tali incontri nonché l elaborazione dei loro stati d animo. Assicuriamo il sostegno morale ed educativo negli eventuali percorsi giudiziari. La rete di famiglie nella quale è inserita la nostra Casa Famiglia e precedentemente nominata, è sicuramente un valore-aggiunto al nostro compito educativo. I nostri

8 bambini trovano altri adulti di riferimento che, soprattutto in adolescenza, possono assumere grande importanza. Il nostro stile educativo si esplicita nella realizzazione dei progetti educativi individualizzati per i minori e nel progetto di vita per gli adulti accolti. La valutazione e il monitoraggio avviene con scadenza periodica in collaborazione con l Ente inviante e i servizi sanitari competenti. Compiti e ruoli del personale Ogni figura adulta che partecipa attivamente nella casa famiglia deve essere: - un riferimento affettivo e di sicurezza - un facilitatore degli scambi psico-sociali - un riferimento di autorità autorevole - un creatore di occasioni per scoperte e nuovi rapporti spazio-temporali. Le eventuali forme di presenza delle figure di supporto (volontari e tirocinanti) e il loro coordinamento. Le figure di supporto nella Casa Famiglia: Educatore per interventi specifici Volontari dell Associazione Dolce Acqua Parenti della coppia genitoriale Altri volontari provenienti dal territorio con ruoli educativi rivolti ai minori Specialisti (pedagogista e psicologa) con funzioni e di supporto e supervisione nei confronti della coppia responsabile del progetto Ragazzi/e in Servizio Civile Nazionale Ragazzi/e Scout Tirocinanti dell Università di Bologna Il coordinamento, la formazione e i momenti d incontro di tali figure vengono gestiti dalla coppia genitoriale in collaborazione con l Associazione Dolce Acqua. FORMAZIONE Impegni che l'ente gestore assume per la formazione e l'aggiornamento degli adulti o degli operatori, garantisce un supporto formativo in grado di assicurare il consolidamento di competenze: - Pedagogiche : per trasformare le relazioni in strutture coscienti di evoluzione - Psicologiche: per gestire la dimensione affettiva ed emotiva del lavoro - Sociologiche: per analizzare e costruire realistiche reti d intervento - Di animazione: per arricchire la relazione anche in termini di attività e proposte - -preventive: per impostare specifici interventi volti all acquisizione di abilità personali e sociali in grado di contrastare processi di deterioramento. Tale supporto formativo è fornito attraverso quattro strumenti privilegiati: 1) La supervisione del servizio 2) La continuità delle riunioni d equipe ed il coordinamento sul campo del lavoro 3) La partecipazione ad attività di formazione specifiche predisposte dell ass. Dolce Acqua. 4) La partecipazione ad iniziative di aggiornamento esterne - Piano formativo della Regione Emilia Romagna, della provincia di Bologna - Partecipazione ad incontri formativi organizzati da altri Enti, anche a livello extra provinciale e nazionale. L obiettivo di fondo resta quindi quello di attivare dei cambiamenti nella persona attraverso l acquisizione di nuove forme di pensiero, di comportamento, di autorappresentazione e relazione quotidiana, per valorizzare in questo modo il senso duraturo di una struttura fondamentale di transizione come la comunità.

9 PRIVACY L ente garantisce la riservatezza dei dati dei minori accolti ai sensi del DLGS 196/03. I dati comunicati da parte del Servizio inviante sono custoditi in idonei locali ai quali possono accedere unicamente gli adulti accoglienti o personale specificamente incaricato. I dati identificativi e sensibili del minore vengono trattati per le finalità legate alla loro accoglienza nella casa famiglia e alla realizzazione del progetto educativo individualizzato concordato coi Servizi invianti. Gli adulti accoglienti comunicano a educatori, volontari, insegnanti o ulteriori persone che si relazionano con i minori le informazioni strettamente necessarie allo svolgimento delle attività loro affidate, informandoli sulla tutela dei dati comunicati. In nessun caso i dati sono soggetti a diffusione. RETTE Retta Giornaliera 55,00 più aggiornamento ISTAT annuale. A fronte dei servizi, delle attività e delle prestazioni sopra indicate è richiesto un contributo economico all Ente che provvede al pagamento. Tale contributo giornaliero attualmente è pari a 55 e subisce nel tempo gli adeguamenti in funzione degli aumenti del costo della vita dell indice ISTAT FOI. L importo è da intendersi forfetariamente relativo a tutte le spese di mantenimento quotidiane e ordinarie coerenti con la vita della Casa famiglia compresi gli abbigliamenti, materiali ludici ed educativi, attività sportive, beni personali, vacanza con la struttura ed eventuali farmaci necessari alle normali malattie. Sono escluse dalle spese ordinarie: cure, visite specialistiche, farmaci particolari legati a patologie sanitarie. Viaggi a scopo di studio, vacanze e le esperienze formative (corsi o laboratori specifici), atte a valorizzare le propensioni personali. Corsi professionali privati e l acquisizione della patente B. Nell eventualità si rendessero necessarie altre spese straordinarie, non programmate, né previste o interventi, terapie, e/o trattamenti specialistici, protesi, attrezzi speciali, spese legali, ecc., queste spese potranno essere anticipate dalla Casa Famiglia, previa autorizzazione dell Ente inviante e corrispettivo rimborso a fronte di note giustificative. Per l accoglienza di neonati esposti, fino al compimento di un anno di vita, il contributo economico è pari alla retta giornaliera di 45 Per il sostegno-supporto a famiglie in difficoltà, il contributo sarà da concordare sulla base delle caratteristiche e dell impegno richiesto dai servizi. Per tutto ciò che non è espressamente previsto nella presente carta dei servizi, si applicano le norme del Codice Civile, le disposizioni normative nazionali e regionali che disciplinano l accoglienza dei minori in comunità. In fede I responsabili Bianchi Giampiero Caricchio Maria Vincenza

10 Allegato n. 2 SCHEDA INFORMATIVA Servizio Sociale di riferimento: DESCRIZIONE SITUAZIONE Componenti famiglia d origine: Problema emergente del/i quale/i si chiede l accoglienza: Finalità-obiettivi del progetto di accoglienza e sua durata: TIPOLOGIA DELL ACCOGLIENZA RICHIESTA Affido a tempo pieno Affido settimanale (dal lunedì al venerdì-sabato) Affido diurno (dal mattino alla sera) Affido parziale (2-3 pomeriggi) Appoggio-supporto ad una famiglia (spesa, trasporto, altro specificando quale tipo di appoggio è richiesto) Accoglienza di un adulto (specificare di quale tipo) Impegni periodici per la famiglia accogliente: tempi e modalità (visite-incontri con famiglia d origine, incontri con esperti-specialisti, ): DATI ANAGRAFICI DEL/DEGLI ACCOLTO/I

11 Età: Sesso: Provenienza: Livello di autonomia personale: Se adulto: stato civile: Cittadinanza: Professione: Patente: In possesso di un mezzo di trasporto: INDICAZIONI GENERALI SULLA TIPOLOGIA DELLA FAMIGLIA ACCOGLIENTE Età dei coniugi: Con o senza figli e di quale età: Residenti vicino o lontano d al nucleo familiare problematico : Famiglia che ha già avuto esperienze di accoglienza: Famiglia alla prima esperienza di accoglienza: ALTRE INFORMAZIONI Presenza di eventuali patologie: Eventuali terapie da effettuare (farmacologiche, ): OPERATORI REFERENTI DEL CASO Nome e Cognome: Recapiti: telefono: fax: Nome e Cognome: Recapiti: telefono: fax:

Doveri della famiglia

Doveri della famiglia MINISTERO DELL ISTRUZIONE,UNIVERSITA E RICERCA Via Figurella, 27 Catona 89135 Reggio di Calabria (RC) Telefax 0965302500-0965600920 C.F. 92081350800 C.M. RCIC868003 PEC rcic868003@pec.istruzione.it A.S.

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