LA SICUREZZA NEL SETTORE MARITIMO - PORTUALE Analisi del bisogno formativo nell area portuale di Livorno

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1 LA SICUREZZA NEL SETTORE MARITIMO - PORTUALE Analisi del bisogno formativo nell area portuale di Livorno Codice/data FN Rev Redazione LEM SLV agosto 2013 studio 0 SLV Giovanni Vaglio SLV Eleonora Agostini Timbro e Firma Approvato Direttore LEM LEM SLV13 Divisione Giovanni Vaglio Eleonora Agostini

2 2 Sommario 1. Obiettivi della ricerca, fonti e metodologia 2. Dati statistici 3. Target dei destinatari 4. Tipologia dei corsi in funzione del target

3 3 1. Obiettivi della ricerca, metodologia e fonti 1.1 Gli Obiettivi La ricerca, la cui sintesi è presentata nelle pagine che seguono, risponde al quesito posto dalla Fondazione LEM nell ambito della definizione del piano aziendale di sviluppo delle attività per il biennio circa le prospettive correlate all organizzazione di un area di sviluppo dedicata all attività formativa in considerazione della possibilità d implementare l utilizzo delle strutture didattiche già presenti all interno della Fondazione offrendo un ulteriore servizio rivolto agli operatori portuali oltre a quanto già in essere 1. Prima di presentare i dati è opportuno svolgere alcune precisazioni relativamente agli obbiettivi della Fondazione con riguardo all organizzazione delle attività formative. La Fondazione LEM (Livorno Euro Mediterranea) annovera sin dalla sua costituzione quale propria mission statutaria le attività di sensibilizzazione, ricerca e formazione nel campo della tutela dell ambiente, della sicurezza della navigazione sia dal punto di vista delle attività lavorative in porto e a bordo della navi, sia dal punto di vista della tutela ambientale. Come ricaduta degli studi effettuati nell ambito di alcuni progetti comunitari e su sollecitazione degli operatori del comparto delle attività portuali con particolare riguardo per il trasporto di merci pericolose e dei piloti portuali la Fondazione ha avviato una serie di approfondimenti finalizzati alla conoscenza dello scenario e del bisogno formativo nel settore delle imprese portuali e marittime allo scopo di istituire da un lato, e nell ambito dell Osservatorio STIMA 2 già da lungo tempo operante 1 Nella ricerca non si tiene conto delle autorizzazioni necessarie per l avvio delle attività di formazione illustrate essendo le questioni affrontate in altri documenti. In questa sede i dati sono riferiti esclusivamente all analisi del bisogno formativo 2 STIMA Osservatorio sulla Sicurezza dei Trasporti in Mare, istituito presso la Fondazione LEM nel 2001, ha prodotto diverse pubblicazioni frutto dell attività di studio e ricerca ed una serie di prodotti multimediali finalizzati allo studio dei sinistri in mare collegati al trasporto delle merci pericolose. Sempre quale attuazione dell Osservatorio sono state realizzate alcune banche dati liberamente consultabili relative alle infrastrutture portuali e al trasporto di merci pericolose. I volumi e le banche dati sono consultabili attraverso il sito della Fondazione o presso il learning center di Livorno

4 4 presso la Fondazione LEM, un centro di aggiornamento e formazione sulla SICURezza nel lavoro MARittimo (SICURMAR) e, dall altro, un CEntro di FORmazione della gente di MARe (CEFORMAR). Le due iniziative sono nate da indicazioni e aspettative differenti: la prima legata agli operatori di banchina, la seconda al personale di bordo ma sono destinate ad opere in sinergia. La prima attività muove dalla necessità di garantire adeguati livelli di informazione e formazione rispetto al personale che opera sulle banchine portuali e nell indotto con specifico riferimento a quanto previsto dalla disciplina in materia di sicurezza del lavoro Dlg.vo 81/2008 e s.m.i. e la complessa normativa di settore caratterizzata da un notevole apporto di fonti internazionali pattizie ed europee 3 anche indirettamente coinvolte nel bisogno ed obbligo informativo/formativo che caratterizza gli operatori. Il Centro ha invece l obiettivo di organizzare corsi di formazione per i marittimi, quindi esclusivamente dedicato alla gente di mare. I corsi sono in questo caso necessari sia per lo svolgimento delle attività lavorative a bordo delle navi, sia pertinenti e integrativi del bagaglio formativo del personale di bordo. Anche per quanto riguarda questo profilo vi è un complesso quadro normativo 4 da prendere in considerazione e soprattutto uno specifico sistema di autorizzazioni all esercizio dell attività formativa facente capo al Ministero delle Infrastrutture nonché al Comando Generale delle Capitanerie di Porto. Peraltro la complessità organizzativa della struttura richiede la definizione di forme di partenariato miste pubblico/private. Le due iniziative, avviate in forma autonoma, sono come osservato in precedenza, per alcuni aspetti, destinate ad operare in sinergia. Per questa 3 Convenzione IMO STCW Standard of training certification and watchkeeping; CONVENZIONE SOLAS; Codice ISM (International safety management) Port state control; Dir. Cee 98/35/Ce formazione lavoratori marittimi. 4 Tra le tante è sufficiente al momento ricordare le seguenti: Convenzione internazionale sugli standard di addestramento dei marittimi - IMO STCW 95 revisionata nel 2010 nell ambito della conferenza di Manila; Legge 21 novembre 1985, n. 739, Adesione alla convenzione del 1978 sulle norme relative alla formazione della gente di mare, al rilascio dei brevetti ed alla guardia; Il D.P.R. 8 novembre 1991, n. 435, Approvazione del regolamento per la sicurezza della navigazione e della vita umana in mare; Il DM 6 aprile 1987 e s.m.i., il DM 4 aprile 1987 e s.m.i., il DM 4 aprile 1987 e s.m.i..e infine la circolare n. 3 del 16 giugno 2010 del Corpo delle Capitanerie di Porto (All. b) che definisce le modalità di svolgimento dei corsi

5 5 ragione si è ritenuto opportuno effettuare l analisi del bisogno formativo presentata in queste pagine in modo da considerare entrambi gli obiettivi. 1.2 Le fonti Per quanto attiene alle fonti utilizzate per la ricerca queste derivano in parte dalle risultanze del progetto Securmed Plus svolto in partenariato dalla Fondazione LEM nel biennio per la parte dedicata alla responsabilità sociale delle imprese, alle ricerche sempre nell ambito del rapporto tra livello di obbligo formativo e informativo e svolgimento dell attività lavorativa sviluppate dalla Fondazione in occasione di specifici workshop organizzati sull argomento 5 nel periodo , sui dati derivanti dagli incontri con gli stake holder effettuati per la realizzazione dello studio preliminare del progetto del centro formativo per la gente di mare 6 e sui dati relativi alle imprese operanti nel settore reperiti attraverso le ricerche effettuate nel registro delle imprese presso la Camera di Commercio e sui dati del traffico portuale resi disponibili dall autorità Portuale e dall Avvisatore Marittimo. 1.3 Il metodo Per quanto attiene al metodo di ricerca e analisi dei dati utilizzato si è tenuto conto dapprima della delimitazione dell area territoriale di riferimento. Da questo punto di vista è stata presa in considerazione l area geografica delimitata dai porti di Marina di Carrara, Livorno, Piombino e Portoferraio che rientrano nell ambito della Direzione marittima della Toscana. Una volta così delimitato il bacino territoriale, si tenuto conto da un lato, della tipologia, del numero e delle qualità (dal punto di vista degli addetti impiegati) delle imprese operanti in ambito portuale e in quello della navigazione commerciale con particolare riguardo per il trasporto marittimo e l indotto; 5 Tra questi il seminario: La sicurezza nel settore marittimo portuale: aspetti normativi e formativi tenutosi nell ottobre 2008 da cui sono tratti parte degli schemi presentati nelle pagine che seguono, sebbene aggiornati 6 I cui risultati sono stati presentati nella sede della Fondazione il 27 luglio 2013 e sono in corso di pubblicazione

6 6 dall altro sono state esaminate le tipologie dei corsi di formazione e aggiornamento individuati dalle diverse normative di settore (sul punto v. 4) e da considerarsi obbligatori in base alle dette normative. Sono state inoltre prese in considerazione le attività di formazione poste in essere a livello nazionale (per la formazione soggetta a brevetto) e in ambito provinciale per la formazione sulla sicurezza (soggetta ad obbligo giuridico, ma non finalizzata o soggetta al conseguimento del brevetto) e per la formazione libera, ma afferente l attività 7. L incrocio fra i vari gruppi di dati ha determinato il bisogno formativo e la risposta positiva al quesito relativo alla fattibilità di svolgimento di attività formative da parte della Fondazione nell ambito degli operatori portuali e della gente di mare. Il passo iniziale è stato quello di acquisire il numero delle imprese registrate presso la Camera di Commercio per le tipologie di attività (ATECORI) connesse all attività portuale (complessivamente 108) 8 e compararle con i dati delle imprese concessionarie di banchine presso i porti di Livorno, Marina di Carrara, Piombino e Portoferraio (dati a cura delle Autorità Portuali). Da questi dati è stato ricavato un campione d indagine basato sulla consistenza della dotazione organica (che rappresenta il potenziale fruitore dell attività formativa) del personale. Il dato numerico è stato infine integrato coni risultati di incontri con gli operatori selezionati dedicati al bisogno formativo. Questa sezione della ricerca è stata realizzata estrapolando i dati e i risultati ottenuti nell ambito del progetto Securmed Plus (componente indagine sulla responsabilità sociale delle imprese). Per quanto attiene invece alla sezione dell indagine dedita al bisogno formativo relativo al centro di formazione dei marittimi, si è tenuto conto di un campione formato dalle compagnie di navigazione operanti nel medio periodo nel porto di Livorno. Anche in questo caso Il dato è stato supportato da colloqui finalizzati alla precisazione del bisogno svolti con i responsabili del personale delle compagnie aventi sede a Livorno. 7 Per una precisazione dello schema tripartito appena presentato v. 3 8 La ricerca presso le Camere di Commercio è stata inoltre effettuata per tipologia d impresa e secondo la classificazione ATECO elaborata dall ISTAT

7 7 Occorre sin d ora tener presente che, con riguardo a questo secondo filone di sviluppo dell attività, il dato può essere considerato valido nel breve periodo (due anni dalla costituzione del centro), ma è da considerarsi riduttivo se si tiene conto del bisogno formativo delle attività soggette a brevetto in ambito nazionale e dell assenza di una struttura formativa dedicata nell area geografica compresa tra i porti di Civitavecchia e La Spezia. Ampliando i confini del bacino territoriale di riferimento, in relazione a questo specifico secondo profilo, il bacino d utenza, pur con la necessità di ulteriori approfondimenti, è certamente destinato ad un notevole incremento in termini numerici. 2. Dati statistici I dati sono stati raccolti e utilizzati in funzione delle due seguenti sezioni del progetto già indicate nel 1. Sez. a) dati relativi alla dotazione organica del personale delle imprese operanti a terra utile ai fini della determinazione del bisogno formativo per l attività del centro SICURMAR Sez. b) dati relativi al traffico marittimo per numero di navi e tipologia di trasporto utili per la determinazione del bisogno formativo del CEFORMAR Sez. a) Sono stati utilizzati per la ricerca i seguenti dati Tabella 1 Imprese operanti in ambito portuale Tipologia di imprese Operatori a terra 1.1) Imprese autorizzate ad operare nell area portuale 1.2) Imprese operanti mediante concessioni di (porzione) di area portuale 1.3) altre imprese Operatori marittimi 1.4) imprese di navigazione

8 8 Tabella 2 Rapporto fra tipologia di imprese e infrastruttura portuale Porto Tipologia di impresa Livorno Marina di Carrara Piombino Portoferraio imprese concessionarie di terminal imprese autorizzate ad operare nell ambito di uno o più terminal concessionarie di banchine o parti di queste imprese concessionarie di servizi portuali concessionarie di banchine o parti di queste imprese concessionarie di servizi portuali concessionarie di banchine o parti di queste imprese concessionarie di servizi portuali concessionarie di banchine o parti di queste imprese concessionarie di servizi portuali Tabella 3 sistema di classificazione Impresa/dipendenti Dimensioni dell azienda per numero di dipendenti Micro imprese (meno di 10 Piccole imprese (fra 10 and 50 Medie imprese (fra 50 e 250

9 9 Tabella 4 partizione delle imprese per tipologia di attività e area territoriale e dimensioni per organico SEGMENTI RELATIVI AL SISTEMA LOGISTICO E DEI TRASPORTI MARITTIMI IN TOSCANA Porti oggetto dell esame: Livorno, Marina di Carrara, Piombino, Portoferraio Fonte dati: Autorità portuale siti istituzionali Camera di commercio: registro delle imprese Siti ufficiali delle imprese VARIABILI DI MERCATO: DIMENSIONE PER ORGANICO SPECIFICHE DI MERCATO: Analisi per TIPO DI ATTIVITA ECONOMICA SPECIFICHE DI MERCATO: CATEGORIE DI ATTIVITA PRESENTI NELLA MATRICE METODOLOGICA Terminal commerciali merci varie Terminal commerciali rinfuse liquide CATEGORIE DI ATTIVITÀ ATTUALMENTE CONSIDERATE Terminal commerciali rinfuse solide Terminal commerciali container Movimentazione merci relativa ai trasporti marittimi Dati terminal relativi al solo 16 Terminal commerciale e stoccaggio prodotti vegetali refrigerati e alimentari in genere porto di Livorno Movimentazione merci in banchina Terminal passeggeri Ormeggio Imbarchi e sbarchi Rimorchiatori Servizi ausiliari e complem. al traffico passegg. Servizi di agenzie marittime Servizi di case di spedizione Altre attività di servizio connesse ai trasporti marittimi Dati relativi a tutti i porti presi in esame Spedizionieri ed agenzie di operazioni doganali PICCOLA MEDIA GRANDE Totale Servizi di intermediazione dei trasporti Intermediazione dei trasporti 2 2 Magazzinaggio Bunkeraggi Ispezione e riparazione container Piombatura de etichettatura Disinfestazione, disinfezione e derattizzazione Provveditoria marittima Servizi di security Servizi ecologici Trasporti di linea passeggeri Trasporti non di linea passeggeri Trasporto petrolio Trasporto merci alla rinfusa Trasporto container Magazzinaggio di custodia e deposito c/terzi Ditte non ricomprese nella sezione terminal Servizi logistici Trasporto marittimo passeggeri Trasporto marittimo merci Totale 108

10 10 Tabella 5 Distribuzione del campione nel porto di Livorno Porto di Livorno Porto di Livorno N. di imprese Categoria di imprese selezionate per dimensione 24 Micro imprese (meno di 10 Piccole imprese (fra 10 e 50 Medie imprese (fra 50 e 250 Grandi imprese (oltre 250 Distribuzione del campione Tabella 6 Distribuzione del campione nel porto di Marina di Carrara Porto di Marina di Carrara Porto di Marina di Carrara N. di imprese Categoria di imprese selezionate per dimensione 7 Micro imprese (meno di 10 Piccole imprese (fra 10 e 50 Medie imprese (fra 50 e 250 ; Grandi imprese (oltre 250 Distribuzione del campione Tabella 7 Distribuzione del campione nel porto di Piombino Porto di Piombino Porto di Piombino N. di imprese Categoria di imprese selezionate per dimensione 6 Micro imprese (meno di 10 dipendenti Piccole imprese (fra 10 e 50 Medie imprese (fra 50 e 250 Grandi imprese (oltre 250 Distribuzione del campione

11 11 Tabella 8 Distribuzione del campione nel porto di Portoferraio Porto di Portoferraio Porto di Portoferraio N. di imprese Categoria di imprese selezionate per dimensione 1 Micro imprese (meno di 10 dipendenti Piccole imprese (fra 10 e 50 Medie imprese (fra 50 e 250 Grandi imprese (oltre 250 Distribuzione del campione Sez. b) Dati relativi al traffico navale utili ai fini della determinazione del bisogno formativo nella sezione gente di mare Traffico navale nell area portuale Livornese 9 Sono stati utilizzati per la ricerca i dati riportate nelle tabelle riportate i seguito Tabella 9 Traffico navi nel porto anni Fonte Autorità Portuale di Livorno

12 12 Tabella 10 Distribuzione navi per tipologia e numero di arrivi (valori %) 3. Target dei destinatari I dati raccolti nelle diverse ricerche e indagini svolte dalla Fondazione, delle quali è stato dato un succinto conto nel che precede, consentono di definire con sufficiente precisione il bacino di utenza dal punto di vista delle attività formative e la sua dimensione. Come osservato le aree di elezione per le attività formative della Fondazione correlate alla mission statutaria sono state individuate in quelle relative alle sicurezza delle attività portuali e della navigazione nonché allo sviluppo dei profili della responsabilità sociale delle imprese portuali in un ambito europeo e internazionale. Nel che segue viene proposto un primo sistema organico di corsi elaborato in funzione del target, dei suoi bisogni e delle connesse aspettative; in questa sede invece opportuno completare l analisi dei dati e procedere la definizione soggettiva del target. I destinatari dei corsi possono essere individuati negli operatori portuali e marittimi operanti nell ambito del bacino di utenza rappresentato dai porti toscani e dalle regioni limitrofe (Liguria e Lazio). Oltre che per alcuni corsi per gli studenti degli istituti nautici.

13 13 La validità del progetto appare supportata dalla circostanza che, pur esistendo nell area ristretta Livornese altri centri formativi (anche accreditati dalla Regione Toscana ad esempio l agenzia formativa dell Autorità portuale), con riferimento alla formazione obbligatoria dei marittimi non risulta attivo anche a livello di bacino interregionale un centro di formazione specializzato nell erogazione di corsi base obbligatori e per i corsi soggetti a rilascio di certificati o brevetti. Dalle verifiche di mercato preliminari svolte e basate sul metodo dei colloqui con gli stakeholders, è emerso che la formazione del personale viene assicurata per quanto riguarda i corsi obbligatori attraverso scuole ubicate fuori dal contesto regionale o reperendo personale già qualificato all estero. La possibilità di svolgimento dei corsi nell area livornese è stata accolta positivamente dagli interessati intervistati in quanto rappresenterebbe un elemento di miglioramento dell efficienza organizzativa e di riduzione dei costi formativi e generali di impresa. Accanto a questa tipologia di attività è emersa l esigenza, in termini di analisi del bisogno, di sviluppare sia i corsi di informazione/formazione in materia di sicurezza del lavoro sia quelli di inglese base commerciale e marittimo. Anche in questo caso il rapporto fra numero potenziale degli utenti così come rilevato dalla prima indagine e numero di corsi disponibili ad oggi nell area geografica interessata consente ampi spazi di operatività per un nuovo centro di formazione concepito con la duplice veste di erogatore di corsi a contenuto obbligatorio e di corsi di completamento. Ciò soprattutto se l attività della scuola si concentra come scritto in coerenza con la mission della Fondazione nell area dei servizi offerti alle imprese portuali e agli armatori.

14 14 4. Tipologia dei corsi in funzione del target Sulla base delle risultanze dei dati presentati nelle pagine precedenti e possibile sintetizzare attraverso schemi sinottici il bisogno formativo sul quale innestare la futura attività della Fondazione. Azioni chiave Informazione Formazione Addestramento Di terra lavoratori portuali DESTINATARI Personale Di bordo equipaggi Sviluppando il profilo delle azioni chiave si ottiene quanto segue

15 15 Azioni chiave Informazione Conoscenza dell ambiente di lavoro Formazione ACQUISIZIONE DI COMPETENZE SPECIFICHE CERTIFICATE Lem slv Addestramento Di familiarizzazione Di base Il quadro normativo attualmente vigente per lo svolgimento delle attività di navigazione da parte del personale di bordo e di quello operante a terra richiede il possesso da parte degli operatori di competenze anche particolarmente specifiche in funzione dell attività svolta, competenze acquisibili attraverso la frequenza di corsi di formazione previsti per legge e il conseguimento di appositi titoli abilitativi. Analogamente sono richieste conoscenze legate allo svolgimento dell attività lavorativa in sicurezza e possono essere altresì richieste competenze qualificanti l attività lavorativa anche se non correlate all obbligo normativo di conseguire un titolo abilitativo. Ci si trova quindi di fronte a tre macroaree di formazione professionale per i marittimi e gli operatori portuali che, a loro volta, devono essere associate e due livelli formativo/didattici. Il tutto può essere così sintetizzato: MACROAREE Area A) Formazione obbligatoria abilitante Area B) Formazione/informazione obbligatoria in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro Area C) Formazione libera qualificante

16 16 LIVELLI FORMATIVO/DIDATTICI L1 Formazione per il conseguimento del titolo (area A) di base per l accesso all attività lavorativa (aree B e C) L2 Formazione continua (aggiornamento professionale) se richiesto per l area A) e necessario per le aree B) e C). Come accennato, nell ambito delle tre macroaree devono, o possono a seconda dei casi, svilupparsi diverse tipologie di corsi. Per dare un quadro sintetico delle diverse attività, e sempre tenendo conto della suddivisione in macroaree precedentemente delineata, i corsi sono stati raggruppati nelle tabelle che seguono. Area A Corsi abilitanti soggetti a rilascio di certificato Corsi base obbligatori Tabella 11Corsi base obbligatori Corso Acronimo Note Sicurezza e responsabilità sociali Personal safety and social responsibility PSSR (A-VI/1-4) Sopravvivenza e salvataggio Personal survival technics Antincendio di base Basic firefighting Primo soccorso sanitario elementare Elementary first aid PST (A-VI/1-1 A-VI/1-2 A-VI/1-3 Per i rapporti di propedeuticità fra i corsi v. Cir. Num.. 3 all. 2 Per i rapporti di propedeuticità fra i corsi v. Cir. Num.. 3 all. 2 Per i rapporti di propedeuticità fra i corsi v. Cir. Num.. 3 all. 2 Per i rapporti di propedeuticità fra i corsi v. Cir. Num.. 3 all. 2 I corsi riportati in tab. 1 possono essere raggruppati in basic training che costituisce l obiettivo primario della Fondazione e del partenariato di riferimento. Altri corsi relativi a specifiche attività, sempre rientranti nella macroarea A) e che possono costituire un obiettivo di medio periodo, sono i seguenti:

17 17 Corsi obbligatori per attività specifiche Tabella 12 Corsi per attività specifiche Corso Antincendio avanzato Advanced firefighting (A-VI/3) Radar osservatore normale Radar observation and plotting Addestramento all'uso del Radar ad elaborazione automatica dei dati - ARPA (livello operativo) Training course in the use of automatic radar plotting aid (operational level) Addestramento radar ARPA - Bridge Teamwork - ricerca e salvataggio (livello direttivo) Radar ARPA Bridge team work search and rescue (management level) Familiarizzazione con le tecniche di sicurezza per navi cisterna adibite al trasporto di gas liquefatti, prodotti chimici e per navi petroliere Liquified gas tanker, chemical tanker, oil tanker safety familiarization ( A-V/1) Sicurezza navi petroliere Oil tanker safety (A- VI-1-8) Sicurezza navi gasiere Liquified tanker safety (A-VI-1-22) Sicurezza navi chimichiere Chemical tanker safety (A-VI-1-15) Addestramento navi passeggere tipo Ro-ro Ro-ro passengers ships Addestramento navi passeggeri diverse dal tipo Ro-ro Passengers ships other than Ro-ro passengers ships Gestione della crisi e del comportamento umano Crisis management and human behaviour (A-V/2 5) Marittimo abilitato per i mezzi di salvataggio (MAMS) Proficency in survival craft (A-VI/2-1) Marittimo abilitato per i battelli di emergenza veloci (MABEV) Proficency in fast rescue boats (A-VI/2-2)

18 18 Sempre nella medesima macroarea è necessario annoverare i corsi GMDSS, anche questi rientranti tra gli obiettivi della Fondazione e del partenariato di breve periodo Corso GMDSS e Certificato GOC - certificato generale di operatore per il servizio mobile marittimo Global Maritime Distress and Safety System General Operator s certificate - GMDSS/GOC ROC - certificato limitato di operatore per il servizio mobile marittimo Global Maritime Distress and Safety System Restricted Operator s certificate - GMDSS/ROC LRC - certificato di operatore "long range" GMDSS/LRC SRC - certificato di operatore "short range" GMDSS/SRC GOC - certificato generale di operatore per il servizio mobile marittimo Global Maritime Distress and Safety System General Operator s certificate - GMDSS/GOC ROC - certificato limitato di operatore per il servizio mobile marittimo Global Maritime Distress and Safety System Restricted Operator s certificate - GMDSS/ROC LRC - certificato di operatore "long range" GMDSS/LRC SRC - certificato di operatore "short range" GMDSS/SRC

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