ART IN MOTION PERCORSO DI DIDATTICA LABORATORIALE INTERDISCIPLINARE NELLA SCUOLA PRIMARIA DI TERZO DI AQUILEIA
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- Cornelia Cocco
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3 COSA? Percorso di didattica laboratoriale interdisciplinare con la realizzazione di laboratori didatticoartistici integrati con le programmazioni delle singole classi. DOVE? Presso i locali della Scuola Primaria a tempo pieno Gino Capponi del Comune di Terzo di Aquileia (UD). CHI? Una docente curricolare che ha attivamente collaborato con l insegnante di Religione Cattolica alla progettazione e programmazione dell attività concordando tempi e modalità di intervento QUANDO? Durante una parte dell orario curricolare dell insegnante di Religione nei mesi di aprile-maggio 2010; sono stati effettuati da uno a tre interventi in ciascuna classe in base all attività prevista. PERCHÉ? Per creare un occasione educativa a tutto tondo, perchél educazione agli ideali e ai valori passa anche attraverso l educazione alla bellezza, riconosciuta e prodotta per poi essere diffusa.
4 Ma perché questo percorso durante le ore di Religione Cattolica?
5 INDICAZIONI C.E.I. Partendo da un confronto interculturale ed interreligioso, l insegnamento della religione cattolica nella scuola è volto ad acquisire: Gli strumenti di simbolizzazione per comunicare su realtà trascendenti I codici simbolici delle diverse tradizioni religiose Un identità culturale di appartenenza per relazionarsi con le realtà altre Una capacità di dialogo e rispetto in un contesto pluralistico
6 IRC ATTINGE CONTRIBUISCE PATRIMONIO STORICO, CULTURALE E UMANO DELLA SOCIETÁ ITALIANA
7 PERCORSO DI DIDATTICA LABORATORIALE INTERDISCIPLINARE secondo il modello del POETRY IN MOTION
8 UNA DIDATTICA LABORATORIALE La didattica laboratoriale rappresenta la soluzione ottimale in cui coniugare sapere e saper fare, per concretizzare la dimensione formativa ed educativa dell apprendimento. Elementi necessari: Ambiente appositamente preparato Materiale didattico adeguatamente selezionato Supervisione del docente Figura stimolante e di orientamento per i bambini, che coinvolge e coordina No alla sindrome della soubrette, al ruolo del censore, della chioccia iperprotettiva che evita ai bambini ogni fatica e completa, aggiusta e/o apporta migliorie ai manufatti realizzati dagli alunni. All interno di una didattica laboratoriale la creativitàviene preservata e stimolata; ègarantita la centralitàdel soggetto in apprendimento poichéil bambino èattore protagonista della costruzione del proprio sapere.
9 UNA DIDATTICA INTERDISCIPLINARE Vengono utilizzati saperi e conoscenze pregressi, acquisiti in altri contesti o ambiti Coinvolge più discipline ed educazioni Viene favorita la creatività tecnica che prevede l utilizzo di strumenti noti in situazioni nuove o in modo diverso Il bambino viene educato nella sua totalità (il bambino rotondo): tenendo conto della complessità di ciascun individuo e resistendo alla tentazione di educare per compartimenti stagni col rischio che non vengano mai collegati e che si perda di vista la globalità Gli alunni percepiscono un intesa e riscontrano una collaborazione attiva tra gli insegnanti che valorizza l attività in maniera esponenziale rispetto a tutti gli sforzi del singolo
10 ART IN MOTION UNA DIDATTICA SECONDO IL MODELLO DEL POETRY IN MOTION
11 OBIETTIVI DI RELIGIONE CATTOLICA NELLE DIVERSE CLASSI COINVOLTE CLASSE II: -Conoscere Gesù di Nazareth nel suo contesto socio-storico (attività laboratoriale) -Sapere che per i Cristiani Gesù annuncia il regno di Dio con parole ed azioni (drammatizzazione) CLASSE III: - Individuare significative espressioni di arte religiosa (graffiti rupestri) - Conoscere l origine e lo sviluppo delle grandi religioni (animismo)
12 OBIETTIVI DI RELIGIONE CATTOLICA NELLE DIVERSE CLASSI COINVOLTE CLASSE IV: - Riconoscere il valore del silenzio come luogo di incontro con se stessi, con l altro, con Dio - Individuare significative espressioni di arte religiosa - Conoscere l origine e lo sviluppo delle grandi religioni (induismo) CLASSE V: - Individuare significative espressioni di arte cristiana - Decodificare i principali significati dell iconografia cristiana
13 SCELTA DEI LABORATORI: TECNICHE E MATERIALI Sono stati condotti cinque differenti laboratori nelle classi aderenti: Classe II A: taglio e assemblaggio di stoffe in eco-pelle. Creazione di accessori di uso quotidiano (borsellini e coperta) in uso nel I secolo d. C in Medio Oriente. Classe II B: il modellamento attraverso la manipolazione della creta. Creazione di utensili in uso nel I secolo d. C in Medio Oriente. Classi III A e III B: i graffiti. Creazione su tavolette di legno di incisioni con l utilizzo di pastelli a cera e stiletti. Classi IV A e IV B : il mandala. Creazione di mandala attraverso l incollaggio di carta acetata colorata su pannelli in plexiglass. Classe V: il mosaico. Creazione di mosaici su tavolette di legno utilizzando materiale modellabile (das) lavorato dai bambini fino ad ottenere tessere.
14 CLASSE II A Il tessuto versatile. Laboratorio con l eco pelle Si è scelto di realizzare oggetti d uso comune nella Palestina del I secolo d.c. che potessero essere utilizzati successivamente nella rappresentazione teatrale allestita dalle medesime classi. Nella classe II A sono stati realizzati otto borsellini (ad imitazione delle sacche porta denari in pelle usate all epoca dagli esattori delle tasse) e una coperta utilizzando eco pelle di camoscio. Il lavoro artistico - artigianale è stato eseguito dai bambini divisi a coppie ed è consistito nella realizzazione dei borselli: piegatura della stoffa, intrecciamento della lana utilizzata come cordone chiudi - sacchetto, cucitura degli orli e dei margini laterali (precedentemente forati per rendere possibile la cucitura con l ago da lana).
15 CLASSE II B Manipolare lo spazio. Laboratorio con la creta Si sono realizzati suppellettili e utensili da utilizzare come materiale scenico nella suddetta rappresentazione. Partendo da un blocco di creta l insegnante ha realizzato piccoli panetti con i quali ciascun alunno ha realizzato alcuni manufatti scelti tra quelli proposti: ciotole, vasetti, vassoi, piatti e coppe. Manipolando, modellando la creta per sfondamento, o con la lavorazione a colombino (cordoni di creta da arrotolare), incidendo con bastoncini di legno e appiattendo con l ausilio di mattarelli, i bambini sono riusciti ad ottenere oggetti unici e originali. Il vasellame prodotto è stato successivamente raccolto e cotto nel forno per l argilla.
16 CLASSE III A - B Il codice iconico delle incisioni rupestri. Laboratorio di graffiti Questo laboratorio è stato realizzato nelle due classi terze ed ha visto la presenza e la collaborazione delle insegnanti di Storia, di Religione Cattolica e del trainer. Per creare l opportuna atmosfera si è utilizzata la tecnica della Composizione di Luogo. L aspetto artistico dell esperienza è stato realizzato da coppie di alunni, su tavolette di legno compensato sulle quali ciascuno ha contribuito a stendere strati successivi di colore utilizzando morbidi pastelli a cera e sovrapponendo come ultimo strato un colore scuro che rappresentasse la parete della caverna da decorare. Per mezzo di rametti di legno utilizzati come stiletto incisorio, i bambini hanno graffiato la superficie scura facendo emergere il colore sottostante; in base alle tinte scelte per i singoli strati, si sono ottenuti graffiti di colore diverso, con uno splendido effetto cromatico.
17 CLASSE IV I disegni periodici, la simmetria ed il tassella mento. Laboratorio di incollaggio di carta per la realizzazione di mandala Con gli alunni della classe IV è stato affrontato il complesso argomento della religione induista e buddista, in cui trovano significato spirituale e rituale rappresentazioni artistiche quali i mandala Si è fornito un mandala per ciascuna coppia di alunni, fissato sul lato posteriore di un supporto in plexiglass e due copie dello stesso mandala, da ritagliare per ricavarne le forme geometriche da riportare sulla carta acetata colorata. Tagliati tutti i componenti necessari, questi sono stati incollati sulla parte anteriore del supporto in plexiglass fino a ricoprire totalmente lo spazio entro il cerchio del mandala. A lavoro ultimato è stata rimossa la copia del mandala fissato sul lato posteriore del supporto in plexiglass ed un ulteriore pannello è stato posto a copertura degli elaborati, che risultano così compressi tra due lastre trasparenti, per preservarli dal deterioramento una volta esposti sul territorio.
18 CLASSE V Il tassella mento del piano. Laboratorio di mosaico Nella classe V, impegnata ad affrontare lo studio della simbologia delle prime comunità cristiane, si è deciso di sperimentare la tecnica del mosaico. Gli alunni, servendosi di mattarelli e due stecche di legno, hanno realizzato le tessere, che sono state lasciate asciugare e, successivamente, posizionate e fissate tramite colla vinilica su una tavoletta di legno -utilizzata come supporto e sulla quale i bambini avevano già riportato il disegno scelto. Si è poi passati alla coloritura delle tessere.
19 ESPOSIZIONE DEGLI ELABORATI Per mantenere vivo il senso comunitario si è pensato di porre i segni del percorso ART IN MOTION sui luoghi di transito del territorio, grazie al sostegno dell Amministrazione Comunale ed alla collaborazione dell Assessore alla Cultura. GIUGNO PRIMA ESPOSIZIONE PRESSO IL MUNICIPIO
20 ART IN MOTION INVERNO 2010 COLLOCAZIONE STABILE SUL TERRITORIO
21 OSSERVAZIONI CONCLUSIVE LA PROGRAMMAZIONE IN TEAM TRASFERIBILITÀ DELL ESPERIENZA WORK IN PROGRESS
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