UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO. Laurea Magistrale in Finanza Aziendale e Mercati Finanziari TESI DI LAUREA

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1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO FACOLTA DI ECONOMIA Laurea Magistrale in Finanza Aziendale e Mercati Finanziari TESI DI LAUREA Sistemi di trading quantitativi Relatrice: Prof.ssa Patrizia Pia Correlatore interno: Prof. Luigi Bollani Correlatore esterno: Dott. Riccardo Granero Candidata: Sara Giugiario Matricola: Anno accademico

2 Indice Premessa... 5 CAPITOLO La teoria dei mercati efficienti e sue confutazioni... 7 Introduzione La Teoria dei mercati efficienti Confutazioni della Teoria dei mercati efficienti Contraddizioni logiche Contraddizioni empiriche Resistenze a rifiutare la teoria dei mercati efficienti Il metodo scientifico elaborato da Popper L evoluzione del pensiero di Popper avanzata da Soros La finanza comportamentale Carenti giudizi di probabilità Inadeguata percezione del rischio La funzione valore Schemi di decisione influenzati dal contesto del problema Confronto fra la Teoria dell Utilità Attesa e la Prospect Theory Scienze sociali e scienze naturali CAPITOLO

3 Il metodo scientifico, l analisi tecnica e i modelli quantitativi Introduzione L analisi fondamentale e l analisi tecnica Analisi qualitativa e quantitativa Impostazione della ricerca Rilevazione Analisi dei dati Risultati Conclusioni L Analisi tecnica L analisi tecnica soggettiva e l analisi tecnica oggettiva La validità illusoria dell analisi tecnica soggettiva Il metodo scientifico e il ruolo fondamentale della statistica Eliminazioni componenti di analisi tecnica soggettiva Esempio di oggettivazione di una figura soggettiva di analisi tecnica Suddivisione dell analisi tecnica oggettiva Eliminazione delle componenti distorsive dall analisi tecnica oggettiva I fattori che incidono sul data mining bias Come gestire il data mining bias La normativa europea nel calcolo dell indicatore di rischio (SRRI) e di htf trading CAPITOLO

4 Il processo di sviluppo di una strategia di trading quantitativa: un caso operativo Introduzione Osservazione Ipotesi Previsione Verifica Concettualizzare e formulare una strategia di trading Descrizione dettagliata: traduzione dell idea in una strategia verificabile Valutare la robustezza della Strategia di Trading Commenti sui risultati del test L out of sample Migliorare e rifinire la strategia Conclusione Conclusioni finali Bibliografia Siti internet visitati

5 I miti conferiscono ordine al disordine della percezione umana 1. 1 Cfr. N.N. Taleb (2007), Il cigno nero, pag.86, Milano, Il saggiatore 4

6 Premessa Affidarsi ad un modello di investimento che garantisca una certa solidità e un livello adeguato di affidabilità è diventata un esigenza fondamentale a cui gli operatori finanziari devono abituarsi a far fronte per restare al passo con chi, invece, è capace di proporre nuove soluzioni. La crisi è stato l ultimo dei fattori scatenanti la necessità di un nuovo approccio. Gli investitori che hanno subito perdite consistenti nella congiuntura economica negativa, che non dà tregua ai mercati da ormai circa cinque anni, non sono più disposti a sentirsi dire che l evento che ha causato la rovina dei loro risparmi è stato eccezionale e ingestibile. Per proporsi di restare dalla parte di coloro che sanno adattarsi ai cambiamenti e prendere spunto dalle situazioni di difficoltà, l obiettivo della tesi è quello di costruire un modello operativo che, partendo da solide basi teoriche e statistiche, sappia affrontare in modo critico e costruttivo la realtà. Lo schema di base a cui si aspira deve essere abbastanza chiaro e attendibile da sapersi adattare ai diversi contesti, ma allo stesso tempo occorre evitare di cadere nell ottusità che provoca il consegnarsi ciecamente ai dogmi di alcune teorie, come ad esempio quella dei mercati finanziari efficienti, che sarà esposta all inizio del Primo Capitolo. La necessità che emerge da questo inquadramento introduttivo e a cui cerca di dare una risposta questa tesi è, dunque, quella di coniugare un approccio procedurale stabile con una visione dinamica, senza che ciò costituisca un controsenso. Il lavoro si suddivide in tre parti. La prima ha il compito di rispondere a chi si interroga sull effettiva possibilità di trarre un profitto superiore al mercato. In altri termini, ci si domanda se l obiettivo che si prefiggono i sistemi di trading è legittimo oppure no. 5

7 Dalle considerazioni a cui giunge il capitolo precedente, si sviluppa la parte centrale che ambisce a promuovere il modello di ricerca ritenuto fondamentale per strutturare i modelli di investimento. Si tratta del metodo scientifico-quantitativo. Il rigore che caratterizza questa tipologia di analisi emerge con forza anche grazie ad un confronto efficace con chi non la applica, come le forme più rudimentali di analisi tecnica. Il parallelo che verrà proposto può essere letto come una sorta di monito che consente di identificare gli errori in cui non bisogna incorrere. Un punto nodale della suddetta trattazione è proprio quello di individuare e eliminare ogni orientamento soggettivo nell azione, sia che esso si traduca in un errata attitudine nel consigliare gli investimenti, sia che corrisponda a abitudini sbagliate e talvolta consolidate nel valutare certi patterns. In alternativa, ci si propone di esporre con chiarezza le componenti caratteristiche di qualunque approccio scientifico che, cercando di non perdere mai il contatto con le evidenze empiriche, grazie a continui test, consente di monitorare e di contenere gli effetti anche di quegli eventi considerati imprevedibili. La trattazione teorica è l indispensabile presupposto per addentrarsi nel caso pratico che viene presentato nell ultima parte, come conclusione logica del lavoro. Consiste in un esempio di sviluppo di una strategia di trading, il cui processo si propone di attenersi ai requisiti descritti nel capitolo che lo precede. Applicare le argomentazioni scientifiche e quantitative alla ricerca operativa costituisce il fine ultimo della tesi. 6

8 CAPITOLO 1 La teoria dei mercati efficienti e sue confutazioni Introduzione Fin dall origine l essere umano ha mostrato l esigenza di interpretare e conoscere il mondo nel quale vive. La realtà, però, in ogni occasione si è rivelata complessa, imprevedibile e sfaccettata. Per tentare di padroneggiarla, si è sempre ricorso a schemi riduttivi in grado di semplificare l ambiente di riferimento e le relazioni fra i diversi eventi. Dal mondo percepito si é passati a un universo misurabile, costruito sulla base di entità teoriche poco ancorate all evidenza empirica 2. Taleb definisce questo fenomeno come fallacia narrativa, associata alla vulnerabilità umana all eccesso di interpretazione e alla predilezione per le storie coerenti rispetto a verità che non possono essere schematizzabili. Le spiegazioni tengono insieme i fatti, semplificano la loro memorizzazione, contribuiscono a renderli più sensati. Questa propensione diventa negativa quando rafforza la nostra impressione di aver capito 3. Ciò provoca una distorsione della visione del mondo perché si diventa vittime dell incapacità di osservare sequenze di fatti senza aggiungervi una spiegazione, senza imporre un collegamento logico, una qualche relazione. Tale atteggiamento, secondo l operatore di Borsa e filosofo libanese, assume una particolare gravità quando c è di mezzo l evento raro, il cosiddetto Cigno nero, che non rientra nella semplificazione. Esso si produce laddove è 2 P. Legrenzi (2006), Psicologia e investimenti finanziari: come la finanza comportamentale aiuta a capire le scelte di investimento, pag.23, Milano, Il Sole 24 Ore 3 Cfr. N.N. Taleb (2007), Il cigno nero, pag.83, Milano, Il saggiatore 7

9 pericolosamente ampio il divario tra ciò che si sa e ciò che si crede di sapere. Il confine tra la confusa realtà e la mentalità platonica è definita dall autore piega platonica. La platonicità consiste nel concentrarsi su forme pure e ben definite, a scapito di strutture più confuse e meno trattabili. In altre parole, è la tendenza a confondere la mappa con il territorio 4. Questo processo si è sviluppato non solo nelle scienze naturali, come la fisica e l astronomia, ma anche in alcune scienze sociali, come l economia e la finanza. Le discipline economiche, via via che si sono formalizzate, hanno espulso il punto di vista dell uomo comune. E vero che gli economisti fondano le loro analisi e i loro modelli a partire dai comportamenti teorici di attori individuali, ma quest attore è stato ridefinito avvicinando gli uomini ad angeli ultra-terreni, esseri dotati di razionalità perfetta, di illimitata capacità informativa e potenza di calcolo e, contemporaneamente, privi di emozioni e istinti tipici di esseri la cui origine è biologica. Individui non appartenenti a una storia naturale, non plasmati da forme di adattamento ad ambienti ostili, ma inventati a tavolino 5. La teoria a cui fa riferimento Legrenzi, che incarna esattamente l idea di homo oeconomicus e il concetto di platonicità, è l ipotesi di mercato efficiente, a cui è dedicato il capitolo. 4 Cfr. N.N. Taleb (2007), op. cit., pag Cfr. P. Legrenzi (2006), op. cit., pag.24. 8

10 CAPITOLO 2 Il metodo scientifico, l analisi tecnica e i modelli quantitativi Introduzione Una volta decretato che é possibile realizzare anticipazioni sul futuro, nella pratica finanziaria è fondamentale stabilire come prevedere il percorso a venire di una serie temporale di dati. Prima di procedere con il seguito della trattazione, risulta essenziale fissare quali sono stati i criteri di fondo che si è scelto di adottare in questa ricerca. La logica privilegiata è quella di rendere il modello da sviluppare abbastanza semplice per gli investitori che lo applicano e adeguato alla rimozione di elementi di soggettività che interferiscono nell intraprendere le decisioni. I principi seguiti sono stati incentrati su: 1) una logica puramente meccanica e quantitativa, non discrezionale, basata su un approccio scientifico; 2) un solo modello e gli stessi parametri per ogni asset class; 3) priced-based only. Esistono varie metodologie volte alla previsione dell andamento futuro dei mercati. Fra di esse, le più utilizzate sono l analisi fondamentale e l analisi tecnica. Alcuni operatori ritengono che per migliorare l attendibilità della futura evoluzione degli scenari e, quindi, per incrementare la probabilità di successo, la miglior strategia consista nell integrare le diverse analisi (oltre a quella fondamentale e tecnica, anche l analisi 59

11 macroeconomica e dei volumi). L Analisi Integrata, secondo questa versione, consentirebbe di tener conto di tutti gli aspetti che potrebbero influire domani sulle contrattazioni. Per contro, altri sostengono che ogni analisi debba essere considerata singolarmente, in quanto non sussisterebbe un beneficio reale nell unire le varie metodologie che, anzi, potrebbero in alcuni casi discordare fra loro e creare confusione. La ragione principale per cui in questo lavoro il focus di attenzione è concentrato, in un primo tempo, sull analisi tecnica, è che essa si basa su un unica variabile di riferimento, il prezzo dei titoli (priced-based only), rendendo questa tipologia di analisi la base di partenza più valida. E possibile concentrare le proprie osservazioni e ricerche interamente su questo dato, che racchiude in sé tutte le informazioni necessarie, evitando inutili dispersioni in termini di tempo e di costo. Il prezzo è il risultato di tutte le notizie, le aspettative, le sensazioni, gli umori e le speranze che aleggiano sul mercato. Su tale base, ogni altro valore risulta superfluo, siccome è già incorporato nella sola variabile utile. Nonostante ciò, non è sufficiente avvalersi dell analisi tecnica in generale per ottenere rendimenti apprezzabili. Tale disciplina, infatti, è a sua volta molto sfaccettata e ampia, al punto da contenere molti elementi non profittevoli e accettabili in termini scientifici. Proprio per tale ragione, l obiettivo che si prefigge il seguente capitolo è quello di esaminare l analisi tecnica nelle sue molteplici sfumature, allo scopo di pervenire ad una materia che sia affidabile e applicabile con successo attraverso sistemi di trading automatici. Per perseguire il fine appena enunciato, è necessario eliminare quelle componenti soggettive e distorsive che alterano questo approccio (logica non discrezionale, scientifica). Il passaggio ultimo è dunque quello di lavorare su un tipo di analisi che non si definisce più come analisi tecnica, bensì come un evoluzione di essa, denominata analisi quantitativa. 60

12 Si dimostrerà che la finanza comportamentale riveste un importante ruolo nell ambito dell analisi tecnica. Può sembrare paradossale che errati convincimenti sulla validità dell analisi tecnica soggettiva e la legittima profittabilità di alcune forme di analisi tecnica oggettiva, siano entrambe l effetto di peculiarità cognitive. Con ciò si intende affermare che, in senso lato, la finanza comportamentale costituisce la base essenziale della materia, perché sostiene l esistenza di una relazione tra psicologia umana e determinazione dei prezzi nel mercato mobiliare 83. Tale interazione offre nuove ipotesi falsificabili che asseriscono la possibilità di effettuare strategie profittevoli. In concomitanza, nello specifico, permette di spiegare molte distorsioni che incidono sull analisi tecnica soggettiva, come si leggerà nel seguito della trattazione. Dunque, come sostiene Azzopardi, l integrazione della finanza comportamentale, con la rappresentazione dei movimenti dei prezzi di mercato e la loro verifica oggettiva tramite il metodo scientifico (e perciò il supporto imprescindibile dell analisi statistica) attiverà la ricerca e trasformerà molte delle conoscenza sulla finanza 84. In questo capitolo si tenta di fornire un primo input in tale direzione, con lo scopo ultimo di aumentare la probabilità di successo degli investimenti. Analisi tecnica Analisi statistica Finanza comportamentale Fonte: adattato da P. V. Azzopardi (2010), Behavioral Technical Analysis: an introduction to behavioral finance and its role in technical analysis, pag.168, Petersfield (GB), Harriman House Ltd 83 J. J. Murphy (2002), Analisi tecnica dei mercati finanziari, pag.15, Milano, Hoepli 84 P. V. Azzopardi (2010), Behavioral Technical Analysis: an introduction to behavioral finance and its role in technical analysis, pag.168, Petersfield (GB), Harriman House Ltd 61

13 CAPITOLO 3 Il processo di sviluppo di una strategia di trading quantitativa: un caso operativo Introduzione Lo sviluppo di una strategia di trading è un processo complesso che comprende numerose fasi interconnesse fra loro. Al fine di applicare il metodo scientifico illustrato precedentemente, oltre a riprendere i vari accorgimenti proposti nel corso del Capitolo 2 per cercare di metterli in pratica, si seguiranno i passaggi procedurali indicati alla fine del paragrafo 2.7. riferiti all approccio scientifico ai problemi, integrandoli con una trattazione più mirata allo sviluppo di una strategia di trading, sulla base delle fasi operative esposte da Pardo in merito allo stadio della verifica. Innanzitutto, si specifica che, attenendosi alle indicazioni fornite all inizio del Capitolo centrale, l unica variabile utilizzata nell analisi è il prezzo dei titoli (variabile dipendente), unitamente al tempo (adottata come variabile indipendente). Si è scelto di illustrare un caso in cui la strategia non è relativa ad un classica formazione dell analisi tecnica, proprio perché ci si propone di superare le tradizionali metodologie spesso inefficaci 144, per arrivare ad un operatività profittevole che derivi da modelli quantitativi ben delineati, un evoluzione al di là delle classificazioni dell analisi tecnica. 144 Si veda, al paragrafo , l esempio ripreso da Chang e Osler che dimostra lo scarso potere previsionale della figura più tipica dell analisi tecnica, il testa e spalle. 124

14 L esperienza di ricerca è stata svolta grazie al contributo indispensabile fornito da 4Timing, una società di consulenza finanziaria con sede a Torino che, grazie ad un team di studio sempre aggiornato, attento e dinamico, è in espansione in una fase di mercato in cui la maggior parte degli operatori si trova in difficoltà. L azienda ha seguito con attenzione e estrema disponibilità la stesura del lavoro fin dalle fasi iniziali. Oltre ad avermi permesso di usufruire delle risorse tecniche necessarie per lo svolgimento pratico del lavoro, come le serie storiche dei dati e programmi quali Multichart e Analysis, ha messo a disposizione il suo prezioso e consolidato patrimonio di esperienza sul campo. 4Timing è il modello di riferimento che ha ispirato l intero lavoro. 125

15 Bibliografia Arditti F. D. (1978), Can analysts distinguish between real and randomly generated stock prices?, Financial Analysts Journal, vol.34, num.6 Aronson D. (2007), Evidence-based technical analysis, Hoboken NJ, John Wiley & Sons Azzopardi P. V. (2010), Behavioral Technical Analysis: an introduction to behavioral finance and its role in technical analysis, Petersfield (GB), Harriman House Ltd Basel Committee on Banking supervision (2012), Fundamental review of the trading book, Beker V. A. (2005), Is economics e science? A discussion of some methodological issues, University of Belgrano Berry M. J. A. e Linoff G., (1997), Data Mining techniques, New York, John Wiley & Sons Bertocchi M. (maggio 2011), Modifiche al Regolamento in materia di Emittenti conseguenti al recepimento della c.d. Direttiva UCITS IV Blaug M. (1992), The Methodology of Economics, New York, Cambridge University Press Bloomfield R. (2010), Traditional vs Behavioral Finance, Johnson School Research Paper Series, num.22, Cornell University Caracino U. e Pavesi F. (luglio 2009), Prime riflessioni sulle nuove disposizioni del Regolamento Emittenti in materia di offerta al pubblico di quote o azioni OICR italiani aperti, Rivista di Diritto Bancario CESR s guidelines on the methodology for the calculation of the synthetic risk and reward indicator in the Key Investor Information Document del 1 luglio 2010 (CESR / ) Chang P. H. K. e Osler C. L. (1999), Methodical Madness: technical analysis and the irrationality of exchange-rate forecasts, Economic Journal, vol.109 Comunicazione Consob n.dme/ del 4/4/2012: Adempimenti per le piattaforme di negoziazione (mercati regolamentati e sistemi multilaterali di negoziazione) in recepimento degli Orientamenti contenuti nel documento dell'esma "Orientamenti sui sistemi e controlli in un ambiente automatizzato per piattaforme di negoziazione, imprese di investimento e autorità competenti", pubblicato il 22 dicembre 2011, in attuazione della Direttiva 2004/39/CE (MiFID) Consob (aprile 2009), Un approccio quantitativo risk-based per la trasparenza dei prodotti d investimento non-equity, Quaderno di finanza num

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17 Kahneman D. e Riepe M. (1998), Aspects of investor psychology, Journal of Portfolio Management, vol.24 Kaufman P. J. (2011), Alpha Trading: profitable strategies that remove directional risk, Hoboken NJ, John Wiley & Sons Kuhn T. S. (1962), La struttura delle rivoluzioni scientifiche, Torino, Einaudi Legrenzi P. (2006), Psicologia e investimenti finanziari: come la finanza comportamentale aiuta a capire le scelte di investimento, Milano, Il Sole 24 Ore Macchiati A. (1992), Decisioni finanziarie e mercati dei capitali, Bologna, Il Mulino Malkiel B. G. (2003), A random walk down wall street: the time-tested strategy for successful investing, New York, W. W. Norton & company Ltd Marzo G. (2002), La relazione tra rischio e rendimento: proposte teoriche e ricerche empiriche, Paper 22, Università degli Studi di Brescia Miglietta N. e Battisti E. (2011), Impresa, management e distorsioni comportamentali: un approccio cognitivo alla gestione dell impresa: l Ego Biased Approach (EBLA), Torino, Giappichelli Editore Mishkin F., Eakins S., Forestieri G. (2007), Istituzioni e mercati finanziari, Bologna, Pearson Paravia Murphy J. J. (2002), Analisi tecnica dei mercati finanziari, Milano, Hoepli Pardo R. (2008), The evaluation and optimization of trading strategies, Hoboken, New Jersey, John Wiley & Sons Popper K. R. (1972), Congetture e confutazioni: Lo sviluppo della conoscenza scientifica, Bologna, Il Mulino Rumiati R., Rubaltelli E., Mistri M. (2008), Psicologia economica, Roma, Carocci Editore Samuelson P. A. (1965), Proof that properly anticipated prices fluctuate randomly, Industrial Management Review, vol.6 Shiller R. (1981), Do stock prices move too much to be justified by subsequent changes in dividends, American Economic Review, vol.71 Shleifer A.(2000), Inefficient Markets: an introduction to behavioral finance, New York, Oxford University press Siegel J. (2008), Rendimenti finanziari e strategie d investimento: i rendimenti finanziari nel lungo periodo, Bologna, Il Mulino 171

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