La didattica per competenze Saperi, Discipline, Competenze
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- Gerardo Grillo
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1 La didattica per competenze Saperi, Discipline, Competenze
2 Il concetto di competenza nella pedagogia scolastica è piuttosto recente e non esiste una sua definizione precisa e condivisa (Baldacci) La potenzialità o messa in atto, in un contesto dato, di una prestazione che comporti l impiego congiunto di atteggiamenti e di motivazioni, conoscenze abilità e capacità e che sia finalizzata al raggiungimento di uno scopo (Mario Ambel, membro del Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti )
3 OCSE Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico Entra in vigore il 30 settembre 1961 Promuove in generale politiche mirate a: Realizzare la massima espansione possibile dell economia e dell occupazione nonché un innalzamento del tenore di vita dei Paesi membri e non.
4 L OCSE ritiene fondamentale che gli studenti sviluppino alcune abilità di carattere generale quali: Le abilità comunicative. L adattabilità. La flessibilità. Il problem solving. Utilizzo delle tecnologie dell informazione.
5 I quattro pilastri dell educazione per Jaques Delors (politico ed economista francese) Dal 1995al 1998 Delors presiedette la "Commissione per l'educazione per il XXI secolo dell'unesco. 1. Imparare a conoscere 2. Imparare a fare: dal concetto di abilità a quello di competenza. Dematerializzazione del lavoro e sviluppo dei servizi. 3. Imparare a vivere insieme: alla scoperta dell altro. Tendere verso obiettivi comuni. 4. Imparare ad essere.
6 Le competenze chiave europee per l'apprendimento permanente La raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europeo per realizzare la strategia di Lisbona. Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno approvato una Raccomandazione relativa alle competenze chiave per l apprendimento permanente. (2006/962/CE Gazzetta Ufficiale L.394 del pag.10) Comunicazione nella madrelingua; Comunicazione nelle lingue straniere; Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; Competenza digitale; Imparare ad imparare; Competenze sociali e civiche; Spirito di iniziativa e imprenditorialità; Consapevolezza ed espressione culturale.
7 La competenza PRESTAZIONE ADEGUATA PADRONANZA MENTALE DEI PROCESSI ESECUTIVI SIA SULLE PERFORMANCE (osservabile :comportamentismo) SIA SUL FLUSSO COGNITIVO (nella testa degli allievi: cognitivismo)
8 B C D SAPERE SAPER FARE unione della conoscenza dichiarativa a quella procedurale non solo conoscenze ripetute verbalmente ma anche usate come strumenti d azione COGNIZIONE PADRONANZA DELL ESECUZIONE METACOGNIZIONE: Rappresentazione della struttura della competenza, ossia la capacità di spiegare come si fa e perché: questo distingue l esperto dal principiante ASPETTI COGNITIVI E AFFETTIVI Atteggiamenti quali la disponibilità a impegnarsi nel campo in cui ci si sente competenti MOTIVAZIONE La motivazione alla competenza: ossia la spinta ad agire con successo
9 DIDATTICA COME (da Martini Berta) DIDATTICA GENERALE Fa propri i problemi relativi all insegnamento scolastico. Uno dei suoi costrutti fondamentali è il CURRICOLO. Esso è un dispositivo teorico-metodologico per pensare la scuola, le sue finalità, i suoi valori, le sue prassi. LA RELAZIONE EDUCATIVA Grazie ad essa le didattiche elaborano una teorizzazione della didattica generale DIDATTICHE DISCIPLINARI La sua unità di studio è il sistema didattico a volte studiato in modo separato e distante da scuola famigliasocietà. Questa separatezza crea un anomalia nei processi di insegnamento-apprendimento I SUOI SOTTOINSIEMI SONO: Insegnante - Allievo - Sapere L interazione di questi genera la trasposizione didattica della disciplina
10 Ambiti e elementi della progettazione Finalità educative della scuola italiana/ europea PROFILI in USCITA NUCLEI FONDANTI CRITERI di VERTICALITÀ PTOF MAPPE di CURRICOLO VERTICALE Area/Disciplina /Campo di esperienza Trasversali CARATTERI LOCALI Curricolo comune Curricolo istituzione scolastica
11 IL CURRICOLO Le Indicazioni per il curricolo per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione, del 2012 individuano: - le finalità generali: scuola costituzione Europa. - Il profilo dello studente al termine del primo ciclo. - Aree disciplinari e discipline. - Continuità e unitarietà del curricolo. - Traguardi per lo sviluppo delle competenze. - Obiettivi di apprendimento. - Valutazione. - Certificazione delle competenze. - Una scuola di tutti e di ciascuno. - Comunità educativa. Comunità professionale, cittadinanza. Sulla base di questi elementi, ogni istituzione autonoma predispone il curricolo anche con possibile programmazione di particolari interventi individualizzati, all interno Laura del PInna Piano ANPE - Associaizone dell Offerta Nazionale Formativa
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13 Competenza Abilità Scuola dell infanzia Abilità Scuola primaria Abilità Scuola secon. di primo grad ITALIANO Ascoltare e comprendere Agire in modo consono al messaggio ricevuto Cogliere i messaggi in successione Cogliere il messaggio distinguendo informazioni principali e secondarie Parlare Comunicare Leggere e comprendere Scrivere Comunicare i propri bisogni e le esperienze immediate Comprendere ed interpretare le immagini, anche in sequenza legate alla propria esperienza Rappresentare graficamente esperienze e bisogni Comunicare ed esprimere in modo semplice e chiaro vissuti ed opinioni Leggere in modo scorrevole ed espressivo e comprendere il significato di semplici testi Scrivere correttamente e in modo coerente diverse tipologie testuali Utilizzare registri linguistici diversi a seconda del contesto ed esprimere giudizi critici Sviluppare la capacità strumentale di lettura ed interpretare testi via via più complessi Scrivere correttamente in modo coerente e coeso con lessico appropriato tipologie testuali diverse. Punti di contatto trasversali con altre discipline: INGLESE dell Istituto Comprensivo di Competenza Abilità da una R/A dei docenti Monastir COMUNICARE ORALMENTE E SAPER COMPRENDERE I PROPRI PER ISCRITTO BISOGNI ED ESPERIENZE ANCHE Anno Scolastico 2010/2011 Laura PInna ANPE - Associaizone ATTRAVERSO Nazionale SEMPLICI TESTI.
14 I sette principi chiave dell apprendimento (dal rapporto della National Academy of Sciences (NAS) E più facile che l apprendimento sia accompagnato da comprensione quando le conoscenze nuove e pregresse si strutturano intorno ai concetti e ai principi più importanti della disciplina in questione. 2. La persona che impara utilizza quello che già sa per costruire nuove conoscenze. 3. L apprendimento è favorito dall uso di strategie metacognitive per identificare, monitorare e regolare i processi cognitivi. 4. Ogni discente possiede strategie, metodi, capacità e stili di apprendimento che dipendono dal suo patrimonio ereditario e dalle sue esperienze precedenti. 5. La motivazione ad apprendere e il concetto di sé influiscono su ciò che si apprende su quanto si apprende e sull impegno nel processo di apprendimento. 6. Le pratiche e le attività che le persone svolgono mentre apprendono forgiano ciò che viene appreso. 7. L apprendimento è facilitato dall interazione con altre persone.
15 I facitori di nodi Voi vi domandate, dice il vecchio pastore, se vi è cosa più difficile che condurre il gregge dall autunno alla primavera, senza perdite né danni, e assicurare alle bestie buon grasso e pelo lucido. in tutti i mestieri c è certamente una tecnica da apprendere. La si domina, non per mezzo di trucchi o sortilegi, ma secondo leggi semplici e di buon senso, poiché non c è mai contraddizione tra scienza e tecnica da una parte, e buon senso e semplicità dall altra. Il ricercatore geniale è colui che va verso la semplicità e la vita. Célestin Freinet, I detti di Matteo - Una moderna pedagogia del buon senso. (1962)
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