Per un efficace utilizzo dei risultati di apprendimento: spunti e piste di lavoro
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- Taddeo Serra
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1 Per un efficace utilizzo dei risultati di apprendimento: spunti e piste di lavoro Varese 5 dicembre 2011
2 INDICE Le rilevazioni INVALSI La restituzione dei dati: livello nazionale (Rapporto e Documenti tecnici) e livello di singola scuola La lettura di Quadri di Riferimento, prove e risultati a livello di scuola Uno Studio di Caso Alcune indicazioni dall esperienza delle scuole
3 PERCHE LE RILEVAZIONI DEGLI APPRENDIMENTI? Direttiva n. 88 del Obiettivi delle rilevazioni nazionali INVALSI sugli apprendimenti degli studenti a.s 2011/2012
4 LE FINALITA DELLA MISURAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Fornire alle singole scuole uno strumento di diagnosi per migliorare il proprio lavoro I dati appartengono alla singola scuola, cui sono restituiti nel modo più disaggregato possibile, cioè secondo una distribuzione domanda per domanda La scuola potrà individuare all interno di ogni disciplina le aree di eccellenza e quelle problematiche,che necessitano di particolare cura INVALSI predispone un Rapporto nazionale basato sui dati delle classi campione con le prime analisi dei risultati a livello nazionale. Ulteriori approfondimenti sono effettuati solo su dati aggregati in modo da garantire pienamente l anonimato dei singoli allievi e delle singole scuole.
5 LA RESTITUZIONE DEI DATI Stesse modalità di restituzione dei risultati delle precedenti prove SNV per le scuole del primo ciclo A luglio, pubblicazione di un Rapporto nazionale Analisi che forniscono un quadro generale dei livelli di apprendimento, basate sui dati delle scuole campione Ad inizio anno scolastico, restituzione in via esclusiva e riservata dei dati a ciascuna scuola Dati ottenuti in base agli esiti delle prove, i cui risultati sono stati riportati su apposite schede risposta dai docenti della scuola Dati sui quali avviare riflessioni e approfondimenti in merito alle scelte nell organizzazione della didattica, anche in un ottica di confronto con le altre scuole
6 I RISULTATI A LIVELLO NAZIONALE E REGIONALE
7 I RISULTATI A LIVELLO NAZIONALE E REGIONALE
8 I RISULTATI A LIVELLO NAZIONALE E REGIONALE
9 I RISULTATI A LIVELLO NAZIONALE E REGIONALE
10 I RISULTATI A LIVELLO NAZIONALE E REGIONALE
11 I RISULTATI A LIVELLO NAZIONALE E REGIONALE
12 I RISULTATI A LIVELLO NAZIONALE E REGIONALE
13 I RISULTATI A LIVELLO NAZIONALE E REGIONALE
14 ANALISI DELLE PROVE: LIVELLI DI DIFFICOLTA
15 ANALISI DELLE PROVE: LIVELLI DI DIFFICOLTA
16 DESCRIZIONE DELLE PROVE
17 DESCRIZIONE DELLE PROVE
18 DESCRIZIONE DELLE PROVE
19 LE RILEVAZIONI DEGLI APPRENDIMENTI Cosa forniscono le rilevazioni INVALSI alle singole scuole? Quadri di riferimento Prove: esempi e le prove della rilevazione Risultati
20 I QUADRI DI RIFERIMENTO Il Quadro di Riferimento per la valutazione Definisce ambiti, processi cognitivi e compiti oggetto della rilevazione Esplicita i punti di riferimento concettuali e i criteri operativi utilizzati nella costruzione delle prove Fornisce un punto di riferimento per gli esperti che hanno il compito di costruire le prove Chiarisce a tutti gli interessati (scuole, insegnanti, studenti, genitori) i contenuti e gli aspetti che la prova intende verificare e i tipi di quesiti utilizzati rende trasparente l impostazione della prova favorisce la lettura dei risultati
21 IL QUADRO DI RIFERIMENTO - ITALIANO La struttura del Quadro di Riferimento Definizione di padronanza linguistica : cosa si può valutare La competenza di lettura Prima parte della prova di italiano: tipologia dei testi, formato dei quesiti e criteri di correzione, esempi La competenza grammaticale Seconda parte della prova di italiano: formato dei quesiti, modalità di formulazione, esempi
22 COMPETENZA DI LETTURA: ASPETTI E QUESITI Codice Aspetti 1 Riconoscere e comprendere il significato letterale e figurato di parole ed espressioni; riconoscere le relazioni tra parole 2 Individuare informazioni date esplicitamente nel testo 3 Fare un inferenza diretta, ricavando un informazione implicita da una o più informazioni date nel testo e/o tratte dall enciclopedia personale del lettore 4 Cogliere le relazioni di coesione (organizzazione logica entro e oltre la frase) e coerenza testuale 5a Ricostruire il significato di una parte più o meno estesa del testo, integrando più informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse 5b Ricostruire il significato globale del testo, integrando più informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse 6 Sviluppare un interpretazione del testo, a partire dal suo contenuto e/o dalla forma, andando al di là di una comprensione letterale 7 Valutare il contenuto e la forma del testo alla luce delle conoscenze ed esperienze personali (riflettendo sulla plausibilità delle informazioni, sulla validità delle argomentazioni, sull efficacia comunicativa del testo, ecc.) Ciascun aspetto comprende compiti di diverso livello di difficoltà.
23 SECONDA PARTE DELLA PROVA DI ITALIANO OGGETTO DEI QUESITI Codice Ambito 1 Ortografia Uso di accenti e apostrofi, maiuscole e minuscole, segmentazione delle parole (gliel ho detto), uso delle doppie, casi di non corrispondenza tra fonemi e grafemi (uso dell h, della q, dei digrammi, ecc.). 2 Morfologia Flessione (tratti grammaticali: genere, numero, grado, modo, tempo, persona,aspetto, diatesi); categorie lessicali (nome, aggettivo, verbo, ecc.) e sottocategorie (aggettivo possessivo, nome proprio, ecc.) 3 Formazione delle parole 4 Lessico e semantica Parole derivate; parole alterate; parole composte; polirematiche (ferro da stiro, asilo nido). Relazioni di significato tra parole; polisemia; campi semantici; famiglie lessicali; usi figurati e principali figure retoriche; espressioni idiomatiche; struttura e uso del dizionario. 5 Sintassi Accordo (tra articolo e nome, tra nome e aggettivo, tra soggetto e predicato,ecc.); sintagma (nominale, verbale, preposizionale); frase: minima11, semplice (o proposizione), complessa (o periodo); frase dichiarativa, interrogativa, ecc.;elementi della frase semplice: soggetto (esplicito o sottinteso, in posizione preverbale o post-verbale), predicato, complementi predicativi e altri complementi;gerarchia della frase complessa: frase principale, coordinate, subordinate (diverse tipologie); uso di tempi e modi nella frase 6 Testualità Segnali di organizzazione del testo e fenomeni di coesione: anafora,connettivi, punteggiatura, ecc.; aspetti pragmatici del linguaggio (fenomeni del parlato, funzioni dell enunciato, ecc.)
24 IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA La struttura del Quadro di Riferimento La competenza matematica I contenuti matematici: nuclei tematici e ambiti di valutazione I processi cognitivi Caratteristiche delle prove e criteri per la formulazione dei quesiti Esempi
25 IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA I processi cognitivi Conoscere e padroneggiare i contenuti specifici della matematica (oggetti matematici, proprietà, strutture) Conoscere e padroneggiare algoritmi e procedure (in tutti gli ambiti, non solo quello aritmetico) Conoscere e padroneggiare diverse forme di rappresentazioni e sapere passare da una all'altra (verbale, scritta, simbolica, grafica,...) Sapere risolvere problemi utilizzando gli strumenti della matematica (individuare e collegare le informazioni utili, confrontare strategie di soluzione, individuare schemi risolutivi di problemi come ad esempio sequenza di operazioni, esporre il procedimento risolutivo, ) Sapere riconoscere il carattere misurabile di oggetti e fenomeni e saper utilizzare strumenti di misura (saper individuare l'unità o lo strumento di misura più adatto in un dato contesto, saper stimare una misura, ) Acquisire progressivamente forme tipiche del pensiero matematico (congetturare, verificare, giustificare, definire, generalizzare, dimostrare...) Utilizzare la matematica per il trattamento quantitativo dell'informazione in ambito scientifico, tecnologico, economico e sociale (descrivere un fenomeno in termini quantitativi, interpretare la descrizione di un fenomeno con strumenti statistici, utilizzare modelli matematici,...) Saper riconoscere le forme nello spazio (riconoscere forme in diverse rappresentazioni, individuare relazioni tra forme, immagini o rappresentazioni visive, visualizzare oggetti tridimensionali a partire da una rappresentazione bidimensionale e, viceversa, rappresentare sul piano una figura solida, saper cogliere le proprietà degli oggetti e le loro relative posizioni, )
26 IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA Gli ambiti di valutazione: NUMERI
27 IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA Gli ambiti di valutazione: SPAZIO E FIGURE
28 IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA Gli ambiti di valutazione: RELAZIONI E FUNZIONI * a partire dalla classe V della scuola primaria
29 IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA Gli ambiti di valutazione: DATI e PREVISIONI
30 LE PROVE: ESEMPI
31 ITALIANO II Secondaria secondo grado PRIMA PARTE Testo narrativo La signora ch è stata sulla luna. Torino Tratto e adattato da: La signora ch è stata sulla luna, in D. Buzzati, Cronache terrestri, a cura di D. Porzio, Arnoldo Mondadori Editore, 1972
32 ITALIANO II Secondaria secondo grado PRIMA PARTE Testo narrativo La signora ch è stata sulla luna. Torino 1965 Tratto e adattato da: La signora ch è stata sulla luna, in D. Buzzati, Cronache terrestri, a cura di D. Porzio, Arnoldo Mondadori Editore, 1972
33 ITALIANO II Secondaria secondo grado PRIMA PARTE Testo espositivo Uccelli. Acrobazie, leader e gregari ecco le regole degli stormi. Tratto e adattato da Dusi E., Uccelli, in La Repubblica, 8 aprile 2010
34 ITALIANO II Secondaria secondo grado GRAMMATICA
35 MATEMATICA II Secondaria secondo grado
36 MATEMATICA
37 I DATI DI SCUOLA Per ciascuna classe un file in Excel con Media della classe a confronto con media della scuola, media regionale, della macro-area e nazionale Per ciascun item: media della classe a confronto con media della scuola e nazionale, posizionamento della classe nei livelli Per le prove SVN, dati per nazionalità e regolarità I dati restituiti da INVALSI GRAFICI Risultato complessivo nella prova (classe, scuola, regione, macro area, Italia) Confronti item per item Distribuzioni percentuali nei livelli Variabilità tra e dentro le classi Lettura analitica di profondità Lettura sintetica in chiave comparativa
38 ESEMPIO DI RESTITUZIONE DEI DATI Rilevazione I dati di scuola (1)
39 ESEMPIO DI RESTITUZIONE DEI DATI Rilevazione I dati di scuola (2)
40 I dati di scuola - Globale ESEMPIO DI RESTITUZIONE DEI DATI Rilevazione I dati di scuola Dettaglio risposte
41 ESEMPIO DI RESTITUZIONE DEI DATI Rilevazione I dati di scuola Rappresentazione grafica
42 ESEMPIO DI RESTITUZIONE DEI DATI Rilevazione I dati di scuola Rappresentazione grafica
43 ESEMPIO DI RESTITUZIONE DEI DATI Rilevazione I dati di scuola Rappresentazione grafica
44 ESEMPIO DI RESTITUZIONE DEI DATI Rilevazione I dati di scuola Rappresentazione grafica
45 LA SFIDA PER LE SCUOLE Come utilizzare Quadri di riferimento Prove Risultati per mettere a fuoco gli obiettivi del percorso di insegnamento acquisire consapevolezza delle caratteristiche dei processi di insegnamento agiti nelle scuole costruire percorsi di apprendimento riequilibrare le diverse componenti dei percorsi di insegnamento e dei processi di apprendimento avere riferimenti esterni in aggiunta e quelli interni migliorare i processi di valutazione
46 L ANALISI DEI QUADRI DI RIFERIMENTO Esplicitazione dell idea di disciplina sottesa alle prove La competenza linguistica/matematica testata Strutturazione degli ambiti di rilevazione presenti nei quadri di riferimento: ambiti di contenuto (conoscenze/saperi) nuclei di processo rilevati (abilità/competenze) Individuazione di sollecitazioni che i quadri di riferimento possono offrire alla riflessione didattica in funzione di una progettazione efficace del curricolo Rilettura della programmazione curricolare della propria scuola per Italiano e Matematica alla luce degli ambiti/processi di valutazione delle prove INVALSI Individuazione di linee operative per la costruzione di possibili percorsi di sviluppo curricolare (soggetti, tempi, modalità,.)
47 ANALISI DELLE PROVE INVALSI Gli oggetti della rilevazione: analisi degli ambiti di contenuto e dei nuclei di processo implicati in ciascun item di cui si compone la prova La struttura delle prove: esame della ripartizione degli item che costituiscono la prova tra le diverse aree di contenuto/nuclei di processo esame della struttura di ciascun compito proposto: materiale stimolo, quesiti Le tipologie di quesiti: analisi delle diverse tipologie di format utilizzate Le modalità di correzione: analisi dell impianto delle schede di correzione per prove aperte L attribuzione dei punteggi: punteggi dicotomici, punteggi politomici
48 ALCUNI SPUNTI OPERATIVI RILETTURA DELLA PROGRAMMAZIONE ALLA LUCE DI PROVE E QDR La programmazione è di scuola o di classe? Nella programmazione, così come strutturata, sono facilmente individuabili gli ambiti e i processi oggetti di valutazione nelle rilevazioni INVALSI sia per italiano che per matematica? Le conoscenze e le abilità testate dall INVALSI sono congruenti o discordanti rispetto a quelle previste come esito di apprendimento all interno della programmazione di scuola? Se discordanti, in che misura e per quali aspetti? Si possono ipotizzare modifiche o integrazioni? Operativamente, come proporre, all interno della propria scuola, questa attività di riflessione sul curricolo e sugli esiti di apprendimento attesi: Chi coinvolgere? Quando? Con quali modalità?
49 LA LETTURA DEI RISULTATI Individuare alcune evidenze a livello di scuola La lettura dei dati forniti alle scuole dall INVALSI può essere fatta da punti di osservazione tra loro complementari ma distinti: Il punto di vista dei dirigenti scolastici e degli organismi d indirizzo della scuola Il punto di vista degli insegnanti nella loro attività in classe
50 LA LETTURA DEI RISULTATI Dirigente / organismi di indirizzo della scuola Analisi a livello globale dei risultati nel loro insieme per: Individuare tendenze generali degli esiti degli studenti della scuola nelle aree di italiano e matematica Individuare il grado di omogeneità/disomogeneità tra le diverse classi Confrontare i dati relativi alle prove con le valutazioni complessive riportate dagli studenti (analogie, differenze, ) Individuare tendenze relative agli scarti di risultato tra studenti italiani e stranieri oppure tra maschi e femmine Costruire nel tempo serie storiche
51 LA LETTURA DEI RISULTATI Docenti / Gruppi disciplinari Analisi dei risultati delle prove di italiano e matematica per: Rileggere gli esiti rispetto ai quesiti (elementi di criticità, difficoltà registrate durante la somministrazione, ambiti non previsti nella programmazione curricolare, ) Individuare le tendenze rispetto ai diversi ambiti di valutazione di italiano e matematica (Gli esiti sono omogenei nei diversi ambiti? Ci sono ambiti in cui gli studenti hanno fatto registrare esiti particolarmente buoni o particolarmente scadenti? ) Individuare ambiti per cui è necessario operare una rilettura della programmazione curricolare Confrontare gli esiti raggiunti dagli studenti nelle prove INVALSI con le valutazioni espresse dai docenti (analogie, scarti, )
52 LA LETTURA DEI RISULTATI Leggere e utilizzare i risultati un confronto tra scuola e territorio Confrontare il risultato medio della propria scuola con le medie nazionale e locale (regione e macro-area di riferimento) Collocare la propria scuola rispetto a scuole simili sotto il profilo della composizione della popolazione scolastica Determinare la distribuzione degli studenti della scuola nei livelli di prestazione per valutarne la corrispondenza o meno con quella registrata a livello nazionale Evidenziare le differenze significative, in termini statistici e di entità della differenza, eventualmente riscontrate Interrogarsi sulla possibilità di formulare un ipotesi sulle cause di eventuali scarti e sulla necessità di raccogliere ulteriori informazioni un confronto nella scuola Confrontare i risultati di classi della propria scuola e, nel caso di disomogeneità di risultati, formulare ipotesi sulle possibili cause Comparare il punteggio medio ottenuto dalle classi nelle prove INVALSI e le valutazioni medie degli insegnanti di classe Riscontrare l eventuale differenza di risultati fra i principali sottogruppi della popolazione della propria scuola (es. tra maschi e femmine, tra alunni italiani e non, ecc.) Verificare l eventuale presenza di differenze rilevanti, rispetto all andamento generale, fra i risultati nella prova di Italiano e nella prova di Matematica e all interno di ciascuna prova (es. tra testo narrativo ed espositivo, oppure tra l ambito Numeri e l ambito Spazio e figure nel caso della Matematica)
53 QUALI AZIONI POSSIBILI? Piano di lavoro centrato su utilizzo di QdR e prove INVALSI e di documenti interni per una riflessione sugli esiti di apprendimento attesi a conclusione del biennio della scuola secondaria di secondo grado utilizzo dei dati forniti dalle prove (INVALSI e interne) e integrazione con altri strumenti di indagine strategie di coinvolgimento dei docenti
54 PER METTERSI ALLA PROVA.. UNO STUDIO DI CASO
55 UNO SCHEMA PER IL PIANO DI LAVORO Azioni in cui si articola il piano Soggetti coinvolti Risultati attesi Modalità operative Tempi Quando? Per quanto tempo?
56 INDICAZIONI OPERATIVE DALL ESPERIENZA DELLE SCUOLE Azioni di informazione rivolte a tutti i docenti Analisi/rilettura delle programmazioni alla luce dei quadri di riferimento e/o delle prove somministrate nelle precedenti rilevazioni (ambiti, processi, oggetti della valutazione) da parte dei gruppi disciplinari e/o dei docenti di classi parallele Lettura e analisi dei risultati delle rilevazioni INVALSI a livello di istituto (Dirigente, Staff, gruppo valutazione, ecc.) e di singola classe (docenti interessati, CdC, ecc.) Analisi/rilettura delle programmazioni alla luce dei risultati delle prove INVALSI Coinvolgimento di diversi soggetti: Staff e referenti per la valutazione (per definire linee operative generali), docenti Funzione Strumentale Valutazione/POF, docenti delle discipline interessate (per l analisi dei dati emersi relativi alla propria disciplina), tutti i docenti (per individuare modalità con cui contribuire allo sviluppo delle competenze oggetto di valutazione)
57 INDICAZIONI OPERATIVE DALL ESPERIENZA DELLE SCUOLE Confronto tra le prove somministrate all interno della scuola e quelle proposte da INVALSI Elaborazione di prove comuni da somministrare all interno dell istituto in momenti particolari (inizio/fine biennio, inizio/fine anno), costruzione di un archivio di prove interne Individuazione di percorsi finalizzati allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza ed elaborazione di prove Confronto tra gli esiti degli alunni nelle prove INVALSI e le valutazioni interne
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