OSSERVATORIO SUI BILANCI 2014
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- Stefano Conte
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1 /2 3,6k 1k 1,5k OSSERVATORIO SUI BILANCI LUGLIO 2015 (2 a+2b) 12,5% 75,5%
2 OSSERVATORIO SUI BILANCI 2 OSSERVATORIO SUI BILANCI SINTESI DEI RISULTATI Nonostante una domanda ancora molto fiacca, nel le imprese italiane sono riuscite ad accrescere i margini lordi e netti e a migliorare gli indici di sostenibilità finanziaria. I livelli di redditività pre-crisi rimangono distanti, ma il perdurare della stretta del credito e il maggiore ricorso da parte degli imprenditori al capitale proprio hanno reso i debiti finanziari delle imprese analizzate più sostenibili rispetto ai valori del Questi miglioramenti sono stati meno evidenti tra le imprese e non hanno riguardato le società che operano nelle, per cui anche il è stato un anno difficile. È questa, in estrema sintesi, la fotografia che emerge dall analisi dei primi 133 mila bilanci depositati dalle società italiane entro giugno I dati indicano che nel le vendite sono state ancora molto deboli: i ricavi sono cresciuti, ma solo dell 1% rispetto all anno precedente. Le imprese analizzate hanno reagito con azioni di contenimento dei costi esterni, che hanno permesso di accrescere il valore aggiunto a un tasso del 2,7%, maggiore di quello osservato per le spese per il personale (+1,6%). Ne è seguito un aumento della produttività e della redditività lorda che, misurata in rapporto al fatturato, si è attestata al 7% (6,8% nel ). È diminuito il numero di aziende che hanno chiuso il bilancio in perdita e sono tornati ad aumentare anche gli indici di redditività operativa e netta, ma il gap con i livelli pre-crisi rimane significativo: il Roe si attesta al 6,5%, in crescita sul (5,7%), ma ben inferiore rispetto al 2007 (10,4%). Andamento delle principali voci di conto economico Variazioni percentuali, valori mediani 2,1% 2,7% 2,3% 1,6% / / 1% 0% fatturato valore aggiunto costo del lavoro
3 OSSERVATORIO SUI BILANCI 3 La redditività delle imprese 10,4% 8,6% 6,8% 7% 5,7% 6,5% 2007 mol/fatturato roe I risultati delle imprese che operano nelle indicano situazioni ancora difficili nell edilizia: sono diminuiti anche nel i ricavi e il valore aggiunto, mentre i margini lordi sono rimasti ai livelli dell anno precedente, con un aumento del numero di società con Mol negativo. La maggiore redditività lorda e il calo del costo del credito, favorito dalla politica monetaria espansiva messa in atto dalla Banca Centrale Europea, hanno generato un miglioramento del rapporto tra oneri finanziari e Mol, un indicatore che gli analisti finanziari spesso considerano per valutare la sostenibilità finanziaria delle imprese. Nel è anche proseguita la contrazione dei debiti finanziari, che si sono ridotti di un ulteriore 4,5% rispetto ai livelli del (nell anno precedente erano diminuiti del 6%). Il calo dei prestiti bancari ha spinto gli imprenditori ad aumentare il ricorso a fonti alternative di finanziamento: il capitale netto delle società analizzate è aumentato del 4,2% tra e, con un notevole innalzamento rispetto ai livelli pre-crisi (+51,3%). Questa combinazione ha ridotto in modo consistente il peso dei debiti finanziari che, in rapporto al capitale netto, si attestano al 57,1%. Si tratta di una notevole riduzione rispetto all 86,9% del Imprese con squilibri rilevanti 36,7% 33,8% 32,4% % di imprese sul totale 26,6% 25,5% 19,9% ,5% 6,4% 6,5% di parte corrente (attivo corrente/passivo corrente >50%) forte peso oneri finanziari (oneri finanziari/mol >50%) leverage elevato (debiti finanziari/capitale netto >2)
4 OSSERVATORIO SUI BILANCI 4 Andamento dei debiti finanziari e del capitale netto 51,3% 3,4% 4,2% debiti finanziari capitale netto -6% / -4,5% -8,4% / /2007
5 OSSERVATORIO SUI BILANCI 5 I CONTI ECONOMICI Nonostante un livello della domanda ancora fiacco, le società analizzate sono riuscite ad accrescere i propri margini lordi e netti, riducendo e contenendo i costi interni ed esterni. Le società hanno parzialmente recuperato le pesanti perdite degli ultimi anni, ma rimangono ben distanti dai livelli pre-crisi. L analisi dei primi 133 mila bilanci depositati dalle società italiane indica un leggero miglioramento del fatturato delle imprese, cresciuto nei valori mediani dell 1% tra e. I ricavi crescono in tutte le fasce dimensionali, con aumenti più consistenti tra le (+1,5%), ma non in tutta l economia: aumentano nell (+3,6%) e a ritmi più contenuti nel terziario (+0,7%), mentre continuano a contrarsi nell edilizia (-1,6%). Anche i costi esterni aumentano a ritmi lenti: rispetto al risultano in crescita con tassi inferiori all 1% sia i costi sostenuti per le materie prime, sia quelli sostenuti per l acquisto di (rispettivamente 0,7% e 0,6%). Tassi di crescita del fatturato 1,5% 0,6% 0,7% / / 0% 0% -0,3% Tassi di crescita del fatturato per settore 3,6% 1,3% 0% 0,7% / / -1,6% -2,7%
6 OSSERVATORIO SUI BILANCI 6 L andamento dei costi 0,7% 0,6% / / -0,2% -1,4% Costi per materie prime Costi per Tassi di crescita del valore aggiunto 3% 3,4% 1,9% 2,5% 2,2% / / 1,3% I ricavi sono quindi cresciuti a tassi maggiori rispetto ai costi esterni, con effetti positivi sul valore aggiunto prodotto dalle società analizzate. Complessivamente, il valore aggiunto aumenta infatti del 2,7% tra e : a beneficiarne maggiormente le imprese (+3,4%) seguite dalle (+3%); per le imprese i bilanci indicano un aumento di questa voce del 2,5%. Le dinamiche settoriali evidenziano un incremento del valore aggiunto per le imprese li (+5,1%, in accelerazione rispetto al +3,4% dell anno precedente) e per quelle dei (+2,2% dal +1,9%). Le società che operano nelle, nonostante una riduzione dei costi esterni (-3,1% per le materie prime e -2,5% per i ), fanno invece registrare anche nel un calo del valore aggiunto (-0,1%). Pur in frenata, i costi del lavoro mostrano nel un incremento maggiore di quello dell inflazione: nell ultimo anno le spese per la retribuzione del personale sono infatti cresciute dell 1,6%, in calo rispetto al +2,3% registrato tra e.
7 OSSERVATORIO SUI BILANCI 7 Tassi di crescita del valore aggiunto per settore 5,1% 3,4% 1,9% 2,2% / / -0,1% -0,1% Tassi di crescita dei costi del lavoro 2,5% 1,4% 2% 1,8% 2,3% 2,2% / / Il rallentamento dei costi del lavoro e l accelerazione del valore aggiunto hanno permesso un recupero della produttività che, misurata in termini di valore aggiunto prodotto ogni 100 euro di spese sostenute per il personale, è passata dal 147,5% del al 149,2% del. Il miglioramento riguarda tutte le fasce dimensionali, con un aumento più consistente tra le, che guadagnano 2 punti percentuali (+0,9 le imprese, +1 le società). Tra i settori, migliorano e terziario (+2 punti percentuali), ma continua a ridursi la produttività delle imprese edili, per cui il rapporto passa dal 141,3% del al 140,9% del. In aumento e in accelerazione anche la redditività lorda delle imprese. In rapporto al fatturato, il Mol si è attestato al 7%, +0,2% rispetto al livello del (6,8%). Il miglioramento è maggiore per le (+0,4%, dal 6% al 6,4%), rispetto a quanto osservato per le aziende (dal 4,3% al 4,5%), mentre per le imprese la redditività lorda si è attestata sui livelli dell anno precedente (al 7,5%). Il Mol cresce nell (dal 7,1% del fatturato al 7,4%) e nel terziario (dal 6,4% al 6,5%), ma rimane al livello dell anno precedente nelle (7,7%).
8 OSSERVATORIO SUI BILANCI 8 L'andamento della produttività Rapporto tra valore aggiunto e costi del lavoro, mediane 156,6% 155,6% 156,5% 140,1% 140% 141,9% 156,8% 153,1% 154,1% Il rapporto tra Mol e fatturato % rispetto al totale, valori mediani 7,7% 7,5% 7,5% 5,8% 6% 6,4% 4,4% 4,3% 4,5% Le migliori performance sul fronte della redditività lorda sono confermate dalla leggera riduzione del numero di società per cui il Mol è negativo, che passa dal 15,2% al 15% delle società analizzate. Il calo riguarda le e le società, ma non le imprese, per cui la percentuale passa dal 14,5% del al 15,1%. Anche in questo caso, le mostrano un andamento negativo, con un aumento del numero di società con Mol negativo (da 12,3% a 13,2%); nell si conferma il calo dell anno precedente (la percentuale passa dal 13,8% del al 12,8% del all 11,9% del ), mentre nel terziario si osserva una positiva inversione di tendenza, con un dato in calo nel (al 16,4% dopo il picco negativo del 16,7% dell anno precedente). Tra le imprese con margini lordi positivi, si osserva un aumento del 4% del Mol, con dinamiche più vivaci tra le e le aziende (rispettivamente +5,8% e +6,3%) e tra le società manifatturiere (+8,1%).
9 OSSERVATORIO SUI BILANCI 9 Il rapporto tra Mol e fatturato per settore 6,8% 7,1% 7,4% 7,8% 7,7% 7,7% 6,5% 6,4% 6,5% % rispetto al totale, valori mediani Le imprese con margini lordi negativi 20,6% 21% 20,3% % rispetto al totale 14,5% 15% 15,1% 15,3% 15,3% 14,4% Imprese con margini lordi negativi per settore 16,2% 16,7% 16,4% % rispetto al totale 13,8% 12,8% 11,9% 11% 12,3% 13,2%
10 OSSERVATORIO SUI BILANCI 10 Tassi di crescita dei margini lordi per settore 8,1%, solo imprese con Mol positivo nei due anni 6,6% / / 0,9% 0,6% 1,9% 3,3% Gli indici di redditività confermano il quadro finora descritto, con un graduale miglioramento che però non coinvolge le. In aumento il Roi, l indice che misura il ritorno generato dall attività caratteristica dell impresa in ragione degli investimenti effettuati, che passa dal 4,5% al 4,6%, con incrementi tra le (dal 3,8% al 4,1%) e tra le società (da 2,1% a 2,6%). Per le società minori, il Roi si attesta invece al livello dell anno precedente (5,1%). Dal punto di vista settoriale, il miglioramento riguarda l (da 4,6% a 4,9%) e in misura più contenuta il terziario (dal 4,5% al 4,6%), mentre nelle si conferma il dato dell anno precedente (4,8%). È diminuito il numero di società che hanno chiuso in perdita il proprio bilancio: nel sono andate in rosso 25 società ogni 100, in calo rispetto al 27,7% dell anno precedente. Questo miglioramento ha riguardato tutte le fasce dimensionali e tutti i settori, con un livello più basso del numero di società in perdita nell (20,5%). In aumento la redditività netta, misurata tramite il Roe, il rapporto tra utile d esercizio e patrimonio netto, che nel si attesta al 6,5%, 0,8 punti percentuali in più dello scorso anno: tra le imprese (+0,8%) e le aziende manifatturiere (+1,6%) gli aumenti maggiori. Il Roi 5,1% 5,1% 5,1% Mediane 3,6% 3,8% 4,1% 2,1% 2,1% 2,6%
11 OSSERVATORIO SUI BILANCI 11 Imprese in perdita per settore 25% 24,7% 25,5% 27,5% 25,7% 27,8% 29,1% 26,9% % sul totale 20,5% I miglioramenti osservati nell ultima annualità hanno permesso alle società analizzate di recuperare i valori del 2007 solo per alcuni indicatori di bilancio. I livelli di redditività lorda e netta risultano però ancora ben al di sotto di quelli pre-crisi. I dati indicano infatti che il volume dei ricavi è del 2% inferiore rispetto al 2007, ma grazie a un deciso contenimento dei costi esterni il valore aggiunto prodotto è risultato in aumento del 6%. In questi sette anni, i costi del lavoro sono però aumentati molto di più (del 18%), con effetti pesanti sia sulla produttività, che è passata da 167 euro di valore aggiunto prodotto ogni 100 euro di costi del personale e 149,2, sia sui margini lordi, che in rapporto al fatturato sono diminuiti dall 8,6% al 7%. Il numero di società in perdita rimane superiore rispetto ai valori pre-crisi (25,1% contro 20,7%) e la redditività netta risulta ancora significativamente inferiore (dal 10,4% al 6,5%). In tutti i settori i livelli di redditività lorda e netta delle società analizzate rimangono al di sotto dei livelli del Le distanze risultano maggiori per l edilizia, per cui il Roe si è più che dimezzato (dal 13,4% al 6%) e il Mol sul fatturato è calato di oltre due punti (da 9,8% al 7,7%), e per i (Roe dal 10,2% al 6,4% e Mol su fatturato da 8,2% a 6,5%), minori per le società manifatturiere (Roe dal 10% al 7% e Mol su fatturato da 8,7% a 7,4%). Il Roe Mediane 6,9% 6,3% 6,8% 6% 5% 6,1% 5,8% 4,5% 5,3%
12 OSSERVATORIO SUI BILANCI 12 Il Roe per settore Mediane 6% 7% 6,7% 6,6% 6% 5,4% 5,5% 5,9% 6,4% Andamento delle principali voci di conto economico tra 2007 e 18,1% 6% -2% fatturato valore aggiunto costo del lavoro Andamento della redditività tra 2007 e 25,1% 20,7% ,6% 7% 10,4% 6,5% mol/fatturato imprese in perdita Roe
13 OSSERVATORIO SUI BILANCI 13 GLI INDICATORI FINANZIARI Anche per il si conferma il trend osservato nell anno precedente: per le imprese analizzate continua infatti a farsi sentire la stretta al credito, con un calo consistente dei debiti finanziari, che ha reso la mole debitoria più sostenibile, grazie anche allo sforzo degli imprenditori, che hanno accresciuto il patrimonio delle loro aziende. Migliora il rapporto corrente, indicatore della capacità dell impresa di far fronte alle obbligazioni a breve termine utilizzando la propria disponibilità liquida, che ha raggiunto nel quota 131%, 3,7 punti percentuali in più del. Il miglioramento riguarda tutte le fasce dimensionali analizzate, ma è coinciso con una maggiore polarizzazione: aumenta infatti dal 6,4% al 6,5% la quota di aziende con uno squilibrio corrente forte, quelle per cui l attivo copre meno della metà del passivo. La percentuale supera il 7% tra le imprese, rimanendo al livello dell anno precedente, mentre tra le e le imprese la quota è risultata in aumento. Imprese con forti squilibri correnti 7,2% 7,4% 7,4% % imprese con rapporto corrente <50% 4,7% 4,9% 5,2% 5,3% 4,6% 5,5% Capitale circolante su attivo 25,4% 25% 25% 19,8% 18,8% 19,2% 20,4% 19,8% 18,2%
14 OSSERVATORIO SUI BILANCI 14 Capitale circolante su fatturato 19,2% 15,5% 15,8% 25% 20,8% 20,9% 18,2% 16,2% 16,2% In leggero aumento il fabbisogno legato al ciclo operativo dell impresa, misurato tramite il capitale circolante commerciale: in rapporto all attivo nel si attesta al 21,8%, +0,2% rispetto al, mentre rispetto al fatturato raggiunge il 18,1% (+0,3%). L incremento è concentrato sulle fasce dimensionali minori, mentre si riduce o rimane costante tra le imprese. Nel è proseguita la contrazione dei debiti finanziari, che si sono ridotti di un ulteriore 4,5% rispetto ai livelli del (nell anno precedente erano diminuiti del 6%). La stretta, che ha riguardato tutte le fasce dimensionali, è stata più pronunciata per le imprese (-5,1%) e per le (-3,9%), rispetto a quanto osservato per le aziende (-3,1%). Si riducono i debiti finanziari in tutti i settori, con cali maggiori in quelli in cui l attività economica è stata più debole: -5% nelle, -4,9% nel terziario e -3,1% nell. Il costo del credito, misurato come rapporto tra oneri e debiti finanziari, è aumentato per le imprese (dal 4,8% al 4,9%) e si è leggermente ridotto tra le (dal 4,7% al 4,6%) e tra le società (dal 4% al 3,9%), ampliando i differenziali già esistenti tra società minori e maggiori. I debiti finanziari Tassi di crescita, valori mediani -3,1% -3,9% / / -5,9% -5,1% -6,3% -5,2%
15 OSSERVATORIO SUI BILANCI 15 I debiti finanziari per settore Tassi di crescita, valori mediani -3,1% / / -6,1% -6,6% -5% -5,8% -4,9% Il costo del debito 4,8% 4,8% 4,9% 4,6% 4,7% 4,6% Rapporto tra oneri e debiti finanziari, valori mediani 4% 4% 3,9% Imprese con rapporto oneri finanziari su Mol maggiore del 50% % sul totale, include imprese con Mol negativo 26% 25,6% 29% 27,9% 25,1% 25,9% 34,1% 34,6% 31,7%
16 OSSERVATORIO SUI BILANCI 16 Imprese con rapporto oneri finanziari su Mol maggiore del 50% per settore % sul totale 26,4% 23,8% 21,3% 25,4% 26,3% 27,8% 26,8% 27,4% 26,5% L aumento della redditività ha generato un miglioramento del rapporto tra oneri finanziari e Mol, un indicatore che gli analisti finanziari spesso considerano per valutare la sostenibilità aziendale. È infatti diminuita la quota di aziende per cui gli oneri finanziari erodono più della metà del margine operativo lordo (comprese quelle con un Mol negativo): nel sono il 25,5%, 0,9 punti percentuali meno dello scorso anno. Il calo è più evidente tra le (dal 27,9% al 25,9%) e tra le società (dal 34,6% al 31,7%). Dal punto di vista settoriale, l indice si riduce nell (da 23,8% a 21,3%) e nei (da 27,4% a 26,5%), ma non nell edilizia, settore in cui la quota ha toccato un picco del 26,8%. Diminuisce anche il peso dei debiti finanziari sui margini lordi: nel, il complesso dei debiti finanziari delle società analizzate era un multiplo pari a 7,2 volte il Mol; nel il rapporto si è ridotto a 7. Questo indice è diminuito in tutti i settori, risultando meno critico nell (in cui è passato da 6,4 a 4,8), rispetto a quanto si osserva nelle (da 8,6 a 7,2) e soprattutto nel terziario, in cui il rapporto rimane sui livelli dell anno precedente (9,8). I debiti finanziari sui margini lordi 7,4 7,2 7 Medie ponderate
17 OSSERVATORIO SUI BILANCI 17 Con il perdurare della stretta del credito, il sistema imprenditoriale ha fatto ricorso a fonti alternative di finanziamento: in particolare è proseguito anche nel il rafforzamento del capitale netto delle aziende analizzate, che è aumentato del 4,2% rispetto al. L incremento è molto elevato, pari al 51,3%, rispetto al valore osservato nel Nel hanno aumentato il ricorso al patrimonio soprattutto le aziende di dimensione minore, quelle che hanno subito maggiormente la riduzione dei finanziamenti: il capitale netto è cresciuto del 4,4% tra le imprese, del 3,9% tra le e del 3,2% tra le aziende. Tra i settori, l incremento maggiore si osserva nell (+4,7%). La combinazione di minori finanziamenti e maggiore capitalizzazione ha ridotto il peso dei debiti finanziari sul capitale netto: il rapporto è passato dal 62,9% al 57,1%, con un calo di più di 5 punti tra imprese e e di 9 tra le società di maggiore dimensione. L indice è più basso nei (45,2%, in netto calo rispetto al 51,4% dell anno precedente) e, nonostante il calo, più alto nell edilizia (74,5% dall 82,1% dell anno precedente). Il miglioramento riguarda anche le imprese maggiormente esposte: si è infatti ridotta la quota di aziende per cui i debiti finanziari superano la metà del capitale netto, che tra e passano dal 33,8% al 32,4%. Il capitale netto 61,6% 59,7% Tassi di crescita, mediane 42% / / 3,6% 4,4% 3,9% 3,1% 2,9% 3,2% /2007 Il rapporto tra debiti finanziari e capitale netto 58,2% 52,4% 46,7% 86,3% 78,2% 73% 74% 69,5% 60%
18 OSSERVATORIO SUI BILANCI 18 Il rapporto tra debiti finanziari e capitale netto per settore 80,5% 74,4% 69,9% 93,6% 82,1% 74,5% 57,4% 51,4% 45,2% La diminuzione ha riguardato tutte le fasce dimensionali con una quota pari al 32,1% tra le aziende, del 33,2% tra le e del 24% tra le società maggiori e tutti i settori, tra i quali si osserva un valore ancora molto elevato nell edilizia (il 35,6% delle società analizzate ha debiti finanziari che superano il doppio del capitale netto, contro il 36,6% nel ). Nonostante i miglioramenti, rispetto al 2007 rimane più elevata in tutti i settori economici e in tutte le fasce dimensionali la quota di aziende con forti squilibri correnti e con un elevato peso degli oneri finanziari sui margini lordi. Nel 2007, per il 5,5% delle società analizzate l attivo corrente copriva meno della metà del passivo corrente; nel la quota è aumentata di un punto percentuale. Il deterioramento è ancora più evidente se si considerano le aziende per cui gli oneri erodono più della metà del Mol, per cui in sette anni la percentuale è passata dal 19,9% al 25,5%. È invece diminuita anche rispetto al periodo pre-crisi la quota di aziende per cui i debiti finanziari eccedono il doppio del capitale netto, con una percentuale che tra 2007 e è diminuita dal 36,7% al 32,4%. Imprese con debiti finanziari oltre il doppio del capitale netto % sul totale 33,6% 33,3% 32,1% 35,7% 34,8% 33,2% 27,1% 25,8% 24%
19 OSSERVATORIO SUI BILANCI 19 Imprese con debiti finanziari oltre il doppio del capitale netto per settore 33,9% 32,9% 31,9% 37% 36,6% 35,6% 33,5% 33% 31,4% % sul totale Imprese con squilibri rilevanti tra 2007 e 36,7% 32,4% % di imprese sul totale 25,5% 19,9% ,5% 6,5% di parte corrente (attivo corrente/passivo corrente >50%) forte peso oneri finanziari (oneri finanziari/mol >50%) leverage elevato (debiti finanziari/capitale netto >2)
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