LA LATTOCOCCOSI: VECCHIA CONOSCENZA, MA NUOVA EMERGENZA

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1 PREARO Marino, RIGHETTI Marzia, CAVAZZA Giulia & PASTORINO Paolo Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d Aosta - Torino LA LATTOCOCCOSI: VECCHIA CONOSCENZA, MA NUOVA EMERGENZA Torino, 06 aprile 2018

2 Con lo sviluppo dell acquacoltura intensiva, le patologie sono diventate estremamente importanti, come in ogni altra realtà zootecnica, tanto da condizionare fortemente l efficienza economica delle imprese ittiche.

3 Tra i danni diretti vengono inseriti i costi: - di mortalità -sanitari- - spese terapeutiche -tempo per rispetto tempi di sospensione - limitazioni alla commercializzazione -presenza di scarti alla commercializzazione - impiego risorse umane Tra i danni indiretti sono da contemplare: - ridotto indice di conversione -riduzione degli incrementi ponderali -allungamento del tempo di permanenza in impianto -frammentazione del lotto di pescicha ha subito il trattamento con crescita difforme Vendite frazionate e/o ritardate

4 STREPTOCOCCOSI ITTICHE Streptococcosi d acqua calda: Lactococcus garvieae Streptococcus iniae Streptococcus agalactiae Streptococcus parauberis 15 C Streptococcosi d acqua fredda: Vagococcus salmoninarum Lactococcus piscium Carnobacterium piscicola

5 STREPTOCOCCOSI ITTICHE L C SP SP L L V L C V C C L V L L L SA SI L

6 STREPTOCOCCOSI ITTICHE Tutte le patologie sostenute dalle specie afferenti a questa grande categoria, presentano delle caratteristiche comuni, abbastanza peculiari rispetto alle altre malattie che colpiscono le specie ittiche: causano una precoce anoressia dei soggetti colpiti; i pesci si presentano letargici, con evidente melanosi e marcato esoftalmo mono o bilaterale; vengono colpiti soprattutto pesci prossimi alla taglia commerciale, risparmiando in parte i soggetti giovani (novellame).

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10 LATTOCOCCOSI - 1 La lattococcosi rappresenta la patologia maggiormente diffusa in troticoltura di pianura. E da considerarsi la patologia preminente durante la stagione primaverileestivo-autunnalenella maggior parte degli impianti che utilizzano acque superficiali. In Italia èstata diagnosticata a partire dal 1991 in alcuni allevamenti della Pianura Padana e successivamente si è diffusa in tutto il Nord- Italia, colpendo anche alcuni impianti dell Italia Centrale Tale patologia colpisce elettivamente soggetti subadulti ed adulti, di taglia superiore agli 50 g., allevati in acque con temperature intorno ai C.

11 LATTOCOCCOSI - 2 La Lattococcosi dàluogo ad una infezione a carattere iperacuto-acuto, con perdite annue che possono raggiungere il 80-90%. E caratterizzata da un andamento a macchia d olio, in cui l infezione si propaga molto velocemente a tutti gli individui presenti nella vasca e nelle vasche vicine alimentate con l,a stessa fonte idrica.

12 LATTOCOCCOSI - 3 La virulenza del germe per la trota iridea è stata valutata mediante prove di infezione sperimentale e calcolo della DL 50. L inoculazione tramite iniezione intraperitoneale ha permesso di valutare la virulenza del ceppo che è presente sul territorio nazionale, con una DL 50 di poco inferiore a 10 2 ufc/pesce. La mortalitàdel 50% dei soggetti inoculati con tale concentrazione, è completa al 4-5 giorno postinoculazione, con manifestazioni cliniche evidentissime; dapprima insorge una completa anoressia giàin prima giornata, seguita dalle manifestazioni sintomatologiche tipiche quali esoftalmo e melanosi dopo ore p.i.; la mortalitàcompare giàin 3 giornata (mortalità25-30%).

13 LATTOCOCCOSI - 4 La sintomatologia in vasca ètipica delle streptococcosi ittiche, con anoressia, letargia, melanosi, esoftalmo bilaterale evidente, spesso con completa protrusione oculare e complicato dalla rottura dei globi oculari.

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17 LATTOCOCCOSI - 5 L esame necroscopico mostra il caratteristico quadro di protrusione oculare con cheratite e molto spesso rottura dei globi stessi. Non appare l anemia branchiale; anzi le branchie appaiono di un rosso brillante. Inoltre èpresente una evidentissima congestione cerebrale, idropericardio, splenomegalia ed evidentissime emorragie al fegato ed alle sierose.

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20 LATTOCOCCOSI - 8 L esame colturale evidenzia una crescita dopo ore dalla semina di colonie biancastre circondate da un alone di α-emolisi. La crescita si verifica indistintamente con temperatura di incubazione che vanno da 4 a 42 C. L isolamento batterico avviene costantemente da prelievi effettuati direttamente dal rene, in quanto la fase setticemica ècostante e persistente.

21 LATTOCOCCOSI - 9 Le prove biochimiche mediante l utilizzo delle strisce API 20 STREP, API ZYM e API 50CH permettono di identificare orientativamente gli isolati come L. garvieae. Prove sierologiche, mediante l utilizzo dell AGID, possono portare ad una corretta diagnosi. Tutti gli isolati italiani risultano sierologicamente identici. Le tecniche biomolecolari portano alla identificazione certa della specie batterica: utilizzando primers specifici (plgarc1 e plgar2) si ottiene una banda specifica a 1100 bp.

22 LATTOCOCCOSI - 10 La terapia risulta essere molto spesso inefficace. Questo èin parte dovuto alla precoce anoressia che porta ad una mancata assunzione dell alimento medicato ed alle continue ricadute per l inquinamento ambientale. Da studi recenti la ipotizzata antibioticoresistenza che si sarebbe sviluppata negli allevamenti, non ha trovato nessuna conferma da ricerche condotte sulle MIC utilizzando i farmaci consentiti in acquacoltura e quelli normalmente usati in farmaco-sorveglianza.

23 LATTOCOCCOSI VS VAGOCOCCOSI Lactococcus garvieae: 4 C 25 C 37 C 45 C Vagococcus salmoninarum: 4 C 25 C 37 C 45 C

24 LATTOCOCCOSI VS VAGOCOCCOSI

25 LATTOCOCCOSI VS VAGOCOCCOSI L. garvieae: VP ADH + + V. salmoninarum: VP ADH d - L. garvieae: GAL(10) SAC(31) TAG(42) V. salmoninarum: GAL(10) SAC(31) TAG(42) - r r

26 La profilassi contro la lattococcosi diventa la strategia vincente in allevamento PROFILASSI: - DIRETTA - INDIRETTA

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28 PERCHÉ VACCINARE? Utile in alternativa o in aggiunta alla terapia antibiotica Limitazione dell uso degli antibiotici Minore impatto ambientale Mancanza di residui nelle carni e quindi eliminazione dei tempi di sospensione in terapia DIMINUZIONE DEI COSTI DI TERAPIA

29 VACCINAZIONE PER INIEZIONE

30 VACCINAZIONE PER INIEZIONE

31 e nell uomo? Dai primi anni 90 Lactococcus garvieae è stato associato ad infezioni nell uomo, soprattutto endocarditi. Nell ultimo decennio le infezioni sembrano essere in aumento: - migliore attenzione diagnostica - maggiore capacità identificativa

32 e nell uomo?

33 e nell uomo? Le infezioni umane da Lactococcus garvieae sono state spesso associate al consumo e alla manipolazione di pesce contaminato Risultano quindi a maggior rischio gli addetti del settore alimentare che manipolano prodotti ittici e i consumatori che si alimentano di pesce crudo

34 Alla luce della nuova emergenza segnalata dai troticoltori italiani si dovrà intraprendere un nuovo studio su: - situazione epidemiologica attuale negli allevamenti italiani * andando a valutare la situazione dal punto di vista del patogeno * dal punto di vista della trota verificando lo stato immunitario * la risposta mutuata dalla vaccinazione * l efficienza e l efficacia delle formulazioni vaccinali esistenti Oltre che ad ulteriori studi sulla resistenza genetica.

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L utilizzo di vaccini nel controllo della Lattococcosi.

L utilizzo di vaccini nel controllo della Lattococcosi. L utilizzo di vaccini nel controllo della Lattococcosi. A. Manfrin 1, M. Prearo 2, D. Volpatti 3, A. Fabris 4 1 IZS delle Venezie; 2 IZS Piemonte, Liguria e Valle d Aosta; 3 Università di Udine, Fac. Med.

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