Unità di misura e Analisi Dimensionale
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- Veronica Di Stefano
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1 Unità di misura e Analisi Dimensionale
2 Definizione L' analisi dimensionale è uno strumento conce8uale applicato frequentemente in fisica, chimica, ingegneria e biomeccanica. È ublizzata per formare ipotesi su situazioni fisiche complesse che possono essere verificate da esperimenb
3 Definiamo le dimensioni Le dimensioni sono riferite ad una grandezza fisica e sono associate con simboli, come M, L, e T che rappresentano massa, lunghezza, e tempo Nell'ambito del Sistema internazionale di misura sono state definite dimensioni fondamentali Tu8e le unità di misura sono riconducibili a queste unità fondamentali
4 Esempio di dimensioni e di unità di misura in una equazione La dimensione della velocità distanza/tempo o L/T. La dimensione di una forza massa distanza/tempo² o ML/T². Le unità sono ad esempio: Per la lunghezza metri, piedi, pollici, miglia o micron; ma qualsiasi lunghezza ha come dimensione L, indipendentemente da quali unità sono arbitrariamente scelte per misurarla.
5 Fa8ore di conversione Due differenb unità della stessa grandezza fisica hanno fa8ori di conversione tra loro. Per esempio: 1 in = 2.54 cm; allora (2.54 cm/in) è il fa8ore di conversione ed è esso stesso senza dimensioni.
6 Le dimensioni di una quanbtà fisica sono associate alla combinazione di Massa Lunghezza Tempo rappresentate dai simboli M, L, T rispeyvamente Ad esempio le dimensioni della velocità sono: distanza/tempo" (L/T or LT 1 ), e della forza "massa accelerazione" o massa (distanza/ tempo)/tempo" (ML/T 2 or MLT 2 ). Unità di quanbtà fisiche e le loro dimensioni sono collegate ma non sono lo stesso conce8o: la lunghezza può avere come unità i metri i piedi, le miglia i kilometri ma ogni lunghezza ha dimensione L Due diverse unità della stessa quanbtà fisica hanno un fa8ore di conversione tra loro: 1 in = 2.54 cm; quindi (2.54 cm/in) è de8o fa8ore di conversione, ed è senza dimensioni!!!! Non esistono fa8ori di conversione fra dimensioni
7 Le Formule Da queste unità di base se ne possono derivare altre. Sono rappresentate da un insieme di unità di base accoppiate fra loro attraverso moltiplicazioni e/o divisioni. Queste relazioni sono separate da punti kg.m.s -2 e possono essere scritte in modi diversi. Per esempio, l accelerazione di gravità è approssimativamente 9.81 metri al secondo al secondo e può essere scritta in questi modi: 9.81m/s m.s -2
8 Formule a dimensionali L analisi dimensionale di ogni equazione deve essere da un punto di vista delle dimensioni consistente: I termini nelle due parb dell equazione devono avere le stesse dimensioni Ad esempio: la distanza x percorsa nel tempo t da un ogge8o che parte da fermo e si muove a costante accelerazione è: x = at 2 / 2. Verifichiamo la consistenza dimensionale: Accelerazione è misurata in unità di m/s 2. Quindi ha dimensioni [a] = L / T 2, e quindi i termini dell equazione sono: L = (L / T 2 ) * T 2 = L
9 Sistema Internazionale
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11 Il conce8o di scala
12 Il conce8o di scala è applicabile ogni qualvolta un sistema è rappresentato proporzionalmente da un altro sistema Ad esempio la scala di una mappa è aumentata o rido8a da un modello ed indica il rapporto tra le distanze della mappa (o del modello) e la distanza reale. Una mappa in scala 1:50,000 mostra una distanza di 50,000 cm (=500 m) come 1 cm sulla mappa
13 Fa8ore scalare E un numero che scala o molbplica una quanbtà: y=cx C è il fa8ore scalare per x ed è chiamato costante di proporzionalità. Ad esempio raddoppiare una distanza significa scalare la distanza per un fa8ore di 2 Lunghezza Superficie Volume
14 OggeY geometricamente simili
15 Il mondo animale Che cosa hanno a che vedere I rapporb scalari con il momdo animale? Definiscono a8raverso le loro proporzioni le loro funzioni e I movimenb che possono eseguire.
16 PrimaB fa8ore scalare
17 Metabolismo Massa Fa8ore Scalare
18 Il corpo umano Che cosa hanno a che vedere le dimensioni con il corpo umano? Definiscono le loro dimensioni e le capacità che possono esprimere
19 Mani geometricamente simili? M=L 3 60 soggetti Massa della mano (kg) 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 Mmano = Lmano 2,6 R² = 0,93 Giovane atleta alto 2m 0,1 Bimbo 5 anni alto 1m Lunghezza della mano (cm)
20 La cadenza del passo aumenta all aumentare della grandezza della città in contrasto con la vita biologica dove la velocità (esempio battito cardiaco) diminuisce all aumentare della grandezza dell organismo 2007 by National Academy of Sciences Bettencourt L M A et al. PNAS 2007;104:
21 Proporzioni e dimensioni Equazioni allometriche: con misure diverse Supponiamo che le dimensioni di due parb di un organismo, x e y, siano legate da una certa relazione: Y=bx a dove a e b sono costanb Questa è una equazione esponenziale. Se:a=0 Y è sempre uguale alla costante b a prescindere dal valore di x Esempio biologico: relazione grandezza cellule grandezza animale
22 Proporzioni e dimensioni Equazioni isometriche: con misure uguali quando l esponente=1 Supponi che: y=apertura delle braccia X= altezza degli umani adulb a=1 In questo caso l apertura delle braccia è dire8amente proporzionale all altezza del sogge8o
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24 L analisi dimensionale e il conce8o di scala Considerare una formula a dimensionale scalata significa ublizzare uno strumento matemabco che misura ad esempio una funzione ma indipendentemente dalle dimensioni dei soggey so8o esame, questo significa che: Può essere applicato sia a persone grandi che a persone piccole poiché la loro grandezza è già presente nell equazione come fa8ore scalato
25 AlB e bassi
26 Analisi dimensionale nello sport Peso sollevato in funzione del peso corporeo I numeri sulla regressione indicano la categoria espressa in kg
27 Ma a che cosa ci può servire oltre che a capire relazioni fra funzioni e grandezze?
28 Pedalare in cerchio Mentre giriamo su di un cerchio di raggio R ad una velocità costante v la bicicle8a si inclina di un angolo A Possiamo: A mantenere R costante e variare v B mantenere costante v e cambiare R Dopo diverse misurazioni abbiamo due curve: In una l angolo A aumenta con v, nell altra A diminuisce all aumentare di R
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30 Come fare per calcolare A in funzione di v e di R? Si dovrebbero fare un infinito numero di misure per o8enere un certo numero di curve e poi interpolarle fra loro!!! Troppo dispendioso! L analisi dimensionale può risolvere il problema.
31 v 2 gr
32 Relazione a dimensionale Numero puro v 2 gr Tu8e le dimensioni si elidono!
33 Quale la sua ublità? Ora possiamo stabilire a caso I valori di v e R ublizzare la formula e dedurre A dal grafico Non siamo più costrey a fare un gran numero di esperimenb Inoltre abbiamo inserito g che ci perme8erebbe di calcolare la relazione anche sulla luna!
34 Gli angoli sono a dimensionali B rb r B=rB/r L/L
35 Problema: Perché ad una certa velocità anziché camminare corriamo? Variabili importanb: Velocità (v) g (gravità) L lunghezza arto inferiore
36 Correre è + dispendioso! Perché dobbiamo correre anziché camminare più velocemente? I vincoli meccanici non ce lo perme8ono! Se camminando velocemente arriviamo ad una certa velocità, siamo costrey a correre
37 Passaggio fra camminata e corsa la testa si alza e si abbassa
38 Analisi dimensionale ImportanB variabili: v 2 gl Lunghezza arto inferiore fa8ore che scala Velocità, accelerazione di gravità, altezza della persona v 2 = L2 T 2 L 2 T 2 1 L T 2 L = L2 T 2 L 2 T 2 g = v T = L T 2
39 Esempio Gravità 9,8 m/s 2 Adulto arto inferiore 0.8 m (L) cambia camminata a corsa a 2,8 m/s Bambino arto inferiore 0.5m (L) cambia camminata a corsa a 2,2 m/s L T 2
40 Il cambio fra camminata e corsa Ad una certa velocità che è scalata sui parametri corporei passiamo dalla camminata alla corsa. I bambini cambiano pa8ern a velocità inferiori Così le persone piccole Che cosa fanno i marciatori?
41 Camminata e vincoli energebci Il cambio fra un pa8ern di movimento ed un altro è definito da vincoli anche energebci L energia minima consumata è relabva alla velocità ed al pa8ern scelto Hoyt & Taylor (Nature, 1981)
42 Vincoli energebci
43 Implicazioni teoriche Dall analisi dimensionale emerge che: Parametri corporei e velocità scalano il movimento Il movimento è definito quasi unicamente da vincoli meccanici ed energebci Non risultano preponderanb vincoli perceyvi ed ambientali
44 Salire e scendere le scale
45 La percezione delle capacità motorie Warren (1987): Lscalino/Lgamba Kontzac et al. (1992): anziani non seguono lo stesso rapporto scalare
46 Esiste una relazione stabile nello scegliere e nel salire il gradino più alto che tenga conto dei parametri corporei e delle capacità motorie?
47 Variabili da considerare
48 Le scale usate e la pedana 14 scalini in legno non pi8urato (colore naturale) Larghezza 50 cm, profondità 60 cm; Altezza da un 35 a 90 cm, incremento di 5 cm; DisposB a semicerchio in ordine crescente (raggio 2 m) 2 m 2 m 2 m
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50 Fa8ore scalare Ipotenusa Altezza
51 Come calcolare l angolo α
52 L angolo α è una costante perceyvo motoria Il rapporto fra l altezza salita e l ipotenusa è fortemente lineare (R 2 =0.97) quindi il valore della linea è da considerare costante quindi costante è l angolo α
53 Flessibilità
54 Discesa delle scale 11 Anziani (età M=61.6, SD=7.3) 14 Giovani (età M=22.4, SD=1.6). Due condizioni: Scendi e stai Scendi e vai (raggiungi quel punto a 3m di distanza)
55 Discesa delle scale 11 Anziani (età M=61.6, SD=7.3) 14 Giovani (età M=22.4, SD=1.6). Due condizioni: Scendi e stai Scendi e vai (raggiungi quel punto a 3m di distanza)
56 Le due strategie Scendi e stai: stesso angolo Scendi e vai: anziani a8errano più vicino allo scalino giovani più lontano 63 0 Young Go 67 0 Old & Young Stand 70 0 Old Go
57 Le due strategie di movimento Scendi e stai: nessuna differenza fra I due gruppi Scendi e vai: Diversi gli angoli scelti fra anziani e giovani
58 Test di flessibilità Anziani presentano una flessibilità al livello delle anche inferiore ai giovani
59 Salire e scendere le scale Per ambedue I compib motori (salire o scendere) l angolo rimane lo stesso Le altezze delle scale scelte per scendere sono inferiori sia per I giovani che per gli anziani rispe8o alle scale scelte per salire Un diverso compito motorio (anzichè scendi e stai scendi e vai ) comporta un aumento della difficoltà e un cambio generale della strategia motoria ado8ata.
60 Due strategie diverse Anziani più in difficoltà a gesbre la loro quanbtà di moto: scelgono strategie più conservabve per mantenersi più stabili
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