COMMISSIONE REGIONALE PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA: PERCORSO ASSISTENZIALE ALLE PERSONE AFFETTE DA SLA NELLA REGIONE LAZIO
|
|
- Benedetto Sole
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 II Conferenza Regionale sulla Sla COMMISSIONE REGIONALE PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA: PERCORSO ASSISTENZIALE ALLE PERSONE AFFETTE DA SLA NELLA REGIONE LAZIO dr. Responsabile scientifico Viva la Vita onlus Viva la Vita onlus Via Sabotino, Roma Tel Fax Mail: info@wlavita.org Web: www. wlavita.org
2 SLA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA Malattia Progressiva Irreversibile Imprevedibile nei tempi e nei modi di realizzazione Determina la perdita della normale Motricità Fonazione Deglutizione Respirazione È UNA MALATTIA RARA NON SEMPLICE DA DIAGNOSTICARE E GESTIRE Crea una progressiva complessità assistenziale sociosanitaria coinvolgendo: Ospedale e Territorio - Pubblico e Privato per gestire a casa Nutrizione artificiale Ventilazione assistita Monitoraggio clinico e strumentale dei parametri vitali
3 I bisogni assistenziali Il malato di SLA è uno di noi con il suo benessere e le sue malattie pregresse e future È UN PAZIENTE COMPLESSO HA ESIGENZE TECNOLOGICHE HA ESIGENZE SANITARIE SPECIALISTA NEUROLOGO PNEUMOLOGO RIANIMATORE GASTROENTEROLOGO ORL CARDIOLOGO NEFROLOGO UROLOGO ANGIOLOGO OCULISTA INF. PROFESSIONALE OTA OSS HA NECESSITÀ DI SERVIZI SOCIALI! FISIOTERAPISTA RESPIRATORIO MOTORIO
4 La necessità di un percorso assistenziale La necessità di definire un nuovo e specifico percorso assistenziale dedicato per le persone con SLA deriva dal fatto che la patologia ha un forte impatto sociale e coinvolge numerose figure mediche specialistiche, in funzione della stadiazione, da coordinare e gestire sul singolo caso. la SLA è una mala+a rara la SLA determina la perdita di autonomia la SLA determina la perdita della capacità di comunicare la SLA colpisce funzioni vitali la SLA comporta nel malato scelte individuali e responsabili
5 Cri?cità
6 Percorso assistenziale alle persone affebe da SLA nella Regione Lazio Con Determinazione del DireBore n del 23 maggio 2006, la Regione Lazio is?tuisce il Gruppo di Lavoro sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica. È il primo gruppo di lavoro, nel nostro Paese, dedicato solo ed esclusivamente alla SLA a supporto tecnico dell'assessorato alla Sanità. Successivamente altre Regioni hanno replicato l'esempio laziale ishtuendo altri gruppi dedicah alla SLA. Nel marzo 2008 il Gruppo di Lavoro sulla SLA firma il: Percorso assistenziale alle persone affe0e da Sclerosi Laterale Amiotrofica nella Regione Lazio ObieOvi: Creazione, validazione e applicazione di un modello integrato di interven? socio- sanitari che prendano in carico il paziente dalla diagnosi in poi. Riduzioni delle ospedalizzazioni improprie ed intensificazione delle aovità di assistenza domiciliare. Diffusione della cultura di aiuto alla persona approccio sociale abraver- so l impiego a domicilio di personale non sanitario debitamente formato. scaricabile su hbp://
7 Percorso assistenziale SLA: Il percorso individua: Le fasi della presa in carico del paziente affebo da SLA. Quale debba essere l adeguata formazione del personale coinvolto nel progebo. Il ruolo del Care Management (personale medico). Il ruolo del Case Management (personale infermieris?co). Il ruolo dell Equipe Specialis?ca, (Neurologi, gastroenterologi - nutrizionis1, anestesis1, pneumologi, otorini, riabilitatori della fonazione e della motricità). Il ruolo dell Assistente sociale. Il ruolo dell Assistente familiare esperto. per assistere e accompagnare il paziente affemo da SLA fin dalla diagnosi amraverso un percorso di reale integrazione sociosanitaria
8 Percorso assistenziale alle persone affebe da SLA nella Regione Lazio S O M M A R I O
9 Percorso assistenziale SLA: la Stadiazione La stadiazione è incentrata su Respirazione Nutrizione Motricità Comunicazione. Respirazione R 0 Normale 1 Insufficienza restri+va lieve (70%<CV<80%) 2 Insufficienza restri+va con indicazione alla NIV noburna (50%<CV<70%) 3 NIV con necessità di venhlazione nomurna e diurna (12-18h) Nutrizione N 0 Alimentazione naturale 1 Alimentazione che necessita di indicazioni nutrizionali 2 Alimentazione che necessita di supplementazione nutrizionale 3 Alimentazione arhficiale 4 NIV/tracheostomia con dipendenza totale dalla ven?lazione meccanica (24h) Motricità M 0 Normale 1 Difficoltà motorie che non interferiscono con lo shle di vita 2 Difficoltà motorie che interferiscono con lo s?le di vita ma non compromebono l autonomia 3 Difficoltà che compromemono l autonomia senza necessità di assistenza con?nua?va Comunicazione C 0 Normale 1 Eloquio disartrico, ma comprensibile 2 Anartria con possibilità di usare comunicatori semplici 3 Anartria con possibilità di usare comunicatori ad alta tecnologia 4 Anartria senza possibilità di usare comunicatori ad alta tecnologia 4 Disabilità severa, dipendenza totale con necessità di assistenza conhnuahva
10 Percorso assistenziale SLA: la Stadiazione Non esistendo allo stato abuale una stadiazione della SLA consolidata in leberatura legata ai bisogni assistenziali, il Gruppo SLA regionale ha realizzato un modello assistenziale basato su un criterio di stadiazione centrato sull iden?ficazione dei bisogni del paziente SLA secondo la combinazione delle 4 aree sintoma?che: Respirazione Nutrizione Motricità Comunicazione.
11 Percorso assistenziale SLA: strubure di riferimento OSPEDALE (HUB E SPOKE) Centri per le Cure PalliaHve Unità opera?ve is?tuite presso i centri di riferimento ospedalieri di diagnosi e cura Elaborano e propongono il Piano di Assistenza Individuale (PAI) TERRITORIO (DOMICILIO) Commissione per la presa in carico domiciliare Unità opera?ve is?tuita presso ogni ASL per la presa in carico domiciliare. Rende esecuhvo il PAI su valutazione della Unità ValutaHva MulHdisciplinare (UVM) STRUTTURE RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI
12 Percorso assistenziale SLA: strubure di riferimento TERRITORIO
13 Percorso assistenziale SLA: cartella clinica Viene aperta dal Centro per le Cure Pallia?ve che effebua la diagnosi. La cartella deve contenere, oltre all obieovità clinica, anche la stadiazione della malaoa. La cartella deve essere trasmessa alla ASL che da quel momento in poi ne avrà la direba responsabilità. Una copia, aggiornata periodicamente, dovrà seguire ovunque il paziente in ogni suo spostamento affinché ogni operatore sanitario chiamato ad intervenire, soprabubo in caso di emergenza, possa operare con appropriatezza e tempes?vità.
14 Percorso assistenziale SLA: follow up clinico e assistenziale Uno schema di riferimento degli accessi domiciliari, ar?cola? per stadio di malaoa, è riassunto nella tabella seguente. Va somolineato e considerato il famo che l arhcolazione degli accessi è puramente indicahva: considerata l alta variabilità del decorso, il Care Management dovrà individualizzare gli interven? sul singolo caso. Ogni paziente dovrà essere seguito in telemedicina affinché si aumen? il livello prediovo e di sicurezza riducendo il numero degli accessi specialis?ci.
15 Percorso assistenziale SLA: follow up clinico e assistenziale
16 I PROTAGONISTI DEL PROCESSO DI DOMICILIAZIONE OGGI PAZIENTE ADI LE SINERGIE BENEFICHE
17 IL PERCORSO ASSISTENZIALE NELLA SLA La propria casa è il migliore degli Ospedali Nella maggior parte dei casi le cure presso la propria abitazione sono la cosa migliore Possono essere talvolta necessari brevi soggiorni in ospedale per trattamenti specifici, con la presenza di almeno un familiare, anche durante la notte.
18 Referto: completo opacamento del campo polmonare di sn. compatibile con atelettasia polmonare (flogosi? altro?). Pervi i bronchi principali. Cannula tracheale in sede. Iperespansione vicariante del polmone destro.
Un esempio di buona pratica di assistenza domiciliare per i pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica
Un esempio di buona pratica di assistenza domiciliare per i pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica Fabio De Angelis - ASL RMA Mauro Pichezzi - Viva la Vita onlus SIRACUSA, 23-25 maggio 2012
DettagliCentro di Cure Palliative. Le Cure Palliative. Luigia Clarici Medico Responsabile dell UO SLA
Le Cure Palliative Luigia Clarici Medico Responsabile dell UO SLA Principi Generali delle Cure Palliative Affermano la vita Guardano la morte come processo naturale Non accelerano né pospongono l evento
Dettagli26 maggio 2011 Roma, Sala Tirreno Regione Lazio. Roma, 26 maggio 2011
26 maggio 2011 Roma, Sala Tirreno Regione Lazio Roma, 26 maggio 2011 L assistenza ai malati di Sla nella Regione Lazio: Il quadro attuale Presidente di Viva la Vita onlus Roma, 26 maggio 2011 Distribuzione
DettagliDISTRETTO SOCIO-SANITARIO LECCE ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA. Dott.ssa Giovanna ZAURINO ASL -LECCE-
DISTRETTO SOCIO-SANITARIO LECCE ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA Dott.ssa Giovanna ZAURINO ASL -LECCE- L A.D.I.: cos è. Servizio distrettuale che assicura alle persone affette da patologie gravi, in condizioni
DettagliPercorso assistenziale SLA completo di previsione costi.
Usala Salvatore Aisla Sardegna usala@tiscali.it Percorso assistenziale completo di previsione costi. La seguente tabella è una proposta di inserimento in base alla stadiazione della, conseguenti interventi
DettagliASSISTENZA DOMICILIARE: L ESPERIENZA DELLA ASL RME
Assistenza Domiciliare e malattie rare Attuali e future strategie assistenziali Nuove metodologie organizzative e funzionali ASSISTENZA DOMICILIARE: L ESPERIENZA DELLA ASL RME Palazzo Marini, 14 maggio
DettagliL assistenza al Bambino con Disabilità e malattie croniche
L assistenza al Bambino con Disabilità e malattie croniche I punti di vista dei medici Guido Castelli Gattinara Dipartimento di Medicina Pediatrica UOC di Pediatria - Palidoro 2 BAMBINI CON DISABILITA
DettagliSIN ANIN Napoli 20 ottobre Presa in carico del paziente con SLA
SIN ANIN Napoli 20 ottobre 2008 Presa in carico del paziente con SLA S. Troiani Coordinatore Dipartimento di Scienze Neurologiche Mediche Chirurgiche A.O.Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona LA SCLEROSI
DettagliREGIONE.LAZIO.REGISTRO UFFICIALE.U
REGIONE.LAZIO.REGISTRO UFFICIALE.U.0428731.13-07-2018 PROGETTO DI COSTITUZIONE DI UNA RETE NEURO-ONCOLOGIA REGIONALE PER L ESTENSIONE DEL PERCORSO DI CONTINUITA ASSISTENZIALE OSPEDALE- TERRITORIO I tumori
DettagliIl percorso assistenziale della SLA in regione Emilia Romagna: aspetti
Il percorso assistenziale della SLA in regione Emilia Romagna: aspetti di integrazione sociosanitaria Luigi Mazza SERVIZIO INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA E POLITICHE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA BENEFICIARI
DettagliElisabetta Casella, infermiere Centro S.M. di riferimento Regionale, Azienda Ospedaliera S. Anna - COMO
Elisabetta Casella, infermiere Centro S.M. di riferimento Regionale, Azienda Ospedaliera S. Anna - COMO LA SCLEROSI MULTIPLA La Sclerosi mul.pla é una mala2a neurologica cronica complessa a decorso imprevedibile,
DettagliIL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA
IL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA Dr.ssa LAURA TRAVERSO U.O. ANZIANI - SAVONA IL PAZIENTE AD ALTA INTENSITA E DIPENDENTE IN ALCUNE
DettagliDirezione Sanitaria II Distretto. Dott. Fabio De Angelis
Direzione Sanitaria II Distretto Dott. Fabio De Angelis COMPLESSITA ORGANIZZATIVA Necessità di modelli organizzativi più coerenti ed efficaci per la gestione dei pazienti domiciliari COMPLESSITA ORGANIZZATIVA
DettagliLe proposte formative di AISLA Onlus. Ottobre 2018
Le proposte formative di AISLA Onlus Ottobre 018 P a g i n a Introduzione La persona con SLA e la sua famiglia, sin dal momento della diagnosi, si trovano di fronte ad un percorso complesso. Durante l
DettagliStato dell arte dell assistenza ad alta intensità nella. Regione Lazio. Gianni Vicario. Direzione Salute e Politiche Sociali.
Stato dell arte dell assistenza ad alta intensità nella Regione Lazio Gianni Vicario Direzione Salute e Politiche Sociali Regione Lazio Assistenza Domiciliare: percentuale di persone di età => 65 anni
DettagliUn nuovo modo di pensare
1 2 Un nuovo modo di pensare Sanità Medicina di attesa Monoprofessionale Monodimensionale Acuzie Ospedale Voi, gli altri Salute Medicina d iniziativa Multiprofessionale Multidimensionale Cronicità Territorio
DettagliProposta di formazione: Seminari di approfondimento sulle Cure Palliative per Centro San Vitaliano. Gennaio 2018
Proposta di formazione: Seminari di approfondimento sulle Cure Palliative per Centro San Vitaliano Gennaio 2018 P a g i n a 2 Introduzione La persona con SLA e la sua famiglia, sin dal momento della diagnosi,
DettagliALLEGATO. Progetto regionale sperimentale per l assistenza e la riabilitazione domiciliare alle persone con Grave Disabilità degenerativa
ALLEGATO Progetto regionale sperimentale per l assistenza e la riabilitazione domiciliare alle persone con Grave Disabilità degenerativa 1 INDICE 1. INTRODUZIONE 3 2. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO 3 2.1 TARGET
DettagliPDTA e Sclerosi Multipla
PDTA e Sclerosi Multipla Dr. Leonello Guidi UOC Neurologia USL Toscana Centro Grosseto aprile 2017 l integrazione con il MMG e sottolineata nel PDTA come punto chiave per il futuro Perché Aumento esponenziale
DettagliIl contributo dell assistenza domiciliare
Vivere con una malattia rara: dalla diagnosi alla presa in carico Il contributo dell assistenza domiciliare 18 Maggio 2016 Dr.ssa DanielaSgroi Riferimenti normativi DGR 325/2008 «Approvazione dei requisiti
DettagliASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA - A.D.I.
Guida alla Carta dei Servizi per l accesso al servizio di ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA - A.D.I. associazione Premessa L'Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.) è una forma di assistenza rivolta a
Dettagli9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica. Innovazione dei percorsi clinicoassistenziali
9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica Bologna, 14 marzo 2014 Innovazione dei percorsi clinicoassistenziali in pneumologia: l accesso domiciliare
Dettagliinfo : tel tel
Proposta di formazione: Cure Palliative nodo della Rete Territoriale del Sistema Integrato per le malattie neuromuscolari: Focus sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica info : rocio.cabarcas@asst-mantova.it
DettagliLA RETE DEI SERVIZI GESTITA DALLA ASL. Milano, 6/06/2015
LA RETE DEI SERVIZI GESTITA DALLA ASL Milano, 6/06/2015 LA RETE DEI SERVIZI GESTITA DA ASL Ambiti di integrazione Le misure per la fragilità Ricoveri di sollievo SLA ADI Le forme assistenziali e i livelli
DettagliPremessa. Sistema Sanitario Regionale Asl 7 Carbonia - Direzione SocioSanitaria
Premessa Nell Azienda ASL 7 Carbonia è prevista, all interno dell assistenza domiciliare integrata (ADI), un organizzazione destinata a pazienti che necessitano di interventi complessi di una certa rilevanza
DettagliASSISTENZA E SUPPORTO VENTILATORIO IN UN PAZIENTE CON SLA AD EVOLUZIONE BULBARE ED INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ASSISTITO PRESSO UNA U.O. CASE REPORT.
ASSISTENZA E SUPPORTO VENTILATORIO IN UN PAZIENTE CON SLA AD EVOLUZIONE BULBARE ED INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ASSISTITO PRESSO UNA U.O. SEMINTENSIVA RESPIRATORIA. CASE REPORT. Gabriele Chini Il sottoscritto
DettagliMattone 12 Prestazioni residenziali e Semiresidenziali Classificazione dei nuclei erogativi
Allegato A Mattone 12 Prestazioni residenziali e Semiresidenziali Classificazione dei nuclei erogativi A. Strutture sanitarie di cura e recupero, distinte secondo la classificazione del Mattone 12 in:
DettagliRicognizione farmacologica presso le Case della Salute
Seminario Regionale Sicurezza delle cure farmacologiche 3 dicembre 2015 ore 9.30-17.30 Sala Poggioli Via della Fiera 3 Bologna Ricognizione farmacologica presso le Case della Salute Imma Cacciapuoti Servizio
DettagliProgetto Valduce Home Care. Milano, 11 Novembre 2016
Progetto Valduce Home Care Milano, 11 Novembre 2016 Contesto: Progetto Valduce Home Care L Ospedale Valduce si configura come un City Hospital, Ospedale di riferimento per i cittadini dell area urbana
Dettaglipiù anziani, più ammalati, più soli
LE NUOVE CURE DOMICILIARI: GLI ATTORI DEL SISTEMA un percorso per crescere e migliorare insieme Monza, 29 marzo 2014 Dr. Carlo Castiglioni EROGATORI PER UNA SANITA IN MOVIMENTO DAL VECCHIO AL NUOVO MILLENNIO
DettagliLa Continuità Assistenziale nelle Cure Palliative
Guia Castagnini Cure palliative e Terapia del Dolore La Continuità Assistenziale nelle Cure Palliative Regione Lombardia Modello di Ospedalizzazione Domiciliare DGR VIII/6410 del 27 /12/2008 DGR VIII/7180
Dettagli(omissis) IL DIRETTORE (omissis) determina
REGIONE PIEMONTE BU15S1 14/04/2011 Codice DB1901 D.D. 16 febbraio 2011, n. 55 Progetto sperimentale "Progetto di continuita' assistenziale per i pazienti con SLA e le loro famiglie". Riformulazione piano
DettagliDott.ssa Daniela Sgroi Direttore Distretto Municipio X ASL Roma3
Assistenza domiciliare ad alta intensità di cure: caratterizzazione dell assistenza territoriale domiciliare in base alla natura del bisogno e del livello delle cure domiciliari Dott.ssa Daniela Sgroi
DettagliVADEMECUM PROGETTO "RITORNARE A CASA"
Servizio Politiche Sociali VADEMECUM PROGETTO "RITORNARE A CASA" DESTINATARI E REQUISITI CERTIFICAZIONI SANITARIE 1/5 Servizio Politiche Sociali, piazza De Gasperi, 2, Cagliari Servizio Politiche Sociali
DettagliLa rete dell insufficienza respiratoria cronica in età evolutiva e le esperienze delle cure domiciliari. E. Bignamini per la Rete regionale IRCEE
La rete dell insufficienza respiratoria cronica in età evolutiva e le esperienze delle cure domiciliari E. Bignamini per la Rete regionale IRCEE La storia della gestione territoriale dei pazienti con patologia
DettagliAssessorato alle Politiche Attive del Lavoro, Formazione e Istruzione, Politiche sociali Progetto per l assistenza alle persone affette da S.L.A.
Allegato A) Assessorato alle Politiche Attive del Lavoro, Formazione e Istruzione, Politiche sociali Progetto per l assistenza alle persone affette da S.L.A. 1. GENERALITÀ DEL PROGETTO 1. Regione Proponente:
DettagliRete integrata dei servizi per gli anziani nella provincia di Reggio Emilia. Mariella Martini Direttore Generale Azienda USL di Reggio Emilia
Rete integrata dei servizi per gli anziani nella provincia di Reggio Emilia Mariella Martini Direttore Generale Azienda USL di Reggio Emilia Provincia di Reggio Emilia 486.961 Abitanti Azienda USL di Reggio
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato JANNONE
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2497 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato JANNONE Disposizioni in materia di assistenza sanitaria e sociale per i malati di sclerosi
Dettagli(pubblicata su Bollettino Ufficiale della Regione Umbria Serie Generale n. 19 del 10 maggio 2017)
Deliberazione della Giunta Regionale 21 aprile 2017, n. 454. (pubblicata su Bollettino Ufficiale della Regione Umbria Serie Generale n. 19 del 10 maggio 2017) Sperimentazione temporanea di interventi di
DettagliLe linee di indirizzo regionali sul percorso assistenziale della sclerosi multipla
Dipartimento di Neuroscienze del Farmaco e della Salute del Bambino SOD Neurologia 2 Le linee di indirizzo regionali sul percorso assistenziale della sclerosi multipla Luca Massacesi SIN/SNO Toscana, Firenze,
DettagliProposta di formazione "La sedazione nella SLA" per Hospice di Bitonto. Luglio 2018
Proposta di formazione "La sedazione nella SLA" per Hospice di Bitonto Luglio 2018 P a g i n a 2 Introduzione La persona con SLA e la sua famiglia, sin dal momento della diagnosi, si trovano di fronte
DettagliIMPLEMENTAZIONE DELLE CURE DOMICILIARI NEI LIVELLI ASSISTENZIALI CRITICI
Premessa Nell Azienda ASL 7 Carbonia è attivo un Servizio dell ADI, destinato a pazienti che necessitano di interventi complessi di una certa rilevanza clinico-assistenziale, denominato area critica dell
DettagliRETE MALATTIE RARE : IL MODELLO PUGLIA. Adriana Di Gregorio Referente Aziendale Malattie Rare ASL TA
RETE MALATTIE RARE : IL MODELLO PUGLIA Adriana Di Gregorio Referente Aziendale Malattie Rare ASL TA La normativa e le azioni in Puglia 2003 Avvio della rete ospedaliera e a seguire DGR 1591/2012, 1153/2015,
DettagliLaura Bianchi Posizione Organizzativa Integrazione e Sviluppo DSM Dipendenze Patologiche
Assistenza infermieristica alla persona in trattamento domiciliare ad alta intensità di cure: analisi dei punti di forza e delle criticità del setting Laura Bianchi Posizione Organizzativa Integrazione
DettagliL erogazione delle cure domiciliari in questi casi comporta una presa in carico congrua con il bisogno rilevato.
Livelli di Complessità Assistenziale Livello di minima intensità assistenziale Assistiti non autosufficienti che presentano situazioni di minima complessità gestionale e patologie croniche in buon compenso
DettagliASL LECCE - Direzione Sanitaria Ufficio Formazione Dirigente: Dott. Paolo Moscara
R94.1 II CORSO TEORICO PRATICO DI CHIRURGIA UROLOGICA LAPAROSCOPICA (FSC) Corso riservato a: Medici - U.O. di UROLOGIA Sede Corso Lecce - P.O. V.Fazzi - Sale Operatorie Data Ore Destinatari N. 10 08/05/2012
DettagliPrendersi cura nella cronicità: luci ed ombre in Emilia Romagna
Prendersi cura nella cronicità: luci ed ombre in Emilia Romagna Dott.ssa Maria Cristina Poppi Medico di Medicina Generale e Medico Interpares- AUSL Modena La «dimensione» della cronicità La dimensione
DettagliCagliari, 16/10/2015 Dr EMILIO MONTALDO
Cagliari, 16/10/2015 Dr EMILIO MONTALDO - FAMIGLIA - CAREGIVER D - - - - - MEDICO DISTRETTO MEDICO SPECIALISTA INFERMIERE PRESIDI ASSISTENTE SOCIALE M P ON OS Quali i ruoli del Medico di Medicina Generale?
DettagliSISTEMA DI GESTIONE ORGANIZZATIVO M 07.6 CARTA DEI SERVIZI CURE INTERMEDIE
FONDAZIONE O.N.L.U.S. NINJ BECCAGUTTI PROGETTO SPERIMENTALE DI CURE INTERMEDIE Residenza Sanitario Assistenziale Centro Diurno Integrato Sede Legale e Amministrativa: Via Chiosi, n. 3/b - 25040 - ESINE
DettagliPercorso Diagnostico-Terapeutico-Assistenziale nella Sclerosi Laterale Amiotrofica: Esperienze e Progetti del Centro SLA dell'a.c.o.
Percorso Diagnostico-Terapeutico-Assistenziale nella Sclerosi Laterale Amiotrofica: Esperienze e Progetti del Centro SLA dell'a.c.o. San Filippo Neri Marialaura Santarelli PREMESSA La necessità di definire
DettagliL INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE
L INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE L ospedale e il territorio: opportunità e criticità nell integrazione socio-sanitaria Francesca Busa Direttore Distretto
DettagliIl percorso diagnosticoterapeutico-assistenziale. per le demenze della Regione Emilia- Romagna
Il percorso diagnosticoterapeutico-assistenziale per le demenze della Regione Emilia- Romagna Circa 70 diverse patologie cerebrali di natura degenerativa, vascolare, traumatica o da cause secondarie possono
DettagliCasa della Salute di San Secondo
Casa della Salute di San Secondo PROGETTO: GESTIONE INTEGRATA DEL PAZIENTE CON BPCO NELLA CASA DELLA SALUTE DI SAN SECONDO Obiettivo generale è la presa in carico delle persone assistite affette da BPCO
DettagliRazionale. Casa della Salute. Sostenibilità SSR Appropriatezza organizzativa Equità d accesso alle cure. Potenziamento assistenza territoriale
Casa della Salute Razionale Sostenibilità SSR Appropriatezza organizzativa Equità d accesso alle cure Potenziamento assistenza territoriale «intesa come l insieme delle attività e prestazioni sanitarie
DettagliPROGETTO INDIVIDUALE ASSISTENZIALE P. A. I.
UCAM/ EOH AMBITO Territoriale 11 DGD n 6 del GARDA Distretto Socio Sanitario di SALO COMUNE di PROGETTO INDIVIDUALE ASSISTENZIALE P. A. I. Per il Sig./Sig.ra nato/a a il Residente a domiciliato/a a tel.
DettagliCOD. PRATICA: Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 909 DEL 29/07/2011
Regione Umbria Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 909 DEL 29/07/2011 OGGETTO: Sperimentazione temporanea di interventi di assistenza indiretta per persone affette da malattie dei
DettagliProgetto Personalizzato
Allegato alla Delib.G.R. n. 70/13 del 29.12.2016 PROGRAMMA REGIONALE RITORNARE A CASA e INTERVENTI A FAVORE DISABILITA GRAVISSIME COMUNE DI ASL N. Distretto di Verbale U.V.T. n..del.. Il Comune di, l Azienda
DettagliL'ESPERIENZA NEL TERITORIO: L ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA
L'ESPERIENZA NEL TERITORIO: L ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA MILANO - FORUM PA 28-29 GENNAIO 2016 EVOLUZIONE DEL SISTEMA DELL'ADI Fattori economici: budgettizzazione dell'adi (da budget erogatore a budget
DettagliIl CAP di Castellamonte del Distretto di Cuorgnè (ASL TO4) come modello di gestione della BPCO e di costruzione di PDTA.
Il CAP di Castellamonte del Distretto di Cuorgnè (ASL TO4) come modello di gestione della BPCO e di costruzione di PDTA. Anselmo E., Dellarole F., Varello G., Testa A., Toso C., Mortoni L. DISTRETTO di
DettagliCOD. PRATICA: Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 909 DEL 29/07/2011
Regione Umbria Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 909 DEL 29/07/2011 OGGETTO: Sperimentazione temporanea di interventi di assistenza indiretta per persone affette da malattie dei
DettagliSCLEROSI MULTIPLA A BRESCIA LA CONTINUITÀ DELLE CURE È REALTÀ
SCLEROSI MULTIPLA A BRESCIA LA CONTINUITÀ DELLE CURE È REALTÀ Garantire la continuità delle cure, soprattutto nelle malattie croniche come la sclerosi multipla, è uno dei principali obiettivi del Sistema
DettagliDETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SER- VIZIO PROGRAMMAZIONE SOCIALE E INTE- GRAZIONE SOCIOSANITARIA 30 novembre 2012, n. 550
1986 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SER- VIZIO PROGRAMMAZIONE SOCIALE E INTE- GRAZIONE SOCIOSANITARIA 30 novembre 2012, n. 550 Del. G.R. n. 2609 del 22 novembre 2011 Progetto Qualifycare-SLA Puglia. - A.D.
DettagliSviluppo di un Applicativo mobile per bambini affetti da disabilità e loro familiari
Sviluppo di un Applicativo mobile per bambini affetti da disabilità e loro familiari Approvato nell ambito dell Avviso Pubblico FILAS Co-research "Progetti di R&S in collaborazione da parte delle PMI del
Dettaglib) Minori in fase terminale di malattia allo scopo di fornire le cure palliative appropriate.
Allegato A Linee guida per l attivazione del servizio di Cure Domiciliari nelle Aziende Sanitarie Locali della Regione Piemonte relativamente ai soggetti in età evolutiva. La D.G.R. 41/2002 definisce le
DettagliADI : assistenza domiciliare integrata
ADI : assistenza domiciliare integrata Esperienze di 25 anni di attività, 6 anni di attività ADI minori Maurizio Marzegalli, Angelo Mainini ADI : da semplici prestazioni a servizio a malati complessi e
DettagliProgetto Personalizzato
PROGRAMMA REGIONALE RITORNARE A CASA e INTERVENTI A FAVORE DISABILITA GRAVISSIME COMUNE DI ASL N. Distretto di Verbale U.V.T. n..del.. Il Comune di, l Azienda Sanitaria Locale n e la famiglia del sig.re/ra
DettagliALLEGATO A alla domanda di autorizzazione all esercizio di attività sanitaria e/o socio-sanitaria ELENCO ATTIVITA
ALLEGATO A alla domanda di autorizzazione all esercizio di attività sanitaria socio-sanitaria ELENCO ATTIVITA (barrare le caselle relative alle attività da autorizzare): funzione strutturale AMBULATORIALE
DettagliAccertamento dell invalidità civile e dell handicap in soggetti affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica e da altre malattie consimili del motoneurone
Accertamento dell invalidità civile e dell handicap in soggetti affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica e da altre malattie consimili del motoneurone Definizione di indicazioni operative 1 D.G. Famiglia
DettagliTELEASSISTENZA E TELEMONITORAGGIO NELLA GESTIONE DELLE MALATTIE POLMONARI CRONICHE
TELEASSISTENZA E TELEMONITORAGGIO NELLA GESTIONE DELLE MALATTIE POLMONARI CRONICHE DOTT. VITO PICCA PNEUMOLOGIA-UTIR OSPEDALE SAN PAOLO BARI PREMESSA Lo spostamento di una parte sempre più cospicua di
DettagliTelefono / Sesso Femmina Data di Nascita 11/10/1964 Nazionalità
INFORMAZIONI PERSONALI CECILIA CELIDEA QUARTA Telefono 051-6225196/6225828 e-mail cecilia.quarta@ausl.bologna.it Sesso Femmina Data di Nascita 11/10/1964 Nazionalità POSIZIONE RICOPERTA DIRIGENTE MEDICO
DettagliLa medicina generale. come nodo fondamentale. della rete
La medicina generale come nodo fondamentale della rete Il Medico di Medicina Generale come nodo fondamentale della rete Rolfi Dr Giovanni i percorsi di cura e assistenza sanitari sociocanitari e assistenziali
Dettaglipartendo dal basso: bisogni fisiologici il bisogno di sicurezza di appartenenza di stima di autorealizzazione
Questi sono i bisogni rappresentati nella piramide di Maslow, alla base ci sono i primari necessari alla sopravvivenza, seguono i bisogni sociali e sanitari utili per il benessere del nostro stato fisico
DettagliOsservatorio settoriale RSA
Osservatorio settoriale RSA 10 convegno annuale RSA e servizi della rete territoriale ad un anno dalla riforma:stato dell arte e prospettive future IL PUNTO DI VISTA DEGLI ENTI GESTORI:COMPLESSITA, SFIDE
DettagliLa presa in carico dei percorsi di salute e mala=a e gli strumen< di integrazione in rete
La presa in carico dei percorsi di salute e mala=a e gli strumen< di integrazione in rete Contenu' presenta' nei Corsi di Formazione Manageriale per Dire/ori di Azienda Sanitaria (2 corsi) e per Dirigen'
DettagliI PERCORSI DEI PAZIENTI E I PDTA: GLI ESEMPI DELLE MALATTIE NEUROMUSCOLARI E DELLE MALATTIE EMORRAGICHE CONGENITE
Commissione Salute Tavolo Tecnico Malattie Rare Coordinamento delle Regioni I PERCORSI DEI PAZIENTI E I PDTA: GLI ESEMPI DELLE MALATTIE NEUROMUSCOLARI E DELLE MALATTIE EMORRAGICHE CONGENITE Stato dell
DettagliN del 26 novembre 2015
DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 1500 del 26 novembre 2015 OGGETTO: Percorso assistenziale SLA e malattia del motoneurone: Istituzione del Gruppo di lavoro. IL COMMISSARIO STRAORDINARIO DOTT.
DettagliUn esperienza di Governance: Luigi Reale,
Un esperienza di Governance: ALMA Luigi Reale, lreale@istud.it Assolombarda, 12 marzo 2010 Cosa è la governance? Government + alliance = governance Top Up Down Bottom Decisori Management Professionisti
DettagliIl percorso integrato di cura della persona con SLA
Il percorso integrato di cura della persona con SLA Servizio Governance Clinica Area Sistemi di Governance Dr.ssa Marina Mastellaro Popolazione Trentina: 538.604 (al 01.01.2017) APSS azienda unica 87917
DettagliBPCO e la Sanità d Iniziativa
BPCO e la Sanità d Iniziativa Paolo Francesconi Osservatorio di Epidemiologia paolo.francesconi@ars.toscana.it Agenzia regionale di sanità della Toscana Le politiche regionali PSR 2008-2010 4.3) Dalla
DettagliCOMUNE DI RAPOLLA CAPOFILA DELL AMBITO SOCIALE DI ZONA VULTURE AVVISO PUBBLICO IL SINDACO. rende noto
COMUNE DI RAPOLLA CAPOFILA DELL AMBITO SOCIALE DI ZONA VULTURE AVVISO PUBBLICO IL SINDACO rende noto che, ai sensi e per gli effetti della Deliberazione della Giunta Regionale n. 256 del 12/03/2013, i
DettagliIL PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE PER IL FONDO NAZIONALE PER LE NON AUTOSUFFICIENZE Milano, 30 Ottobre 2014
IL PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE PER IL FONDO NAZIONALE PER LE NON AUTOSUFFICIENZE 2014 Milano, 30 Ottobre 2014 DECRETO INTERMINISTERIALE 7 MAGGIO 2014 RIPARTIZIONE RISORSE FNA 2014 Totale risorse FNA
DettagliAcuti, sub-acuti, cure-intermedie e domicilio: come orientarsi. Mauro Molteni FF Responsabile UOC Cure Subacute IRCCS Maugeri Milano
Acuti, sub-acuti, cure-intermedie e domicilio: come orientarsi Mauro Molteni FF Responsabile UOC Cure Subacute IRCCS Maugeri Milano Conflitti di interessi Ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi,
DettagliCONOSCERE IL PROPRIO TERRITORIO SOCIO- SANITARIO
CONOSCERE IL PROPRIO TERRITORIO SOCIO- SANITARIO Il cambiamento L aumento dell incidenza delle malattie croniche è uno dei principali driver della necessità di riequilibrio ospedaleterritori. Occorre definire
DettagliRete Pneumologica. PSR nessun riferimento alle Malattie Respiratorie
Rete Pneumologica PSR 2008-2010 nessun riferimento alle Malattie Respiratorie Aree tematiche di interesse. Una analisi accurata dell incidenza delle Malattie Respiratorie in Liguria, in termini di severità,
DettagliART. 1 - FINALITÀ ED OBIETTIVI DEGLI ASSEGNI DI CURA
AVVISO PUBBLICO PER LE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI INTEGRATE E COMPLESSE IN FAVORE DELLE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI CON DISABILITÀ GRAVISSIMA ASSEGNO DI CURA Vista la Legge Regionale n.20 23.11.2006 che
DettagliRAPPORTO OASI 2010, CERGAS UNIVERSITA BOCCONI. Amelia Compagni e Fabrizio Tediosi MARZO 2011
RAPPORTO OASI 2010, CERGAS UNIVERSITA BOCCONI GLI STRUMENTI DI INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO: STATO DELL ARTE NELLE AUSL Amelia Compagni e Fabrizio Tediosi MARZO 2011 Agenda Nota introduttiva sul tema
DettagliLa nutrizione artificiale dall ospedale al territorio. Manuela Alice Simona Visca
La nutrizione artificiale dall ospedale al territorio Manuela Alice Simona Visca IL PERCORSO DELLA NUTRIZIONE la prescrizione la valutazione da parte del team nutrizionale la presa in carico del paziente
DettagliNuove linee di indirizzo del programma regionale Ritornare a casa
Nuove linee di indirizzo del programma regionale Ritornare a casa Nasce come programma sperimentale, deliberato il 4.10.06 n.42/11, finalizzato al rientro nella famiglia di persone inserite in strutture
DettagliCURE PALLIATIVE: CRITERI DI ACCESSO
CURE : Pag.: 1/5 A. CRITERI DI AI PERCORSI CURE Percorso della Rete Aziendale Cure Palliative Presenza accertata da parte del MMG di riferimento, e/o dal Medico Specia-lista Pazienti malati inguaribili
DettagliBPCO: La continuità assistenziale
Congresso Regionale FADOI-ANIMO Veneto Mestre, 25 ottobre 2013 BPCO: La continuità assistenziale Antonio Vendrame Medicina Generale Ospedale di Conegliano BPCO: dimensioni Una malattia prevenibile e curabile
DettagliLA RIFORMA DEL SSR. Le sfide alla base della Legge 23/2015
LA RIFORMA DEL SSR Le sfide alla base della Legge 23/2015 GIANCARLO IANNELLO DIRETTORE SOCIOSANITARIO AZIENDA SOCIOSANITARIA TERRITORIALE OVEST MILANO OBIETTIVO Confermare un modello che si è dimostrato
DettagliL esperienza in Toscana. Elisa Rinaldini, infermiera care manager
L esperienza in Toscana Elisa Rinaldini, infermiera care manager Il progettoccm e la nuovasanità d iniziativa Il progetto ha funzionato da pilota per gli interventi previsti nell'ambito delle azioni della
DettagliContenuti CONSENSUS CONFERENCE. Andrea Mortara Andrea Di Lenarda. 1. Modelli di gestione esistenti
CONSENSUS CONFERENCE Contenuti 1. Modelli di gestione esistenti La struttura, l organizzazione e il percorso di cura Il target di paziente da gestire (capitoli consensus) Ruolo dell ASL e dei Distretti
DettagliOrganizzazione servizio NA: il modello di percorso integrato tra Ospedale e Territorio
03 09 Organizzazione servizio NA: il modello di percorso integrato tra La Nutrizione Artificiale dall ospedale al domicilio - 25-26 marzo 2009 IL NUOVO DEI PERCORSI PER LA N.A. Integrazione ISTITUZIONALE
DettagliLa gestione del paziente con patologie degenerative neurologiche
SIMPOSIO CONGIUNTO SNO/SIN - SIMG La gestione del paziente con patologie degenerative neurologiche Dott. Edoardo Nassini Medico di Medicina Generale SIMG Grosseto Piano Nazionale Delle Cronicita L evoluzione
DettagliIl Modello Sociosanitario dell Assistenza nella Regione Lazio Roma 26 maggio 2011 Sala Tirreno Regione Lazio
Il Modello Sociosanitario dell Assistenza nella Regione Lazio Roma 26 maggio 2011 Sala Tirreno Regione Lazio Dott.ssa Rosanna Magnatta Direttore Area Coordinamento Funzioni di Staff Direzione Strategica
Dettagliche, ai sensi e per gli effetti della Deliberazione della Giunta Regionale n. 256 del 12/03/2013, i
Il Comune di Pisticci rende noto di aver indetto un avviso per la richiesta di contributo economico mirato ad assicurare un adeguata assistenza al domicilio della persona affetta da SLA (Sclerosi Laterale
Dettagli29 CONGRESSO NAZIONALE A.N.I.N Aprile 2010 Abano Terme (PD) La Formazione, l Organizzazione e la Prassi Professionale
29 CONGRESSO NAZIONALE A.N.I.N 16-17 Aprile 2010 Abano Terme (PD) La Formazione, l Organizzazione e la Prassi Professionale LA RETE DELLE CURE DOMICIALIRI NEL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE CON S.L.A. : INTERVENTI
DettagliValori assoluti di Incidenza e Prevalenza
Epidemiologia dello SC in RER 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 INC e PREV PER 1000 ABITANTI 30 25 20 15 16,2 18 19,6 21 21,9 23,3 24,1 24,8 25,2 25,3 25,6 25,8 10 5 0 3,3 3,1
DettagliDA COMPILARE SE LA DOMANDA È PRESENTATA DAL DIRETTO INTERESSATO. Il/La sottoscritto/a (cognome) (nome) nato/a a prov. il
Al Comune di del Distretto Socio-Sanitario RM G6 INTERVENTI IN FAVORE DI PERSONE AFFETTE DA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA ai sensi della DGR Lazio n. 233/2012 e della Det. Dir. n.b08766/2012 MODELLO DI
Dettagli