Laboratorio delle situazioni potenzialmente pericolose inserito nel progetto Insieme a pesca di emozioni. "Come cavarsela da soli"

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1 Laboratorio delle situazioni potenzialmente pericolose inserito nel progetto Insieme a pesca di emozioni "Come cavarsela da soli" Introduzione Nell analisi dei requisiti per una vita adulta autonoma emerge immediatamente come uno dei primi passi verso l autonomia sia costituito dal possedere una buona capacità di comunicazione per poter esprimere i propri bisogni, i propri desideri, i propri pensieri. Questo può essere semplice in un ambiente di persone conosciute ma può diventare una grossa difficoltà quando ci si muove all esterno, fra estranei. Appare essenziale sviluppare capacità come: chiedere informazioni; saper fornire le proprie generalità; sviluppare competenze per gestire eventuali situazioni di difficoltà con i pari. L acquisizione e l utilizzo di strategie efficaci in situazioni nuove non previste, spesso ansiogene, rappresenta un aspetto di difficile gestione per le persone con fragilità emotiva e sociale. L attività permette di ragionare e rinforzare i temi legati alla gestione dell imprevisto e i comportamenti adeguati ed efficaci da agire in situazione. E importante che durante la discussione venga dato spazio anche al ragionamento rispetto ai comportamenti inefficaci, a quelli socialmente non adeguati o potenzialmente pericolosi e al rapporto con le persone sconosciute, rinforzando il saper chiedere aiuto come

2 modalità centrale. Analizzando tali esigenze è possibile raccogliere in 5 aree educative gli obiettivi di tale itinerario: il perdersi; se mi prendono in giro ( quando i compagni mi prendono di mira); se incontro un estraneo; situazioni pericolose sul web; come raggiungere un posto sconosciuto; la gestione del cellulare. Destinatari Il progetto si rivolge a ragazzi di età compresa tra i 14 e i 25 anni ed è finalizzato a promuovere l autonomia e il potenziamento di abilità personali nella gestione degli imprevisti. Tempi di realizzazione: (durata ciclo 4/5 incontri) Data di avvio: 2012 Data di fine: Obiettivi Acquisire consapevolezza rispetto a una situazione imprevista e sviluppare un comportamento adeguato;

3 responsabilizzare i ragazzi; promuovere l autonomia personale. Metodologia il laboratorio è articolato in un incontro mensile della durata di 3 ore; il laboratorio prevede un ciclo di 4/5 incontri; l organizzazione in gruppo è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi educativi, autonomia infatti vuol dire sapersela cavare da soli, ma anche imparare a collaborare, chiedere aiuto e rispettare un turno. Spazi di realizzazione Centro Giovani via Del Bianco, 6 Misano Adriatico Risorse umane coinvolte Responsabile e coordinatore del progetto dr.ssa Mariagrazia Ronci; Battarra Guendalina, Muccini Alice. Manenti Francesca.

4 Programma attività IL PERDERSI Attività: Discussione e simulazione in sede Descrizione: - Discussione e sintesi attraverso l utilizzo di cartelloni: Che cosa vuol dire perdersi; che cosa faccio se mi perdo; che cosa non faccio se mi perdo. (SCHEDA 4.11, Verso l'autonomia. Percorsi educativi per ragazzi con disabilità intellettiva) - Drammatizzazione delle situazioni - Consigli utili COME RAGGIUNGERE UN POSTO SCONOSCIUTO Obiettivi: - chiedere informazioni - ascoltare e seguire le indicazioni ricevute

5 - orientarsi nel percorso - osservare i punti di riferimento - utilizzare i mezzi pubblici Attività: - Raggiungere una meta prefissata (SCHEDA 4.10 come raggiungere un posto sconosciuto, Verso l'autonomia. Percorsi educativi per ragazzi con disabilità intellettiva). SE MI PRENDONO IN GIRO Cosa dire o fare: (www. Psicocentermilano.it) Bibliografia Contardi, Verso l'autonomia. Percorsi educativi per ragazzi con disabilità intellettiva, Carocci, Roma, 2004

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