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1 Il sottoscritto Dott.ssa Sara Frulla, ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara X che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario che negli ultimi due anni ha avuto rapporti diretti di finanziamento con i seguenti soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario:

2 IL CHRONIC CARE MODEL E LA PRESA IN CARICO DELLA PERSONA CON STOMIA DERIVATIVA RELATORE: Dott.ssa Sara Frulla

3 Negli ultimi anni il tema delle malattie croniche si è posto al centro dell attenzione mondiale. 70% dei decessi a livello globale

4 Il fenomeno della cronicità ha una significativa portata nel Sistema Sanitario ed è in progressiva crescita. Si stima: 70-80% delle risorse sanitarie siano spese per la gestione delle malattie croniche Nel 2020 rappresenteranno l 80% di tutte le patologie nel mondo Nel 2020 circa il 60% della popolazione sarà affetto da patologie croniche. Polillo R. Cure primarie. Il mito dell h24 che ha stregato tutti i partiti. Quotidiano sanità, 2103.

5 L Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la patologia cronica come "malattia di lunga durata e progressione lenta" e descrive la condizione di cronicità come "problemi di salute che richiedono una gestione continua per un periodo di anni o decenni". International Council of Nurses. Garantire la qualità e servire la collettività: gli infermieri alla guida dell assistenza ai malati cronici, 2010.

6 Il modello di assistenza basato sulla medicina d attesa, sia perfetto per le malattie acute che richiedono un intervento rapido e puntuale, ma non per le patologie croniche. L aumento delle malattie croniche rappresenta il motore di cambiamento Nasce l esigenza di spostarsi MEDICINA D INIZIATIVA

7 SANITÁ D ATTESAT SANITÁ D INIZIATIVA Approccio reattivo Attesa evento acuto Espressione domanda poi analisi dei bisogni Approccio proattivo Evita la progressione della malattia Promuove l empowerment

8 SANITÁ D INIZIATIVA 1. Modello assistenziale per la presa in carico "proattiva" 2. Approccio organizzativo che assume il bisogno di salute prima dell insorgenza della malattia

9 Come si IL CHRONIC CARE MODEL declina questo modello alla persona assistita? Brugnolli Saiani - Trattato di Medicina e Infermieristica - Un approccio di cure integrate, 2017 Ed. Sorbona

10 Risorse della comunità Organizzazioni sanitarie Supporto all autocura Organizzazione in team Supporto alle decisioni Sistema informativo Le 6 componenti fondamentali del Chronic Care Model si adattano alle esigenze assistenziali della persona con malattia cronica

11 Pan American Health Organization. Innovative Care for Chronic Conditions, 2013.

12 Oggi giorno, le principali patologie croniche sono: o Malattie cardiovascolari (1,7 milioni di persone) o Tumori (8,8 milioni) o Malattie respiratorie (3,9 milioni) o Diabete (1,6 milioni) Sono da aggiungere le malattie infiammatorie croniche intestinali: in Italia persone ne sono affette e negli ultimi 10 anni la diagnosi di nuovi casi e il numero di ammalati sono aumentati di circa 20 volte. Malattie infiammatorie dell intestino stomia derivativa confezionamento World Health Organization. Noncommunicable disease, 2017.

13 Le persone portatrici di stomia derivativa definitiva (colostomia, ileostomia, urostomia) Sono malati cronici Beneficiano del Chronic Care Model

14 Richiedono cure specializzate per la stomia: fase pre-operatoria fase post-operatoria periodo di riabilitazione per tutta la vita del paziente

15 Gestione della stomia Fornitura degli ausili protesici Consulenza nutrizionale Trattamento complicanze Supporto emotivo

16 Piani Integrati di Cura Persona con stomia derivativa

17 Dimissione Assistenza territoriale Fase perioperatoria

18 Pianificare la continuità assistenziale della persona portatrice di stomia L approccio PROATTIVO del Chronic Care Model per la persona portatrice di stomia: evita o rinvia nel tempo la progressione della malattia presa in carico da parte del territorio promuove l empowerment del paziente qualifica il team assistenziale valutazione multidimensionale del bisogno

19 Pan American Health Organization. Innovative Care for Chronic Conditions: Organizing and Delivering High Quality Care for Chronic Non Communicable Diseases in the Americas, 2013.

20 Presa in carico: Riconoscere alla persona assistita la centralità nel suo percorso di cura facendola diventare un soggetto attivo.

21 Valutazione: Consiste nell identificare il grado di gestione della nuova situazione e permette di inquadrare il paziente, evidenziare il grado di complessità e quindi i suoi fabbisogni. STADIAZIONE Da essa si originano strategie diversificate di follow-up.

22 Pianificazione del Piano di Cura: Il piano di cura viene condiviso tra i vari attori assistenziali. Deve includere: l automonitoraggio, monitoraggio clinico, visite specialistiche, piano educativo e follow-up infermieristico.

23 All interno del team multiprofessionale viene individuata e valorizzata la figura dell infermiere Care Manager. Adeguatamente abilitato e formato, possiede autonome competenze in merito alle tecniche di coaching e del supporto motivazionale. Ruolo: fornire strumenti utili per l autogestione della malattia, operare in stretto contatto con il paziente e il team di operatori sanitari territoriali.

24 Follow-up: E raccomandata una valutazione e un follow-up di un infermiere enterostomista (ETN) per il cliente e la famiglia dopo la chirurgia, per diminuire il distress psicologico, per promuovere una qualità di vita ottimale e prevenire le complicanze. Raccomandazione 17 Clinical Best Practice Guidelines. Ostomy Care and Management. RNAO, 2009.

25 Follow-up: Personalizzato e calibrato sul bisogno assistenziale della singola persona Attivo: il paziente stomizzato viene direttamente coinvolto e motivato Il FOLLOW-UP deve essere DIVERSIFICATO in rapporto alla stratificazione ed alla complessità assistenziale.

26 La DGRM 1286, 17/11/2014 della Regione Marche predispone le Linee di indirizzo per PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutici Assistenziali) e PIC (Piani Integrati di Cura) A luglio 2017 è stato aperto un tavolo tecnico per il PIC per persone con STOMIA derivativa: Gruppo multidisciplinare Richiesta da parte dell associazione di pazienti marchigiani (A.M.I.STOM.) Il documento è stato approvato con delibera DGRM 727/2017

27 Conclusioni: Modalità innovativa per affrontare sul territorio il tema della cronicità Focus sui pazienti e la famiglia Promozione dell autocura Evitare la riospedalizzazione

28 Grazie per l attenzione

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