SCUOLA E GIOCOSPORT LA PROPOSTA FIP PER LA SCUOLA: EASY JUNIOR E E SENIOR IL NUOVO VADEMECUM SCOLASTICO GIOCOSPORT E TECNICA: L INCONTRO È POSSIBILE?

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1 SCUOLA E GIOCOSPORT Parleremo di: LA PROPOSTA FIP PER LA SCUOLA: EASY JUNIOR E E SENIOR IL NUOVO VADEMECUM SCOLASTICO GIOCOSPORT E TECNICA: L INCONTRO È POSSIBILE? Lido degli Scacchi, LUCIO BORTOLUSSI Tecnico Federale FIP Settore Giovanile Minibasket Scuola Coordinatore Tecnico Territoriale FVG

2 Mission del Settore Giovanile Minibasket Scuola Il concetto di educazione oggi è in sofferenza Attraverso il Giocosport Minibasket, svolto sia nei Centri aderenti alla FIP e sia in ambito scolastico, la FIP avvicina i bambini allo sport, in un quadroprogettuale di grande riferimento educativo, garantendo tale opportunitàa tuttii bambinie le bambinedai 5agli 11 anni, con un approccio graduale ed intelligente all agonismo ed alla formazione sportiva giovanile. La condivisione dei principidi riferimento tra coloro che, a diverso titolo e con specifiche competenze, vi ci si dedicano, definisce l orizzonte formativo e culturale della missione stessa.

3 SCUOLA E GIOCOSPORT LA PROPOSTA FIP PER LA SCUOLA: EASY JUNIOR E E SENIOR Lido degli Scacchi, LUCIO BORTOLUSSI Tecnico Federale FIP Settore Giovanile Minibasket Scuola Coordinatore Tecnico Territoriale FVG

4 Come Settore crediamo fermamente che la Scuola sia: il luogo della condivisione; Il concetto di giocosport deve essere proposto a misura di bambino l agenzia con cui collaborare per recuperare i valori educativi formativi dello sport; Il terreno sul quale ridefinire insieme una nuova progettualità.

5 La proposta Easy mira a: promuovere il Minibasket e il Basket in ambito scolastico con regole di gioco semplificate ; Il Minibasket è stato il primo giocosport a entrare nella scuola, ma non è mai diventato un gioco della scuola a facilitare l approccio al giocosport; a non escludere nessuno; a recuperare una prospettiva da condividere.

6 Le regole MODALITĂ JUNIOR MODALITĂ SENIOR Altezza canestro Canestro ad altezza 2,60 m per la Scuola Primaria (ma va bene anche di meno se lo spazio utilizzato non è molto alto!) Canestro ad altezza 3,05 m per la Scuola Secondaria di 1 grado (ma se serve, ancora 2,60 m!) Dimensioni campo Campo di lunghezza inferiore ai 20m per la versione 3 contro 3 Campo di lunghezza superiore ai 20m (se è possibile!) per la versione 4 contro 4 e 5 contro 5 Durata partita Composizione squadre Partita di 6 tempi da 4 ciascuno (ma dipende dal tempo totale a disposizione e dal numero dei bambini!) Il cronometro non viene mai fermato. Squadre miste composte da un minimo di giocatori/trici ad un massimo di (1 classe divisa in 2 squadre o 2 classi che si incontrano) Partita di 6 tempi da 4 ciascuno (ma dipende dal tempo totale a disposizione e dal n. dei ragazzi!) Il cronometro non viene mai fermato. Squadre miste composte da un minimo di. giocatori/trici ad un massimo di giocatori/trici Partecipazione al gioco Il valore dei punti 1 punto ogni volta che il tiro tocca il ferro 3 punti per ogni canestro realizzato 1 punto e possesso della pallaal giocatore della squadra che subisce un fallo Partecipazione dei bambini al gioco: 1 tempo di gioco garantito a tutti 2 tempi di gioco massimo consentito 3 tempi di gioco non consentiti a nessuno 2 punti per ogni canestro realizzato 1 punto e possesso della pallaal giocatore della squadra che subisce un fallo

7 Le regole MODALITĂ JUNIOR MODALITĂ SENIOR Palleggio Passi Norme che vengono applicate in entrambe le categorie SI con 2 mani insieme SI con 2 passi anche da fermi NO più di 2 passi con la palla in mano (vedere precisazioni) Norme che non vengono applicate in entrambe le categorie Time out Bonus di falli di squadra Infrazione di metà campo Limite di falli personali Tiri liberi 3 e/o 5 secondi...perché Easy deve essere l incontro con la palla, con le regole, gli avversari ed i compagni! EASYBASKET JUNIOR È CONCEPITO PER LA INTERA CLASSE E SI GIOCA A TUTTO CAMPO PRINCIPIO ISPIRATORE Le modalità di gioco, le regole e le norme utilizzate nell Easybasket devono essere sempre caratterizzate dalla flessibilità e dalla adattabilità. È EASYBASKET E MINIBASKET CHE SI ADEGUANO AI BAMBINI E NON VICEVERSA N.B. tenuto conto delle capacità di gioco degli alunni, i docenti possono apportare variazioni alle regole tecniche di gioco.

8 S.Sec. 1 grado: EASYBASKET SENIOR Approccio all insegnamento caratterizzato da: la conoscenza del basket a scuola come proposta educativa la conoscenza delle sue relazioni con lo sport e la cultura lo studente portatore di conoscenze personali Insegnare pallacanestro attraverso le attività Easybasket non vuol dire esonerare gli allievi dalla fatica, dall impegno, dallo sforzo necessari per scoprire e imparare. l attività organizzata per problemi le didattiche differenziate e regolate sugli allievi il feedback continuo tra insegnante-conoscenze-studenteconoscenze-insegnante ecc. l uso di fonti, materiali e conoscenze diverse le procedure cooperative fondate sulla relazione asimmetrica e sulla responsabilità l accoglienza, il riconoscimento e la valorizzazione delle diversità

9 S.Sec. 1 grado: EASYBASKET SENIOR CLASSE 1^ - ATTIVITA PER CLASSI Partite di Easybasket4 contro 4 gare/staffette di palleggio e tiro Insegnare pallacanestro attraverso le attività Easybasket non vuol dire esonerare gli allievi dalla fatica, dall impegno, dallo sforzo necessari per scoprire e imparare. CLASSE 2^ - ATTIVITA PER CLASSI Partite di Easybasket4 contro 4 gare/staffette di palleggio, passaggio e tiro CLASSE 3^ - ATTIVITA PER CLASSI Partite di Easybasket5 contro 5

10 S.Sec. 1 grado: EASYBASKET SENIOR FASE DI ISTITUTO Gare e giochi Classe 1^ Gare e giochi Classi 2^ Gare e giochi Classi 3^ Collaborazione dei Centri MB e delle Società sportive del territorio FASE PROVINCIALE Classe 3^ vincenti Fase di Istituto M e F FESTE E CONCENTRAMENTI Eventi/Feste provinciali Collaborazione e supporto FIP C.P. FASE REGIONALE BASKET SCHOOL DAYS Giornata di Tornei Classi 3^ Vincenti fase Provinciale M e F Eventi/Feste provinciali Collaborazione e supporto FIP C.P.

11 S.Sec. 1 grado: EASYBASKET SENIOR Regolamento dell Easybasket 4 c 4 FASE DI ISTITUTO La partita prevede da 6 a 8 tempi di gioco (in funzione del numero degli alunni delle classi) della durata di 4 ciascuno. Durante il tempo di gioco il cronometro non si arresta mai, se non in occasione di infortunio di un giocatore.

12 S.Sec. 1 grado: EASYBASKET SENIOR Regolamento dell Easybasket 4 c 4 FASE DI ISTITUTO Avvicendamento giocatori e sostituzioni. In considerazione del fatto che le classi che si incontrano possono avere numero di alunni e una composizione differente, gli incontri si svolgeranno con modalità di utilizzo dei giocatori (comprese le eventuali sostituzioni) concordate dai Docenti prima dell inizio e comunicate agli alunni. Resta fermo il criterio che nessun alunno potrà giocare piùdi1tempo.

13 S.Sec. 1 grado: EASYBASKET SENIOR Regolamento dell Easybasket 4 c 4 FASE DI ISTITUTO LE REGOLE TECNICHE Valore dei punti: 2p.incasodicanestrorealizzato 1 punto e possesso palla per la squadra il cui giocatore con o senza pallasubisceunfallodurantelevariefasidigioco è consentito al palleggiatore di interrompere e riprendere il palleggio in caso di palla a 2, il gioco verrà ripreso con una rimessa laterale (nel punto più vicino) della squadra in difesa nonèprevistounlimitedifalliindividuali nonsonoprevistiitiriliberi nonèprevistounbonusperifallidisquadra non sono previste sospensioni o sostituzioni durante il tempo di gioco N.B. tenuto conto delle capacità di gioco degli alunni, i docenti possono apportare variazioni alle regole tecniche di gioco.

14 S.Sec. 1 grado: EASYBASKET SENIOR Regolamento degli incontri tra le classi prime e seconde alterminediognitempodigiocodisputato(da6a8),vengono assegnati 3 punti alla classe che ha totalizzato più punti, mentre 1 punto viene assegnato alla classe che ha totalizzato meno punti ai punti assegnati al termine della partita, si addizionano i puntiattribuiticonlegaredipalleggioetiroperleclassiprime e di palleggio, passaggio e tiro per le seconde (6 punti per chi vincelagarae2puntiperchiperdelagara) la vittoria dell incontro verrà attribuita alla classe che avrà totalizzato il punteggio maggiore di punti

15 S.Sec. 1 grado: EASYBASKET SENIOR Regolamento dell Easybasket 5c5 FASE DI ISTITUTO La partita prevede di 6 tempi di gioco della durata di 5 ciascuno. Durante il tempo di gioco il Durante il tempo di gioco il cronometro non si arresta mai, se non in occasione di infortunio di un giocatore.

16 S.Sec. 1 grado: EASYBASKET SENIOR Regolamento dell Easybasket 5 c 5 FASE DI ISTITUTO Avvicendamento giocatori e sostituzioni. In considerazione del fatto che le classi che si incontrano possono avere numero di alunni e una composizione differente, gli incontri si svolgeranno con modalità di utilizzo dei giocatori (comprese le eventuali sostituzioni) concordate dai Docenti prima dell inizio e comunicate agli alunni. Resta fermo il criterio che nessun alunno potrà giocare piùdi2tempi.

17 S.Sec. 1 grado: EASYBASKET SENIOR Regolamento dell Easybasket 5 c 5 FASE DI ISTITUTO LE REGOLE TECNICHE Valore dei punti: 2p.incasodicanestrorealizzato 1 punto e possesso palla per la squadra il cui giocatore con o senza palla subisceunfallodurantelevariefasidigioco L incontro verrà vinto dal gruppo che al termine dei tempi di gioco previsti avrà totalizzato il maggior numero di punti in caso di palla a 2, il gioco verrà ripreso con una rimessa laterale (nel punto più vicino) della squadra in difesa nonèprevistounlimitedifalliindividuali nonsonoprevistiitiriliberi nonèprevistounbonusperifallidisquadra non sono previste sospensioni o sostituzioni durante il tempo di gioco N.B. tenuto conto delle capacità di gioco degli alunni, i docenti possono apportare variazioni alle regole tecniche di gioco.

18 S.Sec. 1 grado: EASYBASKET SENIOR Regolamento dell Easybasket 5c5 FASE PROVINCIALE E REGIONALE La partita prevede di 8 tempi di gioco della durata di 4 ciascuno.

19 S.Sec. 1 grado: EASYBASKET SENIOR Regolamento dell Easybasket 5c5 FASE PROVINCIALE E REGIONALE Avvicendamento giocatori e sostituzioni. Se la classe è composta da 20 alunni, ogni atleta può giocare al massimo2solitempidigioco. Nel caso in cui la classe è composta da più di 20 alunni, si potranno effettuare sostituzioni con giocatori non entrati precedentemente in campo e che non potranno essere utilizzati in altri tempi di gioco. Nel caso in cui la classe è composta da meno di 20 alunni, si potranno fare delle sostituzioni con giocatori già entrati precedentemente in campo, dando la precedenza a chi ha realizzato meno punti(scelta del docente in caso di atleti con pari punti realizzati)

20 S.Sec. 1 grado: EASYBASKET SENIOR Regolamento dell Easybasket 5c5 FASE PROVINCIALE E REGIONALE LE REGOLE TECNICHE Valore dei punti: 2p.incasodicanestrorealizzato 1 punto e possesso palla per la squadra il cui giocatore con o senza palla subisceunfallodurantelevariefasidigioco Ai punti realizzati nella partita andranno: addizionati 2 punti per ciascun giocatore entrato in campo oltre il ventesimo (es. giocatori utilizzati 21= 2 puntiinpiù,giocatoriutilizzati22=4puntiinpiùecosìvia) sottratti 2 punti per ciascun giocatore in meno rispetto ai 20 previsti (es. giocatori utilizzati 19= 2 punti in meno, giocatori utilizzati 18=4 punti in meno e così via) Easybasket 5c5 prevede inoltre alcune semplificazioni di regole: incasodipallaa2,ilgiocoverràripresoconunarimessalaterale(nelpuntopiùvicino) dellasquadraindifesa nonèprevistounlimitedifalliindividuali nonsonoprevistiitiriliberi nonèprevistounbonusperifallidisquadra non sono previste sospensioni o sostituzioni durante il tempo di gioco

21 SCUOLA E GIOCOSPORT IL NUOVO VADEMECUM SCOLASTICO Lido degli Scacchi, LUCIO BORTOLUSSI Tecnico Federale FIP Settore Giovanile Minibasket Scuola Coordinatore Tecnico Territoriale FVG

22 IL NUOVO VADEMECUM SCOLASTICO L IMPEGNO FIP PER LA SCUOLA Formazione: corsi nazionali Un corso di aggiornamento di primo livellosul giocosportminibasket, riservato ai docenti c.t.i della scuola primaria Un corso di secondo livello, riservato ai docenti di scuola primaria previsto dal Piano Nazionale di Aggiornamento (qualifica di Insegnante di Minibasket e possibilità di accedere secondo le attuali normative al secondo anno del corso per il conseguimento della qualifica di Istruttore di Minibasket. Un corso di aggiornamento sulla pratica sportiva della pallacanestro riservato a docenti C.T.I. di Scienze Motorie delle scuole secondarie statali di 1 grado, anch esso previsto dal Piano Nazionale di Aggiornamento. Formazione : corsi provinciali (10 ore), (riconoscimento di insegnanti di easybasket e la possibilità di accedere al secondo anno del corso istruttori minibasket)

23 IL NUOVO VADEMECUM SCOLASTICO L IMPEGNO FIP PER LA SCUOLA COME PROPORRE UNA COLLABORAZIONE Ecco la sequenza organizzativa da perseguire per la realizzazione del Progetto, che deve risultare fortemente integrato sul territorio: 1. definizione a livello territoriale del Progetto Easy&Mini-Scuola, a cura delle Strutture federali locali e del Team Tecnico Organizzativo (TTO), composto da Formatori e Istruttori Nazionali (allegato n. 4 ); 2. ricerca degli Istituti Scolastici disponibili ad accogliere le proposte di consulenza previste dal Progetto, tramite i Centri Minibasket che operano sul territorio; 3. la struttura federale locale, avvalendosi del Team Tecnico Organizzativo (TTO) Formatori e Istruttori Nazionali definisce con le Istituzioni Scolastiche interessate il dettaglio delle modalità dicollaborazionee di cooperazione, attivando anche appositi Protocolli d Intenti (allegato n. 5); 4. gli Organismi scolastici provvedono ad inserire le attività programmate, all interno del Piano dell Offerta Formativa (POF). 5. I Centri Minibasket che supportano il progetto, recepita la disponibilità dell Istituto Scolastico ad aderire al progetto e individuate le classi interessate, comunicano i dati preventivi al Comitato Provinciale FIP Commissione Minibasket -, il quale, raccolte tutte le adesioni le comunica al Comitato Regionale di pertinenza, che li inoltra la Settore Nazionale (Allegato n. 6). 6. Alla conclusione degli interventi, i Centri Minibasket comunicato i dati definitivi al Comitato Provinciale FIP Commissione Minibasket il quale raccolte tutte le adesioni le comunica al Comitato Regionale di pertinenza, che li inoltra la Settore Nazionale (Allegato n. 6).

24 IL NUOVO VADEMECUM SCOLASTICO L incontro con i Dirigenti Scolastici e i Docenti (da realizzare possibilmente entro il mese di maggio dell anno precedente o a settembre dell anno corrente) Lo scopo dell'incontro è la Presentazione del Progetto, durante il quale sarà opportuno affrontare i seguenti punti: Presentare il Progetto Easy&Mini-Scuola (redatto dalle strutture federali locali e TTO; Evidenziare come le finalità educative e formative siano coerenti con quelle esplicitate nel POF della Scuola e chiedere che detto progetto venga inserito nel POF di ciascuna Istituzione scolastica aderente; Presentare le Società Sportive aderenti e gli istruttori che effettueranno gli interventi nelle classi interessate; Incontrare i docenti e recepire eventuali loro esigenze; Definire le classi interessate ed il calendario degli interventi; Esplicitare la gratuità degli interventi; Verificare la possibilità di una compartecipazione della Scuola e, quindi, di svolgere alcune ore finanziate dalla Scuola stessa (inclusione del Progetto Easy&Mini-Scuola in Progetti inerenti la educazione alla salute, l educazione alimentare, contro la dispersione scolastica, l intercult ura ecc.). Stesura di un Protocollo d Intenti che espliciti chi fa che cosa Lo strumento del Protocollo di Intenti redatto tra le parti interessate (FIP/Centro Minibasket)

25 SCUOLA E GIOCOSPORT GIOCOSPORT E TECNICA: L INCONTRO È POSSIBILE? Lido degli Scacchi, LUCIO BORTOLUSSI Tecnico Federale FIP Settore Giovanile Minibasket Scuola Coordinatore Tecnico Territoriale FVG

26 CHE COS È IL MINIBASKET? Cos è il MINIBASKET? E un giocosportdi situazione, con la palla, simmetrico, collettivo E centrato sulbambinosul quale si modella per favorirne integralmente il processo di crescita È la proposta FIP per bambini/e dai 5 agli 11 anni Rispetta obiettivi e principi delle Indicazioni (Corpo Movimento Sport) Deve essere insegnato da un Istruttore/educatore fortemente competente nella materia bambino Implica un contatto diretto con l avversario La struttura del movimento è aciclica L impegno organico è di tipo aerobico-anaerobico alternato

27 CHE COS È IL MINIBASKET? CHE DIFFERENZA C Ĕ TRA GIOCO E SPORT?

28 CHE DIFFERENZA C È TRA GIOCO E SPORT? IL GIOCO Coinvolge l intera personalità del bambino (area corporea-area socialearea cognitiva-area affettiva) E espressione spontanea della motricità E uno strumento di apprendimento Soddisfa le esigenze ludiche del bambino Rappresenta una motivazione primaria al movimento Utilizza i principi del carico motorio Non prevede selezione LO SPORT Prevede un rilevante impegno motorio Tende ad elevare il livello della prestazione fisica Prevede l adattamento a modelli e strutture predeterminate e fisse Richiede abilità specifiche codificate Richiede programmi di allenamento precisi e razionali Utilizza i principi del carico fisico Comporta rischi di esclusione

29 Per imparare a giocare un bambino deve: Conoscere il proprio corpo Avere confidenza con la palla Saper usare lo spazio Conoscere le regole e i fondamentali del gioco Saper leggere e risolvere i problemi di gioco Saper utilizzare ciò che ha imparato CAPIRE IL GIOCO In contesti diversi (il minibasket crea sempre situazioni diverse.) COMPETENZA

30 SE SI VUOL ESSERE UN ISTRUTTORE EFFICACE, però Certo, c è chi la scorciatoia la prende e punta molto presto solo ed esclusivamente su esercizi e tecnica ma è una operazione di bassa macellazione.. Lucio Bortolussi Il guaio è che nelle situazioni di insegnamento/apprendimento la fretta è una cattiva consigliera Lucio Bortolussi

31 I PRESUPPOSTI PER IMPARARE A GIOCARE Usare i fondamentali CONOSCENZE CAPACITA ABILITA È dovere dell Istruttore (ma è rappresentativo delle sue capacità) sviluppare tutto il potenziale dei propri ragazzini Lucio Bortolussi

32 Uguali per tutti Soggette a sviluppo Non visibili Capacità motorie 2 COORDINATIVE 1 SENSOPERCETTIVE CINESTESICHE TATTILI VISIVE UDITIVE VESTIBOLARI Capacità di direzione e di controllo Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti Capacità di differenziazione Capacità di equilibrio Capacità di apprendimento motorio Capacità di adattamento Schema della capacità coordinative (da Blume 1982, modificato) Capacità di orientamento Capacità di ritmo Capacità di reazione Capacità di trasformazione CONDIZIONALI forza resistenza rapidità 3

33 1 SENSOPERCETTIVE ANALIZZATORI DEL MOVIMENTO CINESTESICO TATTILE VISIVO UDITIVO VESTIBOLARE La percezione è un processo attivo di selezione, riconoscimento ed integrazione delle informazioni che può essere definito di apprendimento sensoriale. Ha il suo periodo critico dai 4 ai 7 anni, in questa fascia d età trovano collocazione le proposte operative mirate allo sviluppo degli aspetti sensopercettivi del movimento. Come sviluppare le capacità sensopercettive?

34 2 CAPACITA COORDINATIVE Rispetto ai fondamentali Capacità di organizzare e regolare il movimento Occorre sottolineare la relazione apprendimento-capacità coordinative. Il primo raggiunge il suo massimo dopo lo sviluppo completo delle seconde. E ancora: il mezzo principale dello sviluppo coordinativo è l apprendimento di abilità ed il loro condizionamento in condizioni variabili.

35

36 3 CAPACITA CONDIZIONALI Rispetto ai fondamentali LE CAPACITA CONDIZIONALI RILEVANTI TRA I 6 E GLI 11 ANNI Di reazione Forza rapida Capacità determinata dalla disponibilità di energia Disponibilità di salto Capacità di lancio Rapidità Di movimenti singoli o rapidità di azione Massima frequenza dei movimenti Resistenza Lungo periodo (da 8 a 10 minuti) Medio periodo (da 2 a 8 minuti)

37 PRE-REQUISITI IMPORTANTI PERCEZIONE SPAZIO-TEMPO EQUILIBRIO RITMO RAPIDITA PROPRIOCETTIVITA

38 LETTURA DELLA SITUAZIONE SCELTA DEL MOVIMENTO ATTACCO E DIFESA Partono da un buon lavoro sulle capacità coordinative attuato per problemi da risolvere e non per esercizi da ricordare

39 IL CONCETTO DI COMPETENZA La competenza si vede quando un soggetto, di fronte ad un problema, mobilita il proprio repertorio di abilità e conoscenze, sceglie quelle più adeguate alla situazione e le usa in modo integrato e personale per risolvere il problema. Quale competenza metterà in atto l attaccante e quale il difensore? In Easybasket e nel Minibasketgiocosport di situazione -, il bambino si trova a risolvere in continuazione problemi, ai quali deve dare risposte il più rapidamente possibile. Più è in grado di recepire dall ambiente il maggior numero possibile di informazioni (ed. capacità sensopercettive), più darà risposte efficaci: cioè è competente.

40 La competenza è SKILL IN A MEDIUM, cioè ABILITA IN UN CONTESTO David Olson, 1079 E la capacità di far fronte a un compito, o a un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto e a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive affettive e volitive, e a utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e fecondo Pellerey, 2001

41 Gli obiettivi e le competenzenell ambito del Giocosport, si conseguono attraverso l applicazione di: stili e metodi d insegnamento appropriati di tipo induttivo e deduttivo metodiche di allenamento di tipo multilaterale e orientate mezzi e contenuti ludici ad indirizzo formativo di base e ad indirizzo multidisciplinare.

42 BAMBINO COMPETENTE = CHE SA GIOCARE Che cosa significa insegnare a giocare? Tecnica precoce a discapito dei presupposti? Sviluppare apprendimenti riferiti all ambito tecnico? Preparare un gruppo facilmente allenabile? Insegnare a giocare significa. Incominciare a vincere? Selezione precoce, non tenendo conto dei differenti ritmi di apprendimento, di maturazione e di sviluppo? Non tener conto che c è il tempo per imparare a giocare ed il tempo per vincere?

43 Che cosa significa insegnare a giocare? Sviluppare competenze riferite all ambito tecnico? Limitare spazi di fantasia e di creatività? COSA SIGNIFICA SVILUPPARE CONOSCENZE NEL GIOCO? Dare enfasi alla metodologia analitica? Privilegiare il risultato da produrre rispetto al processo da realizzare? È questo quello che vogliamo per i nostri bambini? ROBOTTINI comandati dalla panchina e stanchi di fare gli stessi esercizi a 14 anni?

44 Che cosa significa insegnare a giocare? GIOCARE gioco GIOCARE per trovare risposte e per crescere Divertimento Bisogno CREDO CHE DARE ADEGUATE RISPOSTE AI BISOGNI DEI BAMBINI SIGNIFICHI SOSTENERE LO SVILUPPO E LA CRESCITA DELLA PERSONA.

45 ALLORA E PREFERIBILE. Educare a riconoscere i problemi Sostenere le interpretazioni e le scelte personali Aiutare a riflettere sugli errori Stimolare intelligenza e autonomia Sviluppare adeguati prerequisiti all ambito tecnico sostenendo il processo di crescita di tutti i bambini.

46 A cosa serve conoscere la tecnica se poi non si è capaci di utilizzarla?

47 Sua maestà l istruzione tecnica può essere cattiva sovrana se dimentica che al di sopra di essa vi è sempre il bambino, con le sue immense potenzialità, ma anche con i suoi limiti numerosi ed indefiniti. T.Husen

48 LE ABILITA ABILITA CHE DOBBIAMO INSEGNARE PALLEGGIO PASSAGGIO TIRO DIFESA sono i fondamentali del minibasket. e anche della pallacanestro. ma vi sono chiare differenze di didattica e di metodo. Troppo spesso ce ne dimentichiamo

49 INSEGNARE I FONDAMENTALI MINIBASKET SCOPRIRLI CONOSCERLI UTILIZZARLI BASKET PERFEZIONARE AUTOMATIZZARE APPLICARE GIOCANDO CON ESERCIZIO Errore più frequente: si pensa al bambino come al giocatore che sarà e non tiene conto dei bisogni che ha ora, nella sua fase di crescita.

50 INSEGNARE I FONDAMENTALI NEL MINIBASKET LA SCOPERTA 7/8 ANNI LA CONOSCENZA 8/9/10 ANNI L UTILIZZO 10/11 ANNI

51 I FONDAMENTALI NEL MINIBASKET PALLEGGIO LA SCOPERTA LA CONOSCENZA L UTILIZZO CON UNA MANO CON L ALTRA MANO ALTO/BASSO LENTO/VELOCE PIANO/FORTE ARRESTO E RIPARTENZA CAMMINANDO E DI CORSA CAMBIO MANO CAMBIO DIREZIONE CAMBIO VELOCITA IN SITUAZIONI PROBLEMA IN MOVIMENTO NEL TRAFFICO

52 PALLEGGIO PREREQUISITI SU CUI LAVORARE Ball Handling e presa della palla Prerequisiti Capacità coordinative interessate Spinte e lancio della palla in tutte le direzioni Dove rimbalza la palla nei diversi usi del palleggio Come si usa il palleggio Spazio-tempo Lateralità (concetto di dominanza) Propriocettività Ritmo Ambidestrismo Coordinazione fra corsa e spinta della palla

53 I FONDAMENTALI NEL MINIBASKET TIRO LA SCOPERTA LA CONOSCENZA L UTILIZZO EQUILIBRIO PIEDI/GAMBE VICINO/LONTANO FRONTALE/LATERALE ATTENZIONE PIAZZATO DAL PALLEGGIO DA RICEZIONE IN CORSA DX/SX IN SITUAZIONI DI GIOCO VALUTANDO LE SITUAZIONI CON SCELTE ADEGUATE

54 TIRO Prerequisiti Capacità interessate PREREQUISITI SU CUI LAVORARE Ball Handling e presa della palla Evoluzione delle capacità di lancio generale Evoluzione del lancio simmetrico a due mani Spazio-tempo (distanza) Coord. occhio-mano Coord. arti inf. e sup. Equilibrio Lateralità (concetto di dominanza) Propriocettività Capacità di scelta Capacità di dosare la forza Traiettoria Calcolo ottico motorio (cap. di orientamento valutazione spazio temporale) e valutazione delle traiettorie Uso della forza Direzione e precisione Capacità di saltare con la palla in mano Capacità di saltare staccando su uno (terzo tempo) e due piedi (arresto e tiro)

55 I FONDAMENTALI NEL MINIBASKET PASSAGGIO LA SCOPERTA LA CONOSCENZA L UTILIZZO COLLABORAZIONE DISPONIBILITA ATTENZIONE COMUNICAZIONE BERSAGLIO RICEZIONE DA FERMI IN MOVIMENTO DAL PALLEGGIO 2 MANI 1 MANO IN SITUAZIONI PROBLEMA CON SCELTE OPPORTUNE

56 PREREQUISITI SU CUI LAVORARE PASSAGGIO Prerequisiti Capacità interessate Ball Handling e presa della palla Evoluzione delle capacità di lancio generale Rapidità di mani e braccia ( ricezione e passaggio/ palleggio e passaggio) Calcolo ottico motorio -Traiettorie Linea di passaggio Spazio-tempo Lateralità (concetto di dominanza) Propriocettività Coord. occhio-mano Forza rapida Comunicazione Direzione e precisione Tempismo Uso della forza Uso del piede perno (Equilibrio) Uso delle finte

57 I FONDAMENTALI NEL MINIBASKET DIFESA LA SCOPERTA LA CONOSCENZA L UTILIZZO LINEE : IMPEGNO VOLONTA ATTACCO/DIFESA AVVERSARIO AVVERSARIO/ CANESTRO AVVERSARIO/PALLA CANESTRO/ CANESTRO IN SITUAZIONI DI GIOCO IN SITUAZIONI AGONISTICHE

58 PREREQUISITI SU CUI LAVORARE DIFESA Prerequisiti Capacità interessate Rapidità spostamenti in tutte le direzioni Capacità di scelta Resistenza Calcolo ottico motorio Capacità Cognitive (cosa fare, quando e come farlo) Capacità Affettive (forza di volontà, non aver paura dei contatti e di buttarsi a terra per prendere la palla) Evoluzione e sviluppo dei movimenti laterali (passo accostato, incrociato, galoppo laterale) Movimento all indietro Equilibrio Combinazione di movimenti: corsa, corsa all indietro, movimenti laterali) Coordinazione di movimenti tra braccia e gambe

59 LE AZIONI DEI BAMBINI SONO CONTRADDISTINTE DA: Contenuto tattico dei movimenti Concezione delle tecniche adeguata alle imprevedibilità delle situazioni Possibilità, più o meno elevata, di commettere errori di varia natura, derivanti dall incertezza dell ambiente di gioco

60 LA TECNICA NEI GIOCHI SPORTIVI DI INVASIONE Sottoposta a continui aggiustamenti e adattamenti Occorrono doti di aggressività, decisione e anticipo Tipica risposta di accomodamento che non può ripetersi consecutivamente La motricità non può essere predeterminata quindi movimenti aciclici e non stereotipati Ricreare situazioni partita Apprendimento e miglioramento delle tecniche individuali in un contesto collettivo Capire quando giocare per sé o per un compagno

61 GLI ASPETTI CHE CARATTERIZZANO IL GIOCO DEL MINIBASKET Estrema variabilità delle azioni dei giocatori La velocità con cui essi devono prendere decisioni e agire Gli imprevisti frequenti che costringono il bambino a modificare i comportamenti in atto Il concorso di abilità e capacità specifiche

62 Ruolo della tecnica nella carriera di un giocatore 1. Nell avviamento va subordinata al gioco. Concepita in maniera semplificata per adattarla alle forme iniziali di gioco. Strutturare i prerequisiti. 2. Successivamente gli obiettivi sono l apprendimento, il perfezionamento e la predisposizione alla variazione 3. Utilizzazione del giocatore in funzione dell abilità che padroneggia

63 RIFLESSIONI Nei giochi di situazione l apprendimento della tecnica deve essere correlato con la disponibilità variabile La variabilità delle tecniche è strettamente correlata al repertorio motorio dell allievo Nei giochi di situazione l automatizzazione della tecnica non costituisce l obiettivo finale dell insegnamento, ma rappresenta solo una tappa nel processo di apprendimento

64 Se centro l attività sui prodotti mi occupo di meno del bambino, meno di formazione e di più di addestramento, penso di più all atleta che sarà senza tener conto dei bisogni che il bambino ha ora. Spesso l attività che propongo è fuori centro, poco adatta a soddisfare i bisogni dei bambini (motivazioni) e produce abbandoni precoci (il 70% degli abbandoni avviene nei anni: meditate sugli stili di insegnamento, sui contenuti, sui metodi, sulle relazione che adottate).

65 UNA ATMOSFERA CHE Condizioni che facilitano l apprendimento INCORAGGI AD ESSERE ATTIVI FAVORISCA LA NATURA PERSONALE DELL APPRENDIMENTO AMMETTA L IDEA CHE ESSERE DIFFERENTI E COSA ACCETTABILE RICONOSCA IL DIRITTO ALL ERRORE TOLLERI L IMPERFEZIONE INCORAGGI L APERTURA DI SPIRITO E LA FIDUCIA IN SE DIA L IMPRESSIONE DI ESSERE RISPETTATI E ACCETTATI FACILITI LA SCOPERTA PONGA L ACCENTO SULL AUTOVALUTAZIONE PERMETTA IL CONFRONTO DELLE IDEE

66 Tecnico Federale FIP Settore Giovanile Minibasket Scuola CTT Friuli Venezia Giulia

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