Problema di Kepler classico: si risolve con la massa ridotta

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Problema di Kepler classico: si risolve con la massa ridotta"

Transcript

1 Entanglement Problema di Kepler classico: si risolve con la massa ridotta p1 p Se H(1,) = + + V( r) m M mr1+ Mr aricentro: =, moto relativo r = r r1 m+ M d d p = ( m + M) = ( mr1+ Mr) = p1+ p si conserva dt dt p (1,) = p H + r + Vr ( ), = + ( m+ M) µ µ m M Newton risolse il problema del moto relativo. Da esso si risale ai moti individuali r ( t), r(t) che orbitano attorno al baricentro. 1 Classicamente, uno puo assegnare l orbita della Terra e conoscere q(t),p(t),per esempio in uno stato in cui il c.m. e fermo. 1 1

2 Quantisticamente,la separazione del baricentro continua a valere: H(1,) Ψ (1,) = EΨ(1,) p = i p = i r r p i Ψ ( r, ) = ψ ( re ) Esistono una ψ del moto relativo e una Ψ del baricentro dell'atomo. Pero'... Non solo non esiste una traiettoria dell'elettrone, ma non esiste neppure una ψ dell'elettrone! Non esiste una ψ del nucleo! Sono entangled (ingarbugliati, intrecciati.) Ad essere separabili non sono i moti di elettrone e nucleo, ma il moto del baricentro e quello relativo. Non esiste la funzione d onda degli elettroni in una molecola, esiste quella della molecola!

3 Questa situazione e veramente esotica perche classicamente, per descrivere lo stato di un sistema, dobbiamo descrivere lo stato e la dislocazione delle sue parti. Nel motore di un auto ogni vite ha il suo posto! Invece quantisticamente lo stato del sistema possiamo conoscerlo, ma le parti hanno stati interdipendenti. Esempio: caso degli spin di un protone e di un elettrone 1 ase a corpi per spin : α(1) α() α(1) β() β(1) α() β(1) β() Se siamo nello stato entangled α(1) β()- β(1) α() SM>= 0,0 = S ± 0,0 = 0 (singoletto) Che succede quando misuriamo lo spin di una particella? 3 3

4 Supponiamo di preparareun protone e un elettrone in un singoletto α(1) β()- β(1) α() 0,0 = Se lo spin di 1 e' quello di e' Se lo spin di 1 e' quello di e' Se ci sono particelle identiche lo stato e' sempre entangled per il principio di Pauli! Fermioni (o bosoni identici ) in spin-orbitali ψ, ψ ψ (1) ψ () ± ψ (1) ψ () a b b a ψ (1,) = ab Sono non interagenti, ma ψ non si fattorizza ab a b 4 4

5 Mentre possiamo seguire quello che fa una persona in mezzo ad una folla, non possiamo seguire quello che fa un singolo elettrone in mezzo a altre particelle. Ci sono tante ampiezze che rappresentano storie diverse e interferscono fra loro, un po come succederebbe a un attore se si proiettassero insieme tanti film diversi. Se poi le particelle sono tutte elettroni, e come se lo stesso attore interpretasse tutte le parti in tutti i film. 5 5

6 Paradosso EPR Supponiamo di preparare due particelle in uno stato entangled α(1) β()- β(1) α() come due elettroni in un singoletto 0,0 = Se viene misurato lo spin della particella 1 lungo una certa direzione ed e α, allora quello di collassa su β. Il collasso e istantaneo! Prima della misura sulla particella 1 lo stato della particella e completamente indeterminato, ma dopo l asse di quantizzazione e fissato e la particella si trova in uno stato ben definito. Si puo pensare che la misura seleziona uno fra gli infiniti film... Sta di fatto che lo stato quantico della particella e stato alterato dalla misura fatta sulla particella 1, misura che definisce anche l asse di quantizzazione. 6 6

7 Dubbio Ma la misura sullo spin 1 potrebbe avvenire anche a grande distanza dalla particella. Se la misura produce un cambiamento che va ad influire sull'altra particella, non dovrebbe questo cambiamento subire un ritardo dipendente dalla distanza? Possiamo avere una azione istantanea? E la Relativita? 7

8 Formulazione di orn del paradosso EPR: Azione istantanea a distanza Charlie produce singoletti e manda una particella ad Alice ed una a ob, che si trovano a grande distanza. I tre hanno sistemi di riferimento paralleli. Al momento della misura possiamo scrivere: ψ = + + A A y A y Charlie x A x 8

9 Se A decide di usare z come asse di quantizzazione, ψ = + + A z A A Supponiamo che il risultato di A sia σ =+ ; lo stato ψ collassa in e se misura con lo stesso asse z trova certamente σ = 1. z. z z z A Pero' se A misura σ =+, lo stato collassa in e misura σ = 1 x se misura con lo stesso asse x. Insomma, A sceglie uno fra gli infiniti 'film' e la scelta vale anche per, istantaneamente. A puo' scegliere quale osservabile misurare anche dopo che le particelle si sono separate da C, e modifica lo stato della particella di mentre questa e' in volo e non interagisce con nulla! x x 9

10 La misura fatta da A cambia istantaneamente lo stato della particella che arriva a. L azione fatta da A sembra evidentemente la causa del cambiamento che avviene dalle parti di ob. Pero per qualche osservatore, la misura di puo essere fatta prima di quella di A. Allora l effetto precede la causa! stazione A La luce arriva contemporaneamente su A e per il macchinista, arriva prima su A per il capostazione, arriva prima su per un aereo piu veloce del treno 10

11 Questo e il paradosso E.P.R. A. Einstein,. Podolsky and N. Rosen, Phys. Rev. 47, 777 (1935). Terra Giove Spooky action Einstein parlava di spooky action at a distance ( azione fantasma a distanza); era convinto che la teoria quantistica, di cui egli stesso era fra i principali artefici, desse una descrizione incompleta della realta fisica. Il fatto che la misura provoca un collasso istantaneo della funzione d onda si puo conciliare con la Relativita? 11 11

12 Per EPR erano irrinunciabili ed evidenti due principi: quello di realismo e quello di localita. Principio di realismo: una grandezza che ha un valore ben definito lo ha indipendentemente dal fatto che lo si misuri. Principio di localita : qualunque cosa faccia A non puo influenzare una misura eseguita da prima del tempo r A /c. 1

13 Di fronte ai grandi successi della Meccanica Quantistica non c e spazio per crederla sbagliata; molti come EPR hanno pensato che fosse corretta ma incompleta in modo da tenere insieme realismo, localita e quanti. Sono state proposte da vari autori teorie delle variabili nascoste secondo le quali la meccanica quantistica dice solo parte della verita, mentre ci sono altri parametri che sono ignorati dalla meccanica quantistica ma sono necessari per una descrizione completa. Per esempio potremmo sapere da quale fenditura passa l elettrone nell esperimento della doppia fenditura, anche se la MQ non lo dice. Per molto tempo questa sembro una disputa filosofica e quindi inconcludente. 13

14 Teorema di ell John S. ell, ( Physics 1, 195 (1964)) dimostro un teorema inatteso: nessuna teoria locale di variabili nascoste puo riprodurre tutti i risultati della Meccanica Quantistica. Se sono veri i principi di localita e realismo si devono verificare delle disuguaglianze che contrastano con la Meccanica Quantistica. Quindi si deve scegliere sulla base di opportuni esperimenti. Il teorema si presenta come una disuguaglianza che deve essere vera se sono veri localita e realismo, ma e violata dalla MQ 14

15 Riprendiamo la formulazione di orn del paradosso EPR: Charlie produce singoletti e manda una particella ad Alice ed una a ob, che si trovano a grande distanza. I tre hanno sistemi di riferimento paralleli. Modifichiamo l esperimento per mettere alla prova il principio di realismo. y A ψ = + + A A y Charlie x A x 15 15

16 Realismo o non realismo? Disuguaglianza del tipo di ell y A ψ = + + A A y Charlie x A x 16 A A A sceglie a caso se misurare σ oppure σ e ottiene risultati σ = ± 1 oppure σ = ± 1. x z x z Anche sceglie a caso se misurare σ oppure σ e ottiene risultati σ x = ± 1 oppure σ = ± 1. z Mettendo insieme i risultati di molte misure si cerca una correlazione fra i risultati. Qual'e' la quantita' che puo' mettere alla prova il realismo? x z

17 Per il Principio di realismo, una grandezza che ha un valore ben definito in un sistema lo ha indipendentemente dal fatto che la si misuri. Quindi le misure degli osservabili rappresentati indipendentemente dalla misura e valgono ± 1. A A da σ, σ, σ A A A A Quindi ( σ + σ ) = 0 oppure ±, ( σ σ ) = 0 oppure ±. Allora consideriamo z il principio di realismo x A A A A Se ( σ + σ ) = 0, quindi σ = 1 e σ = 1 o viceversa, z x z x z x x z x e σ z esistono A A A A M=( σ + σ ) σ + ( σ σ ) σ. z x z z z x A A allora il primo termine di M e' nullo, ma nel secondo termine ( σ σ ) =±, quindi M= ±. A A A A L'unica alternativa e' ( σ + σ ) =±, nel qual caso ( σ σ ) = 0, M = ±. z x x z Facendo la media su molte repliche dell'esperimento che ogni volta da' M = ± si deve trovare che M. x z 17

18 Calcolo quantistico di <M> Il calcolo quantistico richiede di med iare A ˆM=( + A ) ( A A ) σ σ σ + σ σ σ su 1A 1 11 A ψ =. σ σ σ σ z x z x z x Ricordando che 1 = 1, 1 = 1, 1 = 1, 1 = 1, z z x x e facendo agire le matrici di Pauli di, A A A A Mψ = ( σ + σ )( ) + ( σ + σ )( ). I quattro termini sono: z x A A z x A A A A ( σ + σ )( 1 1 ) = z x A A A A A ( σ + σ )( 11 ) = z x A A A A A ( σ + σ )11 = z x A A A A A A ( σ + σ )( 1 1 ) = z x A A A In tutto viene Mψ = ( ). ψ M ψ =. Questo risultato e al limite, ma ancora compatibile con la disuguaglianza di ell ψ M ψ. 18

19 Consideriamo un esperimento come sopra in cui pero gli assi di ob sono inclinati di 45 gradi ;gli operatori d i ob σ, σ hanno autovalori ± 1. x z y A ψ = + + A A Charlie x A 19 Come prima, A sceglie a caso se misurare σ oppure σ e ottiene risultati A A σ x= ± 1 oppure σ z= ± 1. sceglie a caso se misurare σ oppure σ (riferiti ai suoi assi) e ottiene risultati σ = ± 1 oppure σ = ± 1. x Mettendo insieme i risultati di molte misure si ottiene la media x sulle coppie fornite da Charlie della quantita' M=( σ A + σ A ) σ + ( σ A σ A ) σ. z z x z z x z x z x 19

20 y A ψ = + + A A Charlie x A 0 M=( σ A + σ A ) σ + ( σ A σ A ) σ. z x z z x x Per il Principio di realismo, resta vero che <M>. Che gli assi siano inclinati non cambia nulla. 0

21 Dato che ob ha un sistema di assi tali che, riferiti a quelli di Alice, sono n z Calcolo quantistico 1 1 = (1, 0,1), nx = ( 1, 0,1) conviene riferire anche le sue matrici di Pauli a un sistema orientato come quello di Alice, 1 1 σx = σ. nx = ( σ x + σ z), σz = σ. nz = ( σ x + σ z). 1

22 Sostituendo in M=( ˆ σ + σ ) σ + ( σ σ ) σ 1 1 σx = σ. nx = ( σ x + σ ), z σz = σ. nz = ( σ x + σ z) si trova (grazie alla scelta felice degli angoli) una comoda semplificazione: A A A A ˆM =( σ + σ )( σ + σ ) + ( σ σ )( σ σ ) z x z x x z z x = σ σ + σ σ + σ σ + σ σ + σ σ σ σ σ σ + σ σ A A A A A A A A z z z x x z x x z z z x x z x x A A ( σzσz σxσx ) = +. A A A A z x z z x x Charlie ha gli assi orientati come quelli di Alice e dice che 1A 1 11 A ψ =, cioe' e' un singoletto e una particella va da A mentre l'altra va da. (Ma comunque siano orientati gli assi ψ = un singoletto non cambia per rotazioni.) A A.

23 ( ) A A z z + x x M = A A ψ σ σ σ σ. Ricordando che σ 1 = 1, σ 1 = 1, σ 1 = 1, σ 1 = 1, si verifica che z z x x A A σσψ= ψ, σσψ= ψ, z z x x ˆM e cosi' ψ= ψ. Dato che ψψ = 1, ψ M ψ = Questo e il risultato quantistico che contraddice i criteri di EPR. 3

24 Conclusioni: La questione posta dal paradosso EPR e sperimentalmente risolubile. La meccanica quantistica esclude il principio del realismo. Le grandezze che non sono misurate non hanno un valore a noi ignoto; il valore non c e. Non e che noi non sappiamo da quale fenditura passa l elettrone nell esperimento della doppia fenditura.questa scelta non viene fatta. Gle esperimenti fatti sono in accordo con la Meccanica Quantistica. Vedere su Wikipedia ell test experiments 4

25 Principio di localita. C e contrasto con la Relativita? Consideriamo un esperimento di tipo EPR in cui c e una sorgente di coppie di elettroni in stati di singoletto, e gli elettroni vengono mandati uno ad Alice e l altro a ob. Se Alice puo usare il collasso della funzione d onda per mandare un messaggio istantaneo a ob, addio Relativita. Ma puo? Quando Alice misura la componente x dello spin, la ψ collassa. Allora ob ha un autostato opposto della componente x. Pero Alice non puo decidere se mandare spin alto o spin basso. In questo modo, nessun messaggio e possibile. Alice potrebbe tentare di mandare un messaggio superluminale a ob fatto di zeri e uno; per ogni 0 Alice misura la componente x dello spin, e per ogni 1 misura la componente y. Cosi ob si troverebbe istantaneamente con elettroni che sono autostati o della componente x o di quella y. Se potesse capire in quale delle due e ciascuna particella, potrebbe leggere un messaggio superluminale. 5

26 Messaggio indecifrabile Solo, come potrebbe ob distinguerle? Misurando lo spin di un elettrone una volta lungo un qualsiasi asse, non puo arrivare a nessuna conclusione. Soltanto avendo tanti elettroni nello stesso stato uno potrebbe trovare l asse di quantizzazione. y A singolettificio x A 6

27 Facendo numerosi cloni di ciascun elettrone ob potrebbe facilmente distinguere quelli che danno sempre lo stesso valore di una componente. Se fosse possibile clonare lo stato, la trasmissione istantanea della informazione a qualsiasi distanza sarebbe possibile e la Relativita sarebbe violata. Il teorema di no cloning salva l accordo con la relativita. 7 7

28 Entanglement di fotoni 8

29 Teletrasporto L entanglement puo essere usato, insieme a dati classici trasmessi per via convenzionale, a trasportare informazione (teletrasporto) e riprodurre a distanza uno stato quantico senza conoscerlo,ma distruggendo l originale. Senza distruggere l originale non si puo (no cloning theorem). 9

30 30

31 31

32 Alice ha uno spin da trasmettere a ob e una particella di una coppia di spinori Teletrasporto Alice puo fare una copia della terza particella No. Il No Cloning Theorem proibisce di fare una cosa del genere. Alice non conosce ψ ψ A e spedirla a ob? ob ha l altra particella con spin ingarbugliata α ψ = β da trasmettere a ob Coppia ingarbugliata A A ψ = ; coppia 0 significa particella in stato 0 in possesso di Alice,etc. 3

33 Dato che ψ coppia = A A ; Alice ha anche un q bit da trasmettere a ob α ψ = α 0 + β 1 ψ =. A A A A β Ne' Alice ne' ob conoscono ψ. Alice non puo' fare misure perche' modificherebbe il qbit. A A Stato delle 3 particelle ψ terna = ψ A A A 33

34 Espandendo lo stato delle 3 particelle, ψ = ψ = ( α 0 + β 1 ) terna A A A A A A A vengono 4 termini: ψ = α β α β terna A A A A A A A A Per procedere, esaminiamo la situazione locale di Alice. Se fa una misura sulla sua coppia di spinori, cosa puo trovare? 34

35 Stati entangled di spin distinguibili (o qbit) I due spin possono occupare stati ortogonali a particella singola 0 e 1 e possono formare i seguenti stati ortogonali (stati di John ell) a particelle: Φ = Ψ = Φ = Ψ = Da questi ovviamente si possono riottendere gli stati base: Φ +Φ Ψ +Ψ 0 0 = 0 1 = + + Φ Φ Ψ Ψ 1 1 = 1 0 =

36 Stato delle 3 particelle ψ = α β α β terna A A A A A A A A Analizziamo le paricelle di Alice (coppia A) in termini degli stati ingarbugliati di ell: Φ =, Ψ = ,. Φ = Ψ = ovvero: Φ +Φ Ψ +Ψ 0 0 =, 0 1 = A A A A + + A A A A Φ Φ Ψ Ψ 1 1 =, 1 0 = A A A A + + A A A A 36

37 ψ = α β α β terna si puo' riscrivere: A A A A A A A A + ψ =Φ ( α 1 β 0 ) +Φ ( α 1 + β 0 ) terna A A + +Ψ ( β 1 α 0 ) Ψ ( β 1 + α 0 ) A A Alice misura localmente la sua coppia A facendo collassare istantaneamente tutta la funzione d onda e puo trovare uno dei 4 risultati seguenti Φ =, Ψ = Φ =, Ψ =. Dopo aver fatto la misura, Alice non ha alcuna informazione su α e β. Alice conosce solo l'esito della sua misura,cioe' quale di questi casi si verifica. 37

38 Dato che lo stato era + ψ =Φ ( α 1 β 0 ) +Φ ( α 1 + β 0 ) terna A A + +Ψ ( β 1 α 0 ) Ψ ( β 1 + α 0 ) A A + Se viene Φ ob ha ( α 1 β 0 ) A Se viene Φ ob ha ( α 1 + β 0 ) A + Se viene Ψ ob ha ( β 1 α 0 ) A Se viene Ψ ob ha ( β 1 + α 0 ) A α Cosi ob nell'ultimo caso ha gia una copia : ψ = α 0 + β 1 β Dopo la misura fatta da Alice, lo spinore di ob non e piu intrecciato; ob puo misurare il suo spinore, ma non sa quale delle 4 possibilita si e realizzata. Alice telefona a ob e gli e lo dice. Il processo richiede la propagazione di un segnale e non viola la Relativita. 38

39 Abbiamo visto che ob nell'ultimo caso α ha gia una copia : ψ = α 0 + β 1 β Negli altri casi + β Φ ob ha ( α 1 β 0 ) A α β Φ ob ha ( α 1 + β 0 ) A α + α Ψ ob ha ( β 1 α 0 ) A β Avuta l informaziona da Alice, ob puo ottenere il qbit che prima aveva Alice con una trasformazione di spin

40 β 0 i β α σ = = i y α i 0 α β β 0 1 β α σ = = x α 1 0 α β α 1 0 α α σ = = z β 0 1 β β Alla fine ob non ha il qbit originale ma ha un qbit identico all originale. Alice non conosce lo stato della particella. Quindi Alice ha trasmesso a ob informazione che non aveva ma la Relativita e salvata dalla telefonata. ob puo fare la misura ma attenzione: per ricavare il qbit ha bisogno di un campione numeroso. Esperimenti sono stati fatti con fotoni. 40

41 41

42 Scientific American June 011 4

Problema di Kepler classico: si risolve con la massa efficace

Problema di Kepler classico: si risolve con la massa efficace Entanglement Problema di Kepler classico: si risolve con la massa efficace 2 2 p1 p2 Se H(1,2) = + + V( r) 2m 2M mr1+ Mr2 aricentro: =, moto relativo r = r2 r1 m+ M d d p = ( m + M) = ( mr1+ Mr2) = p1+

Dettagli

Atomi a più elettroni

Atomi a più elettroni Chapter 7 Atomi a più elettroni 7.1 Lo spin Gli esperimenti indicano che alle particelle si deve associare un momento angolare intrinseco, o spin, indipendentemente dalla loro natura (particelle elementari

Dettagli

È possibile la trasmissione di informazione tramite l Entanglement Quantistico?

È possibile la trasmissione di informazione tramite l Entanglement Quantistico? È possibile la trasmissione di informazione tramite l Entanglement Quantistico? Marcello Colozzo [File scaricato da http://www.extrabyte.info] 1 Sistema a due particelle di spin 1/ Consideriamo un sistema

Dettagli

eq. di Schroedinger per una buca di potenziale infinita

eq. di Schroedinger per una buca di potenziale infinita eq. di Schroedinger per una buca di potenziale infinita O m L x La probabilità che la particella sia oltre le pareti è nulla. Se imponiamo che la funzione d onda vari con continuità, si dovrà annullare

Dettagli

Sulla nascita di questo libro. Introduzione 1

Sulla nascita di questo libro. Introduzione 1 Indice Sulla nascita di questo libro V Introduzione 1 1 Luce e materia 7 Che cos è veramente la luce? 7 Ma qui che cosa oscilla? 9 Che cosa sono la frequenza e la lunghezza d onda della luce? 11 Che cos

Dettagli

Enrico Silva - diritti riservati - Non è permessa, fra l altro, l inclusione anche parziale in altre opere senza il consenso scritto dell autore

Enrico Silva - diritti riservati - Non è permessa, fra l altro, l inclusione anche parziale in altre opere senza il consenso scritto dell autore Particelle della presente identiche. opera. Principio di Pauli. 1 Particelle identiche: sommario Finora: proprietà di particella singola. Volendo ottenere il comportamento di più particelle, è necessario

Dettagli

Lezione n. 19. L equazione. di Schrodinger L atomo. di idrogeno Orbitali atomici. 02/03/2008 Antonino Polimeno 1

Lezione n. 19. L equazione. di Schrodinger L atomo. di idrogeno Orbitali atomici. 02/03/2008 Antonino Polimeno 1 Chimica Fisica - Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Lezione n. 19 L equazione di Schrodinger L atomo di idrogeno Orbitali atomici 02/03/2008 Antonino Polimeno 1 Dai modelli primitivi alla meccanica quantistica

Dettagli

Principi di Fisica per filosofi. a.a carlo cosmelli

Principi di Fisica per filosofi. a.a carlo cosmelli per filosofi a.a. - carlo cosmelli L argomento EPR 6.. L argomento EPR La versione O: (fin troppo facile, in realtà poco comprensibile e fuorviante). ) Consideriamo un sistema fisico composto da due parti

Dettagli

LFN Incontri di Fisica anni di nonlocalità in meccanica quan;s;ca: dal paradosso EPR alle disuguaglianze di Bell, e oltre

LFN Incontri di Fisica anni di nonlocalità in meccanica quan;s;ca: dal paradosso EPR alle disuguaglianze di Bell, e oltre LFN Incontri di Fisica 2014 50 anni di nonlocalità in meccanica quan;s;ca: dal paradosso EPR alle disuguaglianze di Bell, e oltre La meccanica quantistica È la teoria che utilizziamo per descrivere atomi,

Dettagli

Carlo Cosmelli. La visione del mondo della Relatività e della Meccanica Quantistica. Settimana 7

Carlo Cosmelli. La visione del mondo della Relatività e della Meccanica Quantistica. Settimana 7 La visione del mondo della Relatività e della Meccanica Quantistica Settimana 7 Lezione 7.1 Einstein, Podolsky e Rosen mettono in crisi la Meccanica Quantistica Carlo Cosmelli 1 Einstein, Podolsky e Rosen:

Dettagli

Metalli come gas di elettroni liberi

Metalli come gas di elettroni liberi Metalli come gas di elettroni liberi I metalli sono caratterizzati da elevata conducibilità elettrica e termica. La conducibilità elettrica in particolare (o il suo inverso, la resistività) è una delle

Dettagli

Consideriamo un sistema composto da due particelle identiche. Due particelle sono identiche se hanno le stesse proprietà intrinseche (massa, carica,

Consideriamo un sistema composto da due particelle identiche. Due particelle sono identiche se hanno le stesse proprietà intrinseche (massa, carica, Consideriamo un sistema composto da due particelle identiche. Due particelle sono identiche se hanno le stesse proprietà intrinseche (massa, carica, spin, ). Esempi: due elettroni, due protoni, due neutroni,

Dettagli

PERCHE LHC? Perche acceleratori a energie sempre maggiori? Cos è il bosone di Higgs?

PERCHE LHC? Perche acceleratori a energie sempre maggiori? Cos è il bosone di Higgs? PERCHE LHC? Perche acceleratori a energie sempre maggiori? Cos è il bosone di Higgs? La fisica delle particelle elementari e governata dalle leggi della Relativita e della Meccanica Quantistica. Perché

Dettagli

Unità 2. La teoria quantistica

Unità 2. La teoria quantistica Unità 2 La teoria quantistica L'effetto fotoelettrico Nel 1902 il fisico P. Lenard studiò l'effetto fotoelettrico. Esso è l'emissione di elettroni da parte di un metallo su cui incide un'onda elettromagnetica.

Dettagli

PARITA. Parità Parità intrinseca Conservazione della Parità

PARITA. Parità Parità intrinseca Conservazione della Parità PARITA Parità Parità intrinseca Conservazione della Parità PARITÀ L operatore di inversione spaziale è una trasformazione discreta che inverte il segno delle tre coordinate spaziali: P x, y, z -x, -y,

Dettagli

Figura 7.1: Ipotesi di Heisenberg

Figura 7.1: Ipotesi di Heisenberg Capitolo 7 Isospin nei nuclei Nel 9 Heisenberg scrisse tre articoli sulla forza nucleare, trattando neutrone e protone come due stati della stessa particella, il nucleone, distinti dal valore assunto da

Dettagli

La struttura elettronica degli atomi

La struttura elettronica degli atomi 1 In unità atomiche: a 0 me 0,59A unità di lunghezza e H 7, ev a H=Hartree unità di energia L energia dell atomo di idrogeno nello stato fondamentale espresso in unità atomiche è: 4 0 me 1 e 1 E H 13,

Dettagli

Invarianze e leggi di conservazione: definizioni generali Teorema di Noether Invarianze e costanti del moto Traslazioni nello spazio Rotazioni nello

Invarianze e leggi di conservazione: definizioni generali Teorema di Noether Invarianze e costanti del moto Traslazioni nello spazio Rotazioni nello Invarianze e leggi di conservazione: definizioni generali Teorema di Noether Invarianze e costanti del moto Traslazioni nello spazio Rotazioni nello spazio. Il momento angolare. Lo spin Il gruppo SU(2)

Dettagli

Verifica del Principio di Indeterminazione di Heisenberg. x v x cost

Verifica del Principio di Indeterminazione di Heisenberg. x v x cost Verifica del Principio di Indeterminazione di Heisenberg x v x cost Il Principio di Indeterminazione di Heisenberg e uno dei principi su cui si fonda la Meccanica Quantistica (MQ) La MQ e la teoria che

Dettagli

L'entanglement, da sorgente dei paradossi della meccanica quantistica a risorsa per le nascenti tecnologie quantistiche

L'entanglement, da sorgente dei paradossi della meccanica quantistica a risorsa per le nascenti tecnologie quantistiche L'entanglement, da sorgente dei paradossi della meccanica quantistica a risorsa per le nascenti tecnologie quantistiche Il mondo classico: la nostra vita quotidiana Un pallone quantistico: il fullerene

Dettagli

Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica

Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica 1 Piano cartesiano Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica Consideriamo nel piano due rette perpendicolari che si intersecano in un punto O Consideriamo ciascuna di queste rette come retta orientata

Dettagli

DESCRIZIONE QUANTISTICA DI FENOMENI ELEMENTARI

DESCRIZIONE QUANTISTICA DI FENOMENI ELEMENTARI Capitolo 4 DESCRIZIONE QUANTISTICA DI FENOMENI ELEMENTARI Ci occupiamo qui di applicare il principio di sovrapposizione a semplici sistemi fisici. La periodicità spaziale degli eventi coinvolti in questi

Dettagli

Appello di Meccanica Quantistica I

Appello di Meccanica Quantistica I Appello di Meccanica Quantistica I Facoltà di Scienze M.F.N. Università degli Studi di Pisa gennaio 007 (A.A. 06/07) Tempo a disposizione: 3 ore. Problemi e per il recupero Compitino I; problemi e 3 per

Dettagli

Meccanica Quantistica

Meccanica Quantistica Meccanica Quantistica Oreste Nicrosini Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Dipartimento di Fisica, Università degli Studi di Pavia Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere Pavia, 28 febbraio

Dettagli

DOMANDE PER CAPIRE LA FISICA

DOMANDE PER CAPIRE LA FISICA INTRODUZIONE Questo libro ha lo scopo di introdurre in modo semplice alcuni interessantissimi argomenti di fisica moderna, che tengono molto impegnati gli scienziati di tutto il mondo e affascinano gli

Dettagli

Introduzione alla Fisica Moderna - a.a

Introduzione alla Fisica Moderna - a.a Introduzione alla Fisica Moderna - a.a. 2016-17 18/12/2017 Nome Cognome Matricola: 1) Si consideri il sistema dinamico nonlineare ẋ = y x 2, ẏ = x + y 2, Si determinino i punti di equilibrio, si caratterizzi

Dettagli

Struttura del sistema periodico Stato fondamentale degli elementi

Struttura del sistema periodico Stato fondamentale degli elementi Struttura del sistema periodico Stato fondamentale degli elementi Singolo elettrone: 1)Numero quantico principale n 2)Numero quantico del momento angolare orbitale l = 0, 1,, n-1 3)Numero quantico magnetico

Dettagli

Lezione n. 13. Radiazione elettromagnetica Il modello di Bohr Lo spettro dell atomo. di idrogeno. Antonino Polimeno 1

Lezione n. 13. Radiazione elettromagnetica Il modello di Bohr Lo spettro dell atomo. di idrogeno. Antonino Polimeno 1 Chimica Fisica Biotecnologie sanitarie Lezione n. 13 Radiazione elettromagnetica Il modello di Bohr Lo spettro dell atomo di idrogeno Antonino Polimeno 1 Radiazione elettromagnetica (1) - Rappresentazione

Dettagli

(P x) (P y) = x P t (P y) = x (P t P )y = x y.

(P x) (P y) = x P t (P y) = x (P t P )y = x y. Matrici ortogonali Se P è una matrice reale n n, allora (P x) y x (P t y) per ogni x,y R n (colonne) Dim (P x) y (P x) t y (x t P t )y x t (P t y) x (P t y), CVD Ulteriori caratterizzazioni delle matrici

Dettagli

Elementi di dinamica rotazionale

Elementi di dinamica rotazionale In questa dispensa studieremo: Elementi di dinamica rotazionale Il momento torcente. Il momento di inerzia. Il secondo principio della dinamica rotazionale. L energia cinetica totale. Il momento angolare.

Dettagli

Principi di Fisica per filosofi. a.a carlo cosmelli QM - EPR

Principi di Fisica per filosofi. a.a carlo cosmelli QM - EPR per filosofi a.a. 009-00 carlo cosmelli QM - EPR L argomento EPR. La notazione di Dirac Ogni sistema fisico è descritto dalla relativa funzione d onda ψ(r,t) ψ Consideriamo un generico stato ψ ottenuto

Dettagli

Metodo variazionale e applicazione all atomo di elio

Metodo variazionale e applicazione all atomo di elio Metodo variazionale e applicazione all atomo di elio Descrizione del metodo Il metodo detto variazionale è un metodo approssimato che si usa per ottenere una stima dell energia dello stato fondamentale

Dettagli

02. La Probabilità Classica e la Probabilità Quantistica

02. La Probabilità Classica e la Probabilità Quantistica 02. 02.c La probabilità quantistica Un gatto di Schrödinger 02. Contenuti. slide#3 Max Born Germania, 1882-1970 John Stuart Bell Irtlanda del Nord, 1928-1990 M. Born fu uno dei padri della Meccanica Quantistica

Dettagli

CONDENSATI DI BOSE-EINSTEIN E SUPERFLUIDI

CONDENSATI DI BOSE-EINSTEIN E SUPERFLUIDI CONDENSATI DI BOSE-EINSTEIN E SUPERFLUIDI Consideriamo un fluido in una scatola. Questo è un insieme di tanti piccoli costituenti che supponiamo per semplicità essere identici. Dalla meccanica quantistica

Dettagli

Compito di recupero del giorno 27/11/2015

Compito di recupero del giorno 27/11/2015 Compito di recupero del giorno 27/11/2015 Esercizio n. 1 Una particella di massa m e spin 1/2 si muove in due dimensioni nel piano xy ed è soggetta alla seguente Hamiltoniana: H = 1 2m (p2 x + p 2 y) +

Dettagli

Modello atomico ad orbitali e numeri quantici

Modello atomico ad orbitali e numeri quantici Modello atomico ad orbitali e numeri quantici Il modello atomico di Bohr permette di scrivere correttamente la configurazione elettronica di un atomo ma ha dei limiti che sono stati superati con l introduzione

Dettagli

Meccanica quantistica (5)

Meccanica quantistica (5) Meccanica quantistica (5) 0/7/14 1-MQ-5.doc 0 Oscillatore armonico Se una massa è sottoposta ad una forza di richiamo proporzionale allo spostamento da un posizione di equilibrio F = kx il potenziale (

Dettagli

La realtà fisica in Meccanica Quantistica

La realtà fisica in Meccanica Quantistica Fisica Teorica per Filosofia AA 2014/5 La realtà fisica in Meccanica Quantistica Pieralberto Marchetti Universita di Padova Galilei a Padova, 1592-1610 - "Li diciotto anni migliori di tutta la mia età".

Dettagli

Problemi di Meccanica Quantistica. Capitolo IX. Spin. a cura di Fedele Lizzi, Gennaro Miele e Francesco Nicodemi

Problemi di Meccanica Quantistica. Capitolo IX. Spin. a cura di Fedele Lizzi, Gennaro Miele e Francesco Nicodemi Problemi di Meccanica Quantistica Capitolo IX Spin a cura di Fedele Lizzi, Gennaro Miele e Francesco Nicodemi http://people.na.infn.it/%7epq-qp Problema IX.1 Un sistema consiste di due particelle distinguibili

Dettagli

Il gatto di Schroedinger: vivo, morto, o...?

Il gatto di Schroedinger: vivo, morto, o...? Il gatto di Schroedinger: vivo, morto, o...? Lorenzo Maccone Dip. Fisica, INFN Pavia, Universita' di Pavia www.qubit.it maccone@unipv.it Di cosa parlero? Di cosa parlero? Mostrero' come Stranezza della

Dettagli

Capitolo 4: CAMBIAMENTO DI SISTEMA DI UNITÀ

Capitolo 4: CAMBIAMENTO DI SISTEMA DI UNITÀ Capitolo 4: CAMBIAMENTO DI SISTEMA DI UNITÀ 4.1 Grandezze fondamentali e derivate Come abbiamo già osservato la scelta di un Sistema di unità di misura è largamente arbitraria e dettata in gran parte da

Dettagli

Dinamica. Obbiettivo: prevedere il moto dei corpi una volta note le condizioni iniziali e le interazioni con l'ambiente

Dinamica. Obbiettivo: prevedere il moto dei corpi una volta note le condizioni iniziali e le interazioni con l'ambiente Dinamica Obbiettivo: prevedere il moto dei corpi una volta note le condizioni iniziali e le interazioni con l'ambiente Tratteremo la Dinamica Classica, valida solo per corpi per i quali v

Dettagli

Interazione luce- atomo

Interazione luce- atomo Interazione luce- atomo Descrizione semiclassica L interazione predominante è quella tra il campo elettrico e le cariche ASSORBIMENTO: Elettrone e protone formano un dipolo che viene messo in oscillazione

Dettagli

Eccitazioni nucleari

Eccitazioni nucleari 1 Spettro rotazionale Lezione 28 Eccitazioni nucleari Consideriamo un nucleo pari pari, con spin zero, che abbia però una deformazione permanente. Supponiamo inoltre che il nucleo goda di una simmetria

Dettagli

Introduzione alla Teoria dell Informazione Quantistica

Introduzione alla Teoria dell Informazione Quantistica Introduzione alla Teoria dell Informazione Quantistica Antonio Causa Dipartimento di Matematica e Informatica 11 Aprile 2016 (Dipartimento di Matematica e Informatica) Quantum Information 11 Aprile 2016

Dettagli

Relatività ristretta

Relatività ristretta Relatività ristretta Tempo e spazio Per la fisica classica tempo e spazio erano due grandezze assolute (Newton) Con Maxwell si arrivò alla conclusione che le onde elettromagnetiche si propagassero alla

Dettagli

Introduzione alla cinematica dei sistemi. Angoli di Eulero

Introduzione alla cinematica dei sistemi. Angoli di Eulero Introduzione alla cinematica dei sistemi. Angoli di Eulero F. Demontis Corsi PAS 204 Cinematica dei sistemi rigidi In questo capitolo studiamo la cinematica dei sistemi rigidi formati da un numero finito

Dettagli

Mauro Saita Gennaio Equazioni cartesiane di rette e equazioni parametriche di piani Esempi...

Mauro Saita   Gennaio Equazioni cartesiane di rette e equazioni parametriche di piani Esempi... ette e piani in ette e piani in. Esercizi e-mail: maurosaita@tiscalinet.it Gennaio 2016. Indice 1 Equazioni parametriche della retta 2 1.1 Esempi........................................ 2 2 Equazione cartesiana

Dettagli

Il teorema di Bell e la non località

Il teorema di Bell e la non località Lezione 48 approfondimento pag.1 Il teorema di Bell e la non località Questioni di metafisica sperimentale Nella Critica della ragion pura Immanuel Kant si chiedeva se la metafisica fosse possibile in

Dettagli

Meccanica. 5. Moti Relativi. Domenico Galli. Dipartimento di Fisica e Astronomia

Meccanica. 5. Moti Relativi.  Domenico Galli. Dipartimento di Fisica e Astronomia Meccanica 5. Moti Relativi http://campus.cib.unibo.it/2423/ Domenico Galli Dipartimento di Fisica e Astronomia 22 febbraio 2017 Traccia 1. Cambiamento del Sistema di Riferimento 2. Trasformazione del Vettore

Dettagli

Il paradosso EPR: realismo, completezza e località. Università degli studi di Palermo dottorato di ricerca in didattica della matematica.

Il paradosso EPR: realismo, completezza e località. Università degli studi di Palermo dottorato di ricerca in didattica della matematica. Il paradosso EPR: realismo, completezza e località Università degli studi di Palermo dottorato di ricerca in didattica della matematica George Santi Palermo, 21 novembre 2007 QuickTime e un decompressore

Dettagli

Campo elettromagnetico

Campo elettromagnetico Campo elettromagnetico z y Classicamente, è formato da un campo elettrico E e da un campo magnetico B oscillanti B E λ E = E 0 cos 2π(νt x/λ) B = B 0 cos 2π(νt x/λ) νλ = c ν, frequenza x λ, lunghezza d

Dettagli

Una formulazione equivalente è Il moto di un singolo punto materiale isolato è rettilineo uniforme (o è fermo):

Una formulazione equivalente è Il moto di un singolo punto materiale isolato è rettilineo uniforme (o è fermo): I PRINCIPI DELLA MECCANICA In queste note i principi della dinamica vengono formulati utilizzando soltanto le definizioni di accelerazione e velocità istantanee della Cinematica. Le lettere in grassetto

Dettagli

Il vettore velocità angolare (avendo scelto θ come in Figura) si scrive come:

Il vettore velocità angolare (avendo scelto θ come in Figura) si scrive come: 9 Moti rigidi notevoli In questo capitolo consideriamo alcuni esempi particolarmente significativi di moto di un sistema rigido. Quelle che seguono sono applicazioni delle equazioni cardinali di un sistema

Dettagli

Eccitazioni nucleari. Capitolo Spettro rotazionale

Eccitazioni nucleari. Capitolo Spettro rotazionale Capitolo 1 Eccitazioni nucleari 1.1 Spettro rotazionale Consideriamo un nucleo pari pari, con spin zero, che abbia però una deformazione permanente. Supponiamo inoltre che il nucleo goda di una simmetria

Dettagli

Dinamica relativistica Cenni di relatività generale Corso Mathesis Roma 2016 Prof. Sergio Savarino

Dinamica relativistica Cenni di relatività generale Corso Mathesis Roma 2016 Prof. Sergio Savarino Dinamica relativistica Cenni di relatività generale Corso Mathesis Roma 2016 Prof. Sergio Savarino Dinamica relativistica Quantità di moto relativistica: Massa relativistica: (1+z) 3 =1+3z+3z 2 +z 3 se

Dettagli

, c di modulo uguale sono disposti in modo da formare un triangolo equilatero come mostrato in fig. 15. Si chiarisca quanto vale l angolo formato da

, c di modulo uguale sono disposti in modo da formare un triangolo equilatero come mostrato in fig. 15. Si chiarisca quanto vale l angolo formato da 22 Tonzig Fondamenti di Meccanica classica ta) Un esempio di terna destra è la terna cartesiana x, y, z [34] Per il prodotto vettoriale vale la proprietà distributiva: a ( b c) = a b a c, ma non vale la

Dettagli

Si chiama campo di forze una zona di spazio in cui sia possibile associare ad ogni punto un vettore forza

Si chiama campo di forze una zona di spazio in cui sia possibile associare ad ogni punto un vettore forza Lavoro ed Energia Si chiama campo di forze una zona di spazio in cui sia possibile associare ad ogni punto un vettore forza F= F r cioè la forza agente sul punto dipende dalla sua posizione. Un campo di

Dettagli

Il movimento. Il fenomeno del movimento è estremamente vario; gli oggetti e gli esseri viventi si muovono nei modi più svariati complicati e strani

Il movimento. Il fenomeno del movimento è estremamente vario; gli oggetti e gli esseri viventi si muovono nei modi più svariati complicati e strani Il movimento Il fenomeno del movimento è estremamente vario; gli oggetti e gli esseri viventi si muovono nei modi più svariati complicati e strani 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 GIOSTRA 11 MOTO ARMONICO LINK 12

Dettagli

FM210 - Fisica Matematica I

FM210 - Fisica Matematica I FM10 - Fisica Matematica I Seconda Prova di Esonero [13-01-01] Soluzioni Problema 1 1. Il moto si svolge in un campo di forze centrale in assenza di attrito. Pertanto si avranno due integrali primi del

Dettagli

IL LEGAME SIGMA σ E IL LEGAME PI- GRECO π

IL LEGAME SIGMA σ E IL LEGAME PI- GRECO π IL LEGAME SIGMA σ E IL LEGAME PI- GRECO π La teoria di Lewis considera gli elettroni di valenza degli atomi che formano legami,ma prescinde totalmente dal fatto che tali elettroni sono descritti da orbitali

Dettagli

Momento angolare. Operatori: richiami. Momento angolare classico. z Momento angolare v. Operatore posizione in 3D

Momento angolare. Operatori: richiami. Momento angolare classico. z Momento angolare v. Operatore posizione in 3D Operatori: richiami Operatore posizione in 3D Non Operatore è permessa, momento in particolare, la riproduzione anche parziale i Per l autorizzazione a riprodurre in parte [ o in tutto la presente Detti

Dettagli

1 Rette e piani in R 3

1 Rette e piani in R 3 POLITECNICO DI MILANO. FACOLTÀ DI INGEGNERIA INDUSTRIALE. Analisi e Geometria 1. Sez. D - G. Docenti: Federico G. Lastaria, Mauro Saita, Nadir Zanchetta,. 1 1 Rette e piani in R 3 Una retta parametrizzata

Dettagli

La Teoria della Relatività Ristretta. Prof. Michele Barcellona

La Teoria della Relatività Ristretta. Prof. Michele Barcellona La Teoria della Relatività Ristretta Prof. Michele Barcellona I Postulati della Teoria della Relatività ristretta Per risolvere le contraddizioni tra Meccanica ed Elettromagnetismo Einstein propose una

Dettagli

FM210 - Fisica Matematica I

FM210 - Fisica Matematica I FM21 - Fisica Matematica I Seconda Prova Scritta [16-2-212] Soluzioni Problema 1 1. Chiamiamo A la matrice del sistema e cerchiamo anzitutto gli autovalori della matrice: l equazione secolare è (λ + 2β)λ

Dettagli

Effetto Compton. Nicola Cabibbo 27 Novembre 2000

Effetto Compton. Nicola Cabibbo 27 Novembre 2000 Effetto Compton Nicola Cabibbo 27 Novembre 2000 In questa nota consideriano il processo Compton di diffusione di un fotone su un elettrone,γ + e γ + e. La nota integra la trattazione che si trova in Mandl

Dettagli

L officina del Meccanico Quantistico

L officina del Meccanico Quantistico L officina del Meccanico Quantistico Dal gatto di Schrödinger al Quantum Computing Fabio Chiarello Istituto di Fotonica e Nanotecnologie Consiglio Nazionale delle Ricerche Le Nanotecnologie e la Meccanica

Dettagli

Esercizi di Fisica Matematica 3, anno , parte di meccanica hamiltoniana e quantistica

Esercizi di Fisica Matematica 3, anno , parte di meccanica hamiltoniana e quantistica Esercizi di Fisica Matematica 3, anno 014-015, parte di meccanica hamiltoniana e quantistica Dario Bambusi 09.06.015 Abstract Gli esercizi dei compiti saranno varianti dei seguenti esercizi. Nei compiti

Dettagli

Introduzione ai fenomeni quantistici

Introduzione ai fenomeni quantistici Introduzione ai fenomeni quantistici Tratto da: The Feynman lectures on physics, vol. 3 Marco Bonvini Nicodemo Magnoli Meccanica: Keplero (1608-1619) Galilei (1630) Newton (1687) Termodinamica: Kelvin

Dettagli

Quesiti dell Indirizzo Tecnologico

Quesiti dell Indirizzo Tecnologico Quesiti dell Indirizzo Tecnologico 1) Sapendo che la massa di Marte é 1/10 della massa della Terra e che il suo raggio é ½ di quello della Terra l accelerazione di gravità su Marte è: a) 1/10 di quella

Dettagli

1 Nozioni utili sul piano cartesiano

1 Nozioni utili sul piano cartesiano Nozioni utili sul piano cartesiano Nozioni utili sul piano cartesiano Il piano cartesiano è un sistema di riferimento costituito da due rette perpendicolari (una orizzontale detta asse delle ascisse x

Dettagli

Se prendiamo in considerazione una sfera rotante su se stessa con velocità periferica C p

Se prendiamo in considerazione una sfera rotante su se stessa con velocità periferica C p Effetti giroscopici su una sfera rotante, teoria dell effetto Magnus, massa longitudinale e massa trasversale, Abbiamo visto che la presenza di materia può essere rilevata ( e dunque la materia esiste)

Dettagli

REGISTRO DELLE LEZIONI 2005/2006. Tipologia

REGISTRO DELLE LEZIONI 2005/2006. Tipologia Struttura formale della meccanica quantistica Rapprestazione matriciale Addì 03-10-2005 Addì 03-10-2005 15:00-16:00 Teorema della compatibilità Theorema dell'indeterminazione per operatori non commutanti

Dettagli

Bosone. Particella a spin intero, che obbedisce alla statistica di Bose-Einstein, che è opposta a quella di Fermi-Dirac.

Bosone. Particella a spin intero, che obbedisce alla statistica di Bose-Einstein, che è opposta a quella di Fermi-Dirac. Particelle ed Interazioni fondamentali Fermione. Particella a spin semintero, che obbedisce alla statistica di Fermi-Dirac, cioè due fermioni con gli stessi numeri quantici non possono coesistere in uno

Dettagli

1 e β(ǫ µ) ± 1. (1) n = e β(µ ǫ) (2)

1 e β(ǫ µ) ± 1. (1) n = e β(µ ǫ) (2) APPUNTI PER IL CORSO DI MECCANICA STATISTICA Numero medio d occupazione e condizione di degenerazione M. Falcioni, In un gas perfetto di particelle identiche, il numero di occupazione medio di uno stato

Dettagli

Istituzioni di Matematiche Modulo A (ST)

Istituzioni di Matematiche Modulo A (ST) Istituzioni di Matematiche Modulo A (ST V II foglio di esercizi ESERCIZIO. Nei seguenti sistemi lineari, discutere l insieme delle soluzioni al variare del parametro t, o dei parametri t e τ, in R. 5 x

Dettagli

PROBLEMI DI FISICA MODERNA E MECCANICA QUANTISTICA. FISICA MODERNA anno accademico

PROBLEMI DI FISICA MODERNA E MECCANICA QUANTISTICA. FISICA MODERNA anno accademico PROBLEMI DI FISICA MODERNA E MECCANICA QUANTISTICA FISICA MODERNA anno accademico 007-008 () Sia dato un sistema che può trovarsi in tre stati esclusivi,, 3, e si supponga che esso si trovi nello stato

Dettagli

Interazioni Elettrodeboli. Lezione n. 15

Interazioni Elettrodeboli. Lezione n. 15 Interazioni Elettrodeboli prof. Francesco Ragusa Università di Milano Lezione n. 15 28.11.2017 Corrente adronica debole Decadimento del mesone π Decadimento del leptone τ: τ π ν τ Proprietà isotopiche

Dettagli

Unità didattica 2. Seconda unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia

Unità didattica 2. Seconda unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia Unità didattica 2 Dinamica Leggi di Newton.. 2 Le forze 3 Composizione delle forze 4 Esempio di forza applicata...5 Esempio: il piano inclinato.. 6 Il moto del pendolo.. 7 La forza gravitazionale 9 Lavoro

Dettagli

Vettori paralleli e complanari

Vettori paralleli e complanari Vettori paralleli e complanari Lezione n 9 1 (Composizione di vettori paralleli e complanari) Continuando lo studio delle grandezze vettoriali in questa lezione ci interesseremo ancora di vettori. In particolare

Dettagli

EQUAZIONE DI SCHRÖDINGER STAZIONARIA: Buche di Potenziale

EQUAZIONE DI SCHRÖDINGER STAZIONARIA: Buche di Potenziale Capitolo 6 EQUAZIONE DI SCHRÖDINGER STAZIONARIA: Buche di Potenziale Consideriamo lo studio di stati stazionari di sistemi elementari. Il sistema più semplice è quello di una particella libera, la cui

Dettagli

Lezioni di Meccanica Quantistica

Lezioni di Meccanica Quantistica Luigi E. Picasso Lezioni di Meccanica Quantistica seconda edizione Edizioni ETS www.edizioniets.com Copyright 2015 EDIZIONI ETS Piazza Carrara, 16-19, I-56126 Pisa info@edizioniets.com www.edizioniets.com

Dettagli

Relatività Ristretta

Relatività Ristretta 1. L invarianza della velocità della luce 2. L esperimento di Michelson Morley 3. Gli assiomi della teoria della relatività ristretta 4. Relatività della simultaneità 5. La contrazione delle lunghezze

Dettagli

Relativita speciale. A. Palano. Testo di riferimento: P.J. Nolan, Complementi di Fisica, fisica moderna, Zanichelli

Relativita speciale. A. Palano. Testo di riferimento: P.J. Nolan, Complementi di Fisica, fisica moderna, Zanichelli Relativita speciale A. Palano Testo di riferimento: P.J. Nolan, Complementi di Fisica, fisica moderna, Zanichelli Sistemi di riferimento in moto relativo. Moti relativi S: Assoluto, S : relativo, Moto

Dettagli

L ATOMO SECONDO LA MECCANICA ONDULATORIA IL DUALISMO ONDA-PARTICELLA. (Plank Einstein)

L ATOMO SECONDO LA MECCANICA ONDULATORIA IL DUALISMO ONDA-PARTICELLA. (Plank Einstein) L ATOMO SECONDO LA MECCANICA ONDULATORIA IL DUALISMO ONDA-PARTICELLA POSTULATO DI DE BROGLIÈ Se alla luce, che è un fenomeno ondulatorio, sono associate anche le caratteristiche corpuscolari della materia

Dettagli

Rette e piani nello spazio Federico Lastaria, Analisi e Geometria 1. Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1

Rette e piani nello spazio Federico Lastaria, Analisi e Geometria 1. Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1 ette e piani nello spazio Federico Lastaria, Analisi e Geometria 1 Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1 Federico Lastaria federico.lastaria@polimi.it ette e piani nello spazio. 9 Gennaio

Dettagli

Dinamica: Forze e Moto, Leggi di Newton

Dinamica: Forze e Moto, Leggi di Newton Dinamica: Forze e Moto, Leggi di Newton La Dinamica studia il moto dei corpi in relazione il moto con le sue cause: perché e come gli oggetti si muovono. La causa del moto è individuata nella presenza

Dettagli

Elementi di Teoria degli Insiemi

Elementi di Teoria degli Insiemi Elementi di Teoria degli Insiemi 2016/17 Esercizi di Giacomo Bertolucci (matr. 519430) Lezioni 7-10 Lezione 7 Esercizio 1. Dimostrare che, se A R con A ℵ 0, allora R A è denso in R. Se così non fosse,

Dettagli

numeri quantici orbitale spin

numeri quantici orbitale spin La funzione d onda ψ definisce i diversi stati in cui può trovarsi l elettrone nell atomo. Nella sua espressione matematica, essa contiene tre numeri interi, chiamati numeri quantici, indicati con le lettere

Dettagli

Per casa. [ 2, N, uscente]

Per casa. [ 2, N, uscente] p.273 libro Per casa Una carica di 0,5 μc viaggia in un campo magnetico di 0,15 T con velocità di 3 m/s in una direzione perpendicolare con il campo. Trovare intensità direzione e verso della forza che

Dettagli

Dinamica. Giovanni Torrero maggio 2006

Dinamica. Giovanni Torrero maggio 2006 Dinamica Giovanni Torrero maggio 006 1 I sistemi di riferimento inerziali Nello studio della dinamica sono molto importanti i sistemi di riferimento rispetto ai quali vengono studiati i fenomeni. L esperienza

Dettagli

PROBLEMI DI FISICA MODERNA E MECCANICA QUANTISTICA. MECCANICA QUANTISTICA anno accademico

PROBLEMI DI FISICA MODERNA E MECCANICA QUANTISTICA. MECCANICA QUANTISTICA anno accademico PROBLEMI DI FISICA MODERNA E MECCANICA QUANTISTICA MECCANICA QUANTISTICA anno accademico 2012-2013 (1) Per un sistema n-dimensionale si scrivano: (a) gli elementi di matrice dell operatore posizione x

Dettagli

Esercizi di Fisica Matematica 3, anno

Esercizi di Fisica Matematica 3, anno Esercizi di Fisica Matematica 3, anno 01-013 Dario Bambusi, Andrea Carati 5.06.013 Abstract Tra i seguenti esercizi verranno scelti gli esercizi dell esame di Fisica Matematica 3. 1 Meccanica Hamiltoniana

Dettagli

LA RIVOLUZIONE QUANTISTICA

LA RIVOLUZIONE QUANTISTICA LA RIVOLUZIONE QUANTISTICA Franco Prati Università dell Insubria - Como NINDA URUK Il pane dei Sumeri Ricerca scientifica ed epistemologia 5 dicembre 2012 Congresso Internazionale dei Fisici in onore di

Dettagli

Funzione d'onda per N elettroni

Funzione d'onda per N elettroni Funzione d'onda per elettroni Funzione d'onda per più particelle Particelle identiche sono indistiguibili La probabilità deve essere invariante rispetto allo scambio degli indici delle particelle Es.:

Dettagli

Effetto Zeeman. p q c A) 2. i h ψ t. = Hψ (2)

Effetto Zeeman. p q c A) 2. i h ψ t. = Hψ (2) Effetto Zeeman Effetto Zeeman normale La hamiltoniana di una particella in presenza di un campo elettromagnetico, descritto dal potenziale vettore A e dal potenziale scalare Φ é H = 2M e l euazione di

Dettagli

Piano cartesiano e retta

Piano cartesiano e retta Piano cartesiano e retta Il punto, la retta e il piano sono concetti primitivi di cui non si da una definizione rigorosa, essi sono i tre enti geometrici fondamentali della geometria euclidea. Osservazione

Dettagli

m p 6, j m 1 2 m e 3, j m 1 2 5, m 2 82, N w

m p 6, j m 1 2 m e 3, j m 1 2 5, m 2 82, N w Teoria della carica elettrica e calcolo del valore teorico Questa relazione è stata ricavata senza porre alcuna ipotesi restrittiva e dunque risulta di validità universale, applicabile in ogni circostanza

Dettagli

SOMMERFELD ORBITE ELLITTICHE NEL CASO DELL IDROGENO. e l energia potenziale diventa (indichiamo con E la carica del nucleo)

SOMMERFELD ORBITE ELLITTICHE NEL CASO DELL IDROGENO. e l energia potenziale diventa (indichiamo con E la carica del nucleo) SOMMERFELD ORBITE ELLITTICHE NEL CASO DELL IDROGENO Il nostro obbiettivo è di selezionare tra tutte le orbite ellittiche meccanicamente possibili quelle possibili anche secondo la teoria quantistica. Il

Dettagli