Postura.
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- Cristiano Locatelli
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1 Postura
2 Forma Funzione
3 "In fisiologia la funzione governa la forma, in patologia la forma governa la funzione ( C. Bernard ).
4 Patologie posturali: - cefalee - dolori al rachide (mal di schiena cervicalgia) - dolori agli arti - difficoltà a svolgere attività fisiche - etc.
5 46,7% popolazione con patologie algiche posturali
6 La postura fisiologica è quella condizione anatomofunzionale che garantisce l'equilibrio, a riposo come in moto, con il minimo dispendio energetico e la migliore ripartizione del lavoro tra le diverse componenti. C.Fornaini 1997
7 L equilibrio posturale è il rapporto ottimizzato tra il soggetto e l ambiente. Il soggetto assume una serie di posture ideali rispetto alla situazione ambientale e secondo i programmi neuromotori
8 Chi è il miglior posturologo
9 Il Sistema Nervoso Centrale, affidandosi ai suoi sensori Estero e Propriocettivi, è capace di mettere a punto, istante dopo istante, le migliori strategie posturali, adeguandole alla situazione contingente. Relativamente alla stazione eretta, si è potuto osservare che questa efficienza si manifesta, con la distribuzione del peso corporeo sui due piedi.
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11 Triangolo della salute lato emotivo lato biochimico lato strutturale
12 problemi ascendenti problemi discendenti
13 problemi misti ascendenti- discendenti
14 afferenze podaliche apparato stomatognatico sistema visivo sistema nervoso formazione reticolare muscoli posturali postura
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16 Postura = osservazione
17 Per ogni misura lo strumento di misura adeguato Il metro è l'unita base del Sistema internazionale di unità di misura della lunghezza Un metro è definito come la distanza percorsa dalla luce nel vuoto in un intervallo di tempo pari a 1/ di secondo
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19 Analisi posturale
20 Analisi della strategia posturale Percorso diagnostico Per raccolta dati Comunicazione con il paziente Comunicare con i colleghi
21 Percorso diagnostico
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23 I visita: - anamnesi - cartella per il paziente - colloquio con il paziente - analisi dei sintomi e segni - cartella clinica
24 Anamnesi Cartella clinica
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37 Esame Kinesiologico: - analisi posturale - test kinesiologici - pedana stabilometrica
38 Analisi posturale
39 La posizione ideale va verificata sui tre piani: il piano sagittale ( i segmenti del corpo saranno o flessi o estesi); il piano frontale ( i segmenti del corpo saranno addotti, abdotti,, inclinati in convessità o in concavità, sollevati o abbassati); il piano orizzontale o trasversale ( i segmenti del corpo ruotano).
40 Analisi posturale - filo a piombo in visione laterale deve coincidere: -meato uditivo esterno -capo allineato al filo -vertebre cervicali curva normale a leggera convessità anteriore -vertebre toraciche convessità posteriore -vertebre lombari convessità anteriore -appena al davanti dell asse trasversale dell anca -appena al davanti dell asse trasversale del ginocchio -appena al davanti al malleolo laterale
41 Analisi posturale - filo a piombo in visione antero-posteriore deve coincidere : -linea mediana del capo e del tronco -spalle medesima altezza -bacino orizzontale con le spine iliache posteriori sup. sullo stesso piano -risultare equidistante da margini mediali di cosce, gambe, talloni -arti inferiori non atteggiati in valgismo ne in varismo -tendine calcaneale in posizione verticale
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56 Podoscopio
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59 L esame si effettua con il gognometro nella visione post. del paziente.
60 TEST DI MOBILITA IN STAZIONE ERETTA
61 Rotazione del capo
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66 Piano di Francoforte Parallelo al suolo in stazione eretta o seduti con la schiena dritta
67 Le curve fisiologiche (lordosi) sono regolari e consentono alla colonna vertebrale una normale mobilità.. I forami intervertebrali consentono la normale fuoriuscita delle radici nervose, senza interferenze. I contorni delle ossa sono privi di osteofiti e ben definiti. Gli spazi intervertebrali regolari sono indice di una corretta funzionalità vertebrale.
68 La colonna cervicale è composta da 7 vertebre delle quali 3 sono atipiche. La prima seconda e settima sono atipiche. la prima vertebra o atlante ha la forma di un anello e non possiede un corpo vertebrale come tutte le altre vertebre la seconda vertebra, l epistrofeo, l presenta una protuberanza, il dens epistrofei, intorno a cui ruota l atlante l la settima vertebra cervicale ha un processo spinoso più grande delle altre cervicali che la fa sporgere in modo che si può palpare nella parte bassa del collo come una piccola gobba, e per questo viene chiamata vertebra prominente.
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77 T. 0 T. 1
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80 Mobilità della spalla
81 Articolazione sacro-iliaca
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86 Paziente supino: Lunghezza degli arti inferiori TEST DI MOBILITA Intrarotazione dei piedi Segno di Lasague in gradi Apertura dell articolazione dell anca
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92 Palpazione punti dolenti
93 Studio dei sintomi e segni
94 Sintomi : riferiti dai pazienti Segni : rilevati dal medico non ancora sintomi
95 Analisi del dolore : denti atm muscoli
96 Analisi del dolore : App. stomatognatico App. posturale
97 Descrizione del dolore: Caratteristiche Fattori scatenanti Fattori che influenzano Ora di insorgenza Durata
98 Dolore primario lesione e sede del dolore coincidono (es. pulpite) Dolore eterotopico lesione e sede del dolore non coincidono (es. dolore posturale)
99 Inserzione del sartorio
100 Trapezio
101 Atlante-occipite
102 Temporale fascio anteriore
103 Massetere
104 A.T.M.
105 Test di Fukuda
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108 Pedana posturometrica e stabilometrica o Stazione di rilevamento posturometrico e stabilometrico
109 Controlli posturali con stazione di rilevamento posturometrico e stabilometrico
110 Pedana Correkta dott. Lazzari 1992
111 Prototipo pedana Lizard 93
112 Posture Pedana stabilometrica e vibrante
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120 Il baricentro è il centro esatto della massa di un soggetto, ossia il suo "centro" geometrico" " quando tale soggetto possieda una massa simmetricamente distribuita e omogenea.
121 Se la massa, come nel corpo umano, è distribuita in maniera asimmetrica rispetto al piano orizzontale, il baricentro sarà collocato proporzionalmente più vicino alla zona più grande e più pesante.
122 In postura eretta se si prolunga la linea verticale, dal centro di gravità fino alla base di appoggio, essa si va a porre nel mezzo della base di appoggio ( data da un poligono di forma quasi trapezoidale costituito dal profilo laterale dei piedi e dalle due linee che costituiscono rispettivamente la parte anteriore e posteriore dei piedi), 3 cm davanti all'articolazione della caviglia.
123 C.G. G. C.G. Centro di gravità G. Asse di gravità A. M. M. Asse meccanico A. Asse anatonico
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125 La linea di gravità,, passa sul piano sagittale, circa a metà strada tra la tibio-tarsica tarsica e la metatarso-falangea falangea,, e sul piano frontale, nell'appoggio ben distribuito tra i due piedi.
126 Il piede è fondamentale per le funzioni dinamiche e posturali, rifacendosi agli studi del biomeccanico francese Kapandji considera la pianta del piede come una volta sostenuta da tre archi.
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129 Il peso del corpo trasmesso all arto inferiore si applica sul tarso posteriore a livello della puleggia astragalica, da qui le forze si ripartiscono in tre direzioni,verso i punti di appoggio della volta :
130 Sempre Kapandji riporta gli studi di Morton che nella norma il peso viene ripartito sui tre punti di appoggio della volta seguendo la regola del sei : se si pensa che quando 6 KG vengono applicati sull astragalo 1 si caricherà sull appoggio antero esterno 2 sull appoggio antero interno 3 sul tallone
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132 CAUSE DI DISTRIBUZIONE DEI CARICHI ANOMALI 80% 20%
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134 La stabilometria ha introdotto la misurazione nell osservazione dei fenomeni di controllo della postura ortostatica.. Grazie alla stabilometria si conosce la distribuzione di un certo numero di parametri che caratterizzano il comportamento di normale postura ortostatica.. E E dunque possibile affermare se il comportamento di un paziente sia o meno ascrivibile nei limiti di normalità determinati da tali parametri. Ciò non vuol dire misurare l l equilibrio,, ma la stabilità in quanto essa è la proprietà di un corpo disturbato nel suo equilibrio, di tornare al suo stato. L equilibrio, L nel senso fisico, non si misura; può soltanto definirsi come uno stato limite ideale verso cui tende l uomo l in posizione eretta.
135 Il Sistema Nervoso Centrale, affidandosi ai suoi sensori Estero e Propriocettivi, è capace di mettere a punto, istante dopo istante, le migliori strategie posturali,, adeguandole alla situazione contingente. Relativamente alla stazione eretta, si è potuto osservare che questa efficienza si manifesta, con la distribuzione del peso corporeo sui due piedi.
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142 La pedana posturo- stabilometrica ci fornisce : La localizzazione al suolo della proiezione del baricentro della persona La dinamica di tale proiezione nel momento dell osservazione La localizzazione e dinamica del baricentro di ciascun piede La ripartizione del carico fra piede destro e sinistro La ripartizione del carico fra 1 1 metatarso, 5 5 metatarso e tallone
143 I parametri principali da verificare sono : i disassamenti del baricentro reale da quello teorico, i disordini della distribuzione del carico sui due piedi e sui pilastri, modificazioni del tracciato posturometrico in seguito a modifiche occlusali, plantari o altre afferenze
144 La PODATA è una pedana posturometrica e stabilometrica integrata con un podoscopio, questo permette di eseguire prima dell esame esame posturale una foto dell appoggio podalico del paziente grazie ad una web cam.
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155 Cartella clinica
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