Scheda Illustrativa dei corsi. Corso n. 2/Formazione sull AUTISMO (a cura della dott.ssa Monia Di Palma)
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- Sabina Ferraro
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1 Scheda Illustrativa dei corsi Corso n. 2/Formazione sull AUTISMO (a cura della dott.ssa Monia Di Palma) COS È E COSA NON È L AUTISMO Recentemente gli studiosi preferiscono parlare di autismi piuttosto che di autismo e per tale ragione è stata coniata la definizione di spettro autistico. Spesso c è molta confusione su cosa sia autismo e cosa non lo sia. Il corso elenca le caratteristiche peculiari, la cosiddetta triade autistica: anomalie nell'interazione sociale, presenza di comportamenti stereotipati o bizzarri, anomalie nell'ambito della comunicazione. IN CERCA DELLE CAUSE Le cause dell autismo non sono ancora note. Alcune teorie cercano di spiegarne l origine, che è certamente multifattoriale. Il corso, inoltre, fornisce alcuni dati circa la prevalenza e l incidenza dell autismo a livello nazionale e nella provincia di Mantova. I COMPORTAMENTI PROBLEMATICI Tra le peculiarità della sindrome autistica, quella che preoccupa maggiormente scuola e famiglia è la presenza di comportamenti problematici. Il corso chiarisce cosa si intende per comportamento problematico e offre gli strumenti per descriverlo, analizzarne la storia e fissare le priorità di intervento. Inoltre analizza le ragioni della loro comparsa, studiando antecedenti e conseguenze, con esempi clinici. Spesso questi comportamenti sono mantenuti da rinforzi di cui non è semplice comprenderne l origine. Perciò durante il corso le insegnanti sono stimolate a raccontare le proprie esperienze per poter formulare insieme le ipotesi di insorgenza. Dopo la fase di descrizione e analisi, il corso suggerisce strategie per la riduzione dei comportamenti problematici e per l aumento dei comportamenti alternativi desiderabili. Ci sono, inoltre, alcune variabili che influiscono sulla conformità del comportamento, tra cui l ambiente e la didattica. Perciò il percorso formativo fornisce indicazioni sulla strutturazione dell ambiente scolastico e sull adattamento della didattica. LA COMUNICAZIONE Il corso illustra alcune metodologie per insegnare il comportamento verbale, anche attraverso l utilizzo di strumenti alternativi quali linguaggio dei segni e scambio di immagini. Infine, illustra le potenzialità delle nuove tecnologie per supportare lo sviluppo comunicativo.
2 L INTERAZIONE SOCIALE Le difficoltà di interazione sociale precludono una vera e propria integrazione dell alunno con autismo all interno della classe. Il corso fornisce strumenti per lo sviluppo di abilità sociali quali l'insegnamento delle regole condivise e il gioco simbolico e di gruppo. ORE: 4 Corso n. 3 FORMAZIONE per l INCLUSIONE con l ausilio delle NUOVE TECNOLOGIE Verso una didattica inclusiva innovativa: l importanza del cooperative learning e di strategie d insegnamento innovative attraverso le mappe concettuali. (a cura della dott.ssa Monia Di Palma) Premessa La continua evoluzione della nostra società che risulta profondamente mutata coinvolge in primo piano l istruzione, la scuola e i docenti. Gli insegnanti si trovano sempre più in difficoltà nel personalizzare ed adattare la programmazione didattica e vivono talvolta situazioni di crisi del proprio ruolo non riuscendo a coinvolgere e catturare l attenzione delle nuove e sempre più eterogenee generazioni di alunni i cosiddetti nativi digitali. Da qualche anno si sta affermando nella scuola Italiana un nuovo modo di insegnare che nasce dal modello didattico cooperativo-metacognitivo allo scopo di migliorare la qualità dell apprendimento e potenziare lo sviluppo cognitivo di tutti gli alunni attraverso l ausilio di strumenti informatici e compensativi. La didattica si trasforma da integrativa ad inclusiva: il sentirsi appartenenti ad un gruppo richiama da un lato il bisogno di uniformarsi ad esso ed al contempo quello di mantenere le proprie peculiarità e specificità. La Scuola di tutti deve quindi rispondere sempre più alle molteplici necessità di ogni individuo e di tutti gli alunni inclusi coloro con bisogni educativi specifici, Dsa, difficoltà d apprendimento e svantaggio socio-culturale. Contenuti del corso
3 Il corso tratterà: L importanza del ruolo dell insegnante come facilitatore e artefice dell innovazione didattica inclusiva. L importanza di sviluppare una didattica inclusiva e operativa: vantaggi Il modello cooperativo-metacognitivo e le variabili positive e negative che intervengono nei processi d apprendimento: la motivazione, l enpowerment, l autoefficacia, la metacognizione e l autostima versus: frustrazione, senso d impotenza appreso e perdita di motivazione scolastica) Strategie a disposizione della scuola e dei docenti verso una didattica inclusiva 1. L importanza del canale visivo uditivo per le nuove generazioni e l uso delle mappe mentali e concettuali: strategie per costruirle, rappresentarle e software per la costruzione efficace di mappe (C-map, super-mappe, teacher map). L importanza di un metodo di studio strategico: modelli con riconosciuta efficacia (Metodo murder, PQ4R), e diversi stili cognitivi d apprendimento. 2. L apprendimento cooperativo: un efficace metodo didattico come risposta ai molteplici e diversificati bisogni degli alunni: Vantaggi diretti e indiretti ed elementi fondamentali; Come formare un gruppo cooperativo in classe; Come impostare una lezione cooperativa; Esemplificazione ai docenti attraverso una scheda di progettazione di un attività cooperativa in classe. 3. Definizione e distinzione dei Dsa, Bes e difficoltà d apprendimento. Come affrontare in classe le varie materie tra la molteplicità di bisogni di tutti gli alunni avvalendosi delle tecnologie? Esemplificazioni pratiche sul come strutturare le lezioni, le verifiche, gli esercizi. Quali elementi sono da richiedere ai ragazzi con DSA, BES e difficoltà d apprendimento? STRATEGIE didattiche, compensative e dispensative
4 ORE: 10 ORE suddivise in 5 incontri da 2 ore ciascuno. Corso n. 4/FORMAZIONE per l INCLUSIONE con l ausilio delle Nuove Tecnologie Nuove tecnologie per una didattica dell inclusione Progetto di ricerca - azione in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche sulla marginalità e la disabilità dell Unicattolica (equipe del prof. L. D Alonzo) V. specifico allegato (Università Cattolica del Sacro Cuore) CORSO N. 6/Motivazione ad apprendere prof. Pietro Boscolo Che cos è la motivazione ad apprendere? - I incontro: Definizione di motivazione ed elementi di ricerca motivazionale - II incontro: Indicazioni operative per lavorare concretamente sul tema della motivazione: modificare la motivazione - senso di autoefficacia motivazione verso le discipline senso di appartenenza alla classe n. 2 incontri per complessive 6 ore circa CORSO N. 7 DISAGIO EMOTIVO RELAZIONALE TRA I BANCHI: DALL INQUADRAMENTO ALL AZIONE! L insegnante tra le tante sfide scolastiche si trova a vivere, osservare e gestire quotidianamente inevitabili conflitti interpersonali all interno del proprio gruppo classe. Nella scuola troviamo un numero sempre maggiore di alunni che presentano difficoltà comportamentali ed emotive. Reazioni di ansia e paura sono molto comuni nei bambini: si tratta di esperienze spesso transitorie nelle diverse fasi di sviluppo, ma talvolta possono evolvere in un vero e proprio disturbo. L ingresso a scuola, l integrazione con i coetanei, l apprendimento di regole sociali, sono solo alcune delle sfide più importanti in cui il bambino può incontrare difficoltà. Molti alunni mostrano disagio nel gestire le proprie emozioni negative e le reazioni emotive più frequenti diventano modalità abituali di risposta, influenzando anche l apprendimento e le relazioni interpersonali. Per questo motivo è importante insegnare ai bambini fin da piccoli a conoscere e ridurre le emozioni negative, come rabbia e tristezza, e a incrementare l intensità delle emozioni positive, che facilitano il superamento di situazioni difficili.
5 Spesso inoltre bambini e ragazzi faticano a verbalizzare i propri bisogni ed è per questo motivo che è importante individuare il più precocemente possibile eventuali segni di disagio che frequentemente vengono espressi attraverso comportamenti più o meno visibili. Il disagio in classe. Dalla definizione alle principali modalità di manifestazione: rabbia, aggressività e iperattività conflitti interpersonali, comportamenti disturbatori, competitivi e prepotenza bullismo : cos e? come affrontarlo attraverso attività didattiche in classe. Isolamento o mancata accettazione e rispetto delle regole di convivenza. Confronto e discussione con le docenti riguardo alle proprie situazioni scolastiche. Attività e strategie pratiche-operative da attuare in classe per favorire il benessere in classe: o Alfabetizzazione ed educazione emozionale: cosa può fare l insegnante per canalizzare le emozioni: tutta questione di allenamento! o Come sviluppare le Competenze emozionali, l intelligenza emotiva e l autostima in classe: risorse emotive che agiscono da fattori protettivi. o Comportamento pro sociale (ascolto attivo, empatia, condivisione) versus Competitività. o Peer education, tutoring tra pari, Circle time, brain storming, role playing, definizione delle regole, contratto educativo condiviso e problem solving per affrontare i conflitti. Il programma e gli aspetti pratici e strategici verranno adattati secondo i suddetti ordini di scuola: Scuola dell infanzia e primaria Scuola secondaria di Primo grado Ore: 4 ore. CORSO n. 8 - Formazione ADHD ADHD O SEMPLICE IRREQUIETEZZA? Alcune caratteristiche tipiche dell'alunno con ADHD possono coincidere con aspetti tipici della fase prepuberale quali l'irrequietezza e la vivacità. Il corso illustra le differenze tra difficoltà comportamentali, disturbi emozionali e disturbo da deficit di
6 attenzione e iperattività (ADHD) e fornisce gli strumenti a disposizione degli insegnanti per segnalare i soggetti a rischio. QUALI CAUSE? Ad oggi esistono varie teorie per spiegare l'insorgenza di questo disturbo. Il corso illustra i modelli interpretativi maggiormente accreditati e spiega le possibili cause dell'adhd. L'ORGANIZZAZIONE E LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ SCOLASTICHE Per poter aiutare e intervenire in modo efficace con questi alunni è necessario che nel contesto scolastico si attivino una serie di strategie finalizzate a favorire una maggior vicinanza tra le richieste delle scuola e le loro competenze attentive e organizzative. Nello specifico il corso spiega COME FARE PER: 1. EVITARE LA DISATTENZIONE A scuola il bambino con ADHD manifesta evidenti difficoltà nel prestare attenzione ai dettagli e i suoi lavori sono incompleti e disordinati. Il corso fornisce indicazioni operative agli insegnanti per l'aumento dell'attenzione: tra queste vengono elencate alcune modalità di lavoro personalizzate e una strutturazione individualizzata della giornata scolastica. 2. CONTENERE L' IPERATTIVITÀ L'eccessivo livello di attività motoria o vocale mette il bambino in situazione di agitazione e di difficoltà a rimanere seduto al proprio posto, soprattutto nel contesto scolastico. Il corso illustra alcune strategie di intervento sul comportamento, in modo particolare l'utilizzo di supporti grafici e contratti comportamentali. 3. CONTROLLARE L' IMPULSIVITÀ Le difficoltà a dilazionare la risposta, ad inibire un comportamento problematico e ad attendere una gratificazione rendono impulsivo il bambino ADHD. Il corso indica
7 alcune modalità di gestione e dei tempi, in modo particolare rispetto all'uso di supporti fisici e tecnologici. ORE: 4 Modulo d iscrizione corso n. 2 Autismo (dott.ssa M. Di Palma) Scuola N. Cognome e Nome Qualifica Firma Pers. Docente Pers. Non Docente
8 Modulo d iscrizione corso n. 3 - Verso una didattica inclusiva innovativa: l importanza del cooperative learning e di strategie d insegnamento innovative attraverso le mappe concettuali Scuola N. Cognome e Nome Firma
9 Modulo d iscrizione corso n. 4 - Nuove tecnologie per una didattica dell inclusione progetto di ricerca-azione (Centro studi e ricerche Disabilità e marginalità- Università Cattolica del Sacro Cuore- Milano) Scuola N. Cognome e Nome Firma
10 Modulo d iscrizione corso n. 6 - Motivazione all apprendimento (prof. P. Boscolo) Scuola N. Cognome e Nome Firma
11 Modulo d iscrizione corso n. 7 - Disagio emotivo relazionale tra i banchi: dall inquadramento all azione! (dott.ssa M. Di Palma) Scuola N. Cognome e Nome Firma
12 Modulo d iscrizione corso n. 8 - ADHD o semplice irrequietezza? (dott.ssa M. Di Palma) Scuola N. Cognome e Nome Firma
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