SCUOLA DELL INFANZIA vs SCUOLA PRIMARIA: METAFONOLOGIA e NARRAZIONE. FRANCESCA MASCELLANI Logopedista TIZIANA VACCA Psicologa

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1 SCUOLA DELL INFANZIA vs SCUOLA PRIMARIA: METAFONOLOGIA e NARRAZIONE. FRANCESCA MASCELLANI Logopedista TIZIANA VACCA Psicologa Ferrara, 20 febbraio 2018

2 Dai, raccontami una storia! Le attività di NARRAZIONE sono utili perché i bambini, fin dalla prima infanzia, vivono la loro esperienza sociale in forma di racconto. La lettura favorisce l'interazione adulto-bambino ed è un elemento organizzatore dell'acquisizione del linguaggio. La narrazione risulta perciò finalizzata allo sviluppo del sistema cognitivo e del linguaggio.

3 Dai, raccontami una storia! NARRARE significa comunicare un episodio che rappresenta una struttura discorsiva con una organizzazione particolare dei contenuti. Le competenze espositive, per essere efficaci, devono utilizzare adeguatamente i 3 elementi che caratterizzano la comunicazione linguistica: - contenuto - forma - uso comunicativo

4 Prima della narrazione: l'ascolto È fondamentale, per il bambino prescolare, un'attività di ASCOLTO, sia nell'ambito della Scuola d'infanzia, sia in ambito familiare. Ascoltare non solo aggiunge qualcosa all'esperienza che il bambino ha della lingua e della vita... ma mantiene vivo il suo interesse e la sua motivazione a sforzarsi per andare oltre la sua capacità attuale.

5 Prima della narrazione: l'ascolto Siamo nati per leggere, ma prima ancora per ascoltare... anche nella Scuola. Ascoltare un racconto è tipico della prima infanzia... ma può avvenire anche in seguito!!!

6 Le favole e le storie È fondamentale per i bambini in età prescolare poter ascoltare l'adulto che legge e/o racconta una storia. È anche importante inventare al momento delle storie che si rifanno al vissuto quotidiano del bambino. È altresì utile riservare dei momenti alla lettura di fiabe e favole classiche, drammatizzandole con enfasi e capacità interpretativa: immedesimarsi nella favola aiuta il bambino anche dal punto di vista emotivo.

7 La narrazione Si rifà al linguaggio che ogni bambino già possiede, in modo più o meno evoluto. - racconta spontaneamente, in modo sequenziale, una propria esperienza vissuta? - è in grado di riferire all insegnante una esperienza/ conversazione tra pari? - racconta una storia che gli viene letta? - racconta una storia rappresentata in una serie di vignette? - articola le frasi in modo grammaticalmente corretto?

8 Ciò che il bambino dice di fronte ad una illustrazione e il modo in cui lo dice, se spontaneamente, su semplice richiesta o su pressante sollecitazione, rivela molte cose sulla qualità delle sue idee. BICKEL,1982

9 Prova di descrizione di una figura complessa

10 Prova di descrizione di una figura complessa Per una valutazione approssimativa delle capacità di comprensione e per stabilire il grado individuale di partecipazione e di esercitazione si possono stabilire cinque livelli di risposta: - Enumerazione; - Descrizione; - Espressione di relazione; - Narrazione sequenziale; - Generalizzazione.

11 - Enumerazione: il bambino si limita a nominare e ad elencare persone e cose. - Descrizione: oltre alla denominazione è in grado di descrivere l azione principale e alcuni semplici dettagli. - Espressione di relazione: il bambino è in grado di individuare ed esprimere verbalmente alcune relazioni tra elementi della figura (spiega il dove, il perché; ma non descrive motivazioni e sentimenti).

12 - Narrazione sequenziale: per il bambino la figura non è un elemento isolato ma correlato ad un fluire di eventi; può inferire ciò che è successo e anticipare ciò che sta per accadere. - Generalizzazione: il bambino è capace di ricollegare l azione illustrata, anche solo attraverso alcuni dettagli, ad una propria analoga esperienza, per confrontare, valutare, trarre conclusioni, esprimere giudizi.

13 Nella narrazione è importante considerare L ASPETTO INFERENZIALE. INFERENZA = individuare le relazioni causali tra le parti del testo e trarre informazioni nuove da indizi presenti nel testo o dalle proprie conoscenze, allo scopo di costruire una rappresentazione mentale organizzata e coerente.

14 Il bambino può essere sollecitato a ricostruire la storia ascoltata attraverso domande descrittive e domande inferenziali. - Ascolto della storia - Rievocazione della storia - Domande descrittive - Domande inferenziali

15 Racconto di una storia con supporto visivo

16 Racconto di una storia con supporto visivo 1. LEGGO LA STORIA.

17 Racconto di una storia con supporto visivo 2. INVITO IL BAMBINO A RACCONTARLA, CON IL SUPPORTO DELLE IMMAGINI IN SEQUENZA. 3. INVITO IL BAMBINO A RIORDINARE LE IMMAGINI.

18 Racconto di una storia con supporto visivo 4. INVITO IL BAMBINO AD ASSOCIARE UNA STRINGA SCRITTA ALL IMMAGINE CORRISPONDENTE. NONNA GIALLA NONNA ROSSA

19 Racconto di una storia con supporto visivo 4. INVITO IL BAMBINO AD ASSOCIARE UNA STRINGA SCRITTA ALL IMMAGINE CORRISPONDENTE. NONNA GIALLA

20 Creazione di una storia Inventiamo una storia con questi personaggi, ambientandola in uno dei luoghi proposti: Esempio: PERSONAGGI: un orsetto mamma orsa LUOGHI: nel bosco a casa

21 Creazione di una storia Inventiamo una storia con questi personaggi, ambientandola in uno dei luoghi proposti: Esempio: PERSONAGGI: un bambino capriccioso una mamma molto paziente LUOGHI: al parco giochi a casa in una strada piena di negozi

22 Sequenziare un'attività quotidiana Esempio: racconta quali sono le azioni che fai quando ti vesti. IMPORTANTE: la prova deve sempre essere preceduta da un training!

23 Non è sempre facile per un bambino mettere in sequenza... spesso il significato prevale sulla struttura linguistica e organizza il modo in cui egli si esprime. Il racconto di un bambino potrebbe quindi essere intriso più di semantica che di struttura linguistica...

24 Da Nati per Leggere Parla, canta e sorridi al tuo bambino, fin da quando viene al mondo: la tua voce lo accarezza, lo conforta, lo circonda. Parla, canta, sorridi al tuo bambino, fin da quando viene al mondo: ripeti per lui filastrocche e parole. Aspetta, con calma, che lui ti risponda. Parla, canta, sorridi al tuo bambino. Con libri illustrati spalancagli un mondo: viaggia con lui, tra parole e colori, ti ascolterà con crescente attenzione. Parla, canta, sorridi al tuo bambino. Trasforma il suo mondo in piccole storie: fagli capire, con gesti e parole, la tenerezza dell essere insieme. Parla, canta, sorridi al tuo bambino. Leggigli i libri che ama di più. Le storie che ascolta lo portano in volo, gli danno parole che non conosceva, gli mettono in fuga i mostri più cupi, gli portan risposte a mille perché. Parla, canta, sorridi, racconta, leggi ogni giorno al tuo bambino. Digli così quanto bene gli vuoi, fagli un regalo che dura per sempre. Siamo nati per leggere, ma prima ancora per ascoltare: leggi ogni giorno una storia al tuo bambino.

25 Grazie per l'attenzione e la partecipazione! f.mascellani@libero.it tiziana.vacca@alice.it