LGCIN CIN 1 HGCIN CIN2+ CIN2 CIN3. Le cellule neoplastiche occupano. il terzo inferiore dell epitelio. Le cellule neoplastiche occupano
|
|
- Vincenzo Natali
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 Ancora oggi la classificazione CIN e basata sulla proporzione di epitelio occupato dalle cellule neoplastiche CIN 1 Le cellule neoplastiche occupano il terzo inferiore dell epitelio LGCIN CIN 1 CIN 2 Le cellule neoplastiche occupano fino a due terzi dell epitelio CIN2 HGCIN CIN2+ CIN 3 Le cellule neoplastiche occupano oltre i due terzi dell epitelio CIN3
3 Comparazione delle terminologie usate in citologia ed istologia Displasia/CIS 1954 CIN 1968 Bethesda System 1988 CIN modificata 1991 Atipia Cancer Atipia/Condiloma Feb 15;71(4 Suppl): ASCUS Modificazioni reattive Controversies in the management of Displasia lieve CIN1 LSIL LGCIN(CIN1) low-grade cervical intraepithelial Displasia moderata neoplasia.richartcin2 RM, Wright TC Jr. HSIL HGCIN(CIN2/3) Displasia grave CIN3 Ca. in situ Ca. invasivo Ca. invasivo Ca. invasivo Ca. invasivo Reagan JW Richart, R.M. National Cancer Richart, R.M. Institute Workshop.
4 Duplicazione cromosomica S G2 Ulteriore crescita e produzioni di nuove proteine Checkpoint G2/M Controllo DNA danneggiato Apotosi Checkpoint G1/S Fattori di crescita (prol. diff). Nutrimenti Controllo DNA danneggiato RB P53 Inibitori della crescita Guardiani del genoma M Mitosi Apotosi Duplicazione centrosoma e accumulo di materiale citoplasmatico per duplicare il DNA G1 Divisione cellulare G 0 G 0
5 Duplicazione cromosomica CICLINA D CDK4/6 Attivazione della CDK2 P. RB-E2F P P RB CICLINA A CDK2 E2F S RB-E2F Ulteriore crescita e produzioni di nuove proteine. Posizionamento dei centrioli Assemblamento dei microtubuli Formazione del fuso mitotico CICLINA A G2 RB si lega con P della CDK4/6 libera E2F che attiva CDK2 che media la fase sintesi P CDK1 Checkpoint G2/M Controllo DNA danneggiato Checkpoint G1/S Fattori di crescita. Nutrimenti Controllo DNA danneggiato Apotosi P53 Duplicazione centrosoma e accumulo di materiale citoplasmatico per duplicare il DNA P53 Arresto del ciclo Riparazione DNA Apoptosi M Mitosi Apotosi CICLINA B CDK1 CICLINA D CDK4/6 P. G1 Fattori di crescita G 0 G 0 Divisione cellulare
6 Principali caratteristiche dell Virus DNA costituito da una catena circolare a doppia elica con circa 8000 paia di basi rivestito da un capside a struttura isocaedrica Specie specifico Il tipo di virus è identificato dalle proteine per il capside (L1-L2) Epiteliotropo e tessuto specifico Condilomi, verruche, papillomi LR HR -Prevalentemente cutanei -Anello-Alta genomico affinità stabile di E6/7 con gli inibitori Carcinomi -Media e transitoria affinità di E6/7con gli inibitori della crescita -Punti fragili nell anello genomico Però -Capaci Cionostantela di attività trasformante maggior parte degli MR -Lunga HR latenza provoca e persistenza infezioni produttive in fase produttiva - Prevalentemente 16 mucosali della Caratteristiche crescita cellulare 39 dell ospite Alta capacità trasformante HR mucosali LR cutanei
7 Citoplasma Il DNA virale in forma episomica è circolare e spiralizzato Nucleo Virus capside E6-E7 L1-l2
8 Organizzazione del genoma Long control region (LCR) ORI P97 E6 E7 trasformazione (p53-prb) L2 proteine capsidiche L1 ciclo cellulare necessario per proteina tardiva, legame citocheratine E5 E7 trasformazione E4 P53 E6 Bloccano gli Inibitori della crescita permettendo una riattivazione del acquisire enzimi e proteine per la amplificazione e per la crescita E2 P670 E1 regolazione della trascrizione e replicazione DNA replicazione episomica
9 in forma episomiale produttiva in forma integrata trasformante Cellula permissiva Cellula non permissiva E6-E7 E6-E7 Morte programmata Immortalità
10
11 Metaplasia squamosa, in colposcopia Zona di trasformazione La replicazione dell dipende dalla replicazione e differenziazione delle cellule ospiti. La metaplasia squamosa con la rapida moltiplicazione cellulare costituisce un terreno fertile per l infezione da e lo sviluppo della SIL
12 VERA INFEZIONE LATENTE INFEZIONE PRODUTTIVA BIOLOGICAMENTE RILEVABILE INFEZIONE TRASFORMANTE
13 Forma latente vera Trauma In piccolissime quantità per essere rilevate Cellule staminali Stato virale (E1-2) Dormiente A bassa attività replicativa 200 copie
14 Punti salienti della latenza -L esistenza di una stato di latenza è supportato da studi di immunosoppressione individuale -Nella fase di latenza l infezione è mantenuta da un basso numero di copie di DNA virale non rilevabile dai test molecolari convenzionali nelle cellule staminali dello strato basale -Della latenza non si conosce Il numero di cellule interessate Lo stato fisico del virus La frequenza e la durata Che cosa causa la e la re-emergenza Quali percentuali di lesioni di alto grado e cancro nascono dopo un periodo di latenza
15 Forma clinicamente latente ma biologicamente rilevabile Trauma DNA DNA ASC-US Cellule staminali
16 Punti salienti della forma clinicamente latente -Dura circa due anni -Può risolversi spontaneamente e poiché le infezioni mucosali sono sostenute principalmente da HR -Può evolvere in una forma produttiva -Può evolvere in una forma trasformante
17 INFEZIONE PRODUTTIVA Morte cellulare LSIL L1-L2 L1-L2-E4 E1-E2-E5-E6-E7 E1-E2 E1-E2 RB E6-E7 P53 Inibitori della crescita sono bloccati in maniera transitoria Coiloctosi, maturazione rapida Espressione ORF tardivi Infezione latente nelle cellule basali espressione ORF precoci L azionesoppressivadi E6/E7 surb ep53 cessa. La cellula diprende a differenziarsi e la differenziazione stimolal azionedi L1 edl2 Per permettere la replicazione ed l amplificazione virale è necessaria una riattivazione e accellerazionedel ciclocellulareper mezzo di E6/7 che bloccano gli inibitori della crescita Attivazione, replicazione ed amplificazione virale. Virus non integrato Disturbi mitotici(quantità 2nDNA, atipie, poliploidia,binucleazioni)
18 CIN 1 Le cellule neoplastiche occupano il terzo inferiore dell epitelio L1/L2 E6/E7 E1/E2 Amplificazione virale Trascrizione virale Maturazione cellulare e morte programmata
19 in forma episomiale E6-E7 Forma episomiale Basso rischio Medio rischio Alto rischio Prevalentemente cutanei Prevalentemente mucosi
20 Punti salienti dell infezione produttiva -Lesioni sostenute da tutti i tipi di (basso e alto rischio) -Virus non integrato (in forma episomiale) -Il tempo di rilascio delle particelle virali dall inizio dell infezione varia da 4 a 8 settimane, per mesi -Produce lesioni cellulari di basso grado (LSIL/CIN1) -Dura mediamente due anni -Scarse possibilità di progressione
21 Punti salienti della clearance Vaso ematico Monocita Eritrocita -Il virus rimane segregato nelle cellule fino alla esfoliazione delle stesse -L assenza di riconoscimento immunitario dell infezione varia da qualche mese a qualche anno, però non c èunadata precisa -Non si conosce con certezza se clearance dell rappresenta un successo dell immunocompetenza o una infezione che si autolimita (perché è stata infettata una cellula figlia destinata a differenziarsi invece di una cellule germinale immortale) -Non si conosce se la clearanceè definitiva o rimangono ancora un basso numero di copie in forma episomiale nello strato basale per tutta la vita
22 INFEZIONE TRASFORMANTE Il virus blocca gli inibitori della crescita in maniera stabile Apertura casuale E6 E7 E7 P53 E6-E7 E6 Inibitori della crescita Immortalità
23 Il virus blocca gli inibitori della crescita in maniera stabile Apertura casuale E6 E7 E7 P53 E6 Inibitori della crescita
24 INFEZIONE TRASFORMANTE Il virus blocca gli inibitori della crescita in maniera stabile Apertura casuale E6 E7 HSIL Proliferazione delle cellule basali mutate, atipiche ed aneuplodi, non maturanti, immortali E7 P53 E6 Attivazione virale Espressione ORF precoci E6-E7 Inibitori della crescita sono bloccati stabilmente DNA cellulare mutato Infezione latente nelle cellule basali Probabile integrazione genomica del DNA virale
25 CIN 3 Le cellule neoplastiche occupano oltre i due terzi dell epitelio E6/E7 Proliferazione di cellule mutate, non maturanti, immortali, atipiche,aneuploidi
26 in forma integrata Tipi a medio ed alto rischio E6-E7
27 Punti salienti dell infezione trasformante Lesioni sostenute da -HR Virus quasi sempre integrato Produce lesioni cellulari di alto grado (HSIL/CIN3) Percentuali di progressione verso il cancro alte Scarse possibilità di regressione Tempi di progressione verso il cancro sconosciute
28 INFEZIONE MISTA Mescolanza di infezione produttiva e di infezione trasformante Produce lesioni epiteliali che esprimono entrambe le forme CIN1/3 Lesioni sostenute da -HR Percentuale di progressione verso il cancro basse
29 Indicatori morfologici di entrambe le forme Multinucleazioni Atipie tetraplodi Coilocitosi Iper-paracheratosi Atipie aneuploidi Mancanza di maturazione ed affollamento cellulare Mitosi atipiche CIN 2 Le cellule neoplastiche occupano fino a due terzi dell epitelio
30 Punti salienti dell infezione mista Scarsa riproducilità Produce lesioni cellulari di entrambe le forme Percentuali di progressione verso il cancro medio basse Buone possibilità di regressione
31 Storia naturale della CIN Regressione Persistenza Progressione a CIN3 Invasione CIN1 32% 11% 1% CIN2 35% 22% 5% CIN3 56% >12%
32 Ep.Pavimentoso Ep.Metaplastico Innata NK TLR Una sola cellula Anticorpi naturali Immunità cellulo mediata CD4 Ep.CilindricoCD8 IUD Ectopia Lactobacillo
33 Initial Event
34
35 La lesione si approfonda nel canale Le lesioni più gravi sono nel canale Mosaico irregolare HSIL NEG Microinvasione Instabilità genetica Sviluppo dell aneuplodia Metilazione dei geni sopprimenti il tumore Riattivazione della attività telomerasica
36 Quello che sappiamo Il virus per riprodursi ha bisogno di una cellula Se si riproduce completamente (genoma e capside) Non integrazione, lesione produttiva Se riproduce solo parte del genoma Integrazione, lesione trasformante Modificazioni citopatiche e morte cellulare Modificazioni neoplastiche e immortalità cellulare La rottura dell anello è la condizione necessaria per la integrazione. Talora però l azione trasformante può avvenire senza integrazione Lesioni di basso grado con effetti citopatici, sostenute da virus non integrati, avranno scarsa probabilità di progressione Lesioni di alto grado con atipie aneuploidi, sostenute da virus integrati, avranno alta probabilità di progressione
37 Quello che non sappiamo Le dimensione del contagio Durata del periodo di latenza, quali e quante cellule sono interessate Durata del tempo di clerancee se vi è una vera clerance Perché un solo piccolo numero di pazienti esposte ad HR sviluppa lesioni di alto grado e cancro Percentuali e tempi certi di progressione, permanenza e regressione delle lesioni correlate Perché il virus in alcuni casi nelle lesioni di alto grado non risulta integrato Perché si passa da una lesione intraepiteliale a cancro
38 Bibliografia Egawa N, Doorbar J. The low-risk papillomaviruses. Virus Res Mar 2;231: Doorbar J. Host control of human papillomavirus infection and disease Best PractRes ClinObstetGynaecol Aug 12. Doorbar J, EgawaN, Griffin H, KranjecC, Murakami I. Human papillomavirus molecular biology and disease association. Rev Med Virol Mar;25 Suppl 1:2-23. Doorbar J. Latent papillomavirus infections and their regulation. CurrOpinVirol Aug;3(4): Doorbar J, QuintW, Banks L, Bravo IG, StolerM, Broker TR, Stanley MA. The biology and life-cycle of human papillomaviruses. Vaccine Nov 20;30 Suppl5:F55-70.
39
40 Chișinău, Moldova Marzo 2016
CICLINA CDK2 CICLINA CDK1 CICLINA S P CDK2 CICLINA CICLINA CDK1. Fattori di crescita
P CICLINA E CDK2 P CICLINA A CDK2 S G2 P CICLINA A CDK1 P CICLINA D CDK4/6 G1 Fattori di crescita P CICLINA B CDK1 G 0 G 0 Duplicazione cromosomica CICLINA D CDK4/6 Attivazione della CDK2 P. RB-E2F P P
DettagliCICLINA CDK2 CICLINA CDK1 CICLINA S P CDK2 CICLINA CICLINA CDK1. Fattori di crescita
P CICLINA E CDK2 P CICLINA A CDK2 S G2 P CICLINA A CDK1 P CICLINA D CDK4/6 G1 Fattori di crescita P CICLINA B CDK1 G 0 G 0 Duplicazione cromosomica CICLINA D CDK4/6 Attivazione della CDK2 P. RB-E2F P P
DettagliDuplicazione cromosomica
Duplicazione cromosomica Duplicazione centrosoma e accumulo di materiale citoplasmatico per duplicare il DNA Ulteriore crescita e produzione di proteine citoplasmatiche Mitosi e divisione cellulare Duplicazione
DettagliLe Malattie Trasmesse Sessualmente: non solo HIV. Mercoledì 30 maggio 2018 Francesco Meli Ginecologo
Le Malattie Trasmesse Sessualmente: non solo HIV Mercoledì 30 maggio 2018 Francesco Meli Ginecologo Ogni giorno nel mondo oltre UN MILIONE E MEZZO di persone si ammala per una MTS. Secondo l'oms ogni anno
DettagliEpidemiologia dell infezione da HPV e del carcinoma della cervice
Epidemiologia dell infezione da HPV e del carcinoma della cervice I PAPILLOMAVIRUS Sono virus a DNA a doppia elica contenuti in un capside icosaedrico di 55 nm di diametro Ne esistono oltre 200 tipi di
DettagliPAPOVAVIRUS POLIOMA PAPILLOMA VIRUS VACUOLANTE DELLA SCIMMIA 40 (SV40) Vecchia classificazione
PAPOVAVIRUS PAPILLOMA POLIOMA VIRUS VACUOLANTE DELLA SCIMMIA 40 (SV40) Vecchia classificazione 1 PAPILLOMAVIRIDAE piccoli capside icosaedrico nudi ds DNA (circolare) replicazione nucleare causano infezioni
DettagliL infezione da HPV è la più comune delle infezioni a trasmissione sessuale e la trasmissione può avvenire anche senza un rapporto sessuale completo.
1 L infezione da HPV è la più comune delle infezioni a trasmissione sessuale e la trasmissione può avvenire anche senza un rapporto sessuale completo. Circa l 80% dei soggetti sessualmente attivi si infetta
DettagliINFEZIONE DA HPV E CARCINOMA DELLA CERVICE UTERINA.
INFEZIONE DA HPV E CARCINOMA DELLA CERVICE UTERINA www.fisiokinesiterapia.biz Cenni di anatomia Il collo dell utero è suddivisibile in due distretti: Esocervice (la parte esterna che si continua con la
DettagliINFEZIONE DA HPV. epidemiologia, diagnosi, terapia
INFEZIONE DA HPV epidemiologia, diagnosi, terapia WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ HPV - Papillomavirus Piccoli virus a DNA 8.000 paia di basi 118 tipi diversi Geni precoci (E) e geni tardivi (L) Tropismo esclusivamente
DettagliInfezione da HPV nelle donne HIV positive: screening, trattamento e vaccino
Infezione da HPV nelle donne HIV positive: screening, trattamento e vaccino Human Papilloma Virus (HPV) L'infezione da Human Papilloma Virus (HPV) rappresenta la più frequente infezione trasmessa sessualmente
DettagliSTORIA NATURALE DEL VIRUS DEL PAPILLOMA UMANO (HPV)
STORIA NATURALE DEL VIRUS DEL PAPILLOMA UMANO (HPV) Gabriele La Rosa Corso regionale sulla rosolia congenita e nuove strategie di prevenzione Villafranca, 05 ottobre 2007 HPV Più di 120 sottotipi, indicati
DettagliLe cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata. Ciclo Cellulare
Le cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata di eventi che costituiscono il Ciclo Cellulare Interfase comprende le fasi G 1, S, and G 2 Sintesi di macromolecole durante la
DettagliLesioni squamose intraepiteliali: possiamo predirne l evoluzione?
Lesioni squamose intraepiteliali: possiamo predirne l evoluzione? Franco Fulciniti Servizio di Citopatologia Clinica Istituto Cantonale di Patologia Locarno, CH Caso Clinico: storia di un ASC-US BM, nata
DettagliSTORIA NATURALE DEL VIRUS DEL PAPILLOMA UMANO (HPV)
STORIA NATURALE DEL VIRUS DEL PAPILLOMA UMANO (HPV) Daria Minucci Corso regionale sulla rosolia congenita e nuove strategie di prevenzione Padova 11 giugno 2007 HPV Più di 120 sottotipi, indicati con un
DettagliI Papillomavirus umani storia naturale dell infezione
Trieste, 12/06/2017 I Papillomavirus umani storia naturale dell infezione Prof. Pierlanfranco D AGARO I Papillomavirus umani Gli HPV sono piccoli virus privi di mantello con genoma a DNA bicatenario, che
DettagliGli HPV vengono suddivisi in base al tropismo per tipo di epitelio in due grandi gruppi:
I virus HPV I Papillomavirus umani appartengono alla famiglia dei PA.PO.VA. virus (Papilloma, Polioma, Vacuolizzante) o Papovaviridae. Sono virus di dimensioni molto piccole, caratterizzati da un piccolo
DettagliTest HPVDNA: i test HPV validati per i programmi di screening
Test HPVDNA: i test HPV validati per i programmi di screening F.Gargiulo 1 edizione lunedì 13 novembre 2 edizione martedì 28 novembre 3 edizione venerdì 15 dicembre Il carcinoma cervicale è la prima neoplasia
DettagliLE SIGLE DELLO SCREENING
www.gisci.it LE SIGLE DELLO SCREENING AGGIORNAMENTO 2019 A cura di: Anna Iossa ISPRO Firenze Debora Canuti AUSL Romagna Gessica Martello AULSS 9 Scaligera Con il contributo di: Francesca Maria Carozzi
DettagliMutazioni nelle cellule somatiche e genetica del cancro. (Teoria Boveri - Sutton)
Mutazioni nelle cellule somatiche e genetica del cancro (Teoria Boveri - Sutton) Walter Stanborough Sutton Theodor Boveri Walter S. Sutton: Teoria dell ereditarietà dei cromosomi 1914: Teoria cromosomica
DettagliONCOLOGIA. La malattia neoplastica è una patologia MULTIFATTORIALE (cancerogenesi)
ONCOLOGIA La malattia neoplastica è una patologia MULTIFATTORIALE (cancerogenesi) La neoplasia o tumore è determinata da una proliferazione incontrollata di cellule trasformate Il tumore è una patologia
DettagliDefinizione istologica e classificazione delle lesioni preneoplastiche e neoplastiche iniziali della vulva. C.Gentili
Definizione istologica e classificazione delle lesioni preneoplastiche e neoplastiche iniziali della vulva C.Gentili Classificazioni ISSVD 1976 e 1986 delle lesioni intraepiteliali della vulva. 1976 1986
DettagliAlgoritmi delle opinioni degli esperti n.50 Gennaio 2018
Algoritmi delle opinioni degli esperti n.50 Gennaio 2018 1 Sommario Elenco delle abbreviazioni Zone di trasformazione: di cosa si tratta? Annotazioni importanti Citologia non sospetta: negativa per lesioni
DettagliSTORIA NATURALE DELLE LESIONI CERVICALI. Fausto Boselli
STORIA NATURALE DELLE LESIONI CERVICALI Fausto Boselli Modulo di Ginecologia Oncologica Preventiva Dipartimento Misto Materno Infantile Università degli Studi di Modena e Reggio E. Società Italiana di
DettagliREGOLAZIONE DEL CICLO CELLULARE
REGOLAZIONE DEL CICLO CELLULARE Il sistema di controllo che regola la progressione del ciclo cellulare deve: 1) Garantire che tutti i processi associati con le diverse fasi siano portati a termine al tempo
DettagliREGOLAZIONE DEL CICLO CELLULARE.
REGOLAZIONE DEL CICLO CELLULARE www.fisiokinesiterapia.biz Siti utili Animazione sul ciclo cellulare e su come è stata scoperta la sua regolazione: http://www.usask.ca/biology/biol316/visgen/cell.mov Sito
DettagliLe cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata di eventi che costituiscono il Ciclo Cellulare
Le cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata di eventi che costituiscono il Ciclo Cellulare Interfase comprende le fasi G 1, S, and G 2 Sintesi di macromolecole durante la
DettagliLA DIVISIONE CELLULARE
LA DIVISIONE CELLULARE Il mantenimento della VITA si basa sulla divisione cellulare UNICELLULARI - riproduzione dell intero organismo PLURICELLULARI - sviluppo dalla prima cellula (zigote) - rinnovamento
DettagliCARATTERISICHE DELL HPV
PAPILLOMA VIRUS CARATTERISICHE DELL HPV Virus a DNA circolare a doppia elica (circa 8 Kb) appartenente alla famiglia Papovaviridae Capside con 72 capsomeri pentavalenti, senza evelope Sono piccoli, circa
DettagliINTRODUZIONE I PAPILLOMAVIRUS. I Papillomavirus (HPV, dall inglese Human Papilloma Virus), membri della famiglia
INTRODUZIONE I PAPILLOMAVIRUS Caratteristiche dei Papillomavirus I Papillomavirus (HPV, dall inglese Human Papilloma Virus), membri della famiglia Papillomaviridae, sono piccoli virus a DNA privi di envelope,
DettagliANORMALITA' DELLE CELLULE EPITELIALI
ANORMALITA' DELLE CELLULE EPITELIALI Cellule Squamose Cellule squamose atipiche di incerto significato (ASC-US) Cellule squamose atipiche non si può escludere luna lesione di alto grado HSIL (ASC- H) Lesioni
DettagliFine del Pap test dopo il vaccino?
Lugano 10 Settembre 2015 PAP-test, HPV e vaccino: cosa sta cambiando Fine del Pap test dopo il vaccino? Luca Mazzucchelli Istituto Cantonale di Patologia, Locarno Caso Clinico Ragazza di 19 anni, primo
DettagliHPV metodiche molecolari e considerazioni su una casistica eterogenea Sara Galastri, Michela Donatelli
19 Corso Nazionale per Tecnici di Laboratorio Biomedico Riccione, 22-25 maggio 2012 HPV metodiche molecolari e considerazioni su una casistica eteroea Sara Galastri, Michela Donatelli SOD Istologia Patologica
DettagliLE SIGLE DELLO SCREENING
LE SIGLE DELLO SCREENING LE SIGLE DELLO SCREENING A cura di Anna Iossa ISPO Firenze Debora Canuti AUSL Romagna Con il contributo di: Francesca Maria Carozzi ISPO Firenze Massimo Confortini ISPO Firenze
DettagliIl cancro (dal greco kàrkinos = granchio) è un insieme molto complesso ed eterogeneo di malattie, ma tutte le cellule cancerose sono caratterizzate
Il cancro (dal greco kàrkinos = granchio) è un insieme molto complesso ed eterogeneo di malattie, ma tutte le cellule cancerose sono caratterizzate dalla perdita di controllo della crescita (proliferazione
DettagliPAPILLOMAVIRUS UMANO E NEOPLASIE CERVICALI 20 ANNI DOPO: COSA SAPPIAMO DI NUOVO DIAGNOSI ANATOMOPATOLOGICA
PAPILLOMAVIRUS UMANO E NEOPLASIE CERVICALI 20 ANNI DOPO: COSA SAPPIAMO DI NUOVO DIAGNOSI ANATOMOPATOLOGICA dott.ssa Silvana Pilotti Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori Milano COILOCITOSI
DettagliG1: marcato accrescimento della cellula, che sintetizza componenti strutturali ed enzimi per la duplicazione del DNA.
Il ciclo cellulare G1: marcato accrescimento della cellula, che sintetizza componenti strutturali ed enzimi per la duplicazione del DNA. S: duplicazione del DNA e sintesi di proteine cromosomiche G2:
DettagliHighlights dalla ricerca e quality assurance dello screening organizzato La refertazione istologica secondo la classificazione WHO/IARC 4 edizione
CONVEGNO NAZIONALE GISCi 2017 Ferrara 15-16 Giugno 2017 Highlights dalla ricerca e quality assurance dello screening organizzato La refertazione istologica secondo la classificazione WHO/IARC 4 edizione
DettagliA systems biology dynamical model of mammalian G1 cell cycle progression
Genomica Funzionale e Bioinformatica Corso di Algoritmi per la Bioinformatica A systems biology dynamical model of mammalian G1 cell cycle progression Presentazione di : Del Corvo Marcello Matr. n 719970
DettagliIl Cancro della Cervice Uterina. collo dell utero, è un tumore che colpisce la porzione dell utero che sporge in vagina
Il Cancro della Cervice Uterina * Il cancro della cervice uterina (CCU) o anche cancro del collo dell utero, è un tumore che colpisce la porzione dell utero che sporge in vagina *In Italia, si registrano
DettagliHPV CERVICOCARCINOMA E VACCINI.
HPV CERVICOCARCINOMA E VACCINI Papillomavirus umano Sono virus a DNA, a doppia elica, appartenenti alla famiglia dei Papillomaviridae, a trasmissione prevalentemente sessuale, a tropismo ano-genitale,
DettagliLezione n. 2: Biologia dei tumori
CORSO INTEGRATO: PROBLEMI DI SALUTE III (ONCOLOGICI) Lezione n. 2: Biologia dei tumori Franco Testore Argomenti Principi di proliferazione cellulare Meccanismi di regolazione della crescita e della proliferazione
DettagliCONSENSO SULLA CLASSIFICAZIONE CITOLOGICA SISTEMA BETHESDA Sonia Prandi REGGIO EMILIA
CONSENSO SULLA CLASSIFICAZIONE CITOLOGICA SISTEMA BETHESDA 2001 Sonia Prandi REGGIO EMILIA FIN DALL INIZIO DELLA SUA PUBBLICAZIONE, LA CLASSIFICAZIONE S. BETHESDA 2001 HA SUSCITATO NEL GISCi MOLTO INTERESSE
DettagliBasi biologiche delle malattie Genetica delle neoplasie. Anno accademico 2016/2017 I anno, II trimestre Laurea Magistrale LM-67
Basi biologiche delle malattie Genetica delle neoplasie Anno accademico 2016/2017 I anno, II trimestre Laurea Magistrale LM-67 Samantha Messina 2017 GENETICA DELLE NEOPLASIE Ciclo - alterazione dei meccanismi
DettagliTest HPV, vaccinazione e screening: ipotesi per il futuro
Bologna, 8/6/2007 HPV e tumori dell apparato genitale femminile: l era dei vaccini Test HPV, vaccinazione e screening: ipotesi per il futuro Carlo Naldoni Servizio Sanità Pubblica Regione Emilia-Romagna
DettagliIl prelievo in fase liquida. B. Ghiringhello
Il prelievo in fase liquida B. Ghiringhello A.O.U. Città della salute e della scienza, Torino STRISCI ETEROGENEI FATTORI LIMITANTI SPESSORE DELLO STRISCIO QUADRO INFIAMMATORIO QUADRO EMATICO ERRORI
DettagliGenetica del cancro. Lezione 13
Genetica del cancro Lezione 13 1 I geni nei tumori I geni alterati nel cancro sono definiti oncogeni: questo nome deriva dalla scoperta di geni virali responsabili della trasformazione in tumore delle
DettagliScuola permanente di Citologia
Sessione I del 13-14-15 settembre 2017 Docenti: Massimo Confortini (coordinatore), Prassede Foxi 13:00 - La storia della citologia e cenni di anatomia 14:00 - Prelievo, allestimento e colorazione del Pap
DettagliHERPESVIRUS schema del virione
HERPESVIRUS schema del virione Dimensioni relativamente grandi grande genoma a DNA doppia elica gran numero di geni Capside icosaedrico Tegumento proteico Involucro pericapsidico CICLO REPLICATIVO α β
DettagliCaratteristiche generali dei sistemi viventi
Caratteristiche generali dei sistemi viventi 1 Unicità chimica 2 Complessità ed organizzazione gerarchica 3 Metabolismo 4 Interazione ambientale: Regolazione e omeostasi 5 Riproduzione 6 Sviluppo 7 Evoluzione
DettagliScuola permanente in Citologia
Sessione I del 3-4-5 giugno 2015 Cellule squamose: quadri morfologici normali e modificazioni Sessione cellulari I del benigne 3-4-5 giugno 2015 Coordinatore: Cellule squamose: Massimo quadri Confortini
DettagliPerché si sviluppi un infezione si devono verificare 3 CONDIZIONI NECESSARIE: 2) le cellule oggetto dell infezione devono essere:
Perché si sviluppi un infezione si devono verificare 3 CONDIZIONI NECESSARIE: 1) carico virale: ci deve essere abbastanza virus infettante 2) le cellule oggetto dell infezione devono essere: accessibili,
DettagliULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute
ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute Il tumore dell utero:come sconfiggerlo Relatore: dott.ssa Laura Favretti 1 ottobre 2014 Sala Piccolotto - Ospedale di Feltre Modalità di trasmissione trasmissione
DettagliCosa è l HPV. E un VIRUS Costituito da un nucleo centrale (core) di DNA rivestito da un involucro di natura proteica
L INFEZIONE DA HPV Cosa è l HPV E un VIRUS Costituito da un nucleo centrale (core) di DNA rivestito da un involucro di natura proteica Identificati 100 tipi di HPV che possono interessare l uomo. Di questi
DettagliIl ciclo cellulare La divisione cellulare
Il ciclo cellulare La divisione cellulare Il ciclo cellulare Meccanismo con cui si riproducono tutti gli organismi viventi La durata del ciclo varia moltissimo a seconda del tipo cellulare Cellule che
DettagliOmnis cellula e cellula
ogni cellula deriva da un altra cellula Omnis cellula e cellula Virchow 1858 LA MAGGIOR PARTE DEI PROCESSI NUCLEARI E CELLULARI DURANTE LA MITOSI E INDISTINGUIBILE IN PIANTE,ANIMALI E FUNGHI. DIVISIONE
DettagliRUOLO DELL'HPV NELLA PATOGENESI DEL CARCINOMA DEL COLLO DELL'UTERO: FATTORI MOLECOLARI DIAGNOSTICI E PROGNOSTICI DI MALATTIA. Marialuisa Zerbini
Università di Bologna Dipartimento di Medicina Clinica Specialistica e Sperimentale Sezione di Microbiologia RUOLO DELL'HPV NELLA PATOGENESI DEL CARCINOMA DEL COLLO DELL'UTERO: FATTORI MOLECOLARI DIAGNOSTICI
DettagliPapillomavirus. Giovanni Bracchitta
Papillomavirus Giovanni Bracchitta Caratteristiche del virus Famiglia: Papillomaviridae Genere: Papillomavirus Genoma: dsdna, circolare, 8.000 bp Capside: icosaedrico, diametro 45-55 nm Tropismo tissutale:
DettagliNTCC2. Tecnologie per il Cancro Cervicale 2) 2. Risultati Preliminari
Studio NTCC2 (Nuove Tecnologie per il Cancro Cervicale 2) 2 Risultati Preliminari Anna Gillio Tos, Elena Allia, Laura De Marco, Centro Unificato Screening Cervico Vaginale SGAS, Torino AOU Città della
DettagliDiscussione di casi clinici. Raffaella Michieli
Discussione di casi clinici Raffaella Michieli Elena Elena,una vostra paziente di 23 anni, si presenta nel vostro studio perché ha letto dell esistenza di un vaccino contro l HPV e vi chiede se è il caso
DettagliAl contrario, l Apoptosi (morte cellulare programmata) diminuisce il numero delle cellule.
Divisione Cellulare La Divisione Cellulare aumenta il numero delle cellule somatiche, e si realizza attraverso le fasi di: Mitosi (divisione del nucleo) Citodieresi (divisione del citoplasma) Al contrario,
DettagliCriteri di classificazione
Cosa sono? Entità: non si ritengono organismi viventi infatti sono classificati in un impero diverso rispetto a quello cellulare impero virale Submicroscopiche: non sono visibili al M.O., ma solo a quello
DettagliI nuovi orizzonti dello screening cervicale: l evoluzione nell offerta dei test di screening
I nuovi orizzonti dello screening cervicale: l evoluzione nell offerta dei test di screening Dott.ssa Carla Baronchelli Anatomia patologica Spedali Civili di Brescia Le pietre miliari dello screening cervico-vaginale
DettagliNote epidemiologiche e storia naturale dell infezione da HPV
CAITOLO Note epidemiologiche e storia naturale dell infezione da HV C. GENTILI 1 INTRODUZIONE Il apilloma virus umano (HV) colpisce entrambi i sessi ed è, in tutto il mondo, tra le cause più frequenti
DettagliHUMAN IMMUNODEFICIENCY VIRUS
HUMAN IMMUNODEFICIENCY VIRUS Famiglia Genere Retroviridae Lentivirus Tipi HIV-1, HIV-2 Africa Occidentale Europa, America, Africa 4 gruppi 9 sottotipi Circulating Recombinant Forms DISTRIBUZIONE SOTTOTIPI
DettagliUNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA Facoltà di MEDICINA e CHIRURGIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia AA 2011-2012. Human papillomavirus HPV
UNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA Facoltà di MEDICINA e CHIRURGIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia AA 2011-2012 Human papillomavirus HPV Due generi: 1) Papillomavirus (HPV) (verruche; carcinoma
DettagliLARINGE.
LARINGE www.fisiokinesiterapia.biz SUPRAGLOTTICA epiglottide/corda vocale falsa (e il ventricolo) GLOTTICA corda vocale vera e commissura anteriore SUB-GLOTTICA margine inf. corda vocale vera fino alla
DettagliANAL AND ORAL HPV STATUS IN WOMEN WITH PERSISTENT CERVICOVAGINAL LESIONS HPV ANALE ED ORALE IN DONNE CON LESIONI CERVICOVAGINALI PERSISTENTI
ANAL AND ORAL HPV STATUS IN WOMEN WITH PERSISTENT CERVICOVAGINAL LESIONS HPV ANALE ED ORALE IN DONNE CON LESIONI CERVICOVAGINALI PERSISTENTI Herz M 1, Mian C 1, Negri G 1, Vittadello F 2, Messini S 3.
DettagliPrefazione Capitolo 1 Introduzione Capitolo 2 Struttura dei virioni
INDICE Prefazione XI Capitolo 1 Introduzione I virus sono diversi dagli altri organismi viventi 2 Storia della virologia 4 Ospiti viventi animali e vegetali 6 Le colture cellulari 9 Metodi sierologici
DettagliIntroduzione. Scopo dello studio. Materiali e metodi
Indicazioni attuali all utilizzo dell HPV-DNA test nello screening del carcinoma del collo dell utero: gestione del Pap test anormale con esito ASCUS (Atipie delle Cellule Squamose di Significato Indeterminato)
DettagliGeni che regolano la divisione cellulare
Geni che regolano la divisione cellulare!geni il cui prodotto proteico promuove un aumento del numero di cellule (oncogeni) Oncogeni = acceleratori!geni il cui prodotto proteico induce una riduzione del
DettagliAGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO MEDICI DI MEDICINA GENERALE
AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO MEDICI DI MEDICINA GENERALE Sabato 24/10/ 2015 TITOLO DEL CORSO: vaccinazioni Responsabile del corso Dr. Tesei Fiorenzo Rsponsabile Scientifico Dr.ssa lorena Angelini Referente
DettagliDiagnosi e trattamento. Displasia squamosa-carcinoma in situ CIN (Neoplasia Intraepiteliale Cervicale)
Diagnosi e trattamento Displasia squamosa-carcinoma in situ CIN (Neoplasia Intraepiteliale Cervicale) Diagnosi e terapia = Prevenzione Iter diagnostico-terapeutico delle lesioni pretumorali Pap test HPV
DettagliRelazione Tecnica. Screening SAFE CERVICAL CANCER
Relazione Tecnica L infezione da papillomavirus (HPV-Human Papilloma Virus) è in assoluto la più frequente infezione sessualmente trasmessa. Fino al 75-90% dei soggetti sessualmente attivi si infetta nel
DettagliDefinizioni istologiche e citologiche basali. Cesare Gentili
Definizioni istologiche e citologiche basali Cesare Gentili La cervice uterina, o collo, è la porzione fibromuscolare allungata dell utero. Nella nullipara è di base cilindrica, lunga circa 3.5 cm e con
DettagliMassimo Confortini Direttore Laboratorio Prevenzione Oncologica ISPO Firenze
LA CITOLOGIA NEGLI SCREENING ONCOLOGICI Roma 19 Novembre 2014 IL PAP TEST NEI DIVERSI SCENARI: SIMILITUDINI E DIFFERENZE Massimo Confortini Direttore Laboratorio Prevenzione Oncologica ISPO Firenze Bertozzi
Dettagli1. Tutti gli esseri viventi sono capaci di generare nuove cellule
1. Tutti gli esseri viventi sono capaci di generare nuove cellule La capacità di generare nuove cellule è alla base dei seguenti processi vitali la riproduzione, ossia la possibilità di perpetuare nel
DettagliTrasduzione del segnale
Trasduzione del segnale Modalità di segnalazione tra cellule JUXTACRINA proteine transmembrana mediatori locali ormoni Il legame di una sostanza al suo recettore di membrana porta la cellula a cambiare
DettagliHUMAN PAPILLOMAVIRUS VACCINE
HUMAN PAPILLOMAVIRUS VACCINE Il papilloma virus umano (HPV) Virus non capsulato DNA a doppia elica Capside costituito da 72 capsomeri, che contiene il genoma virale I capsomeri sono composti dalle proteine
DettagliINTRODUZIONE. Il cancro rappresenta oggi la seconda causa di morte dopo le malattie
INTRODUZIONE Il cancro rappresenta oggi la seconda causa di morte dopo le malattie cardiovascolari. Il termine tumore ( ma anche neoplasia) è utilizzato per indicare una neoformazione di tessuto costituito
DettagliPeculiarita del trattamento integrato nei pazienti HIV
Peculiarita del trattamento integrato nei pazienti HIV Clinica'di'Mala*e'Infe*ve'' Azienda'Ospedaliera'di'Perugia' 31/10/2014' ' Dr.'Claudio'Sfara' Dr.ssa'Laura'Bernini' Carcinoma anale 2.5% delle neoplasie
DettagliBiologia dei tumori. corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi
Associazione Italiana Registri Tumori Registro Tumori di Reggio-Emilia corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi Reggio Emilia, 3 dicembre 2007 Biologia dei tumori Stefano Ferretti
DettagliEsame Istologico: La biopsia mirata ed il cono cervicale. P. Dalla Palma, S. Privitera, e B. Ghiringhello
Esame Istologico: La biopsia mirata ed il cono cervicale P. Dalla Palma, S. Privitera, e B. Ghiringhello L Istologia la diagnosi istologica rappresenta attualmente il gold standard nel controllo di qualità
DettagliEspressione fenotipica: effetto di molti geni + fattori ambientali
GENETICA DEL CANCRO CLASSIFICAZIONE DELLE MALATTIE GENETICHE CROMOSOMICHE MALATTIE MONOGENICHE GENETICHE MULTIFATTORIALI MITOCONDRIALI MALATTIE MULTIFATTORIALI Incidenza Tumori 1/4 Diabete (tipi I o II)
DettagliCICLO CELLULARE MITOSI MEIOSI
CICLO CELLULARE Processo con il quale le cellule si dividono e si moltiplicano, duplicando le informazioni genetiche racchiuse nel loro nucleo. Nella specie umana, dall uovo fecondato hanno origine circa
DettagliL accuratezza della diagnosi istologica. I risultati del gruppo dei patologi dello studio NTCC. P. Dalla Palma
L accuratezza della diagnosi istologica. I risultati del gruppo dei patologi dello studio NTCC P. Dalla Palma Gruppo patologi NTCC Torino: Ghiringhello B. Verona- Padova: Gilioli E., Lestani M., Onnis
DettagliPrevenzione del carcinoma del collo dell utero
Prevenzione del carcinoma del collo dell utero Prevenzione primaria : agisce sulla causa del tumore (HPV alto rischio) e sui cofattori (stile di vita) Interviene su tutta la popolazione indistintamente
DettagliSCREENING CON HPV DNA TEST
SCREENING CON HPV DNA TEST L HPV ha un ruolo etiologico nella carcinogenesi Progressione della malattia Il DNA virale è rintracciabile in tutte le fasi Epitelio normale Infezione da HPV CIN I CIN II CIN
DettagliEs. BCR-ABL. Es. RAS Es. ERBB2. Es. MYC. Si riscontra frequentemente nei cancri degli animali, mentre è raro nell uomo.
Il cancro è associato a alterazioni dei meccanismi di controllo del ciclo cellulare. mutazioni del DNA a carico di oncogeni, geni oncosoppressori, geni del riparo del DNA, geni che regolano l apoptosi
DettagliPREMESSA VIRUS E CANCRO
PREMESSA VIRUS E CANCRO Un numero sempre crescente di evidenze cliniche e di laboratorio hanno dimostrato una stretta associazione di alcuni tumori con diversi virus. Per es. l Herpes simplex virus e l
Dettagliwww.gisci.it LE SIGLE DELLO SCREENING
www.gisci.it A cura di Anna Iossa ISPO Firenze Debora Canuti AUSL Romagna Con il contributo di: Francesca Maria Carozzi ISPO Firenze Massimo Confortini Firenze Annarosa Del Mistro Istituto Oncologico Veneto
DettagliCiclo Cellulare Mitosi Meiosi
Ciclo Cellulare Mitosi Meiosi CORREDO CROMOSOMICO E DIVISIONE CELLULARE NELL UOMO CROMOSOMI n:23 (22 somatici, 1 sessuale) CELLULE APLOIDI: 1n CELLULE DIPLOIDI: 2n Nelle cellule diploidi una serie di 23
DettagliLaura Borghi Anatomia Patologica Azienda ULSS 18 Rovigo
Laura Borghi Anatomia Patologica Azienda ULSS 18 Rovigo Anatomia Patologica Azienda ULSS 18 Rovigo MARKERS PROGNOSTICI p16 INK4a / Ki67 IN UNA POPOLAZIONE SELEZIONATA HPV DNA-HR POSITIVO: CORRELAZIONE
DettagliImmunità cellulo-mediata
Immunità cellulo-mediata Immunità specifica: caratteristiche generali Immunità umorale - Riconoscimento dell antigene mediante anticorpi - Rimozione patogeni e tossine extracellulari Immunità cellulo-mediata
DettagliLezione 8. Genetica del cancro
Lezione 8 Genetica del cancro Figura 8.13 Esempio di una via di segnale cellulare. Un fattore di crescita si lega a uno specifico recettore di membrana, che attiva una cascata di segnali che culmina
DettagliIl vaccino per il Papillomavirus. Un nuovo, importante strumento per difendere la salute della donna
Il vaccino per il Papillomavirus Un nuovo, importante strumento per difendere la salute della donna 1 Il Papillomavirus Il Papillomavirus Umano (Human Papilloma Virus o HPV) è un virus molto comune, infatti
Dettagli- Tutti gli esseri viventi presentano una organizzazione cellulare. La cellula è l unità strutturale e funzionale degli esseri viventi
- Tutti gli esseri viventi presentano una organizzazione cellulare La cellula è l unità strutturale e funzionale degli esseri viventi - Ogni cellula deriva da un altra cellula Esistono meccanismi di divisione
Dettagli