Regione Piemonte Val d Aosta Resoconto CRT Anno 2011

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1 Regione Piemonte Val d Aosta Resoconto CRT Anno 2011

2 Indice Regione Piemonte Val d Aosta Resoconto CRT Anno 2011 Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione 1 Resoconto CRT 2011

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4 Indice Presentazione 5 Procurement 13 Donatori 15 Indici qualità, Opposizioni 18 Attività di prelievo 19 Attività di trapianto 19 Numero di trapianti Prelievo e scambio - Rene 26 Prelievo e scambio - Rene/Pancreas 27 Prelievo e scambio - Cuore 27 Prelievo e scambio - Fegato 28 Prelievo e scambio - Polmone 29 Esito trapianti d organo 31 Rene 32 Cuore 35 Fegato 36 Polmone 38 Pancreas 39 Liste di attesa 41 Servizio di psicologia medica per i trapianti 49 Tessuti 51 Banca delle cornee 52 Banca delle membrane amniotiche 62 Banca della cute 64 Banca dei tessuti muscolo-schelettici 70 Banca delle valvole cardiache e dei tessuti vascolari 74 Laboratorio tessuto paratiroideo 76 Cellule staminali emopoietiche 78 Cellule staminali emopoietiche - Registro 90 Banca del sangue placentare 100 Attività di immunogenetica 106 Appendice 109 Appendice 1 - CNT Attività Nazionale 110 Appendice 2 - Indici qualità 116 Appendice 3 - il sito internet 136 Indirizzario 138 Pubblicazioni scientifiche 154 Trapianto di rene 44 Trapianto di fegato 45 Trapianto di cuore 46 Trapianto di polmone 47 Trapianto di pancreas e combinati 48 3 Resoconto CRT 2011

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6 Presentazione

7 Presentazione Prof. Antonio Amoroso Il processo di donazione e di trapianto di organi, di tessuti e di cellule è uno dei settori più complessi e al contempo più integrati, presenti nel Servizio Sanitario Nazionale. E un esempio virtuoso di come si possa far lavorare insieme, in poche ore, centinaia di professionisti anche di Paesi diversi. Al contempo rappresenta uno dei settori della Sanità più trasparente: i dati di attività e i criteri di allocazione sono condivisi e presentati alla popolazione nella loro totalità. Anche questo resoconto illustra in modo esauriente il quadro delle attività relative a donazione e trapianto svolte nel 2011 nelle Regioni Piemonte e Valle d Aosta. Vi sono indicati l andamento delle donazioni e, per ciascuna tipologia di trapianto la qualità dei programmi ed i loro volumi di attività - anche riferiti agli anni precedenti per avere una visione dinamica. Il 2011 è stato un anno difficoltoso, che ha risentito tra l altro anche della crisi economica. La rete dei coordinatori ospedalieri, fortemente motivata e tenace, ha consentito di mantenere comunque un ottimo tasso di donazione. La nostra Regione - nel panorama italiano - si colloca come numero di trapianti ai primi posti tra le grandi regioni, ben al di sopra della media nazionale. Per questo dobbiamo rivolgere il nostro pensiero ed il nostro profondo riconoscimento ai donatori ed alle loro famiglie, ai nostri collaboratori degli ospedali di prelievo, alle nostre equipe di trapianto. Non possiamo non riconoscere l impegno di quanti quotidianamente credono fortemente in questo settore, consentendo di salvare molte vite umane. Entrando nel dettaglio, nel 2011 sono stati eseguiti 359 trapianti di cui 14 da donatore vivente, con un decremento - rispetto al pari al 9%. La maggior parte dell attività di trapianto ha riguardato gli organi addominali: 178 trapianti di rene (di cui 14 da vivente) e 137 trapianti di fegato. Importante è stata anche l attività dei trapianti di organi toracici, quali il cuore (28 trapianti) e polmone (21 trapianti). Quest ultimo in particolare ha visto un Resoconto CRT

8 incremento importante dal Rimane ancora limitato l utilizzo di pancreas a scopo di trapianto (1 combinato rene/ pancreas). Il numero complessivo di trapianti eseguiti dai centri del Piemonte dall inizio della loro attività è al 31 dicembre 2011 pari a I volumi di attività pongono i centri di trapianto della nostra regione in posizioni leader in Italia. Se andiamo poi a considerare la qualità dei nostri centri si può senza dubbio affermare che anche quest anno l efficacia (misurata in termini di sopravvivenza dal trapianto e di miglioramento della qualità della vita) è pari o superiore a quella dei migliori centri europei. Purtroppo, coloro che non riescono ad ottenere un organo in tempo hanno una riduzione delle prospettive di vita: nel caso del trapianto di cuore, nel 2011 la mortalità in attesa di trapianto è stata del 9%, nel caso del trapianto di polmone la mortalità in lista è stata dell 8%. Le liste di attesa non sono sostanzialmente aumentate: al 31 dicembre 2011 erano 771 i pazienti in attesa di un trapianto di rene; 56 pazienti erano in attesa di un trapianto di fegato; 54 in attesa di un cuore; 33 di un polmone; 14 di pancreas. E da sottolineare come la buona capacità della nostra Regione di rispondere alle necessità di trapianto dei propri cittadini consente anche a cittadini di altre regioni di poterne beneficiare: i pazienti non residenti in Piemonte sono il 28% dei candidati in attesa di trapianto renale, il 46% di quelli in attesa di trapianto epatico, il 10% di coloro in attesa di trapianto di cuore e 48% di polmone (25% nel 2010). Quest ultimo dato riflette l eccellenza del programma di trapianto di polmone raggiunta in questi anni, visibile anche alle altre regioni. Continua il risultato positivo del programma di trapianto di cornee, che ha visto progressivamente ridursi il numero dei candidati in lista (da alcune centinaia nei primi anni 2000, a 143 alla fine del 2011). Per quanto riguarda i trapianti di tessuto, per tutte le banche istituite in Regione la lettura di questo resoconto offre interessanti informazioni. Il sistema dei trapianti di cornea offre buone garanzie, con un incremento di trapianti nel 2011 pari al 5% (489 nel 2011 e 470 nel 2010, con un tasso p.m.p. tra i più alti in Italia). L attività della banca della cute è lievemente diminuita rispetto all anno precedente sul versante dei prelievi (55 nel 2011 verso i 63 nel 2010) mentre sono aumentati i trapianti eseguiti (169 nel 2011 verso 148 nel 2010 ). La banca delle valvole e dei segmenti vascolari ha incrementato notevolmente la raccolta e la distribuzione delle valvole cardiache (39 valvole raccolte nel 2011 e 42 valvole distribuite, 32 fuori regione), ma deve ancora consolidare un programma di raccolta e distribuzione dei segmenti vascolari. La banca del tessuto muscoloscheletrico governa con attenzione l attività di prelievo di osso da vivente (191 prelievi nel 2011 rispetto ai 243 prelievi nel 2010), con un attività di prelievo da donatore cadavere (8 prelievi nel 2011) ridotta rispetto al Pure sono stabili nel 2011 gli interventi di innesto d osso e la quantità di tessuti utilizzati. La banca delle membrane amniotiche riesce a soddisfare le richieste di questo tessuto, con 123 patch distribuiti nel 2011 (135 nel 2010). La banca delle cornee si è poi fatta carico anche della conservazione e distribuzione di tessuto paratiroideo per uso autologo, con 6 tessuti conservati nel 2011 ( 11 nel 2010) di cui 1 è stato reimpiantato. Si è consolidata pure l attività di trapianto di cellule staminali emopoietiche (CSE): dal 2006 si è assistito ad un incremento continuo di trapianti allogenici (ed una diminuzione di quelli autologhi). Nel 2011 sono stati eseguiti in 5 centri piemontesi 157 trapianti allogenici (139 nel 2010). Il numero di cittadini piemontesi che si rendono disponibili alla donazione di CSE è ormai pari a Dopo la flessione del 2009, il reclutamento di nuovi donatori nel 2010 e 2011 è aumentato. Dall inizio dell attività, sono state effettuate Resoconto CRT 2011

9 Presentazione Prof. Antonio Amoroso donazioni a favore di pazienti di tutte le parti del mondo (36% a favore di centri trapianto situati all estero). A queste vanno aggiunte 78 unità di sangue placentare che la banca regionale ha rilasciato dall inizio della sua attività (nel 2011, 5 sacche mentre nel 2010 sono state 9). Di rilievo è stato l incremento di attività della Banca di cordone, con 219 nuove sacche aggiunte all archivio nel 2011, che oggi conta più di 2200 sacche conservate in azoto liquido, di cui più di 1600 validate. Concludendo, il 2011 ha confermato che la rete di donazione e trapianto di organi tessuti e cellule è una delle attività di eccellenza della nostra Regione. Prova ne è che per volumi di attività e qualità dei programmi, la nostra Regione occupa una posizione di primissimo piano a livello nazionale, come documentabile dal sito del Centro Nazionale Trapianti - CNT- ( o da quello del Centro Regionale Trapianti - CRT - della Regione Piemonte ( airt.it/). Questo primato, come già ricordato in precedenza, è frutto di un intenso lavoro ed ha contribuito in maniera rilevante ad un risparmio complessivo della spesa sanitaria, offrendo con il trapianto di organi, tessuti e cellule una terapia più efficace e più economica rispetto alle altre terapie disponibili. Restano le stesse preoccupazioni dell anno scorso. Viviamo la difficoltà oggettiva di non poter dare nuovi impulsi all attività e anche, addirittura, di non riuscire a mantenere questi risultati, per molti motivi: in primis la difficoltà di conciliare il contenimento della spesa con le risorse che sono indispensabili ad uno dei settori di più recente introduzione ed in continuo sviluppo; e ancora la difficoltà di garantire continuità dal momento che è presente molto personale precario in diversi profili professionali (medici, biologi, tecnici di laboratorio, psicologi, amministrativi, ecc..). E indispensabile, come già ricordavo l anno passato, il supporto dalla Regione Piemonte, soprattutto negli ambiti Resoconto CRT

10 scoperti o sottovalutati tariffe o DRG che dovrebbero valorizzarne l attività. Augurando a tutti il giusto riconoscimento dell attività, ringrazio chi ha lavorato con passione ed entusiasmo, ben oltre quanto richiesto dal proprio contratto professionale. 9 Resoconto CRT 2011

11 Coordinamento Regionale Donazioni e Prelievi Dr. Pier Paolo Donadio Il 2011 è stato un anno molto difficile per la rete di procurement della Regione Piemonte, che ha visto, in termini di donatori utilizzati, un arretramento dei donatori utilizzati al livello del 2009, con una perdita del 15% circa. Ancora una volta è d obbligo il richiamo già espresso negli anni scorsi: così come non abbiamo mai dimostrato particolare entusiasmo tutte le volte che il dato è salito qualche punto, allo stesso modo non esprimiamo particolare preoccupazione quando scende. La ragione di questa apparente imperturbabilità è semplice: lo stato di salute della rete non si misura sui donatori utilizzati, ma sulle segnalazioni di potenziali donatori. Queste restano in Piemonte, da anni, intorno alle 50 per milione di popolazione per anno, e continuano a dirci che la rete lavora e che lavora bene, anche se esistono margini di miglioramento. Gli elementi di perdita tra le segnalazioni di morte encefalica e l utilizzo degli organi dei potenziali donatori sono le opposizioni, le non idoneità e gli arresti cardiaci in corsi di osservazione. Mentre le prime oscillano nella nostra regione tra il 25 e il 32% a seconda degli anni ed in modo che, al momento, può essere considerato casuale, le non idoneità sono in costante aumento, e ciò è legato all aumento dell età dei pazienti che decedono per neurolesione primitiva, ed anche gli arresti cardiaci in corso di osservazione; questo evento, fino a ieri per noi eccezionali, si è presentato in quattro casi nel La congiunzione di un aumento accettabile (nel senso di non significativo e probabilmente casuale) delle opposizioni con un aumento delle non idoneità e degli arresti cardiaci in corso osservazione ha portato alla perdita del 15% di donatori utilizzati, a parità di segnalazioni. Tre anni fa, riguardo alla riduzione delle opposizioni dal 2007 al 2008 scrivevamo: questa riduzione forse rappresenta un reale progresso, ma potrebbe anche essere casuale e non significativa, e su di essa non è corretto trarre alcuna conclusione.. Resoconto CRT

12 Due anni fa, di fronte all aumento delle opposizioni ed alla conseguente riduzione dei donatori utilizzati, riprendemmo la medesima frase virgolettata per affermare che anche il peggioramento poteva essere poco significativo e non imputabile a problemi di sistema. Lo scorso anno, in presenza di un risultato positivo, non ci siamo sentiti di trarre conclusioni, e lo stesso accade quest anno di fronte a una flessione: a noi ed alla rete dei coordinatori ospedalieri sembra di aver fatto tutto esattamente come prima. Qualche maggiore preoccupazione ci viene dal quadro generale della sanità regionale, che a sua volta si inscrive nel momento difficile che attraversa il Paese. La crisi economica e le drastiche misure di riduzione della spesa che essa comporta non hanno solo messo a rischio (come scrivevamo lo scorso anno) l erogazione dei fondi coi quali la Regione sostiene l attività dei coordinamenti ospedalieri, ma l hanno effettivamente interrotta e per tutto il 2011 non ci è stato possibile ottenere fondi; si sono quindi compiuti due anni senza finanziamento dei coordinamenti locali e del coordinamento regionale. L attività è proseguita, anche grazie al ritardo con il quale i fondi pubblici vengono d abitudine erogati, che ha fatto sì che ci giungessero ancora fondi riferiti agli anni precedenti, ma a questo punto, dopo due anni, non ci sono più arretrati sui quali contare e la mancata erogazione diventa un vero problema. L esperienza di oltre tredici anni di coordinamento ci dice che senza fondi finalizzati l attività di procurement, per la sua stessa natura, decresce. Il modello spagnolo, che dà i migliori risultati del mondo ed al quale il nostro Paese si è ispirato con la Legge 91/99 e l istituzione dei coordinamenti, ha dimostrato senza ombra di dubbio che senza una struttura dedicata, senza formazione continua e senza finanziamenti non si fanno donatori. Ci auguriamo che, pur con gli inevitabili ridimensionamenti che la situazione presente comporta, non venga meno quel sostegno che negli anni ci ha portato ai risultati di eccellenza di oggi, e che non si debba tornare ai livelli di un tempo perché si comprenda che il procurement non può fare a meno di fondi propri. Concludiamo ringraziando i nostri collaboratori: i coordinatori locali e i gruppi di coordinamento, il Centro Regionale Trapianti e il funzionario regionale che si occupa di noi; un ringraziamento particolare va allo staff del C.R.P., i dottori Anna Guermani e Raffaele Potenza, e le collaboratrici amministrative Azzurra Casciola e Michela Peluso. Come sempre, chiudiamo questa presentazione esprimendo, a nome nostro e dei pazienti trapiantati, la nostra gratitudine ai donatori ed alle loro famiglie. 11 Resoconto CRT 2011

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14 Procurement

15 Procurement Donatori DONATORI SEGNALATI 48,8 DONATORI EFFETTIVI 26,0 DONATORI UTILIZZATI 25,6 Nel corso del 2011 i donatori utilizzati in Piemonte - Valle d Aosta hanno registrato un andamento in flessione rispetto all anno precedente. I segnalati non hanno risentito di importanti variazioni mensili, ma ricordando che la letteratura pone il numero teorico delle morti encefaliche intorno ai 60 p.m.p., è necessario continuare a monitorare con attenzione le rianimazioni di tutta la regione. Le opposizioni sono passate dal 29% al 32% senza significative variazioni nel corso dell anno, confermando l andamento ciclico già rilevato negli anni. DONATORI SEGNALATI (223) 40 DONATORI UTILIZZATI (117) GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE La percentuale di donatori utilizzati rispetto ai segnalati viene indicata dalla letteratura intorno al 50%. Nel 2010 in Piemonte - Valle d Aosta gli utilizzati sono stati il 58%, mentre nel 2011 sono stati il 53%. Questa flessione è dovuta alle condizioni marginali di numerosi donatori. ANNO 2010 NON CONSENSO 29% (68) UTILIZZATI 58% (134) NON IDONEI 13% (29) Resoconto CRT

16 ANNO 2011 PRELEVATI NON UTILIZZATI 1% (2) NON CONSENSO 32% (71) UTILIZZATI 53% (117) ARRESTO CARDIACO 1% (4) NON IDONEI 13% (29) Il Piemonte - Valle d Aosta, pur accusando una diminuzione rilevata anche da altre grandi regioni italiane, si attesta su livelli di prelievo ben superiori alla media nazionale, collocandosi ai primi posti tra le grandi regioni italiane. DONATORI UTILIZZATI IN PIEMONTE E IN ITALIA (p.m.p.) ITALIA PIEMONTE VALLE D AOSTA 33,5 30,5 30,7 29,3 29,4 28,4 26,8 25,8 25,6 25,6 23,6 22,2 19,7 19,6 20,0 18,6 18,8 19,3 19,2 19,6 18,2 18,4 17,4 16,3 15,6 14,2 15,7 16,8 16,8 13,7 11,6 12,3 10, I donatori effettivi sono la somma dei donatori utilizzati e di quelli ai quali gli organi sono stati prelevati ma non trapiantati per sopravvenuta constatazione di non idoneità dopo il prelievo. La loro esistenza testimonia il tentativo del sistema di giungere al prelievo in tutti i casi in cui ciò sia anche minimamente possibile. Il numero esiguo, 2 donatori in un anno, dimostra una buona capacità di individuare la non idoneità durante il periodo di osservazione e mantenimento del donatore. DONATORI EFFETTIVI IN PIEMONTE E IN ITALIA (p.m.p.) ITALIA PIEMONTE VALLE D AOSTA 24 15,3 34,1 26,8 27,8 29,3 30,9 30,0 31,4 26,7 22, ,6 21,1 20,9 21,1 21,3 17,1 18,1 18,5 29,4 26,0 19,8 19, Resoconto CRT 2011

17 Procurement Donatori Nel 2011 si conferma la maggior prevalenza di donatori con età maggiore di 60 anni. Si registra un lieve aumento dei decessi per cause traumatiche. 100% 90% 19% 12% 4% 5% 1% 6% 80% > 75 anni 18% 25% altro 70% 60% 42% 41% 61-75anni anni postanossico trauma 50% 40% 30% 19% 26% anni anni < 15 anni 73% 68% vascolare 20% 10% 0% 14% 3% 3% Anno 2010 (134) 11% 7% 3% Anno 2011 (117) Anno 2010 (134) Anno 2011 (117) Il programma di qualità del procurement avviato in Piemonte, in maniera analoga a quanto avviene in molte altre regioni, parte dall analisi di tutti i decessi che avvengono in rianimazione, qualunque ne sia la causa, indipendentemente dal fatto che si tratti di morti cardiache o di morti encefaliche. I pazienti deceduti vengono suddivisi in otto categorie a seconda della diagnosi di ingresso in rianimazione, quattro delle quali (postoperatorio neurochirurgico, trauma cranico, accidente cerebrovascolare e coma postanossico) sono compatibili con l exitus in morte encefalica, mentre le altre quattro non lo sono. DECESSI CON PATOLOGIA NON COMPATIBILE 77% (1663) PATOLOGIA COMPATIBILE 23% (492) 100% 80% 60% 40% COMA POSTANOSSICO 18% (91) TRAUMA CRANICO 21% (101) POSTOPERATORIO NEUROCHIRURGICO 3% (14) 20% 0% PATOLOGIA COMPATIBILE ACCIDENTE CEREBROVASCOLARE 58% (286) Resoconto CRT

18 Grazie al programma di qualità, per il settimo anno vengono presentati, nella tavola sinottica dell attività delle rianimazioni, non soltanto il numero di morti encefaliche segnalate, di donatori utilizzati e le ragioni di mancato utilizzo, ma anche il numero di deceduti con diagnosi compatibile con la morte encefalica. Viene inoltre calcolato il rapporto tra il numero di morti encefaliche effettivamente segnalate ed il numero di deceduti con diagnosi compatibile (BDI - brain death index). Il numero di deceduti con diagnosi compatibile con la morte encefalica consente di pesare la reale potenzialità donativa di ogni singola rianimazione, evitando le stime generiche basate sul numero di posti letto o di decessi che non tengono conto del case mix specifico di ogni singolo reparto. Il rapporto morti encefaliche segnalate versus decessi con diagnosi compatibili, per reparti con una quantità simile di deceduti con diagnosi compatibile (là dove questa non sia troppo esigua in numero assoluto), consente di pesare la reale capacità di non perdere potenziali donatori per sopravvenuta morte cardiaca in soggetti con primitiva lesione encefalica. E cruciale ribadire che questo indice acquisisce significato a mano a mano che i numeri diventano consistenti, e che è del tutto arbitraria qualsiasi valutazione su numeri piccoli. Tuttavia questo dato, già in qualche misura eloquente per il confronto tra le rianimazioni più grandi, permette da subito di rendersi conto delle differenze di case mix tra i vari ospedali, e di avvicinarsi ad un quadro più veritiero delle singole realtà. I dati delle rianimazioni con casistica più esigua possono essere facilmente accorpati per periodi più lunghi di un anno, assumendo così con l andare del tempo una effettiva significatività. CAUSA MANCATO UTILIZZO EFFETTIVI AZIENDA SANITARIA CITTA SEGNALATI OPPOSIZIONE AL PRELIEVO ARRESTO CARDIACO PROBLEMI LEGALI NON IDONEITA' EFFETTIVI EFFETTIVI UTILIZZATI MULTI ORGANO BDI TO1 MARTINI - TORINO % TO2 TO3 TO4 M. VITTORIA - TORINO % G. BOSCO - TORINO % RIVOLI % PINEROLO % CIRIE' % CHIVASSO % TO5 CHIERI % VC VERCELLI % BI BIELLA % NO BORGOMANERO % VCO VERBANIA % DOMODOSSOLA % CN1 MONDOVI' % CN2 ALBA % AT ASTI % AL TORTONA % CASALE M.TO % A.S.O. Arrigo e Biagio ALESSANDRIA % A.S.O. S. Croce e Carle CUNEO % A.O.U. Maggiore della Carità NOVARA % A.O.U. S. Luigi ORBASSANO % A.S.O. CTO/CRF/M. Adelaide C.T.O. TORINO % A.S.O. Mauriziano TORINO % A.O.U. S. Giovanni Battista TORINO % A.S.O. OIRM - Reg. Margherita / S. Anna TORINO % A.S.R. AOSTA % TOTALE % 17 Resoconto CRT 2011

19 Procurement Indici di Qualità Opposizioni alla donazione I diversi indici di qualità, riportati in dettaglio per ogni singola terapia intensiva nell appendice 2, sono riassunti nel grafico sottostante. Per ognuno di essi viene indicato il valore di tutti i centri, con il valore medio rappresentato dalla barra rossa. Si nota come vi sia una notevole dispersione per alcuni di essi. E questo il caso del BDI, che, come già detto, è molto influenzato dal case mix del centro. Altri parametri, invece, dipendono maggiormente dai modelli organizzativi di ciascun ospedale. E questo il caso, ed esempio, dell indice donatori cornea/totale decessi BDI BDI dec encefal enc tot don dec enc letti don. cornea dec. dec. encefalici dec. dec. encefalici encefalici tot. donatori dec. dec. encefalici encefalici decessi totali H decessi totali in rian. decessi totali H. decessi in rian. letti in rian. Le opposizioni alla donazione sono state nel 2011 del 32%, in aumento rispetto all anno precedente (29%). Questo dato ha significato la perdita di 71 potenziali donatori ,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0, N. SegnalazioniI N. Opposizioni % 22% 41% 41% 34% 34% 22% 34% 34% 35% 22% 26% 32% 26% 32% I trim 2010 II trim 2010 III trim 2010 IV trim 2010 I trim 2011 II trim 2011 III trim IV trim Resoconto CRT

20 Attività di prelievo Nella tabella è riportato il numero degli organi prelevati e che sono stati successivamente trapiantati. Oltre a questi, 7 cuori, non sono stati trapiantati per non idoneità dell organo e sono state utilizzate le sole valvole cardiache; 35 reni non sono stati trapiantati: 9 per patologia dell organo, 5 per neoplasia d organo, 1 per lesioni iatrogene da prelievo, 13 non idonei dopo biopsia, 4 per mancanza di riceventi, 1 per problemi organizzativi e 2 prelevati da donatori effettivi. Infine non sono stati trapiantati 3 fegati: 1 per patologia dell organo, 2 prelevati da donatori effettivi. azienda SANITARIA CITTA' DONATORI EFFETTIVI RENE CUORE FEGATO SPLIT POLMONI PANCREAS PRELEVATI TRAPIANTATI PRELEVATI TRAPIANTATI PRELEVATI TRAPIANTATI PRELEVATI TRAPIANTATI PRELEVATI TRAPIANTATI PRELEVATI TRAPIANTATI TO1 TO2 TO3 TO5 TO4 MARTINI- TORINO M. VITTORIA- TORINO G. BOSCO-TORINO PINEROLO RIVOLI CHIERI CHIVASSO CIRIE' BI BIELLA NO BORGOMANERO VCO VC VERBANIA DOMODOSSOLA VERCELLI CN1 MONDOVI' CN2 ALBA AT ASTI AL TORTONA A.S.O. ALESSANDRIA A.S.O. CUNEO A.O.U. ORBASSANO A.O.U. NOVARA A.S.O. C.T.O. TORINO A.O.U. O.I.R.M. - REG. MAR- GHERITA - S. ANNA A.O.U. S. GIOVANNI BATTI- STA -TORINO A.S.R. AOSTA TOTALE Resoconto CRT 2011

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22 Attività di trapianto

23 Attività di trapianto Numero di trapianti 2011 Nel corso del 2011 i donatori utilizzati in Piemonte - Valle d Aosta hanno registrato un buon risultato. I Centri Trapianto della nostra regione hanno effettuato 359 trapianti di organi. Nonostante la leggera diminuzione del numero di trapianti eseguiti rispetto all anno precedente, ancora una volta i Centri Trapianto di rene e di fegato dell A.O.U. S. Giovanni Battista di Torino si sono collocati al primo posto per volumi di attività in Italia. A questi due primati si è aggiunto quest anno il Centro trapianti di polmone di Torino che, con 21 trapianti eseguiti nell anno, si è posto al vertice della graduatoria nazionale. Il numero dei Centri di Trapianto che sono operativi appare adeguato, operando a favore di un bacino di utenza che per i trapianti salvavita è pari alla popolazione della nostra regione: tutti i Centri di Trapianto dell adulto hanno effettuato un numero sufficiente di interventi, come previsto dalle linee guida nazionali. Solo i Centri di Trapianto pediatrico, per i quali non sono stati ancora definiti standard di attività a livello nazionale, mantengono volumi ridotti di trapianti effettuati. Continua ad essere variegata l offerta trapiantologica, con possibilità di trapianti combinati di vari organi (1 trapianto di rene-pancreas, 5 trapianti di renefegato). Inoltre, tipologie innovative di trapianto (come quello di parti del fegato split o di trapianto di entrambi i reni o i polmoni in blocco) rimangono opzioni importanti offerte dai nostri centri di trapianto. Limitata è ancora l attività di trapianto da donatore vivente, che ha segnalato 14 trapianti eseguiti nel 2011 di rene RENE* RENE/PANCREAS FEGATO RENE-FEGATO CUORE POLMONE PANCREAS * Compresi i trapianti da vivente Resoconto CRT

24 Numero di trapianti 2011 CENTRO TRAPIANTI RICEVENTE ADULTO RICEVENTE PEDIATRICO RENE RENE DOPPIO RENE +PANCREAS RENE+FEGATO RENE + CUORE DON. VIVENTE RENE RENE + FEGATO DON. VIVENTE TOTALE S. GIOV. BATTISTA TORINO O.I.R.M.- S. ANNA TORINO MAGGIORE DELLA CARITA TOTALE RICEVENTE ADULTO RICEVENTE PEDIATRICO S. GIOV. BATTISTA TORINO FEGATO SPLIT FEGATO + RENE FEGATO + PANCREAS DON. VIVENTE FEGATO SPLIT FEGATO + RENE DON. VIVENTE TOTALE RICEVENTE ADULTO RICEVENTE PEDIATRICO RICEVENTE ADULTO CUORE CUORE POLMONE UNITERALE POLMONE BILATERALE PANCREAS PANCREAS + COMBINATI S. GIOV. BATTISTA TORINO O.I.R.M.- S. ANNA TORINO Resoconto CRT 2011

25 Attività di trapianto Numero di trapianti 2011 Se si valuta nel tempo l attività di trapianto dei centri del Piemonte, si nota che il trapianto di polmone ha avuto un aumento notevole rispetto all anno precedente (21 trapianti di polmone). Al di là delle variazioni casuali, collegate ai piccoli numeri di questa attività, occorre però monitorare questo programma, innovandolo soprattutto nella possibilità di utilizzo di organi provenienti da donatori non convenzionali. Se i numeri complessivi dei trapianti effettuati in Piemonte assumono valori di tutto rilievo nel caso del rene, fegato e cuore, rimane ancora limitata l esperienza del trapianto di pancreas da solo o in combinazione con il rene. Occorre dare maggiore stabilità a questi programmi, valutando attentamente sia le potenzialità donative della nostra regione, sia la popolazione di pazienti attesi in Piemonte che potrebbero beneficiare di questi trapianti RENE* FEGATO* CUORE* 184 POLMONE* * inclusi i trapianti combinati e i trapianti da donatore vivente NUMERO DI TRAPIANTI DA INIZIO ATTIVITA TORINO TORINO NOVARA TOTALE S. GIOVANNI BATTISTA O.I.R.M. S. ANNA MAGGIORE DELLA CARITA RENE* FEGATO* CUORE* POLMONE* PANCREAS* * Inclusi i trapianti combinati e i trapianti da donatore vivente Resoconto CRT

26 Numero di trapianti 2011 TRAPIANTI DI RENE* numeri 31,8 26,3 27,7 29,1 23,3 40,1 39,5 35,8 39,2 51,2 48,7 42,5 42,5 46,7 38,9 38,9 p.m.p TRAPIANTI DI FEGATO* numeri numeri 19,2 21,2 23,3 26,8 38,3 34,1 33,9 30,7 33,7 31,8 28,4 27,7 31,4 29,6 31,1 30,0 p.m.p. p.m.p ** ** 2008** 2009** 2010** 2011 **+ 1 trapianto di pancreas TRAPIANTI DI CUORE* numeri 7,2 7,4 5,8 4,8 5,8 5,1 6,9 3,7 3,7 3,0 6,5 6,9 6,2 6,6 5,7 6,1 p.m.p TRAPIANTI DI POLMONE* ,7 3,0 1,8 2,5 1,6 1,8 1,6 2,1 1,4 3,0 1,2 2, ,9 3,3 1,6 21 4,6 numeri p.m.p * Inclusi i trapianti combinati e i trapianti da donatore vivente 25 Resoconto CRT 2011

27 Attività di prelievo e scambio Rene Se si analizza, infine, la capacità dei nostri centri di utilizzare al meglio gli organi reperiti nel 2011 in Piemonte, si nota come sia il programma di trapianto di rene, sia quello di fegato, hanno mostrato indici di prelievo e di utilizzo apprezzabili, raggiungendo il 99% di indice di prelievo per il fegato. Ancora, l indice di accettazione del fegato nel 2011 è stato del 93%, calcolato su tutti gli organi offerti al Centro. Nel caso dei programmi di trapianto di cuore, polmone e pancreas, sono stati prelevati nel 2011 solo una minima parte degli organi disponibili dai donatori segnalati aventi età inferiore a 65 anni: 22% dei potenziali donatori hanno anche donato il cuore e 11% il polmone. Questo è giustificato dai criteri di idoneità alla donazione di questi organi, più restrittiva rispetto a rene e fegato. Se si considerano solo i donatori di età inferiore a 65 anni (limite di età che definisce l idoneità alla donazione di cuore e polmone) la percentuale dei donatori a cui è stato prelevato il cuore sale al 40% ed a cui sono stati prelevati i polmoni al 20%. Infine, i flussi di organi piemontesi verso altre regioni (e viceversa dalle altre regioni al Piemonte) assumono valori consistenti percentualmente solo nel caso dei trapianti di fegato, dove quasi il 20% dei fegati trapiantati proviene da fuori regione. Prelevati in Piemonte - Val d Aosta Prelevati ma non Trapiantati Prelevati in Em. Romagna 5 Puglia 3 Toscana 3 NITp 1 OCST 1 Trapiantati in Piemonte * reni su 164 pazienti Trapiantati Fuori Regione 3 Em. Romagna 3 Toscana 4 Puglia 7 NITp 3 OCST * Compresi 5 tx combinati con fegato ed 1 tx combinato con il pancreas INDICE DI PRELIEVO INDICE DI UTILIZZO organi prelevati in regione e trapiantati organi disponibili in regione organi prelevati e trapiantati in regione organi prelevati in regione e ovunque trapiantati 75% 89% Resoconto CRT

28 Rene/Pancreas Trapiantati in Piemonte 2* Prelevati in Piemonte - Val d Aosta 2 2 * 1 tx di rene/pancreas Cuore Prelevati in Em. Romagna 1 Puglia 1 NITp 2 OCST 4 TRAPIANTATI IN PIEMONTE 8 28 Prelevati in Piemonte - Val d Aosta Trapiantati Fuori Regione 1 Puglia 4 NITp 1 OCST Prelevati ma non trapiantati INDICE DI PRELIEVO organi prelevati in regione e trapiantati 22% 40# organi disponibili in regione INDICE DI UTILIZZO organi prelevati e trapiantati in regione 77% organi prelevati in regione e ovunque trapiantati # Calcolato sui donatori utilizzati di eta <65 anni 27 Resoconto CRT 2011

29 Attività di prelievo e scambio Fegato Prelevati in Em. Romagna 4 Puglia 7 Toscana 5 NITp 3 OCST 7 Trapiantati in Piemonte * Prelevati in Piemonte - Val d Aosta Prelevati ma non trapiantati Trapiantati Fuori Regione 3 Em. Romagna 3 Puglia 1 Toscana 1 NITp * Compresi 5 tx combinati con rene Prelevati In Puglia 1 [1] NITp 2 [2] Trapiantati in Piemonte 3 [3] 5 [4] Prelevati in Piemonte- Val d Aosta 2[1] 2 [1] [Fegati Interi] INDICE DI PRELIEVO* INDICE DI UTILIZZO* * Inclusi gli split di fegato organi prelevati in regione e trapiantati organi disponibili in regione organi prelevati e trapiantati in regione organi prelevati in regione e ovunque trapiantati 99% 93% Resoconto CRT

30 Polmone Prelevati in Trapiantati in Piemonte 21 Prelevati in Piemonte - Val d Aosta 35 POLMONI SU 21 PAZIENTI Trapiantati Fuori Regione 4 Em. Romagna 2 NITp 6 OCST Em. Romagna 7 Puglia 6 NITp 2 OCST 4 Estero 2 INDICE DI PRELIEVO organi prelevati in regione e trapiantati 11% 20# organi disponibili in regione INDICE DI UTILIZZO organi prelevati e trapiantati in regione 54% organi prelevati in regione e ovunque trapiantati # Calcolato sui donatori utilizzati di eta <65 anni 29 Resoconto CRT 2011

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32 Esito trapianti d organo

33 Esito trapianti d organo Rene I Centri piemontesi di Trapianto di Rene non solo hanno eseguito un buon numero di trapianti, ma anche la loro riuscita è risultata più che soddisfacente e tra le migliori in Italia. Nel 2011 il Centro Trapianti dell Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Giovanni Battista di Torino ha eseguito il maggior numero di trapianti in Italia. Nei trapianti, la valutazione dei risultati viene effettuata valutando la sopravvivenza dei riceventi nel tempo. Al momento dell intervento il 100% di essi è vivo, passando il tempo, si valuta quale sia la percentuale dei trapiantati che sopravvive o nel caso del trapianto di rene non necessita di dialisi. Nel caso del trapianto di rene si calcolano in genere 2 sopravvivenze: una per il paziente (nel caso di primo trapianto 96% a 1 anno e 91% a 5 anni) ed una per l organo (sempre per la stessa tipologia di trapianto, 92% a 1 anno e 80% a 5 anni). Nel caso del rene infatti la possibilità della terapia sostitutiva consente al paziente, in caso di fallimento del trapianto, di tornare in dialisi. E da sottolineare che se si valuta la prospettiva di successo dei trapianti di rene eseguiti in periodi differenti, si nota come i trapianti eseguiti in periodi più recenti mostrino una continua migliore probabilità di funzionare nel tempo: per i trapianti eseguiti a partire dal 2000, la probabilità di successo è di circa 91% a 3 anni, con notevole miglioramento rispetto a quelli eseguiti in periodi precedenti. Se si usano come confronto i risultati di studi multicentrici europei (come il CTS - Collaborative Transplant Study) si nota come il programma regionale di trapianto renale sia di ottima qualità. Nell analisi si è evidenziata anche la differenza tra il successo (per quanto riguarda l organo) di un trapianto eseguito con donatore vivente rispetto a un organo prelevato da cadavere. Seppure di dimensioni limitata (134 primi trapianti da donatore vivente circa 4%) a 5 anni dall intervento, la differenza di sopravvivenza è più del 7%. Anche la prospettiva di successo di un secondo (o di un successivo) trapianto è più che soddisfacente. Pur trattandosi di interventi a maggior rischio, la probabilità di successo dei ritrapianti (che ormai rappresentano circa il 12% di tutti i trapianti) è solo di poco inferiore a quello di un primo trapianto, circa il 10% a distanza di 5 anni. I Centri Trapianto della Regione, in definitiva, prospettano in maniera analoga un programma di successo: se si paragonano le loro attività in un analogo periodo di tempo, non si notano differenze significative. Inoltre, nessuna differenza in sopravvivenza viene evidenziata tra il trapianto di rene singolo e quello di rene doppio, ovvero quando vengono trapiantati entrambi i reni nello stesso ricevente. CENTRO TRAPIANTI TORINO S. GIOVANNI BATTISTA NOVARA MAGGIORE DELLA CARITÀ TORINO O.I.R.M. S.ANNA TOTALE PERIODO ATTIVITA TTRAPIANTI DI RENE DA DONATORE VIVENTE TRAPIANTI DI RENE DA DONATORE CADAVERE TOTALE * di cui 4 ritrapianti Resoconto CRT

34 ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE PRIMI TRAPIANTI ( ) 3086 primi trapianti ( ) on Surviving Cumula ative Proporti PAZIENTE ORGANO tempo dal trapianto (anni) ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE PRIMI TRAPIANTI ( ) ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE SOPRAVVIVENZA D ORGANO 3086 primi trapianti ( ) sopravvivenza d'organo ing Cu umulative Prop portion Survivi p= tempo dal trapianto (anni) DONATORE VIVENTE (134) DONATORE CADAVERE (2952) Resoconto CRT 2011

35 Esito trapianti d organo Rene ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE TRAPIANTI ( ) SOPRAVVIVENZA D ORGANO Cumulative Proportion Surviving PRIMI TRAPIANTI (3086) 0.1 RITRAPIANTI (421) p< tempo dal trapianto (anni) ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE PRIMI TRAPIANTI ( ) ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE SOPRAVVIVENZA D ORGANO 3086 primi trapianti ( ) sopravvivenza d'organo 1.0 ion Surviving TRAPIANTI (1930) TRAPIANTI (794) TRAPIANTI (362) Cumu ulative Proport p< tempo dal trapianto (anni) Resoconto CRT

36 Cuore Dal primo trapianto di cuore, eseguito il 3/4/1990, sono stati eseguiti in Piemonte 530 trapianti di cuore, 508 presso l Az. Osp. Univ. S. Giovanni Battista di Torino e 22 presso il Centro Trapianti Pediatrico dell Az. Osp. O.I.R.M. - S.Anna di Torino, che ha iniziato la sua attività nel In totale, 9 sono stati i ritrapianti eseguiti, di cui 1 su un paziente pediatrico. L analisi di sopravvivenza è stata eseguita sui primi trapianti (521). Globalmente, l esito del trapianto di cuore in Piemonte si sovrappone ai dati del CTS (Collaborative Transplant Study), a cui il Centro di Torino partecipa dall inizio della sua attività. Pur se riferito ad un numero di casi limitato (21), il programma di trapianto pediatrico si dimostra particolarmente efficace, con una sopravvivenza a 5 anni del tutto sovrapponibile a quella del trapianto su paziente adulto. ESITO DEL TRAPIANTO DI CUORE - SOPRAVVIVENZA D ORGANO 521 PRIMI TRAPIANTI ( ) mulative Pro portion Surv iving Cu tempo dal trapianto (anni) ESITO DEL TRAPIANTO DI CUORE ESITO DEL TRAPIANTO DI CUORE - SOPRAVVIVENZA 521 primi trapianti D ORGANO ( ) 521 PRIMI TRAPIANTI ( ) sopravvivenza d'organo ing Cu umulative Prop portion Survivi p=n.s. TORINO - AOU S. GIOVANNI BATTISTA (500) TORINO - AO OIRM-S.ANNA (21) tempo dal trapianto (anni) Resoconto CRT 2011

37 Esito trapianti d organo Fegato Dal 1990 al 31/12/2011 sono stati eseguiti nella Regione Piemonte 2262 trapianti di fegato da donatore cadavere, 14 da donatore vivente e 6 trapianti domino, presso il Centro Trapianti dell Az. Osp. Univ. S. Giovanni Battista di Torino. Dall inizio dell attività 194 sono stati i ritrapianti (8,6%), il cui numero cresce di anno in anno. L analisi di sopravvivenza è stata eseguita sui primi trapianti (2068) da donatore cadavere, comprendendo l intera attività. Nessuna differenza in termini di probabilità di sopravvivenza e stata rilevata tra i trapianti di fegato intero e quelli eseguiti con tecnica split. Vengono, come nel caso del trapianto renale, proposte 2 curve si sopravvivenza, una relativa al trapianto ed una al paziente, che in alcuni casi ha potuto beneficiare di un successivo trapianto. Complessivamente, il 74% dei trapianti continua a funzionare a distanza di 5 anni. La prospettiva di successo di un secondo trapianto è senz altro meno buona, pur rimanendo più accettabile se si considera la condizione di urgenza nella quale viene eseguito: la metà dei ritrapianti mostra ancora una buona funzione a 5 anni dall intervento (59%). L evoluzione della tecnica chirurgica, insieme al perfezionamento delle terapie immunosoppressive, e dell esperienza maturata dall equipe di trapianto e da quanti collaborano con essa, contribuiscano ad un miglioramento della sopravvivenza, che registra un 5% di differenza a 5 anni dal trapianto se si paragonano, ad esempio, i risultati degli ultimi 8 anni rispetto al periodo precedente. Globalmente, l esito del trapianto di fegato si dimostra decisamente superiore se confrontato con i dati del CTS (Collaborative Transplant Study), a cui il Centro di Torino partecipa. Questo rende l attività del Centro trapianti di Torino un punto di eccellenza e di riferimento per il mondo trapiantologico. Interessante è stata l esperienza maturata nel trapianto pediatrico, che pur rappresentando poco meno dello 5% dell intera attività del centro, costituisce un punto di attrazione nazionale. La qualità di questo programma è analoga a quella del trapianti nell adulto: analogamente al trapianto renale, anche in questo caso un maggior rischio di fallimento precoce è controbilanciato da una migliore tolleranza del trapianto nel tempo. ESITO DEL TRAPIANTO DI FEGATO PRIMI TRAPIANTI DA DONATORE CADAVERE ( ) - SOPRAVVIVENZA D ORGANO Cumulative Proportion Surviving primi trapianti da donatore cadavere ( ) PAZIENTE ORGANO tempo dal trapianto (anni) 0.0 Resoconto CRT

38 ESITO DEL TRAPIANTO DI FEGATO TRAPIANTI DA DONATORE CADAVERE ( ) - SOPRAVVIVENZA D ORGANO sopravvivenza d'organo rviving Proportion Sur Cumulative PRIMI TRAPIANTI (2068) p<0.001 RITRAPIANTI (194) tempo dal trapianto (anni) ESITO DEL TRAPIANTO DI FEGATO PRIMI TRAPIANTI DA DONATORE CADAVERE ( ) -SOPRAVVIVENZA ESITO D ORGANO DEL TRAPIANTO DI FEGATO 2068 primi trapianti da donatore cadavere ( ) sopravvivenza d'organo Cumulativ ve Proportion Su rviving p< TRAPIANTI (555) 0.1 TRAPIANTI (1513) tempo dal trapianto (anni) 37 Resoconto CRT 2011

39 Esito trapianti d organo Polmone Dal 1993 al 31/12/2011 sono stati eseguiti 184 trapianti di polmone nella Regione Piemonte, presso l Az. Osp. Univ. S. Giovanni Battista di Torino. Di questi, 60 sono stati trapianti di entrambi i polmoni nello stesso paziente. 10 pazienti sono stati ritrapiantati nel corso di questi anni. L analisi di sopravvivenza è stata eseguita sui primi trapianti (174), sia comprendendo l intera attività che suddividendo le curve per periodo. Anche nel caso del trapianto polmonare, si nota comunque un miglioramento della qualità del programma, con un aumento della prospettiva di successo in caso di trapianti eseguiti in epoca più recente, rispetto a quelli eseguiti nel primo periodo di attività del Centro. Non si rileva alcuna differenza di sopravvivenza tra i trapianti di entrambi i polmoni rispetto a quelli in cui e stato trapiantato un solo polmone. ESITO DEL TRAPIANTO DI POLMONE PRIMI TRAPIANTI ( ) SOPRAVVIVENZA D ORGANO portion Surviv ving Cu umulative Pro tempo dal trapianto (anni) Resoconto CRT

40 Polmone ESITO DEL TRAPIANTO DI POLMONE PRIMI TRAPIANTI ( ) SOPRAVVIVENZA D ORGANO sopravvivenza d'organo Cumulative Proportion Surv viving p<0.01 TRAPIANTI (112) TRAPIANTI (62) tempo dal trapianto (anni) Pancreas Il trapianto di pancreas e combinati è un attività ancora molto limitata: sono stati infatti eseguiti dal 18/08/1999 al 31/12/2011 solo 38 trapianti di pancreas nella Regione Piemonte, presso l Az. Osp. Univ. S. Giovanni Battista di Torino. Di questi, 31 sono stati trapianti in combinazione con il rene, 2 con il fegato e 5 come organi isolati. Un paziente ha subito un ritrapianto nel corso degli anni di attività. L analisi di sopravvivenza mostra la buona qualità di questo programma: più dell 85% dei pancreas trapiantati è ancora funzionante a 5 anni, permettendo alla maggioranza dei riceventi la sospensione della terapia insulinica. Solo in un caso, il trapianto da solo non è stato in grado di ripristinare in maniera completa il corretto controllo glicemico, rendendo necessaria l introduzione di terapia insulinica, anche se a dosaggi inferiori rispetto alle necessità prima del trapianto. 39 Resoconto CRT 2011

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42 Liste di attesa

43 Liste di attesa Le liste di attesa della regione Piemonte -Valle d Aosta sono custodite presso il Centro Regionale Trapianti (CRT). L aggiornamento delle liste viene effettuato in tempo reale da parte degli Ambulatori e Centri Trapianto della Regione. Il paziente può essere iscritto nella lista di attesa con lo status di attivo (potenziale candidato al trapianto) oppure temporaneamente sospeso. Le motivazioni per la sospensione sono indicate dagli Ambulatori di afferenza del paziente. In ottemperanza ad un progetto regionale, dal 2007 il CRT ha provveduto a fornire tutti i Centri Dialisi della regione di un computer connesso all archivio della lista di attesa del CRT, in modo da permettere ai Medici dei Centri Dialisi di seguire i propri assistiti nella massima trasparenza. Inoltre, dal 2009, i Centri Dialisi piemontesi possono inserire nel sistema informatico direttamente i dati dei pazienti che vogliono inviare ai Centri Trapianto per una valutazione per l immissione in lista di attesa al trapianto. L intero archivio viene trasmesso al Centro Nazionale Trapianti, tramite il Sistema Informativo Trapianti (SIT), per il monitoraggio dell andamento e delle iscrizioni a livello nazionale. La situazione delle liste di attesa regionali al 31/12/2011 è riportata nel grafico seguente. LISTE DI ATTESA AL 31/12/ TEMP. SOSPESI ATTIVI RENE FEGATO CUORE POLMONE PANCREAS Nella pagina seguente sono riportate le principali caratteristiche dei pazienti in lista attiva in attesa di trapianto. Resoconto CRT

44 LISTA ATTIVA AL 31/12/2011 RENE FEGATO CUORE POLMONE PANCREAS E PANCREAS- COMBINATI PAZIENTI IN ISCRITTI REGIONE RESIDENTI FUORI REGIONE 126 (28%) 26 (46%) 3 (10%) 16 (48%) 1 (1%) SESSO MASCHI FEMMINE <30 AA ETA AA AA >65 AA % Nefropatie glomerulari 14% Nefropatie cistiche 8% Nefropatie tubulari ed interstiziali 84% Cirrosi non colestatiche 4% Cirrosi colestatiche 31% Cardiomiopatie 17% Cardiopatie congenite 24% Fibrosi cistica 30% Fibrosi polmonare idiopatica 33% Enfisema/ 75% Nefropatia diabetica 25% altre patologie del 8% Nefrosclerosi 12% Altre 45% Broncopneumopatia pancreas DIAGNOSI DI ipertensiva epatopatie/ Coronaropatie 13% Altre INGRESSO 4% Nefropatia diabetica rigetto 7% Altre pneumopatie/ 4% Nefro-ed uropatie congenite 2% Sindromi nefrovasculopatiche 17% Altre pat. renali patologie rigetto TOTALE pazienti TEMPO ATTESA MEDIANO* 17 mesi 5 mesi 12 mesi 7 mesi 13 mesi TEMPO ATTESA MEDIO* 24±22 mesi 9±11 mesi 17±15 mesi 16±19 mesi 22 ± 14 mesi MORTALITA IN LISTA 2% 3% 9% 8% - *tempo di attesa in lista attiva calcolato sui pazienti in lista attiva al 31/12/2011 in attesa di un primo trapianto. Nel grafico seguente è riportato l andamento delle liste di attesa attive dal 1990 al Per quanto riguarda il trapianto di rene, si nota come dal 2001 si è iniziata una fase di sensibile diminuzione del numero di pazienti in lista, che, dopo un paio d anni di stabilizzazione, ha ripreso ad aumentare dal Su numeri molto inferiori, invece, da anni si sono stabilizzate le liste di attesa degli organi salvavita, cuore, fegato e polmone. ANDAMENTO DELLE LISTE DI ATTESA Rene Fegato Cuore Polmone Resoconto CRT 2011

45 Liste di attesa Trapianto di rene Al 1 gennaio 2011 la lista di attesa era composta da 746 pazienti, di cui 402 (54%) in lista attiva. Nel corso del 2011 si sono aggiunte 307 nuove iscrizioni attive, sia di pazienti che si affacciavano in lista per la prima volta, che di pazienti iscritti nuovamente per un ritrapianto. In totale quindi, nel corso del 2011 sono stati 1053 i pazienti potenziali riceventi di trapianto di rene o combinato con il rene. Di questi, il 21% è stato trapiantato (164 trapianti da donatore cadavere e 14 da donatore vivente in Piemonte). 6 trapianti di rene singolo sono stati eseguiti presso il Centro Trapianti dell Az. Osp. O.I.R.M. S. Anna di Torino su riceventi pediatrici. 37 pazienti residenti in Piemonte sono stati trapiantati in un altro Centro fuori regione. Il risultato è eccellente se si considera che il tempo di attesa mediano per un trapianto è di 17 mesi, e che quindi il 73% dei pazienti risulta ancora in lista al 31/12/2011. Dei 771 pazienti in lista alla fine del 2011, 11 (1%) sono in età pediatrica. Il restante 4% dei pazienti è stato escluso dalla lista (40 pazienti). 26 casi di decesso (2%) in lista di attesa sono stati registrati nel corso del 2011, avvenuti quasi esclusivamente per pazienti già temporaneamente sospesi per problemi clinici. 307 INGRESSI INGRESSI % 4% 21% 26 DECESSI ESCLUSI 216 TX 746 LISTA 746AL LISTA AL 01/01/ /01/ % 771 LISTA 771 AL LISTA AL 31/12/ /12/2011 ANNO /01/ /12/2011 Resoconto CRT

46 Trapianto di fegato Al 1 gennaio la lista di attesa era composta da 63 pazienti, a cui si sono aggiunte nel corso del nuove iscrizioni, per un totale di 221 potenziali riceventi di trapianto nel corso dell anno. Il 62% dei pazienti è stato trapiantato nel 2011: 13 trapianti in totale, di cui 122 fegati trapiantati da donatore cadavere, 5 trapianti eseguiti con tecnica split, 5 trapianti combinati fegato-rene. Ancora, 9 trapianti sono stati eseguiti su riceventi pediatrici. 56 pazienti sono ancora iscritti al 31/12/2011 (25%), mentre 6 pazienti sono deceduti in lista (3%) e altri 22 (10%) sono stati esclusi nel corso dello stesso anno. Il tempo mediano di attesa dei pazienti in lista attiva alla fine dell anno è di 5 mesi. 3% 6 DECESSI 22 ESCLUSI 10% 22 ESCLUSI 158 INGRESSI INGRESSI % 137 TX 63 LISTA AL LISTA AL 1/1/2011 1/1/2011 ANNO % 56 LISTA AL 31/12/ /01/ /12/ Resoconto CRT 2011

47 Liste di attesa Trapianto di cuore Nel corso del 2011, 45 pazienti si sono iscritti in lista di attesa per il trapianto di cuore, andandosi ad aggiungere ai 54 pazienti già presenti in lista al 1 gennaio. Su un totale di 99 pazienti potenziali riceventi nel 2011, il 28% è stato effettivamente trapiantato (28 trapianti). 55 pazienti (55%) sono ancora in lista al 31 dicembre Il tempo di attesa mediano è sostanzialmente stabile rispetto all anno precedente 1 anno. 8 pazienti (8%) sono stati esclusi dalla lista nel corso dell anno mentre 9 pazienti (9%) sono deceduti in lista nell anno. Nel 2011 sono stati eseguiti 3 trapianti pediatrici presso il Centro Trapianti dell Az. Osp. O.I.R.M. S. Anna di Torino. 45 INGRESSI 45 INGRESSI % 9 DECESSI 8% 8 ESCLUSI 28% 28 TX 54 LISTA AL LISTA AL 1/1/2011 1/1/2011 ANNO % 54 LISTA AL 31/12/2011 LISTA AL 31/12/ /01/ /12/2011 Resoconto CRT

48 Trapianto di polmone La lista di attesa per il trapianto di polmone era composta di 22 pazienti al 1 gennaio A questi si sono aggiunte 37 iscrizioni nel corso dell anno. Su un totale di 59 pazienti, dunque, il 36% ha ricevuto un trapianto (21 trapianti in totale), mentre 33 pazienti (56%) sono ancora in attesa al 31 dicembre La mortalità registrata per il 2011 è del 8%, con 5 pazienti deceduti in lista attiva. 8% 5 DECESSI 37 INGRESSI 37 INGRESSI % 21 TX 22 LISTA AL LISTA 1/1/2011 AL 1/1/2011 ANNO % 33 LISTA 33AL 31/12/2011 LISTA AL 31/12/ /01/ /12/ Resoconto CRT 2011

49 Liste di attesa Trapianto di pancreas e combinati 8 pazienti erano iscritti nelle liste per trapianto di pancreas e combinati al 1 gennaio 2011, di cui 6 in attesa di rene-pancreas e 2 per pancreas isolato. A questi si sono aggiunti 8 nuovi pazienti nel corso dell anno, mentre 1 solo trapianto di rene-pancreas è stato eseguito nel corso del 2011 in Piemonte. 14 pazienti (88%) sono ancora in attesa di trapianto al 31 dicembre Nessun paziente escluso o deceduto durante l anno. 8 LISTA LISTA AL AL 1/1/2011 1/1/ INGRESSI INGRESSI ANNO % 88% 2 TX 14 LISTA LISTA AL AL 31/12/ /01/ /12/2011 Resoconto CRT

50 Servizio di psicologia medica per i trapianti Attività 2011 L attività del Servizio di Psicologia Medica riguarda i pazienti di tutti i Centri di Trapianto operanti presso l Azienda Ospedaliera-Universitaria San Giovanni Battista di Torino. Tipologia degli interventi: a) Valutazione psicosociale per l immissione in Lista Attiva Trapianto di rene, fegato, cuore, polmone; b) Valutazione psicosociale della coppia donante/ricevente nella donazione di rene, di parte del fegato e di midollo; c) Visite di follow-up di pazienti trapiantati e gestione di situazioni di difficoltà psichiche di pazienti/familiari (su richiesta dei Centri); d) Valutazione psicologica di donatori di sangue midollare per trapianto di midollo; e) Colloqui psicoterapici con familiari di donatori deceduti, che lo richiedano. Nel 2011 sono stati trattati 837 pazienti per un totale di 1454 visite così suddivise: 428 degenti (29,4%) 17 day hospital (1,2%) 1009 ambulatoriali o day service (69,4%) Sul totale delle visite effettuate (valutazione psicosociale per l immissione in Lista Attiva Trapianto, controllo e follow-up programmato post trapianto) sono risultate: 455 per Nefrologia, Dialisi e Trapianto di Rene (31%); 441 per Trapianto di Fegato (30%); 275 per Trapianto di Cuore (19%) 99 per Trapianto di Polmone (7%) 88 per Trapianto di Midollo (6%) 96 per altre Divisioni/Servizi (7%) Sono stati contattati con 139 lettere i familiari di 119 donatori deceduti e sono stati fatti 50 colloqui psicoterapeutici con i familiari (e 7 scambi di lettere familiari di donatori/ riceventi in anonimato). Sono stati condotti 18 Seminari di aggiornamento e formazione professionale per il personale sanitario e delle Rianimazioni (di cui uno per mediatori culturali e uno presso il Centro Nazionale Trapianti). Infine, gli operatori del Servizio partecipano, con funzioni di coordinamento e portavoce, alle attività del gruppo di lavoro regionale PSI-Nefro Piemonte e del gruppo di lavoro interregionale PSI-AIRT Resoconto CRT 2011

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52 Tessuti

53 La Banca delle Cornee della Regione Piemonte è stata istituita con D.G.R. n del 21 maggio 2001 con sede presso l A.O.U. S. Giovanni Battista di Torino. L attività è stata avviata nell ottobre 2001 e la piena operatività è cominciata dal luglio La Banca delle Cornee della Regione Piemonte è stata certificata dal Centro Nazionale Trapianti per la prima volta nel 2005, e la certificazione nazionale è stata riconfermata dopo i due audit successivi di dicembre 2007 e di marzo Gli obiettivi che la Banca delle Cornee si pone rispetto all attività di raccolta, selezione e distribuzione dei tessuti sono: riduzione dei tempi d attesa del trapianto, legati alla disponibilità dei tessuti; garanzia della sicurezza dei tessuti, per assicurare il minor rischio possibile di trasmissione di patologie dal donatore al ricevente; garanzia della qualità dei tessuti, per assicurare che il trapianto sia ottimale e duraturo. E presente un programma di follow-up dei trapianti, indispensabile per migliorare costantemente il livello di sicurezza e di efficacia di tutto il processo. Per tutti i tessuti distribuiti, la Banca raccoglie dai chirurghi le informazioni relative ai riceventi mediante una specifica modulistica: questo, oltre ad assicurare la rintracciabilità del tessuto distribuito, consente al chirurgo di monitorare la condizione clinica del paziente sottoposto al trapianto. Attività di prelievo e distribuzione Nel 2011 sono state prelevate 770 cornee da 408 donatori. L incremento è pari al 1,5% rispetto all anno precedente, modesto sicuramente ma che denota un inversione di tendenza rispetto all andamento dei due anni precedenti. Infatti l introduzione di un limite di età non più indicativo a partire dal 1 luglio 2009 ha portato, fino al 2011, una diminuzione significativa delle cornee prelevate. Tale limite è compreso tra i 5 e i 75 anni, con deroga in caso di forte volontà donativa dei familiari, su approvazione del responsabile della Banca delle Cornee. Il limite è stato concordato con tutte le Strutture (prelievo, coordinamento, valutazione e trapianto) coinvolte nella rete prelievo e trapianto di cornee in Piemonte. Sono state processate dalla Banca delle Cornee della Regione Piemonte in totale 809 cornee, incluse le 39 presenti in banca al 1 gennaio Complessivamente sono state assegnate e distribuite 418 cornee per trapianto a 14 Strutture di Trapianto degli ospedali della regione Piemonte e a 2 Strutture di Trapianto fuori regione, per un totale di 403 interventi di trapianto di cornea. Rispetto all andamento dei prelievi, l incremento nei trapianti è stato dell 8% rispetto al La maggior disponibilità di cornee è derivata sia dalla selezione per età dei donatori, sia da strategie di banca che vedono un maggior turn-over delle cornee con tempi di coltura più consoni alle caratteristiche biologiche dei singoli tessuti. Di rilievo anche il conseguente allineamento dell età tra donatori e riceventi nelle classi di età superiori ai 40 anni. L incremento ha portato ad un aumento della richiesta di cornee, per la quale è stato necessario ricorrere a banche di altre regioni. Sono state acquisite in totale 86 cornee da altre banche (Fondazione Banca degli Occhi del Veneto, Banca delle Cornee della Regione Toscana, Banca degli Occhi di Monza, Banca degli Occhi di Pavia), per un totale di 489 trapianti eseguiti nelle Strutture di Trapianto degli Ospedale della Regione Piemonte (di cui 61 cornee di altre banche) e 25 trapianti eseguiti Case di Cura accreditate della regione Piemonte (tutti con cornee da altre banche). Di questi, 449 sono stati trattamenti elettivi, 29 sono gli interventi d urgenza registrati e 11 sono stati eseguiti su pazienti ad elevato rischio di rigetto, iscritti in lista d attesa per cornee HLA compatibili. Ancora, tra i trattamenti elettivi sono stati eseguiti 218 interventi perforanti tradizionale (PKP), 61 interventi lamellari anteriori (ALTK e DALK) e 210 lamellari endoteliali (DS-AEK). Nell ambito di programmi di trapianto interregionali, sono state distribuite 2 cornee ad ospedali di altre regioni, una nell ambito del Resoconto CRT

54 programma SIBO Una cornea per un bambino e l altra nell ambito del programma cornee HLA compatibili siglato tra la Banca delle Cornee della Regione Piemonte e la Fondazione Banca degli Occhi del Veneto. 15 cornee non sono state utilizzate dopo l assegnazione per cause legate principalmente a problemi insorti durante l esecuzione del trapianto. Al 31 dicembre 2011, 34 cornee risultavano conservate presso la Banca. La percentuale di idoneità finale sul totale delle cornee prelevate è risultato essere del 54%. Le richieste per intervento d urgenza assoluta hanno avuto tempi di risposta inferiori alle 24 ore dalla comunicazione. Infine, nel 2011 sono stati distribuiti 4 anelli corneo-sclerali. Degna di rilievo il fatto che - nell ambito del sistema prelievo e trapianto di cornea italiano - in Piemonte, a fronte del 5% delle cornee prelevate in Italia nel 2011, sono stati eseguiti nello stesso periodo il 10% dei trapianti di cornea. Infine, il Piemonte risulta essere la regione dell AIRT (Associazione InterRegionale Trapianti) con il maggior numero di trapianti di cornea registrati. Liste di attesa L incremento delle iscrizioni in lista non ha portato, nel 2011, un aumento dei tempi di attesa in lista per trapianto. A partire dal 2009, l incremento dei pazienti in lista di attesa aveva causato un aumento del tempo medio di permanenza in lista per trapianto. Nel corso del 2011 la stabilità nel numero di cornee idonee prelevate in regione e il ricorso al reperimento da banche di altre regioni ha consentito di diminuire il numero e il tempo di permanenza in lista per trapianto. L introduzione di nuove tecniche di trapianto, per le quali è stata creata una sottolista, e una gestione attenta della Lista di Attesa per Trapianto hanno consentito di razionalizzare l utilizzo delle cornee in funzione della tipologia di iscrizione dei pazienti, permettendo di migliorare l organizzazione. Attività di organizzazione. Nel 2011 la banca, congiuntamente al CRT e al CRP, ha edito la consueta revisione 2011 del Protocollo Regionale Prelievo e Innesto Cornee, condiviso con le Strutture di Prelievo e di Innesto della Regione. La Banca ha partecipato ai corsi di formazione regionale per coordinatori locali, nonché al corso di formazione regionale al prelievo di cornea. Attività di innovazione. L attività di innovazione e ricerca della Banca delle Cornee della Regione Piemonte si sviluppa nel 2011 con: il prosieguo di un progetto per la valutazione dell utilizzo della concentrazione assoluta di interleuchina-6 nel terreno di coltura delle cornee quale indicatore della qualità biologica della cornea e del periodo ottimale di conservazione; lo studio dell espressione di CD38 e CD157 sulle sottopopolazioni dell epitelio corneale; la continuazione del progetto clinico-organizzativo Cornee HLA compatibili in AIRT, con il quale si vuole giungere a distribuire cornee geneticamente compatibili in pazienti ad elevato rischio di rigetto in tutte le regioni dell AIRT, e nel contempo conseguire una migliore compatibilità HLA tra donatore e ricevente; il progetto di distribuzione di cornee preparate per interventi di trapianto lamellare endoteliale alle Strutture di Trapianto. 53 Resoconto CRT 2011

55 Donatori di cornea 2011 P.M.P. DONATORI DI CORNEA DEL 2011 > 150 p.m.p p.m.p. < 100 p.m.p. 89,2 p.m.p. regionale Resoconto CRT

56 AZIENDA SANITARIA OSPEDALE SEDE PRELIEVO TOTALE DONATORI DONATORI CUORE BATTENTE DONATORI CUORE FERMO CORNEE CUORE BATTENTE CORNEE CUORE FERMO TOTALE CORNEE TO1 TORINO - Martini TO2 TO3 TO4 TORINO - Maria Vittoria TORINO - Giovanni Bosco RIVOLI VENARIA REALE PINEROLO - Osp. Civile CIRIE' CHIVASSO LANZO TORINESE IVREA TO5 CHIERI VC VERCELLI BI BIELLA - Osp. Degli Infermi NO BORGOMANERO VCO CN1 VERBANIA DOMODOSSOLA MONDOVI' FOSSANO CEVA SAVIGLIANO CN2 ALBA AT ASTI CASALE MONFERRATO CASALE MONFERRATO Hospice Monsignor Germano AL ACQUI TERME TORTONA NOVI LIGURE A.S.O. ALESSANDRIA A.S.O. CUNEO A.O.U. NOVARA A.O.U. ORBASSANO - S.Luigi A.S.O. TORINO - C.T.O A.O.U. TORINO - San Giovanni Battista A.S.O. TORINO - Mauriziano A.S.R. AOSTA TOTALE Resoconto CRT 2011

57 Cornee prelevate nel 2011 TIPOLOGIA DI DONATORI IN PIEMONTE VALLE D AOSTA 2011 Cuore fermo Cuore battente CAUSE DI DECESSO DEI DONATORI Cardiovascolare Cerebrovascolari Neoplasia Trauma Altro Resoconto CRT

58 Cornee prelevate nel 2011 DONATORI ELIMINATE PER CAUSE BIOLOGICHE 99 ELIMINATE PER NON IDONEITÀ DEL DONATORE CORNEE 770 IDONEE A 4 C 23 ELIMINATE PER NON IDONEITÀ DEL DONATORE 18 ELIMINATE PER CAUSE BIOLOGICHE 175 IN COLTURA 584 IDONEE A 31 C 391 CORNEE PRELEVATE 770 CORNEE 809 IN BANCA AL 31/12/ IN BANCA AL 31/12/ NON UTILIZZATE PER MOTIVI TECNICI- ORGANIZZATIVI 15 DA ALTRE BANCHE 61 ESAMINATE 727 IDONEE 420 INNESTI 464 NON ESAMINATE 82 NON IDONEE 273 NON UTILIZZATE PER ECCED LK 2 AD ALTRE BANCHE 2 57 Resoconto CRT 2011

59 Bilancio Cornee idonee non utilizzate idonee trapiantate eliminate 1% 2% 6% 6% 3% 1% 3% 1% 2% 32% 32% 27% 27% 29% 40% 56% 52% % Cornee 67% 66% 67% 70% 70% 57% 43% 46% N. TRAPIANTI DI CORNEE 2011 CENTRO TRAPIANTI NUMERO TRAPIANTI ALESSANDRIA 5 ARONA 27 BIELLA 1 CASALE M.TO 25 CUNEO 132 OSPEDALI IN REGIONE IVREA 61 NOVARA 25 PINEROLO 1 SAVIGLIANO 2 TORINO - OFTALMICO* 180 VERCELLI 3 TOTALE 462 OSPEDALI FUORI REGIONE RAVENNA 1 SIENA 1 TOTALE 2 CITTA' DI BRA' - BRA' 14 CASE DI CURA E ATTIVITA SAN CROCE E CARLE - CUNEO 1 PRIVATA FORNACA DI SESSANT - TORINO 1 SEDES SAPIENTIAE - TORINO 9 TOTALE 25 TOTALE TRAPIANTI 489 *OSPEDALE OFTALMICO TORINO N. TRAPIANTI DI ANELLI CORNEO-SCLERALI 2011 OSPEDALI DIVISIONE OCULISTICA NUMERO TRAPIANTI CLINICA UNIVERSITARIA 81 OCUL. GENERALE 18 PEDIATRIA 53 TRAUMATOLOGIA 28 TOTALE 180 CENTRO TRAPIANTI NUMERO TRAPIANTI A.S.O. S. CROCE E CARLE - CUNEO 3 OSP. OFTALMICO - TORINO 1 TOTALE 4 Resoconto CRT

60 CORNEE PRELEVATE TRAPIANTI DI CORNEE Trapianti in ospedali Trapianti in Case di Cura PAZIENTI IN LISTA DI ATTESA Pazienti in lista ordinaria ed HLA compatibile LK EK Resoconto CRT 2011

61 Bilancio Cornee CORNEE INNESTATE IN PIEMONTE VALLE D AOSTA 2011 ISTOCOMPATIBILI URGENZE 5% 16% 10% 5% 6% 15% 12% 3% 4% 2% 6% 15% 13% TRATTAMENTI ELETTIVI 20% 79% 70% 80% 82% 82% 83% 92% DONATORI/PAZIENTI - CLASSI D ETA PAZIENTI DONATORI > 80 Resoconto CRT

62

63 La Banca delle Membrane Amniotiche della Regione Piemonte è stata istituita con D.G.R. n del 17 marzo 2003, e ha sede presso l A.O. S. Croce e Carle di Cuneo. L attività di prelievo di placenta è iniziata nel febbraio 2004 e da marzo 2004 è iniziata l attività di distribuzione delle membrane amniotiche alle strutture di Oculistica. Dal 2005 il personale della Banca ha partecipato alle riunioni nazionali per la stesura delle Linee guida nazionali per il prelievo, la processazione e la distribuzione di tessuti a scopo di trapianto, edito il Nel 2005, oltre alla distribuzione alle strutture di oculistica, è iniziata l attività di distribuzione delle membrane amniotiche alla Chirurgia Plastica dell A.O. S. Croce e Carle di Cuneo, per la cura delle ulcere distrofiche degli arti inferiori. Nel 2006 è iniziata una collaborazione con la S.C. di Odontostomatologia nella chirurgia ricostruttiva parodontale. La Banca ha partecipato alla stesura di tesi di laurea in diversi ambiti: Impiego terapeutico della membrana amniotica in patologia clinica tesi di specializzazione in Patologia Clinica, La membrana amniotica di Banca in chirurgia orale: studio sperimentale con tests in vitro ed utilizzo clinico tesi di specializzazione in Chirurgia Odontostomatologica, Valutazione isto-morfologica della membrana amniotica e impiego terapeutico nella patologia della superficie oculare tesi di laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico, Impiego della membrana amniotica in chirurgia plastica tesi di laurea in Medicina e Chirurgia. Nel 2011 sono state prelevate e processate 2 placente. Dopo la processazione ne è stata eliminata una. Nello stesso anno sono stati distribuiti 108 pezzi di membrana amniotica in Regione Piemonte e 15 patch fuori Regione. Al 31 dicembre 2011 sono stoccati in banca 178 pezzi di membrana amniotica. I Centri di innesto che richiedono la membrana amniotica si trovano in Piemonte, Liguria, Valle d Aosta. Nel 2009 è stata istituita una convenzione per la distribuzione delle membrane amniotiche ad un centro della Lombardia. La Banca è stata sottoposta a verifica ispettiva e certificata da parte del Centro Nazionale Trapianti nel marzo PLACENTE PRELEVATE PLACENTE PROCESSATE 2 2 ELIMINATA 1 PATCH PRODOTTI 45 ELIMINATI 39 PATCH IDONEI 25 IN BANCA AL 31/12/ In regione PATCH INNESTATI Fuori regione Resoconto CRT

64 Attività CENTRO TRAPIANTI NUMERO TRAPIANTI ARONA Osp. SS. Trinità 3 BIELLA Osp. degli Infermi 3 CASALE M.TO Osp. S. Spirito 3 CIRIE Osp. di Ciriè 2 CUNEO A.S.O. S. Croce e Carle 7 IVREA Osp. Civile 37 PINEROLO Osp. Civile E. Agnelli 1 SAVIGLIANO Osp. Maggiore SS. Annunziata 5 TORINO A.S.O. Mauriziano 2 TORINO Osp. Oftalmico 39 VERCELLI Osp. Sant Andrea 1 TOTALE 103 CARMAGNOLA Amb. Lisa - Day Surgery 1 TORINO Villa Maria Pia Hospital - CdC 2 TORINO Santa Caterina da Siena - CdC 2 TOTALE 5 GENOVA A.O.U. San Martino - Clinica 12 Oculistica RAPALLO Asl n. 4 Chiavarese 2 MELEGNANO Osp. Vizzolo - Predabissi 1 TOTALE 15 TOTALE TRAPIANTI 123 ATTIVITA NEGLI ANNI Patch Innestati Placente Prelevate 63 Resoconto CRT 2011

65 La Banca della Cute di Torino, Struttura Semplice Dipartimentale del Dipartimento di Chirurgia Plastica dell A.S.O. CTO/M.Adelaide, è da 11 anni Centro di Riferimento Regionale per la Conservazione della Cute (DGR del ) e certificata dal Centro Nazionale Trapianti dopo le verifiche ispettive avvenute nel 2005, nel 2007 e nel Il personale è rappresentato da un biologo ed un tecnico di laboratorio, dipendenti dall Azienda, ma si avvale anche dell opera di biologi e tecnici borsisti che, oltre a condurre i progetti di ricerca, cooperano alle attività di produzione. L attività della Banca comprende, fin dall istituzione, il prelievo, il trattamento e la conservazione dei lembi cutanei alloplastici prelevati da donatori multiorgano e multitessuto, inoltre provvede a condurre i controlli di qualità dei tessuti, la produzione di ricerca applicata e la supervisione sulle applicazioni cliniche. Nata esclusivamente per fare fronte alle richieste del Centro Grandi Ustionati di fatto l attività clinica basata sull utilizzo della cute di Banca si è grandemente sviluppata in tutto il decennio di attività, conseguendo importanti successi terapeutici. Attualmente Banca Cute gestisce forniture dirette a 5 strutture accreditate regionali (Ospedale Maggiore di Torino, Casa di Cura San Luca di Torino, Ospedale di Bra, Ospedale di Avigliana, Ospedale di Ciriè) presso cui sono stati effettuati nel corso del interventi chirurgici con innesti cutanei alloplastici pari a cm E da notare peraltro che la nostra Banca ha intrapreso rapporti di fornitura con altre Regioni, segnatamente Veneto, Liguria, Emilia - Romagna e Puglia. I pazienti a cui vengono dedicate tali forniture sono sia ustionati gravi che pazienti portatori di ulcere cutanee. Complessivamente le distribuzioni extraregionali sono state, nel corso del 2011, in numero di 4, pari a cm In totale la Banca ha prelevato e lavorato, nel corso del 2011, cm 2 di cute alloplastica e ne ha distribuiti cm 2. L evoluzione della normativa a livello europeo ed anche a livello nazionale ci ha portato progressivamente ad arricchire la strumentazione e ad affinare la lavorazione, ma anche a richiedere la radicale ristrutturazione degli ambienti di lavoro che, per proiettarsi nell operatività adeguata ha richiesto un progetto di ristrutturazione che è in via di avanzata realizzazione. I requisiti generali per i rinnovati locali della Banca hanno ricalcato quelli dei Laboratori per Terapie Avanzate: sono infatti in via di realizzazione aree distinte destinate alla manipolazione di cute da donatore, al processamento cellulare (coltura di epidermide umana in vitro) ed alla crioconservazione di tessuti, campioni e prodotti. L intento è di ricondurre le attività inerenti le terapie cellulari e quelle di manipolazione di cute da donatore nella pratica di una produzione in accordo alle norme farmaceutiche GMP, al fine di consentire il migliore accesso alle nuove terapie da parte dei pazienti, con l obiettivo non soltanto di ridurre al minimo i rischi di tipo biologico, ma anche di ottenere la massima garanzia di efficacia e sistematica riproducibilità dei risultati. Parte integrante dell attività della banca è la ricerca sperimentale e clinica, soprattutto dedicata al miglioramento del trattamento del paziente gravemente ustionato con cute alloplastica di Banca. Alcuni studi sono stati indirizzati al miglioramento delle tipologie di conservazione, in particolare ai procedimenti di decontaminazione del tessuto per diminuire le quantità di scarto. Inoltre è stato ideato, sulla base dei risultati delle ricerche da noi condotte, un nuovo biosostituto cutaneo composto da cute alloplastica disepitelizzata e cheratinociti autologhi; la sperimentazione clinica, approvata dal Comitato Etico Interaziendale di Torino è in corso. Infine è in attuazione una sperimentazione volta a definire le modalità di processazione e conservazione di derma reticolare alloplastico impiegabile in interventi di Chirurgia Ricostruttiva. Resoconto CRT

66 Attività SEDE DI DONAZIONE DONATORI CUORE BATTENTE PRELIEVO cm 2 DONATORI CUORE FERMO PRELIEVO cm 2 TOTALE DONATORI TOTALE cm 2 CN2 ALBA ASO ALESSANDRIA ASR AOSTA BI BIELLA NO BORGOMANERO TO4 CHIVASSO TO4 CIRIE' ASO CUNEO VCO DOMODOSSOLA AOU MAGGIORE CARITA' NOVARA AOU SAN LUIGI ORBASSANO TO3 RIVOLI TO1 MARTINI TORINO TO2 G. BOSCO TORINO ASO CTO TORINO AOU S. GIOV. BATTISTA TORINO AL TORTONA VCO VERBANIA VC VERCELLI TOTALE Resoconto CRT 2011

67 CUTE PRELEVATA cm 2 CUTE PROCESSATA cm 2 CRIOCONSERVATA cm 2 GLICEROLATA cm 2 GIACENTE AL 31/12/ cm 2 SCARTATA cm 2 DISTRIBUITA CRIOCONSERVATA 4885 cm 2 DISTRIBUITA GLICEROLATA cm 2 CUTE CONSERVATA IN BANCA AL 31/12/ cm 2 Resoconto CRT

68 Attività Crioconservata Glicerolata cm prelevata distribuita giacente eliminata La cute prelevata può essere crioconservata, lasciandone intatta la vitalità, oppure trattata con glicerolo. GLICEROLATA CRIOCONSERVATA NUMERO DONATORI/ANNI CUORE BATTENTE CUORE FERMO Resoconto CRT 2011

69 CUTE PRELEVATA / ANNO GLICEROLATA CRIOCONSERVATA Fresca Crioconservata Glicerolata FRESCA cm 2 cm MEDIA PRELIEVO PER DONATORE / ANNO La media prelievo/donatore reale è di 2908 in quanto su 3 donatori per volontà dei familiari è stato prelevato solo il dorso INNESTI DI CUTE PER PATOLOGIA / 2011 cm ustioni 8189 ulcere 2046 altro 300 scuoiamenti Resoconto CRT

70 Attività TRAPIANTI EFFETTUATI* 67 ustioni 95 ulcere 6 altro 1 scuoiamenti *Inclusi 4 trapianti fuori regione PAZIENTI TRATTATI 38 ustioni 87 ulcere 5 altro 1 scuoiamenti TECNICHE CHIRURGICHE / PAZIENTI USTIONATI / ANNO ANNO COPERTURA TEMPORANEA *ALEXANDER *CUONO TOTALE * Tecniche chirurgiche utilizzate 69 Resoconto CRT 2011

71 L osso da donatore vivente ed i tessuti muscolo-scheletrici da donatore cadavere sono indispensabili per trattare pazienti affetti da patologie caratterizzate da perdita di massa ossea e di tessuti connettivi in ambito soprattutto ortopedico, neurochirurgico, odontoiatrico e maxillo-facciale. L aumentato utilizzo ha determinato la necessità di disporre di grandi quantitativi di tessuti muscolo-scheletrici che per legge vengono raccolti, conservati e distribuiti da una Banca, che ha il compito di garantirne la qualità e sicurezza dal momento del prelievo fino al momento in cui vengono usati come allotrapianti o innesti. I tessuti prelevati sono conservati congelati a -80 C ed utilizzati come tali oppure sono sottoposti a manipolazione minima, cioè tagliati in apposite dimensioni; processati mediante liofilizzazione; ridotti in stecche o piccoli frammenti (chips di osso spongioso, oppure cunei di osso corticospongioso o spongioso); degrassati (osso morcellizzato); demineralizzati; sterilizzati con raggi gamma o ossido di etilene, ed altri processi ancora. Il principio sia dell utilizzo del trapianto congelato che dell innesto processato è simile: il tessuto di banca, in particolare l osso di banca, serve come trama ( scaffold ) che le cellule del ricevente riconoscono e su cui depositano osteoclasti ed osteoblasti capaci di rimodellarlo (l innesto viene progressivamente riassorbito e rinnovato con osso nuovo: creeping substitution ). L innesto può avere una funzione riempitiva quando colma una perdita di sostanza, oppure una funzione di tenuta meccanica strutturale quando sostituisce un intero segmento (in questo caso è anche denominato innesto o trapianto massivo). La scelta del tipo di innesto (tipo di processazione ed eventuale sterilizzazione, dimensioni, tipo di osso) dipende dalla patologia per cui è usato e dalla funzione che deve sostenere: per esempio, in patologia odontoiatrica spesso sono necessari microchips di osso liofilizzato che, reidratati in sala operatoria, sono in grado di riempire le zone di osteolisi peridentali; in oncologia ortopedica si usano i trapianti massivi osteocondrali che sostituiscono le parti affette da tumore asportate in blocco; nelle revisioni di protesi d anca mobilizzate si riempie l osteolisi periprotesica con osso morcellizzato o liofilizzato e si sostiene il femore con stecche di corticale. La Regione Piemonte con D.G.R. n del 23 ottobre 2000 ha identificato la Banca dell Osso presso l Azienda Ospedaliera CTO, CRF MA di Torino, dove era attiva in via sperimentale dal 1998, e nel 2003 ne ha modificato la denominazione in Banca dei Tessuti Muscoloscheletrici della Regione Piemonte (BTM) per sottolinearne l impegno su tutto l ambito dei trapianti. La BTM della Regione Piemonte è una delle cinque BTM al momento attive in Italia e dal settembre 2004 è accreditata come Banca Europea dal Ministero della Salute Italiano che, a seguito di ispezioni biennali, ne ha periodicamente rinnovato la certificazione. Dal 2000 fino a settembre 2004 l attività della BTM è stata concentrata sul prelievo di osso chirurgico da donatore vivente. L osso chirurgico è l epifisi prossimale del femore asportata durante l intervento chirurgico di protesi d anca in caso di coxartrosi o frattura del collo del femore. Molti Ospedali del Piemonte, il cui personale è stato addestrato con uno specifico corso di formazione la cui V edizione si è svolta nel 2010, collaborano come Centri di Prelievo al reclutamento dei donatori ed inviano alla BTM regionale il tessuto prelevato perché possa essere certificato per qualità e sicurezza. A seguito inoltre dell elaborazione di istruzioni operative specifiche distribuite a tutte le neurochirurgie della regione Piemonte e Valle d Aosta, vengono inviate alla BTM le teche craniche di pazienti sottoposti ad interventi di decompressione cerebrale per la conservazione e la certificazione di idoneità del tessuto in attesa del successivo reimpianto al paziente stesso. Dal settembre 2004 la BTM ha iniziato il prelievo dei tessuti muscolo-scheletrici da donatore cadavere (multiorgano o multitessuto). E stato così possibile prelevare: interi segmenti di osso comprendenti anche la parte articolare con le inserzioni capsulari e tendinee (allotrapianto osteocondrale); i tessuti connettivi come la fascia lata, i tendini (per esempio, il tendine rotuleo, il tendine d Achille, il tendine del Resoconto CRT

72 Attività tibiale anteriore-posteriore, i tendini della zampa d oca) ed i menischi del ginocchio. Con l obiettivo di ampliare l attività di prelievo della BTM e migliorare il servizio ai donatori ed ai riceventi, nel 2005 si è svolto il primo corso per la formazione di ortopedici ed infermieri per il prelievo di tessuti da cadavere, che nel 2010 ha raggiunto la sua IV edizione. Dal 2006 la BTM distribuisce il proprio tessuto anche fuori regione, alla Clinica Ortopedica dell Ospedale Vittorio Emanuele di Catania. Nel 2010 la BTM ha cambiato la propria sede d attività all interno dell Azienda Ospedaliera CTO/Maria Adelaide, per consentire la realizzazione di una clean room all interno della quale poter processare i tessuti secondo le norme GMP (Good Manufacturing Practices). In attesa che la clean room venga completata, per meglio soddisfare le molteplici tipologie di tessuto richieste, la BTM è convenzionata con la BTM della Regione Emilia-Romagna, con sede presso l Istituto Ortopedico Rizzoli (IOR) di Bologna, a cui invia alcuni segmenti di tessuto muscolo-scheletrico da sottoporre a processazione asettica. ATTIVITA PRELIEVO E DISTRIBUZIONE Nel 2011 sono stati esaminati 574 pazienti da sottoporre ad intervento di protesi totale d anca, di cui 136 sono stati considerati idonei alla donazione di tessuto. 574 PAZIENTI ESAMINATI PER DONAZIONE OMOLOGA idonei non idonei 24% 76% Sono stati imbancati, con la collaborazione dei centri prelievo, 191 tessuti da donatori viventi di cui 117 provenienti da donatori omologhi e 74 per uso autologo. OSPEDALE SEDE DI PRELIEVO DONATORE VIVENTE DONATORE VIVENTE TOTALE OMOLOGO AUTOLOGO ASO ALESSANDRIA ASR AOSTA TO5 CHIERI TO4 CIRIÉ AOU NOVARA CN1 SAVIGLIANO ASO C.T.O. M. ADELAIDE TORINO ASO MARIA ADELAIDE TORINO TO2 GIOVANNI BOSCO TORINO ASO O.I.R.M. TORINO TOTALE Resoconto CRT 2011

73 300 donatore vivente donatore CADAVERE DONATORE VIVENTE donazioni OMOLOGHE DONAZIONE AUTOLOGHE 61% 39% 8 DONATORI CADAVERE hb nhb 50% 50% Resoconto CRT

74 Attività A seguito dell attività di prelievo da donatore cadavere sono stati imbancati 170 segmenti. PRELIEVI DONATORE CADAVERE 2011 SEGMENTI FEMORE 7 FEMORE PROSSIMALE 1 FEMORE DISTALE 1 TIBIA 7 PERONE 2 SEGMENTI DI CRESTA ILIACA 57 MENISCO 1 TENDINI 93 FASCIA LATA 1 TOTALE 170 Nel corso dell anno per conto della BTM Regione Piemonte presso la BTM IOR di Bologna sono stati sottoposti a processazione asettica n. 28 segmenti con la produzione di 326 tessuti, tra cui 10 confezioni di microstecche da 45 gr. di spongiosa ciascuna, 225 confezioni di osso liofilizzato e 31 confezioni di osso morcellizzato. L attività della BTM ha consentito di evadere 693 richieste di tessuto per l esecuzione di 440 interventi di varia tipologia. ATTIVITA NEGLI ANNI tessuti UTILIZZATI interventi Resoconto CRT 2011

75 L attività di prelievo, dissezione e criopreservazione di Valvole Cardiache Umane da Donatore Domino e Cadavere a Cuore Battente è iniziata nel 1996, vista la necessità di reperire valvole ad uso pediatrico da parte della divisione di Cardiochirurgia dell Azienda Ospedaliera O.I.R.M. S. Anna di Torino. Nel 2003 la Regione Piemonte ha riconosciuto la Banca delle Valvole Cardiache e Segmenti Vascolari Umani con D.G.R. n del 31 marzo 2003, con sede presso il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell Azienda Ospedaliera O.I.R.M. S. Anna. La Banca opera nel rispetto delle Linee Guida nazionali, emesse dal Centro Nazionale Trapianti, alla stesura delle quali ha collaborato insieme alle altre Banche italiane di Valvole Cardiache e Tessuti Vascolari. Nel 2005 la Banca si è dotata di un Comitato Scientifico che ha sviluppato, in collaborazione con il CRT, le linee di indirizzo per il prelievo e l utilizzo delle valvole cardiache umane. A seguito dello sviluppo delle linee di indirizzo sono state formate, in collaborazione con tutte le Cardiochirurgie del Piemonte, le equipe di prelievo locali. Queste ultime sono quindi presenti e attive presso le A.S.O. O.I.R.M S. Anna di Torino, A.O.U. S. Giovanni Battista di torino e l A.S.O. Mauriziano di Torino, l A.S.O. S. Croce e Carle di Cuneo, l A.S.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria, l A.O.U. Maggiore della Carità di Novara. Con l attivazione delle equipe locali di prelievo, dal giugno 2005 ha potuto potenziare l attività di prelievo di valvole cardiache umane da donatore cadavere. Nel corso del 2005 la Banca ha inoltre ottenuto la Certificazione Vision 2000 e sono stati ultimati i lavori per la realizzazione della Stanza di Manipolazione, utilizzata per la lavorazione in asepsi dei tessuti vascolari e valvolari, in ottemperanza a quanto richiesto dagli standard nazionali ed internazionali. Da inizio attività (27/05/2005) al 31/12/2011 sono state prelevate 272 valvole, 69 delle quali risultate non conformi (scarto 25%); sono stati eseguiti un totale di 136 innesti, 104 in Piemonte (76%), solo 12 dei quali effettuati con valvole provenienti da altre Banche in Italia (11,5%). Nell anno 2011 sono state innestate 42 valvole, 32 delle quali rilasciate fuori Regione (76%). SEDE DI DONAZIONE DONATORE CUORE BATTENTE VALVOLE CUORE BATTENTE DONATORE CUORE FERMO ASO SS. ANTONIO E BIAGIO ALESSANDRIA VALVOLE CUORE FERMO ASR U. PARINI - SEDE BEAUREGARD AOSTA BI DEGLI INFERMI BIELLA TO4 CIVILE DI CIRIÉ CIRIE' ASO S. CROCE E CARLE CUNEO AOU MAGGIORE DELLA CARITA' NOVARA TO3 DEGLI INFERMI RIVOLI TO1 MARTINI TORINO TO2 GIOVANNI BOSCO TORINO ASO O.I.R.M. REGINA MARGHERITA TORINO ASO CENTRO TRAUMATOLOGICO ORTOPEDICO TORINO AOU S. GIOVANNI BATTISTA DI TOR TORINO TOTALE Resoconto CRT

76 Attività VALVOLE prelevate Altre regioni 1 VALVOLE processate PIEMONTE-VAL D AOSTA 38 VALVOLE PROCESSATE 39 Non i donee 5 In Banca al 31/12/ IDONEE 34 VALVOLE pervenute Da altre Banche 1 Rilasciate VALVOLE disponibili 136 Eliminate NON UTILIZZATE 3 Innestate in Regione 11 Innestate fuori Regione 13 ATTIVITA VALVOLE CARDIACHE non conformi PRLEVATE innestate Resoconto CRT 2011

77 Laboratorio di processazione, conservazione e distribuzione del tessuto paratiroideo Dal 1 gennaio 2008, la Banca delle Cornee della Regione Piemonte è stata individuata quale struttura di processazione, conservazione e distribuzione di tessuto paratiroideo. L esigenza della conservazione di tessuto paratiroideo nasce dalla necessità, per i pazienti che vengono sottoposti a paratiroidectomia, a seguito dell insorgenza di iperparatiroidismo. Se - a seguito dell intervento - la capacità del tessuto paratiroideo residuo di produrre paratormone non risulta sufficiente per regolare il metabolismo del calcio, il tessuto paratiroideo conservato viene reinnestato in una tasca muscolare del paziente a cui era stato asportato. Si definisce quindi il processo quale conservazione per innesto di tessuto autologo. Il prelievo di tessuto paratiroideo per innesto autologo è attualmente eseguito solo presso la Struttura a direzione Universitaria di Chirurgia Generale Esofagea 3 dell A.O.U. San Giovanni Battista di Torino. Nel corso del primo anno di questa attività è stato conservato il tessuto paratiroideo di sedici pazienti. Per due pazienti è risultato necessario procedere alla distribuzione per trapianto autologo del tessuto paratiroideo conservato. Nel corso del secondo anno è stato conservato il tessuto paratiroideo di dieci pazienti. Per un paziente si è proceduto alla distribuzione per trapianto autologo del tessuto paratiroideo conservato. Nel corso del terzo anno è stato conservato il tessuto paratiroideo di undici pazienti. Per due pazienti si è proceduto alla distribuzione per trapianto autologo del tessuto paratiroideo conservato. Nel corso del quarto anno è stato conservato il tessuto paratiroideo di sei pazienti. Per un paziente si è proceduto alla distribuzione per trapianto autologo del tessuto paratiroideo conservato. Resoconto CRT

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79 Cellule staminali emopoietiche Il primo trapianto di midollo osseo sull uomo fu eseguito nel settembre del 1957; da allora, migliaia di pazienti sono stati trattati con questa terapia, che attualmente è eseguita in circa 500 Centri distribuiti in oltre 50 paesi del mondo. Il percorso che ha portato il trapianto di cellule staminali emopoietiche (CSE) ad affermarsi come migliore terapia per pazienti affetti da patologie oncoematologiche ed ematologiche gravi è stato lungo e difficoltoso tanto che, solo negli anni 70 si ottennero i primi successi in termini di miglioramento della sopravvivenza. Inizialmente, il trapianto era limitato solo a quei pazienti (circa 25-30%) che avevano un familiare compatibile; più tardi risultati promettenti si ottennero trapiantando le cellule di un donatore compatibile non familiare, intorno alla fine degli anni 80 si delineò la possibilità di usare il sangue cordonale come fonte di CSE a scopo di trapianto. Il numero di patologie potenzialmente curabili con il trapianto di cellule staminali è cresciuto nel corso degli anni: malattie tumorali del sangue come leucemie, mielomi, linfomi e non tumorali, immunodeficienze, talassemia, anemia aplastica hanno migliorato la loro prognosi con la possibilità del trapianto; più recente è l estensione di questa terapia a malattie del metabolismo, tumori solidi e sindromi ereditarie. L introduzione del trapianto nella pratica clinica ha contribuito a stimolare la ricerca, accrescendo le conoscenze in campo oncologico, immunologico ed ematologico; sono state raggiunte importanti acquisizioni sulla tolleranza immunitaria ed è stato dimostrato il ruolo del sistema immunitario nel controllo del cancro. L osservazione che all eradicazione della malattia tumorale contribuiscono sia i potenti regimi di preparazione al trapianto chemio e radioterapici, definiti mieloablativi o convenzionali, sia gli effetti immunologici delle cellule trapiantate, ha indotto i clinici a trovare nuovi regimi di condizionamento meno aggressivi e quindi meno tossici, ma capaci di conservare la loro attività antitumorale - graft-versus-leukemia/tumor (GVL/GVT) dovuta ai T linfociti e cellule accessorie della risposta immunitaria del donatore - e di garantire l attecchimento del tessuto trapiantato. Risale agli anni più recenti la messa a punto di protocolli clinici in cui regimi di condizionamento definiti non-mieloablativi sono associati a un potente regime immunosoppressivo post-trapianto, con lo scopo di ridurre da un lato la morbilità e mortalità post-trapianto, e dall altro di evitare il rigetto e prevenire la reazione del trapianto contro l ospite, la graft-versus-host-disease (GVHD), complicanza talvolta letale. Il miglioramento delle terapie di supporto e l introduzione di protocolli terapeutici più mirati consente, attualmente, di proporre questa strategia terapeutica ad un maggior numero di pazienti che per età, patologia o condizioni cliniche, fino a qualche anno fa sarebbero stati esclusi. In Piemonte l attività di trapianto delle CSE è presente in numerosi Centri che aderiscono al Gruppo Italiano di Trapianto di Midollo Osseo (GITMO). Negli ospedali di Alessandria, IRCC Candiolo, Cuneo, Novara, S.Luigi di Orbassano, Torino S.G. Battista, OIRM e Mauriziano, Verbania, Vercelli sono attivi programmi di prelievo, crioconservazione, manipolazione ed utilizzo di CSE a scopo di trapianto autologo e nella maggior parte di essi anche di trapianto allogenico. Alcuni di questi Centri Trapianto (CT) sono anche accreditati dal GITMO ad effettuare il trapianto di CSE da donatore non consanguineo (Marrow Unrelated Donor MUD): CT AL01: S.C. Ematologia - A.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria (Dr. A. Levis) CT CN01: S.C. Ematologia - A.S.O. S.Croce e Carle di Cuneo (Dr. A. Gallamini) CT TO01: SSCVD Trapianto Allogenico di CSE - A.O.U. S.G. Battista di Torino (Dr. M. Falda) CT TO02: S.C. Oncoematologia Pediatrica - A.O. OIRM-S. Anna di Torino (Dr.ssa F. Fagioli) L attività di trapianto piemontese è integrata con quella italiana tramite una rete collaborativa che ha l obiettivo principale di migliorare il grado di specializzazione delle tecniche trapiantologiche nelle singole unità regionali e, attraverso un costruttivo scambio Resoconto CRT

80 di dati ed informazioni, la stesura di progetti clinico-scientifici multicentrici, utilizzando in modo razionale le risorse economiche destinate alla ricerca. In conformità alle Direttive Europee 23/2004/CE e 17/2006/CE i Centri di conservazione e di trapianto di CSE hanno intrapreso, già nel 2006, il percorso di accreditamento presso l autorità competente rappresentata dal JACIE (Joint Accreditation Committee of ISCT and EBMT-European Bone Marrow Transplantation Group), sia per il settore clinico (trapianto autologo ed allogenico), sia per il laboratorio (raccolta e processazione delle CSE). Attività Il dettaglio dell attività di trapianto di tutti i Centri del Piemonte a partire dal 2000, è riportato di seguito. Nel 2011, il numero totale di trapianti autologhi, pur con alcune variazioni da Centro a Centro, si è mantenuto complessivamente stabile rispetto all anno precedente, mentre è aumentato del 12% il numero dei trapianti allogenici, eseguiti ricorrendo nel 50% dei casi circa ad un donatore consanguineo; in diminuzione significativa rispetto ai due anni precedenti è stato il ricorso ad unità di sangue placentare. Di seguito è anche riportata una valutazione più dettagliata dell attività dei Centri attivi in Piemonte, oltre ad una breve scheda, sono proposte le caratteristiche delle patologie trattate con il trapianto allogenico e la valutazione dell esito complessivo del trapianto (suddividendo, quando possibile, i trapianti da donatore consanguineo rispetto a quelli da donatore non consanguineo). Le curve di sopravvivenza e mortalità trapianto-correlata, presentate dai Centri CT, si riferiscono a tipologie di pazienti diversi per patologia ed età e pertanto non sono direttamente confrontabili. Si precisa, inoltre, che nella tabella di attività del CT sono indicate le segnalazioni di trapianto, mentre i grafici a torta raffigurano il numero di pazienti trapiantati suddiviso per patologia; è possibile quindi che i numeri riportati nelle tabelle e nei grafici non coincidano, poiché un paziente potrebbe essere stato trapiantato più di una volta. Si precisa che il CT dell Ospedale Civile di Ivrea ha concluso l attività nel 2010 con 28 trapianti autologhi totali. CT AL01-CIC 825 L attività trapiantologica nel corso del 2011 si è ridotta di circa il 30% rispetto al 2010 (17-25). Parte di questo calo, circa i 3/4, è da imputare all impossibilità di procedere con i trapianti, peraltro già programmati, a causa della progressione di malattia (1 caso), non idoneità dei donatori (due casi) o alla rinuncia del paziente a sottoporsi al trapianto (tre casi). La maggior parte dei trapianti allogenici (10/17) sono stati eseguiti da donatori volontari (MUD). Per tutti i trapianti del 2011 la TRM a 100 giorni è stata pari a 0%. La TRM globale riferita ai casi trapiantati dal 2001 al 2011 si attesta intorno al 25% per i trapianti da MUD ed intorno al 15% per quelli da consanguineo. Il 2011 è stato l anno della visita ispettiva per l accreditamento Jacie e del CNT. L esito di tale visita ispettiva è stato positivo per entrambi gli accreditamenti: non sono state rilevate gravi non conformità e sono state richieste azioni correttive minime. Per il 2012 è in programma di avviare l esecuzione del trapianto allogenico aploidentico. CT CN01 CIC 606 La Struttura Complessa di Ematologia, istituita nel 1994 è articolata in 3 branche di attività distinte: la degenza con una dotazione di 15 posti letto di cui tre isolati in ambiente a bassa carica batterica, il Day Hospital-Ambulatorio con una dotazione di 6 poltrone/posti letto e il laboratorio di biologia cellulare e criobiologia. La S.C. ha iniziato l attività di trapianto autologo nel dicembre 1995, di trapianto allogenico da donatore 79 Resoconto CRT 2011

81 Cellule staminali emopoietiche familiare nel dicembre 1999 e da donatore non consanguineo nel 2005; dal 2006 si utilizza quale fonte di CSE anche il cordone ombelicale. L unità è accreditata alle Società Italiana ed Europea di trapianto di midollo (GITMO e EBMT). La mission aziendale della S.C. è l erogazione di assistenza ematologica a tutto il quadrante sud-ovest della regione Piemonte e pertanto svolge attività di consulenza ematologica presso i presidi ospedalieri di tale area: dal 1999 esiste una convenzione per consulenza periodica con l ex Asl n 16 di Mondovì-Ceva, dal 2000 è stata attivata un analoga convenzione per consulenza con l ex Asl n 17 di Savigliano-Saluzzo-Fossano attualmente confluite nell ASL CN1 e dal 2003 con l ASL CN2 di Alba-Bra. La S.C di Ematologia è dotata di un laboratorio dedicato alle attività diagnostiche in campo ematologico e al congelamento e criopreservazione di CSE. La S.C. svolge attività di ricerca clinica nell ambito delle principali emopatie neoplastiche e nell ambito del trapianto di midollo osseo autologo, allogenico e delle infezioni opportunistiche nei pazienti immunocompromessi. La pianta organica è attualmente composta dal Direttore, 8 dirigenti medici, 1 dirigente biologo-patologo clinico, 1 biologo PhD (dottore di ricerca in medicina molecolare), 1 infermiere C.P.S. esperto, 1 Coadiutore Amministrativo-Coordinatore di sperimentazioni cliniche, 1 A.S. C.P.S. esperto, 24 infermieri C.P.S., 4 O.S.S. ( personale A.M.O.S.). CT TO01 CIC 231 Nel corso del 2011, l attività del Centro Trapianto Interdipartimentale TO01 CIC 231 si sostanzia in 58 trapianti allogenici e 129 autologhi, in aumento rispetto all attività dell anno precedente. Al Centro afferiscono i pazienti affetti da patologie onco-ematologiche e non, quali l anemia aplastica, provenienti dalle Ematologie ospedaliera ed universitaria dell A.O.U. San Giovanni Battista e dall Ematologia dell Ospedale Mauriziano Umberto I. I pazienti affetti da mieloma multiplo sono più frequentemente sottoposti ad un trapianto autologo, le leucemie acute e le mielodisplasie ad un trapianto allogenico. L attività dall anno 2000 ha portato globalmente 649 pazienti al trapianto allogenico e 1823 al trapianto autologo. Per quanto riguarda il trapianto allogenico, 390 pazienti hanno ricevuto cellule staminali emopoietiche da un donatore familiare HLA-identico o mismatched, 247 da donatore non consanguineo (MUD) identificato nei Registri dei donatori volontari italiani (I.B.M.D.R.) ed esteri, ed i rimanenti 12 da un familiare aploidentico. La sopravvivenza globale di tutti i pazienti sottoposti a trapianto allogenico raggiunge un plateau con un follow up che si estende ad oltre 12 anni sottolineando che il trapianto è stato una terapia curativa in un congruo numero di pazienti. Sono inoltre presentate in questa relazione un confronto tra la sopravvivenza dei trapianti eseguiti da donatore familiare e da donatore MUD e l incidenza di mortalità da trapianto. Il Centro coordina studi clinici multicentrici, in particolare riguardanti le patologie linfoproliferative, sia sul trapianto autologo sia sul trapianto allogenico, nell ambito della società scientifica del G.I.T.M.O. (Gruppo Italiano Trapianti di Midollo) dei relativi working groups. Inoltre, fa parte del Seattle Consortium, consorzio di Centri Trapianto americani ed europei impegnati in numerosi studi collaborativi biologici e clinici. I risultati della ricerca clinico-scientifica hanno portato alla pubblicazione di circa 150 manoscritti in extenso su riviste di alto profilo scientifico e a numerose relazioni a congressi nazionali ed internazionali. Inoltre, l attività di ricerca clinico-scientifica del Centro ha ottenuto, nel corso del 2011, l assegnazione dei fondi da parte del Ministero della Salute per i programmi di Ricerca Finalizzata presentati nel 2008 e 2009 nell ambito dei progetti dal titolo Allogeneic stem cell transplantation in hematological malignancies: conditioning with total lymphoid irradiation and thymoglobulin to reduce complications and increase anti-tumor effects. Complessivamente, l attività in continua crescita per quantità e qualità dei risultati ottenuti pone il Centro Trapianti dell A.O.U. San Giovanni Battista di Torino tra le prime realtà trapiantologiche nazionali. Resoconto CRT

82 CT TO02-CIC 305 L attività del Centro Trapianti di Cellule Staminali e Terapia Cellulare dell Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, è iniziata nel 1989 e si è caratterizzata nel corso degli anni per il trattamento di malattie tumorali e non tumorali con il trapianto autologo ed allogenico di cellule staminali ematopoietiche, midollari, periferiche e cordonali, da donatore familiare e non correlato. L attività del Centro è orientata alla promozione della qualità clinica e di laboratorio delle procedure trapiantologiche di raccolta, manipolazione e di uso clinico delle cellule staminali ematopoietiche e mesenchimali. Nel corso degli anni sono proseguiti i programmi di certificazione ISO 9001 e di Accreditamento JACIE (Joint Accreditation Committee of ISCT-Europe and EBMT), ed è stata inoltre avviata la fase di qualifica della Cell Factory, al fine di ottenere l autorizzazione AIFA alla produzione di prodotti di terapia cellulare ad uso clinico. Nell Ottobre 2010 è stata definita la costituzione del Centro Trapianti Metropolitano di Torino cui afferiscono i Centri Trapianto dell IRCC di Candiolo e dell Ospedale San Luigi di Orbassano aventi come Centro Coordinatore il Centro Trapianti dell Ospedale Infantile Regina Margherita. Nel corso dell anno 2011 sono stati eseguiti 98 trapianti di cellule staminali autologhe ed allogeniche di cui 30 da donatore non consanguineo. Il prossimo obiettivo sarà di raggiungere l Accreditamento JACIE del Centro Metropolitano, la cui visita ispettiva è stata programmata per il mese di maggio CT Novara La Struttura Complessa a Direzione Universitaria di Ematologia dell A.O.U. Maggiore della Carità di Novara e dell Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro e accreditata presso il GITMO per lo svolgimento di attività di trapianto di cellule staminali emopoietiche autologhe. Dal febbraio 2010, ha conseguito la certificazione di un sistema qualità secondo la norma ISO 9001: 2008, ed è in essere il percorso destinato all accreditamento JACIE. L attività trapiantologica é orientata al trattamento delle principali patologie oncoematologiche e si svolge nell ambito di una struttura di degenza dedicata, a bassa carica microbica (camere singole, pressione positiva e filtri EPHA). Nell ambito del programma trapianti di cellule staminali, viene offerta ai pazienti la partecipazione a protocolli di ricerca clinica e traslazionale. Dal 2010, è attivo un Incarico Professionale di Alta Specializzazione (IPAS) specificamente dedicato ai Trapianti di Cellule Staminali Emopoietiche. CT Mauriziano - Torino La S.C.D.U. di Ematologia e Terapie Cellulari è stata attivata presso l A.S.O. Ordine Mauriziano di Torino nell Ottobre 2008, sotto la direzione del Prof. C.Tarella. Dopo una iniziale fase di organizzazione delle attività cliniche, negli ultimi mesi del 2009 sono stati eseguiti i primi 3 trapianti di CSE autologhe in pazienti affetti da linfoma non Hodgkin. L attività trapiantologica è poi proseguita, con un progressivo incremento, nel corso del 2010 che ha portato a 18 il numero complessivo di procedure sinora effettuate. In particolare, nel corso del 2010, sono stati sottoposti a procedura di autotrapianto 10 pazienti affetti da NHL e 5 pazienti affetti da Linfoma di Hodgkin. Per quanto riguarda le procedure di criopreservazione, l attività si è svolta fino ad ora in stretta collaborazione con la Divisione Universitaria di Ematologia dell A.O.U. San Giovanni Battista di Torino diretta dal Prof. B. Boccadoro; le procedure aferetiche sono state eseguite presso la Banca del Sangue dello stesso Ospedale. Si ritiene che a breve sarà possibile eseguire la criopreservazione delle cellule presso l Istituto di Biotecnologie dell Università di Torino. Inoltre, è prevista la realizzazione presso l Ospedale Mauriziano del nuovo Reparto con annesse camere dedicate, che consentirà di ampliare le procedure 81 Resoconto CRT 2011

83 Cellule staminali emopoietiche trapiantologiche. Visto che l attività trapiantologica si è ormai consolidata, abbiamo recentemente avviato la pratica per la richiesta di assegnazione di codice CIC. Il Responsabile del Centro Trapianti è il Prof. Corrado Tarella e il Referente clinico del progetto è il Dr. Alberto De Crescenzo. CT Verbania L attività di trapianto autologo del Centro è cominiciata nel 1997, con una breve interruzione dal 2000 al 2002 per trasferimento della attività oncologica dall Ospedale di Omegna a quello di Verbania. Complessivamente nel Centro sono state effettuate oltre 70 procedure con una mortalità legata al trapianto pari a 0%. Nella tabella è indicata l attività segnalata a partire dal CT Vercelli L attività di mobilizzazione e trapianto di cellule staminali emopoietiche autologhe è iniziata nel 1999; nel corso del 2011, l attività è aumentata rispetto all anno precedente essendo state effettuate 18 mobilizzazioni in pazienti affetti da linfoma, mieloma, leucemia acuta mieloide e linfoblastica e 11 trapianti autologhi così suddivisi: 1 in paziente affetto da linfoma di Hodgkin recidivato, 3 in pazienti affetti da linfoma non Hodgkin, 2 in pazienti con leucemia acuta mieloide e 5 in pazienti con mieloma. Per l esecuzione di tali procedure il reparto è dotato di camera singola protetta, a bassa carica microbica, con flusso d aria positivo e zona filtro. Nel corso del 2011 è stato iniziato, sotto la guida della Società Exem consulting, il percorso per ottenere la certificazione JACIE per l attività trapiantologica e l accreditamento ISO per tutta l attività di Ematologia. Resoconto CRT

84 Attività di Trapianto dal 2000 ATTIVITA' DI TRAPIANTO DAL 2000 ANNO 2000 ANNO 2001 ANNO 2002 ANNO 2003 ANNO 2004 ANNO 2005 ANNO 2006 ANNO 2007 ANNO 2008 ANNO 2009 ANN ANN TOTALE CT AL01 - A.S.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo - Alessandria Direttore: Prof. A. Levis DONATORE CONSANGUINEO TRAPIANTI ALLOGENICI TRAPIANTI AUTOLOGHI DONATORE NON CONSANGUINEO SANGUE PLACENTARE CT CN01 A.S.O. S. Croce e Carle - Cuneo Direttore: Prof. A. Gallamini DONATORE CONSANGUINEO TRAPIANTI ALLOGENICI TRAPIANTI AUTOLOGHI DONATORE NON CONSANGUINEO SANGUE PLACENTARE CT TO01 A.O.U. S. Giovanni Battista - Torino Direttore: Dott. M. Falda DONATORE CONSANGUINEO TRAPIANTI ALLOGENICI TRAPIANTI AUTOLOGHI DONATORE NON CONSANGUINEO SANGUE PLACENTARE CT TO02 - Centro Metropolitano - A.S.O. O.I.R.M. - S. Anna - Torino Direttore: Dott.ssa F. Fagioli DONATORE CONSANGUINEO TRAPIANTI ALLOGENICI TRAPIANTI AUTOLOGHI DONATORE NON CONSANGUINEO SANGUE PLACENTARE A.O.U. Maggiore della Carità - Novara Direttore: Prof. G. Gaidano TRAPIANTI ALLOGENICI TRAPIANTI AUTOLOGHI DONATORE CONSANGUINEO Resoconto CRT 2011

85 Cellule staminali emopoietiche A.S.O. Osp. Mauriziano - Torino Direttore: Prof. C. Tarella TRAPIANTI AUTOLOGHI Osp. Castelli - Verbania Direttore: Dott. S. Cozzi TRAPIANTI AUTOLOGHI Osp. S. Andrea - Vercelli Direttore: Dott. A. Santagostino TRAPIANTI AUTOLOGHI N. TRAPIANTI PER ANNO AUTOLOGHI ALLOGENICI donatore consanguineo DONATORE non consanguineo sangue PLACENTARE Resoconto CRT

86 CT AL01 TRAPIANTO ALLOGENICO: N. PAZIENTI TRAPIANTATI DAL Leucemia mieloide acuta Leucemia mieloide cronica Leucemia linfoblastica acuta Leucemia linfatica cronica Linfoma non Hodgkin Linfoma di Hodgkin Mieloma multiplo Mielodisplasia Altro SOPRAVVIVENZA GLOBALE 15 mesi dal trapianto MORTALITA TRAPIANTO CORRELATA mesi dal trapianto 85 Resoconto CRT 2011

87 Cellule staminali emopoietiche CT CN01 CT CN01 TRAPIANTO ALLOGENICO: N. PAZINETI TRAPIANTATI DAL Leucemia mieloide acuta Leucemia mieloide cronica Leucemia linfoblastica acuta Leucemia linfatica cronica Linfoma non Hodgkin Linfoma di Hodgkin Mieloma multiplo Mielodisplasia Altro SOPRAVVIVENZA GLOBALE Funzione di distribuzione della sopravvivenza gg Censored STRATI: grp=cb grp=cb grp=fam Censored grp=fam grp=mud Censored grp=mud mesi dal trapianto MORTALITA TRAPIANTO CORRELATA Mortalita' trapianto correlata 1.0 CB FAM MUD 0.8 % Pazienti Mesi dal trapianto mesi dal trapianto Resoconto CRT

88 CT T001 TRAPIANTO ALLOGENICO: N. PAZIENTI TRAPIANTATI DAL Leucemia mieloide acuta Leucemia mieloide cronica Leucemia linfoblastica acuta Leucemia linfatica cronica Linfoma non Hodgkin 106 Linfoma di Hodgkin Mieloma multiplo 33 Mielodisplasia Altro Tumori solidi Anemia aplastica severa SOPRAVVIVENZA GLOBALE Trapianti familiare versus MUD anni dal trapianto MORTALITA TRAPIANTO CORRELATA anni dal trapianto 87 Resoconto CRT 2011

89 Cellule staminali emopoietiche CT TO02 - Centro Metropolitano TRAPIANTO ALLOGENICO: N. PAZIENTI TRAPIANTATI DAL Leucemia mieloide acuta Leucemia mieloide cronica Leucemia linfoblastica acuta Leucemia linfatica cronica Linfoma non Hodgkin Linfoma di Hodgkin Mieloma multiplo Mielodisplasia Altro Tumori solidi Anemia aplastica severa Malattie ematologiche non tumorali Malattie immunologiche SOPRAVVIVENZA GLOBALE MORTALITA TRAPIANTO CORRELATA Resoconto CRT

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91 Cellule staminali emopoietiche Registro Organizzazione L attività di reclutamento dei Donatori Volontari (DV) di Cellule Staminali Emopoietiche (CSE) in Piemonte, è iniziata alla fine degli anni 80, con il coordinamento del Centro Regionale Trapianti di organi e tessuti (CRT), situato presso l A.O.U. S. Giov. Battista di Torino. Il riconoscimento istituzionale di questa attività, è avvenuto nel giugno del 1998 con la delibera della Giunta della Regione Piemonte - D.G.R. n che costituiva la rete regionale per l attività di tipizzazione tessutale ed istituiva il Registro Regionale (RR) dei donatori volontari di midollo osseo. Tale D.G.R. è stata sostituita dalla D.G.R. n del 28 novembre 2011 che recepisce l A.S.R. del ed oltre a definire requisiti e funzioni del RR e dei CD, riconosce la rete dei Poli di Reclutamento e specifica nuove disposizioni per i laboratori di tipizzazione tessutale. L organizzazione attuale prevede il RR che rappresenta sul territorio regionale il Registro Nazionale, IBMDR, fondato a fine 1989 presso l Ente Ospedali Galliera di Genova; il RRTO01 situato all interno del CRT ha il compito di coordinare l attività di 8 CD in Piemonte ed 1 CD in Valle D Aosta e 6 Centri Prelievo(CP): 2 per il prelievo di CSE da midollo e 4 per il prelievo da sangue periferico. Fatta eccezione per il CD TO01 che è localizzato all interno del CRT, tutti gli altri CD sono situati all interno di un Servizio Trasfusionale facilitando l adesione al programma di donazione di CSE sono definite dei donatori di sangue, anche in considerazione del fatto che l idoneità alla donazione di sangue e quella di CSE è definita dalla stessa normativa di riferimento e cioè dal Decreto Ministeriale del 3 marzo 2005; tale decreto oltre a stabilire le caratteristiche di idoneità clinica, riconosce dal punto di vista giuridico la figura del DV, delineandone con chiarezza diritti e doveri. Dai CD dipendono i Poli di Reclutamento PR - allocati anch essi presso Servizi Trasfusionali ed Unità di Raccolta AVIS; ad essi sono affidate le funzioni di reclutamento ed identificazione dei D.V., valutazione dell idoneità e prelievo di sangue per la tipizzazione. Sono 17 i PR attualmente attivi in Regione essendo stati censiti e riconosciuti dall IBMDR. L impegno e la determinazione del personale dei CD nel perseguire questo progetto e il sostegno costante dell ADMO e dell Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte hanno permesso una costante e progressiva crescita del Registro sia per la quantità, sia per la qualità dei dati genetici che si allinea con quella prevista dagli Standard Internazionali. Attività Il numero complessivo di donatori volontari attivi iscritti nel registro piemontese, a fine 2011, ha superato 33500, corrispondente a circa il 10% del Registro Italiano (IBMDR). I donatori iscritti al Registro sono stati distribuiti sulla mappa geografica del Piemonte in base al comune di residenza; le aree rosse sono quelle con il più alto numero di iscritti in rapporto alla popolazione residente, quelle in azzurro, avendo i più bassi valori di tale indice, potrebbero essere oggetto di una campagna mirata di informazione e sensibilizzazione alla donazione. Nel corso del 2011 sono state realizzate due importanti iniziative; la prima riguarda la possibilità di tipizzare i donatori all iscrizione utilizzando il DNA estratto dalla saliva anziché dal sangue; questo ha permesso di iscrivere gli studenti dell ultimo anno della Scuola Superiore direttamente nella scuola, quindi al di fuori delle sedi dove per regole di sicurezza non è consentito eseguire il prelievo di sangue. La seconda iniziativa si è concretizzata nella giornata nazionale di sensibilizzazione e reclutamento del 24 settembre 2011 organizzata da ADMO in collaborazione con la onlus VIP clown in corsia, nelle principali piazze italiane; il Piemonte è stata la prima regione d Italia per numero di donatori iscritti in un solo giorno, 666 nelle piazze di Alba, Alessandria, Asti, Casale M.to, Mondovì, Pinerolo e Torino grazie alla collaborazione e disponibilità delle associazioni dei donatori di sangue, AVIS e FIDAS, che hanno messo a disposizione le autoemoteche. Resoconto CRT

92 Il numero di nuovi donatori arruolati nel 2011 (988) è sensibilmente diminuito rispetto all anno precedente precedente confermando la tendenza negativa in atto già da alcuni anni in Piemonte come in altre regioni italiane. Rispetto all età, quasi la metà dei donatori sono nella fascia aa, mentre circa il 30% appartiene alla fascia aa e quindi è destinata ad uscire dal Registro nei prossimi 10 anni per superati limiti di età; da ciò si rende evidente la continua necessità di alimentare il Registro con l iscrizione di soggetti giovani di età aa, che al momento costituiscono circa il 5% della popolazione dei donatori volontari. Rispetto al sesso, i DV sono quasi equamente distribuiti tra maschi e femmine con lieve prevalenza di queste ultime. I dati aggiornati al 31 dicembre 2011 indicano che sono state eseguite 289 donazioni di CSE in totale; il 36% delle donazioni è stata effettuata a favore di pazienti esteri. Questa consistente percentuale viene mantenuta costante grazie anche alla continua ricerca volta ad individuare DV con caratteristiche genetiche più rare, da anni obiettivo del Registro IBMDR. Nel corso del 2011 sono stati selezionati oltre 500 donatori, iscritti al Registro piemontese, in quanto risultati compatibili con un paziente per HLA-A,-B e - DR; per 415 di essi è stato eseguito un approfondimento della tipizzazione con tecniche di biologia molecolare ad alta risoluzione. I campioni di sangue di 148 donatori sono stati inviati al Centro Trapianti del paziente per eseguire i test finali di conferma della compatibilità; 39 di questi donatori sono stati selezionati per la donazione portata a termine in 23 casi, poiché negli altri 16 si è sospeso l iter per fattori riconducibili al donatore o al ricevente; inoltre in 1 caso è stata richiesta una seconda donazione, di linfociti, sempre per il medesimo paziente, per cui era stata fatta una precedente donazione di CSE. Caratteristiche del Registro Piemontese La qualità dei dati contenuti in un Registro di DV consente una più rapida progressione verso il prelievo di CSE. La procedura di selezione e analisi della compatibilità di un DV a favore di un paziente procede infatti per step successivi, perciò quanto meglio il DV è tipizzato e periodicamente controllato per quel che riguarda la sua idoneità, tanto più veloce ed affidabile sarà la sua valutazione, e tanto più tempestivamente si potrà programmare il trapianto di CSE. Circa 88% dei DV afferenti al Registro piemontese è tipizzato estesamente (HLA di Classe I e II), preferibilmente con tecniche di biologia molecolare del DNA (le più precise ed affidabili), e risulta essere il secondo in Italia, per la completezza dei dati HLA, dopo il Registro umbro, che conta circa DV tipizzati estesamente nella quasi totalità dei casi. La media nazionale di DV tipizzati per HLA di Classe I e II è del 65% circa; la media internazionale del 74% circa. I dati indicano che una Regione come la nostra, al 6 posto per numero di abitanti, riesce a mantenere un buon tasso di donazione (3 posto dopo Lombardia e Veneto) grazie anche alla riqualificazione costante dell archivio regionale dei donatori. A questo proposito il RR del Piemonte, su indicazione dell IBMDR, ha elaborato un progetto di riqualificazione dei dati genetici dei donatori già iscritti in Italia, che riguarda un gruppo di oltre donatori selezionati in base alle caratteristiche HLA, età e genere. Questi donatori saranno meglio caratterizzati con tecniche molecolari in alta risoluzione, rendendo il Registro Italiano più competitivo con i più grandi registri internazionali, americano e tedesco, i cui donatori sono già tipizzati con queste tecniche. Da metà 2010 è diventato requisito obbligatorio IBMDR tipizzare in alta risoluzione per DRB1* i donatori fin dall arruolamento nel Registro. I referenti dei CD e dei Centri Prelievo si riuniscono periodicamente presso il CRT al fine di analizzare i dati regionali di attività, affrontare e risolvere eventuali criticità, individuare strategie di reclutamento e progetti comuni su cui lavorare. Questi ultimi, con i dati di attività del registro piemontese, vengono regolarmente presentati e discussi con l Assessorato alla Sanità e l ADMO per 91 Resoconto CRT 2011

93 Cellule staminali emopoietiche Registro le opportune collaborazioni. Dal punto di vista laboratoristico, i principali obiettivi di questi ultimi anni sono stati la tipizzazione di caratteristiche genetiche generalmente non considerate al momento dell iscrizione ma indispensabili poi in sede di conferma (HLA-C), ricerca di caratteristiche HLA più rare al fine di creare opportunità anche per pazienti di origine etnica geneticamente distante dalla nostra. A questo fine è importante valutare quanti DV abbiano caratteristiche genetiche uniche, ovvero non trovino nel Registro altre combinazioni analoghe. Infatti, obiettivo di un Registro non è solamente l incremento del numero dei DV, ma soprattutto l inserimento di donatori le cui caratteristiche non siano già presenti nel registro stesso. Più del 70% dei DV del registro piemontese possiede una tipizzazione per HLA-A, B e DR che è presente una sola volta nel registro. Per quel che riguarda aspetti clinici, è stata presa la decisione di non utilizzare come DV i portatori di tratto talassemico, in quanto presentano generalmente tempi e modalità di recupero, dopo le donazioni (anche di solo sangue), incompatibili con una procedura di donazione volontaria, che ha tra i suoi obiettivi principali la tutela del donatore. La nostra esperienza evidenzia che solo la stretta collaborazione tra le varie figure specialistiche (clinici, laboratoristi, trasfusionisti), tra le strutture sanitarie (CD, CP, CRT, IBMDR), e tra queste e gli organi regionali e le associazioni, può garantire ai pazienti il miglior trattamento possibile attraverso una costante attività di aggiornamento scientifico e promozione della donazione. Resoconto CRT

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95 Cellule staminali emopoietiche Registro COMPOSIZIONE DEL REGISTRO DONATORI DI CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE RR TO01 A.O.U. San Giovanni Battista - Torino IMMUNOLOGIA DEI TRAPIANTI Prof. A. Amoroso CENTRI DONATORI E POLI DI RECLUTAMENTO CD AL01 A.S.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo - Alessandria Immuno-Trasfusionale Dr. F. Dallavalle PR AL 01 Ospedale SS. Antonio e Margherita - Tortona Immuno-Trasfusionale Dr.ssa G. Davico PR AL 02 Ospedale di S. Giacomo - Novi Ligure Immuno-Trasfusionale Dr. A. Cartasegna PR AL 03 Ospedale Civile - Acqui Terme Immuno-Trasfusionale Dr. E. Pedrazzi PR AL 04 P.O. Santo Spirito - Casale M.to Immuno-Trasfusionale Dr. F. Vaniglia PR AT 01 Ospedale Cardinal Massaia - Asti Immuno-Trasfusionale Dr. F. Indelicato CD AO01 A.S.R. Ospedale Regionale - Aosta Immuno-Trasfusionale Dr. P.L. Berti CD CN01 A.S.O. Santa Croce e Carle - Cuneo Immuno-Trasfusionale Dr. M. Peano PR CN 01 P.O. S. Croce - Mondovì Immuno-Trasfusionale Dr.ssa S. Voarino PR CN 02 Ospedale San Lazzaro - Alba Immuno-Trasfusionale Dr. R. Iannini PR CN 03 Ospedale SS. Annunziata - Savigliano Immuno-Trasfusionale Dr. D. Testa CD TO01 A.O.U. San Giovanni Battista - Torino Immunologia dei Trapianti Prof. A. Amoroso CD TO03 A.S.O. O.I.R.M. - Sant Anna - Torino Immuno-Trasfusionale Dr. M. Pagliarino PR TO 01 AVIS Intercomunale di Torino - Pianezza Centro Raccolta Dr. V. Scialdone PR TO 02 Ospedale E. Agnelli - Pinerolo Immuno-Trasfusionale Dr.ssa Ferrari PR TO 03 Avis Intercomunale di Torino - Via Piacenza Centro Raccolta Dr. R. Ravera CD TO04 TO4 Ospedale Civile - Ivrea Immuno-Trasfusionale Dr. R. Chianese CD TO05 A.O.U. San Giovanni Battista - Torino Banca del Sangue Dr. F. Curti CD VB01 VCO Ospedale Castelli - Verbania Immuno-Trasfusionale Dr.ssa P. Rosetta PR NO 01 AVIS Unità di raccolta fissa - Arona Centro Raccolta Dr. M. Brovelli PR VB 01 Ospedale San Biagio - Domodossola Immuno-Trasfusionale Dr. R. Borsotti CD VC01 VC Ospedale Sant Andrea - Vercelli Immuno-Trasfusionale Dr. R. Mari PR BI 01 Ospedale Civile degii Infermi - Biella Immuno-Trasfusionale Dr. G. Mascaro PR NO 02 Ospedale SS. Trinità - Borgomanero Immuno-Trasfusionale Dr. A. Belardi PR NO 03 A.O.U. Maggiore della Carità - Novara Immuno-Trasfusionale Dr.ssa C. Gigli CENTRI PRELIEVO CP-p AL01 A.S.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo - Alessandria Immuno-Trasfusionale Dr. R. Guaschino CP-p CN01 A.S.O. Santa Croce e Carle - Cuneo Immuno-Trasfusionale Dr. M. Peano CP-p TO01 A.O.U. San Giovanni Battista - Torino Banca del Sangue Dr. F. Curti CP-p TO02 A.S.O. O.I.R.M. - Sant Anna - Torino Immuno-Trasfusionale Dr. M. Pagliarino CP-m TO01 A.O.U. San Giovanni Battista - Torino Centro Trapianti Dr. M. Falda CP-m TO02 A.S.O. O.I.R.M. - Sant Anna - Torino Centro Trapianti Dr.ssa F. Fagioli Resoconto CRT

96 DONATORI TOTALI ATTIVI: AL 31/12/2011 VB01 10% TO05 6% TO04 4% VC01 7% AL01 22% AO01 32% TO03 23% 22 TO01 5% CN01 21% DISTRIBUZIONE DEI DONATORI (X ABITANTI) IN PIEMONTE PER COMUNE I donatori sono stati rapportati a abitanti. In azzurro sono indicate le aree con basso numero di donatori, in rosso quelle con alto numero, in giallo e rosa i valori intermedi. 95 Resoconto CRT 2011

97 Cellule staminali emopoietiche Registro Crescita del Registro Donatori attivi Nuovi ingressi totali DISTRIBUZIONE DONATORI PER ETA E GENERE Donatori M F % % % % < Età (anni) Resoconto CRT

98 DISTRIBUZIONE DONATORI PER LIVELLO DI TIPIZZAZIONE NEI CENTRI DONATORI classe I classe II classe II molecolare classe II HR CLASSE I CLASSE II CLASSE II MOLECOLARE CLASSE II HR AL01 AO01 CN01 TO01 TO03 TO04 TO05 VB01 VC01 ATTIVITA DI DONAZIONE n. donazioni % Italia 36% per Estero *54% 131 *50% *73% 113 *59% *62% *65% *46% * PBSC N n. donazionicomplessive ATTIVITA DI ISCRIZIONE E DONAZIONE PER CENTRO DONATORI CD Ospedali Donatori totali Ingressi 2011 Donazioni totali Donazioni 2011 AL01 Ospedale Civile - AL AO01 Ospedale Regionale - AO CN01 S. Croce - CN TO01 S. Giovanni Battista - TO TO03 O.I.R.M. S. Anna - TO TO04 Ospedale Civile - Ivrea TO05 S. Giovanni Battista - TO VB01 Ospedali Riuniti - VB VC01 S. Andrea - VC Totali Resoconto CRT 2011

99 Cellule staminali emopoietiche Registro N. DONATORI ATTIVI INGRESSI TOTALE DONATORI N. DONATORI DISATTIVATI 798 REGISTRO N. DONATORI SELEZIONATI PER COMPATIBILITA A,B,DR 520 ATTIVITA 2011 N. DONATORI TIPIZZATI 415 TEST CONFERMA 148 APPROFONDIMENTO COMPATIBILITA DR/DNA 265 SOSPENSIONI PER INIDONEITA DEL DONATORE 10 SELEZIONE FINALE PER DONAZIONE 39 SOSPENSIONI PER INIDONEITA DEL RICEVENTE 6 DONAZIONI EFFETTUATE 23 Resoconto CRT

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101 La Banca di Sangue Placentare Piemontese (Torino Cord Blood Bank) è una delle 16 banche attive sul territorio nazionale, afferenti alla rete Italiana delle Banche pubbliche di sangue placentare coordinata dal Centro Nazionale Sangue in collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti (Italian Cord Blood Network). La Banca individuata con DGR n del 31/08/2000, ha sede presso il SIMT dell O.I.R.M. S. Anna di Torino, dove l attività di raccolta di sangue placentare era stata avviata fin dal Il sangue placentare è una consolidata alternativa al midollo osseo e al sangue periferico per la terapia di tutte le malattie curabili con trapianto di cellule staminali emopoietiche (CSE); infatti negli ultimi anni il 19% circa dei trapianti è stato effettuato utilizzando il sangue placentare quale fonte di CSE. I vantaggi sono prevalentemente la immediata disponibilità e il minor rischio di graft versus host disease; lo svantaggio principale è la cellularità ridotta dovuta al piccolo volume (media di 80 ml rispetto a oltre 1000 ml) e per questo la maggior parte delle Banche adotta la strategia di criopreservare unità altamente cellulate (>800 milioni di cellule nucleate). Banca allogenica non familiare In Piemonte, la raccolta si basa sulla collaborazione con 22 centri qualificati, localizzati nei 31 punti nascita della regione; la metà di essi è attiva ai fini del banking allogenico non familiare. Dall inizio dell attività le unità raccolte sono state 9.559; solo il 23% di esse, corrispondenti a 2222 unità, aveva requisiti specifici di qualità tali da consentirne l imbancaggio. Il 72% di esse (1602 unità) è stato validato ed è quindi disponibile per la ricerca a favore di un paziente, italiano o estero Nel 2011 le unità raccolte sono state 1246, oltre il 30% in più rispetto all anno precedente, ma il numero di quelle idonee per la conservazione in banca è stato 219 contro 214 del 2010, comportando quindi una riduzione della resa di raccolta dal 24% al 18%. Nel corso dell anno sono state selezionate 55 sacche ai fini di trapianto; alcune di esse sono state abbinate a più di un paziente portando a 59 il numero di procedure di selezione espletate. Cinque di queste unità sono state consegnate per trapianto, a soli Centri esteri - 2 in Francia, 1 in Spagna, 1 in Germania, 1 in Danimarca. Il rilascio è avvenuto nel 40% dei casi in regime di urgenza, con una media di 8 giorni dalla richiesta. Il numero totale delle unità consegnate per trapianto è 78. Banca intrafamiliare Accanto all attività di criopreservazione delle unità placentari per uso allogenico solidaristico, la Banca svolge un importante attività di raccolta ad uso intrafamiliare: si tratta cioè di cordoni provenienti da bambini nella cui famiglia è presente una patologia, riconosciuta come potenzialmente curabile con le CSE; il beneficiario potrebbe essere il bambino stesso (terapia genica), un fratello o sorella affetti dalla malattia o un altro famigliare (in casi selezionati). Il decreto del 18 Novembre 2009 del Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali in merito a: Disposizioni in materia di conservazione di cellule staminali da sangue del cordone ombelicale per uso autologo-dedicato, decreta nell art. 2 al comma 2 che.. è consentita la conservazione di sangue da cordone per uso dedicato al neonato con patologia in atto al momento della nascita o evidenziata in epoca prenatale, o per uso dedicato a consanguineo con patologia in atto al momento della raccolta o pregressa, per la quale risulti scientificamente fondato e clinicamente appropriato l utilizzo di cellule staminali da sangue cordonale, previa presentazione di motivata documentazione clinico sanitaria rilasciata da parte di un medico specialista nel relativo ambito clinico, inoltre al comma 3..è altresì consentita la conservazione di sangue da cordone ombelicale per uso dedicato nel caso di famiglie a rischio di avere figli affetti da malattie geneticamente determinate per le quali risulti scientificamente Resoconto CRT

102 fondato e clinicamente appropriato l utilizzo di cellule staminali da sangue cordonale,.. al comma 7. può essere consentita nel caso di particolari patologie non ancora ricomprese nell elenco, ma per le quali sussistono compravate evidenze scientifiche di un possibile impiego di cellule staminali del sangue da cordone ombelicale anche nell ambito di sperimentazioni cliniche approvate secondo la normativa vigente previa presentazione di una documentazione rilasciata da un medico specialista nel relativo ambito clinico. L elenco delle indicazioni cliniche viene periodicamente aggiornato sulla base delle indicazioni fornite dal Centro Nazionale Trapianti (CNT) di concerto con il Centro Nazionale Sangue (CNS). In caso di particolari patologie non comprese nell elenco il responsabile della Banca autorizza la conservazione dopo aver sentito il parere di un apposito gruppo tecnico multidisciplinare coordinato dal Centro Nazionale Trapianti, con oneri a carico del Sistema Sanitario Nazionale. Non è consentita la conservazione del sangue cordonale ad uso personale per finalità diverse da quelle previste ai commi 2, 3 e 7 del presente articolo. Nel 2005 la Direzione della Banca ha promosso la stesura di un Documento sulle Indicazioni al Banking ad uso Intrafamiliare in collaborazione con i Responsabili ed i Referenti delle strutture di cura dei pazienti, in particolare: Divisioni di Oncologia, Ematologia, Immunologia, Trapianto di Midollo Osseo, Servizi di Consulenza Genetica e Diagnosi Prenatale, Coordinamento Regionale per i Trapianti. Nel 2006 è stata anche istituita una commissione per valutare, sulla base di tale documento, l eleggibilità alla raccolta di sangue placentare ad uso mirato da parte di coloro che ne abbiano fatto richiesta. Le unità con queste caratteristiche, criopreservate alla data del 31/12/2011, sono 322, di cui 16 utilizzate per trapianto. A partire dal 1997 si è evidenziato un graduale incremento di raccolte per famiglie a rischio di emoglobinopatia (per un eventuale futuro fratello malato). L incremento è ascrivibile da un lato all aumentata incidenza di tale patologia dovuta alle popolazioni immigrate e alla loro attitudine culturale di rifiutare la diagnosi prenatale, dall altro ad una maggiore percentuale di genitori che rifiutano l interruzione di gravidanza in caso di feto malato; tale rifiuto dipende dalla migliore qualità di vita dei pazienti talassemici e la possibilità di cura con il trapianto da fratello compatibile. Banking Autologo - Raccolta per esportazione La conservazione ad uso personale autologo in assenza di indicazioni non è raccomandata dalla comunità scientifica in quanto la probabilità media di usare il proprio sangue placentare è estremamente ridotta (0,001 %). Tale conservazione non è prevista in Italia e in molti paesi Europei, dove le Banche di Sangue Placentare gravano sulla Sanità Pubblica. E invece autorizzata l esportazione di campioni di sangue da cordone ombelicale per uso personale ai fini della loro conservazione presso banche operanti all estero secondo quanto previsto dall ordinanza ministeriale del 26 febbraio 2009 e dalla DGR n. 16/802 del 15/10/2010 della Regione Piemonte. Tutti i 31 punti nascita della Regione sono attivi per la raccolta di unità di sangue cordonale destinate all esportazione. La prima tabella riporta per ogni punto nascita, il numero dei parti del 2011 e l attività di raccolta del cordone per uso personale e solidaristico: la totalità delle sacche raccolte per l esportazione è imbancata presso le banche estere, mentre complessivamente solo il 23% delle unità raccolte per uso solidaristico è imbancato presso la banca regionale dopo aver superato i controlli di qualità relativi a volume e cellularità. Questi due parametri sono importanti ai fini dell utilizzo a scopo di trapianto, poiché è richiesta una quantità adeguata di cellule per ottenere un buon attecchimento del cordone trapiantato. 101 Resoconto CRT 2011

103 ATTIVITA DELLA BANCA ALLOGENICA NON FAMILIARE NEL 2011 UNITA UNITA RACCOLTE BANCA SELEZIONATE UNITA SCARTATE 1097 UNITA CONSEGNATE 5 ATTIVITA COMPLESSIVA DELLA BANCA ALLOGENICA NON FAMILIARE 9559 *Corrispondenti a 842 richieste di selezione Consegnate per trapianti (al 31/12/2011) Unità Raccolte Unità Imbancate Unità Validate Unità selezionate* Unità rilasciate 250 unità imbancate unità selezionate unità rilasciate Resoconto CRT

104 ATTIVITA' DI RACCOLTA CB PER PUNTO NASCITA NEL 2011 PUNTI NASCITA NASCITE CB USO CB USO SOLIDARISTICO RACCOLTE IMBANCATE AL A.S.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo Alessandria AL Ospedale Civile - Acqui Terme AL Ospedale San Giacomo - Novi Ligure AL Ospedale Santo Spirito - Casale Monferrato AL Ospedale SS. Antonio e Margherita - Tortona AT Ospedale Cardinal G. Massaia - Asti BI Ospedale Degli Infermi - Biella CN A.S.O. S. Croce e Carle - Cuneo CN Ospedale Maggiore SS. Annunziata - Savigliano CN Ospedale San Lazzaro - Alba CN Ospedale Santa Croce - Mondovi' NO A.O.U. Maggiore Della Carita' - Novara NO Istituto S.S. Trinita - Borgomanero TO A.O. Sant'Anna - Torino TO Ospedale Civico - Chivasso TO Ospedale Civile - Cuorgne' TO Ospedale Civile - Ivrea TO Ospedale Civile - Susa TO Ospedale Civile "E.Agnelli" - Pinerolo TO Ospedale Degli Infermi - Rivoli TO Ospedale Maggiore - Chieri TO Ospedale Maria Vittoria - Torino TO Ospedale Martini - Torino TO Ospedale Mauriziano Umberto I - Torino TO Ospedale San Lorenzo - Carmagnola TO Ospedale Santa Croce - Moncalieri TO Presidio Ospedaliero Riunito - Ciriè VB Ospedale San Biagio - Domodossola VB Stabilimento Ospedaliero Castelli - Verbania VC Ospedale Sant'Andrea - Vercelli VC Ospedale SS.Pietro e Paolo - Borgosesia VDA A.S.R. Ospedale U. Parini - Aosta ND ND TOTALE CB = Cord Bood UNITA' NUMERO CENTRO TRAPIANTO CONSEGNATE PER TRAPIANTO NEL FRANCIA - Lione - Strasburgo 1 SPAGNA - Santiago De Compostela 1 DANIMARCA - Copenaghen 1 GERMANIA - Gauting 103 Resoconto CRT 2011

105 ATTIVITA BANCA INTRAFAMILIARE - INDICAZIONI AL TRAPIANTO Futuro fratello malato Ricevente malato ATTIVITA GLOBALE BANCA INTRAFAMILIARE Trapiantate Imbancate Resoconto CRT

106 Paesi di PROVENIENZA delle coppie a rischio di EMOGLOBINOPATIA 7% 6% 1% 4% 1%1% 1% 4% Albania Algeria Angola 1% 5% Burkina Faso Cameroon 8% 1% 1% 5% 1% 4% Congo Costa d'avorio Ecuador Filippine Ghana Iran Marocco Nigeria 49% Pakistan Senegal Vietnam Zaire DISTRIBUZIONE 78 UNITA PER TRAPIANTO ALLOGENICO NON FAMILIARE RILASCIATE AL 31/12/2011 USA 23% Asia 3% Italia 22% Sud America 5% Resto d'europa 47% 105 Resoconto CRT 2011

107 Attività di immunogenetica L attività di immunogenetica è svolta dalla Struttura Complessa (SC) di Immunologia dei Trapianti dell Azienda Ospedaliero Universitaria San Giovanni Battista di Torino, che si articola in diversi laboratori: Laboratorio di Sierologia, Laboratorio di Biologia Molecolare (BM) in bassa risoluzione (LR), Laboratorio di BM in alta risoluzione (HR). Nel 2008 si è attivato anche il laboratorio per lo studio del microchimerismo dopo trapianto di CSE (Cellule Staminali Emopoietiche). Tipologia di esami eseguiti Le indagini di laboratorio si diversificano a secondo dei diversi programmi di trapianto, ed in particolare: - per il programma di trapianto di midollo osseo, l immunogenetica si occupa delle tipizzazioni tessutali (tipizzazioni HLA) di pazienti e familiari allo scopo di ricercare un donatore di midollo osseo completamente o parzialmente compatibile ed idoneo alla donazione: a questo fine, oltre alle tipizzazioni HLA abituali, vengono effettuati test funzionali di compatibilità come la ricerca dei precursori dei linfociti T citotossici (CTLp) oggi effettuate con tecnica ELISPOT e le tipizzazioni di polimorfismi minori. Dopo l esecuzione del trapianto, per determinarne l attecchimento, vengono effettuati, a scadenze predeterminate, test per la valutazione del chimerismo. Questi test si basano sull analisi di short tandem repeat (STR). Nel 2011 sono state eseguite 312 analisi di chimerismo. Per i pazienti per i quali non si trova un donatore idoneo in ambito familiare si provvede, su richiesta dei medici curanti, all attivazione di una ricerca tra i donatori iscritti all Italian Bone Marrow Donor Registry (IBMDR). A questo proposito la SC è sede del Registro Piemontese dei Donatori di Midollo Osseo afferenti all IBMDR. Organizza i Controlli di Qualità Regionali della tipizzazione e gestisce la fase finale del work-up di tutti i donatori di sangue midollare piemontesi che arrivano al prelievo. - per il programma di trapianto di organi solidi, l immunogenetica garantisce: - le tipizzazioni HLA dei donatori d organo e dei pazienti in attesa di trapianto solido (cuore, polmoni, fegato, pancreas e reni) - lo studio degli anticorpi anti-hla attraverso lo studio dei sieri dei pazienti iscritti in lista per trapianti di organi e/o tessuti, in cui viene ricercata la presenza di anticorpi linfocitotossici prima e dopo il trapianto. Per una più estesa identificazione degli anticorpi sono state introdotte nuove e più sensibili metodiche (Elisa e Luminex) - l esecuzione delle prove crociate tra il siero del paziente e le cellule del donatore (crossmatch) al momento del trapianto. Nel corso dell anno, inoltre, è stato avviato l utilizzo del test Immuknow della Cylex per il controllo della reattività immunologica dei pazienti trapiantati. Tale test si è dimostrato efficace nel rivelare stati di eccessiva immunosopppressione con rischi di complicanze infettive per i pazienti in terapia antirigetto. Sono stati eseguite 773 analisi nel Volumi di attività di immunogenetica I volumi di attività degli esami di Immunogenetica sono aumentati considerevolmente negli ultimi anni, anche in relazione al progetto di unificazione delle prestazioni nell ambito della Cittadella sanitaria. Il laboratorio di Immunologia dei Trapianti, nel corso del 2011, è rimasto l unico laboratorio dell A.O.U. Giovanni Battista di Torino a eseguire prestazioni di tipizzazione tissutale HLA. Anche i protocolli di indagine sono variati nel corso del tempo, aumentando e diminuendo quindi le diverse tipologie di tipizzazione. Vengono esaminati ogni anno più di 8000 sieri per la ricerca di anticorpi antitessuto. Un po meno della metà di essi viene anche esaminato nelle prove crociate di compatibilità (crossmatch). Le indagini di tipizzazione HLA sono quasi 6000 ogni anno. Se si valutano in Resoconto CRT

108 maggior dettaglio le diverse tipologie di tipizzazioni HLA [sierologica, molecolare a bassa risoluzione (LR) e molecolare ad alta risoluzione (HR)] si notano tuttavia delle interessanti differenze. Stanno infatti aumentando in maniera considerevole le tipizzazioni ad alta risoluzione, che constano ognuna di un certo numero di analisi di sequenze dei geni HLA. Questo fenomeno è da imputarsi essenzialmente all attività sui donatori di midollo osseo (+16%), e trova giustificazione sia dall aumento del numero dei donatori iscritti nei registri, e di conseguenza dal numero di trapianti allogenici da donatori non consanguinei (MUD) che si eseguono in Piemonte, sia dal continuo aumento degli alleli HLA conosciuti (ora sono più di 2000) n. crossmatch n. sieri studiati ^ 8344^ TIPIZZAZIONI HLA METODICA CATEGORIA pazienti per trapianto d organi pazienti per trapianto di midollo osseo donatori d organo e tessuti donatori di midollo osseo* SIEROLOGICA MOLECOLARE LR MOLECOLARE HR TOTALE SIEROLOGICA MOLECOLARE LR MOLECOLARE HR TOTALE SIEROLOGICA MOLECOLARE LR MOLECOLARE HR TOTALE SIEROLOGICA MOLECOLARE LR MOLECOLARE HR TOTALE altri studi *Inclusi i consanguinei e gli estranei ^Un siero studiato con 2 metodiche differenti viene conteggiato 2 volte N. tipizzazioni HLA N. sieri studiati per anticorpi anti-tessuto N. crossmatch eseguiti Resoconto CRT 2011

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110 Appendice

111 Appendice 1 SIT Sistema Informativo Trapianti Attivitàdi donazione * PMP Donatori effettivi 21, ,6 20, ,2 19,8 19,8 18,2 18,5 17,1 15, FONTE DATI: Dati Reports * Dati definitivi al 31 Dicembre 2011 SIT Sistema Informativo Trapianti Attivitàdi donazione * PMP Donatori Utilizzati 19, ,6 19,3 19,6 19,2 18,2 18,4 16,8 16,8 15,7 14,2 13,7 10, ,6 12,3 7,9 5,8 6, FONTE DATI: Dati Reports * Dati definitivi al 31 Dicembre 2011 SIT Sistema Informativo Trapianti Attività didonazioneper donazione regione Anno2010 vs 2011* PMP Donatori Utilizzati ,9 8,4 13,5 6,8 7,5 7, 10,5 9,8 14,4 12,7 7,,9 16,0 10,8 11,3 15,0 9,1 10,3 7,,8 10,0 26,7 21,8 19,2 24,1 21,8 21,8 28,0 28,2 29 9,4 25,6 19,2 21,0 20,3 29 9,1 20,1 22,4 37,4 35,7 33, CNT - Attività Nazionale FONTE DATI: Reports CIR * Dati definitivi al 31 Dicembre 2011 Resoconto CRT

112 SIT Sistema Informativo Trapianti Trapianto di RENE Attività ità per centro trapianti Incluse tutte le combinazioni 2011 FONTE DATI: Dati Reports Torino 95 Padova 70 Verona 67 Novara 63 Milano-Ni 55 Udine 55 Siena 55 Genova S. Mart. 55 Brescia 54 Cagliari 53 Milano-Pol. 51 Bologna 51 Varese 47 Treviso 43 Bari 43 Bergamo 42 Salerno 42 Firenze 40 Roma S.Camillo 38 Parma 37 Milano S.Raff. 36 CT Pol. 36 Pa Civico 36 Ancona 33 Rm Tor Vergata 33 Rm Cattolica 32 Pisa 31 Modena 29 Pavia 28 Rm Sapienza 25 Vicenza 25 Pa ISMETT 22 L'Aquila 18 Padova Ped. 17 Na Federico II 17 Reggio Calabria 14 Cosenza 13 Perugia 13 Rm B. Gesù 10 Lecce 9 Torino Ped. 6 Na Cardarelli 1 Sassari 1 SIT Sistema Informativo Trapianti Trapianto di FEGATO Attività ità per centro trapianti Incluse tutte le combinazioni Torino 137 Pisa 115 Bergamo 85 Padova 75 Bologna 71 Milano-Ni 71 Pa ISMETT 63 Milano-Pol 45 Na Cardarelli 43 Milano Tumori 36 Ancona 36 Modena 32 Udine 30 Cagliari 26 Bari 24 Rm Sapienza 22 Rm Tor Vergata 22 Rm S. Camillo 22 Verona 21 Rm Cattolica 19 Rm B. Gesù 13 Genova 11 FONTE DATI: Dati Reports SIT Sistema Informativo Trapianti Trapianto di CUORE Attività ità per centro trapianti Incluse tutte le combinazioni Bologna 32 Udine Torino Milano-Ni 23 Na Monaldi 23 Pavia 22 Padova 21 Bergamo 20 Verona 15 Siena 15 Rm S. Camillo 14 Rm B. Gesù 12 Pa ISMETT 12 Cagliari 10 Bari 5 Torino Ped 3 FONTE DATI: Dati Reports 111 Resoconto CRT 2011

113 Presentazione CNT - Attività Nazionale SIT Sistema Informativo Trapianti Trapianto di POLMONE Attività ità per centro trapianti Incluse tutte le combinazioni Torino 21 Padova Rm Sapienza 17 5 Bergamo 14 Pa ISMETT 14 Milano-Pol 11 Siena 9 Pavia 7 Bologna 5 Rm B. Gesù 2 Milano-Nig 1 FONTE DATI: Dati Reports SIT Sistema Informativo Trapianti Trapianto di PANCREAS Attività ità per centro trapianti Incluse tutte le combinazioni Pisa 18 Padova 10 Milano-S.Raff 9 Cagliari 4 Roma S. Camillo 4 Parma 3 Bergamo 2 Palermo Ismett 2 Milano-Ni 2 Bologna 1 Udine 1 Torino 1 CT Policlinico i 1 FONTE DATI: Dati Reports Resoconto CRT

114 SIT Sistema Informativo Trapianti Flussi Lista di attesa 1/1/2011 / /12/2011 Ingressi in lista nel periodo Fegato Pazienti iscritti al 1/12/2011 dal 1/1/2011 al 31/12/ TOTALE PAZIENTI nel periodo dal 1/1/2011 al 31/12/ Pazienti ancora iscritti al 31/12/2011 Pazienti USCITI DI LISTA Tempo medio di attesa dal 1/1/2011 al in lista: /12/2011 2,1 anni 1272 TRAPIANTI: 1019 Tempo media di attesa al trapianto: 0,57 anni ISL: 87,0% ISLT: 44,8% *ISL: numero TX/Numero iscritti inizio anno **ISLT: numero TX/(Numero iscritti inizio anno+ingressi) Altra causa: 91 DECESSI: 162 mortalità in lista: 7,13% *Dati al 26 Febbraio 2012 SIT Sistema Informativo Trapianti Flussi Lista di attesa 1/1/2011 / /12/2011 Rene Rene Pazienti iscritti al 1/1/2011 Ingressi in lista nel periodo dal 1/1/2011 al 31/12/ TOTALE PAZIENTI nel periodo dal 1/1/2011 al 31/12/ Tempo medio di attesa in lista: 2,8 anni Pazienti ancora iscritti al 31/12/ Pazienti USCITI DI LISTA dal 1/1/2011 al 31/12/ TRAPIANTI: 1541 Altra causa 407 Tempo media di attesa al trapianto: 2,16 anni ISL*: 23,2% 2% DECESSI: 162 ISLT**: 17,8% mortalità in lista: 1,87 % *ISL: numero TX/Numero iscritti inizio anno **ISLT: numero TX/(Numero iscritti inizio anno+ingressi) *Dati al 26 Febbraio Resoconto CRT 2011

115 Presentazione CNT - Attività Nazionale SIT Sistema Informativo Trapianti Flussi Lista di attesa 1/1/2011 / /12/2011 Cuore Pazienti iscritti al 1/12/ Ingressi in lista nel periodo dal 1/1/2011 al 31/12/ TOTALE PAZIENTI nel periodo dal 1/1/2011 al 31/12/ Pazienti ancora iscritti al 31/12/2011 Pazienti USCITI DI LISTA Tempo medio di attesa dal 1/1/2011 al /12/2011 in lista: 2,5 anni 410 TRAPIANTI: 278 Altra causa: 38 Tempo media di attesa al trapianto: 0,71 anni ISL: 39,1 % DECESSI: 94 ISLT: 24,3% mortalità in lista: 8,22% *ISL: numero TX/Numero iscritti inizio anno **ISLT: numero TX/(Numero iscritti inizio anno+ingressi) *Dati al 26 Febbraio 2012 SIT Sistema Informativo Trapianti Flussi Lista di attesa 1/1/2011 / /12/2011 Polmone Pazienti iscritti al 1/12/ Ingressi in lista nel periodo dal 1/1/2011 al 31/12/ TOTALE PAZIENTI nel periodo dal 1/1/2011 al 31/12/ Pazienti iscritti al 31/12/2011 Pazienti USCITI DI LISTA Tempo medio di attesa nel periodo dal 1/1/2011 in lista: 382 al 31/12/2011 2,12 anni 179 TRAPIANTI: 120 Tempo media di attesa al trapianto: 1,08 anni ISL: 34,9% ISL: 21,4% *ISL: numero TX/Numero iscritti inizio anno **ISLT: numero TX/(Numero iscritti inizio anno+ingressi) Altra causa: 2 DECESSI: 57 mortalità in lista: 10,2% *Dati al 26 Febbraio 2012 SIT Sistema Informativo Trapianti Flussi Lista di attesa 1/1/2011 / /12/2011 Pancreas Pazienti iscritti al 1/12/ Ingressi in lista nel periodo dal 1/1/2011 al 31/12/ TOTALE PAZIENTI nel periodo dal 1/1/2011 al 31/12/ Pazienti iscritti al 31/12/2011 Pazienti USCITI DI LISTA Tempo medio di attesa nel periodo dal 1/1/2011 in lista: 236 al 31/12/2011 3,58 anni 70 TRAPIANTI: 58 Tempo media di attesa al trapianto: 1,14 anni ISL: 24,2% ISLT: 18,9% *ISL: numero TX/Numero iscritti inizio anno **ISLT: numero TX/(Numero iscritti inizio anno+ingressi) Altra causa: 9 DECESSI: 3 mortalità in lista: 0,98% *Dati al 26 Febbraio 2012 Resoconto CRT

116

117 Appendice 2 Indici di qualità donazioni e prelievi Nell appendice 2 vengono presentati alcuni dei dati del programma di qualità del processo di donazione prelievo, che il Coordinamento Regionale Prelievi ha attivato dal Per ogni rianimazione piemontese vengono indicati: il primario, il coordinatore locale, i membri del gruppo di coordinamento, il numero di letti, il numero totale dei decessi avvenuti, suddivisi in morti cardiache e morti encefaliche, e l esito delle segnalazioni di morte encefalica: i prelievi eseguiti, le espressioni di volontà in vita, favorevoli o contrarie, ed i consensi o le opposizioni famigliari al prelievo. Viene inoltre indicato il rapporto tra le morti encefaliche segnalate e il numero di deceduti con diagnosi compatibile per evoluzione in morte encefalica, il cosiddetto BDI (brain death index). Si tratta di un dato di particolare interesse, perché il numero di deceduti con diagnosi compatibile per evoluzione in morte encefalica (cioè trauma cranico, accidente cerebrovascolare, postoperatorio neurochirurgico e coma postanossico) rappresenta la potenzialità donativa di ogni singola rianimazione in modo puntuale, indipendentemente dalle sue dimensioni e dal suo case mix; solo in quei soggetti, e non dai deceduti in toto, la morte avrebbe potuto essere una morte encefalica. Il rapporto tra quante morti encefaliche sono state segnalate e quante ne sarebbero potute avvenire, il BDI, raccolto sul piccolo numero di casi di ogni rianimazione, è ovviamente ancora poco significativo; esso tuttavia inizia ad assumere una certa rilevanza se considerato a livello regionale, ed a mano a mano che le casistiche delle singole rianimazioni verranno implementate con l aggregazione dei dati di più anni consecutivi, diventerà un indicatore attendibile dell efficienza del processo, in quanto tarato sul case mix specifico del reparto considerato. TO1 - OSPEDALE MARTINI NUOVO - TORINO Totale POSTI LETTO 216 Primario Rianimazione: L. Parigi Coordinatore Locale: R. Barbero Componenti Gruppo: M. Fammartino, R. Caponi, A. Rigano, G. Castronuovo, G.P. Prioli, F. Zurlo, M. Mezzanotte Totale decessi rianimazione 56 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 9 Decessi encefalici 3 Decessi cardiaci 53 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 3/9 = 33,0% Commissioni concluse/decessi Encefalici 3/3 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari 1 TOTALE 1 TOTALE 2 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1 n. donatori cornea 13 = 2,7% n. decessi encefalici 3 = 0,6% decessi tot H 483 decessi tot H 483 n.decessi encefalici 3 = 5,4% n. totale donatori 1 = 1,8% decessi tot rianimazione 56 decessi tot rianimazione 56 n. decessi encefalici 3 = 33,3% n. decessi encefalici 3 = 0,5 decessi con diagnosi compatibile 9 n. posti letto rianimazione 6 Resoconto CRT

118 TO2 - OSPEDALE M. VITTORIA - TORINO Totale POSTI LETTO 269 Primario Rianimazione: E.P. Manno Coordinatore Locale: E.P. Manno Componenti Gruppo: A. Brunetti, L. Faccio, S. Mossio, A.L. Calamai, V. Serafin, A.M. Sorice Totale decessi rianimazione 61 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 12 Decessi encefalici 4 Decessi cardiaci 57 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 4/12 = 33,0% Commissioni concluse/decessi Encefalici 4/4 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE 1 TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1 n. donatori cornea 3 = 0,5% n. decessi encefalici 4 = 0,6% decessi tot H 663 decessi tot H 663 n.decessi encefalici 4 = 6,6% n. totale donatori 1 = 1,6% decessi tot rianimazione 61 decessi tot rianimazione 61 n. decessi encefalici 4 n. decessi encefalici 4 decessi con diagnosi compatibile 12 = 33,3% n. posti letto rianimazione 6 = 0,7 3 non idonei a priori TO2 - OSPEDALE G. BOSCO - TORINO Totale POSTI LETTO H 324 Primario Rianimazione: S. Livigni Coordinatore Locale: M. Vergano Componenti Gruppo: W. Declame, L. Maina, I. Finiguerra, S. Sutera, R. Garavello, A. Sciascia, G. Martucci, A. Fonsato, M. Vittone, D. Bertolino Totale decessi rianimazione 88 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 42 Decessi encefalici 20 Decessi cardiaci 68 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 20/42 = 47,6% Commissioni concluse/decessi Encefalici 20/20 = 100% Volontà favorevole in vita 3 Opposizioni in vita 5 Volontà espressa da familiari 5 Opposizioni familiari 5 TOTALE 8 TOTALE 10 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 8 n. donatori cornea 25 = 3,1% n. decessi encefalici 20 = 2,5% decessi tot H 815 decessi tot H 815 n.decessi encefalici 20 = 22,7% n. totale donatori 8 = 0,1 decessi tot rianimazione 88 decessi tot rianimazione 88 n. decessi encefalici 20 = 47,6% n. decessi encefalici 20 = 1,7 decessi con diagnosi compatibile 42 n. posti letto rianimazione 12 2 non idonei a priori 117 Resoconto CRT 2011

119 Indici qualità donazioni e prelievi TO3 - OSPEDALE RIUNITI - RIVOLI Totale POSTI LETTO 215 Primario Rianimazione: B. Barberis Coordinatore Locale: M. Parlanti Componenti Gruppo: G. Droetto, D. Minniti, M.L. Batti, S.C. Guiotto, C. Conti, A.Giorda, C. Lodo, F. Bonino M. Garbuglia, S. Mossola Totale decessi rianimazione 53 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 13 Decessi encefalici 6 Decessi cardiaci 47 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 6/13 = 46,2% Commissioni concluse/decessi Encefalici 6/6 = 100% Volontà favorevole in vita 2 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 4 Opposizioni familiari - TOTALE 6 TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 6 n. donatori cornea 2 = 0,6% n. decessi encefalici 6 = 1,7% decessi tot H 347 decessi tot H 347 n.decessi encefalici 6 = 11,3% n. totale donatori 6 = 11,3% decessi tot rianimazione 53 decessi tot rianimazione 53 n. decessi encefalici 6 = 46,2% n. decessi encefalici 6 = 1,5 decessi con diagnosi compatibile 13 n. posti letto rianimazione 4 TO3 - OSPEDALE E. AGNELLI - PINEROLO Totale POSTI LETTO 285 Primario Rianimazione: M. Pastorelli Coordinatore Locale: P. Vigliani Componenti Gruppo: V. Faure Rolland, A. Prone, B. Nucci, E. Tosco, R. Buonomo, R. Passerò, M.R. Guglielmet, M. Marina Totale decessi rianimazione 60 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 27 Decessi encefalici 11 Decessi cardiaci 49 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 11/27 = 40,7% Commissioni concluse/decessi Encefalici 11/11 = 100% Volontà favorevole in vita 2 Opposizioni in vita 2 Volontà espressa da familiari 3 Opposizioni familiari 4 TOTALE 5 TOTALE 6 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 5 n. donatori cornea 9 = 1,5% n. decessi encefalici 11 = 1,9% decessi tot H 588 decessi tot H 588 n.decessi encefalici 11 = 18,3% n. totale donatori 5 = 8,3% decessi tot rianimazione 60 decessi tot rianimazione 60 n. decessi encefalici 11 = 40,7% n. decessi encefalici 11 = 1,8 decessi con diagnosi compatibile 27 n. posti letto rianimazione 6 Resoconto CRT

120 TO4 - OSPEDALE CIVILE - CIRIE Totale POSTI LETTO 248 Primario Rianimazione: G. Roberti Coordinatore Locale: P. Giuliano Componenti Gruppo: R. Rubino, S. Savoldi, L. Chiadò Piat, G. D Amico, M.C. De Abate, C. Cappelletti, M.R. Cornaglia, G. Meneghin, D. Papurello Totale decessi rianimazione 29 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 5 Decessi encefalici 4 Decessi cardiaci 25 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 4/5 = 80,0% Commissioni concluse/decessi Encefalici 4/4 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari 1 TOTALE 3 TOTALE 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 3 n. donatori cornea 10 = 2,2% n. decessi encefalici 4 = 0,9% decessi tot H 462 decessi tot H 462 n.decessi encefalici 4 = 13,8% n. totale donatori 3 = 10,3% decessi tot rianimazione 29 decessi tot rianimazione 29 n. decessi encefalici 4 = 80,0% n. decessi encefalici 4 = 0,7 decessi con diagnosi compatibile 5 n. posti letto rianimazione 6 TO4 - OSPEDALE CIVICO - CHIVASSO Totale POSTI LETTO 216 Primario Rianimazione: E. Castenetto Coordinatore Locale: M. Blefari Componenti Gruppo: B. Scapino, A. Palmas, A. Girardi, A. Pavan, G. Padulano, G. Reato, P. Ricciardi Totale decessi rianimazione 51 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 13 Decessi encefalici 3 Decessi cardiaci 48 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 3/13 = 23,1% Commissioni concluse/decessi Encefalici 3/3 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari - TOTALE 2 TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 2 n. donatori cornea 6 = 0,9% n. decessi encefalici 3 = 0,4% decessi tot H 682 decessi tot H 682 n.decessi encefalici 3 = 5,9% n. totale donatori 2 = 3,9% decessi tot rianimazione 51 decessi tot rianimazione 51 n. decessi encefalici 3 = 23,1% n. decessi encefalici 3 = 0,6 decessi con diagnosi compatibile 13 n. posti letto rianimazione 5 1 non idoneo a priori 119 Resoconto CRT 2011

121 Indici qualità donazioni e prelievi TO4 - OSPEDALE CIVILE - IVREA Totale POSTI LETTO 204 Primario Rianimazione: E. Castenetto Coordinatore Locale: P. Ramello Componenti Gruppo: P. Sasso, A. Petrachi, M. Liccardi Totale decessi rianimazione 73 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 17 Decessi encefalici - Decessi cardiaci 73 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 0/17 = - Commissioni concluse/decessi Encefalici - = - Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE - TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI - n. donatori cornea 3 = 2,2% n. decessi encefalici - = - decessi tot H 501 decessi tot H 501 n.decessi encefalici - n. totale donatori - = - decessi tot rianimazione 73 decessi tot rianimazione 73 n. decessi encefalici - n. decessi encefalici - = - decessi con diagnosi compatibile 17 n. posti letto rianimazione 7 = - = - TO5 - OSPEDALE MAGGIORE - CHIERI Totale POSTI LETTO 133 Primario Rianimazione: A. Mastroianni Coordinatore Locale: F. Muccio Componenti Gruppo: G. Albry, S. Testa/A. Pessione, A. Ballerini, M. De Mattei/A. Bonzanino, I. Di Gianni, R. Lasagna/F. Nebbia, P. Perrone, C. Vuocolo, P. Di Gerolamo Totale decessi rianimazione 35 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 2 Decessi encefalici 2 Decessi cardiaci 33 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 2/2 = 100% Commissioni concluse/decessi Encefalici 2/2 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari - TOTALE 1 TOTALE 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1 n. donatori cornea 6 n. decessi encefalici 2 = 1,4% decessi tot H 436 decessi tot H 436 n.decessi encefalici 2 n. totale donatori 1 = 5,7% decessi tot rianimazione 35 decessi tot rianimazione 35 = 0,5% = 2,9% n. decessi encefalici 2 = 100,0% n. decessi encefalici 2 = 0,5 decessi con diagnosi compatibile 2 n. posti letto rianimazione 4 Resoconto CRT

122 TO5 - OSPEDALE SANTA CROCE - MONCALIERI Totale POSTI LETTO 161 Primario Rianimazione: P. Buffa Coordinatore Locale: F. Muccio Componenti Gruppo: G. Albry, S. Testa/A. Pessione, A. Ballerini, M. De Mattei/A. Bonzanino, I. Di Gianni, R. Lasagna/F. Nebbia, P. Perrone, C. Vuocolo, P. Di Gerolamo Totale decessi rianimazione 28 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 2 Decessi encefalici - Decessi cardiaci 28 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 0/2 = - Commissioni concluse/decessi Encefalici - = - Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE - TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI - n. donatori cornea - n. decessi encefalici - = - = - decessi tot H 411 decessi tot H 411 n.decessi encefalici - n. totale donatori - = - decessi tot rianimazione 28 decessi tot rianimazione 28 = - n. decessi encefalici - n. decessi encefalici - = - decessi con diagnosi compatibile 2 n. posti letto rianimazione 4 = - VC - OSPEDALE SANT ANDREA - VERCELLI Totale POSTI LETTO 269 Primario Rianimazione: P. Navalesi Coordinatore Locale: C. Fontaneto Componenti Gruppo: R. Boschetti, P. Colombo, T. Ferraris, C. Sartore, S. Nazario, C. Scianguetta Totale decessi rianimazione 75 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 13 Decessi encefalici 5 Decessi cardiaci 70 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 5/13 = 39% Commissioni concluse/decessi Encefalici 5/5 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari 2 TOTALE 3 TOTALE 2 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 3 n. donatori cornea 3 = 0,5% n. decessi encefalici 5 = 0,9% decessi tot H 575 decessi tot H 575 n.decessi encefalici 5 = 6,7% n. totale donatori 3 = 4,0% decessi tot rianimazione 75 decessi tot rianimazione 75 n. decessi encefalici 5 n. decessi encefalici 5 = 39% decessi con diagnosi compatibile 13 n. posti letto rianimazione 9 = 0,6 121 Resoconto CRT 2011

123 Indici qualità donazioni e prelievi BI - OSPEDALE DEGLI INFERMI - BIELLA Totale POSTI LETTO 400 Primario Rianimazione: C. Pissaia Coordinatore Locale: D. Peracchio Componenti Gruppo: R. Cappelletti, F. D Aloia, E. Spagarino Totale decessi rianimazione 71 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 20 Decessi encefalici 9 Decessi cardiaci 62 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 9/20 = 45,0% Commissioni concluse/decessi Encefalici 9/9 = 100% Volontà favorevole in vita 3 Opposizioni in vita 2 Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari 1 TOTALE 5 TOTALE 3 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 5 n. donatori cornea 3 = 0,4% n. decessi encefalici 9 = 1,2% decessi tot H 742 decessi tot H 742 n.decessi encefalici 9 = 12,7% n. totale donatori 4 = 5,6% decessi tot rianimazione 71 decessi tot rianimazione 71 n. decessi encefalici 9 = 45,0% n. decessi encefalici 9 = 1,1 decessi con diagnosi compatibile 20 n. posti letto rianimazione 8 1 non idoneo a priori 1 effettivo non utilizzato NO - OSPEDALE SS. TRINITÀ - BORGOMANERO Totale POSTI LETTO 222 Primario Rianimazione: E. Moretti Coordinatore Locale: A.L. Pistocchini Componenti Gruppo: A. Bartoccini, V. Belloli, L.P. Zanetta, E. Ragazzoni, D. Kozel Totale decessi rianimazione 32 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 8 Decessi encefalici 2 Decessi cardiaci 30 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 2/8 = 25,0% Commissioni concluse/decessi Encefalici 2/2 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari - TOTALE 1 TOTALE 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1 n. donatori cornea 3 = 0,9% n. decessi encefalici 2 = 0,6% decessi tot H 343 decessi tot H 343 n.decessi encefalici 2 = 6,3% n. totale donatori 1 = 3,1% decessi tot rianimazione 32 decessi tot rianimazione 32 n. decessi encefalici 2 = 25,0% n. decessi encefalici 2 = 0,3 decessi con diagnosi compatibile 8 n. posti letto rianimazione 6 Resoconto CRT

124 VCO - OSPEDALE CASTELLI - VERBANIA Totale POSTI LETTO 159 Primario Rianimazione: C. Maestrone Coordinatore Locale: P. Toscano Componenti Gruppo: V. Trotta, S. Raffa, R. Lembo, M. Bassi, P. Martinelli, M. Giani, I. Poggese Totale decessi rianimazione 43 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 5 Decessi encefalici 1 Decessi cardiaci 42 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 1/5 = 20,0% Commissioni concluse/decessi Encefalici 1/1 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari TOTALE 1 TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1 n. donatori cornea - n. decessi encefalici 1 = - decessi tot H 218 decessi tot H 218 = 0,5% n.decessi encefalici 1 = 2,3% n. totale donatori 1 = 2,3% decessi tot rianimazione 43 decessi tot rianimazione 43 n. decessi encefalici 1 = 20,0% n. decessi encefalici 1 = 0,3 decessi con diagnosi compatibile 5 n. posti letto rianimazione 3 VCO - OSPEDALE SAN BIAGIO - DOMODOSSOLA Totale POSTI LETTO 135 PPrimario Rianimazione: C. Maestrone Coordinatore Locale: P. Toscano Componenti Gruppo: V. Trotta, S. Raffa, R. Lembo, M. Bassi, P. Martinelli, M. Giani, I. Poggese Totale decessi rianimazione 57 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 15 Decessi encefalici 7 Decessi cardiaci 50 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 7/15 = 46,7% Commissioni concluse/decessi Encefalici 7/7 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 5 Opposizioni familiari 1 TOTALE 6 TOTALE 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 5* n. donatori cornea 2 = 0,9% n. decessi encefalici 7 = 3,1% decessi tot H 228 decessi tot H 228 n.decessi encefalici 7 = 12,3% n. totale donatori 5 = 8,8% decessi tot rianimazione 57 decessi tot rianimazione 57 n. decessi encefalici 7 = 46,7% n. decessi encefalici 7 decessi con diagnosi compatibile 15 n. posti letto rianimazione 4 = 1,8 1 non idoneo al prelievo 123 Resoconto CRT 2011

125 Indici qualità donazioni e prelievi CN1 - OSPEDALE CIVILE - MONDOVI Totale POSTI LETTO 176 Primario Rianimazione: G. Viglietti Coordinatore Locale: M. Salvatico Componenti Gruppo: P. Ermini, F. Fiorelli, C. Muzzulini, F. Acquarone, S. Regis Totale decessi rianimazione 35 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 3 Decessi encefalici 2 Decessi cardiaci 33 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 2/3 = 66,7% Commissioni concluse/decessi Encefalici 2/2 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari 1 TOTALE 1 TOTALE 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1 n. donatori cornea 13 = 4,5% n. decessi encefalici 2 = 0,7% decessi tot H 288 decessi tot H 288 n.decessi encefalici 2 = 5,7% n. totale donatori 1 = 2,9% decessi tot rianimazione 35 decessi tot rianimazione 35 n. decessi encefalici 2 = 66,7% n. decessi encefalici 2 = 0,3 decessi con diagnosi compatibile 3 n. posti letto rianimazione 6 CN1 - OSPEDALE SS. ANNUNZIATA - SAVIGLIANO Totale POSTI LETTO 271 Primario Rianimazione: G. Vai Coordinatore Locale: P. Portolese Componenti Gruppo: G. Guano, C. Bianco, M. Giordanengo, A. Milanesio, G. Pessina, A. Campagnaro, D. Pesce Totale decessi rianimazione 25 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 2 Decessi encefalici - Decessi cardiaci 25 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 0/2 = - Commissioni concluse/decessi Encefalici - = - Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE - TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI - n. donatori cornea 8 = 3,6% n. decessi encefalici - = - decessi tot H 225 decessi tot H 225 n.decessi encefalici - n. totale donatori - = - decessi tot rianimazione 25 decessi tot rianimazione 25 n. decessi encefalici - n. decessi encefalici - = - decessi con diagnosi compatibile 2 n. posti letto rianimazione 6 = - = - Resoconto CRT

126 CN1 - OSPEDALE CIVILE - SALUZZO Totale POSTI LETTO 130 Primario Rianimazione: G. Garelli Coordinatore Locale: P. Portolese Componenti Gruppo: G. Guano, C. Bianco, M. Giordanengo, A. Milanesio, G. Pessina, A. Campagnaro,D. Pesce Totale decessi rianimazione 15 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 4 Decessi encefalici - Decessi cardiaci 15 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 0/4 = - Commissioni concluse/decessi Encefalici - = - Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE - TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI - n. donatori cornea - n. decessi encefalici - = - = - decessi tot H 333 decessi tot H 333 n.decessi encefalici - - n. totale donatori - = decessi tot rianimazione 15 decessi tot rianimazione 15 = - n. decessi encefalici - n. decessi encefalici - - = - = decessi con diagnosi compatibile 4 n. posti letto rianimazione 4 CN2 - OSPEDALE S. LAZZARO - ALBA Totale POSTI LETTO 219 Primario Rianimazione: G. Massano Coordinatore Locale: G. Carlidi Componenti Gruppo: V. Venturino, G. Lanza, M. Verney, C. Porro, E. Ravera, G. Massano, L. Porta Totale decessi rianimazione 33 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 7 Decessi encefalici 7 Decessi cardiaci 26 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 7/7 = 100,0% Commissioni concluse/decessi Encefalici 7/7 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari 3 TOTALE 3 TOTALE 4 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 3 n. donatori cornea 5 n. decessi encefalici 7 = 1,4% decessi tot H 348 decessi tot H 348 = 2,0% n.decessi encefalici 7 = 21,2% n. totale donatori 3 = 9,1% decessi tot rianimazione 33 decessi tot rianimazione 33 n. decessi encefalici 7 = 100,0% n. decessi encefalici 7 = 1,4 decessi con diagnosi compatibile 7 n. posti letto rianimazione Resoconto CRT 2011

127 Indici qualità donazioni e prelievi AT - OSPEDALE CIVILE - ASTI Totale POSTI LETTO 467 Primario Rianimazione: S. Cardellino Coordinatore Locale: G. Sciuto Componenti Gruppo: S. Cardellino, D. Ciaceri, S. Perno, M. Musso, V. Vaia, M. Beghin, E. Biase Totale decessi rianimazione 95 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 10 Decessi encefalici 4 Decessi cardiaci 91 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 4/10 = 40,0% Commissioni concluse/decessi Encefalici 4/4 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari - TOTALE 2 TOTALE 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 2 n. donatori cornea 9 = 0,8% n. decessi encefalici 4 = 0,4% decessi tot H 1104 decessi tot H 1104 n.decessi encefalici 4 = 4,2% n. totale donatori 2 = 2,1% decessi tot rianimazione 95 decessi tot rianimazione 95 n. decessi encefalici 4 = 40,0% n. decessi encefalici 4 = 0,5 decessi con diagnosi compatibile 10 n. posti letto rianimazione 8 1 non idoneo a priori AL - OSPEDALE SS. ANTONIO E MARGHERITA - TORTONA Totale POSTI LETTO 172 Primario Rianimazione: G. Pettazzi Coordinatore Locale: G. Raggi Componenti Gruppo: M. Bensi, G. Pettazzi, S. Grandi Totale decessi rianimazione 39 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 6 Decessi encefalici 4 Decessi cardiaci 35 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 4/6 = 66,7% Commissioni concluse/decessi Encefalici 4/4 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari - TOTALE 3 TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 3 n. donatori cornea - n. decessi encefalici 4 = - decessi tot H 316 decessi tot H 316 = 1,3% n.decessi encefalici 4 = 10,3% n. totale donatori 2 = 5,1% decessi tot rianimazione 39 decessi tot rianimazione 39 n. decessi encefalici 4 = 66,7% n. decessi encefalici 4 = 0,7 decessi con diagnosi compatibile 6 n. posti letto rianimazione 6 1 non idoneo a priori - 1 effettivo non utilizzato Resoconto CRT

128 AL - OSPEDALE S. SPIRITO - CASALE M.TO Totale POSTI LETTO 231 Primario Rianimazione: F. Ricagni Coordinatore Locale: A. Pellerino Componenti Gruppo: C. Bertazzo, R. D Aprile, P. Del Nero, M. Galletti, G. Parovina, A. Ferraris, A. Mariano, C. Grivetto, S. Muratore, C. Perugini, P. Aceto, M. DeGiovanni, L. Marongiu, I. Biolcati, M. Franzolin Totale decessi rianimazione 74 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 10 Decessi encefalici 3 Decessi cardiaci 71 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 3/10 = 30,0% Commissioni concluse/decessi Encefalici 3/3 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari 2 TOTALE - TOTALE 2 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI - n. donatori cornea 15 = 2,1% n. decessi encefalici 3 = 0,4% decessi tot H 717 decessi tot H 717 n.decessi encefalici 3 = 4,1% n. totale donatori - = - decessi tot rianimazione 74 decessi tot rianimazione 74 n. decessi encefalici 3 = 30,0% n. decessi encefalici 3 = 0,5 decessi con diagnosi compatibile 10 n. posti letto rianimazione 6 1 non idoneo a priori AL - OSPEDALE CIVILE - ACQUI TERME Totale POSTI LETTO H 121 Primario Rianimazione: R. Mannoni Coordinatore Locale: P. Bacigalupo Componenti Gruppo: V. Balestero Totale decessi rianimazione 36 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 2 Decessi encefalici 0 Decessi cardiaci 36 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 0/2 = 0,0% Commissioni concluse/decessi Encefalici - = - Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE - TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI - n. donatori cornea 6 = 2,1% n. decessi encefalici - = - decessi tot H 289 decessi tot H 289 n.decessi encefalici - n. totale donatori - = - decessi tot rianimazione 36 decessi tot rianimazione 36 n. decessi encefalici - n. decessi encefalici - = - decessi con diagnosi compatibile 2 n. posti letto rianimazione 4 = - = Resoconto CRT 2011

129 Indici qualità donazioni e prelievi AL - OSPEDALE SAN GIACOMO - NOVI LIGURE Totale POSTI LETTO 183 Primario Rianimazione: D. Barella Coordinatore Locale: V. Balestero Componenti Gruppo: P. Bacigalupo Totale decessi rianimazione 32 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 3 Decessi encefalici - Decessi cardiaci 32 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 0/3 = - Commissioni concluse/decessi Encefalici - = - Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE - TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI - n. donatori cornea 3 = 0,8% n. decessi encefalici - = - decessi tot H 393 decessi tot H 393 n.decessi encefalici - n. totale donatori - = - decessi tot rianimazione 32 decessi tot rianimazione 32 n. decessi encefalici - n. decessi encefalici - = - decessi con diagnosi compatibile 3 n. posti letto rianimazione 6 = - = - A.O. SS. ANTONIO E BIAGIO E C. ARRIGO ALESSANDRIA Totale POSTI LETTO 446 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI - n. donatori cornea 5 = 0,6% n. decessi encefalici 15 = 1,8% decessi tot H 825 decessi tot H 825 n.decessi encefalici 15 n. totale donatori 10 = 18,1% = 12,0% decessi tot rianimazione 83 decessi tot rianimazione 83 n. decessi encefalici 15 n. decessi encefalici 15 = 71,4% = 0,9 decessi con diagnosi compatibile 21 n. posti letto rianimazione 16 A.O. SS. ANTONIO E BIAGIO E C. ARRIGO ALESSANDRIA RIANIMAZIONE GENERALE Primario Rianimazione generale : N. Vivaldi Coordinatore Locale: N. Vivaldi Componenti Gruppo: L. Ruiz, V. Bonato, P. Della Pietra, V. Aceto Totale decessi rianimazione 59 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 19 Decessi encefalici 14 Decessi cardiaci 45 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 14/19 = 73,7% Commissioni concluse/decessi Encefalici 14/14 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari 9 Opposizioni familiari 2 TOTALE 10 TOTALE 3 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 10 1 non idoneo a priori Resoconto CRT

130 A.O. SS. ANTONIO E BIAGIO E C. ARRIGO ALESSANDRIA - T.I. CARDIO CHIRURGICA Primario CardioRianimazione : A. Pergolo Coordinatore Locale: N. Vivaldi Componenti Gruppo: L. Ruiz, V. Bonato, P. Della Pietra, V. Aceto Totale decessi rianimazione 24 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 2 Decessi encefalici 1 Decessi cardiaci 23 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 1/2 = 50% Commissioni concluse/decessi Encefalici 1/1 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE 1* TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI - 1 non idoneo al prelievo A.O. SS. ANTONIO E BIAGIO E C. ARRIGO ALESSANDRIA OSPEDALE INFANTILE Primario Rianimazione: F. Racca Coordinatore Locale: N. Vivaldi Componenti Gruppo: L. Ruiz, V. Bonato, P. Dellapietra, V. Aceto Totale POSTI LETTO 72 Totale decessi rianimazione 6 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile - Decessi encefalici - Decessi cardiaci 6 Decessi encefalici/diagnosi compatibile - = - Commissioni concluse/decessi Encefalici - = - Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE - TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI - n. donatori cornea - n. decessi encefalici - = - = - decessi tot H 11 decessi tot H 11 n.decessi encefalici - n. totale donatori - = - = - decessi tot rianimazione 6 decessi tot rianimazione 6 n. decessi encefalici - n. decessi encefalici - = - = - decessi con diagnosi compatibile - n. posti letto rianimazione Resoconto CRT 2011

131 Indici qualità donazioni e prelievi A.S.O. SAN CROCE E CARLE CUNEO Totale POSTI LETTO 654 Primario Rianimazione: G. Cornara Primario CardioRianimazione: A. Locatelli Coordinatore Locale: G. Maggiorotto Componenti Gruppo: A. Garibaldi, P. Indemini, E. Azzan, P. Pellegrino, C. Guidoni, D. Isnardi, R. Lerda Totale decessi rianimazione 87 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 32 Decessi encefalici 15 Decessi cardiaci 72 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 15/32 = 46,9% Commissioni concluse/decessi Encefalici 14/15 = 93% Volontà favorevole in vita 4 Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari 6 Opposizioni familiari 2 TOTALE 10 TOTALE 3 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 9 n. donatori cornea 5 = 0,6% n. decessi encefalici 15 = 1,7% decessi tot H 874 decessi tot H 874 n.decessi encefalici 15 = 17,2% n. totale donatori 9 = 10,3% decessi tot rianimazione 87 decessi tot rianimazione 87 n. decessi encefalici 15 = 46,9% n. decessi encefalici 15 = 1,2 decessi con diagnosi compatibile 32 n. posti letto rianimazione 13 1 non idoneo a priori 1 arresto cardiaco 1 non idoneo al prelievo A.O.U. MAGGIORE DELLA CARITA DI NOVARA Totale POSTI LETTO 625 Primario Rianimazione generale: F. Della Corte Primario T.I. Cardio Chirurgica: C. Monaco Coordinatore Locale: L. Cancelliere Componenti Gruppo: P.P. Caimmi, G. Bompan, R. Garone, R. Torchio, MC. Barbè, F. Capuzzi, M. Pavani, M.T. Campailla Totale decessi rianimazione 193 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 77 Decessi encefalici 42 Decessi cardiaci 151 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 42/77 = 54,5% Commissioni concluse/decessi Encefalici 41/42 = 97,6% Volontà favorevole in vita 3 Opposizioni in vita 10 Volontà espressa da familiari 17 Opposizioni familiari 5 TOTALE 20 TOTALE 15 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 20 n. donatori cornea 26 = 2,9% n. decessi encefalici 42 = 4,6% decessi tot H 910 decessi tot H 910 n.decessi encefalici 42 = 21,8% n. totale donatori 20 = 10,4% decessi tot rianimazione 193 decessi tot rianimazione 193 n. decessi encefalici 42 = 54,5% n. decessi encefalici 42 = 3,0 decessi con diagnosi compatibile 77 n. posti letto rianimazione 14 4 non idonei a priori - 1 non idoneo durante osservazione 2 arresti cardiaci (ci cui 1 ad osservazione già conclusa) Resoconto CRT

132 A.O.U. SAN LUIGI GONZAGA DI ORBASSANO Totale POSTI LETTO 343 Primario Rianimazione: G. Radeschi Coordinatore Locale: M. Monterossi Componenti Gruppo: E. Erovigni, E. Gatti, M. Iudicello, P. Sega, A. Fraternali, R. Vacchelli Totale decessi rianimazione 66 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 4 Decessi encefalici 4 Decessi cardiaci 62 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 4/4 = 100,0% Commissioni concluse/decessi Encefalici 4/4 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari 1 TOTALE 3 TOTALE 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 3 n. donatori cornea 5 n. decessi encefalici 4 = 0,7% decessi tot H 765 decessi tot H 765 n.decessi encefalici 4 n. totale donatori 3 = 6,1% decessi tot rianimazione 66 decessi tot rianimazione 66 = 0,5% = 4,5% n. decessi encefalici 4 = 100,0% n. decessi encefalici 4 = 0,7 decessi con diagnosi compatibile 4 n. posti letto rianimazione 6 A.S.O. C.T.O./C.R.F./M.ADELAIDE TORINO Totale POSTI LETTO 294 Primario Rianimazione: M. Berardino Coordinatore Locale: S. Boifava Componenti Gruppo: P. Costa, M. Seminario, C. Tavoso, G. Triolo, A. Barale, L. Gilardi Totale decessi rianimazione 47 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 34 Decessi encefalici 29 Decessi cardiaci 18 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 29/34 = 85,3% Commissioni concluse/decessi Encefalici 29/29 = 100% Volontà favorevole in vita 6 Opposizioni in vita 5 Volontà espressa da familiari 8 Opposizioni familiari 4 TOTALE 14 TOTALE 9 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 14 n. donatori cornea 6 n. decessi encefalici 29 = 3,8% decessi tot H 159 decessi tot H 159 = 18,2% n.decessi encefalici 29 = 61,7% n. totale donatori 14 = 29,8% decessi tot rianimazione 47 decessi tot rianimazione 47 n. decessi encefalici 29 = 85,3% n. decessi encefalici 29 = 2,1 decessi con diagnosi compatibile 34 n. posti letto rianimazione 14 5 non idonei a priori 1 non idoneo durante osservazione 131 Resoconto CRT 2011

133 Indici qualità donazioni e prelievi A.S.R. OSPEDALE REGIONALE DI AOSTA Totale POSTI LETTO 421 Primario Rianimazione: E. Visetti Coordinatore Locale: M. Meucci Componenti Gruppo: E. Visetti, P. Foletto, P. Calò, M. Gianni, M. Sarboraria, P. Torti, G. Paternoster, S. Calì Totale decessi rianimazione 80 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 19 Decessi encefalici 1 Decessi cardiaci 79 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 1/19 = 5,3% Commissioni concluse/decessi Encefalici 1/1 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari - TOTALE 1 TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1 n. donatori cornea 9 n. decessi encefalici 1 = 1,3% = 0,1% decessi tot H 697 decessi tot H 697 n.decessi encefalici 1 n. totale donatori 1 = 1,3% = 1,3% decessi tot rianimazione 80 decessi tot rianimazione 80 n. decessi encefalici 1 n. decessi encefalici 1 = 5,3% = 0,1 decessi con diagnosi compatibile 19 n. posti letto rianimazione 10 A.S.O. MAURIZIANO - TORINO Totale POSTI LETTO 402 Primario Rianimazione generale: V. Segala Primario T.I. Cardio Chirurgica: C. Verdecchia Coordinatore Locale: I.Vigna Componenti Gruppo: V. Segala, M. Arobio, C. Labate, P. Biolino, G. Mennuti, A. Pracca, L. Scirelli, P. Tomasella, A.G. Trentalange Totale decessi rianimazione 73 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 13 Decessi encefalici 2 Decessi cardiaci 71 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 2/13 = 15,4% Commissioni concluse/decessi Encefalici 1/2 = 50% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari 1 TOTALE - TOTALE 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI - n. donatori cornea 5 n. decessi encefalici 2 = 0,8% = 0,3% decessi tot H 637 decessi tot H 637 n.decessi encefalici 2 n. totale donatori - = 2,7% = - decessi tot rianimazione 73 decessi tot rianimazione 73 n. decessi encefalici 2 n. decessi encefalici 2 = 15,4% = 0,3 decessi con diagnosi compatibile 13 n. posti letto rianimazione 6 1 arresto cardiac Resoconto CRT

134 A.S.O. O.I.R.M./S. ANNA TORINO - O.I.R.M. Totale POSTI LETTO 285 Primario Rianimazione generale: G. Ivani Primario T.I. CardioRianimazione pediatrica: A. Rizzo Coordinatore Locale: I. Castelletti Componenti Gruppo: G. Capizzi, A. Conio, R. Coppo, S. Randaccio, S. Treves, G. Greco Totale decessi rianimazione 23 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 6 Decessi encefalici 4 Decessi cardiaci 19 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 4/6 = 66,7% Commissioni concluse/decessi Encefalici 4/4 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari 1 TOTALE 2 TOTALE 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 2 n. donatori cornea - n. decessi encefalici 4 = - decessi tot H 57 decessi tot H 57 = 7,0% n.decessi encefalici 4 = 17,4% n. totale donatori 2 = 8,7% decessi tot rianimazione 23 decessi tot rianimazione 23 n. decessi encefalici 4 = 66,7% n. decessi encefalici 4 = 0,5 decessi con diagnosi compatibile 6 n. posti letto rianimazione 8 1 non idoneo apriori A.S.O. O.I.R.M./S. ANNA TORINO - S. ANNA Totale POSTI LETTO 271 Primario Rianimazione: E. Gollo Coordinatore Locale: I. Castelletti Componenti Gruppo: G. Capizzi, A. Conio, R. Coppo, S. Randaccio, S. Treves, G. Greco Totale decessi rianimazione - Decessi con diagnosi di ingresso compatibile - Decessi encefalici - Decessi cardiaci - Decessi encefalici/diagnosi compatibile = - Commissioni concluse/decessi Encefalici = - Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE - TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI - n. donatori cornea - n. decessi encefalici - = - = - decessi tot H 26 decessi tot H 26 n.decessi encefalici - n. totale donatori - = - decessi tot rianimazione - decessi tot rianimazione - = - n. decessi encefalici - n. decessi encefalici - = - = - decessi con diagnosi compatibile - n. posti letto rianimazione Resoconto CRT 2011

135 Indici qualità donazioni e prelievi A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA- TORINO Totale POSTI LETTO 1065 n. donatori cornea 115 n. decessi encefalici 14 = 7,8% decessi tot H 1472 decessi tot H 1472 n.decessi encefalici 14 n. totale donatori 9 = 6,9% decessi tot rianimazione 204 decessi tot rianimazione 204 = 1,0% = 4,4% n. decessi encefalici 14 = 38,9% n. decessi encefalici 14 = 0,3 decessi con diagnosi compatibile 36 n. posti letto rianimazione 43 A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA TORINO - II RIAN. NEURO Primario Rianimazione: M. Illengo Coordinatore Locale: E. Montalenti Componenti Gruppo: L. Mussano, V. Bonicalzi, M. Ferrero, D. Pasero, R. Urbino, A. Scarmozzino, D. Zelli, S. Vera Totale decessi rianimazione 20 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 17 Decessi encefalici 10 Decessi cardiaci 10 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 10/17 = 58,8% Commissioni concluse/decessi Encefalici 10/10 = 100% Volontà favorevole in vita 3 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 4 Opposizioni familiari 2 TOTALE 7 TOTALE 2 NUMERO DI PRELIEVI ESEGUITI 7 1 non idoneo a priori A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA TORINO - RIAN. I U Primario Rianimazione: V. M. Ranieri Coordinatore Locale: E. Montalenti Componenti Gruppo: L. Mussano, V. Bonicalzi, M. Ferrero, D. Pasero, R. Urbino, A. Scarmozzino, D. Zelli, S. Vera Totale decessi rianimazione 65 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 3 Decessi encefalici 2 Decessi cardiaci 63 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 2/3 = 66,7% Commissioni concluse/decessi Encefalici 2/2 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE 1 TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1 1 non idoneo a priori Resoconto CRT

136 A.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA TORINO - RIAN I U CARDIOCHIRURGIA Primario Rianimazione: V. M. Ranieri Coordinatore Locale: E. Montalenti Componenti Gruppo: L. Mussano, V. Bonicalzi, M. Ferrero, D. Pasero, R. Urbino, A. Scarmozzino, D. Zelli, S. Vera Totale decessi rianimazione 25 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 1 Decessi encefalici 1 Decessi cardiaci 24 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 1/1 = 100% Commissioni concluse/decessi Encefalici 1/1 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari - TOTALE 1 TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1 A.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA TORINO - IX RIAN. TERAPIA INTENSIVA Primario Rianimazione: P. P. Donadio Coordinatore Locale: E. Montalenti Componenti Gruppo: L. Mussano, V. Bonicalzi, M. Ferrero, D. Pasero, R. Urbino, A. Scarmozzino, D. Zelli, S. Vera Totale decessi rianimazione 26 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 2 Decessi encefalici 1 Decessi cardiaci 25 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 1/2 = 50,0% Commissioni concluse/decessi Encefalici 1/1 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE - TOTALE 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI - A.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA TORINO - X RIAN. P.S.A.R. Primario Rianimazione: P. P. Donadio Coordinatore Locale: E. Montalenti Componenti Gruppo: L. Mussano, V. Bonicalzi, M. Ferrero, D. Pasero, R. Urbino, A. Scarmozzino, D. Zelli, S. Vera Totale decessi rianimazione 68 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 13 Decessi encefalici - Decessi cardiaci 68 Decessi encefalici/diagnosi compatibile - = - Commissioni concluse/decessi Encefalici - = - Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE - TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI Resoconto CRT 2011

137 Appendice 3 Il sito internet All indirizzo è consultabile il sito del Centro Regionale Trapianti della Regione Piemonte e Valle d Aosta. Il sito si struttura attraverso una serie di macrocategorie che cercano di dare un quadro il più completo possibile sul mondo del trapianto nella regione. Questo strumento informatico cerca di trovare la giusta misura tra le informazioni di carattere tecnico, adatte ad un pubblico di addetti ai lavori, e quelle più consone ad una platea più vasta. Gli utenti hanno la possibilità di reperire gli estremi (indirizzi, telefoni, mail e responsabili) delle strutture di trapianto, delle banche dei tessuti, del Centro Regionale Trapianti, per eventuali contatti. Una ricca parte di documentazione fornisce indicazioni complete sulla normativa nazionale e regionale riguardante il mondo dei trapianti, con aggiornamenti costanti e puntuali; i professionisti del settore trovano qui materiali, schede e protocolli utili alle loro mansioni. Particolare attenzione è inoltre rivolta alla reportistica, con la pubblicazione dei report e depliant riguardanti l andamento dei trapianti. La sezione Contatrapianti fornisce mensilmente i dati dell attività trapiantologica piemontese, con richiami all anno in corso ed al volume complessivo. Spiegazioni specifiche, con un linguaggio semplice e diretto, forniscono una serie di chiarimenti sull iter dei principali trapianti e sugli andamenti post-operatori, cercando di evidenziarne le caratteristiche ed i passaggi principali. Nella sezione di Immunogenetica i professionisti del settore possono trovare informazioni scientifiche utili ad inquadrare tale materia nel quadro generale del trapianto di organi e tessuti. Dal punto di vista della fruibilità, il sito ha adottato una serie di criteri di accessibilità: dalla possibilità di navigarlo attraverso tasti-guida (access key) a quella di visualizzarlo con modalità alternative (alta leggibilità e solo testo). Un comodo tasto Cerca facilita la ricerca di argomenti specifici, mentre la Mappa del Sito ne fornisce una visione complessiva. Il sito è amministrato, gestito ed aggiornato dal settore informatico del Centro Regionale Trapianti della Regione Piemonte e Valle d Aosta. Resoconto CRT

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