PROGRAMMAZIONE INIZIALE A.S. 2018/19 PROF. SSA CRIVELLARI SERENA CLASSE 2A^ LICEO LINGUISTICO
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1 ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE G. VERONESE CHIOGGIA G. MARCONI CAVARZERE PROGRAMMAZIONE INIZIALE A.S. 2018/19 PROF. SSA CRIVELLARI SERENA CLASSE 2A^ LICEO LINGUISTICO Materia: Scienze Naturali
2 LIVELLI DI PARTENZA La classe è composta da 26 studenti, 22 femmine e 4 maschi e mi è stata affidata nel corrente anno scolastico. Le prime settimane di scuola sono servite prevalentemente a raccogliere i dati necessari a individuare la situazione di partenza. Il comportamento nel complesso è corretto, l attenzione e la concentrazione in classe sono buone, un gruppetto di studenti ha messo in evidenza una buona interazione durante le lezioni, supportata da attenzione e impegno. Dal punto di vista metodologico emerge che alcuni di loro non hanno ancora un metodo adeguato di studio e non studiano gli argomenti delle lezioni con continuità e in preparazione alla lezione successiva. PIANO DELLE ATTIVITA' ANNUALI ASSE SCIENTIFICO - TECNOLOGICO L asse scientifico tecnologico riguarda metodi, concetti e atteggiamenti indispensabili per porsi domande, osservare e comprendere il mondo naturale e quello delle attività umane e contribuire al loro sviluppo nel rispetto dell ambiente e della persona. In questo campo assumono particolare rilievo l apprendimento incentrato sull esperienza e l attività di laboratorio e individua le seguenti competenze a conclusione dell obbligo di formazione. COMPETENZE 1. Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e 2. riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità 3. Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni dienergia a partire dall esperienza 4. Individuare questioni di carattere scientifico 5. Dare una spiegazione scientifica dei fenomeni 6. Usare prove basate su dati scientifici ABILITA Raccogliere i dati attraverso l osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, geologici, etc.) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media Organizzare e rappresentare i dati raccolti Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli Presentare i risultati dell analisi Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle leggi che le governano Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell energia nell ambito quotidiano Adottare semplici progetti per la risoluzione di problemi pratici Riconoscere questioni che possono essere indagate in modo scientifico Individuare le parole chiave che occorrono per cercare informazioni scientifiche Saper osservare, descrivere e analizzare fenomeni naturali complessi Applicare conoscenze scientifiche in una situazione data Saper utilizzare modelli appropriati per interpretare i fenomeni Descrivere e interpretare scientificamente fenomeni e predire cambiamenti Individuare descrizioni, spiegazioni e previsioni appropriate
3 Utilizzare le metodologie acquisite per porsi con atteggiamento scientifico di fronte alla realtà Interpretare dati scientifici, prendere e comunicare decisioni Individuare i presupposti, gli elementi di prova e il ragionamento che giustificano determinate conclusioni. Conoscenza dei mezzi (indagine scientifica) e dei fini (spiegazioni di carattere scientifico) della scienza. Riflettere sulle implicazioni sociali degli sviluppi della scienza e della tecnologia COMPETENZE SCIENTIFICHE 1. INDIVIDUARE QUESTIONI DI CARATTERE SCIENTIFICO Riconoscere questioni che possono essere indagate in modo scientifico. Individuare le parole chiave che occorrono per cercare informazioni scientifiche. Riconoscere le caratteristiche salienti della ricerca scientifica. 2. DARE UNA SPIEGAZIONE SCIENTIFICA DEI FENOMENI Saper osservare, descrivere e analizzare fenomeni naturali complessi Applicare conoscenze scientifiche in una situazione data. Saper utilizzare modelli appropriati per interpretare i fenomeni Descrivere e interpretare scientificamente fenomeni e predire cambiamenti. Individuare descrizioni, spiegazioni e previsioni appropriate. 3. USARE PROVE BASATE SU DATI SCIENTIFICI Utilizzare le metodologie acquisite per porsi con atteggiamento scientifico di fronte alla realtà Interpretare dati scientifici, prendere e comunicare decisioni. Individuare i presupposti, gli elementi di prova e il ragionamento che giustificano determinate conclusioni. Conoscenza dei mezzi (indagine scientifica) e dei fini (spiegazioni di carattere scientifico) della scienza. Riflettere sulle implicazioni sociali degli sviluppi della scienza e della tecnologia. Ovviamente la competenza scientifica intercetta altre competenze espresse nei vari documenti ufficiali in modo diversificato, come competenze di cittadinanza (otto competenze chiave del quadro di riferimento europeo) o negli assi culturali come: asse dei linguaggi: 1. padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l interazione comunicativa verbale in vari contesti 2. leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo 3. produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi asse matematico: 1. utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica 2. individuare strategie appropriate per la soluzione di problemi 3. analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l ausilio di rappresentazioni grafiche PROGRAMMAZIONE PREVENTIVA Nel secondo anno si affrontano gli elementi di Biologia e Chimica prediligendo un approccio di tipo fenomenologico, descrittivo e osservativo dei fenomeni appartenenti alla realtà naturale e
4 artificiale, riconoscendo nelle sue varie forme i concetti di sistema e complessità. Il programma è molto vasto con solo due ore settimanali e l attività laboratoriale; se non si riuscirà a completarlo verranno indicate le parti principali svolte, e l attività laboratoriale potrebbe essere ridotta. Libri di testo : CHIMICA - Tottola Fabio Righetti Marilena Allegrezza Aurora Chimica Per Noi linea blu 3^ Edizione Volume AB - A. Mondadori Scuola BIOLOGIA - Mader Sylvia Immagini e concetti della biologia 2ED Dalle cellule agli organismi (LDM) Zanichelli Unità Conoscenze Abilità Mediazione didattica e Laboratorio Le prime leggi della chimica La legge della conservazione della massa di Lavoisier La legge delle proporzioni definite di Proust La teoria atomica di Dalton La legge delle proporzioni multiple di Dalton Le reazioni tra i gas: da Gay-Lussac ad Avogadro Spiegare la costanza della composizione dei composti Spiegare le leggi che regolano le quantità di sostanze coinvolte nelle reazioni chimiche Interpretare i fenomeni chimici con l esistenza di atomi e molecole Verifica della legge di Lavoiser, della legge di Dalton e Proust Cannizzaro : la determinazione delle masse Formule ed equazioni chimiche Cannizzaro: la differenza tra atomo e molecola Rappresentazione di una reazione chimica Bilanciare una reazione chimica Determinazione del volume molare Unità di massa Atomica Massa atomica e molecolare Mole e volume molare Formula minima e molecolare di un composto e la Calcolo della massa molecolare di composti Calcolare il numero di particelle presenti in una data massa di sostanza e in un dato volume di gas Calcolare la Stechiometria di una reazione Determinazione del peso molecolare della vanillina
5 Le molecole della vita (cenni) composizione percentuale Proprietà dell acqua I carboidrati I lipidi Le proteine Gli acidi Nucleici La molecola dell ATP La cellule: struttura e funzioni Dimensioni delle cellule I microscopi Livelli di Organizzazione Struttura cellula procariote composizione percentuale degli elementi nei composti Trovare la formula minima e molecola di un composto Riconoscere le proprietà dell acqua Distinguere le molecole biologiche Rappresentare la formula di struttura delle molecole Distinguere una cellula eucariote da una cellula procariote Distinguere una cellula animale da una vegetale Usare il microscopio Riconoscimento acidi grassi saturi e insaturi Individuazione delle molecole biologiche negli alimenti Estrazione del DNA Determinare l energia contenuta in una noce Osservare al microscopio cellule animali e vegetali e cellule procarioti ed eucarioti La divisione delle cellula Struttura cellula Eucariote Divisione cellule Procarioti Il ciclo cellulare Individuare le differenza tra meiosi e mitosi Mitosi cellula di cipolla Le fasi della Mitosi La trasmissione dei caratteri Ereditari Le fasi della Meiosi La prima legge di Mendel o legge della Dominanza La seconda legge di Mendel o legge della segregazione Risolvere problemi di genetica Esercizi di Genetica Osservazione dei caratteri umani La terza legge di Mendel o dell assortimento
6 indipendente Dalle cellule agli organismi I viventi e la biodiversità Il regno delle monere Il regno dei protisti Il regno dei funghi Il regno delle piante Individuare le caratteristiche peculiari che consentono di distribuire gli esseri viventi nei diversi regni Osservazione dei caratteri presenti negli organismi appartenenti ai diversi regni METODOLOGIA La lezione è tipicamente frontale, secondo un metodo di tipo comunicativo- partecipativo, stimolando continuamente gli alunni con domande atte a far emergere le conoscenze pregresse, i saperi naturali, favorendo così il controllo della comprensione attraverso continui feed- back. Fondamentale è il libro di testo che potrà essere integrato da appunti di lezione. La lezione è sempre preceduta da una ripresa dell argomento precedente attraverso gli interrogativi e le richieste di spiegazione da parte degli allievi. Sarà un momento importante del far scienza l attività laboratoriale attraverso l organizzazione e l esecuzione di attività sperimentali da svolgersi in laboratorio, ma anche con l utilizzo di filmati, simulazioni, lavori di ricerca personali o di gruppo, lettura di articoli di riviste scientifiche con loscopo di stimolare la curiosità per conoscere la realtà, sviluppare le capacità operative e organizzative. Di queste attività lo studente relazionerà o risponderà a quesiti posti dall insegnante. L insieme di tali relazioni formerà il quaderno di lavoro che sarà eventualmente valutato. In linea generale ogni unità di apprendimento di tipo laboratoriale segue le seguenti tappe: 1. Domandare: gli alunni iniziano il percorso di apprendimento sempre con una domanda, per generare il senso del problema scientifico da indagare il senso del fare scienza. 1. Investigare: gli alunni progettano (quando possibile) e avviano l investigazione 2. Spiegare: gli alunni fanno ipotesi e forniscono spiegazioni qualitative orali e successivamente scritte su quanto investigato. Il docente può intervenire con domande che favoriscano la connessione dei concetti, dei processi, delle abilità. 3. Discutere. Gli alunni confrontano il proprio pensiero con quello degli altri. 4. Elaborare: gli alunni confrontano le informazioni con quanto già conoscono per sviluppare, connettere e consolidare i concetti e le proprie abilità. VALUTAZIONE E VERIFICA Scopo della verifica è accertare il raggiungimento delle competenze e la qualità del percorso di apprendimento. La circolare ministeriale n 89 del 18 ottobre 2012 fornisce in modo esplicito le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale. Sulla base della normativa vigente, si ritiene di elencare le seguenti linee guida. Tipologie delle prove di verifica: SCRITTE Risoluzione di problemi Relazioni di laboratorio e/o domande ORALI Prove strutturate (item a risposta multipla, vero/falso, a completamento, a
7 inerenti questioni specifiche sugli esperimenti svolti in laboratorio Risposte aperte a quesiti sintetici Analisi e comprensione di testi scientifici Progetti: attività di documentazione di lavori su progetto, in forma anche multimediale Prove strutturate di modellizzazione scientifica corrispondenza ecc.) Domande a risposta aperta sintetica Prove miste, strutturate e a domanda aperta, tipologia B Prove tipo PISA e/o INVALSI Si potranno eseguire anche delle prove articolate (versante scritto/versante orale), prove orali con le consuete modalità dell interrogazione o del colloquio orale e prove miste per valutare la parte pratica e teorica. La valutazione complessiva, alla fine del primo e secondo periodo, sarà la media dei voti ottenuti nelle singole prove, e terrà conto del percorso di apprendimento e del progresso confrontato con la situazione di partenza di ogni allievo, della partecipazione in classe, dell impegno personale e della costanza nell applicazione. Il numero delle verifiche, senza distinzione tra i due periodi, sarà minimo tre. Le prove saranno diversificate e quindi di diversa tipologia in relazione agli argomenti, agli obiettivi specifici di apprendimento e ai tempi di attuazione. Nel documento di valutazione allegato al POF sono presenti le griglie per la valutazione delle prove scritte e orali. Per la valutazione delle prove strutturate e delle prove a domanda aperta o di risoluzione di problemi in cui sia esplicitato il punteggio attribuito ai singoli quesiti, si adopererà per la correzione il criterio assoluto con esplicitazione del punteggio minimo per la sufficienza (60%). Per assicurare una verifica costante, le prove saranno equamente distribuite nel quadrimestre cercando di evitare, se possibile, di sottoporre gli alunni a più verifiche, soprattutto scritte, nello stesso giorno. Oggetto della valutazione non è l alunno; per il docente l eventuale insuccesso didattico di un alunno non si traduce in un giudizio negativo sulla persona, si valutano altresì gli esiti delle prove di verifica e la qualità del processo di apprendimento in itinere. La valutazione si traduce in un giudizio globale che tiene conto del percorso di ogni singolo alunno: livelli di partenza, capacità di recupero, impegno, partecipazione al dialogo educativo, interesse. ATTIVITA' ANNUALI PREVISTE Si parteciperà inoltre a tutte quelle attività proposte dal Collegio dei Docenti che si riterranno utili all arricchimento dell attività didattica. STRUMENTI DI LAVORO Si utilizzeranno, oltre al libro di testo, appunti redatti dall insegnante, riviste scientifiche, powerpoint riassuntivi. Gli argomenti trattati saranno integrati da ricerche utilizzando il computer e dall osservazione di materiali e modelli. Come già accennato particolare attenzione sarà posta all attività di laboratorio che verrà svolta ogniqualvolta vi sono degli argomenti che la richiedono. ATTIVITA DI RECUPERO Nell ambito del normale svolgimento dell attività didattica, iniziative di recupero possono essere: il ripasso mirato, il controllo concettuale durante le interrogazioni orali, la pausa didattica. Ogni lezione sarà preceduta all'inizio, per una decina di minuti, da un breve ripasso sulla lezione precedente e prima di ogni verifica sarà dedicata una lezione per la preparazione. Chioggia, 31 Ottobre 2018 Docente Crivellari Serena
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