Individuazione della DPA e di distanze inerenti la APA con la versione di SELF3D
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- Laura Riccio
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1 Individuazione della DPA e di distanze inerenti la APA con la versione di SELF3D Il rilascio della versione del codice di simulazione tridimensionale SELF3D è scaturito in seguito all'esigenza di fornire una possibilità di facile individuazione della DPA (Distanza di Prima Approssimazione) e delle distanze in gioco nella APA (Area di Prima Approssimazione). E' da sottolineare come le DPA vengano riferite solo a casi semplici di elettrodotti singoli o di elettrodotti che scorrano in presenza di altri che però non influiscono significativamente sulla proiezione dell'isovolume dell'induzione magnetica del primo. Negli altri casi si parla di Area di Prima Approssimazione (d'ora in poi APA). SELF3D, in virtù della sua peculiarità di codice di calcolo tridimensionale, fornisce la zona delineante la APA tenendo conto dell'effettiva proiezione dell'isovolume dell'induzione magnetica, e non di una parametrizzazione approssimata. E' chiaro che il modulo di simulazione multipiano di SELF3D forniva già compiutamente l'estensione dell'area di prima approssimazione. Questa utility è comunque utile anche nel caso di situazioni complesse (e quindi di esistenza di un area di prima approssimazione al posto della DPA) per conoscere la distanza dall'asse della linea dei vari punti delimitanti l'area di prima approssimazione stessa. La finestra di calcolo relativa alla simulazione multipiano è stata modificata come nella figura seguente: Pagina 1 di 5
2 Rispetto alla versione precedente di SELF3D è stato modificata la parte bassa della finestra con l'introduzione della funzionalità denominata Disegna sul grafico l'asse della Linea e il segmento ad esso ortogonale. Come già detto nella presentazione di SELF3D sul mio sito WEB, la proiezione dell'isovolume di una qualsiasi distribuzione di conduttori è ottenibile attraverso l'inviluppo di una simulazione multipiano. Con questa nuova funzionalità è possibile sovrapporre, al grafico generato dalla simulazione multipiano, una retta indicante l'asse di una linea ed un segmento perpendicolare allo stesso asse della linea. A questo scopo SELF3D chiede le coordinate iniziali e finali dell'asse della linea, la distanza del segmento perpendicolare dal traliccio 1 (ovviamente è l'utente a scegliere quale traliccio identificare con il numero 1), e la lunghezza di questo segmento. Dopo aver effettuato la simulazione si ottiene il grafico seguente: Come vediamo, in questo grafico è stata effettuata una simulazione multipiano su due elettrodotti aerei intercecantisi. Con riferimento al grafico, uno è orizzontale, l'altro è inclinato verso l'alto. Si è scelto di rappresentare l'asse della linea inclinata (come si vede dalla retta che attraversa centralmente la proiezione dell'induzione magnetica relativa a questa linea) ed un segmento perpendicolare a questo asse distante 35m dal traliccio 1 (quello a sinistra) e di lunghezza uguale a 80 metri. In questo modo, volendo identificare esattamente l'estensione della APA o la DPA (a seconda del caso in cui ci sia o non ci sia interazione significativa tra i due elettrodotti) rispetto all'asse dell'elettrodotto, è sufficiente posizionare il mouse nei punti di intersezione del segmento ortogonale all'asse dell'elettrodotto con la proiezione dell'isovolume. Infatti, grazie alla caratteristica di visualizzazione delle coordinate associate al puntatore del mouse, posizionando il mouse stesso all'interno della finestra di visualizzazione otteniamo in basso a sinistra la visualizzazione delle relative coordinate. Pagina 2 di 5
3 Questi punti di intersezione inerenti la DPA/APA sono indicati con delle frecce blu nella figura seguente: Nella figura seguente viene rappresentata invece una situazione nella quale si valuta l'estensione della APA, su un segmento ortogonale all'asse dell'elettrodotto, nelle adiacenze della zona di intersezione delle linee. In questo caso di massiccia influenza reciproca delle linee non ha proprio significato parlare di DPA (intesa come quantità costante lungo al linea).. Pagina 3 di 5
4 Utilizzando il pulsante centrale del mouse, è possibile mettere dei marker nei punti che delimitano la APA come esemplificato nella figura seguente, dove, oltre ai punti che ne delineano l'estensione, è stato inserito un marker anche sull'asse della linea al fine di vedere le diverse distanze (a destra e a sinistra dell'asse) dei due punti della APA dall'asse dell'elettrodotto. Volendo aumentare la precisione di rilevazione dei punti sul grafico, è sufficiente zoomare su una data area. Nella figura seguente è stata ingrandita l'area nelle vicinanze del punto appartenente alla parte superiore della APA. Pagina 4 di 5
5 Una volta effettuata la simulazione, è possibile inserire in sequenza varie coppie di assi / segmenti ortogonali. In altre parole, nel caso si voglia aggiungere sullo stesso grafico un altro asse con un altro segmento ad esso ortogonale, non è necessario effettuare nuovamente la simulazione ma è sufficiente agire nuovamente sulla finestra di inserimento posizionata in basso nella finestra del modulo di simulazione multipiano. Questo si evince osservando la figura seguente dove, oltre all'asse ed al segmento ortogonale sull'elettrodotto inclinato, è stato inserito anche l'asse sull'elettrodotto orizzontale insieme a due segmenti ad esso ortogonali, distanti rispettivamente 10 metri e 20 metri dal traliccio 1 (quello di coordinate 0,0) di questo elettrodotto. In questo modo su unico grafico è possibile calcolare la distanza dall'asse dell'elettrodotto di più punti appartenenti alla APA. E' infine da segnalare che, seppur in questo caso è stata utilizzata l'asse della linea come riferimento dell'elettrodotto, è possibile utilizzare qualsiasi segmento come, ad esempio, la proiezione al suolo del baricentro dei conduttori o di uno dei conduttori. D'altra parte, anche se il segmento di riferimento è stato definito asse della linea, esso può essere inserito in qualunque zona del piano, ottenendo un riferimento sul grafico da intersecare con la proiezione dell'isovolume dell'induzione magnetica al fine di ricavarsi la distanza della proiezione stessa da delle linee di interesse. Pagina 5 di 5
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