Settembre 2016 Infortunio in itinere

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1 Settembre 2016 Infortunio in itinere

2 INFORTUNIO Nel 2015, sono stati più di i lavoratori coinvolti in infortuni in itinere nel nostro Paese, a riprova della pericolosità dell esposizione al rischio della strada in cui si incorre nel tragitto da casa al luogo di lavoro e viceversa. Si tratta di pericoli per lo più legati al traffico, alla sicurezza dei mezzi impiegati, alle condizioni di viabilità, alla manutenzione delle strade, a specifiche caratteristiche ambientali, climatiche e territoriali. Secondo statistiche ufficiali, i 2/3 degli incidenti stradali mortali si verificano nel corso del mattino e del pomeriggio e riguardano soprattutto la popolazione adulta (tra i 30 ed i 45 anni) che va o torna dal lavoro o si sposta per ragioni lavorative. I dati Inail indicano che, nel 68% dei casi, i lavoratori convolti utilizzano un mezzo di trasporto. Più della metà delle denunce presentate ha portato all erogazione di una prestazione economica da parte dell ente, a titolo di indennizzo del danno biologico o delle lesioni subìte. 2

3 IN ITINERE Infortunio in itinere: che cos è? L infortunio in itinere è quello occorso al lavoratore: durante il normale tragitto di andata e ritorno dall abitazione al luogo di lavoro; durante il normale percorso che collega due luoghi di lavoro se il lavoratore ha più rapporti di lavoro; qualora non sia presente un servizio di mensa aziendale, durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di lavoro a quello di consumazione abituale dei pasti. Per normalità del percorso si intende il tragitto più breve e diretto, ma vengono presi in considerazione anche percorsi più lunghi, solo se giustificati da particolari condizioni di viabilità (incidenti, interruzioni, traffico). L Inail, inoltre, tutela i lavoratori che subiscono un infortunio in itinere quando sussiste un collegamento finalistico tra l itinerario seguito e l attività lavorativa e quando il tragit- 3

4 Inas Cisl - numero verde to è effettuato con ordinarie modalità di spostamento (mezzi di trasporto pubblico, a piedi, ecc.) ed in orari confacenti con il turno lavorativo. L assicurazione è attiva anche nel caso di utilizzo del mezzo di trasporto privato (automobile, scooter o altro mezzo di trasporto), nelle seguenti condizioni: il mezzo è fornito (o prescritto) dal datore di lavoro per esigenze lavorative; non esistono mezzi pubblici che colleghino il luogo di lavoro e quello d abitazione; non vi è compatibilità tra l orario di lavoro e quello dei mezzi pubblici (qualora cioè l utilizzo del mezzo privato consenta un risparmio, in termini di tempo, di almeno un ora per tragitto a condizione che sia oggettivamente riscontrabile); la distanza della più vicina fermata del mezzo pubblico, dal luogo di abitazione o dal luogo di lavoro, deve essere percorsa a piedi ed è eccessivamente lunga (superiore ad 1 km). Ad ogni modo, l uso del mezzo privato, ai fini della indennizzabilità dell evento da parte dell Inail, viene valutato tenendo in considerazione le esigenze personali e di vita del lavoratore e del bisogno di conciliare doveri lavorativi e vita familiare. Casi particolari di tutela La tutela dell infortunio in itinere è stata ampliata da numerosissime pronunce della giurisprudenza ed è divenuta onnicomprensiva di tutti i sinistri occorsi ai lavoratori nel tragitto da casa al lavoro e viceversa, compresi i casi di interruzioni dal percorso e gli infortuni verificatisi in ottemperanza degli obblighi lavorativi e delle necessità personali. Rientrano nella tutela assicurativa l interruzione e la deviazione dal normale percorso casa lavoro, esclusivamente quando necessitate e cioè quando sono dovute: a cause di forza maggiore (ad esempio in caso di un guasto meccanico del mezzo di trasporto, deviazioni dal percorso in caso di viabilità interrotta, improvviso malore del lavoratore); ad esigenze essenziali ed improrogabili (esigenze fisiologiche); all adempimento di obblighi penalmente rilevanti (ad esempio prestare soccorso alle vittime di un incidente stradale). Sono coperte dall assicurazione anche le interruzioni o le deviazioni effettuate per soddisfare esigenze costituzionalmente garantite, come prestare assistenza ad un familiare malato (o in difficoltà) ed accompagnare i figli a scuola e le soste compiute durante il tragitto, purché brevi e che non alterino le condizioni di rischio.

5 Casi esclusi dalla tutela assicurativa Unico limite alla copertura assicurativa dell infortunio in itinere - e più in generale di qualsiasi infortunio sul lavoro - è il cosiddetto rischio elettivo, che si configura in comportamenti posti in essere arbitrariamente dal lavoratore e contrari a norme di legge o di comune prudenza. Inoltre, non sono tutelati gli infortuni direttamente causati: dall abuso di sostanze alcoliche e di psicofarmaci; dall uso non terapeutico di stupefacenti e allucinogeni; dalla mancanza del titolo di abilitazione alla guida da parte del conducente o in caso di violazioni dei codice della strada (sorpasso azzardato, superamento dei limiti di velocità, l aver imboccato una strada chiuso al traffico, ecc.). Al lavoro in bicicletta: novità sugli infortuni Secondo una recente norma, nel caso in cui l incidente si verifichi a bordo della bicicletta, a prescindere dal tratto stradale in cui esso avviene (su pista ciclabile o su strada aperta al traffico di veicoli a motore), l episodio deve essere sempre configurabile come infortunio in itinere e, pertanto, indennizzato dall Inail. Inas Cisl - numero verde

6 Inas Cisl - numero verde La tutela Inail L Inail eroga le prestazioni economiche, sanitarie e integrative ai lavoratori che hanno subìto un infortunio o hanno contratto una malattia professionale. Nel caso di infortunio in itinere, per accedere a tali benefici il lavoratore deve dimostrare la normalità del percorso effettuato, l eventuale uso necessitato del mezzo privato, di aver effettuato il tragitto più breve e diretto e di averlo affrontato per esigenze e finalità lavorative ed in orari confacenti con quelli di lavoro. Le principali prestazioni economiche riconosciute sono: l indennità giornaliera per inabilità temporanea assoluta; l indennizzo in capitale del danno biologico; la rendita diretta per inabilità permanente. Indennità giornaliera per inabilità temporanea assoluta Nel caso in cui il danno a seguito di infortunio (anche in itinere) o malattia professionale comporti l astensione dal lavoro per più di 3 giorni, l Inail è tenuto a pagare al lavoratore un indennità giornaliera. L indennizzo è pari al 60% della retribuzione media giornaliera fino al 90 giorno e al 75% dal 91 giorno fino alla guarigione clinica del lavoratore. Indennizzo in capitale del danno biologico L indennizzo del danno biologico, cioè della lesione dell integrità psicofisica suscettibile di valutazione medico-legale della persona, è previsto per gli infortuni verificatisi e le malattie professionali denunciate dal 25 luglio

7 Nel caso in cui il grado di menomazione subìta dal lavoratore risulti compreso tra il 6% ed il 15%, l indennizzo del danno biologico avviene in capitale ed è determinato sulla base di un apposita tabella che tiene conto del sesso, dell età e del grado di menomazione. Rendita diretta per inabilità permanente Per i danni valutati tra il 16% ed il 100%, viene erogata una rendita vitalizia costituita da 2 quote: l importo della prima, relativa al danno biologico, è determinato in base ai diversi dati percentuali di menomazione, mentre l ammontare della seconda, relativa al danno patrimoniale, viene calcolato sulla base della retribuzione percepita dal lavoratore nell anno precedente il giorno dell evento, del grado di menomazione e del corrispondente coefficiente, per legge. Inas Cisl - numero verde Pensioni: ecco le comunicazioni di revoca delle prestazioni legate al reddito per mancata dichiarazione L Inps ha terminato la ricostituzione delle pensioni per le quali, alla data di elaborazione, non risultavano rientrati i redditi degli anni 2012 e 2013: per tali periodi, a causa dell omessa dichiarazione, si è determinata la revoca delle prestazioni collegate al reddito. Dal provvedimento sono esclusi i trattamenti di famiglia. I recuperi inizieranno con la rata di pensione di dicembre 2016, mentre verranno rinviati per i soggetti residenti nei comuni colpiti dal sisma del 24 agosto scorso. I titolari delle prestazioni revocate con riferimento all anno 2012 e/o 2013 e sospese con riferimento agli anni successivi stanno ricevendo un apposita comunicazione e hanno tempo fino al 14 ottobre 2016 per l invio all Inps dei dati reddituali richiesti. Per la presentazione della dichiarazione gli interessati si possono rivolgere agli uffici dell Inas. Nel caso in cui tale termine non venga rispettato, l Inps procederà alla revoca in via definitiva delle prestazioni collegate al reddito e al recupero delle somme indebite. 7

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