C1202. Riferimento commessa: giugno ing. Michele D Alessandro Direzione tecnica. Viale Lombardia Milano

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2 Riferimento commessa: Viale Lombardia Milano Tel /60 fax citra@citrasrl.it C1202 giugno 2013 REV prof. arch. Giorgio Goggi Responsabile tecnico-scientifico ing. Michele D Alessandro Direzione tecnica

3 INDICE 1 PREMESSA DESCRIZIONE DELL INTERVENTO Sezioni tipo Assi in ingresso Rotatoria VERIFICA DI CONGRUENZA RISPETTO ALLA NORMATIVA VIGENTE Progettazione delle Intersezioni Dimensionamento delle rotatorie RISULTATI DELLE VERIFICHE SECONDO NORMATIVE DI RIFERIMENTO Analisi di congruenza geometriche della rotatoria

4 1 PREMESSA Il presente documento costituisce la relazione tecnica sul progetto stradale riguardante la fase definitiva/esecutiva del primo stralcio delle opere di urbanizzazione connesse al Piano Particolareggiato di recupero del comprensorio Vulcano, per la parte riguardante il comparto Produzione e Ricerca Sud, in comune di Sesto San Giovanni. Nell ambito di tale comparto, è prevista la realizzazione di un insediamento produttivo, con magazzini, uffici ed aree verdi ed a parcheggio. Le opere di urbanizzazione connesse all intervento edilizio privato consistono in opere pubbliche di infrastrutturazione a servizio sia del comparto sia degli sviluppi futuri del piano particolareggiato complessivo oltre che della collettività. Nel documento sono descritte le caratteristiche stradali del progetto definitivo/esecutivo della nuova rotatoria prevista all intersezione tra la via Trento e la nuova viabilità di comparto che collegherà via Trento con via Vulcano servendo i nuovi insediamenti previsti all interno del comparto. Nella figura seguente si riporta l individuazione delle opere oggetto del primo stralcio. 3

5 2 DESCRIZIONE DELL INTERVENTO L intervento si colloca nel quadrante nord del comune di Sesto San Giovanni come detto sulla via Trento, viabilità con giacitura Est Ovest che collega via Gramsci con viale Italia. La via Trento presenta giacitura prevalente Est Ovest e l intervento è costituito da: realizzazione dell anello della rotatoria disassato rispetto alla via Trento per preservare il muro di cinta delle aree Ex Falck; realizzazione del braccio nord proveniente dalla nuova viabilità di comparto; modifica alla via Trento per la creazione dei rami d innesto nella rotatoria; realizzazione delle aiuole dei nuovi marciapiedi; adeguamento degli impianti di smaltimento delle acque meteoriche e di illuminazione. I rami d ingresso in rotatoria da via Trento risultano limitati nello sviluppo allo stretto necessario per inserire correttamente la via Trento; si ritiene quindi superfluo effettuare le verifiche richieste dalla normativa per il tracciamento degli assi stradali, fermo restando che l adeguamento altimetrico previsto per l immissione in rotatoria risulta perfettamente rispondente alla normativa ed alle velocità previste in immissione ed uscita dalla rotatoria (prevista pari a 30 km/h con accelerazione, come da normativa, pari a 0,8 m/s 2 ) 4

6 1.1. Sezioni tipo Assi in ingresso I rami di ingresso / uscita in rotatoria si raccordano alle piattaforme delle strade esistenti, di seguito si riportano quindi i calibri e le caratteristiche di queste e degli elementi marginali adottati per l intervento. La via Trento si può configurare con un arteria di tipo E urbana di quartiere, infatti la piattaforma pavimentata risulta avere dimensione pressoché costante di circa 8,00 m, sul lato sud della viabilità è presente un marciapiede variabile tra 1,0 e1,5 (le dimensioni della E previste dalla normativa sono di 2 corsie di marcia da 3,50 m e banchina laterale da 0,50 m per una larghezza della piattaforma di 8,00 m oltre marciapiedi). La nuova viabilità a sua volta sarà classificata come F locale in ambito urbano, tuttavia prevedendo l insediamento all interno del comparto di attività produttive e quindi il transito di mezzi pesanti si è adottata una piattaforma pari a 8,50 suddivisa in due corsie di 3,75 m e e banchine di 0,50 m oltre a marciapiedi aventi larghezza minima di 2,25 m. La raccolta delle acque avviene caditoie carrabili Il recapito finale è costituito da pozzi perdenti posizionati all interno dell area su cui verrà sviluppato il nuovo insediamento a nord di via Trento Rotatoria La rotatoria presenta: raggio interno pari a 9,00 metri, la piattaforma pavimentata risulta avere anch essa larghezza pari a 8.00 m costituita da corsia giratoria di 8.00 m affiancata da banchine in destra e sinistra pari a 0.50 metri. La pendenza trasversale è pari al 2.00% verso l esterno. L isola centrale è delimitata da cordoli in granito posizionati a quota strada con un anello sormontabile di larghezza 2,00 m. L isola centrale sarà modellata con terreno e arredata a verde per mezzo di specie arboree ed arbustive per la cui definizione si rimanda agli elaborati specifici. Lungo il perimetro esterno sono previste cordonature anch esse in granito. I rami di ingresso in rotatoria sono a 1 corsia per tutti i rami d ingresso e di uscita aventi larghezza pari a 4,50 metri per i rami su via Trento e 4,75 metri per quelle sulla nuova viabilità di comparto. 5

7 3 VERIFICA DI CONGRUENZA RISPETTO ALLA NORMATIVA VIGENTE 1.2. Progettazione delle Intersezioni Dimensionamento delle rotatorie La normativa distingue le rotatorie in funzione del tipo di isola centrale (sormontabile, parzialmente sormontabile, insormontabile) e delle dimensioni del diametro esterno De (diametro relativo al bordo terminale della carreggiata anulare). Sono pertanto individuate le seguenti tipologie di rotatorie: minirotatorie sormontabili (14 m De < 18 m; isola centrale sormontabile); minirotatorie parzialmente sormontabili (18 De<26 m; isola centrale parzialmente sormontabile); rotatorie compatte (26 De 50 m; isola centrale parzialmente sormontabile); grandi rotatorie e rotatorie eccezionali (De<50 m; isola centrale insormontabile); Dimensionamento degli elementi modulari 6

8 In tabella seguente si riportano le larghezze degli elementi modulari, come definite dalla normativa regionale: Notazione Intervello di validità Mini rotatorie sormontabili Mini rotatorie parzialmente sormontabili Rotatorie compatte Grandi Rotatorie e Roatatorie eccezionali Diametro esterno della rotatoria De De (14 m) 18 m >50 m Raggio giratorio esterno Raggio giratorio interno Rge De/ >25 m Rgi Rgi - la 0 2 variabile variabile variabile Larghezza dell anello la 7 m la 9 m Larghezza anello interno sormontabile Lis 0 lis 2 m Isola centrale completamente sormontabile 1,5 2 1,5 2 0 Raggio d entrata Re 10 m Re De/ De/2 Larghezza corsia entrante Le* 4 m le 4,5 m (1 corsia) 7 m le 9 m (2 corsie) le 4,5 (1 c.) le 4,5 (1 c.) 4 le 4,5 (1 c.) 7 le 9 (2 c.) 4 le 4,5 (1 c.) 7 le 9 (2 c.) Raggio d uscita Ru 15 m Ru 30 m m Larghezza corsia uscita lu 4,5 m lu 6 m (1 corsia) 7,5 m lu 9 m (2 corsie) lu 6 (1 c.) lu 6 (1 c.) 4,5 lu 6 (1 c.) 7,5 lu 9 (2 c.) 4,5 lu 6 (1 c.) 7,5 lu 9 (2 c.) Raggio di raccordo Rr 2 De >100 m La norma non fornisce chiare indicazioni relativamente alle dimensioni delle banchine da prevedere nella corona rotatoria. Per quanto riguarda la banchina esterna questa dovrebbe essere di larghezza variabile tra 0.50 e 1.50 m, da adeguare in funzione delle dimensioni delle banchine delle strade che confluiscono in rotatoria. Per la banchina interna dovranno essere utilizzate dimensioni minime di 0.50 m, incrementabili se necessario ai fini della funzionalità della rotatoria in relazione agli ingombri dei veicoli pesanti, previa verifica del rispetto degli angoli di deflessione. Onde garantire la migliore efficacia dello scolo delle acque meteoriche, la normativa prescrive la pendenza della carreggiata anulare nelle mini-rotatorie rivolta verso l esterno (pendenza 1,5-7

9 2%) e consiglia tale soluzione anche per le rotatorie compatte, mentre per rotatorie con diametro De > 50 m una pendenza verso l interno (1,5-3%) Calcolo della deflessione La regola principale per il disegno progettuale delle rotatorie riguarda il controllo della deflessione delle traiettorie in attraversamento del nodo, ed in particolare le traiettorie che interessano due rami opposti o adiacenti rispetto all isola centrale. Lo scopo primario delle rotatorie è un assoluto controllo delle velocità all interno dell incrocio ed è essenziale che la geometria complessiva impedisca valori cinematici superiori ai limiti usualmente assunti a base di progetto. La normativa regionale definisce deflessione di una traiettoria il raggio dell arco di circonferenza passante a 1,5 m dal bordo dell isola centrale e a 2 m dal bordo delle corsie d entrata e d uscita, siano esse adiacenti o opposte (si veda la figura sotto riportata). Occorre verificare l ampiezza del raggio di deflessione per le manovre relative ad ogni braccio di ingresso e uscita. Tale raggio deve essere inferiore a 100 metri: in tal modo la velocità in rotatoria non potrà mai essere superiore ai 50 Km/h Determinazione delle aree di visibilità Gli utenti che si avvicinano ad una rotatoria devono percepire i veicoli con precedenza all interno della corona in tempo per modificare la propria velocità per cedere il passaggio o eventualmente fermarsi. In particolare, onde garantire un adeguata visibilità, si devono adottare le seguenti prescrizioni: il punto di osservazione si pone ad una distanza di 15 m dalla linea di arresto coincidente con il bordo della circonferenza esterna; la posizione planimetrica si pone sulla mezzeria della corsia di entrata in rotatoria (o delle corsie di entrata) e l altezza di osservazione si colloca ad 1 m sul piano viabile; 8

10 la zona di cui è necessaria la visibilità completa corrisponde al quarto di corona giratoria posta alla sinistra del canale di accesso considerato. La modalità di costruzione delle aree di visibilità è rappresentata nella figura seguente. 9

11 1.3. RISULTATI DELLE VERIFICHE SECONDO NORMATIVE DI RIFERIMENTO Analisi di congruenza geometriche della rotatoria Nel presente paragrafo vengono illustrati i risultati riguardanti le verifiche condotte sulle geometrie e visuali libere della rotatoria prevista dal progetto. Gli elementi analizzati riguardano: La determinazione dei raggi di entrata e uscita e la larghezza degli elementi modulari (corsie di entrata e uscita e anello di circolazione). La determinazione dell angolo di deflessione; Determinazione dei triangoli di visibilità. Il progetto prevede una rotatoria avente Rint = 9,00 m, una larghezza dell anello giratorio pari a 9,00 m composto da due banchine da 1.00 m e una corsia di circolazione pari a 7.00 m. Pertanto risultando il raggio esterno della rotatoria Re=25 metri la rotatoria rientra nella categoria delle Rotatorie compatte Verifica delle geometrie adottate per la rotatoria 10

12 Rotatoria tra via Trento e la nuova viabilità di comparto Rotatorie compatte Ramo A Ramo B Ramo C Raggio d entrata Re Largh. corsia entrante Le* 4 le 4,5 (1 c.) 7 le 9 (2 c.) Raggio uscita Ru Largh corsia uscita lu 4,5 lu 6 (1 c.) 7,5 lu 9 (2 c.) Le geometrie della rotatoria risultano perfettamente congruenti con i valori indicati dalla normativa regionale. 11

13 Verifica delle condizioni di visibilità Determinazione dei triangoli di visibilità: La costruzione geometrica ha messo in evidenza una serie di aree sensibili all interno della fascia costruita con i raggi di visuale determinati secondi i criteri esposti nel paragrafo 3.A.5 dell allegato n. 2 della normativa regionale. Relativamente a dette aree, il progetto non prevede l istallazione di alcun dispositivo o la realizzazione di alcun manufatto che non consenta all utente in approccio alla rotatoria di non avere una corretta percezione del quarto di anello alla sua sinistra. Pertanto si ritiene verificata la rotatoria relativamente alle visuali libere come si evince della figura seguente. Verifica della visuale libera 12

14 Verifica deflessione Come si evince dalla seguente figura per la rotatoria in progetto risulta soddisfatta la verifica della deflessione condotta come previsto da normativa e descritto al precedente paragrafo Verifica della deflessione 13

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