Esercitazione Esame di Stato Dottori Commercialisti. Dott. Antonio Parbonetti
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1 Esercitazione Esame di Stato Dottori Commercialisti Dott. Antonio Parbonetti
2 Prova di Esame: Seconda Sessione 2005 La scelta della localizzazione dell impresa, la valutazione del fabbisogno finanziario e la preventivazione economica sono le principali questioni che si pongono in sede di impianto di una nuova iniziativa industriale. Il candidato descriva quali sono le logiche che guidano questo tipo di scelta e rediga un preventivo finanziario ed economico, opportunamente commentato, che consenta di orientare concretamente la soluzione del problema, con l obbiettivo di attuare una struttura finanziaria equilibrata. Inoltre, si determini il fabbisogno finanziario complessivo iniziale nell ipotesi che: a) dal preventivo tecnico risultino investimenti a lungo termine previsti in complessivi Euro =; b) il preventivo economico evidenzi un importo di componenti negativi reddituali di complessivi Euro =, di cui Euro = per ammortamenti, Euro = di trattamento di fine rapporto da accantonare, Euro = per imposte a carico dell esercizio ed Euro = per oneri finanziari; la durata del ciclo monetario (inteso quale lasso di tempo intercorrente tra l esborso per l acquisizione del fattori produttivi correnti e la riscossione dei ricavi di vendita) sia stimata in 80 giorni.
3 Le scelte in fase di impianto I problemi chiave in fase di impianto: Prodotto/i Tecnologia Mercato/i Combinazioni di Prodotto-Tecnologia- Mercato definiscono le aree di affari nei quali l azienda intende operare
4 Le scelte in fase di impianto Prodotto/i: Individuazione dei bisogni dei clienti potenziali Caratteristiche tecniche ed economiche del prodotto Le caratteristiche del prodotto devono essere coerenti con i bisogni dei consumatori
5 Le scelte in fase di impianto Tecnologia: Determinazione delle modalità tecniche di produzione Esplicitazione della tecnologia e delle tecniche produttive che si intendono adottare
6 Le scelte in fase di impianto Mercato: L analisi del mercato implica la determinazione e lo studio dei gruppi di clienti, l individuazione dei segmenti di clientela La valutazione dei principali concorrenti, lo studio del loro comportamento strategico
7 Le scelte in fase di impianto La localizzazione: La sua individuazione deve rispondere a specifiche esigenze/criticità connesse con le tre problematiche brevemente presentate Es. Ai fini del successo dell iniziativa imprenditoriale un fattore critico è la vicinanza al consumatore finale allora la localizzazione va fatta prendendo in esame detto vincolo Es. Ai fini del successo imprenditoriale IKEA ha necessità di realizzare alti volumi di conseguenza la localizzazione di un punto vendita è legata alla necessità di attrazione di un ampio bacino di clienti potenziali
8 Le scelte in fase di impianto La localizzazione: Es. Ai fini del successo dell iniziativa imprenditoriale la possibilità di acquisire dipendenti con skills particolari rappresenta un fattore critico per il successo Es. le imprese high tech
9 La localizzazione Esempio un errore di localizzazione : Un impresa nasce con l intento di produrre dolci in particolare brioches congelate da vendere a clienti retail attraverso la distribuzione organizzata e a clienti come autogrill. I clienti principali sono costituiti da Autogrill e da gruppi simili, il segmento retail genera un fatturato tutto sommato marginale e trascurabile. Il prodotto non ha caratteristiche specifiche di differenziazione e la competizione è basata prevalentemente sul prezzo. Si tenga presente che il traffico autostradale italiano è concentrato lungo le principali arterie del Centro-Nord. L impresa viene localizzata in Basilicata La localizzazione risulta particolarmente svantaggiosa perché trattandosi di un prodotto indifferenziato la competizione sul prezzo è agguerrita e da questo punto di vista l impresa non è competitiva sul prezzo proprio in relazione ai costi di trasporto che riducono/annullano i margini unitari di redditività
10 La localizzazione L analisi relativa alla localizzazione fornisce una serie di dati di input per la valutazione della sostenibilità economicofinanziaria La localizzazione, infatti, impatta su: Struttura ed entità dei costi; Ricavi
11 La sostenibilità economicofinanziaria Sostenibilità finanziaria: equilibrio strutturale tra investimenti e finanziamenti Si tratta di valutare la solidità patrimoniale attraverso i classici indici di indebitamento calcolati sullo stato patrimoniale prospettico Sostenibilità finanziaria: equilibrio finanziario di breve periodo Si tratta di valutare mediante i classici indici di liquidità, calcolati a partire dallo SP prospettico, la situazione finanziaria Sostenibilità finanziaria: equilibrio monetario da analizzare mediante un piano di cassa costruito per sotto-periodi, ad es. mensile Equilibrio economico: da valutare facendo ricorso al conto economico prospettico
12 La sostenibilità economicofinanziaria Dati originari: Piano delle vendite Piano tecnico Calcolo del fabbisogno originario Decisione di copertura del fabbisogno Piano di cassa: serve a verificare l equilibrio della tesoreria che non può MAI venire meno CE e SP prospettici La valutazione della sostenibilità complessiva si valuta facendo affidamento ai tradizionali indicatori economico finanziari
13 Piano delle Vendite: la domanda potenziale La stima della domanda potenziale per segmento/categoria consente di per tre importanti assunzioni di base: - Aree Strategiche d Affari - Previsioni di vendita - Piani di produzione ed operativi
14 La stima della domanda futura Tre Livelli Previsione ambientale o di scenario Previsione di settore Previsione delle vendite dell impresa
15 Differenze importanti Potenziale di vendita, capacità produttiva Quanto l impresa potrebbe vendere considerando le proprie risorse e struttura Previsioni di vendita Le vendite attese (quantità e ) considerando i tempi di start-up e l analisi competitiva
16 Stima della quota di mercato obiettivo Metodi (analisi storica e prospettica): Indagine di mercato (clienti) Interviste con agenti/punti vendita Opinion leaders Fattori di mercato (Caschi/Moto) Qualitativi Marketing return (Budget Pubblicitario) Estrapolazione storica (Stagioni, Cicli) Trend settoriale (Concorrenti) Quantitativi
17 Stima della domanda e raccolta di informazioni
18 Tecniche di analisi Metodi quantitativi vs qualitativi Dati storici proiezioni future Estrapolazione storica Trend settoriale Natura Qualitativa Quantitativa Base di indagine Passato Futuro Fattori di mercato Ritorno di marketing Indagini di mercato Stime e pareri
19 Piano delle Vendite Previsione delle Vendite I Trimestre II Trimestre III Trimestre IV Trimestre Totale Prodotto A Area 1 Area 2 Area 3 Prodotto B Area 1 Totale Area 2 Area 3
20 Piano delle Vendite Utile ai fini della stima della rischiosità dell investimento che si sta prospettando è il calcolo del Margine di Sicurezza Trattandosi di vendite previsionali è utile capire quale è il margine di errore della stima che senza può verificarsi senza grossi traumi Margine di sicurezza = Vendite stimate punto di pareggio
21 Dati e condizioni di Vendita Prodotto A Prodotto B Area 1 Area 2 Area 3 Area 1 Area 2 Area 3 Prezzo Sconto Dilazione media di pagamento
22 Utilizzo delle informazioni Piano delle Vendite Dati e condizioni di Vendita Fatturato (CE) (prezzi X quantità) Piano Tecnico Le previsioni di vendita sono un input per la determinazione della capacità produttiva che va predisposta Flussi di Cassa (SP e Piano di tesoreria) (Fatturato e tempi medi di dilazione) Crediti finali (SP) (Fatturato Cassa)
23 Piano tecnico E il prospetto nel quale trova rappresentazione la determinazione della dotazione tecnico-produttiva Operativamente la sua predisposizione si basa su un attenta analisi del processo produttivo ed un accurata valutazione delle condizioni di operatività Il piano tecnico consente di stimare l investimento in immobilizzazioni tecniche e quindi offre la base per il calcolo degli ammortamenti
24 La stima dei costi operativi La determinazione dei costi operativi può avvenire in due modi: Utilizzando indicatori relativi al consumo medio dei fattori produttivi all interno di ciascun settore Mediante la determinazione analitica del consumo unitario dei fattori produttivi Il consumo unitario incorpora le condizioni prospettiche di operatività dell azienda e può essere determinato con riferimento a singoli reparti
25 La stima dei costi operativi Fattore produttivo Prodotto A Prodotto B Materia A xxx zzz Materia B kkk Materia C yyy Reparto 1 Materia D vvv ttt ore uomo Materiale di consumo confezione Reparto 2
26 Ricavi n+1 n+2 n+3 Costi Commerciali Variabili Costi Commerciali Fissi Costi Variabili industriali Costi Fissi industriali Costi Amministrativi Costi Finanziari Utile Ante Imposte Imposte Utile Netto
27 Piano di Tesoreria Prospettico I Trimestre II Trimestre III Trimestre IV Trimestre Fondo Cassa Iniziale Entrate Operative Uscite Operative Entrate Finanziarie Uscite Finanziarie Entrate Straordinarie Uscite Straordinarie Fondo Cassa Finale
28 SP Prospettico Lo stato patrimoniale prospettico riprende i valori individuati in precedenza La sua struttura e contenuto possono essere quelli ottenibili mediante: Riclassificazione finanziaria Ricalssificazione Funzionale
29 La stima del fabbisogno complessivo iniziale L equazione del fabbisogno di finanziamento: (f1 * p1)/ v1 + (f2 * p2)/v2 + + (fn * pn)/vn = c1 + c2 + + cn f i = fattore produttivo pi = prezzo del fattore iesimo vi = velocità di circolazione del fattor iesimo ci = dosi di capitale correlate ai fattori produttivi
30 La stima del fabbisogno complessivo iniziale fi * pi: esprime il costo annuo sostenuto per l acquisto del fattore produttivo iesimo L equazione mette in evidenza come il fabbisogno di finanziamento non coincide con il costo annuo ma occorre tenere presente la velocità di smobilizzo degli investimenti effettuati
31 La stima del fabbisogno complessivo iniziale I tempi di smobilizzo: Per ciò che riguarda l investimento in struttura il denominatore assume valore pari a 1 Per i costi correnti la velocità è calcolata come 360 / 80 = 4,5
32 La stima del fabbisogno complessivo iniziale Riprendendo il testo si hanno investimenti per il cui ammontare deve essere diviso per 1 Si hanno costi operativi per Al totale dei costi operativi vanno sottratti gli ammortamenti ( ), l accantonamento TFR, i costi per imposte ed interessi per cui si ha l equazione diventa: / / 4,5 = c1 + c = c1 + c2 =
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