ALTRI ESEMPI 15/05/2017. Fondamenti dell architettura cognitiva. Dissociazione doppia. Dissociazioni tra sintomi
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- Faustino Meli
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1 Prestazioni Dissociazione doppia 100% compito facile B forte debole Nella norma compito più difficile A Prestazione migliore ma non nei limiti di norma patologica Risorse R 1 forte debole Fondamenti dell architettura cognitiva Dissociazioni tra sintomi dissociazione semplice: un singolo paziente (o un gruppo) sottoposto ai test A e B che permettono di esaminare le funzioni F1 e F2 ha una prestazione scadente in A e normale in B. L area lesa rappresenta il correlato neurale della funzione F1 e non F2 Dissociazione doppia: due pazienti (o gruppi) sottoposti ai medesimi test A e B hanno il primo una prestazione normale in A e deficitaria in B, il secondo al contrario, una prestazione scadente in A e normale in B. Ciò significa che le funzioni coinvolte nei due compiti sono indipendenti ALCUNI ESEMPI DI DOPPIA DISSOCIAZIONE: Pazienti con dislessia da neglect vs senza dislessia da neglect Pazienti con neglect rappresentazionale vs senza neglect rappresentazionale Neglect rappresentazionale per le parole ma non per gli oggetti (e viceversa) ALTRI ESEMPI Dissociazione tra neglect per lo spazio personale ed extra personale 1
2 OUTPUTS: Individual's score on Test X expressed as z score = -1,947 Individual's score on Test Y expressed as z score = 0,694 Results from applying the Revised Standardized Difference Test (Crawford & Garthwaite, 2005) to compare patient's discrepancy with the control sample: t = 2,571, p(two-tailed)= 0,01328, df = 48 Estimated percentage of control population exhibiting a discrepancy more extreme than the patient = 0,664092% ADDITIONAL RESULTS REQUIRED TO APPLY CRAWFORD & GARTHWAITE'S (2005) CRITERIA FOR DISSOCIATIONS: Crawford & Howell's (1998) test to test for deficit on Task X: Result: t = -1,928, p(one-tailed)= 0,02991, df = 48 Estimated percentage of control population obtaining a lower score than the patient on Task X = 2,991097% (95% CI = 0,771088% to 7,149179% ) Crawford & Howell's (1998) test to test for deficit on Task Y: Result: t = 0,687, p(one-tailed)= 0,24777, df = 48 Estimated percentage of control population obtaining a lower score than the patient on Task Y = 75,223290% (95% CI = 64,746316% to 84,210575% ) DISSOCIATIONS RESULT: The patient's pattern of performance fulfils the criteria for a CLASSICAL dissociation PROBLEMI DEGLI STUDI A CASO VARIABILITà INDIVIDUALE MULTIPLE SINGLE CASE STUDY PROBLEMI DEGLI STUDI A CASO CONTROLLO Confronto tra due soggetti con uguale baseline (uno trattato e l altro no) VALUTARE L EFFICACIA DI UN TRATTAMENTO CONTROLLO NEGLI STUDI SUL CASO 2
3 Disegni Sperimentali Scopo: spiegare la relazione causa-effetto tra due fenomeni. Modalità: introdurre alcune variazioni intenzionali e controllarne sistematicamente gli effetti consentono un interpretazione non ambigua dei risultati, escludendo a priori tutte le possibili interpretazioni alternative. scopo quasi mai interamente raggiunto Ricerca sperimentale Un esperimento è la procedura per cui un ricercatore manipola sistematicamente una o più variabili indipendenti per osservare se e come fanno variare la variabile dipendente Consentono di studiare la relazione tra due (o più) variabili attraverso la produzione deliberata di un cambiamento in una variabile di una situazione e l osservazione degli effetti di tale cambiamento su altri aspetti della situazione Confronto tra gruppo sperimentale e gruppo di controllo tra situazioni sperimentali in uno stesso gruppo I metodi di ricerca Esperimenti: tre caratteristiche: Il ricercatore manipola (controlla) una o più variabili Il ricercatore misura se questa manipolazione influenza altre variabili Il ricercatore cerca di controllare I fattori esterni che potrebbero influenzare il risultato dell'esperimento Variabile indipendente Variabile che viene manipolata dallo sperimentatore La ricerca in psicologia Variabile comportamenti, eventi o altre caratteristiche che possono essere misurate e cambiare Variabile dipendente Variabile che viene misurata dallo sperimentatore e che ci si aspetta cambi come risultato della manipolazione sulla variabile indipendente Menu Controllare la validità dell esperimento VALIDITA INTERNA: minimizzare l effetto dei fattori intervenienti controllare l ambiente, il momento, il materiale, la formulazione dei compiti e le condizioni delle prove. VALIDITA ESTERNA: i risultati sono generalizzabili e legati alla realtà controllare rappresentatività del campione, artificiosità di luogo, stimoli e procedure, familiarità degli stimoli e dei compiti Pianificazione disegno sperimentale Disegni sperimentali quasi-sperimentali pre-sperimentali 3
4 PROCEDURA SPERIMENTALE CLASSICA (scienze fisiche) viene fatto variare un fattore alla volta mantenendo costanti tutti gli altri e rilevando la differenza tra situazione iniziale e situazione finale. Il sistema è isolato: non intervengono fattori estranei a quelli sotto indagine. Si ha la certezza che la differenza finale dipenda esclusivamente dal fattore fatto variare. Fattore che viene fatto variare: variabile indipendente Fattore di cui ci si aspetta la variazione: variabile dipendente Generalizzabilità: chiunque ripeta l esperimento rispettando precisamente le circostanze di realizzazione otterrà gli stessi risultati. PROCEDURA SPERIMENTALE IN CAMPO PSICOLOGICO Impossibile/difficile: Isolare i fattori esterni agire su una sola variabile. il laboratorio è lontano dalla realtà Metodo quasi sperimentale Pre sperimentali Scopo: spiegare la relazione causa-effetto tra due fenomeni. Modalità: utilizzare le condizioni così come si presentano in natura per valutarne gli effetti sullo sviluppo; Non equivalenza iniziale dei gruppi Mancanza del pretest / del gruppo di controllo non prevedono l'assegnazione casuale dei soggetti alle diverse condizioni Il quasi esperimento non raggiunge la stessa validità interna degli esperimenti veri e propri Il gruppo unico con post-test Gruppo unico con pre-test post-test A SI SI SI A NO SI SI No pretest non possiamo sapere se il gruppo e' cambiato, se e' più attivo di quanto lo fosse prima del trattamento. 4
5 Due gruppi con post-test Disegni quasi-sperimentali Gruppi gia formati A NO SI SI B NO NO SI No equivalenza iniziale -> occorre il pretest per sapere quanto si somigliano Gruppo di Controllo (controlla) storia e testing No pre-test.. si assume che i due gruppi fossero equivalenti in partenza, ma tale equivalenza non è stata verificata. Quasi-sperimentali Due gruppi con pre-test e post-test A SI SI SI B SI NO SI Controllare i punteggi iniziali... Disegno quasi-sperimentale Disegno quasi-sperimentale Gruppo di controllo Gruppo sperimentale Pre-trattamento Post-trattamento Il gruppo sperimentale sembra migliorare per l effetto del trattamento. Tuttavia, il gruppo di controllo risulta ottenere, in fase pretest, dei punteggi significativamente migliori rispetto al GS. E plausibile che non vi sia un miglioramento nei soggetti del GC perché esibivano, già all inizio le loro migliori prestazioni (effetto soffitto). Il miglioramento di GS potrebbe quindi essere ricondotto agli effetti di maturazione e esperienza della prova. Il gruppo sperimentale ha in fase pretest punteggi più alti rispetto al gruppo di controllo. Nel posttrattamento vediamo un miglioramento di entrambi i gruppi che, anche in questo caso, non è attribuibile al trattamento. Ancora una volta la maturazione e l esperienza della prova possono aver causato il miglioramento nei soggetti. 5
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