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1 ALLEGATO 3 Istituto Statale di Istruzione Superiore Giovanni Caselli sede legale Via Roma, 67 Siena tel. 0577/40394 Fax 0577/ siis00400l@istruzione.it siis00400l@pec.istruzione.it (PEC) CASELLI Istituto Professionale Statale per i Servizi Commerciali, Turistici e Sociosanitari Siena Via Roma, 67 MARCONI Istituto Professionale Statale per l Industria e l Artigianato Manutenzione e Assistenza Tecnica Siena Via Pisacane, 5 MONNA AGNESE Istituto Tecnico Statale per Attività Sociali Istituto Tecnico Sett. Tecnologico Chimica, Materiali Biotecnologie - Liceo Linguistico Siena Via del Poggio, 16 PIANO DI MIGLIORAMENTO Responsabile del Piano (DS) Valeria Bertusi Nucleo di Autovalutazione di istituto composto da prof.ssa Beatrice Cappelli prof.ssa Annamaria Romaldo prof.ssa Gabriella Pozzolini prof. Gianluca Villari 1

2 PRIMA SEZIONE SCENARIO DI RIFERIMENTO A seguito del DPR n.80/2013, nel quale viene richiesto alle scuole il procedimento di autovalutazione, dopo la compilazione e la revisione del Rapporto di Autovalutazione, attraverso i descrittori messi a disposizione dell INVALSI e dall ISTAT, è stato accertato che: nell area CONTESTO E RISORSE risulta: L'istituto è un punto di riferimento per il territorio, in quanto assolve oltre al compito di istruzione e di formazione quello di rivalsa sociale e di recupero di autostima. L Istituto attinge a un bacino di utenza ampio. Gli studenti provengono da tutta la provincia comprese le zone più marginali. Questa caratteristica si è accentuata anche a seguito del dimensionamento della rete scolastica provinciale, considerando l unicità della scuola, che raccoglie tutti gli ordinamenti scolastici e costituisce un polo educativo/formativo che aggrega percorsi di studio diversi. L incidenza degli studenti con cittadinanza non italiana è del 34%, nello specifico 40% per l'ipsct Caselli, 51% per IPSIA Marconi, 11% per Liceo Linguistico e Istituto tecnologico Monna Agnese, di cui n 60 di neo-arrivati da paesi di lingua non neolatina, di cui: 30 per l'ipsct Caselli, 20 per IPSIA Marconi di cui 9 profughi, 10 per Liceo Linguistico e Istituto Tecnologico Monna Agnese La presenza, inoltre, di un elevato numero di studenti diversamente abili favorisce il diffondersi dell inclusività.. Il contesto socio-economico di provenienza degli studenti è molto variegato e si diversifica secondo l'indirizzo di studio. La situazione economica, in particolare per i Professionali, è precaria o svantaggiata, a ciò si aggiunge l alta percentuale di studenti con cittadinanza non italiana (molti con genitori senza un lavoro fisso) che determinano una complessiva percentuale bassa di studenti che versano il contributo volontario, nonostante ciò la scuola può contare su fonti di finanziamento diverse: lo Stato, il Comune, la Provincia; la Regione. La dirigenza scolastica è sostanzialmente stabile, non altrettanto lo è la componente docente. L età media è superiore ai 45 anni. I docenti a tempo determinato, il cui numero è superiore alle medie provinciali, regionali e nazionali, sono presenti soprattutto in alcune discipline dell area scientifica e/o tecnico-pratica. 2

3 nell area ESITI DEGLI STUDENTI: si registra un tasso di promozione superiore alle medie provinciali, regionali e nazionali per tutte e tre le tipologie di istituti componenti l'iis "Caselli"; il tasso di giudizio sospeso risulta essere maggiore con la media nazionale per quel che riguarda il professionale e il linguistico, mentre per il tecnico risulta essere in linea. per il professionale si registra una valutazione degli studenti all'esame di stato concentrata per lo più tra le fasce 61-80, con dei valori percentuali che nel complesso corrispondono all'incirca con la media provinciale. per il linguistico si registra una elevata percentuale di studenti nella fascia d'eccellenza inerente la valutazione all'esame di stato. La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all'altro, tranne singoli casi giustificati. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio e generalmente in linea con le medie provinciali, regionali e nazionali. nell area PROCESSI PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE Tre sono le linee di intervento: 1. la valorizzazione delle eccellenze, 2. la prevenzione del disagio e degli esiti negativi, 3. la lotta alla dispersione, la prevenzione all insuccesso scolastico, come sfondo i seguenti principi: l orientamento, l integrazione e l interazione, per favorire il pieno sviluppo delle potenzialità di tutti e di ciascun alunno al fine di promuovere l esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza nell ottica dell educazione permanente e del riconoscimento degli apprendimenti e delle competenze comunque acquisiti. L orientamento come processo continuo rappresenta lo sfondo integratore del progetto educativo, è assunto come principio organizzatore della progettualità personale e si sviluppa trasversalmente alle aree disciplinari e vede coinvolti insieme ai docenti, i tutor, gli esperti di Organismi Formativi accreditati per l Orientamento, ma anche i genitori con i quali la scuola ha il dovere di stringere un alleanza educativa.le azioni legate all orientamento sono principalmente rivolte allo sviluppo di competenze orientative quali: l attivazione critica nei confronti dei problemi, la canalizzazione delle energie rispetto agli obiettivi,la responsabilizzazione. nell area PROCESSI PRATICHE GESTIONALI ED ORGANIZZATIVE Si ha che l organizzazione dell istituto è basata su una leadership diffusa per facilitare il sistema generale di gestione, soprattutto in conseguenza dell aumento del numero degli iscritti, che ha determinato notevoli difficoltà in merito alla compilazione dell orario annuale, degli spazi e dei laboratori. La leadership si è impegnata, soprattutto negli ultimi anni, a rendere l organizzazione più adatta ai compiti assegnati. Compiti e funzioni assegnati ai docenti e personale ATA sono individuati all inizio dell a.s. in base alle esperienze maturate dal personale nel corso del tempo, nonché alla disponibilità, all interesse e alla motivazione emersi. La crescita esponenziale del numero degli studenti ha creato notevoli problemi di ordine infrastrutturale. La scarsa disponibilità di spazi condiziona il pieno realizzarsi dell'offerta formativa che nonostante tutto è ampia e variegata. 3

4 IDEA GUIDA 1. Area ESITI DEGLI STUDENTI PRIORITA : Rendere efficace la didattica per ottenere sempre migliori risultati scolastici 1. Azioni mirate di formazione, nate da rilettura/analisi dei dati della scuola in un ottica di intervento misurabile 2. Attivare percorsi formativi differenziati che, attraverso iniziative sistemiche, diano risposta ai bisogni di studenti, famiglie, territorio. 3. Stilare ed effettuare prove di verifica iniziali, di metà anno e comuni per tutte le classi per le varie discipline e in particolare per italiano e matematica, sullo stile di quelle dell INVALSI, per abituarsi a nuovi modelli di insegnamento, di apprendimento e di valutazione, creando una griglia comune di valutazione. 4. Confrontare i risultati fra le classi OBIETTIVI MISURABILI: 1. Avere risultati migliori nelle valutazioni di fine anno e nelle prove INVALSi. 2. Potenziare la collaborazione tra docenti di classi diverse per un azione didattica più incisiva e condivisa. RISORSE UMANE E FINANZIARE: Tutti gli insegnanti e in particolare gli insegnanti di Italiano e Matematica dell Istituto, incentivati quando vengono superate le ore di funzione docente 2. Area OBIETTIVI DI PROCESSO Subarea CURRICOLO ED OFFERTA PRIORITA : 1. Consolidare programmazione per competenze e valutazione competenze chiave/trasversali 2. Elaborare un curricolo di italiano e matematica, articolato per competenze, comprovate capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e metodologiche, in situazioni di studio o di lavoro e nello sviluppo professionale e personale con responsabilità ed autonomia (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008, quadro europeo delle qualifiche e dei titoli). 4

5 AZIONI: 1. a.s. 2015/ 16 Coinvolgere i docenti in un progetto di formazione sulla progettazione didattica per competenze, interrogandosi su questioni cruciali : - quali tipi di conoscenze e abilità sono imprescindibili nello sviluppo della competenza - quali percorsi di insegnamento/apprendimento (lezione frontale, didattica ribaltata, learning by doing, apprendimento peer to peer, roleplaying, problemsolving, e-learning ) sono più efficaci per far sì che ogni studente divenga consapevole del proprio apprendimento, autonomo nell implementarlo, responsabile nel ricostruirne il senso e le motivazioni 2. a.s. 2016/ 17 Elaborare il curricolo di italiano e matematica, da approfondita analisi dei contenuti disciplinari, nella quali si integri la considerazione delle diverse modalità con cui ogni studente li apprende e da una particolare attenzione al contesto: - contenuti espliciti - metodologie d insegnamento - strutturazione del percorso scolastico 3. a.s. 2017/ 18 Mettere in atto la nuova progettazione, attuare sistema di monitoraggio, verifica e valutazione anche con incontri periodici tra i docenti OBIETTIVI MISURABILI 1. Avvenuta formazione/aggiornamento di tutto il personale docente sulla didattica per competenze, con ricaduta sull azione didattica quotidiana; 2. Creazione e consolidamento degli scambi professionali; 3. Miglioramento negli apprendimenti degli studenti RISORSE UMANE E FINANZIARIE - Esperto o ente esterno che realizzi il corso di aggiornamento - Insegnanti dell Istituto, incentivati quando vengono superate le ore di funzione docente. ELENCO DEI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO (secondo l ordine di priorità) 1. Progettare insieme per migliorare gli esiti 2. Progetto di formazione sulla didattica per competenze 5

6 SECONDA SEZIONE 1. Titolo dell iniziativa di miglioramento: PROGETTARE INSIEME PER MIGLIORARE GLI ESITI DESCRIZIONE DEL PROGETTO Fase di PLAN - PIANIFICAZIONE Attraverso il progetto si intende Rendere efficace la didattica per ottenere sempre migliori risultati scolastici Si prevede di: attivare percorsi formativi differenziati che, attraverso iniziative sistemiche, diano risposta ai bisogni di studenti, famiglie, territorio; stilare ed effettuare prove di verifica iniziali, di metà anno e comuni per tutte le classi per le varie discipline e in particolare per italiano e matematica, sullo stile di quelle dell INVALSI, per abituarsi a nuovi modelli di insegnamento, di apprendimento e di valutazione, creando una griglia comune di valutazione; confrontare i risultati, fra le classi FASI OPERATIVE: - creazione dei gruppi per classi parallele - n. 3 incontri annui previsti (ottobre, febbraio, giugno) - preparazione delle prove - somministrazione delle prove, secondo i criteri collegialmente scelti e secondo criteri INVALSI - confronto dei risultati OBIETTIVI MISURABILI: 1. Avere risultati medi superiori al 60% per ogni prova somministrata, con uno scarto del 5% tra classi con lo stesso background famigliare e contesto scolastico. 2. Avere una collaborazione tra docenti di plessi diversi per un azione didattica più incisiva e condivisa. Fase di DO - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE Il progetto durerà per l intero anno scolastico, con incontri tra docenti delle stesse discipline anche in ambito di dipartimenti disciplinari. Creazione di un archivio digitale per classi parallele contenente prove, criteri-griglie di valutazione e risultati per le singole discipline, consultabile da parte dei docenti interessati. 6

7 Fase di CHECK MONITORAGGIO E RISULTATI Sono previsti sistemi di monitoraggio dell andamento del progetto da parte del nucleo di autovalutazione, in modo da far sì che il piano proceda secondo quanto stabilito e, se necessario, siano introdotte le opportune modifiche. Fase di ACT RIESAME E MIGLIORAMENTO Le riunioni di aggiornamento, se necessarie, potrebbero considerare: - questioni da risolvere - revisioni dell approccio descritto e ragioni che le determinano 7

8 2. Titolo dell iniziativa di miglioramento: CONSOLIDARE PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE E VALUTAZIONE COMPETENZE CHIAVE/TRASVERSALI-ELABORARE UN CURRICOLO DI ITALIANO E MATEMATICA PER COMPETENZE DESCRIZIONE DEL PROGETTO Fase di PLAN - PIANIFICAZIONE Si intende coinvolgere i docenti in un progetto di formazione sulla progettazione didattica per competenze, interrogandosi su questioni cruciali: - quali tipi di conoscenze e abilità sono imprescindibili nello sviluppo della competenza - quali percorsi di insegnamento/apprendimento (lezione frontale, didattica ribaltata, learning by doing, apprendimento peer to peer, roleplaying, problemsolving, e-learning ) sono più efficaci per far sì che ogni studente divenga consapevole del proprio apprendimento, autonomo nell implementarlo, responsabile nel ricostruirne il senso e le motivazioni. Si prevede di contattare l ADI (Associazione Docenti e Dirigenti scolastici Italiani) di Bologna, per l attività di formazione e la realizzazione del percorso, centrando l attenzione su: - la didattica per competenze: cosa cambia rispetto alla didattica tradizionale - il profilo dello studente per competenze (Indicazioni Nazionali) I docenti verranno sollecitati a creare gruppi di approfondimento per modificare la propria azione didattica e per stilare a fine corso il profilo dello studente in uscita dalla scuola secondaria. Si prevede pertanto un miglioramento nelle pratiche didattiche. Fase di DO - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE Responsabile dell attuazione è il Dirigente Scolastico, il progetto è rivolto a tutti gli insegnanti dell Istituto, che si suddivideranno poi in gruppi, si auspica una partecipazione attiva e formativa, in vista della creazione del curricolo verticale d Istituto nelle discipline di italiano e di matematica, prevista per il successivo anno scolastico, basato sulle competenze acquisite dagli studenti. OBIETTIVI MISURABILI - Avvenuta formazione/aggiornamento di tutto il personale docente sulla didattica per competenze, con ricaduta sull azione didattica quotidiana (incontri plenari di spiegazione e di restituzione, a piccoli gruppi con compiti operativi) - - Creazione e consolidamento degli scambi professionali tra docenti Fase di CHECK MONITORAGGIO E RISULTATI Verranno attuati sistemi di monitoraggio dell andamento del progetto, in modo da far sì che il piano proceda secondo quanto stabilito e, se necessario, siano introdotte le opportune modifiche. 8

9 Fase di ACT RIESAME E MIGLIORAMENTO Le riunioni di aggiornamento, se necessarie, potrebbero considerare: - lezioni apprese e questioni da risolvere - revisioni dell approccio descritto e ragioni che le determinano - revisioni del piano di deployment descritto e ragioni che le determinano 9

10 RISORSE UMANE E COSTI PER LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO Risorse umane interne della scuola Dirigente scolastico Tipologia di attività Coordinamento del nucleo di valutazione e delle attività del PdM. N di ore aggiuntive Spesa prevista previste 30 ore Omnicomprensivo nella retribuzione Fonte finanziaria Docenti Partecipazione a nucleo di valutazione, monitoraggio PdM., 30 ore 150 ore 3.483,00 FIS, FONDI FINALIZZATI AL MIGLIORAMENTO DELL OFFERTA Partecipazione a laboratori di formazione 120 ore Personale ATA Gestione amministrativo contabile del piano, Sistematizzazione e raccolta informazioni 30 ore 30 ore 60 ore 1.473,00 FIS, FONDI FINALIZZATI AL MIGLIORAMENTO DELL OFFERTA La scuola si avvarrà dei consulenti esterni elencati: Associazioni culturali e professionali (ADI Bologna, METRICA) INDIRE Altro (specificare): Esperti esterni 10

11 RIEPILOGO COSTI PER IL MIGLIORAMENTO Tipologia di spesa Spesa prevista Fonte finanziaria Dirigente scolastico Personale docente interno 3.483,00 FIS, FONDI FINALIZZATI AL MIGLIORAMENTO DELL OFFERTA Personale ATA interno FIS, FONDI FINALIZZATI AL MIGLIORAMENTO DELL OFFERTA Formatori esterni-consulenze esterne FIS, FONDI FINALIZZATI AL MIGLIORAMENTO DELL OFFERTA attrezzature FIS, FONDI FINALIZZATI AL MIGLIORAMENTO DELL OFFERTA Varie e materiale di facile consumo FIS, FONDI FINALIZZATI AL MIGLIORAMENTO DELL OFFERTA Totale 9.956,00 11

12 DIFFUSIONE E CONDIVISIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO Il presente Piano e le sue successive modifiche e/o integrazioni saranno oggetto di informazione, condivisione e dibattito in Collegio dei Docenti e in Consiglio di Istituto a cui seguirà la definitiva adozione con provvedimento del dirigente scolastico. Al fine di realizzare un efficace scambio di informazione ed una proficua interazione che porti ad un incremento ed a una crescita progressiva della collegialità e della condivisione, costruendo sinergia e favorendo il senso di appartenenza ad una comunità educativa, il Piano verrà diffuso attraverso i metodi di comunicazione utilizzati abitualmente dalla scuola: - Pubblicazione sul sito internet per portarlo a conoscenza di studenti, famiglie, docenti e tutti gli operatori della scuola - Coinvolgimento diretto di tutte le figure di staff (collaboratori del dirigente, staff di direzione, funzioni strumentali, responsabili di dipartimento ) nella condivisione del Piano - Comunicazione agli enti locali di riferimento e a associazioni, enti culturali e imprese che interagiscono a vario titolo con la scuola DIFFUSIONE E CONDIVISIONE DEGLI ESITI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO Gli Esiti del Piano e la sua progressiva realizzazione, nonché gli eventuali adattamenti e adeguamenti, saranno portati a conoscenza del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Istituto. Alla fine triennio, gli esiti saranno socializzati e condivisi con tutta la comunità scolastica realizzando momenti d incontro e di confronto che vedano coinvolti studenti, ex studenti e famiglie oltre agli organi collegiali della scuola. 12

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