il valore aggiunto Dati significativi di gestione il Valore Aggiunto 40 il valore aggiunto
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- Guido Adamo
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3 Dati significativi di gestione Riclassificazione dello stato patrimoniale e del conto economico degli ultimi tre esercizi Analisi di bilancio ultimi tre esercizi : indici, margini e percentage analysis il Valore Aggiunto Prospetto di determinazione del Valore Aggiunto Globale Netto Prospetto di riparto del Valore Aggiunto Globale Netto 40
4 DATI SIGNIFICATIVI DI GESTIONE Agec, in quanto Azienda speciale, è tenuta a redigere ogni anno due bilanci preventivi e un bilancio consuntivo, come peraltro previsto dagli artt. 22, 23 e 24 dello Statuto. I due bilanci economici preventivi che l Azienda annualmente redige, sono: il preventivo economico annuale che prevede ricavi, costi e investimenti per l esercizio successivo a quello di redazione il preventivo economico triennale, che prevede costi, ricavi e investimenti per il trienno successivo. A differenza dei bilanci preventivi che sono solo economici, i bilanci consuntivi aziendali al pari dei bilanci civilistici delle società di capitali prevedono la redazione di stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa. Dall analisi delle informazioni contenute in tali documenti, eventualmente integrate da altri dati contabili e gestionali, si riporta un quadro di sintesi degli indici più significativi di gestione dell ultimo triennio. I dati utilizzati per l analisi di bilancio possono essere riscontrati nelle tabelle di dettaglio degli stati patrimoniali e conti economici riclassificati che precedono l analisi di bilancio. In particolare le sigle con cui si identificano le poste di bilancio riclassificato contenute negli schemi di bilancio riclassificato, sono riscontrabili nelle successive tabelle di analisi nella colonna di calcolo di ciascun indice. > dati significativi di gestione 41
5 RICLASSIFICAZIONE DI STATI PATRIMONIALI E CONTI ECONOMICI DEGLI ULTIMI TRE ESERCIZI STATI PATRIMONIALI RICLASSIFICATI ATTIVO AF ATTIVO FISSO , , ,66 DE DF DISPONIBILITA ECONOMICHE DISPONIBILITA FINANZIARIE , , , , , ,60 L LIQUIDITA , , ,34 CI TOTALE ATTIVO , , ,22 PASSIVO PN PATRIMONIO NETTO , , ,57 PC PASSIVITA CONSOLIDATE , , ,84 Pcorr PASSIVITA CORRENTI , , ,79 TOTALE PASSIVO , , ,20 Gli stati patrimoniali sono stati riclassificati secondo il criterio della liquidità crescente, distinguendo le poste di attivo e passivo a seconda della loro permanenza in bilancio: l attivo fisso, il patrimonio netto e le passività consolidate rappresentano beni e debiti che permarranno in Azienda per più esercizi, mentre le disponibilità finanziarie e le passività correnti sono rispettivamente i crediti e i debiti che saranno incassati e pagati entro l esercizio successivo a quello di rendicontazione. Le disponibilità economiche sono costituite dall importo delle rimanenze finali di magazzino. La prima colonna riferisce le abbreviazioni dei gruppi come in seguito riportato in breve nell analisi per indici di solidità e liquidità. 42 > dati significativi di gestione
6 CONTI ECONOMICI RICLASSIFICATI CONTO ECONOMICO A VALORE DELLA PRODUZIONE E MOL VALORE DELLA PRODUZIONE COSTI GESTIONE CARATTERISTICA DIRETTI E INDIRETTI MOL O EBITDA AMMORTAMENTI e accantonamenti RO RISULTATO OPERATIVO O EBIT RISULTATO GESTIONE EXTRA-CARATTERISTICA RISULTATO GESTIONE FINANZIARIA RISULTATO GESTIONE STRAORDINARIA RAI RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE IMPOSTE SUL REDDITO RN RISULTATO NETTO Il conto economico è stato riclassificato a valore della produzione e Margine Operativo Lordo MOL o EBITDA (Earnings Before Interests, Taxes, Depreciation and Amortization), in quanto questa configurazione evidenzia un indice di redditività molto significativo. Il MOL, infatti, rappresenta un utile indicatore perché consente di valutare il reddito della gestione caratteristica senza l influenza di variabili non operative come le politiche di investimento l ammortamento degli investimenti le politiche finanziarie (interessi attivi e passivi) gli eventi imprevedibili (proventi e oneri straordinari) ed infine l imposizione fiscale (imposte dirette) In altre parole il MOL positivo e crescente di Agec evidenzia l economicità della gestione caratteristica ovvero la capacità di erogare i servizi previsti dallo Statuto in modo economico, pur in presenza di costi sociali. > dati significativi di gestione 43
7 ANALISI DI BILANCIO ULTIMI TRE ESERCIZI : INDICI, MARGINI E PERCENTAGE ANALYSIS ANALISI DELLA SOLIDITA INDICE DI COPERTURA DELLE IMMOBILIZZAZIONI INDICE DI CAPITALIZZAZIONE Descrizione formula trend CAPACITA DEL CAPITALE PERMANENTE DI FINANZIARE LE IMMOBILIZZAZIONI ESPRIME IN % L INCIDENZA DEI MEZZI PROPRI SUL CAPITALE DI FINANZIAMENTO PN+PC / AF 1,35 1,30 1,30 PN / CI 32% 31% 27% INDICE DI INDEBITAMENTO EVIDENZIA IN QUALE PERCENTUALE I MEZZI DI TERZI FINANZIANO IL CAPITALE INVESTITO PC + PCorr / CI 68% 69% 73% ANALISI DELLA LIQUIDITA MARGINE DI DISPONIBILITA O CAPITALE CIRCOLANTE NETTO INDICE DI LIQUIDITA O DI TESORERIA Descrizione formula trend ATTITUDINE A FAR FRONTE AGLI IMPEGNI FINANZIARI DI BREVE CON LE RISORSE DELLA GESTIONE CORRENTE ATTITUDINE A FRONTEGGIARE GLI IMPEGNI A BREVE CON LE DISPONIBILITA LIQUIDE (DE + DF + L) - P Corr L + DF / P Corr , , ,77 1,50 1,49 1,30 44 > dati significativi di gestione
8 ANALISI DELLA DURATA DEL CICLO DEL CIRCOLANTE TEMPO MEDIO DI INCASSO DEI CREDITI COMMERCIALI TEMPO MEDIO DI PAGAMENTO DEI DEBITI COMMERCIALI Descrizione trend MEDIA TEMPI DI INCASSO PER SETTORE TEMPO DI PAGAMENTO DI CIASCUNA FATTURA/ N. FATTURE PAGATE NELL ANNO TEMPI MEDI DI INCASSO PER SETTORE GESTIONE IMMOBILIARE GESTIONE CANTIERI GESTIONI CIMITERIALI E FUNERARIE GESTIONE LAMPADE VOTIVE Descrizione trend (CREDITI MEDI V/INQUILINI AL NETTO DELL IVA ) / (RICAVI DELLE VENDITE/360) TEMPO INCASSO DI CIASCUNA FATTURA/N. FATTURE INCASSATE NELL ANNO TEMPO INCASSO DI CIASCUNA FATTURA/N. FATTURE INCASSATE NELL ANNO (CREDITI V/CLIENTI AL NETTO DELL IVA ) / (RICAVI DELLE VENDITE/360) ANALISI DELLA REDDITIVITA ROI - REDDITIVITA DEL CAPITALE INVESTITO ROE LORDO - REDDITIVITA LORDA DEL CAPITALE PROPRIO ROS - REDDITIVITA DELLE VENDITE Descrizione formula trend INDICE DI EFFICIENZA DEI PROCESSI CORRELATI ALLA GESTIONE CARATTERISTICA ESPRIME LA REDDITIVITA ANTE IMPOSTE DEL CAPITALE DI RISCHIO INCIDENZA % DEL RISULTATO OPERATIVO SUI RICAVI RO/CI 0,90% 2,05% 2,21% RAI/PN 9,18% 9,57% 9,28% RO/RICAVI VENDITA 0,59% 1,37% 1,70% > dati significativi di gestione 45
9 ANALISI DELLO SVILUPPO TASSO DI CRESCITA DEL CAPITALE INVESTITO TASSO DI CRESCITA DEL PATRIMONIO NETTO TASSO DI CRESCITA DEL PERSONALE Descrizione trend (CI AL TEMPO t+1 - CI AL TEMPO t) / CI AL TEMPO t (PN AL TEMPO t+1 - PN AL TEMPO t) / PN AL TEMPO t (PERSONALE AL TEMPO t+1 - PERSONALE AL TEMPO t) / PERSONALE AL TEMPO t 12,05% 5,08% 15,10% 0,15% 0,41% 0,09% -3,03% -0,63% 0,00% ANALISI DELLA PRODUTTIVITA PRODUZIONE PRO CAPITE Descrizione trend VALORE DELLA PRODUZIONE / Numero MEDIO PERSONALE PERCENTAGE ANALYSIS L analisi di bilancio della struttura patrimoniale e finanziaria risulta più evidente ed immediata nell analisi delle proporzioni tra le poste di stato patrimoniale, nella seguente impostazione grafica. ANALISI DI BILANCIO - STATI PATRIMONIALI RICLASSIFICATI percentage analysis ATTIVO FISSO 50% D.EC. 1% D.FIN. 23% LIQ. 26% P.N. 32% P.CONS. 35% P.CORRE NTI 33% ATTIVO FISSO 54% D.EC. 1% D.FIN. 15% LIQ. 29% P.N. 31% P.CONS. 39% P.CORRE NTI 30% ATTIVO FISSO 45% D.EC. 1% D.FIN. 35% LIQ. 19% P.N. 27% P.CONS. 32% P.CORRE NTI 41% 46 > dati significativi di gestione
10 IL VALORE AGGIUNTO Di fondamentale importanza, ai fini della rendicontazione sociale, è il processo di formazione del Valore Aggiunto, inteso sia come differenza tra il valore della produzione lorda ed i consumi di beni e servizi, sia come distribuzione di tale ricchezza verso gli stakeholder di riferimento. Gli interlocutori che, nell ultimo triennio, hanno partecipato alla distribuzione del Valore Aggiunto sono: il Personale, attraverso la corresponsione degli stipendi; la Pubblica amministrazione, con il regolare pagamento di imposte e tasse; l Azienda, grazie agli utili (destinati a riserva dal Comune di Verona); la Collettività, con le erogazioni liberali a favore di varie iniziative meritevoli. Dal punto di vista metodologico, si sono adottati gli schemi indicati nei Principi di Redazione del Bilancio Sociale (2001) del Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale (GBS), e la configurazione a Valore Aggiunto Globale Netto, ovvero al netto degli ammortamenti. 47
11 PROSPETTO DI DETERMINAZIONE DEL VALORE AGGIUNTO VALORE AGGIUNTO GLOBALE A) Valore della produzione ESERCIZI Ricavi delle vendite e delle prestazioni rettifiche di ricavo 2. Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti (e merci) Variazione dei lavori in corso su ordinazione Altri ricavi e proventi Ricavi della produzione tipica Ricavi per produzioni atipiche (produzioni in economia) B) Costi intermedi della produzione 6. Consumi di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci Costi per servizi Costi per godimento di beni di terzi Accantonamenti per rischi Altri accantonamenti Oneri diversi di gestione Costi intermedi della produzione VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO C) Componenti accessori e straordinari 12. +/- Saldo gestione accessoria Ricavi accessori Costi accessori /- Saldo componenti straordinari Ricavi straordinari Costi straordinari Componenti accessori e straordinari VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO
12 PROSPETTO DI RIPARTO DEL VALORE AGGIUNTO DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO ESERCIZI A - Remunerazione del personale Personale non dipendente Personale dipendente a) remunerazioni dirette b) remunerazioni indirette c) quote di riparto del reddito A - Totale Remunerazione del personale B - Remunerazione della Pubblica Amministrazione Imposte dirette Imposte indirette sovvenzioni in c/esercizio B - Totale Remunerazione della Pubblica Amministrazione C - Remunerazione del capitale di credito Oneri per capitali a breve termine Oneri per capitali a lungo termine D - Remunerazione del capitale di rischio Dividendi (utili distribuiti alla proprietà) E - Remunerazione dell azienda +/- Variazioni riserve F - Liberalità esterne VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO Nel 2005 il Valore Aggiunto generato da Agec è stato così distribuito: quasi tre quarti dell intero valore è stato destinato ai collaboratori, a conferma dell importanza del fattore Risorse umane nell ambito dello svolgimento dell attività aziendale, che consiste essenzialmente nella produzione di servizi; una quota di quasi un quarto è andata alla Pubblica Amministrazione sottoforma di imposte e tasse. Nell ultimo anno non sono stati registrati contributi in conto esercizio da 49
13 portare in diminuzione delle risorse in uscita verso il sistema pubblico; circa euro sono stati destinati alla collettività per finanziare inziative a favore della cultura, della ricerca e del sociale, nella percentuale del 0,09% del Valore Aggiunto Globale Netto; infine vi è la remunerazione dell Azienda, data dagli utili prodotti nell esercizio, per un importo e una percentuale pari alla metà delle risorse destinate alla collettività. DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO ESERCIZIO 2005 PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 24,87% COLLETTIVITA 0,09% AZIENDA 0,05% L Azienda Speciale è quindi in parte azienda no profit e in parte azienda for profit. E azienda no profit perché ha delle finalità istituzionali nell ambito delle quali i risultati in termini di utilità sociale sono prioritari rispetto a quelli di carattere economico e finanziario. E azienda for profit perché sviluppa delle attività che producono flussi redil valore aggiunto UN INTEGRAZIONE AL VALORE AGGIUNTO: I COSTI SOCIALI RISORSE UMANE 74,98% L Azienda Speciale è una figura giuridica creata per gestire in maniera imprenditoriale i servizi pubblici locali, coniugando al meglio le esigenze sociali di soddisfazione dei bisogni della collettività con l equilibrio economico e finanziario della gestione aziendale. 50
14 dituali positivi allo scopo non di produrre utili, ma di compensare le perdite prodotte dalla gestione non profit, al fine di raggiungere complessivamente il pareggio di bilancio necessario alla sopravvivenza dell ente stesso. Il bilancio di esercizio dell azienda speciale, costituito da stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa, non rendiconta pienamente l attività dell azienda per quanto riguarda la produzione istituzionale di utilità sociale. Si consideri inoltre che l attività no profit non è misurata dal mercato: la domanda corrisponde ad esigenze sociali, i prezzi dell offerta sono tariffati o addirittura gratuiti. Conto economico e stato patrimoniale, quindi, e non permettono di rilevare costi effettivi e benefici interni ed esterni (verso gli utenti e la collettività) realmente prodotti, così come il risultato di esercizio non può rappresentare il raggiungimento delle finalità istituzionali che non sono identificabili nel profitto come nel caso di una qualsiasi impresa commerciale. I costi effettivi, infatti, comprendono i cosiddetti costi sociali, una conformazione di costi figurativi, che è tipica dell attività caratteristica delle aziende speciali che svolgono istituzionalmente attività no profit. Tra i costi sociali di maggior entità vi sono: I costi sociali della gestione cimiteriale e funeraria, per tutte le attività che l Azienda deve compiere gratuitamente ( funerali sociali ed i recuperi da pubblica via, cfr Relazione sociale), quantificati in circa euro all anno di costi che non danno luogo a ricavi; i costi sociali della gestione immobiliare dati dalla differenza tra il canone di libero mercato e il canone ridotto ex legge regionale 10/96 o il canone convenzionato, che come riportato nella Relazione sociale, ammonta a circa 6 milioni di euro di mancati ricavi annui; ad essi vanno aggiunti i costi dei progetti sperimentali a sostegno dell abitare per categorie di inquilini in particolare difficoltà. Inoltre, per quanto riguarda i rendimenti del patrimonio civile gestito al 31/12/2005 rispetto a quello conferito in concessione il 01/04/1997, sono da rilevare le seguenti variazioni negative: quasi euro all anno è l importo dei canoni che annualmente l Azienda non incassa sulle unità immobiliari messe a disposizione di Associazioni o del Comune nel corso degli ultimi anni; gli affitti non percepiti a seguito dell eliminazione dall elenco degli immobili in gestione di alcuni fabbricati (immobili alienati, demoliti o dismessi), per circa euro al- 51
15 l anno di ricavi, che tuttavia sono quasi compensati da circa euro di maggiori ricavi annui dovuti ad incrementi nel numero di immobili in gestione (nuove costruzioni realizzate da Agec o altri immobili comunali conferiti in concessione). Oltre al valore dell utilità sociale prodotta dall Azienda, che sfugge alla rendicontazione contabile ma che sarà in seguito ampiamente rendicontato nella Relazione sociale, si vuole infine evidenziare il vantaggio prodotto da Agec a favore del Comune di Verona (e quindi in ultima analisi a favore della Collettività), vantaggio in termini di utilità patrimoniale ed economica, dato dall accrescimento del patrimonio immobiliare pubblico generato dall attività dell Azienda. Agec infatti ricerca e partecipa, per conto del Comune, ai bandi di concorso per l assegnazione di finanziamenti statali e regionali destinati alla realizzazione di edilizia residenziale pubblica. Con le ultime partecipazioni ai bandi di concorso per l assegnazione di finanziamenti pubblici, l azienda ha conseguito risultati assai positivi: assegnazione del finanziamento di 10 milioni di euro per il progetto integrato Contratti di Quartiere 2, finanziamento parziale di tre cantieri i cui progetti hanno partecipato al bando alloggi in affitto per un totale progetti di euro circa, finanziamento del progetto di ampliamento della casa Anziani di Avesa grazie al bando Anziani degli anni 2000 di di euro. I vantaggi di tale attività trovano evidenza all interno del bilancio e nell inventario del Comune di Verona ove vengono capitalizzate le nuove costruzioni ed iscritte tra i beni immobili (ovviamente anche quelle finanziate dallo Stato e dalla Regione). 52
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