INTRODUZIONE AL RUMORE NEI CIRCUITI ELETTRONICI RAPPRESENTAZIONE DEL RUMORE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "INTRODUZIONE AL RUMORE NEI CIRCUITI ELETTRONICI RAPPRESENTAZIONE DEL RUMORE"

Transcript

1 INTODUZIONE A UMOE NEI CICUITI EETTONICI Se prendiao n qalsiasi circito elettronico ed andiao ad analizzare il valore di na grandezza elettrica (tensione o corrente in n pnto, vediao che non è stabile e plito nel tepo a ltta attorno al valore aspettato s(t. a lttazione casale attorno al segnale è chiaata UMOE e la indichiao con n(t. Nel caso ad esepio della tensione V(t all scita di n circito, possiao considerarlo coe la soa: V(t = s(t + n(t + d(t Nel segito non considerereo i distrbi d(t, intesi coe lttazioni del segnale certaente indesiderate a ricondcibili a case precise (indzioni, intererenze e qindi in linea di principio eliinabili con na attenta realizzazione o scheratra del sistea elettronico. Il rore, rendendo l identiicazione del segnale eno nitida, ci porta a coettere n errore più o eno grande nella isra di s(t ad esepio, ed in alcni casi pò addirittra rendere ipossibile il riconosciento di n segnale. Per capire il rore ed i soi eetti nei sistei elettronici, andiao ad analizzare qindi: - qali sono le odalità di rappresentazione del rore e qali sono i paraetri che ne qantiicano l entità; - qali sono, in n circito elettronico,le sorgenti isiche di rore; - coe il rore, generato localente da n coponente, si propaga verso l scita del circito aggingendosi al segnale; - coe poterne ridrre l entità. APPESENTAZIONE DE UMOE CAATTEIZZAZIONE DE UMOE Il rore NON è caratterizzato dal so andaento nel tepo n(t, perché per sa natra n(t è diverso da na osservazione all altra e perché non è predicibile, cioè non possiao predire qale ne sarà il valore n(t+dt all istante sccessivo all osservazione. Essendo na grandezza casale, il rore potrà essere nicaente caratterizzato da grandezze che ne sintetizzano la sa distribzione statistica. In particolare, acendo la distribzione delle apiezze delle lttazioni, si potrà ricavarne il valore edio ed il valore qadratico edio. V(t [V(t] Distribzione delle apiezze delle lttazioni v(t (ascia di rore Valore aspettato s(t σ oppre MS

2 Distribzione gassiana del rore Nella grande aggioranza dei casi, la distribzione delle lttazioni (rore ha na ora ben approssiabile ad na gassiana centrata proprio sl livello di segnale idealente presente in qel pnto se non ci osse rore. Qesto è ivalente a dire che il valore edio del rore è nllo. entità delle lttazioni (in gergo, l apiezza della barba di rore viene caratterizzata dalla deviazione standard (σ della distribzione, la ci diensione è il Volt [V] se si stà isrando n segnale di tensione o l Apère [A] se si sta isrando n segnale di corrente. Essa è calcolata acendo il qadrato degli scostaenti introdotti dal rore rispetto alla linea di segnale s(t, ediandoli ttti (si ottiene così il valore qadratico edio, n ( t, del rore, che è na grandezza che ha le diensioni di V oppre di A e poi estraendone la radice. Il risltato è n nero che ha proprio le stesse diensioni del segnale (V oppre A, coe già detto grazie al qale è seplice ed iediato are n conronto diretto della apiezza del rore con l apiezza del segnale. Per coe è ottento, la deviazione standard σ è anche indicata coe valore MS del rore, dove MS signiica oot Mean Sqare, cioè appnto adice qadrata del valore Qadratico Medio. Si ricordi che in na distribzione Gassiana circa il 63% delle lttazioni totali è contento in ±σ. Potenza di rore Il valore qadratico edio del rore, che ricordiaoci ha le diensioni di [V ] o [A ], ci da la potenza trasportata dal rore stesso. SPETTO DE UMOE Coe ogni segnale elettrico, anche il rore n(t pò essere pensato coe soa di onde sinsoidali generatrici. Per estrarre ognna di qeste coponenti aroniche del rore, in particolare qella alla renza, si pò pensare di prendere il rore n(t e di arlo passare in n circito passa banda centrato proprio alla renza ed avente na piccola larghezza di banda. All scita avrò solo sinsoidi n (t di renza copresa tra (- / e (+ /. Poiché il rore n(t all ingresso, coe più volte sottolineato, ha n andaento teporale casale in apiezza, così sarà per le singole sinsoidi n (t in scita dal iltro. Esse qindi potranno essere caratterizzate dal loro valore edio (che sarà ovviaente zero e dal loro valore qadratico edio, n ( t.

3 n(t Filtro passa-banda n (t T apiezza (e la ase variano casalente nel tepo Se isro il valore qadratico edio dell insiee delle sinsoidi che escono dal iltro passabanda e lo divido per la larghezza del iltro, ottengo il valore qadratico edio del pacchetto di sinsoidi che dieriscono al più di Hz in renza. Coerenteente con ciò, qesta grandezza è chiaata densità spettrale di potenza del rore alla renza, ha le diensioni di [V /Hz] o [A /Hz] e la indichiao con S( = n ( t. ipetendo il procediento variando la renza centrale del iltro, si pò ottenere la densità spettrale di potenza del rore a ttte le renze. Esso costitisce lo spettro di potenza del rore. Spettro di potenza o spettro di potenza del rore pò avere n andaento in linea di principio qalsivoglia. S( Se lo spettro è piatto, cioè se il valore qadratico edio di ogni coponente in renza del rore è gale alle altre, si dice che lo spettro è bianco. Se lo spettro non è bianco, in gergo si dice che è colorato. Ad esepio, se sono più apie le renze basse si dice che il rore è rosa, in analogia con l eetto che si avrebbe in lce visibile. S( S( E intitivo pensare che la potenza del rore totale n(t (cioè il so valore qadratico edio, n ( t sia la soa delle potenze trasportate dalle singole coponenti sinsoidali, cioè che n ( t = S( d ( 0

4 Veriica analitica: Si considerino de sinsoidi : U(t = A sin ω t + B sin ω t Il valore qadratico edio della soa è : A B ( t = ( Asinω t + ( B sinωt + AB(sinωt sinωt = Il risltato è appnto la soa dei valori qadratici edi delle singole sinsoidi. Se si estrae la radice qadrata dell espressione (, si ottiene il valore MS del rore. SOGENTI DI UMOE IN UN CICUITO Per qantiicare l entità del rore presente in n pnto di n circito bisogna innanzittto conoscere il rore prodotto da ogni dispositivo che lo copone. inorazione di interesse che descrive copletaente n dispositivo dal pnto di vista del rore è il so spettro di potenza. ore di n resistore a casa isica del rore elettronico in n resistore é il oto statistico dei portatori di carica (elettroni e/o lacne nel dispositivo (oto browniano. Di consegenza, la dierenza di potenziale tra i orsetti di n resistore a voto (cioè non collegato non é sepre rigorosaente nlla a ltta attorno al valore V=0V. Ad n certo istante pò accadere che nel loro oto casale, gli elettroni si trovino più nerosi in prossiità di n orsetto pittosto che dell'altro, deterinando in qell istante na dierenza di potenziale non nlla tra i orsetti. Qeste lttazioni della tensione tra i orsetti di n resistore scollegato la chiaiao rore. Poiché la tensione ai orsetti di n resistere a voto ltta, é natrale pensare di rappresentare il resistore reale coe n resistere ideale privo di rore con in serie n generatore di tensione variabile. a tensione erogata da qesto generatore avrà valore edio nllo a valore qadratico edio NON nllo. Se si israsse lo spettro del rore di tensione di na resistenza di valore, si troverebbe che esso è in bona approssiazione no spettro bianco con densità spettrale S V ( = 4 kt Qesto risltato ci dice che il rore di tensione di n resistore è tanto aggiore qanto aggiore è la teperatra T di nzionaento e qanto aggiore è il so valore. Il attore di proporzionalità k è la costante di Boltzann. Il rore di na resistenza è anche chiaato rore terico o anche rore Johnson dal noe dello scienziato che per prio lo ha israto negli anni 0.

5 CICUITO EQUIVAENTE DI UN ESISTOE UMOOSO Se resistore è in n circito aperto: A S V (= 4kT Flttazione di corrente : NUA B Flttazione di tensione tra A e B : S V (= 4kT Se resistore è cortocircitato: A 4kT Flttazione di corrente : 4 kt 4 kt S I ( = = Flttazione di tensione tra A e B : NUA B Di ci si pò are l ivalente NOTON : 4kT/ A ore di canale di n MOSFET Anche il canale di n MOSFET è n resistore, avente na resistenza pari a /g. Esso eettivaente genera n rore terico che, per coe viene noralente sato n transistore, è coodo espriere con la densità spettrale di corrente. Il valore della densità spettrale contiene n piccolo attore correttivo pari a /3 che deriva dal atto che il canale è n resistore con resistenza non oogenea lngo ttto il canale a variabile dal sorce al pnto di pinch-o. Essa è pari a : 4kT S I ( = g 3

6 UMOE IN UN CICUITO - Calcolo del rore in scita E' natrale in n circito seplice o coplesso che sia, chiedersi qale sia l'entità del rore coplessivo generato dai singoli coponenti del circito e presente, ad esepio, al orsetto di scita del circito stesso. 'iportanza di qesto calcolo risiede nella considerazione che qando applichiao n segnale al circito, ainché esso sia rilevabile all'scita, è necessario che esso sia riconoscibile rispetto alle lttazioni statistiche presenti nello stesso pnto e dovte al rore. Qesta aerazione pò essere tradotta in terini qantitativi acendo rieriento al rapporto (S/N tra l'apiezza del segnale, S, ed il valore MS (oot Mean Sqare, cioè la radice qadrata del valore qadratico edio della ascia di rore ad esso sovrapposto, N. Il inio segnale israbile pò essere deinito coe il segnale la ci apiezza egaglia il valore eicace delle lttazioni (S/N=. Vediao pertanto innanzittto coe calcolare il valore MS delle lttazioni di rore in n circito. Prendiao il seplice circito qi accanto e poniaoci l'obiettivo di calcolare l'entità del rore in scita [v (t] in terini sia di densità spettrale, S (, che di valore qadratico edio, v, delle lttazioni della tensione v (t. +5V Si spponga inizialente, per seplicità, che solo la resistenza generi rore. v Ci sono possibili odalità di calcolo, alternative tra di loro, che condcono allo stesso risltato: MODAITA'. - Associo al coponente il so generatore di rore (tensione o corrente a seconda della casa isica o della coodità di calcolo, identiicandolo coe generatore che prodce n segnale nel tepo. - Calcolo il traseriento del generatore sll'scita, in odo del ttto analogo a qello che arei se osse n seplice generatore di segnale. v n (t +5V + - i n (t v vn Nel nostro esepio avrei che la corrente nella aglia è in (t = + Nota: Il segno di vn (t è arbitrario, a il verso della corrente gli deve essere congrente. a tensione in scita è v (t = in (t = vn (t +

7 oppre, indierenteente, v (t = v n (t in (t = vn (t vn (t = vn (t Converto il "segnale" in densità spettrale, acendo il valore qadratico edio dell'espressione. In pratica, noi non conosciao l andaento nel tepo del rore a solo le se caratteristiche edie. In particolare, l inorazione noralente disponibile è la sa potenza edia al variare della renza espressa ediante la densità spettrale di potenza. Siccoe la potenza edia è legata al valore qadratico edio del segnale, il legae tra la d.s.p. della resistenza ( Sn ( e la d.s.p. della tensione di scita (S è data dal qadrato dell espressione precedenteente calcolata: S ( = Sn ( = 4kT ( + ( + - Calcolo il valore qadratico edio, v, delle lttazioni nel tepo dell'scita. Conoscendo la distribzione in renza della potenza in scita, S, per ottenere la potenza coplessiva basta soare (cioè integrare i singoli contribti alle diverse renze: v = Banda 0 S ( d dove si è integrato slla banda del circito, o dello strento che i perette di visalizzare l'andaento nel tepo della tensione di scita (tipicaente l'oscilloscopio. - Faccio la radice qadrata del valore trovato (MS signiica oot Mean Sqare, cioè radice del valore qadratico edio, così da avere l'apiezza della ascia di rore da conrontarsi con il possibile segnale sovrapposto: MS rore = v. MODAITA'. - Associo al coponente il so generatore di rore (tensione o corrente a seconda della casa isica o della coodità di calcolo, identiicandolo coe generatore che prodce na densità spettrale di potenza. +5V I n ( - Calcolo il traseriento del generatore sll'scita, ricordando che devo considerare il qadrato della nzione di traseriento. S ( = S n ( ( + = 4kT ( + S n (=4kT v - Coe pria, se voglio calcolare il valore qadratico edio, dell'scita, accio: v = Banda 0 S ( d v, delle lttazioni nel tepo

8 dove si è integrato slla banda del circito, o dello strento che i perette di visalizzare l'andaento nel tepo della tensione di scita (tipicaente l'oscilloscopio. a strada proposta con qesta seconda odalità sebra più seplice ed iediata, a va segita con catela perché ha i segenti "svantaggi": - Non perette di considerare le correlazioni tra i segnali. Per esepio, nel caso in esae si perde la correlazione tra il generatore di tensione Sn ( e la corrente di rore attivata nella aglia. Per ci, rislta ipossibile calcolare S ( coe "soa" di Sn ( e della cadta di tensione ai capi di. Inatti - Se nel circito sono presenti degli eleenti conservativi (capacità ed indttanze, il calcolo pò essere più coplicato e generare dbbi. Esercizio: Calcolare il rore in scita all'apliicatore della igra accanto, dovto a ttti i coponenti che lo costitiscono. Conrontare i vari contribti ed evidenziare la sorgente di rore più iportante. e +5 V v Indicare le precazioni da prendere in ase di progetto dell'apliicatore in odo da avere il rore più piccolo possibile. v in - Innanzittto si associa ad ogni coponente n proprio generatore ivalente di rore. I generatori rappresentano lttazioni aventi case isiche dierenti e indipendenti. - Si valta il traseriento di ciascn generatore verso il orsetto di scita, tilizzando na delle odalità introdotte pria. Si ottiene così : S ( = 4kT + 4kT ( ( ( ( ( + + g g + + 4kT 4kT / g 3 ( + + 4kT g + - Conrontiao i prii 3 addendi, che si rieriscono alle resistenze in ingresso, e. Coe ben sappiao (in base a otivi di ottiizzazione del traseriento di segnale da v in a v gs, di iniizzazione della potenza dissipata stazionaria e altro, siao portati a volere piccola e ed grandi. Così acendo eettivaente anche il rore viene ridotto al inio! Inatti, i prii 3 terini, qando << e, diventano: 4kT + + g 4kT g

9 dove si vede chiaraente che se le resistenze di polarizzazione sono di valore elevato, il loro rore si scarica slla bassa ipedenza dello stadio di pilotaggio e non danno contribti signiicativi all'scita: più piccola è la resistenza di scita dello stadio di pilotaggio eglio è! Qindi il rore totale in scita è sostanzialente pari a : 4kT S ( 4kT g + + 4kT / g 3 - Conrontando di novo gli addendi, ed in particolare i prii de, si vede che è prevalente il prio od il secondo terine a secondo che sia più grande o. Coe più volte visto in varie altre 3 g occasioni e per altri otivi, polarizzare il transistore con transcondttanze elevate (qindi alte correnti è vantaggioso anche dal pnto di vista del rore! - 'ltio terine diicilente introdce n contribto di rore prevalente; basta inatti che il gadagno sia aggiore di ( >/g perché esso sia na razione del secondo addendo. Esercizio Si consideri il generatore di corrente qi accanto. Valtare l'entità del rore presente nella corrente prodotta al drain, identiicando i singoli contribti dati da ogni coponente. Indicare n intervento circitale che peretta di iniizzare il valore MS del rore di corrente di scita. +5 V circito alientato i Il circito è olto siile a qello dell'esercizio precedente e l'espressione della densità spettrale della corrente di scita è ricavata in aniera analoga, ottenendo S ( = 4kT ( + g + 4kT ( + g + 4kT / g 3 e consegenze della ancanza di sono pero' enori. Ora le de resistenze ed prodcono n gran rore che non trova più odo di scaricarsi in e viene pertanto riproposto in scita, diventando la onte di rore prevalente! Una solzione a qesto problea potrebbe essere qella di scegliere ed olto piccole ed avere così na bassa densità spettrale di rore; qesta scelta è brtta perché a consare olta potenza elettrica statica al circito. Meglio è ettere tra Gate e assa na capacità. Qesta seconda solzione perette di ridrre il valore MS del rore in scita liitando la banda (da 0Hz ino a /(πc Hz s ci la densità spettrale di rore deve C +5 V i

10 venire integrata! In pratica è ora la capacità C che scarica il rore verso assa coe pria aceva. Esercizio Coe cabia il rore qando si agginge al generatore di corrente appena visto na resistenza di degenerazione tra il Sorce e assa? Aenta o diinisce e perché? Esepio di traseriento in presenza di eleenti capacitivi Si consideri il circito C della igra accanto e si valti coe si rilette il rore di tensione del resistore ai orsetti del condensatore. a nzione di traseriento tra la tensione ai capi del condensatore ed il segnale di tensione erogato dal generatore di rore é: T(jω = + jωc Qindi, acendo il odlo al qadrato di T(jω, posso ottenere la densità spettrale in scita coe S ( = Sv ( + ω C Posto S v (=4kT lo spettro di potenza del resistore (costante nell'intervallo di renze di nostro interesse, l'andaento dello spettro di potenza di rore che si rileverebbe ai orsetti del condensatore è qello riportato scheaticaente a lato. Il valore in contina é ancora pari a 4kT, entre per il iltraggio passa-basso deterinato dal condensatore, le coponenti aroniche del rore a più alta renza sono attenate. Il valore qadratico edio del rore di tensione ai capi del condensatore è: 4kT S n (t dω V = S ( d = 4kT = 4kT C π 4C ω Per n resistere da kω, il valore 4kT é (nv /Hz e, se la costante di tepo del polo osse 00µs, il valore qadratico sarebbe (0µV. Ciò signiica che anche in assenza di qalnqe generatore di segnale orzante, il rore del resistore a lttare la tensione ai orsetti del condensatore attorno al valore nllo di ilibrio e con na apiezza che, se capionata ad istanti diversi, nel 63% delle volte si troverebbe copresa tra ±0µV. Se si applicasse alla rete n segnale, per esepio a gradino, esso caserebbe ai orsetti del condensatore il solito transitorio esponenziale. Tttavia andando a valtare con cra l'andaento S ( C 4C v

11 del segnale si troverebbe ancora che al so andaento deterinistico é sovrapposta la lttazione statistica di ±0µV. Da ltio si noti che il attore /4C ha le diensioni di na banda. Essa è detta banda ivalente ai ini del rore della rete a singolo polo. 'espressione precedente pò essere interpretata dicendo che il valore qadratico edio del rore di tensione è pari al valore in contina (4kT per la banda ivalente /4C della rete del prio ordine. Si noti coe qesta banda ivalente dierisca dalla banda /πc per il segnale. Ciò è dovto alla dierente deinizione della banda. a banda per il segnale è letta in corrispondenza del pnto a -3dB del traseriento rispetto al valore in contina. Invece, qando si ha a che are con il rore, ciò che iporta è il so valore qadratico edio. Il valore /4C è la banda s ci si deve considerare lo spettro costante e pari al valore in contina per avere il valore qadratico edio esatto del rore. Il valore /4C è la banda ivalente ai ini del rore per n sistea a singolo polo orzato da generatori di rore a spettro costante. Se i generatori non sono bianchi o se la nzione di traseriento non è a singolo polo, il risltato precedente non si applica. Il valore qadratico edio deve essere ottento procedendo all'integrazione dei diversi contribti allo spettro di potenza.

SENSORI E TRASDUTTORI

SENSORI E TRASDUTTORI SENSOI E ASDUOI Ogni sistea di controllo atoatico dispone di sensori che rilevano le grandezze da controllare. Grandezza di inpt SENSOE Grandezza di otpt In olte applicazioni la grandezza fisica di inpt

Dettagli

APPUNTI DEL CORSO DI SISTEMI IMPIANTISTICI E SICUREZZA REGIMI DI FUNZIONAMENTO DEI CIRCUITI ELETTRICI: CORRENTE CONTINUA

APPUNTI DEL CORSO DI SISTEMI IMPIANTISTICI E SICUREZZA REGIMI DI FUNZIONAMENTO DEI CIRCUITI ELETTRICI: CORRENTE CONTINUA APPUNTI DL CORSO DI SISTMI IMPIANTISTICI SICURZZA RGIMI DI FUNZIONAMNTO DI CIRCUITI LTTRICI: CORRNT CONTINUA SOLO ALCUNI SMPI DI ANALISI DI UN CIRCUITO LTTRICO FUNZIONANTI IN CORRNT CONTINUA APPUNTI DL

Dettagli

TRASMISSIONE DELLA POTENZA

TRASMISSIONE DELLA POTENZA TRASMISSIOE DELLA POTEZA (Distillazione verticale) Conoscenza del principio di fnzionaento dei principali sistei di trasissione e trasforazione del oto. Sapere effettare calcoli si principali sistei di

Dettagli

Lezione n.15. Doppi bipoli

Lezione n.15. Doppi bipoli Lezione 5 Doppi bipoli Lezione n.5 Doppi bipoli. Definizione di N-polo. Definizione di doppio-bipolo 3. Doppi-bipoli in regie stazionario (doppi-bipoli di resistenze 4. Problei di analisi 5. Problei di

Dettagli

Transitori del primo ordine

Transitori del primo ordine Università di Ferrara Corso di Elettrotecnica Transitori del primo ordine Si consideri il circuito in figura, composto da un generatore ideale di tensione, una resistenza ed una capacità. I tre bipoli

Dettagli

PRINCIPIO DI INDUZIONE. k =. 2. k 2 n(n + 1)(2n + 1) 6

PRINCIPIO DI INDUZIONE. k =. 2. k 2 n(n + 1)(2n + 1) 6 PRINCIPIO DI INDUZIONE LORENZO BRASCO Esercizio. Diostrare che per ogni n si ha nn. 2 Esercizio 2. Diostrare che per ogni n si ha 2 2 nn 2n. Soluzione Procediao per induzione: la 2 è ovviaente vera per

Dettagli

Amplificatori Audio di Potenza

Amplificatori Audio di Potenza Amplificatori Audio di Potenza Un amplificatore, semplificando al massimo, può essere visto come un oggetto in grado di aumentare il livello di un segnale. Ha quindi, generalmente, due porte: un ingresso

Dettagli

LAVORO ED ENERGIA Corso di Fisica per Farmacia, Facoltà di Farmacia, Università G. D Annunzio, Cosimo Del Gratta 2006

LAVORO ED ENERGIA Corso di Fisica per Farmacia, Facoltà di Farmacia, Università G. D Annunzio, Cosimo Del Gratta 2006 LAVORO ED ENERGIA INTRODUZIONE L introduzione dei concetto di lavoro, energia cinetica ed energia potenziale ci perettono di affrontare i problei della dinaica in un odo nuovo In particolare enuncereo

Dettagli

M A C C H I N E A F L U I D O

M A C C H I N E A F L U I D O 1 M A C C I N E A F L U I D O MACCINA: è n sistea di organi fissi e obili vincolati gli ni agli altri da legai definiti cineaticaente e disposti in odo tale da copiere, ovendosi sotto l azione di forze

Dettagli

FERRARI 575M Maranello Velocità Massima 325 Km/h Accelerazione Massima 0-100Km/h in 4,2 s

FERRARI 575M Maranello Velocità Massima 325 Km/h Accelerazione Massima 0-100Km/h in 4,2 s 1 IL MOTO RETTILINEO UNIFORMEMENTE ACCELERATO L accelerazione. Una autoobile di grossa cilindrata, coe la Ferrari 575M Maranello, è apprezzata per la sua ripresa, cioè per la sua capacità di variare la

Dettagli

Misure elettriche circuiti a corrente continua

Misure elettriche circuiti a corrente continua Misure elettriche circuiti a corrente continua Legge di oh Dato un conduttore che connette i terinali di una sorgente di forza elettrootrice si osserva nel conduttore stesso un passaggio di corrente elettrica

Dettagli

Esercizi e considerazioni pratiche sulla legge di ohm e la potenza

Esercizi e considerazioni pratiche sulla legge di ohm e la potenza Esercizi e considerazioni pratiche sulla legge di ohm e la potenza Come detto precedentemente la legge di ohm lega la tensione e la corrente con un altro parametro detto "resistenza". Di seguito sono presenti

Dettagli

Come visto precedentemente l equazione integro differenziale rappresentativa dell equilibrio elettrico di un circuito RLC è la seguente: 1 = (1)

Come visto precedentemente l equazione integro differenziale rappresentativa dell equilibrio elettrico di un circuito RLC è la seguente: 1 = (1) Transitori Analisi nel dominio del tempo Ricordiamo che si definisce transitorio il periodo di tempo che intercorre nel passaggio, di un sistema, da uno stato energetico ad un altro, non è comunque sempre

Dettagli

Confronto fra valore del misurando e valore di riferimento (1 di 2)

Confronto fra valore del misurando e valore di riferimento (1 di 2) Confronto fra valore del isurando e valore di riferiento (1 di 2) Talvolta si deve espriere un parere sulla accettabilità o eno di una caratteristica fisica del isurando ediante il confronto fra il valore

Dettagli

INTRODUZIONE AL RUMORE NEI CIRCUITI ELETTRONICI

INTRODUZIONE AL RUMORE NEI CIRCUITI ELETTRONICI INTODUZIONE A UMOE NEI CICUITI EETTONICI Appnti del corso di Elettronica Analoica, Pro. Marco apietro, anno - e prendiao n qalsiasi circito elettronico ed andiao ad analizzare il valore di na randezza

Dettagli

Università di Napoli Parthenope Facoltà di Ingegneria

Università di Napoli Parthenope Facoltà di Ingegneria Università di Napoli Parthenope Facoltà di Ineneria Corso di rasissioni Nueriche docente: Prof. Vito Pascazio 6 a Lezione: 8// Soario Pulse plitude Modulation in banda base Pulse plitude Modulation passa-banda

Dettagli

MASSA PESO DENSITÀ PESO SPECIFICO

MASSA PESO DENSITÀ PESO SPECIFICO LEZIONE N. 9 1 In questa lezione trattereo di: VOLUMA, MASSA, PESO, DENSITÀ, PESO SPECIFICO VOLUME Il volue è inteso coe spazio occupato da un corpo in 3 diensioni. L unità di isura del volue nel S.I.

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

... a) Lo spettro di un segnale SSB è costituito da... b) Un segnale SSB può essere ottenuto... in una... mediante un... centrato su...

... a) Lo spettro di un segnale SSB è costituito da... b) Un segnale SSB può essere ottenuto... in una... mediante un... centrato su... MODULAZIONE ANALOGICA UNITÀ VERIFICA Copleta: a) Per odulazione lineare si intende la... dello spettro del... intorno alla frequenza... b) La odulazione di apiezza consiste nel... del segnale portante...

Dettagli

Circuiti amplificatori

Circuiti amplificatori Circuiti amplificatori G. Traversi Strumentazione e Misure Elettroniche Corso Integrato di Elettrotecnica e Strumentazione e Misure Elettroniche 1 Amplificatori 2 Amplificatori Se A V è negativo, l amplificatore

Dettagli

Esercizi di Matematica Finanziaria

Esercizi di Matematica Finanziaria Università degli Stdi di Siena Facoltà di Economia Esercizi di Matematica Finanziaria relativi ai capitoli XI-XIII del testo Cladio Pacati a.a. 998 99 c Cladio Pacati ttti i diritti riservati. Il presente

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

Struttura elettronica delle molecole. Teoria quantistica del legame chimico

Struttura elettronica delle molecole. Teoria quantistica del legame chimico Strttra elettronica delle molecole. Teoria qantistica del legame chimico Lo ione idrogeno molecolare H 2 + Eq. Schroedinger singolo elettrone La fnzione d onda φ b soddisfa na eqazione analoga. Gli atovalori

Dettagli

Centro di formazione professionale Don Bosco

Centro di formazione professionale Don Bosco Centro di forazione professionale Don Bosco Settore elettrico ELETTROTECNICA Eserciziario A.S. 204 205 CIRCUITI ELETTRICI, CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI e MACCHINE ELETTRICHE Fabio PANOZZO Indice Elettrostatica

Dettagli

Regole della mano destra.

Regole della mano destra. Regole della mano destra. Macchina in continua con una spira e collettore. Macchina in continua con due spire e collettore. Macchina in continua: schematizzazione di indotto. Macchina in continua. Schematizzazione

Dettagli

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0 Rappresentazione dei numeri I numeri che siamo abituati ad utilizzare sono espressi utilizzando il sistema di numerazione decimale, che si chiama così perché utilizza 0 cifre (0,,2,3,4,5,6,7,8,9). Si dice

Dettagli

Sistemi Interconnessi

Sistemi Interconnessi Corso di Fondamenti di Atomatica Università di Roma La Sapienza Sistemi Interconnessi L. Lanari Dipartimento di Informatica e Sistemistica Università di Roma La Sapienza Roma, Ital Ultima modifica Ma 29,

Dettagli

bipolari, quando essi, al variare del tempo, assumono valori sia positivi che negativi unipolari, quando essi non cambiano mai segno

bipolari, quando essi, al variare del tempo, assumono valori sia positivi che negativi unipolari, quando essi non cambiano mai segno Parametri dei segnali periodici I segnali, periodici e non periodici, si suddividono in: bipolari, quando essi, al variare del tempo, assumono valori sia positivi che negativi unipolari, quando essi non

Dettagli

Laboratorio virtuale di strumentazione digitale

Laboratorio virtuale di strumentazione digitale Laboratorio virtuale di struentazione digitale ro. Chirizzi arco www.elettrone.altervista.org www.arcochirizzi.blogspot.co arco.chirizzi@libero.it In uesta sessione iniziao con la descrizione dell attività

Dettagli

Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Processi casuali A.A. 2007-08. Alberto Perotti, Roberto Garello

Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Processi casuali A.A. 2007-08. Alberto Perotti, Roberto Garello Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Processi casuali A.A. 2007-08 Alberto Perotti, Roberto Garello DELEN-DAUIN Processi casuali Sono modelli probabilistici

Dettagli

I NUMERI NATURALI. Per cominciare impariamo a leggere alcuni numeri naturali e dopo prova a scriverli nella tua lingua:

I NUMERI NATURALI. Per cominciare impariamo a leggere alcuni numeri naturali e dopo prova a scriverli nella tua lingua: I NUMERI NATURALI Per cominciare impariamo a leggere alcni nmeri natrali e dopo prova a scriverli nella ta linga: NUMERI ITALIANO LA TUA LINGUA 1 UNO 2 DUE 3 TRE 4 QUATTRO 5 CINQUE 6 SEI 7 SETTE 8 OTTO

Dettagli

IL TRASFORMATORE Prof. S. Giannitto Il trasformatore è una macchina in grado di operare solo in corrente alternata, perché sfrutta i principi dell'elettromagnetismo legati ai flussi variabili. Il trasformatore

Dettagli

AMPLIFICATORI PER GRANDI SEGNALI (o DI POTENZA)

AMPLIFICATORI PER GRANDI SEGNALI (o DI POTENZA) OLO 6 MLFO E GND SEGNL (o D OENZ) 6. ntrodzione Finora si è parlato di amplificatori lineari che, se pr progettati a diverse freqenze, erano comnqe amplificatori a piccoli segnali. Lo stdio dell'elaborazione

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA (Fenomeno, indipendente dal tempo, che si osserva nei corpi conduttori quando le cariche elettriche fluiscono in essi.) Un conduttore metallico è in equilibrio elettrostatico

Dettagli

TRANSITORI BJT visto dal basso

TRANSITORI BJT visto dal basso TRANSITORI BJT visto dal basso Il transistore BJT viene indicato con il simbolo in alto a sinistra, mentre nella figura a destra abbiamo riportato la vista dal basso e laterale di un dispositivo reale.

Dettagli

Capitolo. La funzione di trasferimento. 2.1 Funzione di trasferimento di un sistema. 2.2 L-trasformazione dei componenti R - L - C

Capitolo. La funzione di trasferimento. 2.1 Funzione di trasferimento di un sistema. 2.2 L-trasformazione dei componenti R - L - C Capitolo La funzione di trasferimento. Funzione di trasferimento di un sistema.. L-trasformazione dei componenti R - L - C. Determinazione delle f.d.t. di circuiti elettrici..3 Risposta al gradino . Funzione

Dettagli

Funzioni. Parte prima. Daniele Serra

Funzioni. Parte prima. Daniele Serra Funzioni Parte prima Daniele Serra Nota: questi appunti non sostituiscono in alcun modo le lezioni del prof. Favilli, né alcun libro di testo. Sono piuttosto da intendersi a integrazione di entrambi. 1

Dettagli

Modellazione e Analisi di Reti Elettriche

Modellazione e Analisi di Reti Elettriche Modellazione e Analisi di eti Elettriche Modellazione e Analisi di eti Elettriche Davide Giglio Introduzione alle eti Elettriche e reti elettriche costituite da resistori, condensatori e induttori (bipoli),

Dettagli

Esercitazione n 1: Circuiti di polarizzazione (1/2)

Esercitazione n 1: Circuiti di polarizzazione (1/2) Esercitazione n 1: Circuiti di polarizzazione (1/2) 1) Per il circuito in Fig. 1 determinare il valore delle resistenze R B ed R C affinché: = 3 ma - V CE = 7 V. Siano noti: = 15 V; β = 120; V BE = 0,7

Dettagli

Università di Napoli Parthenope Facoltà di Ingegneria

Università di Napoli Parthenope Facoltà di Ingegneria Università di Napoli Parthenope Facoltà di Ingegneria Corso di rasmissione Numerica docente: Prof. Vito Pascazio 18 a Lezione: 13/1/4 19 a Lezione: 14/1/4 Sommario rasmissione di segnali PM numerici su

Dettagli

Problemi sul parallelogramma con le incognite

Problemi sul parallelogramma con le incognite Problemi sl parallelogramma con le incognite Qante altezze ha n parallelogramma Il concetto di altezza rimanda direttamente a qello della distanza di in pnto da na retta La distanza di n pnto da na retta

Dettagli

Michele D'Amico (premiere) 6 May 2012

Michele D'Amico (premiere) 6 May 2012 Michele D'Amico (premiere) CORRENTE ELETTRICA 6 May 2012 Introduzione La corrente elettrica può essere definita come il movimento ordinato di cariche elettriche, dove per convenzione si stabilisce la direzione

Dettagli

CORRENTE ELETTRICA. La grandezza fisica che descrive la corrente elettrica è l intensità di corrente.

CORRENTE ELETTRICA. La grandezza fisica che descrive la corrente elettrica è l intensità di corrente. CORRENTE ELETTRICA Si definisce CORRENTE ELETTRICA un moto ordinato di cariche elettriche. Il moto ordinato è distinto dal moto termico, che è invece disordinato, ed è sovrapposto a questo. Il moto ordinato

Dettagli

LEZIONE DI ELETTRONICA per la classe 5 TIM/TSE

LEZIONE DI ELETTRONICA per la classe 5 TIM/TSE LEZIONE DI ELETTRONICA per la classe 5 TIM/TSE MODULO : Analisi dei circuiti lineari in regime sinusoidale PREMESSA L analisi dei sistemi elettrici lineari, in regime sinusoidale, consente di determinare

Dettagli

Complementi di Analisi per Informatica *** Capitolo 2. Numeri Complessi. e Circuiti Elettrici. a Corrente Alternata. Sergio Benenti 7 settembre 2013

Complementi di Analisi per Informatica *** Capitolo 2. Numeri Complessi. e Circuiti Elettrici. a Corrente Alternata. Sergio Benenti 7 settembre 2013 Complementi di Analisi per nformatica *** Capitolo 2 Numeri Complessi e Circuiti Elettrici a Corrente Alternata Sergio Benenti 7 settembre 2013? ndice 2 Circuiti elettrici a corrente alternata 1 21 Circuito

Dettagli

1. PRIME PROPRIETÀ 2

1. PRIME PROPRIETÀ 2 RELAZIONI 1. Prime proprietà Il significato comune del concetto di relazione è facilmente intuibile: due elementi sono in relazione se c è un legame tra loro descritto da una certa proprietà; ad esempio,

Dettagli

Esercizi svolti di Elettrotecnica

Esercizi svolti di Elettrotecnica Marco Gilli Dipartimento di Elettronica Politecnico di Torino Esercizi svolti di Elettrotecnica Politecnico di Torino TOINO Maggio 2003 Indice Leggi di Kirchhoff 5 2 Legge di Ohm e partitori 5 3 esistenze

Dettagli

Corrente ele)rica. Cariche in movimento e legge di Ohm

Corrente ele)rica. Cariche in movimento e legge di Ohm Corrente ele)rica Cariche in movimento e legge di Ohm Corrente ele)rica Nei metalli si possono avere elettroni che si muovono anche velocemente fra un estremo e l altro del metallo, ma la risultante istante

Dettagli

accelerazione al posto di velocità. Ecco quello che otteniamo:

accelerazione al posto di velocità. Ecco quello che otteniamo: Lezione 5 - pag.1 Lezione 5: L accelerazione 5.1. Velocità e accelerazione Sappiao che la velocità è una grandezza essenziale per descrivere il oviento: quando la posizione di un corpo cabia nel tepo,

Dettagli

Esercitazione di Laboratorio - Leve di 1-2 - 3 genere TITOLO ESERCITAZIONE: VERIFICA DELLE LEGGI DELLE LEVE

Esercitazione di Laboratorio - Leve di 1-2 - 3 genere TITOLO ESERCITAZIONE: VERIFICA DELLE LEGGI DELLE LEVE TITOLO ESERCITAZIONE: VERIFICA DELLE LEGGI DELLE LEVE PREREQUISITI RICHIESTI PER LO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITÀ DI LABORATORIO L alunno deve conoscere la definizione di forza, la definizione di momento.

Dettagli

Lezione 28 Maggio I Parte

Lezione 28 Maggio I Parte Lezione 28 Maggio I Parte La volta scorsa abbiamo fatto un analisi dei fenomeni di diafonia e avevamo trovato che per la diafonia vicina il valore medio del quadrato del segnale indotto dalla diafonia

Dettagli

I.T.I. Modesto PANETTI B A R I

I.T.I. Modesto PANETTI B A R I I.T.I. Modesto PAETTI B A R I Via Re David, 86-705 BARI 080-54.54. - Fa 080-54.64.3 Intranet http://0.0.0. - Internet http://www.itispanetti.it eail : BATF05000C@istruzione.it Introduzione Analisi statistica

Dettagli

Sia data la rete di fig. 1 costituita da tre resistori,,, e da due generatori indipendenti ideali di corrente ed. Fig. 1

Sia data la rete di fig. 1 costituita da tre resistori,,, e da due generatori indipendenti ideali di corrente ed. Fig. 1 Analisi delle reti 1. Analisi nodale (metodo dei potenziali dei nodi) 1.1 Analisi nodale in assenza di generatori di tensione L'analisi nodale, detta altresì metodo dei potenziali ai nodi, è un procedimento

Dettagli

Stima per intervalli Nei metodi di stima puntuale è sempre presente un ^ errore θ θ dovuto al fatto che la stima di θ in genere non coincide con il parametro θ. Sorge quindi l esigenza di determinare una

Dettagli

Statistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi.

Statistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi. Iniziamo con definizione (capiremo fra poco la sua utilità): DEFINIZIONE DI VARIABILE ALEATORIA Una variabile aleatoria (in breve v.a.) X è funzione che ha come dominio Ω e come codominio R. In formule:

Dettagli

Rendite vitalizie. Matematica finanziaria seconda parte Prof. Massimo Angrisani a.a. 2012/2013

Rendite vitalizie. Matematica finanziaria seconda parte Prof. Massimo Angrisani a.a. 2012/2013 Rendite italizie Mateatica finanziaria seconda parte Prof. Massio Angrisani a.a. 2012/2013 1 Cos è na rendita italizia 2 Un indiido di età x si assicra, a partire da tale età, il pagaento di n iporto (rata)

Dettagli

Matematica e Statistica

Matematica e Statistica Matematica e Statistica Prova d esame (0/07/03) Università di Verona - Laurea in Biotecnologie - A.A. 0/3 Matematica e Statistica Prova di MATEMATICA (0/07/03) Università di Verona - Laurea in Biotecnologie

Dettagli

Consumo di Potenza nell inverter CMOS. Courtesy of Massimo Barbaro

Consumo di Potenza nell inverter CMOS. Courtesy of Massimo Barbaro Consumo di Potenza nell inverter CMOS Potenza dissipata Le componenti del consumo di potenza sono 3: Potenza statica: è quella dissipata quando l inverter ha ingresso costante, in condizioni di stabilità

Dettagli

Segnali e Sistemi. Dispensa integrativa per l insegnamento di Elementi di Controlli Automatici. Gianni Borghesan e Giovanni Marro

Segnali e Sistemi. Dispensa integrativa per l insegnamento di Elementi di Controlli Automatici. Gianni Borghesan e Giovanni Marro Segnali e Sistemi Dispensa integrativa per l insegnamento di Elementi di Controlli Automatici Gianni Borghesan e Giovanni Marro Indice Introduzione 2. Notazione............................. 2 2 Classificazione

Dettagli

METODO VOLTAMPEROMETRICO

METODO VOLTAMPEROMETRICO METODO OLTAMPEOMETCO Tle etodo consente di isrre indirettente n resistenz elettric ed ipieg l definizione stess di resistenz : doe rppresent l tensione i cpi dell resistenz e l corrente che l ttrers coe

Dettagli

a b c Figura 1 Generatori ideali di tensione

a b c Figura 1 Generatori ideali di tensione Generatori di tensione e di corrente 1. La tensione ideale e generatori di corrente Un generatore ideale è quel dispositivo (bipolo) che fornisce una quantità di energia praticamente infinita (generatore

Dettagli

DISCRETIZZAZIONE DI UN SEGNALE ANALOGICO:

DISCRETIZZAZIONE DI UN SEGNALE ANALOGICO: DISCRETIZZAZIONE DI UN SEGNALE ANALOGICO: nel processo di digitalizzazione che permette di convertire un segnale analogico in modo da poterlo elaborare con dispositivi numerici di calcolo, si operano due

Dettagli

Circuiti Elettrici. Elementi di circuito: resistori, generatori di differenza di potenziale

Circuiti Elettrici. Elementi di circuito: resistori, generatori di differenza di potenziale Circuiti Elettrici Corrente elettrica Legge di Ohm Elementi di circuito: resistori, generatori di differenza di potenziale Leggi di Kirchhoff Elementi di circuito: voltmetri, amperometri, condensatori

Dettagli

Ing. Alessandro Pochì

Ing. Alessandro Pochì Lo studio di unzione Ing. Alessandro Pochì Appunti di analisi Matematica per la Classe VD (a.s. 011/01) Schema generale per lo studio di una unzione Premessa Per Studio unzione si intende, generalmente,

Dettagli

PROVA SCRITTA DI ELETTRONICA Prof. Luca Salvini 4Ae Nome 22/10/2011

PROVA SCRITTA DI ELETTRONICA Prof. Luca Salvini 4Ae Nome 22/10/2011 4Ae 22/10/2011 Saper rappresentare un segnale periodico nel dominio del tempo e della frequenza 1. Disegna, all'interno dei riquadri sottostanti, il grafico dei segnali indicati nel dominio del tempo (a

Dettagli

SERIE NUMERICHE. prof. Antonio Greco 6-11-2013

SERIE NUMERICHE. prof. Antonio Greco 6-11-2013 SERIE NUMERICHE prof. Antonio Greco 6--203 Indice Motivazioni........... 3 Definizione........... 3 Errore tipico........... 3 Un osservazione utile...... 3 Condizione necessaria...... 4 Serie armonica.........

Dettagli

ELETTRONICA. L amplificatore Operazionale

ELETTRONICA. L amplificatore Operazionale ELETTRONICA L amplificatore Operazionale Amplificatore operazionale Un amplificatore operazionale è un amplificatore differenziale, accoppiato in continua e ad elevato guadagno (teoricamente infinito).

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 12-Il t-test per campioni appaiati vers. 1.2 (7 novembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 29-Analisi della potenza statistica vers. 1.0 (12 dicembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA www.previsioniborsa.net 1 lezione METODO CICLICO INTRODUZIONE Questo metodo e praticamente un riassunto in breve di anni di esperienza e di studi sull Analisi Tecnica di borsa con specializzazione in particolare

Dettagli

1. Scopo dell esperienza.

1. Scopo dell esperienza. 1. Scopo dell esperienza. Lo scopo di questa esperienza è ricavare la misura di tre resistenze il 4 cui ordine di grandezza varia tra i 10 e 10 Ohm utilizzando il metodo olt- Amperometrico. Tale misura

Dettagli

P5 CONVERSIONE DI FREQUENZA. RICEVITORI SUPERETERODINA. PLL.

P5 CONVERSIONE DI FREQUENZA. RICEVITORI SUPERETERODINA. PLL. P5 CONVERSIONE DI REQUENZA. RICEVITORI SUPERETERODINA. P. P5. Un segnale modulato in ampiezza con portante e banda di modulazione B=9 khz centrata su, deve essere convertito in frequenza su una portante

Dettagli

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali Equazioni irrazionali Definizione: si definisce equazione irrazionale un equazione in cui compaiono uno o più radicali contenenti l incognita. Esempio 7 Ricordiamo quanto visto sulle condizioni di esistenza

Dettagli

CORRENTE ELETTRICA. φ 1

CORRENTE ELETTRICA. φ 1 COENTE ELETTCA lim t Q/ tdq/dt ntensità di corrente φ φ > φ φ La definizione implica la scelta di un verso positivo della corrente. Per convenzione, il verso positivo della corrente è parallelo al moto

Dettagli

FILTRI PASSIVI. Un filtro elettronico seleziona i segnali in ingresso in base alla frequenza.

FILTRI PASSIVI. Un filtro elettronico seleziona i segnali in ingresso in base alla frequenza. FILTRI PASSIVI Un filtro è un sistema dotato di ingresso e uscita in grado di operare una trasmissione selezionata di ciò che viene ad esso applicato. Un filtro elettronico seleziona i segnali in ingresso

Dettagli

LED ALTA EFFICIENZA ENERGY SAVING 80% ELEVATO FLUSSO LUMINOSO. DEIMOS - LOW GLARE - Hotel9. KF retrofit 2750K 3000K 4000K

LED ALTA EFFICIENZA ENERGY SAVING 80% ELEVATO FLUSSO LUMINOSO. DEIMOS - LOW GLARE - Hotel9. KF retrofit 2750K 3000K 4000K LED La soluzione 0K 000K 4000K ALTA EICIENZA ENERGY SAVING % ELEVATO LUSSO LUMINOSO DEIMOS - LOW GLARE - Hotel9 K retrofit LOW GLARE - DEIMOS HOTEL 9 - K Sostituisci le vecchie lapade ALO Gu0 con la nuova

Dettagli

I CIRCUITI ELETTRICI. Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi.

I CIRCUITI ELETTRICI. Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi. I CIRCUITI ELETTRICI Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi. Definiamo ramo un tratto di circuito senza diramazioni (tratto evidenziato in rosso nella

Dettagli

INTEGRATORE E DERIVATORE REALI

INTEGRATORE E DERIVATORE REALI INTEGRATORE E DERIVATORE REALI -Schemi elettrici: Integratore reale : C1 R2 vi (t) R1 vu (t) Derivatore reale : R2 vi (t) R1 C1 vu (t) Elenco componenti utilizzati : - 1 resistenza da 3,3kΩ - 1 resistenza

Dettagli

Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose.

Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose. Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose. 2.1 Spettro di emissione Lo spettro di emissione di

Dettagli

Il riduttore di focale utilizzato è il riduttore-correttore Celestron f/ 6.3.

Il riduttore di focale utilizzato è il riduttore-correttore Celestron f/ 6.3. LE FOCALI DEL C8 Di Giovanni Falcicchia Settembre 2010 Premessa (a cura del Telescope Doctor). Il Celestron C8 è uno Schmidt-Cassegrain, ovvero un telescopio composto da uno specchio primario concavo sferico

Dettagli

Descrizione del funzionamento di un Lock-in Amplifier

Descrizione del funzionamento di un Lock-in Amplifier Descrizione del funzionamento di un Lock-in Amplifier S.C. 0 luglio 004 1 Propositi di un amplificatore Lock-in Il Lock-in Amplifier é uno strumento che permette di misurare l ampiezza V 0 di una tensione

Dettagli

Famiglie logiche. Abbiamo visto come, diversi anni fa, venivano realizzate in concreto le funzioni

Famiglie logiche. Abbiamo visto come, diversi anni fa, venivano realizzate in concreto le funzioni Famiglie logiche I parametri delle famiglie logiche Livelli di tensione TTL Le correnti di source e di sink Velocità di una famiglia logica Vcc Il consumo Fan-in La densità di integrazione I parametri

Dettagli

Anno 5 Asintoti di una funzione

Anno 5 Asintoti di una funzione Anno 5 Asintoti di una unzione 1 Introduzione In questa lezione impareremo a deinire e ricercare gli asintoti. Ma cosa sono gli asintoti? Come si ricercano? Al termine di questa lezione sarai in grado

Dettagli

LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO?

LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO? LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO? Versione preliminare: 25 Settembre 2008 Nicola Zanella E-Mail: n.zanella@yahoo.it ABSTRACT In questa ricerca ho

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

Dai numeri naturali ai numeri reali

Dai numeri naturali ai numeri reali .1 Introduzione Dai nueri naturali ai nueri reali In questa unità didattica vogliao riprendere rapidaente le nostre conoscenze sugli insiei nuerici (N, Z e Q), e successivaente apliarle a coprendere i

Dettagli

4 Dispense di Matematica per il biennio dell Istituto I.S.I.S. Gaetano Filangieri di Frattamaggiore EQUAZIONI FRATTE E SISTEMI DI EQUAZIONI

4 Dispense di Matematica per il biennio dell Istituto I.S.I.S. Gaetano Filangieri di Frattamaggiore EQUAZIONI FRATTE E SISTEMI DI EQUAZIONI 119 4 Dispense di Matematica per il biennio dell Istituto I.S.I.S. Gaetano Filangieri di Frattamaggiore EQUAZIONI FRATTE E SISTEMI DI EQUAZIONI Indice degli Argomenti: TEMA N. 1 : INSIEMI NUMERICI E CALCOLO

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

SVILUPPO IN SERIE DI FOURIER. Prof. Attampato Daniele

SVILUPPO IN SERIE DI FOURIER. Prof. Attampato Daniele SVILUPPO IN SERIE DI FOURIER Prof. Attampato Daniele SVILUPPO IN SERIE DI UNA FUNZIONE Uno dei problemi più frequenti in matematica è legato alla necessità di approssimare una funzione. Uno degli strumenti

Dettagli

13. Campi vettoriali

13. Campi vettoriali 13. Campi vettoriali 1 Il campo di velocità di un fluido Il concetto di campo in fisica non è limitato ai fenomeni elettrici. In generale il valore di una grandezza fisica assegnato per ogni punto dello

Dettagli

I Filtri Crossover. Per poter pilotare in modo corretto gli altoparlanti presenti in una cassa acustica sono essenziali i filtri Crossover.

I Filtri Crossover. Per poter pilotare in modo corretto gli altoparlanti presenti in una cassa acustica sono essenziali i filtri Crossover. I Filtri Crossover Per poter pilotare in modo corretto gli altoparlanti presenti in una cassa acustica sono essenziali i filtri Crossover. Reperire in commercio filtri Crossover con determinate caratteristiche

Dettagli

La trasformata Zeta. Marco Marcon

La trasformata Zeta. Marco Marcon La trasformata Zeta Marco Marcon ENS Trasformata zeta E l estensione nel caso discreto della trasformata di Laplace. Applicata all analisi dei sistemi LTI permette di scrivere in modo diretto la relazione

Dettagli

Ambiente di apprendimento

Ambiente di apprendimento ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA MAIO LINO, PALUMBO GAETANO 3EET Settembre novembre Saper risolvere un circuito elettrico in corrente continua, e saperne valutare i risultati. Saper applicare i teoremi dell

Dettagli

GEOMETRIA DELLE MASSE

GEOMETRIA DELLE MASSE 1 DISPENSA N 2 GEOMETRIA DELLE MASSE Si prende in considerazione un sistema piano, ossia giacente nel pian x-y. Un insieme di masse posizionato nel piano X-Y, rappresentato da punti individuati dalle loro

Dettagli

Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche

Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche Ø Prof. Attilio Santocchia Ø Ufficio presso il Dipartimento di Fisica (Quinto Piano) Tel. 075-585 2708 Ø E-mail: attilio.santocchia@pg.infn.it Ø Web: http://www.fisica.unipg.it/~attilio.santocchia

Dettagli

La caratteristica meccanica rappresenta l'andamento della coppia motrice C in

La caratteristica meccanica rappresenta l'andamento della coppia motrice C in MOTORI CORRENTE ALTERNATA: CARATTERISTICA MECCANICA La caratteristica meccanica rappresenta l'andamento della coppia motrice C in funzione della velocità di rotazione del rotore n r Alla partenza la C

Dettagli

PROPRIETA' ASSOCIATIVA La somma di tre o più addendi non cambia se al posto di alcuni di essi si sostituisce la loro somma.

PROPRIETA' ASSOCIATIVA La somma di tre o più addendi non cambia se al posto di alcuni di essi si sostituisce la loro somma. Addizione: PROPRIETA' COMMUTATIVA Cambiando l'ordine degli addendi la somma non cambia. 1) a + b = b + a PROPRIETA' ASSOCIATIVA La somma di tre o più addendi non cambia se al posto di alcuni di essi si

Dettagli

Studio di una funzione ad una variabile

Studio di una funzione ad una variabile Studio di una funzione ad una variabile Lo studio di una funzione ad una variabile ha come scopo ultimo quello di pervenire a un grafico della funzione assegnata. Questo grafico non dovrà essere preciso

Dettagli

SCHEMA TIPICO DEL CONTROLLO DI TEMPERATURA TIPO ON/OFF.

SCHEMA TIPICO DEL CONTROLLO DI TEMPERATURA TIPO ON/OFF. file:controllo ON-OFF.doc Appunti Sistemi Elettrici Automatici Pagina 1 di 6 SCHEMA TIPICO DEL CONTROLLO DI TEMPERATURA TIPO ON/OFF. (fig 1) Ta Vr Ve Vc RESISTENZA ELETTRICA P T Tint RT V Condizionatore

Dettagli

Composizione di funzioni analitiche e loro dominio Es_1) In relazione alle funzioni reali di variabile reale 1 2

Composizione di funzioni analitiche e loro dominio Es_1) In relazione alle funzioni reali di variabile reale 1 2 Composizione di unzioni analitiche e loro dominio Es_) In relazione alle unzioni reali di variabile reale ( ), ( ) 3, h( ) 4 risolvere i seuenti quesiti Classiicare le unzioni e determinare i rispettivi

Dettagli