4. QUADRO PROVINCIALE

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1 Parte prima - Quadro provinciale QUADRO PROVINCIALE 4.1 CRITICITÀ DEL SISTEMA INFRASTRUTTURALE E DELLA MOBILITÀ NELLA PROVINCIA DI BERGAMO La Provincia di Bergamo, presenta i caratteri di un territorio, che pone il suo sviluppo in una fase di transizione. Il suo futuro é strettamente legato all aumento delle relazioni con gli altri territori vicini e lontani. Un processo che e già in corso, per gli effetti della globalizzazione e per le dinamiche locali già in atto. Per contrastare le situazione attuale di forte dipendenza rispetto ai territori contigui, nasce l esigenza di aprire il territorio all esterno, agli scambi, alle interazioni e ad una nuova identità culturale, che apra nuovi sbocchi verso il settore del turismo, del commercio e al compimento di importanti progetti infrastrutturali in fase di previsione. C è l esigenza di forte complementarità con il territorio milanese, bresciano, montano e di pianura e in generale con il resto d Europa. Il territorio suddiviso in tre sub-aree provinciali, presenta differenti criticità, dovute alla varietà delle caratteristiche morfologiche, tipologiche, economiche e sociali che costituiscono le diverse realtà della Provincia bergamasca: Da nord, la fascia montana, dalla Val Brembana alla Val Cavallina, nella quale la mobilità presenta i problemi tipici dell ambiente montano, di dipendenza dalle attività economiche e di servizio, localizzate nei centri principali del capoluogo bergamasco. Ha una situazione di inadeguatezza dei servizi di trasporto pubblico e pesa notevolmente l intensità del traffico veicolare e i problemi di elevata pericolosità in alcuni tratti del tracciato. Più a sud, la fascia pedecollinare e della pianura, fortemente caratterizzate dalla presenza dell area urbana di Bergamo e del suo hinterland. La rete infrastrutturale della viabilità ordinaria, ancor oggi, é costituita da itinerari radiali storici. Le infrastrutture e i servizi di trasporto, nel tempo, hanno subito un progressivo deterioramento dei livelli di efficienza, unitamente ad una situazione di congestione diffusa e di forti criticità negli attraversamenti urbani, per effetto sia degli incrementi dei livelli di motorizzazione, sia della diffusione dei luoghi di produzione e di consumo. (Fonte: IRS, studio Quadro conoscitivo e strategico della Provincia di Bergamo, anno 2001)

2 80 Infrastrutture per la mobilità Studi e analisi per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale 4.2 INDICE DI MOTORIZZAZIONE quantità I flussi di traffico veicolare nel territorio provinciale, negli ultimi anni, hanno avuto un incremento sensibile determinato dall aumento degli autoveicoli circolanti, stimato intorno al +2,2% annuo (+6,8% dall anno 1996 al 1999). Soprattutto, sulle principali Strade Provinciali vi sono stati incrementi significativi, rilevati intorno al +11,2% negli ultimi 10 anni, che hanno comportato forti ripercussioni anche sul numero degli incidenti stradali. La Provincia di Bergamo attualmente ha abitanti (dati ISTAT al 12/2001); una tendenza in continua crescita, specie se si guarda l andamento demografico degli ultimi 30 anni che ha avuto un incremento complessivo del +20%. Ben maggiore e l incremento del numero di veicoli e delle autovetture circolanti nella Provincia, dove da veicoli complessivi circolanti al 1970, si é giunti a veicoli nel 2001, con un incremento complessivo del +169,5% nell arco degli ultimi 30 anni, con quantità quasi triplicate dei veicoli circolanti. Figura Domanda di mobilità: veicoli in circolazione e andamento demografico (in valori assoluti) Veicoli circolanti e Popolazione nella Provincia di Bergamo (in valori assoluti) popolazione veicoli "autovetture" Fonte dati: CCIAA di Bergamo e ACI; elaborazione a cura del Servizio Pianificazione Territoriale, Provincia di Bergamo, 2002 Si può pertanto presupporre che la tendenza futura di aumento dei livelli di motorizzazione, mantenga questo andamento in continua crescita col passare del tempo. All anno 2000, i livelli di motorizzazione nella Provincia bergamasca e le quantità di autovetture circolanti, comparate con i flussi delle altre Province lombarde, la pongono in una posizione intermedia, dopo la Provincia di Brescia e Milano. Una posizione, che evidenzia un livello abbastanza sostenibile, se rapportato alle situazioni delle altre Province.

3 Parte prima - Quadro provinciale Figura Indice di motorizzazione, serie storica Indice di motorizzazione nella Provincia di Bergamo, Fonte dati: CCIAA di Bergamo e ACI; elaborazione a cura del Servizio Pianificazione Territoriale, Provincia di Bergamo, 2002 Figura Autovetture circolanti nelle province lombarde, anno 2000 anno tot. veicoli/ab. autovetture/ab Autovetture circolanti nelle Province lombarde, anno n autovetture Varese Como Sondrio Milano Bergamo Brescia Pavia Cremona Mantova Lecco Lodi Lombardia Fonte dati: ACI e CCIAA di Bergamo; elaborazione a cura del Servizio Pianificazione Territoriale, Provincia di Bergamo, 2002 La tabella seguente, evidenzia i valori della quantità dei veicoli in circolazione, su alcune sezioni delle Strade Provinciali bergamasche, dal 1950 al (Tabella 4.1) Le Tabelle successive (Tabelle 4.2 e 4.3) mettono a confronto i valori dei flussi di traffico degli anni 1981/1982 e 1992/1993, rilevati come traffico giornaliero medio, sulle Strade Provinciali bergamasche. Per ogni sezione stradale, oltre alle quantità di veicoli complessivi in circolazione, viene indicato anche il traffico giornaliero medio dei veicoli di categoria pesante. Le stazioni di tipo A e di tipo C, si differenziano per la tipologia del rilevamento del flusso veicolare.

4 82 Infrastrutture per la mobilità Studi e analisi per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale Tabella Serie storica dei censimenti della circolazione di veicoli, su alcune Strade Provinciali della Provincia di Bergamo anni

5 Parte prima - Quadro provinciale Tabella Flussi di traffico sulla rete stradale provinciale: T.G.M. - Stazioni tipo A -; serie storica: anni 1981/82 e 1992/93 83 SP n. DENOMINAZIONE 35 Bergamo - Clusone 153 Dalmine - Almè 35 Bergamo - Clusone 14 Valle Imagna 184 Osio Sotto - Brembate - - Capriate 35 Bergamo - Clusone 122 Francesca 91 Valle Calepio 42 Valle Gandino 89 SS573 - SP91 - SS42 - dir. per Montello 166 Ponte S.Pietro - Paderno 170 Calusco - Capriate Ponte S. Pietro - Bonate - Capriate Clusone - Dezzo dir. per Sovere 185 Rivoltana 122 Francesca 101 Fiume Serio - Pontoglio 121 Verdello - Caravaggio 1 Lenna - Mezzoldo 27 Valle Serina 53 Valle Borlezza 24 Valle Brembilla RILEVAMENTO anno 1981/82 COMUNE T.G.M. Torre Boldone Mozzo Ponte Cene Almenno S.Salv Brembate Sotto Parre Montello Casnigo Gorlago Terno d'isola Suisio Bonate Sotto Rovetta Arzago d'adda Ciserano Cividate Lurano Ambria Cerete Basso Brembilla RILEVAMENTO anno 1992/93 COMUNE PROGR. Km. T.G.M % VARIAZ. T.G.M. veicoli pesanti Torre Boldone Km , Curno Km , Albino Km , Villa d'almè Km , Brembate Sotto Km , Ponte Nossa Km , Ghisalba Km Carobbio degli Angeli Km , Casnigo Km , Gorlago Km , Calusco d'adda Km , Suisio Km , Filago Km , Rovetta Km , Arzago d'adda Km , Ciserano Km , Romano Lombardo Km , Lurano Km , Lenna Km Zogno Km , Cerete Km , Brembilla Km , Fonte: Provincia di Bergamo Tabella Flussi di traffico sulla rete stradale provinciale: T.G.M. - Stazioni tipo C ); serie storica: anni 1981/82 e 1992/93 S.P n. DENOMINAZIONE RILEVAMENTO Anno 1981/82 RILEV. Anno 1991/92 COMUNE e PR. Km. % variaz COMUNE veicoli/gg veicoli/gg 1 Lenna - Mezzoldo Lenna Piazza Brembana Km ,25 2 Lenna - Foppolo Piazza Brembana Valnegra Km ,82 6 Cugno - Valtorta Olmo al Brembo Olmo al Brembo 618 Km ,51 9 Mezzoldo - conf. Valtellinese Mezzoldo Mezzoldo 221 Km ,38 14 Valle Imagna Ponte Giurino Km SP 14 - Costa Imagna Capizzone Capizzone Km ,76 25 S.Giovanni Bianco S.Giovanni Bianco S.Giovanni Bianco Val Bordesigli 697 Km ,23 26 S.Pellegrino - Dossena S.Pellegrino Antea 978 Km ,55 28 Algua - Selvino Algua Algua Km ,60

6 84 Infrastrutture per la mobilità Studi e analisi per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale S.P n. DENOMINAZIONE RILEVAMENTO Anno 1981/82 RILEV. Anno 1991/92 COMUNE e PR. Km. % variaz COMUNE veicoli/gg veicoli/gg 36 Nembro - Selvino - Aviatico Nembro Nembro Km ,77 37 Torre Boldone - Gorle Gorle - Bergamo Km Ranica - Gorle - Seriate Gorle Gorle Km ,88 39 Albino - Casazza Albino Albino Km ,56 39 Albino - Casazza Casazza Km Valle Rossa Cene Cene Km ,17 40 Valle Rossa Ranzanico Km SP 35 - Casingo - Gandino Casnigo Casnigo Km ,46 46 Ponte Nossa - Zambla Ponte Nossa Ponte Nossa Km ,32 49 Valle Seriana Superiore Gromo Km SP 35 - Villa d'ogna Groppino Ponte Selva Km ,63 55 Costa Volpino - Pisogne Costa Volpino Km Rovetta - Songavazzo -SP 53 Cerete Cerete 583 Km ,97 59 Dezzo - conf. Bresciano Dezzo Dezzo per Borno 352 Km ,00 65 Albino - Trescore Balneario Gavarno Trescore Km ,43 66 SP 65 - Villa di Serio - SP 67 Villa di Serio Gavarno Km ,78 67 Alzano - Costa Mezzate Seriate Brusaporto Km ,41 67 Alzano - Costa Mezzate Pedrengo Pedrengo Km ,65 68 Scanzorosciate - Tribulina Scanzorosciate Scanzorosciate Km ,63 70 Brusaporto Albano S.Aless. Negrone Albano S.Alessandro - Negrone Km ,34 76 Casazza - SS 42 Monasterolo Monasterolo 886 Km ,87 77 Piangaiano - Riva di Solto Solto Collina Piangaiano - dir. per Fonteno Km ,70 79 SP 91 - S.Fermo - SS 42 Adrara S.Martino Villongo Km ,28 81 SP 91 - Foresto Sparso Tremellini Villongo Km ,67 84 Tagliuno - Palazzolo S/Oglio Tagliuno Tagliuno Km ,92 85 Grumello del Monte - Palazzolo Grumello del Monte Grumello del Monte S/Oglio Km ,78 86 Telgate - Palazzolo S/Oglio Telgate Telgate Km ,26 87 SP 89 - Telgate - Grumello del Telgate Telgate Monte Km ,76 89 SS SP 91 - SS 42 Gorlago Km Calciana Mornico Mornico Km ,02 99 SS Martinengo Cortenuova Cortenuova - Cortenuova - SP Km , Martinengo - Pontoglio Martinengo Martinengo Km , Fiume Serio - Pontoglio Cividate Cividate Km , Fara Olivana - Calcio Covo Covo Km , Romano Lombardo Romano Lombardo Fara Olivana conf. Cremonese Km , Calcio - conf. Cremonese Pumenengo Calcio Km , Stezzano - Grassobbio Grassobbio Azzano S.Paolo Km , Seriate - Orio al Serio - SP 115 Orio al Serio Orio al Serio Km , Seriate - Muratella Grassobbio Km Stezzano - Spirano Comun Nuovo Stezzano Km ,24

7 Parte prima - Quadro provinciale S.P n. DENOMINAZIONE RILEVAMENTO Anno 1981/82 RILEV. Anno 1991/92 COMUNE e PR. Km. % variaz COMUNE veicoli/gg veicoli/gg 120 Grassobbio - SS 42 Zanica Zanica Km , Grassobbio - SS 42 Levate Km Arcene - Cologno al Serio Spirano Spirano Km , Arcene - Pagazzano Arcene Arcene Km , Treviglio - Brignano - Cologno - Brignano Brignano Muratella Km , Treviglio - Morengo Vidalengo Pagazzano Km , Fiume Serio - Caravaggio Bariano - conf. Milanese Km Fiume Serio - Caravaggio Casirate - conf. Milanese Km Fiume Serio - Caravaggio Caravaggio Caravaggio - conf. Milanese Km , Caravaggio - SS 591 Caravaggio Fornovo Km , Vidalengo - Caravaggio Misano Vidalengo - conf. Cremonese Km , Treviglio - Calvenzano - Vailate Calvenzano Calvenzano Km , Brembate - Canonica - Treviglio Canonica Brembate Km , Boltiere - Pontirolo - Treviglio Pontirolo Treviglio Km , Arcene - Pontirolo - Canonica Pontirolo Pontirolo Km , Osio Sotto - Verdello Osio Sotto Verdellino Km , Osio Sotto - Levate - SS 42 Osio Sotto Levate Km , Dalmine - Verdello Verdello Km Dalmine - Almè Almè Km Valbrembo - Ponte S. Pietro Briolo Valbrembo Km , Madone - Brembate Filago Filago Km , Ambivere - Bonate Sotto Bonate Sopra Mapello Km , Bonate Sotto - Suisio Chignolo Bonate Sotto Km , Ponte S. Pietro - Paderno Terno d'isola Presezzo Km , SP Sotto il Monte - Carvico Sotto il Monte Carvico Km , Ponte S. Pietro - Locate - Mapello Locate Mapello - SP Km , Carvico - Brivio Villa d'adda Villa d'adda Km , SP 14 - Roncola Almenno S.Salvatore Almenno S.Salvatore 902 Km , Ponte S.Pietro - Almenno S. Almenno S.Bartolomeo Brembate Sopra Bartolomeo Km , Brembate Sopra - SS 342 Brembate Sopra Brembate Sopra Km , SS Almenno S. Salvatore Almenno S.Salvatore Almenno S.Salvatore Km , SS Almenno S.Salvatore Barzana Km Caprino Bergamasco - Torre dè Caprino Bergamasco Caprino Bergamasco Busi - Calolziocorte Km , Calolziocorte - Olginate Calolziocorte Calolziocorte Km , Industriale dell'isola Filago Filago Km , Canonica - Cassano Fara Gera d'adda Fara Gera d'adda bis Km ,62 85 Fonte: Provincia di Bergamo

8 86 Infrastrutture per la mobilità Studi e analisi per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale 4.3 IL TRASPORTO DELLE PERSONE Gli spostamenti giornalieri delle persone La popolazione residente nella Provincia di Bergamo é aumentata dal 1990 al 2001 del +10,6%. L area urbana del capoluogo con i suoi 28 comuni circostanti, comprende abitanti pari al 32,6% dell intera popolazione provinciale, su una superficie di poco superiore al 7% dell intera Provincia. Questo pone in evidenza il livello di concentrazione e di densità degli abitanti nei maggiori centri urbani e il grado di attrazione che determinano. All estremo opposto, vi é la bassa densità abitativa delle fasce collinari e montane, specie le Valli Brembana e Imagna. Ogni giorno nella bergamasca, via ferro o via strada, oltre persone si spostano dal luogo di residenza per raggiungere il posto di lavoro che equivale a un bergamasco su due. La metà si sposta però all interno del proprio Comune. Per altri si tratta di uno spostamento all interno dei confini provinciali: una mobilità, quindi a raggio limitato. Sono invece le persone che escono dalla nostra Provincia per recarsi in quelle limitrofe: oltre verso Milano e circa nel bresciano. In tutto persone che ogni giorno escono dal proprio Comune di residenza. Ma c è anche il flusso inverso, composto da persone che arrivano nella bergamasca dalle Province limitrofe. In generale, i movimenti avvengono prevalentemente su strada o su ferro, in condizioni talvolta inadeguate rispetto ai flussi di mobilità. I bacini che generano maggiore mobilità, sono quelli di Bergamo (prevalentemente in entrata), Treviglio e l Isola (prevalentemente interna) e la bassa Val Seriana (prevalentemente interna e in uscita). Significative anche le relazioni trasversali fra l Isola, Ponte S.Pietro, Verdello e tra i bacini Treviglio e Cologno. Nel territorio provinciale tra il 1991 e il 1998, si e ridotta la quota della domanda di mobilità dell 1,5%, costituita dagli spostamenti sistematici giornalieri attratti dal capoluogo bergamasco. Tabella Spostamenti sistematici/giorno attratti da Bergamo, sul totale degli spostamenti extrazonali 1991,1998 motivo 1991% 1998% variazione % studio 41,9 35,3-6,6% lavoro 16,6 16,1-0,5% totale 20,9 19,4-1,50% Fonte: dati ISTAT (1991) e Provincia di Bergamo, dal Programma Triennale dei Servizi, (dati del 1998) L attrattività per Bergamo, si e ridotta in generale fra tutte le modalità di spostamento del -7,3%. Tale riduzione diviene più sensibile per la componente studentesca, intorno al -16%, causato dalla maggiore dispersione sul territorio provinciale degli istituti scolastici, rispetto a quella del lavoro del -3%. Tabella Spostamenti sistematici/giorno attratti da Bergamo, tutti i modi 1991,1998 motivo variazione % studio ,90% lavoro ,80% totale ,30% Fonte: dati ISTAT (1991) e Provincia di Bergamo, dal Programma Triennale dei Servizi, (dati del 1998)

9 Parte prima - Quadro provinciale Pendolarismo: spostamenti casa-lavoro e casa-scuola e scelta modale 87 La struttura del pendolarismo secondo i dati ISTAT al 1991 mostravano già 10 anni fa, come la maggior parte degli spostamenti casa-lavoro nella Provincia bergamasca (intorno al 66%) si svolgesse su tragitti molto brevi per un massimo di 10 Km. Gli spostamenti di medio raggio, da 10 a 20 Km, rappresentavano il 27% degli spostamenti totali e solo il 7% erano quelli maggiori di 20 Km. Ad oggi (1998), la scelta modale preferita dai pendolari negli spostamenti interni alla Provincia resta l automobile, che tocca il 72% delle preferenze. Ma anche nelle relazioni a lunga distanza, il mezzo maggiormente usato e quello privato. Nelle relazioni con Milano il 44% usa l auto, valore che sale al 75% verso Como e Brescia dato che l offerta del trasporto pubblico su ferro e su gomma su quest ultimi vettori non e particolarmente competitiva. Il trasporto pubblico su ferro assume una maggiore importanza nei rapporti tra le Province, specialmente con quella di Milano. Per le distanze brevi si preferisce ricorrere al trasporto pubblico su gomma, scelta quasi obbligata nei rapporti tra Comuni all interno della bergamasca (19%). Il rapporto tra mezzo pubblico e privato volge quindi a vantaggio del secondo, quando le distanze da coprire sono brevi (il 72% lo preferisce nell ambito interprovinciale). Analizzando la scelta modale dei pendolari all interno della Provincia, si nota che l uso dell auto privata e preponderante soprattutto per la categoria dei lavoratori e che solo la categoria studenti utilizza il mezzo pubblico, specialmente l autobus. Tabella Scelta modale dei pendolari nella Provincia di Bergamo mezzo lavoratori % studenti % auto privata autobus treno 4 20 due ruote e altro Fonte: Programma Triennale dei Servizi (dati al 1998), Provincia di Bergamo Il Programma Triennale dei Servizi , con stime aggiornate al 1998 evidenzia che, complessivamente gli spostamenti sistematici nell area provinciale sono rimasti costanti tra il 1991 e il 1998, con una sola lieve flessione degli spostamenti per motivi di studio. Questo dimostra, come le modalità di spostamento e dei comportamenti degli utenti, siano rimasti invariati nel tempo, confermando tuttora la scelta preferenziale del mezzo privato, che garantisce il raggiungimento diretto dell origine/destinazione di ogni spostamento. Tabella 4.7 Pendolarismo: spostamenti sistematici/giorno extrazonali, tutti i modi, motivo variazione % studio ,20% lavoro ,03% totale ,01% Fonte: dati ISTAT (1991) e Provincia di Bergamo, dal Programma Triennale dei Servizi, (dati del 1998) Per il pendolare, la scelta modale e legata sicuramente all efficienza del mezzo, al fattore tempo ed alla frequenza del servizio. Ma per il singolo pendolare, conta anche la vicinanza alla stazione, l accessibilità e la dotazione di parcheggi attrezzati. Di fatto, quando la stazione ferroviaria

10 88 Infrastrutture per la mobilità Studi e analisi per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e vicina al Comune di residenza, l utilizzo del treno nelle relazioni tra i paesi della bergamasca e con Milano, raggiunge picchi molto alti, intorno al 70%. Ma anche se la stazione ferroviaria e più distante, con un servizio frequente e con parcheggi adeguati, la ferrovia può comunque arrivare ad attirare un alta utenza, come sulla linea Milano-Venezia dove supera il 60%. Nel caso invece, che la stazione sia lontana, difficilmente accessibile anche per la carenza di parcheggi, gli utilizzatori scendono sotto il 50%, come accade nelle stazioni vicino a Bergamo. Alla scala territoriale, la struttura della domanda pendolare complessiva, é radiocentrica verso il polo di Bergamo, con la presenza d alcuni poli provinciali secondari, quali Treviglio e in misura minore: Romano, Clusone e Trescore B. É inoltre molto evidente, la concentrazione di mobilità all interno dell area urbana, con movimenti anche in uscita da Bergamo verso i Comuni limitrofi (soprattutto Dalmine e Seriate); forti flussi radiali verso Bergamo si notano anche da Albino e dalla direttrice sud (Cologno- Urgnano). Esternamente all area urbana la mobilità pendolare intercomunale é particolarmente consistente nella Val Seriana, nell Isola, nella fascia tra Bergamo e Treviglio e nella relazione locale Costa Volpino-Lovere. La principale direttrice di penetrazione su Bergamo, risulta quella di Seriate con circa 4000 pendolari in andata. La seconda direttrice é quella di Ponte S.Pietro con 3410 pendolari. Carichi molto simili tra loro si registrano nelle direttrici di penetrazione dalle Valli Seriana e Brembana con circa 3000 passeggeri a tratta. L aumento generale di mobilità, specie nella pianura a sud-est di Bergamo é anche una conseguenza dell aumento di popolazione che in alcuni bacini, risulta pari ad oltre il 10-15%; viceversa la popolazione si é ridotta in alta Val Brembana, nella media Val Seriana e in Val di Scalve. La dinamica più significativa si riscontra nei seguenti bacini: nell area a sud di Bergamo, con un aumento di popolazione accompagnato da un aumento di occupazione, essendo aumentati anche i pendolari in entrata e a sud-est di Bergamo (Bagnatica-Brusaporto) il massimo aumento di popolazione con un fortissimo aumento di pendolarismo in uscita. (Figura 4.5) In un quadro a scala vasta extra-provinciale (Milano-Bergamo-Brescia), si può evidenziare la netta dipendenza dei Comuni bergamaschi, specie quelli posti nella fascia di pianura, verso il polo milanese e il suo hinterland. (Figura 4.4) (Fonte testo e figure: da Programma Triennale dei Servizi del Trasporto Pubblico Locale, , area extraurbana, Documento Programmatico )

11 Parte prima - Quadro provinciale Figura 4.4 Flussi di pendolarismo extra-provinciale: Milano Bergamo Brescia 89 BERGAMO BRESCIA MILANO Fonte: Provincia di Bergamo, Programma Triennale dei Servizi di Trasporto Pubblico Locale, area extraurbana, Il Polo di Milano, rappresenta una destinazione obbligata per pendolari. Il loro viaggio verso il capoluogo regionale e condizionato dai mezzi a disposizione e da fattori quali la distanza dalle linee ferroviarie e dal sistema stradale. La maggioranza dell utenza della pianura bergamasca per raggiungere Milano utilizza il treno; scelta determinata dalla vicinanza alla linea Milano-Brescia e dalla buona dotazione di parcheggi d interscambio. Anche l utenza della zona di Dalmine e Zingonia predilige il treno, soprattutto dopo il potenziamento del parcheggio di Verdello. Stessa preferenza, per la zona dell Isola (Ponte S.Pietro, Terno D Isola e Calusco D Adda) garantita da una discreta disponibilità di parcheggi. Il discorso cambia per l utenza delle Valli verso Milano. Solo l utenza della Val Seriana e della Val di Scalve predilige il treno all auto; mentre per la Val Brembana e Val Imagna, la preferenza per raggiungere Milano e con l auto. Per la Val Cavallina, Val Calepio e il lago d Iseo, le auto restano il mezzo di trasporto preferito, ma a breve distanza incalza il treno. Il trasporto pubblico su gomma, e utilizzato significatamente solo dall utenza dell Isola, dalla pianura e dall hinterland del capoluogo. Ma la distanza dell uso dell auto e del treno rispetto al trasporto pubblico su gomma rimane alta.

12 90 Infrastrutture per la mobilità Studi e analisi per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale Figura 4.5 Flussi di mobilità: relazioni interne alla Provincia di Bergamo, situazione al 1998/1999 Fonte: Provincia di Bergamo, Programma Triennale dei Servizi di Trasporto Pubblico Locale, area extraurbana,

13 Il trasporto pubblico collettivo Parte prima - Quadro provinciale 91 Modo: Autobus L utilizzo di questo mezzo di trasporto pubblico, ha avuto una significativa diminuzione del -22,4% dal 1991 al 1998, sugli spostamenti giornalieri attratti del capoluogo bergamasco. Ciò è tanto più critico se si tiene conto che le relazioni tra il capoluogo ed il resto della Provincia concentrano circa il 50% dei servizi di trasporto pubblico. Tabella Spostamenti sistematici/giorno attratti da Bergamo, modo BUS, motivo variazione % studio ,20% lavoro ,60% totale ,40% Fonte: Provincia di Bergamo, Programma Triennale dei Servizi di Trasporto Pubblico Locale, area extra-urbana, Anche, la quota di domanda soddisfatta all interno del territorio Provinciale, evidenzia una perdita di attrattività di questi servizi del 16,5% negli ultimi 10 anni, in particolare per la componente di domanda che dispone di alternative modali, ossia dei lavoratori, che si attesta intorno al 33,2%. Tabella Spostamenti sistematici/giorno extrazonali, modo BUS, motivo variazione % studio ,0% lavoro ,2% totale ,5% Fonte: Provincia di Bergamo, Programma Triennale dei Servizi di Trasporto Pubblico Locale, area extraurbana, Al 1998, complessivamente il trasporto pubblico su gomma (autobus) soddisfa il 13,5% degli spostamenti extrazonali, con una caratterizzazione evidente per quanto riguarda gli spostamenti per motivi di studio (54,8%) a confronto di un solo 5% degli spostamenti per motivi di lavoro. Tabella Percentuale Spostamenti sistematici/giorno extrazonali, modo BUS, motivo 1991 % 1998 % studio 58,2 54,8 lavoro 7,5 5 totale 16,1 13,5 Fonte: Provincia di Bergamo, Programma Triennale dei Servizi di Trasporto Pubblico Locale, area extraurbana, L immagine seguente, mostra la situazione all anno 1999, dei flussi di pendolarismo degli occupati e degli studenti, evidenziandone le direttrici con le quote maggiori di domanda.

14 92 Infrastrutture per la mobilità Studi e analisi per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale Figura Flussogramma assegnazione matrice studenti e occupati, 1999 Fonte: Provincia di Bergamo, Programma Triennale dei Servizi di Trasporto Pubblico Locale, area extraurbana,

15 Modo: Ferrovia Parte prima - Quadro provinciale 93 I viaggiatori che ogni giorno arrivano e partono dalle 22 stazioni ferroviarie della Provincia di Bergamo, sono stati in media circa all anno I principali bacini d utenza giornalieri, che attraggono maggiori quantità di viaggiatori nelle stazioni ferroviarie sono: la stazione di Bergamo, che rappresenta il 38% dei viaggiatori complessivi ( utenti al giorno) e quello di Treviglio, che con le due stazioni Ovest e Centrale, attrae il 20% dei passeggeri totali ( utenti al giorno). Nel complesso, l insieme delle stazioni ferroviarie della Provincia di Bergamo, attrae in media ogni giorno viaggiatori. I casi di maggiore criticità si registrano nelle ore di punta, specialmente in quelle del mattino. Molte linee a semplice binario risultano già oggi al limite della potenzialità teorica e non garantiscono né la regolarità d esercizio, nè i margini per aumentare la capacità della linea in termini di passeggeri trasportati e di treni/ora. Nella Provincia, si trovano in questa situazione le seguenti linee: Bergamo-Treviglio e Ponte S.Pietro- Bergamo e la linea Milano-Venezia passante per il nodo di Treviglio. Questi percorsi, costituiscono le tratte percorse dalle principali fasce pendolari dei lavoratori e degli studenti. (Fonte: da Studio TAU, Provincie di Bergamo, Brescia, Cremona - Febbraio 2001) Figura Trasporto passeggeri giornalieri in partenza e in arrivo nelle stazioni ferroviarie della Provincia di Bergamo, Albano Aless. Mapello Viaggiatori in arrivo/partenza per ogni Stazione ferroviaria della Provincia di Bergamo Bergamo Calcio Calolziocorte Calusco Caravaggio Chiuduno Cisano Grumello M. Montello Gorlago Bariano Ponte S.Pietro Pontida Romano Seriate Terno Treviglio centr. n viaggiatori in partenza n viaggiatori in arrivo Treviglio ovest Vercurago Verdello-Dalmine Vidalengo Fonte dati: Trenitalia, Direzione Regionale, 2002; elaborazione a cura del Servizio Pianificazione Territoriale, Provincia di Bergamo

16 94 Infrastrutture per la mobilità Studi e analisi per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale Figura Il bacino d utenza giornaliero ferroviario, anno 2002 Flusso dei viaggiatori in arrivo e in partenza (suddiviso in 5 classi), per ogni stazione ferroviaria della Provincia di Bergamo Fonte: elaborazione a cura del Servizio Pianificazione Territoriale, Provincia di Bergamo; Fonte dati: Società Trenitalia, dati aggiornati all anno 2002, primo semestre.

17 4.4 IL TRASPORTO DELLE MERCI Parte prima - Quadro provinciale 95 Il trasporto delle merci con tutti i mezzi, all interno dell area provinciale, con origine e destinazione nel nostro territorio, é avvenuta prevalentemente su strada per il 95%. La ripartizione del traffico merci generato e attratto dalla Provincia di Bergamo nell ambito nazionale nel 1998, si svolge soprattutto sulla direttrice Ovest (da/verso l area di Milano), nella quale le merci ricevute sono il 13% del totale nazionale attratto e il 26% sono le merci spedite oltre il territorio provinciale. Dai paesi dell U.E. ed extra-u.e., la Provincia di Bergamo riceve il 48% dei flussi complessivi delle merci ricevute. Ciò sta a significare che la metà di questi flussi in entrata, proviene dagli Stati fuori dall Italia, specialmente dal nord d Europa. Inverso, e il discorso dei flussi delle merci spedite fuori dalla Provincia di Bergamo, dove prevalgono le direttrici verso l ambito nazionale per il 59%. Figura Flussi merci ricevute Figura Flussi merci spedite Fonte: da Costo dei servizi di trasporto delle merci e delle persone in Provincia di Bergamo marzo 2001, a cura di IRS, TRT, Settore Trasporti-Provincia di Bergamo

18 96 Infrastrutture per la mobilità Studi e analisi per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale Trasporto merci su gomma Negli ultimi 10 anni ( ) l andamento, delle quantità degli autocarri circolanti, è stato quasi sempre crescente. Solo nel 1994 c è stata una diminuzione del -2% rispetto al Nel complesso dal 1991 al 1999, l aumento di autocarri circolanti nel territorio bergamasco, é stato del +8%. Figura Trasporto merci su gomma, autocarri circolanti, serie storica n autocarri Traporto merci su gomma, Autocarri circolanti autocarri circolanti Fonte dati: CCIAA di Bergamo; elaborazione a cura del Servizio Pianificazione Territoriale, Provincia di Bergamo, 2002 Altri dati significativi sul trasporto delle merci su gomma nella Provincia di Bergamo, evidenziano che: il numero degli autocarri in circolazione, rappresentano l 11,8%, del totale lombardo. Per le immatricolazioni: vi é 1 autocarro ogni 17,5 residenti, a confronto della media di 19,4 in Lombardia e della media del 20,3 in Italia. Nella bergamasca, i mezzi con maggior portata sono in proporzione più presenti di quanto lo siano a livello lombardo e nazionale, sia fra i circolanti che fra gli immatricolati. Inoltre é prevalente la presenza di autocarri pesanti (oltre le 9 tonnellate), che si attesta al 47,7% sul totale degli autocarri di diversa portata. L insieme degli autocarri forma nella Provincia un autocolonna di 600 Km, pari al 23% dell intera rete stradale provinciale. Questo mette in evidenza nei flussi di traffico, il grado di saturazione viaria per il trasporto merci su gomma, superiore al dato medio regionale (15,6%) e nazionale (6,8%). Ciò pone in evidenza, l esigenza prioritaria di potenziare il sistema delle reti ferroviarie per il trasporto delle merci. (Fonte: da L autotrasporto in Provincia di Bergamo, Rapporto 2001 CCIAA e F.A.I.) Trasporto merci su ferro Le direttrici principali sulle quali prevale la domanda di trasporto merci mediante il mezzo ferroviario, hanno una localizzazione passante per i principali bacini produttivi della Provincia e nello stesso tempo garantiscono l accessibilità alla direttrice nord-sud che da Lecco arriva a Cremona ed ai due itinerari est-ovest: la Milano-Venezia e l asse della Pedegronda. Gli impianti per il trasporto merci nella Provincia di Bergamo sono 6 nel complesso. Da come si può notare, nel grafico seguente, attualmente gli

19 Parte prima - Quadro provinciale impianti che gestiscono il maggior numero di treni in arrivo e in partenza per il trasporto merci, sono: la stazione ferroviaria di Bergamo, quella di Verdello e Treviglio. 97 Figura Quantità settimanali dei treni aventi O/D nelle stazioni ferroviarie adibite al trasporto merci della Provincia di Bergamo, durante l anno Quantità Treni merci in ogni Stazione FS (dati settimanali) Bergamo Calusco Montello Treviglio stazioni merci Verdello in partenza in arrivo Fonte dati: Trenitalia, 2002; elaborazione a cura del Servizio Pianificazione Territoriale, Provincia di Bergamo Una delle questioni problematiche, é il tasso d incremento dal 1975 al 1995, dei treni circolanti giornalieri per il trasporto delle merci sulle linee provinciali bergamasche, che si attesta intorno al +31%. Uno sviluppo limitato dalle insufficienti capacità infrastrutturali e dalla carenza degli impianti connessi. Di fatto, negli ultimi 20 anni, come evidenzia la figura 4.13, merci in partenza e in arrivo dalla stazione FS del Comune di Bergamo, , le tonnellate di merci trasportate in arrivo e in partenza dalla stazione ferroviaria di Bergamo, si sono drasticamente ridotte della metà, dalle tonnellate nel 1985, alle 8200 tonnellate nel Nel complesso, i dati mettono in evidenza la tendenza negli ultimi 20 anni, della prevalenza del traffico delle merci in arrivo, a confronto di quelle in partenza. Figura Merci in partenza e in arrivo dalla stazione ferroviaria del Comune di Bergamo, serie storica Merci in partenza e arrivo dalla Stazione FS del Comune di Bergamo quantità- tonnellate anni partenza arrivo Fonte dati: Ferrovie dello Stato; elaborazione a cura del Servizio Pianificazione Territoriale, Provincia di Bergamo

20 98 Infrastrutture per la mobilità Studi e analisi per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale All anno 1998, le quantità del trasporto merci in uscita dalla Provincia di Bergamo, sono avvenute con la seguente ripartizione modale: il 5,4% mediante la ferrovia, il 3,8% mediante il sistema intermodale su stradaferrovia, strada-nave e strada-aereo e su strada per il 90,8%. All anno 2001, si é stimato che la Provincia di Bergamo ha generato nel complesso l 8,3% dei flussi merci regionali e che ne attrae l 8,5% dei trasporti attratti dalla Regione. (Fonte: Costo dei servizi di trasporto delle merci e delle persone, in Provincia di Bergamo marzo 2001, a cura di IRS e TRT srl e Servizio Trasporti - Provincia di Bergamo) Dal seguente grafico, si può dare un quadro della situazione aggiornato ad oggi, sui flussi delle merci relativi all anno 2001 e sull attività funzionale di ogni impianto, tra merci di importazione, di esportazione e di ambito nazionale, di ciascuna delle stazioni ferroviarie adibite al trasporto merci, poste nel territorio Provinciale. Figura 4.14 Quantità annuale delle merci, per ogni impianto ferroviario della Provincia di Bergamo (anno 2001) Quantità delle merci negli impianti FS, 2001 (in tonnellate) esportazione importazione nazionale 0 Bergamo Calusco Montello Terno Treviglio Verdello- Dalmine impianti merci FS Fonte dati: Trenitalia; elaborazione a cura del Servizio Pianificazione Territoriale, Provincia di Bergamo Le cause di tutto ciò, sono dovute ad una progressiva caduta dell offerta di servizi, ad una minore disponibilità di treni, alla crescente indisponibilità delle linee minori durante la notte, alla saturazione di alcune direttrici fra cui la Milano-Venezia e delle stazioni milanesi e all impraticabilità della tratta Pedemontana a causa delle condizioni del Ponte di Paderno. Nel contesto territoriale bergamasco, una delle forti criticità del limite allo sviluppo di questa modalità di trasporto, é rappresentata dal ponte sul fiume Adda nella tratta Carnate-Ponte S. Pietro, il cui limite di carico non consente il transito merci e impedisce allo stato attuale l instradamento dei convogli sull itinerario di Gronda Nord. (Fonte: da Studio TAU, Province di Bergamo, Brescia, Cremona, Febbraio, 2001 ) L unico indicatore positivo viene dai comportamenti delle imprese maggiori che muovono su ferro una media del 15% delle merci (di cui circa la metà con trasporti intermodali). Si valuta che il superiore uso della Ferrovia derivi in parte dalle ingenti quantità trasportate, per l effetto di economie di scala (filiere produttive in zone P.I.P., distretti

21 Parte prima - Quadro provinciale industriali,..), ma anche dalla presenza di scali aziendali o di attrezzature specifiche. Lo scenario é destinato a peggiorare, con effetti negativi sulla competitività del sistema produttivo, per l atteso incremento dei costi di trasporto e per la penalizzazione progressiva della mobilità su gomma già prevista in molti Paesi d Europa a partire dal Senza dimenticare che molti Enti locali in diverse parti d Europa ed anche in Italia già proibiscono il passaggio di mezzi pesanti nei loro territori. Di conseguenza la strategia del sistema produttivo bergamasco e lombardo, deve puntare a trasferire su ferro la maggior quota possibile di merci: un obiettivo che può essere conseguito rimuovendo le cause che hanno reso meno praticabile l uso della ferrovia e ampliando il numero di imprese che possono utilizzare vantaggiosamente il treno, garantendo loro servizi ed economie di scala, diffondendo cioè quei fattori che rendono vantaggioso il trasporto ferroviario per le grandi imprese IL TRASPORTO AEREO: PASSEGGERI E MERCI L aeroporto di Orio al Serio, costituisce il terzo polo aeroportuale della Lombardia, dopo quello di Malpensa 2000 e dell aeroporto di Milano- Linate. Dall anno 1998 al 2000, il dato relativo ai movimenti degli aeromobili é aumentato del 86%, come il numero dei passeggeri che ha avuto incrementi rilevanti intorno al 110%. Un altro dato molto positivo, riguarda il settore del trasporto merci, che ha avuto incrementi dal 1998 al 2000 del 33,5%. Anche se questi dati si riferiscono ad una situazione di traffico attuale, questo aeroporto costituisce parte integrante delle strategie di sviluppo e di potenziamento nel quadro dello sviluppo aeroportuale regionale, con un ruolo di Polo complementare alle attività dell aeroporto hub di Malpensa Tabella Dati del traffico aeroportuale annuo di Orio al Serio Totale complessivo passeggeri anno Var.% Totale complessivo movimenti aeromobili Totale complessivo merci (tonn.) Fonte dati: Sacbo % % % Come evidenziato nei grafici seguenti, complessivamente negli ultimi 10 anni l aeroporto di Orio al Serio ha acquisito notevoli incrementi sia per le quote passeggeri, sia per il settore merci, grazie agli interventi di ampliamento e di potenziamento, a conferma dell importanza per la Provincia bergamasca di questa infrastruttura.

22 100 Infrastrutture per la mobilità Studi e analisi per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale Figure 4.15 a, b, c- Traffico aeroportuale: aeromobili, passeggeri, merci. Serie storica a - Movimento aeromobili dell aeroporto di Orio al Serio movimenti aeromobili anno b - Movimento passeggeri dell aeroporto di Orio al Serio passeggeri anno c - Movimento merci dell aeroporto di Orio al Serio movimenti merci (tonn.) anno Fonte dati: SACBO spa; elaborazione a cura del Servizio Pianificazione Territoriale, Provincia di Bergamo, 2002

23 Parte prima - Quadro provinciale La tabella seguente, mostra lo sviluppo del traffico passeggeri e merci per i prossimi 15 anni. Il trend di sviluppo del traffico aereo dell aeroporto di Orio al Serio, tiene conto del programma di realizzazione delle infrastrutture stradali e ferroviarie, pianificate dalle amministrazioni locali e regionali. Per quanto riguarda il traffico passeggeri, da al 2002, si prevede una crescita fino ai passeggeri stimati all anno Attualmente il traffico merci e di tonnellate circa e si prevede che all anno 2015 si arrivi a tonnellate. 101 Tabella 4.12 Piano di sviluppo del traffico aereo: movimenti a/m, passeggeri e merci, nel periodo Fonte: da Piano di Sviluppo aeroportuale dell Aeroporto di Orio al Serio, Studio di impatto Ambientale, SACBO spa, ottobre 2001

24 102 Infrastrutture per la mobilità Studi e analisi per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale 4.6 DOTAZIONE DI INFRASTRUTTURE E CRITICITÀ A scala regionale, la Provincia di Bergamo si trova in una posizione intermedia rispetto alle altre Province lombarde, nella dotazione di infrastrutture stradali, ferroviarie ed aeroportuali. Figura Regione Lombardia. Indicatori provinciali di dotazione infrastrutturale, anno Lombardia Indicatori provinciali di dotazione infrastrutturale (Italia=100) Varese Como Sondrio Milano Bergamo Brescia province Pavia Cremona Mantova Lecco Lodi Fonte: Istituto Tagliacarne LA RETE STRADALE Estensione delle rete stradale Dal 1970 ad oggi, la rete stradale del territorio provinciale bergamasco, non ha avuto significativi cambiamenti, in quanto sia la lunghezza delle reti delle Strade Provinciali, sia delle Strade Statali, sono aumentate, di 44 Km le prime e di 77 Km le seconde nell arco di anni, con un aumento complessivo della rete stradale del +3%. (Tabella 4.12) La figura 4.17, mostra le soglie storiche, dal 1960 al 1993, sull evoluzione della rete stradale della Provincia di Bergamo suddivisa per categorie, dalla rete autostradale alle Strade Comunali. In questo caso, si può notare come la realizzazione di queste infrastrutture stradali sia avvenuta soprattutto negli anni 60, mentre nei decenni successivi non vi siano stati interventi di ingente portata. A livello provinciale non vi sono aree di elevata dotazione infrastrutturale viaria, se rapportati agli ingenti flussi di traffico presenti quotidianamente sulla rete stradale. Questo fattore giustifica le scelte politiche provinciali sul potenziamento delle infrastrutture stradali, vista la tendenza in continua crescita dei livelli di motorizzazione. Senza dimenticare oltretutto, la realizzazione di rilevanti progetti strategici, sul rilancio del trasporto pubblico su ferro e su gomma, che puntano alla competitività rispetto al trasporto privato. Tabella Rete stradale/km della Provincia di Bergamo: Strade Statali e Strade Provinciali; soglie storiche: anni dal 1970 al 1990 Anno Totale rete strada SS rete/km SP rete/km variazione % +3.1% +20.3% +3.6% Fonte dati: ACI di Bergamo e Piano della Mobilità Provincia di Bergamo

25 Parte prima - Quadro provinciale Figura Classificazione rete stradale/km della Provincia di Bergamo, Rete stradale nella Provincia di Bergamo, autostrade SS SP Strade Comunali Km Fonte dati: Piano della Mobilità 1990, Provincia di Bergamo; elaborazione a cura del Servizio Pianificazione Territoriale, Provincia di Bergamo, 2002 Criticità Le principali criticità delle infrastrutture stradali nel territorio provinciale di Bergamo, riguardano essenzialmente: le sezioni inadeguate l attraversamento di strade di primaria importanza nei centri abitati un sistema stradale a raggiera, concentrico verso le città principali, che convoglia spesso tutto il traffico direttamente nel centro urbano la sovrapposizione di funzioni diverse e incompatibili: spostamenti urbani, suburbani, traffico di attraversamento e di penetrazione dei centri LA RETE FERROVIARIA Estensione della rete ferroviaria La Provincia di Bergamo, è attraversata in senso est-ovest da una delle principali linee ferroviarie italiane, la Milano Brescia-Venezia, elettrificata e a doppio binario. La città di Bergamo, non è servita dalla linea Milano-Venezia, ma e localizzata in confluenza di 4 direttrici di secondaria importanza: a est, la linea Bergamo Palazzolo-Brescia a sud, la linea Bergamo-Treviglio, con proseguimenti verso Milano, verso Venezia e verso Cremona a nord-ovest, la linea che da Bergamo prosegue per P.S.Pietro, dividendosi nelle due direzioni: per Lecco (Calolziocorte) e per Carnate (per Milano e Seregno) Queste linee sono tutte a binario unico. Oltre al nodo ferroviario di Bergamo, Treviglio ne costituisce il secondo. Le reti ferroviarie dagli anni 80 ad oggi, non sono aumentate in lunghezza dei tracciati. A confronto, dal 1975 all anno 1995, sulle reti FS provinciali, vi e stato un raddoppio, intorno al +44%, delle quantità dei treni circolanti per passeggeri al giorno.

26 104 Infrastrutture per la mobilità Studi e analisi per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale Criticità Tra le principali criticità riguardanti le reti ferroviarie nel territorio della Provincia di Bergamo, per il trasporto passeggeri, ritroviamo problematiche legate alla qualità dell offerta del servizio e alla sua capacità di soddisfacimento della domanda. In particolare, una frequenza insufficiente dei trasporti nelle ore di punta, che determina situazioni di affollamento e la saturazione di alcune linee destinate al traffico passeggeri, unitamente alla carenza diffusa di strutture adeguate per l utenza. Le cause, si possono trovare nei tracciati che determinano vincoli restrittivi per le velocità di percorrenza, nelle linee convergenti su altre ad intenso traffico come il nodo di Treviglio e nella presenza di un elevato numero di passaggi a livello. Il settore del trasporto merci, con la presenza di vincoli di capacità e di carico sulla rete, l assenza di servizi/impianti di integrazione modale in ambito provinciale e di strategie di marketing per incentivare questa modalità di trasporto, e scarsamente attrattivo, se non per pochi settori merceologici. La scelta del modo ferroviario per il trasporto merci é consueta solo per grandi insediamenti raccordati alla rete ferroviaria, mentre é da considerarsi eccezionale per imprese non dotate di raccordi o infrastrutture interne per il carrellamento dei vagoni ferroviari. Questa scelta modale di trasporto merci, é penalizzata da tempi molto lunghi di attesa per la disponibilità dei mezzi e tempi lunghi anche per il trasporto stesso delle merci; ed infine, penalizzata da costi più alti rispetto all autotrasporto e dai rischi maggiori per la sicurezza del carico e della qualità del trasporto. Nel nostro contesto territoriale, si evidenzia la forte criticità rappresentata dal ponte sul fiume Adda, nella tratta Carnate Ponte S. Pietro, il cui limite di carico assiale non consente il transito di treni merci e impedisce allo stato attuale l instradamento dei convogli sull itinerario di Gronda Nord, asse di primario interesse, anche a livello nazionale ed europeo, per il raggiungimento del Valico del Gottardo, verso il nord d Europa. Anche il settore della logistica, é sottoposto a scelte di cambiamenti localizzativi, potenziamenti e riqualificazione. Ad oggi, il settore dei servizi logistici ha attuato le proprie scelte insediative con decisioni prevalentemente autonome/aziendali, in assenza di politiche di sviluppo territoriale. Nell area bergamasca attualmente, mancano vere e proprie strutture di terminal intermodali. (Fonte: da Piano dell Intermodalità e della logistica in Lombardia, 1999 e da Studio T.A.U., Province di Bergamo, Brescia, Cremona Febbraio, 2001) Offerta del servizio La rete ferroviaria si sviluppa sul territorio provinciale, specialmente nell area di pianura, tralasciando i collegamenti con i luoghi collinari e di montagna, che fanno capo specialmente per la Val Imagna, Val Seriana e Val Brembana, alla stazione ferroviaria di Bergamo. L offerta del servizio ferroviario, é costituita per il settore del trasporto passeggeri da 22 stazioni FS e per il settore delle merci, da 5 impianti localizzati a: Bergamo, Calusco d Adda, Montello, Treviglio, Verdello. Le stazioni ferroviarie che presentano il maggior numero di treni giornalieri passanti (in arrivo) e che determinano quindi, un maggior impatto in termini di utenza e di accessibilità al servizio, sono localizzate a: Bergamo, Calolziocorte, Ponte S.Pietro e Treviglio (stazione Centrale ed Ovest).

Costi Materiali ferrosi

Costi Materiali ferrosi Adrara San Martino 1927 37.710 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 19,57 P Adrara San Rocco 804 22.420 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 27,89 P Albano Sant'Alessandro 6955 81.130 - - - - - - - 11,66 P

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