Programma Sapienza Trading Specialist Edizione marzo 2015

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1 PROGRAMMA Programma Sapienza Trading Specialist Edizione marzo 2015 Money Management Parte 1 Position Sizing Finora abbiamo introdotto numerosi strumenti per: analizzare il mercato, individuare punti di ingresso, punti di uscita, livelli per impostare i nostri target ecc. E' certamente necessario essere in grado di costruire una valida analisi del mercato ed un buon metodo o sistema di trading, ma questo non è che uno dei 3 pilastri fondamentali del trading di successo. Non è possibile ottenere risultati positivi nel lungo termine senza che siano ben forti anche gli altri due pilastri: il money management la psicologia

2 PROGRAMMA Cos'è il Money Management Il Money Management è un insieme di regole e calcoli atti a stabilire quanto e come investire al fine di ottimizzare le performance, che vuol dire: Potenziare i profitti Limitare le perdite Non è infatti sufficiente avere una strategia con un valore atteso positivo. Sbagliare a gestire la grandezza delle nostre posizioni sul mercato può distruggere il nostro account di trading anche con la migliore strategia possibile. Questo può succedere se la grandezza della nostra posizione è troppo grande, perché possiamo perdere parecchio se lo stop viene colpito. Così se le probabilità di breve termine ci fanno avere una serie di trade in perdita troppo lunga, possiamo essere messi fuori gioco. Un size sbagliato viene causato dall ignoranza, cioè dal non conoscere per nulla che esiste una disciplina dedicata alla scelta della grandezza delle posizioni, o da assunzioni sbagliate circa le probabilità. La conclusione importante a cui giungiamo è questa: possiamo realizzare le vere potenzialità di una strategia solo applicando un corretto position sizing. Significa che possiamo raggiungere i risultati a cui aspiriamo solo se riusciamo a rimanere vivi abbastanza a lungo da permettere alle probabilità di lungo termine di mostrarsi. Se le posizioni sono troppo grandi possiamo perdere tutto prima che questo si verifichi. Il Money Management è costituito da 3 discipline: Position sizing Trade management Gestione di portafoglio Proprio in relazione a questa divisione dobbiamo tenere in conto che ci sono 3 modi per perdere tutti i nostri soldi sui mercati: Scorretto position sizing: subire una serie di perdite consecutive rischiando troppo in ogni operazione.

3 PROGRAMMA Scorretto trade management: non tagliare velocemente le perdite, finendo per avere perdite che sono troppo grandi. Scorretta gestione di portafoglio: avere tante posizioni aperte contemporaneamente che si influenzano l un l altra. In questa prima parte ci occuperemo solamente del position sizing, lasciando il trade management e la gestione di portafoglio alla seconda parte e alla terza parte. Position Sizing Riguardo il position sizing, cioè come stabilire quanto devono essere grandi le operazioni, e di conseguenza quanta leva usare, ci sono 3 modelli molto generali: Size fisso Martingala Antimartingala Size fisso Con il size fisso, si va ad investire sempre e comunque una certa cifra sui mercati. Per esempio si fanno tutte le operazioni con un lotto o con una quantità scelta a piacere. È un buon metodo? Certamente no. Infatti non si tiene conto di quanto si rischia, poiché gli stop possono essere più o meno larghi, portandoci a non avere omogeneità nei nostri calcoli. Potremmo rischiare troppo alcune volte e guadagnare troppo poco altre volte. Questo sistema non è affatto ottimizzato, poiché all inizio della nostra carriera, supponendo che vinceremo nel lungo periodo, rischieremo di più e mano a mano che il nostro capitale cresce, rischieremo sempre di meno. Rischiare 500 con un capitale di è diverso che rischiare la stessa cifra disponendo di un capitale di Quindi è meglio decidere quanto investire in maniera più contestuale, prendendo cioè in considerazione quanto abbiamo guadagnato o perso e soprattutto a quanto ammonta il nostro capitale di partenza.

4 PROGRAMMA Martingala Questo sistema deriva dal gioco d azzardo e si basa su un ragionamento molto semplice. Quando ci imbattiamo in una serie consecutiva di risultati negativi, ci aspettiamo di avere un alta probabilità di successo nel prossimo trade. Alla stessa maniera dopo una serie di risultati positivi, ci aspettiamo di avere un alta probabilità di perdita col prossimo trade. La martingala si basa proprio sul concetto di impossibilità di una serie infinita di perdite consecutive. Dice infatti che quanto maggiori sono queste perdite consecutive, tanto maggiori sono le probabilità di vincita al tentativo successivo. Ragionando in questa maniera, aumenteremo la puntata dopo ogni perdita e ridurremo la puntata dopo ogni vittoria. Dovremmo avere così un metodo che ci consente di sfruttare le serie di trade vinti o persi a nostro vantaggio. Per implementare nella maniera più semplice possibile questo modello, dovremmo raddoppiare la puntata ad ogni perdita e dimezzarla dopo ogni vincita. Così se all inizio puntiamo 1 e perdiamo, la volta successiva punteremo 2, 4, 8, ecc. La realtà è che il risultato del prossimo trade e le probabilità di ottenerlo sono completamente scollegate dal passato. Non importa quanti trade perdenti abbiamo avuto di seguito, le chance che il prossimo trade sia vincente NON aumentano. Quindi non cadiamo nella trappola in cui un ragionamento sbagliato e le nostre emozioni vogliono condurci. La maggior parte delle persone ha una predisposizione naturale verso un approccio martingala. Questo metodo perciò sembra buono in teoria ma in pratica conduce al disastro. Con una semplice simulazione statistica basata sul lancio della solita moneta vedremo che tipo di risultati può portare. Antimartingala Eccoci al terzo ed ultimo approccio, che per forza deve essere quello migliore. Lo è e vedremo quanto può essere potente basare tutta la nostra strategia di position sizing su di esso. Proprio come dice il nome, avremo un metodo completamente opposto a quello visto in precedenza. Ora avremo un aumento della puntata dopo una vincita e una

5 PROGRAMMA diminuzione dopo una perdita. Andremo così a sfruttare al massimo i periodi positivi e a limitare i danni in quelli negativi. Il modello matematico dell antimartingala Adesso ci addentreremo nel modello matematico che useremo per stabilire quanto saranno grandi le nostre posizioni. Adottando naturalmente l ultimo metodo visto. Ne esistono molti di questi modelli e, dopo averli studiati tutti, abbiamo scelto di utilizzare il migliore, che viene chiamato Fixed Fractional. Quando entriamo in posizione sul mercato esponiamo il nostro capitale ad un rischio ed inseriamo uno stop- loss ad un livello tale per cui, finché non viene raggiunto, riteniamo l'oscillazione del mercato fisiologica e rimaniamo della stessa opinione sul movimento futuro. Tecnicamente possiamo dire che questo rischio è dato dalla differenza tra il prezzo di ingresso e il prezzo al quale piazziamo lo stop loss. Se effettuiamo più di 1 operazione simultaneamente la somma di queste differenze equivale al rischio totale assunto. Chiameremo questo rischio Risk per trade e potremo esprimerlo in termini monetari oppure, meglio, in termini percentuali sul capitale. Sarà, innanzitutto, di importanza fondamentale: NON ENTRARE MAI SENZA STOP LOSS Se lo facessimo, il nostro Risk per trade sarebbe del 100%! Allo stesso modo se, su una serie di operazioni simultanee, impostassimo degli stop loss tali che la loro somma fosse pari all intero capitale presente sul conto, avremmo un Risk per trade del 100%! Il Risk per trade deve invece essere ben inferiore del 100 % del nostro capitale, se vogliamo avere qualche speranza di rimanere nel mercato nel lungo termine. Facciamo qualche esempio di come il Risk per trade influenza l'andamento del nostro saldo.

6 PROGRAMMA Risk per trade Fissiamo il Risk per trade ad una certa percentuale del saldo presente sul nostro conto trading, rischiando questa percentuale ad ogni operazione. Ipotizziamo di avere sul conto, di rischiare sempre il 50% del saldo, e di chiudere tutte le operazioni in perdita. Con 10 loss consecutivi avremmo praticamente azzerato il conto. Ipotizziamo adesso di rischiare il 25% del capitale: Il risultato è poco migliore, con 10 loss consecutivi ci rimangono appena 750.

7 PROGRAMMA Rischiamo adesso il 10% del nostro capitale rimanente: Dopo 10 operazioni abbiamo ancora 3.874, ma più del 60% del saldo iniziale è andato in fumo. Bene, abbiamo introdotto due concetti. Il primo è che: Dobbiamo considerare il fatto che il nostro sistema o metodo di trading potrebbe portarci ad avere un periodo negativo, una serie consecutiva di operazioni chiuse in perdita. Non esiste sistema al mondo che vince il 100% delle volte. Questo evento si chiama drawdown. N.B. Fin quando le cose vanno bene tendiamo a non preoccuparci del drawdown, ma questa disattenzione potrebbe rivelarsi fatale. Di conseguenza, il secondo concetto che viene fuori dall'esempio precedente è che: Maggiore è il rischio per operazione, maggiore è la crescita del drawdown. E questo ha un importanza estrema. Vediamo perché.

8 PROGRAMMA Drawdown Il drawdown è la differenza tra il livello attuale del nostro saldo e il massimo valore mai raggiunto (equity top). In pratica è la quantità di denaro temporaneamente persa facendo trading e sarà comodo esprimerla in termini percentuali Se, ad esempio, abbiamo un capitale iniziale di e dopo un operazione o una serie negativa perdiamo 2.000, il nostro drawdown è del 20%, se guadagniamo nei successivi trade, il drawdown è =9.000, quindi il 10%, perché stiamo perdendo il 10% del capitale iniziale, che è anche il massimo saldo mai raggiunto. Ma quello che a noi interessa è la massima escursione tra due picchi dell'equity line, in questo caso il 20%. Questo è detto massimo drawdown. Ricordiamo che se il capitale dovesse aumentare e poi dovesse esserci una perdita, il drawdown si calcola rispetto al valore massimo (equity top).

9 PROGRAMMA Questo è importante perché significa che possiamo fare profitti del 100%, 200%, 300% ma un drawdown del 100%, qualsiasi sia il capitale, ci azzera il conto.

10 PROGRAMMA Recuperare il drawdown Osserviamo ora una cosa tanto elementare quanto spesso ignorata. Se sul nostro conto registriamo una perdita del 20%, quale sarà la percentuale di profitto che mi riporterà il conto in pari? ATTENZIONE: Se perdo il 20% non mi basterà fare il 20% per tornare al punto di pareggio (breakeven) ma avrò bisogno del 25% di profitto. Infatti % = ma % = 9.600! Riportiamo una tabella con alcuni valori di Drawdown e le relative percentuali di profitto necessarie per riportare il conto a breakeven. Notiamo come il drawdown cresce linearmente, mentre la percentuale di profitto da fare cresce praticamente in maniera esponenziale.

11 PROGRAMMA Da un certo livello di drawdown in poi diventa quasi impossibile recuperare la perdita. È quindi necessario limitare il drawdown. E questo lo si fa controllando il rischio attraverso un appropriato Money Management. Il potenziale drawdown tollerabile determina quanto si può essere aggressivi o conservativi nell operatività sul mercato. È impossibile prevedere con esattezza quale sarà il Massimo Drawdown che nel futuro subirà il mio metodo / sistema di trading. Ma bisogna stabilire un livello da non superare, se non su basi statistiche, almeno attraverso una propria soglia psicologica. Sappiamo che ogni trader è diverso e reagisce diversamente agli eventi. Bisogna capire quanto siamo disposti a perdere prima di incominciare a pensare che stiamo sbagliando qualcosa.

12 PROGRAMMA Il consiglio che diamo è di non superare mai un drawdown del 25-30%. Anche se siamo disposti ad accettarne uno più grande, bisogna fermarsi. È così che si comporta un trader professionista. Raggiunta una tale soglia, è meglio tornare a studiare e a provare in demo, per capire dove sbagliamo senza rischiare soldi veri. E insieme alla soglia limite devo anche preparare una «strategia di difesa», l'azione da intraprendere nel caso in cui questa soglia venisse raggiunta. Questo devo farlo PRIMA di iniziare il mio trading. Cosa farò nel caso in cui dovessi raggiungere il limite di Drawdown che posso sopportare? La cosa più intelligente è fermarsi (fermiamoci prima che il Drawdown ci fermi...). Fermiamoci a ragionare lucidamente sul nostro metodo di trading, pensando se sia il caso di modificarlo. Se siamo dei daytrader, è importante fissare anche un limite massimo di drawdown giornaliero. Lo facciamo per proteggerci dal fatto che in una particolare giornata non abbiamo la giusta lettura del mercato oppure perché potremmo non essere nella migliore condizione per poter operare. Imporci un limite dopo il cui ci stacchiamo dal monitor serve per non perdere troppo in una sola giornata. Infatti anche se non raggiungiamo il drawdown limite totale sul nostro conto che abbiamo già stabilito, potrebbe essere molto difficile digerire un giorno molto negativo. Calcolare il Size Il calcolo del giusto volume delle nostre posizioni (il size del trade) riveste un ruolo fondamentale nel determinare il successo di una strategia. Un corretto Position Sizing ci aiuta a limitare il Drawdown. Presenteremo un metodo pratico per calcolarlo, attraverso dei semplici passaggi. Innanzitutto bisogna stabilire il Risk per trade con cui andremo ad operare. Questo è un parametro soggettivo, che dipende dalla nostra avversione al rischio. Per non incappare in Drawdown troppo alti, ed assicurarsi la permanenza nel mercato, la regola generale da seguire è:

13 PROGRAMMA Non rischiare mai più del 2% del capitale in qualsiasi operazione o serie di operazioni. Il consiglio è di prendere in considerazione un valore compreso tra lo 0,1% e il 2%. Un Risk per trade maggiore del 2-3% ed un Drawdown maggiore del 30% configurano generalmente un Rischio Alto. Procediamo con un esempio: Immaginiamo di avere sul conto trading e di aver scelto un Risk per trade dell'1%. Vogliamo entrare SHORT sul cross EurUsd a 1,4210 e individuiamo un buon punto per piazzare lo stop- loss a 1,4270. Dobbiamo determinare il size della posizione che andremo a prendere sul mercato. Questo è dato dalla seguente formula: Risk per trade %: percentuale di capitale che decidiamo di rischiare Nel nostro esempio 1% = 0,01 Capitale: saldo presente sul conto Attenzione! La valuta di riferimento per il calcolo è la seconda valuta del cross su cui vogliamo operare o della valuta con cui è quotato lo strumento! Quindi se il nostro saldo è espresso in una valuta diversa, dobbiamo convertirlo per poter calcolare il giusto size.

14 PROGRAMMA Esempio: voglio entrare in posizione sul cross UsdJpy e il mio saldo è espresso in Euro. Allora devo convertire il saldo il Yen. Per farlo moltiplico l'importo in Euro (10.000) per la quotazione del cross EurJpy (es. 132,05) : * 132,05 = e questo valore andrò ad inserire nel calcolo. C'è da considerare la variazione del cambio EurJpy dal momento in cui apro la posizione a quello in cui la chiudo ma, soprattutto per operazioni di breve durata, sono importi che possiamo tralasciare. In questo caso devo convertire Eur in Usd, e utilizzo il cambio del Prezzo stop- loss : * 1,4270 = $ Quindi con quanto devo entrare in posizione SHORT su EurUsd a 1,4210 con 60 pips di stop- loss rischiando l'1% del capitale? Il giusto volume dell'operazione è pari a $. La piattaforma Metatrader organizza il size delle operazioni nel seguente modo: 1 lotto = $ (o qualsiasi altra seconda valuta) 0,1 lotto = $ 0,01 lotto = $ Quindi per vendere EurUsd potrò aprire un'operazione short da 0,23 lotti = $ (arrotondiamo per difetto). Quanto vale 1 pip entrando a mercato con $?

15 PROGRAMMA Moltiplichiamo * 0,0001 (il valore di un pip in dollari) ed abbiamo che ogni variazione di 1 punto sul mercato corrisponderà ad una variazione di 2,3 $ sul saldo del nostro conto. Se opero su cross con lo Yen devo moltiplicare la mia entrata per 0,01. Ipotizziamo che, nel caso peggiore, il mio stop- loss venga preso. Cosa succede? Perdo 60 pips * 2,3 $ = 138 $ che convertiti in al cambio al quale ho chiuso l'operazione (1,4270) fanno: $ / 1,4270 = - 96,70 Cioè poco meno dell'1% del mio capitale ( ) perché ho arrotondato il size per difetto. Se fossi entrato con 0,24 lotti avrei avuto un risultato di: 60 * 2,4 = $ / 1,4270 = - 100,9 (praticamente l 1%) Se invece di 1,4270 avessi trovato un punto buono per lo stop- loss a 1,4350 e avessi voluto mantenere il Risk per trade all'1%? Avrei dovuto abbassare il size dell'entrata. Di quanto? Vediamo Ossia, arrotondando per difetto, sarei entrato con 0,10 lotti. Se voglio tenere fermo il Risk per trade e aumentare lo stop- loss, diminuisco il size dell'operazione, e viceversa.

16 PROGRAMMA Leva finanziaria Qual è la leva finanziaria utilizzata nella prima operazione di esempio (entrata a 0,23 lotti)? $ al cambio in esempio di 1,4210 (prezzo di apertura) equivalgono a / 1,4210 = La Leva Finanziaria è uguale a: (Size dell'operazione / Capitale presente sul conto) Ovvero / = 1,62 circa. Utilizzo una Leva Finanziaria di 1,6. È un valore certamente prudente, ed è bene non esporsi molto più di così. Ma di Leva non abbiamo parlato finora perché più che il valore della Leva in sé, è importante proprio il Risk per trade. Posso utilizzare un valore di Leva pari a 20, e rischiare sempre l'1 % del capitale? Certo! Ma cosa accade? Per il ragionamento fatto precedentemente, devo diminuire lo stop- loss. Di quanto? Vediamo. Capitale presente sul conto : Leva Finanziaria: 20 Size dell'operazione: * 20 = Ma sul mercato devo esprimere il size in USD (per operare su EurUsd) quindi: * 1,4210 (il cambio al momento dell'entrata) = $. Arrotondo per difetto ed entro con 2,84 lotti = $. Quanto vale 1 pip in questa operazione? * 0,0001 = 28,4 $ ovvero, al cambio di 1,4210, circa 20. Per mantenere un Risk per trade dell' 1 % = 100 posso rischiare al massimo 100 / 20 = 5 pips. Quindi se voglio operare in Leva 20, fisso uno stop loss al massimo a 5 pips dal mio punto di ingresso e ipotizzando che questo stop non venga preso e che il mercato vada subito nella direzione da me prevista, beneficio dell'enorme guadagno che può derivare dall'utilizzo di una leva così alta tenendo fermo il rischio!

17 PROGRAMMA Questo è un esempio estremo! E molto difficile che un trade vada immediatamente in profitto prima di prendere uno stop loss di 5 pips. È chiaro quindi che è bene operare con leve molto basse (come nel primo esempio) in modo da poter fissare stop più ampi e lasciare al mercato spazio per muoversi, ma è importante capire che NON E LA LEVA il parametro più importante, ma il Risk per trade. Comprendiamo inoltre quanto importante sia l'analisi e la strategia di ingresso, per riuscire ad individuare dei punti di entrata che permettano stop loss molto corti. Fissando uno stop corto possiamo utilizzare i calcoli appena visti per aumentare l'esposizione tenendo fermo il rischio. Cioè: Rischio UGUALE Potenziale profitto MOLTIPLICATO Su operazioni ad orizzonte temporale lungo, comunque, è normale che si debbano utilizzare stop abbastanza larghi (in termini di pips), ma vanno considerati in relazione all'obiettivo di profitto a cui puntiamo, anch esso molto largo. Rischio di rovina Il rischio di rovina diventa estremamente basso quando usiamo un RPT non oltre il 2%. Non solo ci vorrebbero 100 trade perdenti di fila per perdere tutti i nostri soldi, ma ci vorrebbero più di 35 trade perdenti di seguito per arrivare a un drawdown del 50%. Serie così negative sono estremamente improbabili e avere un parametro di rischio basso ci permette di tenere al sicuro il nostro conto. Non cadiamo nell errore di pensare che se abbiamo un rischio ridotto non possiamo ottenere degli enormi guadagni. Se infatti abbiamo una strategia che ha un valore atteso di 0,2 e facciamo 2 trade al giorno rischiando l 1,5%, possiamo aspettarci di aver guadagnato il 120% alla fine dell anno. Siccome stiamo usando il metodo Fixed Fractional, dobbiamo tenere in conto anche l effetto dell interesse composto. Esso fa crescere esponenzialmente il nostro capitale, perché ad ogni nuova operazione, andiamo a ricalcolare a quanto equivale in termini monetari il nostro RPT. Questo significa che se nell ultimo trade vincente abbiamo rischiato di perdere 500, nel prossimo potremmo rischiare 550, sempre

18 PROGRAMMA mantenendo il rischio costante. Ovviamente più rischiamo, più il nostro potenziale di guadagno si allarga. Dal grafico vediamo facilmente come adottando un approccio di money management che abbiamo introdotto il nostro capitale è destinato a crescere in maniera esponenziale se portiamo avanti la nostra attività in modo professionale. Il grande beneficio di avere un piccolo RPT è che possiamo fare trading in maniera molto più tranquilla. Nessun trade è così importante da avere un impatto sostanziale sul nostro conto. Così non finiamo per fare trading dominati dalla paura e possiamo concentrarci invece su un corretto processo di analisi e di trading.

19 PROGRAMMA R- Multipli Ora è arrivato il momento di sistemizzare tutte questi concetti che abbiamo appreso attraverso un modello che ci consente di semplificare e applicare tutto nella maniera più veloce possibile. Il metodo per farlo è appunto quello degli R- Multipli. In ogni trade che facciamo, abbiamo un rischio iniziale = R. Se stiamo usando un rischio percentuale, questa R sarà sempre uguale per ogni trade in termini percentuali. Se scegliamo di rischiare l 1& del nostro conto, R sarà sempre uguale all 1%. Questo ci permette di avere un rischio uguale su ogni mercato, indifferentemente dalla grandezza dello stop. L R- Multiplo non è altro che multiplo positivo o negativo di R. Se abbiamo un profitto dal trade, avremo un multiplo positivo. Se avremo una perdita, avremo un multiplo negativo. Per esempio, avendo un trade con R/R = 3 e chiudendolo a profitto, R sarà uguale a +3. Con un trade che va in perdita, R sarà uguale a - 1. Pensando in termini di R- Multipli ci costringe a pensare in termini di rapporto R/R e soprattutto ci forza a impostare sempre e comunque uno stop loss. Riusciremo così ad equalizzare il rischio che ci assumiamo su ogni mercato, strategia e timeframe capendo quali sono i trade più profittevoli. Inoltre per non avere mai una perdita maggiore di - 1R, dovremo mantenere lo stop non oltre il livello iniziale, evitando così di allargarlo se il trade ci viene contro. Allargare lo stop è sempre una decisione perdente. Formule da competizione Sicuramente nel vostro cammino di trader vi imbatterete in alcune formule considerate magiche o le migliori ottimizzazioni matematiche. Stiamo parlando di 2 formule molto conosciute: Kelly Optimal f

20 PROGRAMMA Entrambe sono dei modelli estremi, che ci indicano di rischiare molto in ogni operazione, basandosi sulle statistiche della nostra operatività. Pensando ai risultati che possiamo ottenere siamo tentati di impiegarle, non conoscendo però il pericolo che si nasconde dietro di esse. Queste formule vengono impiegate generalmente nei campionati di trading, dove si tenta di conseguire risultati spaventosi partendo da un capitale molto piccolo. Per questo impiegarle porta a 2 risultati opposti: ottenere una performance spettacolare o bruciare il conto. Sapendolo, non possiamo assolutamente rischiare di perdere tutto. In fondo non siamo in una competizione e non abbiamo bisogno di conseguire ritorni esagerati. È meglio continuare impiegando una bassa percentuale di risk per trade, che ci consente con sicurezza di ottenere ottimi guadagni sul lungo termine. Conclusioni Il nostro obiettivo e la nostra priorità #1 sui mercati è la protezione del capitale. Abbiamo bisogno di rimanere in gioco. Se pensiamo di poter battere i mercati e poterci assumere grandi rischi senza conseguenze, perderemo tutti i nostri soldi. In tanti ci hanno provato e sono finiti molto male. Non c è bisogno di verificare quello che già sappiamo. Dobbiamo ricordare che i mercati possono rimanere irrazionali molto più a lungo di quanto noi possiamo rimanere capitalizzati. Significa che i mercati possono comportarsi in maniera incomprensibile e continuare a farlo per estesi periodi di tempo, più di quanto il nostro conto possa sopportare. Non importa quanti soldi abbiamo sul conto. Ci sono stati fondi di investimento che hanno perso miliardi su miliardi per aver corso rischi eccessivi e sono falliti. La stessa cosa accadrà anche a noi se non rispettiamo le regole. Possiamo fare centinaia di errori sui mercati, riguardo la strategia, l analisi, l esecuzione, ecc. ma se abbiamo una solida disciplina nel gestire la grandezza delle nostre posizioni, sopravvivremo sicuramente. Sopravvivremo abbastanza a lungo da riuscire a costruire nel giusto modo le nostre abilità di trader, diventando profittevoli. Al contrario, possiamo fare tutto alla perfezione nelle nostre analisi, nell esecuzione e nell implementazione della strategia, ma se sbagliamo il position sizing perderemo tutti i nostri soldi. Non si tratta di se, ma di quando.

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