Fiscal News N La circolare di aggiornamento professionale
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- Gregorio Simonetti
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1 Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N La conservazione delle ricevute per il modello 730 La conservazione è necessaria contro eventuali contestazioni dal Fisco Categoria: Dichiarazione Sottocategoria: 730 Il contribuente che presenta il modello 730 al sostituto (si ricorda che la scadenza per la consegna al sostituto d imposta datore di lavoro o ente pensionistico è stata prorogata dal 30 aprile al 16 maggio 2013) deve conservare i documenti fiscali per eventuali controlli da parte dell Agenzia delle Entrate. Dallo scontrino parlante dei medicinali, alle fatture relative alle spese mediche, dalle quietanze dei bonifici bancari ai modelli f24 pagati, alle spese relative agli interessi passivi per il mutuo sulla prima casa. La conservazione dei documenti, come nel caso delle detrazioni che riguardano le ristrutturazione, è inoltre necessaria per alcuni anni. Premessa La documentazione che attesta detrazioni e deduzioni deve essere conservata perché può essere un modo efficace per ribattere o consentire al professionista incaricato di predisporre la difesa da eventuali contestazioni del Fisco. Conservazione dei documenti I documenti relativi alla dichiarazione di quest anno (consegnata al sostituto o al Caf o professionista abilitato) vanno conservati fino al 31 dicembre 2017 termine entro il quale il Fisco può richiederli. I Caf o i professionisti abilitati hanno l obbligo di verificare che i dati indicati nel modello 730 siano conformi ai documenti esibiti dal contribuente (relativi a oneri deducibili e detrazioni d imposta spettanti, alle ritenute, agli importi dovuti a titolo di saldo o di acconto oppure ai rimborsi) e rilasciano per ogni dichiarazione un visto di conformità
2 Interventi di ristrutturazione Anche se l anno 2012 potrà essere controllato fino al 2017, è opportuno conservare determinati documenti anche oltre e per più anni, ad esempio per gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione la cui detrazione è spalmata su dieci anni. La documentazione non va consegnata in caso di presentazione al sostituto d'imposta, deve essere consegnata solo per la presentazione tramite CAF o professionista abilitato, pertanto il contribuente è tenuto direttamente a conservarla. La specifica documentazione La documentazione per le Spese mediche Le spese mediche devono trovare supporto negli scontrini, nelle ricevute o fatture rilasciate da medici e sanitari. La detrazione di tali spese è possibile solo se il contribuente è in possesso della specifica documentazione che certifichi appunto la spesa sostenuta dallo stesso, quindi fattura, parcella, ricevuta quietanzata o scontrino. Scontrino parlante e marcatura CE Per la detrazione dei medicinali occorre essere in possesso del cosiddetto scontrino parlante, che contiene inoltre il codice fiscale di chi ha diritto alla detrazione. Per avere la detrazione spese mediche occorre quindi avere lo scontrino o la fattura da cui risulta la descrizione del dispositivo e il nominativo dell acquirente, nonché la documentazione dalla quale risulti che il prodotto ha la marcatura CE. Documentazione spese sanitarie all estero Per la detrazione delle spese sanitarie sostenute all estero, vi è lo stesso regime di quelle sostenute in Italia (anche per queste deve essere conservata a cura del dichiarante la documentazione debitamente quietanzata). Se la spesa sanitaria è stata sostenuta all estero dal contribuente italiano, questi deve produrre una documentazione in lingua originale corredata da una traduzione in italiano libera se dall inglese, francese, tedesco o spagnolo o giurata se deriva da altre lingue. La conservazione dei documenti Per quanto riguarda, le prestazioni sanitarie dovranno essere conservate le ricevute o le fatture rilasciate, i ticket per la partecipazione alla spesa pubblica o le fatture per l'acquisto ad esempio di protesi. Per alcune tipologie di spesa è necessario conservare anche la prescrizione medica presupposta. Si tratta, per esempio, delle cure termali, le cure 2
3 odontoiatriche, che devono essere certificate da un medico dentista, i materassi sanitari, le cure rese da chiropratici o dietisti per i quali è necessaria, un'attestazione che giustifichi la spesa in virtù di una patologia. In sede di controllo quindi, servirà non solo la prova di pagamento, ma va documentata anche la prescrizione. Spese di viaggio È superfluo conservare la documentazione relativa alle spese di viaggio, soggiorno dei congiunti del malato, prestazioni ospedaliere aggiuntive o anche le spese di comfort direttamente collegate a un intervento chirurgico, si tratta infatti, di oneri senza detrazione. Spese sostenute per l abitazione Un importante categoria di spese nel 730 è quella relativa agli interessi passivi e oneri accessori sugli immobili. Per la detrazione delle suddette spese, l'amministrazione Finanziaria richiede normalmente le: quietanze di pagamento degli interessi passivi; l'autocertificazione o documentazione analoga attestante la residenza e l'uso dell immobile come abitazione principale. In caso di eventuali rilievi da parte dell Amministrazione Finanziaria è bene conservare copia del contratto di mutuo e dell'atto di compravendita, anche se bisogna considerare che l Amministrazione stessa ne potrebbe agevolmente disporre. Anche qualora si tratti di mutui contratti per la ristrutturazione di immobili è necessario conservare le fatture attestanti la spesa sostenuta. Per il bonus sulle ristrutturazioni, il principale documento richiesto è la copia del bonifico effettuato. Nel 2012, tra l'altro, c'è stato un cambio normativo che ha aumentato lo sconto (per gli interventi pagati fino al prossimo 30 giugno). Si potrà detrarre in dieci quote costanti il 36% per i pagamenti fino al 25 giugno 2012 per un massimo di 48mila euro a immobile, mentre per quelli successivi la percentuale di sconto è del 50% fino a 96mila euro. La documentazione va tenuta fino alla decadenza del termine di accertamento della dichiarazione di riferimento. Per le spese ripartite in più esercizi(come quelle mediche oltre ,71 euro o ristrutturazioni edilizie) le "prove" vanno conservate, a prescindere dall'anno di effettivo sostenimento, fino al termine di accertamento della dichiarazione che indica l'ultima quota. 3
4 Documenti da conservare Interventi di ristrutturazione Spese sanitarie per i figli non a carico Vengono sostenute spese sanitarie per una patologia del figlio che non è fiscalmente a carico. Ad esempio si tratta di una patologia che dà diritto alla totale esenzione dal ticket. La detrazione spetta nella misura massima di 6.197,48 euro per la parte che non ha trovato capienza nell imposta dichiarata dal figlio. Documenti da conservare Va conservata la documentazione relativa alla spesa (scontrini, fatture, ricevute intestate al soggetto che ha effettuato il pagamento e che contengano l'indicazione del soggetto nei confronti del quale è rivolta) e una certificazione rilasciata dalla Asl che attesti l'esenzione dal ticket della patologia in questione. Spese pluriennali Nel 2011 vengono effettuati interventi di ristrutturazione su un immobile di proprietà e ha imputato la spesa in quell'anno nella misura di un decimo. Nel 2012 ha rinnovato un altro immobile sostenendo spese nei mesi di maggio, giugno e luglio. Nel modello del 2012 ha imputato il decimo derivante dal Per le spese relative al 2012, dovrà fare attenzione a indicare separatamente i bonifici effettuati dal 26 giugno 2012 che possono beneficiare del bonus del 50 per cento. È necessario conservare tutta la documentazione sui pagamenti (bonifici), le fatture delle opere ed eventuali autorizzazioni richieste fino al termine della ripartizione dei decimi. L'Agenzia delle Entrate potrà chiedere questa documentazione per ciascun anno di imputazione del decimo a prescindere dall'effettuazione delle opere. Per esempio, sugli interventi effettuati nel 2011 l'ultima quota imputabile nel sarà nel 2020, quindi è opportuno che la documentazione sia conservata fino al Interessi sul mutuo prima casa Se nel 2012 viene acquistata la prima casa e viene contratto un mutuo per un importo leggermente inferiore al prezzo di acquisto, nella dichiarazione dei redditi (modello 730/2013) che si consegna al datore di lavoro il diretto interessato ha inserito oltre alla quota di interessi passivi certificata dalla banca sul mutuo per la prima casa, anche gli oneri accessori, come le spese per il notaio o le spese di istruttoria. Cosa bisogna conservare? Attestazioni interessi passivi Bisogna conservare l'attestazione rilasciata dall'istituto di credito degli interessi pagati nel
5 Oneri accessori Per gli oneri accessori sarà utile la fattura quietanzata del notaio sulla parte relativa alla stipula del mutuo e la documentazione su eventuali spese (trattenute dalla banca) per l'istruttoria o per la perizia tecnica. Può tornare utile conservare un documento che provi l'uso come abitazione principale. La correzione degli errori Se ci si accorge di aver dimenticato oneri o redditi nel 730 dopo averlo consegnato al sostituto d'imposta si può effettuare la correzione presentando il modello rettificativo. Talvolta infatti, dopo la presentazione al sostituto d'imposta (o al Caf o professionista) se ci si accorge di non aver inserito una spesa sostenuta così come un reddito percepito, si può determinare la necessità di presentare una dichiarazione a favore o a sfavore da parte del contribuente. Dichiarazione a favore Si ha quando la dichiarazione presentata ha un debito d'imposta superiore al reale o un credito inferiore a quello spettante, pertanto sarà necessaria una correzione a favore del contribuente. Sarà così possibile presentare, entro il 25 ottobre, un modello 730 integrativo, con la relativa documentazione. Deve essere presentato necessariamente a un intermediario (Caf, professionista), anche se il modello precedente era stato consegnato al datore di lavoro o all'ente pensionistico. In alternativa, si può correggere la posizione presentando un modello Unico-PF entro il termine previsto per la dichiarazione dei redditi correttiva (30 settembre 2013) o integrativa (entro l'anno successivo in caso di ravvedimento o entro il quarto anno successivo a quello di presentazione). Dichiarazione a sfavore Qualora invece, il contribuente si accorgesse di aver dimenticato di dichiarare dei redditi oppure di aver indicato oneri deducibili o detraibili in misura superiore a quella spettante, deve presentare obbligatoriamente un modello Unico-PF. Nella liquidazione della nuova dichiarazione dovrà essere indicato anche l'eventuale credito risultante dall'originario modello consegnato al sostituto d'imposta. Tale somma sarà comunque rimborsata (nonostante erronea) direttamente con lo stipendio/pensione, come ordinariamente previsto. Quest'obbligo di versamento scatta anche qualora al momento della presentazione dell'unico rettificativo non sia stata ancora rimborsata, in quanto non è possibile bloccare l'iter previsto. 5
6 Se gli errori sono commessi dal CAF Se gli errori nel prospetto di liquidazione del modello 730 sono stati commessi dal soggetto che ha prestato l'assistenza fiscale (sostituto d'imposta o Cafdipendenti o professionista), spetterà a quest'ultimo provvedere alla loro correzione. Il soggetto tenuto dovrà quindi rideterminare gli importi a credito o a debito per il soggetto assistito in tempo utile per consentire l'effettuazione delle operazioni di conguaglio entro il periodo d'imposta. Sarà così elaborato un nuovo modello, sul quale dovrà essere barrata la casella del 730 rettificativo. Il Caf o il professionista lo dovranno consegnare al sostituto d'imposta affinché possa effettuare i relativi conguagli a rettifica. Nella dichiarazione Se il contribuente si accorge di non aver fornito tutti gli elementi da indicare nella dichiarazione e l integrazione e/o la rettifica comportano un maggiore credito o un minor debito (ad esempio, per oneri non indicati nel mod. 730 originario) o un imposta pari a quella determinata con il mod. 730 originario (ad esempio per correggere dati che non modificano la liquidazione delle imposte), a sua scelta può: presentare entro il 25 ottobre un nuovo modello 730 completo di tutte le sue parti, indicando il codice 1 nella relativa casella 730 integrativo presente nel frontespizio. Il Mod. 730 integrativo deve essere comunque presentato a un Caf o a un professionista abilitato anche in caso di assistenza precedentemente prestata dal sostituto. Il contribuente che presenta il Mod. 730 integrativo deve esibire la documentazione necessaria al Caf o al professionista abilitato per il controllo della conformità dell integrazione che viene effettuata. Se l assistenza sul mod. 730 originario era stata prestata dal sostituto d imposta occorre esibire al Caf o al professionista abilitato tutta la documentazione: presentare un modello UNICO Persone fisiche 2013, utilizzando l eventuale differenza a credito e richiedendone il rimborso. Il modello UNICO Persone fisiche 2013 può essere presentato entro il 30 settembre 2013 (correttiva nei termini) oppure entro il termine previsto per la presentazione del modello UNICO relativo all anno successivo (dichiarazione integrativa a favore). 6
7 Dati relativi al sostituto d imposta Integrazione della dichiarazione in relazione esclusivamente ai dati del sostituto d imposta Se il contribuente si accorge di non aver fornito tutti i dati per consentire di identificare il sostituto che effettuerà il conguaglio o di averli forniti in modo inesatto può presentare entro il 25 ottobre un nuovo modello 730 per integrare e/o correggere tali dati. In questo caso dovrà indicare il codice 2 nella relativa casella 730 integrativo presente nel frontespizio. Il nuovo modello 730 deve contenere, pertanto, le stesse informazioni del modello 730 originario, a eccezione di quelle nuove indicate nel riquadro Dati del sostituto d imposta che effettuerà il conguaglio. Integrazione della dichiarazione in relazione sia ai dati del sostituto d imposta sia ad altri dati della dichiarazione da cui scaturiscono un maggior importo a credito, un minor debito oppure un imposta invariata Se il contribuente si accorge: di non aver fornito tutti i dati che consentono di identificare il sostituto che effettuerà il conguaglio (o di averli forniti in modo inesatto); di non aver fornito tutti gli elementi da indicare nella dichiarazione e l integrazione e/o la rettifica comportano un maggior importo a credito, un minor debito oppure un imposta pari a quella determinata con il modello 730 originario; può presentare entro il 25 ottobre un nuovo modello 730 per integrare e/o correggere questi dati, indicando il codice 3 nella relativa casella 730 integrativo presente nel frontespizio. I possibili tipi di controllo Il modello 730 presentato potrà essere oggetto di controlli automatici ed eventualmente anche formali nei prossimi anni. Il controllo automatico Il controllo automatico consiste in una procedura automatizzata di liquidazione di imposte, contributi, premi e rimborsi, sulla base dei dati e degli elementi direttamente desumibili dalle dichiarazioni e di quelli risultanti nell'anagrafe tributaria. A seguito di questo controllo, l'ufficio invia direttamente agli intermediari che hanno trasmesso la dichiarazione tramite Entratel una comunicazione: che evidenzia la correttezza della dichiarazione (comunicazione o avviso di regolarità); l'eventuale presenza di errori (richiesta di chiarimenti). 7
8 L'invito a fornire chiarimenti è rivolto all'intermediario solo quando nel frontespizio del modello di dichiarazione sono state barrate le caselle invio avviso telematico all'intermediario e ricezione avviso telematico. In assenza dell'opzione, gli esiti di irregolarità sono invece inviati al contribuente. IL controllo formale Il controllo formale verifica, la conformità dei dati in dichiarazione alla documentazione conservata dal contribuente (per esempio quella sulle spese mediche) e ai dati rilevabili nelle dichiarazioni presentate da altri soggetti (i sostituti di imposta) o a quelli forniti da enti previdenziali e assistenziali, banche e assicurazioni. Se si riceva una comunicazione di irregolarità Se riceve una comunicazione di irregolarità (a seguito di controllo automatico che di quello formale) e ne riconosce la validità della contestazione, il contribuente può regolarizzare la propria posizione pagando una sanzione ridotta, oltre all'imposta oggetto della rettifica e i relativi interessi. La regolarizzazione delle comunicazioni relative ai controlli automatici deve avvenire entro 30 giorni dal sessantesimo giorno successivo alla trasmissione dell'avviso al l'intermediario, pagando l'imposta dovuta, gli interessi e la sanzione ridotta a 1/3 di quella ordinariamente prevista nella misura del 30 per cento. La regolarizzazione delle comunicazioni relative ai controlli formali deve essere, invece, effettuata sempre entro 30 giorni dal ricevimento della prima comunicazione, con il pagamento dell'imposta dovuta, degli interessi e della sanzione ridotta a 2/3 di quella ordinaria del 30 per cento. Rateizzazione delle somme Le somme richieste si possono rateizzare senza prestare garanzia: fino a 5mila euro in un massimo di 6 rate trimestrali; oltre 5mila euro in un massimo di 20 rate trimestrali. Se non si ritiene valida la pretesa tributaria Il contribuente che invece non ritiene valida la pretesa tributaria può comunque rivolgersi all'ufficio, fornendo gli elementi comprovanti la correttezza dei dati dichiarati. Se l'ufficio rettifica in parte la comunicazione, il contribuente riceverà un nuovo modello di pagamento con l'indicazione delle somme da versare rideterminate e potrà usufruire della riduzione della sanzione pagando entro 30 giorni. 8
9 Le comunicazioni di irregolarità non sono veri e propri atti impositivi, dunque non sono impugnabili autonomamente in CTP. Bisognerà attendere la cartella di pagamento per far valere eventuali violazioni commesse dall'ufficio con il reclamo (per valore della lite, al netto di sanzioni e interessi, inferiore a 20 mila euro) o con il ricorso. - Riproduzione riservata - 9
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