BIOSTATISTICA Prima parte

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "BIOSTATISTICA Prima parte"

Transcript

1 BIOSTATISTICA Prima parte LM Biologia Sperimentale ed Applicata. Anno accademico

2 INTRODUZIONE 2

3 STATISTICA STATISTICA DESCRITTIVA Insieme di metodi per la raccolta, l organizzazione, la sintesi di dati. STATISTICA INFERENZIALE Insieme di metodi che permettono di analizzare i dati estratti da un campione limitato per arrivare a conclusioni applicabili all intera popolazione. I dati provengono dall area biologico-sperimentale 3

4 STUDI STATISTICI Finalità di uno studio statistico Rispondere a quesiti scientifici come: Le osservazioni che ho fatto hanno portato a risultati diversi dal caso e significativi? L esperimento che ho condotto ha portato a risultati diversi dal caso e significativi? Es: Vi e associazione fra un determinato gene e una specifica malattia? Es: Diverse condizioni di allevamento determinano variazioni significative di questo carattere del fenotipo? Es: Quale antibiotico funziona meglio nei confronti di questo ceppo batterico? Predire quantità non osservate o non osservabili: Es: L incidenza dell influenza nella prossima stagione invernale; Es: Il numero di animali nati in allevamento nel prossimo anno; Es: La variazione in biomassa in rapporto al cambio climatico. 4

5 FASI DI UNO STUDIO 1 Individuazione del problema 5 Verifica delle ipotesi 2 Formulazione dell ipotesi 4 Raccolta e analisi dei dati 3 Elaborazione del piano di ricerca 5

6 STUDI SPERIMENTALI Il ricercatore interviene direttamente sul valore delle variabili primarie negli casi-individui studiati (tipico esperimento di laboratorio o di studi clinici in cui si controlla il trattamento). Limitato impiego uomo-animale per fattori etici. STUDI OSSERVAZIONALI Il ricercatore non interviene direttamente, non manipola le variabili primarie, ma osserva ciò che accade naturalmente, spontaneamente (effetto della dieta, dell inquinamento, delle stagioni.). Largo impiego: non esistono problemi etici 6

7 DESCRITTIVI: ECOLOGICI OSSERVAZIONALI STUDI TRASVERSALI ANALITICI PROSPETTIVI CASO-CONTROLLO 7

8 LA RACCOLTA DEI DATI può essere effettuata: Indirettamente Da banche dati, da dati interni (registri, siti web, cartelle cliniche, archivi museali, lavori precedenti ). Direttamente Mediante sperimentazione o con indagine anche retrospettiva tramite questionario. 8

9 GLOSSARIO MINIMO 9

10 POPOLAZIONE Totalità di elementi cui il ricercatore è interessato in un dato studio. POPOLAZIONE FINITA Gli elementi sono in numero finito e quindi potrebbero essere tutti osservati. I residenti nel Comune di Pavia nell anno 1950; gli studenti iscritti a questo corso. POPOLAZIONE INFINITA Gli elementi sono una successione infinita. I soggetti affetti da AIDS; Il numero di batteri del genere Clostridium, Bacillus, Escherichia. È una popolazione infinita perché non limitata né nel tempo né nello spazio. 10

11 CAMPIONE Parte di popolazione selezionata per la raccolta dei dati. Un campione è un sottoinsieme di una popolazione. Popolazione Campione Campione Popolazione 11

12 UNITA STATISTICA Minima unità da cui si raccolgono i dati in un indagine o, in altre parole, ciascuno dei componenti il campione su cui si rilevano i dati. Esempio Si vuole condurre un indagine statistica su animali di un parco faunistico, in un dato arco di tempo. Le unità statistiche sono i singoli animali del parco faunistico, nell arco di tempo considerato. La natura dell unità statistica è varia, ma è costante nello studio. 12

13 VARIABILE Caratteristica rilevata su ogni unità statistica, che può assumere valori diversi nelle diverse unità statistiche. Statura degli studenti maschi iscritti al 1 o anno del Corso di Laurea in Ingegneria nel corrente a.a.; Gruppo sanguigno A, B, AB, 0 dei soggetti campionati; Intensità di reazione, ad un antigene (nulla, bassa, alta) nei soggetti studiati. 13

14 OSSERVAZIONE Valore assunto da una variabile in una determinata unità statistica. UNITÀ STATISTICA VARIABILE (PESO) Individuo 1 80 kg \ Individuo 2 75 kg OSSERVAZIONI Individuo 3 78 kg / 14

15 CLASSIFICAZIONE DELLE VARIABILI QUALITATIVE NOMINALI - DICOTOMICHE - POLITOMICHE ORDINALI QUANTITATIVE DISCRETE CONTINUE 15

16 VARIABILI QUALITATIVE Sono classificate in categorie. 1. QUALITATIVE NOMINALI Solo il nome della modalità è importante e non esiste concetto di ordine tra le diverse modalità. a. DICOTOMICHE: presentano solo 2 modalità, non ordinabili. Sesso = M/F Sopravvivenza = Vivo/Morto Positivo negativo al virus HIV.. b. POLITOMICHE: presentano più di 2 modalità, non ordinabili. Colore dei capelli Gruppo sanguigno (A, B, AB, 0) Razza di una specie (cocker, terrier, bassotto.) 16

17 2. QUALITATIVE ORDINALI È possibile stabilire un ordine tra le modalità: Livello socio-economico (basso-medio-alto) Livelli di obesità (sovrappeso- Obesità I- Obesità II- Obesità III) Abitudine all uso di un presidio medico (mai-talvolta-sempre) Intensità di reazione ad un antigene (nulla, media, elevata) La differenza-distanza tra i livelli non è costante ed esattamente determinata ( la distanza tra livello basso e medio non è uguale o confrontabile con la distanza tra livello medio ed alto e viceversa). 17

18 VARIABILI QUANTITATIVE Sono espresse da numeri. 1. DISCRETE Possono assumere solo particolari valori entro un determinato intervallo (corrispondenza biunivoca con l insieme dei numeri naturali *1). Sono derivate da conteggi. Numero di figli per donna Numero di colonie di E. coli su piastra Numero di cromosomi di una specie 2. CONTINUE Possono assumere qualsiasi valore entro un determinato intervallo (corrispondenza biunivoca con i numeri reali*2). Non sono derivate da conteggi, ma da misure. Peso Altezza Colesterolo ematico Pressione arteriosa (PAS e PAD) 18

19 *1 Numeri naturali In matematica, l'espressione "numeri naturali" indica l'insieme {0, 1, 2, 3, 4,...}. Esso viene fatto corrispondere biunivocamente all'insieme dei "numeri interi non negativi" {0, +1, +2, +3, +4,...}. Talvolta viene, impropriamente, usata anche per indicare l'insieme { 1, 2, 3, 4,...}, corrispondente biunivocamente all'insieme dei numeri interi positivi {+1, +2, +3, +4,...}. *2 Numeri reali In matematica, i numeri reali possono essere descritti in maniera non formale come numeri ai quali è possibile attribuire uno sviluppo decimale finito o infinito, come π = 3, I numeri reali possono essere positivi, negativi o nulli e comprendono, come casi particolari, i numeri interi (come 12), i numeri razionali (come 22 7 ) e i numeri irrazionali algebrici (come la radice quadrata di 2). 19

20 SCALE DI MISURA NOMINALE ORDINALE INTERVALLARE DI RAPPORTI 20

21 SCALA NOMINALE Per variabili qualitative nominali. Consiste in due o più categorie, mutuamente esclusive. Esempi: genere sessuale (1= maschio 2=femmina); stato civile (1=celibe- 2=nubile-3=coniugato); attività economica (1= 2=...3= k= ) I numeri sono utilizzati per identificare le categorie: sono solo codifiche, non riflettono una sottostante scala quantitativa.. 21

22 SCALA ORDINALE Per variabili qualitative ordinali. (Ma anche per variabili quantitative che sono state misurate o raggruppate in maniera ordinale). Consiste in due o più categorie, mutuamente esclusive, tra cui è possibile stabilire un ordinamento lineare, una gerarchia. Esempio: livelli di una patologia lieve (1) moderata (2) grave (3) Il valore numerico associato ad ogni categoria differenzia i soggetti con diverse entità della patologia; a valori elevati della scala corrispondono intensità maggiori di malattia. 22

23 SCALA INTERVALLARE Per variabili quantitative. E possibile stabilire un ordinamento tra le classi; è possibile calcolare la distanza tra due osservazioni, ma non il rapporto. Esempio: temperatura Si utilizza per quelle variabili quantitative per le quali è possibile stabilire uno ZERO ARBITRARIO: lo zero della scala non indica assenza dell attributo. 23

24 SCALA DI RAPPORTI Per variabili quantitative. E possibile eseguire tutte le operazioni matematiche. Esempi: peso, altezza, velocità Si utilizza per quelle variabili quantitative per le quali è possibile stabilire uno ZERO ASSOLUTO. PESO A B Kg Libbre B pesa il doppio di A in entrambe le scale. 24

25 25

26 26

27 TRASFORMAZIONE DI VARIABILI PER ESIGENZE DI ANALISI TRASFORMAZIONE E STANDARDIZZAZIONE RAGGRUPPAMENTO IN CLASSI ORDINALI DI UNA VARIABILE CONTINUA TRASFORMAZIONE IN SCALA A RANGHI 27

28 STANDARDIZZAZIONE E TRASFORMAZIONE Una variabile quantitativa continua può essere ulteriormente standardizzata o trasformata per esigenze di: confronto tra variabili o campioni da effettuarsi con la medesima una scala di misurazione ( es. test Z confronto medie); analisi multivariate con variabili a diversa scala di misurazione (es. analisi componenti principali); riduzione della asimmetria dei valori di una variabile per test che la necessitano (es. trasformazione di Cox-Box); esigenze di presentazione e rappresentazione grafica ( es. tassi epidemiologici: x100000, LogX ); 28

29 con la Standardizzazione si attua una modifica dei dati utilizzando statistiche calcolate dai dati stessi. Centratura: X i = X - X La media aritmetica della variabile è sottratta ad ogni valore, centra i dati attorno alla media=0. Normalizzazione: Ad ogni valore è sottratta la media aritmetica e quindi diviso per la deviazione standard; centra i dati attorno alla media=0 con una deviazione standard =1 per tutte le variabili od i campioni standardizzati. n X Y X normalizzato Y normalizzato media Dev. st

30 Trasformazione lineare: X i = X*b Tutti i valori sono moltiplicati per una costante b, cambia i valori assoluti ma non l essenza dei risultati, Trasformazione Logaritmica: X i = log c X Ogni valore è sostituito dal suo logaritmo in base c, riduce le grandi differenze assolute ovvero distorce aumentando i valori più bassi rispetto a quelli più alti. Se è presente il valore X =0 si utilizza X i = log c (X+1) Trasformazione con elevamento a potenza X i = X c I valori originali sono elevati a potenza, se il valore c è > 1 vengono aumentati i valori più alti, se c < 1 (es. c= 0.5 trasformazione per radice quadrata) si riduce il peso dei valori più alti. 30

31 a: trasformazione logaritmica dei dati asse x= dati originali, asse Y dati trasformati b: trasformazione con elevamento a potenza dei dati asse x= dati originali, asse Y dati trasformati 31

32 RAGGRUPPAMENTO IN CLASSI ORDINALI DI UNA VARIABILE CONTINUA I valori di una variabile continua sono raggruppati in classi ordinali per esigenze di sintesi. Si utilizza ad esempio per i valori di un indice (biologico, ecologico, biochimico, antropometrico ) che pur assumendo tutti i valori di una variabile quantitativa è tuttavia meglio espresso in poche classi ordinali. Esempio: BMI (Body Mass Index) e classi di obesità BMI <18.5 BMI classi =0 sottopeso BMI BMI classi = 1 normopeso BMI 25-29,9 BMI classi = 2 sovrappeso BMI 30-34,9 BMI classi = 3 obesità I lieve BMI 35-39,9 BMI classi = 4 obesità II media BMI >40 BMI classi = 5 obesità III grave 32

33 I valori di BMI sono riassunti in classi ed appaiono BMI (Kg/ m 2 ) BMI classi Condizione normopeso normopeso sovrappeso sovrappeso obesità I lieve obesità I lieve obesità II media obesità II media Obesità III grave obesità III grave Var. continua Var. qualitativa ordinale Sebbene le variabili continue siano più informative il raggruppamento in classi ordinali permette valutazioni descrittive di sintesi : o conteggi %, analisi e grafici di frequenza, test di differenza di proporzione; o tabelle di contingenza con misure di associazione (es. Chi 2 ); o analisi di una variabile non raggruppata per gruppistrati di una seconda variabile raggruppata (es. valori glicemia per età raggruppata in giovane-mediaanziana). 33

34 TRASFORMAZIONE IN SCALA A RANGHI La scala a ranghi ordina gli elementi di un gruppo dal maggiore al minore in accordo alla grandezza delle osservazioni, assegna i numeri d'ordine corrispondenti alla posizione occupata (rango) e trascura le distanze tra gli elementi ordinati. Questa trasformazione permette di applicare test statistici quando le variabili originarie non soddisfano le assunzioni dei test parametrici più usati (es. analisi non parametriche test Mann-Whitney, ANOVA Kruskal Wallis, correlazione di Spearman). Procedura: o Le n 1, n 2, n k osservazioni provenienti da k campioni (ma anche da un solo campione) sono aggregate in unica serie di dati di dimensioni n e messe in ordine crescente. o Alle osservazioni vengono poi assegnati dei ranghi partendo da1, che viene dato alla più piccola, fino ad n che viene dato alla più grande. o Quando due o più osservazioni hanno lo stesso valore ad ogni osservazione viene assegnata la media dei ranghi di tutte le osservazioni con lo stesso valore. 34

35 Esempio: Variabile: contenuto nucleare di DNA in pg ( Rattus norvegicus) Campione 1 Campione 2 Campione Raggruppamento ed assegnazione dei ranghi Variabile Rango campione n originale

36 RACCOLTA E ORGANIZZAZIONE DEI DATI MATRICE DATI TABELLE SEMPLICI TABELLE A DOPPIA ENTRATA FREQUENZE GRAFICI 36

37 Immaginiamo di compiere una ricerca sulle abitudini alimentari degli studenti iscritti al quarto anno dei Corsi di Laurea dell Università di Pavia nel corrente a.a. E necessario raccogliere dati-informazioni specifiche che poi sono elaborate ed analizzate: dalla popolazione d interesse si estrae un campione ( * tecniche di estrazione, * dimensioni del campione) sufficientemente grande, es. 500 soggetti viene somministrato un questionario con domande: 37

38 ID Sesso ( 1= M, 2=F) (var qualitativa nominale dicotomica) Età (anni compiuti) (var quantitativa continua) Peso ( Kg) (var quantitativa continua) Statura (cm) (var quantitativa continua) Quante volte mangi alla settimana (var quantitativa discreta) Pasta Pesce Dolci Quante volte alla settimana salti i pasti principali (var qualitativa ordinale) (colazione, pranzo, cena)? -mai (=1) - spesso (=3) -talvolta (=2) - sempre (=4) Quante ore alla settimana fa attività fisica/sport? (var qualitativa ordinale) -mai (1) (=1) -meno di 1 ora(=2) -1/2 ore (=3) -3/4 ore (=4) -4/5 ore (=5) -6/7 ore (=6) ecc. 38

39 E necessaria una prima SINTESI delle informazioni raccolte MATRICE DEI DATI ID Sesso Età (anni) Peso (kg) Statura (cm) Quante pasta Quante pesce Quante dolci Quanto salta pasti Quanto sport 1 M mai 0 2 M talvolta 1 3 F mai 2 4 M spesso F sempre 3 I dati sono quindi esplorati e controllati mediante metodi di sintesi che, a seconda del tipo di variabile, calcolano misure di tendenza centrale e dispersione (variabili quantitative), realizzano tabelle calcolano frequenze e distribuzioni di frequenze realizzano grafici ( tutte le variabili). 36

40 TABELLE TABELLE SEMPLICI Unità statistiche classificate secondo UNA delle variabili rilevate. TABELLE A DOPPIA ENTRATA Unità statistiche classificate secondo DUE delle variabili rilevate. 37

41 TABELLA SEMPLICE (variabile qualitativa nominale) Sesso Frequenza assoluta M 280 F 220 Totale 500 Legenda: M = maschio, F = femmina 38

42 TABELLA A DOPPIA ENTRATA Incrociamo le variabili Sesso e Quanto salta i pasti (volte/settimana). Sesso Salta i pasti (volte/settimana) M F Totale Mai Talvolta Spesso Sempre Totale

43 TABELLA SEMPLICE (variabile quantitativa continua) Statura (cm) FREQUENZA ASSOLUTA Totale

44 È NECESSARIO RAGGRUPPARE I DATI IN CLASSI QUANTE CLASSI? MUTUAMENTE ESCLUSIVE ESAUSTIVE - Regola del buon senso: non meno di 6 non più di Formula di Sturges: k=1+3,322 (log 10 n) dove DI QUALE AMPIEZZA? k= numero di classi n= numero di osservazioni - Regole del buon senso: sono consigliabili classi di ampiezza 5, 10 o multipli di 10 e terminanti con 0 o con 5; se è possibile, formare classi di uguale ampiezza - Formula per il calcolo dell ampiezza w=r/k dove R= range k= numero di classi COME INDICARLE? 41

45 DISTRIBUZIONE DI FREQUENZA DATI RAGGRUPPATI IN CLASSI 9 CLASSI di AMPIEZZA 5 Altezza (cm) Frequenza assoluta [ ) 13 [ ) 26 [ ) 58 [ ) 99 [ ) 88 [ ) 82 [ ) 95 [ ) 22 [ ) 17 Totale a classe [ ) 150 estremo inferiore 155 estremo superiore aperto 155 è, in realtà, l estremo inferiore della classe successiva. Pertanto la 1 a classe raggruppa le osservazioni comprese nell intervallo ( ,9999 ). 2 a classe [ ) 155 estremo inferiore 160 estremo superiore aperto 160 è, in realtà, l estremo inferiore della classe successiva. Pertanto la 2 a classe raggruppa le osservazioni comprese nell intervallo ( ,9999 ).... e così via. 42

46 FREQUENZE ASSOLUTA N di volte in cui si osserva ciascuna modalità (o valore) di una variabile. RELATIVA Frequenza assoluta / numero totale casi 0 freq. rel. 1 PERCENTUALE Frequenza relativa*100 0 frequenza% 100 CUMULATIVA Fornisce, per ogni valore x della variabile X di interesse, la frequenza delle osservazioni con valore minore o uguale a x. 43

47 RIEPILOGO Per una variabile continua definiamo la frequenza: assoluta (n) relativa (f) percentuale (p) percentuale cumulata (P) Statura (cm) n Frequenza assoluta f Frequenza relativa p Frequenza % P Frequenza % cumulata [ ) 13 13/500= [ ) 26 26/500= =7.8 [ ) 58 58/500= =19.4 [ ) 99 99/500= =39.2 [ ) 88 88/500= =56.8 [ ) 82 82/500= =73.2 [ ) 95 95/500= =92.2 [ ) 22 22/500= =96.6 [ ] 17 17/500= =100 Totale

48 Per una variabile nominale: Stato civile n f p % % % % Totale % Legenda: 0 = non coniugato/a 1 = coniugato/a 2 = separato/a 3 = vedovo/a N.B. Per le variabili qualitative nominali non ha senso calcolare le frequenze cumulate, perché tra le loro modalità non è possibile stabilire una gerarchia. 45

49 GRAFICI 46

50 GRAFICI DI VARIABILI QUALITATIVE (e QUANTITATIVE DISCRETE) DIAGRAMMA A BARRE O COLONNE La base delle colonne è uguale, l altezza è proporzionale alla frequenza. DIAGRAMMA CIRCOLARE Ad ogni modalità della variabile corrisponde un settore circolare la cui area è proporzionale alla frequenza della modalità considerata. L ampiezza di ogni settore circolare è data da: 360:α i =100:f i L uso di diagrammi a colonne distanziate e di diagrammi circolari enfatizza il fatto che i dati vengono considerati in categorie discrete, distinte e separate. 47

51 DIAGRAMMA A COLONNE Sesso Frequenza M 220 F DIAGRAMMA CIRCOLARE Sesso 220 M 280 F Sesso Frequenza assoluta M 280 F 220 Totale

52 GRAFICI DI VARIABILI QUANTITATIVE CONTINUE ISTOGRAMMA Colonne non distanziate* di area proporzionale alla frequenza. *colonne non distanziate, perché i dati sono misurati su scala continua. POLIGONO DI FREQUENZA Ogni punto, corrispondente a un intervallo, ha coordinata orizzontale data dal valore centrale dell intervallo e coordinata verticale data dalla frequenza delle osservazioni comprese in quell intervallo. 49

53 ISTOGRAMMA Frequenza [ ) [ ) [ ) [ ) [ ) [ ) [ ) [ ) [ ) Altezza (cm) Altezza (cm) Frequenza assoluta [ ) 13 [ ) 26 [ ) 58 [ ) 99 [ ) 88 [ ) 82 [ ) 95 [ ) 22 [ ) 17 Totale

54 POLIGONO DI FREQUENZA Frequenza [ ) [ ) [ ) [ ) [ ) [ ) [ ) [ ) [ ) Altezza (cm) Altezza (cm) x k Frequenza assoluta [ ) [ ) [ ) [ ) [ ) [ ) [ ) [ ) [ ) Totale

55 GRAFICI DI FREQUENZA CUMULATIVA: a. VARIABILE DISCRETA: DIAGRAMMA A GRADINI 30 Frequenza cumulata n di componenti familiari n di componenti familiari Frequenza assoluta Frequenza assoluta cumulativa

56 b. VARIABILE CONTINUA SIGMOIDE Frequenza % cumulata Altezza (cm) Altezza (cm) Frequenza assoluta Frequenza relativa Frequenza % Frequenza % cumulata [ ) 13 13/500= [ ) 26 26/500= =7.8 [ ) 58 58/500= =19.4 [ ) 99 99/500= =39.2 [ ) 88 88/500= =56.8 [ ) 82 82/500= =73.2 [ ) 95 95/500= =92.2 [ ) 22 22/500= =96.6 [ ) 17 17/500= =100 Totale

BIOSTATISTICA Prima parte

BIOSTATISTICA Prima parte Luisa Bernardinelli e Pietro Cavagna BIOSTATISTICA Prima parte Corso di Laurea in x LM Biologia Sperimentale ed Applicata. Anno accademico 2013-2014 1 INTRODUZIONE 2 STATISTICA STATISTICA DESCRITTIVA Insieme

Dettagli

Dott.ssa Marta Di Nicola

Dott.ssa Marta Di Nicola Perché la Statistica Medica è necessaria? - per leggere, comprendere ed analizzare criticamente relazioni e documenti scientifici; -per avere la possibilità di effettuare in proprio ricerche che comportino

Dettagli

Prof.ssa M. Di Nicola

Prof.ssa M. Di Nicola http://www.biostatistica.unich.it Perché la Statistica Medica è necessaria? - per leggere, comprendere ed analizzare criticamente relazioni e documenti scientifici; - per avere la possibilità di effettuare

Dettagli

Dipartimento di Fisica a.a. 2003/2004 Fisica Medica 2 Indici statistici 22/4/2005

Dipartimento di Fisica a.a. 2003/2004 Fisica Medica 2 Indici statistici 22/4/2005 Dipartimento di Fisica a.a. 23/24 Fisica Medica 2 Indici statistici 22/4/25 Ricerca statistica La ricerca può essere deduttiva (data una legge teorica nota cerco verifica tramite più misure) ovvero induttiva

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATISTICA MEDICA. Prof.ssa Donatella Siepi tel:

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATISTICA MEDICA. Prof.ssa Donatella Siepi tel: UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATISTICA MEDICA Prof.ssa Donatella Siepi donatella.siepi@unipg.it tel: 075 5853525 2 LEZIONE Statistica descrittiva STATISTICA DESCRITTIVA Rilevazione dei dati Rappresentazione

Dettagli

LA STATISTICA. Dott.ssa Marta Di Nicola 1.

LA STATISTICA. Dott.ssa Marta Di Nicola 1. http://www.biostatistica.unich.it Dott.ssa Marta Di Nicola Informazioni, nuove conoscenze, decisioni Necessità di prendere una decisione Raccolta informazioni / Osservazione / Sperimentazione Raccolta

Dettagli

Dott.ssa Marta Di Nicola 1

Dott.ssa Marta Di Nicola 1 Informazioni, nuove conoscenze, decisioni Necessità di prendere una decisione Raccolta informazioni / Osservazione / Sperimentazione Raccolta informazioni elementari / dati Sintesi / modelli Nuove conoscenze

Dettagli

a.a Esercitazioni di Statistica Medica e Biometria Corsi di Laurea triennali Ostetricia / Infermieristica Pediatrica I anno

a.a Esercitazioni di Statistica Medica e Biometria Corsi di Laurea triennali Ostetricia / Infermieristica Pediatrica I anno a.a. 2007-2008 Esercitazioni di Statistica Medica e Biometria Corsi di Laurea triennali Ostetricia / Infermieristica Pediatrica I anno Dott.ssa Daniela Alessi daniela.alessi@med.unipmn.it 1 Argomenti:

Dettagli

LEZIONI DI STATISTICA SANITARIA

LEZIONI DI STATISTICA SANITARIA LEZIONI DI STATISTICA SANITARIA Dott. SIMONE ACCORDINI Lezione n.2 - Variabili e scale di misura - Concetto di misurazione Sezione di Epidemiologia & Statistica Medica Università degli Studi di Verona

Dettagli

Statistica Medica A.A. 2010/2011

Statistica Medica A.A. 2010/2011 Statistica Medica A.A. 2010/2011 COMINCIAMO DALLA FINE RESEARCH COMINCIAMO DALLA FINE COMINCIAMO DALLA FINE COMINCIAMO DALLA FINE COMINCIAMO DALLA FINE COMINCIAMO DALLA FINE Cosa è la statistica Come

Dettagli

La Statistica: introduzione e approfondimenti

La Statistica: introduzione e approfondimenti La Statistica: introduzione e approfondimenti Definizione di statistica Che cosa è la statistica? La statistica è una disciplina scientifica che trae i suoi risultati dalla raccolta, dall elaborazione

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA STATISTICA

INTRODUZIONE ALLA STATISTICA 1 / 31 INTRODUZIONE ALLA STATISTICA A.A.2017/2018 Perchè studiare la statistica 2 / 31 Le decisioni quotidiane sono spesso basate su informazioni incomplete. Perchè studiare la statistica Le decisioni

Dettagli

Matematica Lezione 21

Matematica Lezione 21 Università di Cagliari Corso di Laurea in Farmacia Matematica Lezione 21 Sonia Cannas 13/12/2018 Introduzione alla statistica descrittiva Statistica La statistica è una disciplina il cui fine è lo studio

Dettagli

CORSO DI STATISTICA MEDICA Prof. Enzo Ballone

CORSO DI STATISTICA MEDICA Prof. Enzo Ballone CORSO DI STATISTICA MEDICA Prof. Enzo Ballone eballone@unich.it 0871/3554004-4007 www.biostatistica.unich.it Nell analisi statistica si può individuare una: FUNZIONE DESCRITTIVA, in quanto offre il metodo

Dettagli

Rappresentazioni Tabellari e Grafiche. Corso di Laurea Specialistica in SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE Statistica Medica

Rappresentazioni Tabellari e Grafiche. Corso di Laurea Specialistica in SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE Statistica Medica Rappresentazioni Tabellari e Grafiche Corso di Laurea Specialistica in SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE Statistica Medica Vocabolario Essenziale Unità Statistica Unità elementare

Dettagli

Esercizio 1.2. n BMI WKS

Esercizio 1.2. n BMI WKS Esercizio. E stato effettuata uno studio relativo all indice di massa corporea BMI ( peso kg /statura m) ed al test WKS (distanza percorsa per 6 minuti in m) in un campione di 0 individui femmina con problemi

Dettagli

Statistica. (Dr. Elvira Di Nardo)

Statistica. (Dr. Elvira Di Nardo) Statistica (Dr. Elvira Di Nardo) 80 ore = 10 crediti Orario: lun, mar,mer 9.30-11.30 Sede: AULA MAGNA (ex Fac. SMFN) Ricevimento: mer. 11.30-13.30 Esame: prova scritta (+ eventuale prova orale) Materiale

Dettagli

LA STATISTICA

LA STATISTICA http://www.biostatistica.unich.it LA STATISTICA E l insieme dei metodi che consentono di raccogliere, ordinare, riassumere, presentare ed analizzare dati e informazioni, trarne valide conclusioni e prendere

Dettagli

Statistica. POPOLAZIONE: serie di dati, che rappresenta linsieme che si vuole indagare (reali, sperimentali, matematici)

Statistica. POPOLAZIONE: serie di dati, che rappresenta linsieme che si vuole indagare (reali, sperimentali, matematici) Statistica La statistica può essere vista come la scienza che organizza ed analizza dati numerici per fini descrittivi o per permettere di prendere delle decisioni e fare previsioni. Statistica descrittiva:

Dettagli

Statistica. POPOLAZIONE: serie di dati, che rappresenta linsieme che si vuole indagare (reali, sperimentali, matematici)

Statistica. POPOLAZIONE: serie di dati, che rappresenta linsieme che si vuole indagare (reali, sperimentali, matematici) Statistica La statistica può essere vista come la scienza che organizza ed analizza dati numerici per fini descrittivi o per permettere di prendere delle decisioni e fare previsioni. Statistica descrittiva:

Dettagli

7. STATISTICA DESCRITTIVA

7. STATISTICA DESCRITTIVA 7. STATISTICA DESCRITTIVA Quando si effettua un indagine statistica si ha a che fare con un numeroso insieme di oggetti, detto popolazione del quale si intende esaminare una o più caratteristiche (matricole

Dettagli

SLIDES DEL CORSO DI STATISTICA Prof. E.BALLONE

SLIDES DEL CORSO DI STATISTICA Prof. E.BALLONE SLIDES DEL CORSO DI STATISTICA Prof. E.BALLONE www.biostatistica.unich.it - Il metodo statistico - Dati e informazioni di tipo statistico - Archiviazione dei dati - Sintesi dei dati in tabelle - Le principali

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATISTICA MEDICA. Prof.ssa Donatella Siepi tel:

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATISTICA MEDICA. Prof.ssa Donatella Siepi tel: UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATISTICA MEDICA Prof.ssa Donatella Siepi donatella.siepi@unipg.it tel: 075 5853525 4 LEZIONE Statistica descrittiva STATISTICA DESCRITTIVA Rilevazione dei dati Rappresentazione

Dettagli

1.1 CLASSIFICAZIONE DI VARIABILI

1.1 CLASSIFICAZIONE DI VARIABILI 1.1 CLASSIFICAZIONE DI VARIABILI Classificare le seguenti variabili in qualitative e quantitative; nel primo caso stabilire se sono nominali o ordinali, nel secondo caso stabilire se sono discrete o continue.

Dettagli

Classificazione dei caratteri

Classificazione dei caratteri Caratteri statistici Osservare i caratteri sulle u.s. significa attribuire a tali u.s. una modalità secondo determinate regole e con certi contenuti u x rappresenta la modalità del carattere X associata

Dettagli

Classificazione dei caratteri

Classificazione dei caratteri Classificazione dei caratteri Carattere Qualitativo (utabile Statistica): modalità espresse da attributi Genere, Stato civile, Sett. di attività econ., Titolo di studio, Grado militare Carattere Quantitativo

Dettagli

-Validità di un test diagnostico: Sensibilità e Specificità

-Validità di un test diagnostico: Sensibilità e Specificità SLIDES DEL CORSO DI STATISTICA Prof. R. Di Mascio Programma svolto a.a. 2005/06 - Il metodo statistico - Dati e informazioni di tipo statistico - Archiviazione dei dati - Sintesi dei dati in tabelle -

Dettagli

ESERCIZI DI STATISTICA SOCIALE

ESERCIZI DI STATISTICA SOCIALE ESERCIZI DI STATISTICA SOCIALE FREQUENZA ASSOLUTA Data una distribuzione semplice di dati, ovvero una serie di microdati, si chiama frequenza assoluta di ogni modalità del carattere studiato il numero

Dettagli

Distribuzione di Frequenza: Esempio

Distribuzione di Frequenza: Esempio Statistica La statistica è la scienza che organizza e analizza dati numerici per fini descrittivi o per permettere di prendere delle decisioni e fare previsioni. Statistica descrittiva: dalla mole di dati

Dettagli

Nota dell editore Presentazione

Nota dell editore Presentazione Autori Nota dell editore Presentazione XI XIII XV 1 Conoscenze preliminari per l osservazione biostatistica 1 Variabilità biologica e implicazioni statistiche 1 Variabili e costanti 2 Concetto di misura

Dettagli

Scale di Misurazione Lezione 2

Scale di Misurazione Lezione 2 Last updated April 26, 2016 Scale di Misurazione Lezione 2 G. Bacaro Statistica CdL in Scienze e Tecnologie per l'ambiente e la Natura II anno, II semestre Tipi di Variabili 1 Scale di Misurazione 1. Variabile

Dettagli

Statistica. Lezione 1

Statistica. Lezione 1 Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 1 a.a 2011-2012 Dott.ssa Daniela

Dettagli

Classificazione dei caratteri

Classificazione dei caratteri Classificazione dei caratteri Carattere Qualitativo (Mutabile Statistica): modalità espresse da attributi Genere, Stato civile, Sett. di attività econ., Titolo di studio, Grado militare Carattere Quantitativo

Dettagli

Unità Carattere Modalità

Unità Carattere Modalità Unità Carattere Modalità Unità statistica: unità elementare del collettivo oggetto di studio Carattere: è ogni aspetto del fenomeno oggetto di studio osservabile su un insieme di unità statistiche Modalità:

Dettagli

La statistica descrittiva prima parte. a cura della prof.ssa Anna Rita Valente

La statistica descrittiva prima parte. a cura della prof.ssa Anna Rita Valente La statistica descrittiva prima parte a cura della prof.ssa Anna Rita Valente INTRODUZIONE La statistica è una disciplina all ordine del giorno basta sfogliare un giornale per trovare dati statistici sui

Dettagli

R 2 1 j /n j] 3(n+1)

R 2 1 j /n j] 3(n+1) L ANALISI DELLA VARIANZA A RANGHI AD UNA VIA DI KRUSKAL-WALLIS Quando le assunzioni per l analisi della varianza parametrica non sono soddisfatte si può ricorrere ad una alternativa non parametrica per

Dettagli

le scale di misura scala nominale scala ordinale DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione si basano su tre elementi:

le scale di misura scala nominale scala ordinale DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione si basano su tre elementi: DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione! Paola Magnano paola.magnano@unikore.it si basano su tre elementi: le scale di misura sistema empirico: un insieme di entità non numeriche (es. insieme di persone; insieme

Dettagli

STATISTICA NOZIONI DI BASE

STATISTICA NOZIONI DI BASE STATISTICA NOZIONI DI BASE Italo Nofroni Statistica medica - Sapienza - Roma Si definisce statistica la scienza cha ha per oggetto la raccolta, l analisi e l interpretazione dei dati (intensità e/o frequenze)

Dettagli

Elementi di Statistica

Elementi di Statistica Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Informatica Informatica ed Elementi di Statistica 3 c.f.u. Anno Accademico 2010/2011 Docente: ing. Salvatore Sorce Elementi di Statistica Statistica

Dettagli

Distribuzioni e rappresentazioni grafiche

Distribuzioni e rappresentazioni grafiche Dip. di Scienze Umane e Sociali paolo.cazzaniga@unibg.it Outline 1 Distribuzioni unitarie e di frequenza 2 3 4 5 Outline 1 Distribuzioni unitarie e di frequenza 2 3 4 5 Distribuzione unitaria [1/2] Data

Dettagli

Indice. centrale, dispersione e forma Introduzione alla Statistica Statistica descrittiva per variabili quantitative: tendenza

Indice. centrale, dispersione e forma Introduzione alla Statistica Statistica descrittiva per variabili quantitative: tendenza XIII Presentazione del volume XV L Editore ringrazia 3 1. Introduzione alla Statistica 5 1.1 Definizione di Statistica 6 1.2 I Rami della Statistica Statistica Descrittiva, 6 Statistica Inferenziale, 6

Dettagli

Data set relativo a 40 titolari di esercizi commerciali. Durata del percorso casa lavoro (in minuti) Numero dipendenti che lavorano nel negozio

Data set relativo a 40 titolari di esercizi commerciali. Durata del percorso casa lavoro (in minuti) Numero dipendenti che lavorano nel negozio ESERCITAZIONE 1: VARIABILI E DISTRIBUZIONI 1.TIPOLOGIA DEI DATI 2. CALCOLO DI FREQUENZE 3. RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DI UNA VARIABILE A Roma nel 2006 è stata effettuata un indagine, tramite questionario,

Dettagli

Statistica. Campione

Statistica. Campione 1 STATISTICA DESCRITTIVA Temi considerati 1) 2) Distribuzioni statistiche 3) Rappresentazioni grafiche 4) Misure di tendenza centrale 5) Medie ferme o basali 6) Medie lasche o di posizione 7) Dispersione

Dettagli

Statistica. Matematica con Elementi di Statistica a.a. 2017/18

Statistica. Matematica con Elementi di Statistica a.a. 2017/18 Statistica La statistica è la scienza che organizza e analizza dati numerici per fini descrittivi o per permettere di prendere delle decisioni e fare previsioni. Statistica descrittiva: dalla mole di dati

Dettagli

Psicometria (8CFU) SCALE DI MISURA

Psicometria (8CFU) SCALE DI MISURA SCALE DI MISURA SCALE DI MISURA Esistono diversi livelli di misurazione corrispondenti alle diverse proprietà dei numeri Scala Nominale Scala Ordinale Scala a Intervalli Scala a Rapporti SCALA NOMINALE

Dettagli

La struttura dei dati

La struttura dei dati La struttura dei dati Carattere Qualitativo 1 (mutabile statistica) Unità statistica Osservazione di uno o più caratteri Collettivo statistico Carattere Quantitativo 2 (variabile statistica) Pagina 14

Dettagli

Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale. Corso di Laurea in Sociologia. Insegnamento di Statistica (a.a ) dott.ssa Gaia Bertarelli

Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale. Corso di Laurea in Sociologia. Insegnamento di Statistica (a.a ) dott.ssa Gaia Bertarelli Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Corso di Laurea in Sociologia Insegnamento di Statistica (a.a. 2018-2019) dott.ssa Gaia Bertarelli Esercitazione n. 1 1. Si considerino i seguenti caratteri

Dettagli

TECNICHE DI ANALISI DEI DATI

TECNICHE DI ANALISI DEI DATI TECNICHE DI ANALISI DEI DATI AA 2018/2019 PROF. V.P. SENESE Questi materiali sono disponibili per tutti gli studenti al seguente indirizzo: https://goo.gl/xy15fr Seconda Università di Napoli (SUN) Dipartimento

Dettagli

Rilevazione (Raccolta) Dati: Raccolta Campionaria e Raccolta Globale

Rilevazione (Raccolta) Dati: Raccolta Campionaria e Raccolta Globale Statistica Descrittiva Indagine Statistica: Terminologia Def. Popolazione (o Collettivo Statistico) : Insieme di elementi oggetto dell indagine statistica aventi caratteristiche comuni. Tali elementi vengono

Dettagli

TECNICHE DI ANALISI DEI DATI

TECNICHE DI ANALISI DEI DATI TECNICHE DI ANALISI DEI DATI AA 016/017 PROF. V.P. SENESE Questi materiali sono disponibili per tutti gli studenti al seguente indirizzo: https://goo.gl/rwabbd Seconda Università di Napoli (SUN) Dipartimento

Dettagli

MAPPA 8 NUMERI. L estrazione di radice e i numeri reali assoluti

MAPPA 8 NUMERI. L estrazione di radice e i numeri reali assoluti MAPPA 8 L estrazione di radice e i numeri reali assoluti Il concetto di radice Estrarre la radice quadrata (terza, quarta ecc.) di un numero significa determinare quel numero che, elevato alla seconda

Dettagli

BMI.

BMI. Esercizio.2 E stato effettuata uno studio relativo all indice di massa corporea BMI ( peso kg /statura 2 m) ed al test WKS (distanza percorsa per 6 minuti in m) in un campione di 0 individui femmina con

Dettagli

Misure di dispersione (o di variabilità)

Misure di dispersione (o di variabilità) 14/1/01 Misure di dispersione (o di variabilità) Range Distanza interquartile Deviazione standard Coefficiente di variazione Misure di dispersione 7 8 9 30 31 9 18 3 45 50 x = 9 range=31-7=4 x = 9 range=50-9=41

Dettagli

LEZIONI DI STATISTICA MEDICA

LEZIONI DI STATISTICA MEDICA LEZIONI DI STATISTICA MEDICA A.A. 2010/2011 Lezione n.3 - Indici di posizione 1 Per i caratteri qualitativi, la tabella e le rappresentazioni grafiche esauriscono quasi completamente gli aspetti descrittivi.

Dettagli

Lezione I: Introduzione. La statistica. Nell analisi statistica si può individuare una: Prof. Enzo Ballone

Lezione I: Introduzione. La statistica. Nell analisi statistica si può individuare una: Prof. Enzo Ballone Lezione I: Introduzione Cattedra di Biostatistica Dipartimento di Scienze Biomediche, Università degli Studi G. d Annunzio di Chieti Pescara Prof. Enzo Ballone La statistica. l insieme delle metodologie

Dettagli

Statistica. Matematica con Elementi di Statistica a.a. 2015/16

Statistica. Matematica con Elementi di Statistica a.a. 2015/16 Statistica La statistica è la scienza che organizza e analizza dati numerici per fini descrittivi o per permettere di prendere delle decisioni e fare previsioni. Statistica descrittiva: dalla mole di dati

Dettagli

MISURE DI DISPERSIONE

MISURE DI DISPERSIONE MISURE DI DISPERSIONE 78 MISURE DI DISPERSIONE Un insieme di dati numerici può essere sintetizzato da alcuni valori tipici, che indicano il grado di variabilità dei dati stessi. Grado di Variabilità o

Dettagli

08/04/2014. Misure di posizione. INDICI DI POSIZIONE (measures of location or central tendency) 1. MODA 2. MEDIA 3. MEDIANA

08/04/2014. Misure di posizione. INDICI DI POSIZIONE (measures of location or central tendency) 1. MODA 2. MEDIA 3. MEDIANA Misure di posizione INDICI DI POSIZIONE (measures of location or central tendency) 1. MODA 2. MEDIA 3. MEDIANA 1 MODA E la scelta fatta dalla maggioranza della popolazione, lo stile che tutti seguono in

Dettagli

INDICE PARTE METODOLOGICA

INDICE PARTE METODOLOGICA INDICE PARTE METODOLOGICA 1. Il processo di ricerca 1.1.Individuazione di un problema e formulazione delle ipotesi 1.2.Individuazione e definizione operativa delle variabili 1.2.1. Le variabili definite

Dettagli

Con riferimento ai dati riportati nella seguente tabella, indicare la tipologia dei caratteri rilevati.

Con riferimento ai dati riportati nella seguente tabella, indicare la tipologia dei caratteri rilevati. Corso di Laurea INTERFACOLTÀ - Esercitazione di Statistica n 1 ESERCIZIO 1: Con riferimento ai dati riportati nella seguente tabella, indicare la tipologia dei caratteri rilevati. ESERCIZIO 1 Soluzione:

Dettagli

Misurazione dei caratteri quantitativi

Misurazione dei caratteri quantitativi isurazione dei caratteri quantitativi Caratteri quantitativi: esiste un unità di misura delle modalità numeriche Variabile a scala di intervalli non esiste uno zero assoluto, naturale e non arbitrario

Dettagli

Capitolo 1 La rilevazione dei fenomeni statistici

Capitolo 1 La rilevazione dei fenomeni statistici Capitolo 1 La rilevazione dei fenomeni statistici 2/1 Capitolo 1 Caratteri, unità statistiche e collettivo Classificazione dei caratteri statistici Suddivisione in classi di un carattere quantitativo I

Dettagli

Dott.ssa Marta Di Nicola

Dott.ssa Marta Di Nicola Alcuni obiettivi specifici http://www.biostatistica biostatistica.unich unich.itit Descrivere ed interpretare una tabella o un grafico Costruire una tabella o un grafico per rappresentare un fenomeno biomedico

Dettagli

Esercizi. Esercizio 1. Date le funzioni f(x) = x 2 3x + 2 e g(x) = 2x 1,

Esercizi. Esercizio 1. Date le funzioni f(x) = x 2 3x + 2 e g(x) = 2x 1, Esercizi Esercizio 1. Date le funzioni f(x) = x 2 3x + 2 e g(x) = 2x 1, (a) dire quanto vale f g e qual è il suo insieme di definizione; (b) dire quanto vale g f e qual è il suo insieme di definizione;

Dettagli

Variabilità o Dispersione Definizione Attitudine di un fenomeno ad assumere diverse modalità

Variabilità o Dispersione Definizione Attitudine di un fenomeno ad assumere diverse modalità Punti deboli della media aritmetica Robustezza: sensibilità ai valori estremi Non rappresentava nei confronti di distribuzioni asimmetriche. La media aritmetica è un valore rappresentativo nei confronti

Dettagli

Questionario 1. Sono assegnati i seguenti dati

Questionario 1. Sono assegnati i seguenti dati Questionario 1. Sono assegnati i seguenti dati 30 30 10 30 50 30 60 60 30 20 20 20 30 20 30 30 20 10 10 40 20 30 10 10 10 30 40 30 20 20 40 40 40 dire se i dati illustrati sono unità statistiche valori

Dettagli

La variabilità. Dott. Cazzaniga Paolo. Dip. di Scienze Umane e Sociali

La variabilità. Dott. Cazzaniga Paolo. Dip. di Scienze Umane e Sociali Dip. di Scienze Umane e Sociali paolo.cazzaniga@unibg.it Introduzione [1/2] Gli indici di variabilità consentono di riassumere le principali caratteristiche di una distribuzione (assieme alle medie) Le

Dettagli

Concetti fondamentali Introduzione ai concetti fondamentali in psicometria

Concetti fondamentali Introduzione ai concetti fondamentali in psicometria Concetti fondamentali Introduzione ai concetti fondamentali in psicometria Psicometria e statistica La statistica è la disciplina che, in senso lato, si interessa della raccolta e dell'analisi dei dati

Dettagli

STATISTICA Disciplina scien tifica che fornisce strumenti per l interpretazione delle informazioni contenute in insiemi di dati relativi a

STATISTICA Disciplina scien tifica che fornisce strumenti per l interpretazione delle informazioni contenute in insiemi di dati relativi a STATISTICA Disciplina scien tifica che fornisce strumenti per l interpretazione delle informazioni contenute in insiemi di dati relativi a VARIABILI CASUALI VARIABILE Qualunque fenomeno espri mibile numericamente

Dettagli

normopeso <=25 sovrappeso 25-29.9 obesità I 30-34.9 obesità II 35-39.9 obesità III >=40

normopeso <=25 sovrappeso 25-29.9 obesità I 30-34.9 obesità II 35-39.9 obesità III >=40 E stato condotto uno studio relativo all effetto di una dieta sul BMI Body mass index in relazione al grado di obesità in un campione di adulti maschi avente le seguenti classi normopeso

Dettagli

ESPLORAZIONE DEI DATI (parte 1) 1 / 21

ESPLORAZIONE DEI DATI (parte 1) 1 / 21 ESPLORAZIONE DEI DATI (parte 1) 1 / 21 Variabili 2 / 21 Una variabile è una caratteristica oggetto di osservazione in uno studio. Variabili 2 / 21 Una variabile è una caratteristica oggetto di osservazione

Dettagli

Università degli Studi di Cassino. Corso di Laurea in Economia Aziendale. Corso di. Statistica. Docente: Simona Balzano.

Università degli Studi di Cassino. Corso di Laurea in Economia Aziendale. Corso di. Statistica. Docente: Simona Balzano. Università degli Studi di Cassino Corso di Laurea in Economia Aziendale Corso di Statistica Docente: Simona Balzano s.balzano@unicas.it a.a. 2013-14 Statistica = Scienza delle decisioni in condizioni di

Dettagli

MISURE DI SINTESI 54

MISURE DI SINTESI 54 MISURE DI SINTESI 54 MISURE DESCRITTIVE DI SINTESI 1. MISURE DI TENDENZA CENTRALE 2. MISURE DI VARIABILITÀ 30 0 µ Le due distribuzioni hanno uguale tendenza centrale, ma diversa variabilità. 30 0 Le due

Dettagli

Esercitazioni di Statistica: ES.1.1

Esercitazioni di Statistica: ES.1.1 Esercitazioni di Statistica: ES.1.1 Le componenti fondamentali dell analisi statistica Unità statistica Oggetto dell osservazione di ogni fenomeno individuale che costituisce il fenomeno collettivo Carattere

Dettagli

Teoria e tecniche dei test. Concetti di base

Teoria e tecniche dei test. Concetti di base Teoria e tecniche dei test Lezione 2 2013/14 ALCUNE NOZIONI STATITICHE DI BASE Concetti di base Campione e popolazione (1) La popolazione è l insieme di individui o oggetti che si vogliono studiare. Questi

Dettagli

ESERCITAZIONI N. 1 Corso di Statistica

ESERCITAZIONI N. 1 Corso di Statistica ESERCITAZIONI N. 1Corso di Statistica p. 1/33 ESERCITAZIONI N. 1 Corso di Statistica Marco Picone Università Roma Tre ESERCITAZIONI N. 1Corso di Statistica p. 2/33 Introduzione sito: http://scienzepolitiche.uniroma3.it/flagona/

Dettagli

Pedagogia sperimentale

Pedagogia sperimentale Pedagogia sperimentale Prof. Giovanni Arduini LEZION E N. 7 A.A. 2015/ 1 6 Solo a partire dalla fine del XVII secolo (Inghilterra) e nel XVIII (Francia), si può iniziare a parlare di Statistica. La Statistica

Dettagli

Statistica descrittiva in una variabile

Statistica descrittiva in una variabile Statistica descrittiva in una variabile Dott. Nicola Pintus A.a. 2018-2019 Cosa è la statistica? La statistica è la scienza che studia con metodi matematici fenomeni collettivi. La statistica descrittiva

Dettagli

La sintesi delle distribuzioni

La sintesi delle distribuzioni Dip. di Scienze Umane e Sociali paolo.cazzaniga@unibg.it Outline 1 Introduzione 2 3 4 Outline 1 Introduzione 2 3 4 Introduzione Analisi descrittiva monovariata: segue la raccolta dei dati e il calcolo

Dettagli

Stefania Taralli Anno Accademico 2017/2018 1

Stefania Taralli Anno Accademico 2017/2018 1 L unità statistica Caratteri e modalità CORSO DI FONDAMENTI E METODI PER L'ANALISI EMPIRICA NELLE SCIENZE SOCIALI Introduzione al corso Lezione 2: L'analisi quantitativa dei dati per la sintesi dei fenomeni

Dettagli

La statistica. Elaborazione e rappresentazione dei dati Gli indicatori statistici. Prof. Giuseppe Carucci

La statistica. Elaborazione e rappresentazione dei dati Gli indicatori statistici. Prof. Giuseppe Carucci La statistica Elaborazione e rappresentazione dei dati Gli indicatori statistici Introduzione La statistica raccoglie ed analizza gruppi di dati (su cose o persone) per trarne conclusioni e fare previsioni

Dettagli

3. rappresentare mediante i grafici ritenuti più idonei le distribuzioni di frequenze assolute dei diversi caratteri;

3. rappresentare mediante i grafici ritenuti più idonei le distribuzioni di frequenze assolute dei diversi caratteri; Esercizio 1 Il corso di Statistica è frequentato da 10 studenti che presentano le seguenti caratteristiche Studente Sesso Colore Occhi Voto Soddisfazione Età Stefano M Nero 18 Per niente 21 Francesca F

Dettagli

Presentazione dell edizione italiana

Presentazione dell edizione italiana Presentazione dell edizione italiana Prefazione xiii xvii 1 Introduzione 1 1.1 Statistica e medicina.......................... 1 1.2 Statistica e matematica........................ 2 1.3 Statistica ed

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Parthenope. Facoltà di Scienze Motorie a.a. 2010/2011 STATISTICA. Docente: Paolo Mazzocchi

Università degli Studi di Napoli Parthenope. Facoltà di Scienze Motorie a.a. 2010/2011 STATISTICA. Docente: Paolo Mazzocchi Università degli Studi di Napoli Parthenope Facoltà di Scienze Motorie a.a. 2010/2011 STATISTICA paolo.mazzocchi@uniparthenope.it Programma 1) Tabelle: distribuzioni di frequenze; classi di valori; tabelle

Dettagli

Esercizio 1. Si rilevano le variabili età, altezza e peso di 18 pazienti:

Esercizio 1. Si rilevano le variabili età, altezza e peso di 18 pazienti: Esercizio 1 Si rilevano le variabili età, altezza e peso di 18 pazienti: N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 età 25 31 24 25 27 20 19 22 22 21 altezza 185 167 163 155 172 170 182 160 175 184 peso 73 80 60 45 73 60

Dettagli

Unità Carattere Modalità

Unità Carattere Modalità Unità Carattere Modalità Unità statistica: unità elementare del collettivo oggetto di studio Carattere: è ogni aspetto del fenomeno oggetto di studio osservabile su un insieme di unità statistiche Modalità:

Dettagli

STATISTICA. La Statistica è la scienza che studia i fenomeni collettivi utilizzando metodi matematici.

STATISTICA. La Statistica è la scienza che studia i fenomeni collettivi utilizzando metodi matematici. STATISTICA La Statistica è la scienza che studia i fenomeni collettivi utilizzando metodi matematici. Essa si occupa della tecnica per raccogliere ed elaborare Dati (studenti, abitanti, oggetti, ecc.)

Dettagli

CONCETTI CHIAVE DELLA STATISTICA

CONCETTI CHIAVE DELLA STATISTICA CONCETTI CHIAVE DELLA STATISTICA Il nuovo curricolo fa espresso riferimento ad alcuni concetti chiave della statistica, è pertanto opportuno riferirsi ad essi. Questa breve nota non può essere esaustiva.

Dettagli

Misure di dispersione (o di variabilità)

Misure di dispersione (o di variabilità) 08/04/014 Misure di dispersione (o di variabilità) Range Distanza interquartile Deviazione standard Coefficiente di variazione Misure di dispersione 7 8 9 30 31 9 18 3 45 50 x 9 range31-74 x 9 range50-941

Dettagli

3) In una distribuzione di frequenza si può ottenere più di una moda Vero Falso

3) In una distribuzione di frequenza si può ottenere più di una moda Vero Falso CLM C Verifica in itinere statistica medica 13-01-2014 1) Indicate a quale categoria (Qualitativa, qualitativa ordinabile, quantitativa discreta, quantitativa continua) appartengono le seguenti variabili:

Dettagli

Variabili e scale di misura

Variabili e scale di misura Variabili e scale di misura Statistica descrittiva e Analisi multivariata Prof. Giulio Vidotto PSY-NET: Corso di laurea online in Discipline della ricerca psicologico-sociale IL CAMPIONAMENTO Esempio:

Dettagli

STATISTICA 1 ESERCITAZIONE 2

STATISTICA 1 ESERCITAZIONE 2 Frequenze STATISTICA 1 ESERCITAZIONE 2 Dott. Giuseppe Pandolfo 7 Ottobre 2013 RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DEI DATI Le rappresentazioni grafiche dei dati consentono di cogliere la struttura e gli aspetti caratterizzanti

Dettagli

Statistica. Statistica descrittiva. GRAFICI e INDICI

Statistica. Statistica descrittiva. GRAFICI e INDICI Statistica Statistica descrittiva GRAFICI e INDICI La Statistica La statistica è una disciplina scientifica che si occupa dellaraccolta, dell analisi e dell interpretazionedeidati ottenuti da osservazioni

Dettagli

Presentazione dell edizione italiana Prefazione xix Ringraziamenti xxii Glossario dei simboli xxiii

Presentazione dell edizione italiana Prefazione xix Ringraziamenti xxii Glossario dei simboli xxiii Sommario Presentazione dell edizione italiana Prefazione xix Ringraziamenti xxii Glossario dei simboli xxiii xv Parte I Statistica descrittiva 1 Capitolo 1 Introduzione 3 Perché studiare statistica? 4

Dettagli

Concetti base - Classificazione dei caratteri. Antonello Maruotti

Concetti base - Classificazione dei caratteri. Antonello Maruotti Concetti base - Classificazione dei caratteri Antonello Maruotti Outline 1 Introduzione 2 Concetti base 3 Distribuzioni statistiche La Statistica Una citazione: Giuseppe Leti La mente umana non sa sintetizzare

Dettagli

Programmazione con Foglio di Calcolo Cenni di Statistica Descrittiva

Programmazione con Foglio di Calcolo Cenni di Statistica Descrittiva Fondamenti di Informatica Ester Zumpano Programmazione con Foglio di Calcolo Cenni di Statistica Descrittiva Lezione 5 Statistica descrittiva La statistica descrittiva mette a disposizione il calcolo di

Dettagli