Notifica, sorveglianza e controllo delle malattie infettive

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1 Notifica, sorveglianza e controllo delle malattie infettive REPORT ANNO 2014 ASL MILANO 1 Il report è il risultato dell analisi dei dati riferiti alle patologie infettive *notificabili, verificatesi in soggetti residenti nell Asl Milano 1 con data inizio sintomi dal al , estrapolati dal portale regionale DWH aggiornato al 31/03/2015 e confrontati con l andamento nell anno *caso notificabile e non notificabile Tabella n. 1 N. casi notificati Patologia ANNO 2013 ANNO 2014 AIDS AMEBIASI 1 5 BLENORRAGIA BRUCELLOSI 0 1 CHLAMIDIA GENITALE 5 3 DERMATOFITOSI DIARREA INFETTIVA ENCEFALOPATIA SPONGIFORME TRASMISSIBILE (MCJ) 2 2 EPATITE A 24 7 EPATITE B 11 6 EPATITE C 2 5 FEBBRE EMORRAGICA 3 1 GIARDIASI 5 7 INFEZ.,TOSSINFEZIONI E INTOSS. ALIM INFLUENZA 4 1 INTOSSICAZIONI DA FUNGHI 14 3 LEGIONELLOSI LEPTOSPIROSI 0 1 LISTERIOSI 9 5 MALARIA MALATTIA DI LYME 2 1 MALATTIA INVASIVA DA HIB 1 3 MALATTIA INVASIVA MENINGOCOCCICA 4 4 MALATTIA INVASIVA PNEUMOCOCCICA MENINGITI BATTERICHE 4 1 MENINGO-ENCEFALITE VIRALE 7 9 MICOBATTERIOSI NON TUBERCOLARE MONONUCLEOSI INFETTIVA MORBILLO PARASSITOSI INTESTINALE E NON PAROTITE EPIDEMICA PERTOSSE 8 9 RICKETTSIOSI 2 0 ROSOLIA 4 2 SALMONELLOSI NON TIFOIDEE SCABBIA SCARLATTINA SHIGELLOSI 3 1 SIFILIDE TETANO 3 1 TOXOPLASMOSI 0 1 TUBERCOLOSI VARICELLA TOTALE Patologie totali Asl Milano 1 Anni 2013 e 2014 (anno 2013 popolazione residente , anno 2014 popolazione residente ) Fonte: dati pubblicati su sito web da Osservatorio Epidemiologico A queste patologie è opportuno aggiungere il dato relativo alle segnalazioni di infezioni da HIV cosi come ricavate dall estrazione del gestionale MaInf. Tali segnalazioni non seguono gli stessi criteri della tabella sovresposta ma sono legati alla sola asl di segnalazione oltre a quello temporale. Nel 2013 le segnalazioni sono state 26, nel Il dettaglio del numero di casi per singola patologia, come riportato in tabella 1, potrebbe risentire di ulteriori modifiche, dovute al fatto che i dati sono stati estrapolati da un archivio dinamico, in continuo aggiornamento a causa di variazioni determinate dalla tempistica delle segnalazioni, dall acquisizione di dati di laboratorio e dal consolidamento dei casi stessi.. malattia infettiva occorsa in soggetto, alla cui validazione in notificabile/non notificabile provvede automaticamente il sistema Mainf in base ai criteri standardizzati nazionali e UE (caso possibile, probabile e confermato ) diversi a seconda delle patologie - DGR n. 7/18853 del 30/09/2004 e successivi aggiornamenti del sistema informatizzato. 1

2 Come anche si è verificato nello scorso anno, le malattie esantematiche risultano al primo posto tra le patologie infettive notificate, con particolare evidenza per la varicella, per la quale si registrano 2204 casi (in lieve diminuzione rispetto all anno precedente). Al secondo posto, ancora una volta, si trovano le diarree infettive con 499 casi (valori in aumento rispetto alle 479 del 2013), seguite dalle salmonellosi non tifoidee (176 casi contro i 144 del 2013). Da rilevare anche il trend in aumento per l epatite C (5 casi notificati nel 2014 rispetto a 2 nel 2013), per le amebiasi (5 casi nel 2014 ed 1 nel 2013) e per le parassitosi intestinali (33 nel 2014 contro i 16 del 2013). Quest ultimo incremento, riferito alle parassitosi intestinali, è probabilmente riconducibile ad una maggiore sensibilizzazione di alcuni Pediatri di famiglia alla segnalazione di ossiuriasi. Malattie esantematiche Nel 2014 (Rapporto ECDC Measles and Rubella Monitoring ) 30 Stati Membri dell EU hanno segnalato 3616 casi di morbillo, di questi il 58,6% sono stati notificati in Italia e Germania; l Italia è al 5 posto tra i 7 Paesi con il maggior numero di segnalazioni della malattia. I casi di Morbillo verificatisi nell anno 2014 su territorio dall ASL Milano 1 sono stati 26 (11 femmine e 15 maschi); un valore ancora elevato, in particolare considerando che si tratta di una malattia prevenibile con la vaccinazione. La conferma sierologica è avvenuta in 18 casi. Dall analisi dei dati relativi allo stato vaccinale è emerso che in 19 casi non era mai stata effettuata la vaccinazione nei confronti del morbillo, 5 soggetti erano stati vaccinati dopo l esposizione al contagio ed avevano comunque contratto la malattia e due soggetti risultavano già vaccinati, rispettivamente con una e due dosi. Il maggior numero dei casi si concentra nella fascia di età dai 25 ai 39 anni (12 casi). L esito della malattia è stato per 25 soggetti la guarigione, mentre solo per un adulto è stata riscontrata come complicanza una cheratite. Per 9 soggetti è stato necessario un ricovero ospedaliero. Si sono verificati 4 focolai familiari che hanno coinvolto in totale 9 soggetti. Nell anno 2014 sono stati segnalati 2 casi di rosolia (un maschio di 22 mesi vaccinato ed una femmina di 13 mesi non vaccinata), rispetto ai 4 del 2013; non è stato possibile effettuare conferme laboratoristiche della diagnosi, in un caso per rifiuto dell effettuazione di prelievo da parte dei genitori e nell altro per ritardo nella presentazione della notifica. Non sono stati rilevati casi di rosolia congenita o in gravidanza. Sebbene il numero di segnalazioni per questa malattia si tenga basso è stato raccomandato dall OMS di rafforzare la sorveglianza, con particolare riguardo alla possibilità di sottonotifica, di mancata conferma di laboratorio della diagnosi, di assenza di dati di genotipizzazione e di mancata indagine sui focolai. Nel 2014 solo la metà delle Regioni ha segnalato casi di rosolia e la conferma laboratoristica è stata effettuata nel 18% dei casi; secondo l OMS andrebbero testati almeno l 80% dei casi sospetti. AIDS-HIV Il numero di notifiche per AIDS nel corso del 2014 mostra stabilità: sono stati notificati 19 casi (11 maschi e 8 femmine). Viene confermato il maggiore coinvolgimento del sesso maschile e si rilevano come principali fattori di rischio, per entrambi i sessi, i contatti sessuali (11 casi, pari al 58%) e la tossicodipendenza (1 caso equivalente al 5%), mentre nei restanti 7 casi (36%) non è noto il fattore di rischio. 2

3 Le segnalazioni di infezione da HIV, con 20 casi nel 2014, evidenziano un trend in lieve diminuzione (26 nel 2013) Ancora una volta maggiormente coinvolto è il sesso maschile, in particolare nella fascia anni. Tra i fattori di rischio prevalgono i rapporti sessuali (rapporti omosessuali per il 53%, seguiti da quelli eterosessuali, con il 41%). Nel sesso femminile risultano più importanti come fattori di rischio i rapporti eterosessuali (67%) ed, in un caso, il turismo sessuale. Epatite A Dopo un aumento nel 2013 (24 notifiche), in linea con quanto verificatosi a livello nazionale ed europeo, nel corso del 2014 si è assistito ad una netta riduzione dei casi di epatite A: solo 7. Erano tutti soggetti non vaccinati (un solo contatto suscettibile, sottoposto a vaccinazione post-esposizione, ha poi contratto la malattia) di cui 3 nella fascia di età 0-19 anni, 2 nella fascia e 2 in quella L esito della malattia è stato in tutti i casi la guarigione (5 soggetti sono stati sottoposti a ricovero). Considerando il periodo di incubazione, per 4 casi la sintomatologia si è presentata dopo soggiorno all estero per turismo o altro motivo (in Kenia, in Etiopia ed in Egitto), mentre per 3 soggetti il contagio è avvenuto, presumibilmente, su territorio lombardo. Si sono verificati 2 focolai di origine familiare: in un caso la fonte ipotizzata è stata il consumo di alimenti non adeguatamente conservati e consumati in esercizio pubblico fuori ASL, mentre nell altro caso l origine non è nota. Epatite B Nel 2014 sono stati notificati 6 casi di Epatite B (4 soggetti di sesso maschile e 2 di sesso femminile), con un decremento del numero di segnalazioni rispetto all anno precedente (nel 2013 erano stati notificati 11 casi). Dei soggetti coinvolti 5 non erano vaccinati, mentre per l unico precedentemente vaccinato erano presenti fattori di rischio (neoplasia maligna). Tutti i casi sono stati sottoposti a ricovero ospedaliero e l esito è sempre stato la guarigione. La fascia di età maggiormente rappresentata è quella anni, con 5 casi. Come fattore di rischio espositivo in 2 casi è emerso il rapporto sessuale. La profilassi vaccinale post esposizione è stata fatta per 3 contatti. Non ci sono stati focolai. Epatite C Nel 2014 sono stati notificati 5 casi di epatite C (in aumento rispetto al 2013, anno in cui sono stati segnalati due casi), tutti nella fascia di età tra 31 e 59 anni: un soggetto di sesso maschile e 4 di sesso femminile. Epatite E Non è stato segnalato nell anno 2014 alcun caso di epatite E (2 casi nel 2012). Malattia Invasiva da Pneumococco Per quanto riguarda la malattia invasiva da Pneumococco l andamento nel corso del 2014 ha rilevato 28 casi, in decremento rispetto agli anni precedenti (53 casi nel 2013 e 32 nel 2012). La patologia si è manifestata in 18 casi con quadro clinico di sepsi, in 7 casi di meningite ed in 3 casi di polmonite. Più coinvolta è l età avanzata, oltre 60 anni, con 16 soggetti. In 4 casi la malattia si è manifestata tra gli 0 ed i 9 anni. Sono stati individuati quali fattori di rischio diabete, neoplasia e BPCO. 3

4 La sierotipizzazione ha evidenziato la prevalente individuazione dei sierotipi 3, 7F e 22F contenuti nei vaccini antipneumococcici attualmente in uso (il sierotipo 22F solo nel vaccino 23 valente). Solo 2 soggetti si erano sottoposti precedentemente alla vaccinazione contro lo pneumococco ed i sierotipi individuati erano rispettivamente il sierotipo 1 ed il 33. Nel maggior numero di casi l esito della malattia è stato la guarigione (23); in 4 casi, di cui 2 associati a precedente patologia, si è verificato il decesso, in un soggetto la patologia è esitata in complicanza che ha reso necessaria riabilitazione neuromotoria. Malattia Invasiva Meningococcica Si evidenzia, nell ultimo biennio, un andamento stabile dei casi notificati di malattia invasiva da meningococco (4 nel 2014 e 4 nel 2013). In 2 soggetti è stato identificato il sierogruppo B, in 1 caso l Y e per il 4 non è stata possibile la tipizzazione. Dei 4 soggetti coinvolti, uno solo era vaccinato per il meningococco C, ma l agente etiologico dell infezione era il meningococco Y. L esito della malattia è stato la guarigione per 3 dei pazienti coinvolti, mentre per l ultimo si è verificato il decesso (agente eziologico meningococco di gruppo B con quadro clinico di sepsi). Malattia Invasiva da Haemophilus Influenzae b Nell anno 2014 si sono verificati 3 casi di malattia invasiva da Haemophilus influenzae b (2 lattanti ed un soggetto di 71 anni), tutti con quadro clinico di sepsi ed esito in guarigione. In un caso il soggetto era stato vaccinato con 3 dosi di vaccino esavalente. Scabbia Durante l anno 2014 sono stati segnalati 70 casi di scabbia, in leggero decremento rispetto a quanto rilevato nel 2013 (80 casi). Tutte le fasce di età sono interessate, con una maggiore concentrazione di soggetti in età scolare (tra 0 e 19 anni), con 35 casi. La diagnosi è prevalentemente basata sulla clinica, mentre solo in 10 casi c è stata conferma all indagine microscopica. I focolai sono stati 7, tutti in ambito familiare per un totale di 16 soggetti coinvolti. 4

5 Dermatofitosi Sul territorio si sono manifestati 42 casi di dermatofitosi. Non sono stati rilevati focolai. La classe di età maggiormente coinvolta è quella compresa tra 0 e 14 anni, con 37 casi. Tubercolosi Nell anno 2014 sono stati notificati 46 casi di tubercolosi rispondenti al criterio di NOTIFICABILITA, che hanno riguardato 38 soggetti residenti e 8 soggetti domiciliati nell Asl Milano 1, facendo registrare un trend in diminuzione nell ultimo triennio (56 casi nel 2012 e 65 nel 2013). Per quanto riguarda la nazionalità, sono stati coinvolti 13 soggetti italiani (28%) e 33 stranieri (72%), di questi, 7 provenienti dai Paesi dell Africa, 12 dal Sud e Sud-Est dell Asia (Filippine, Pakistan e Thailandia), 6 dall America Latina (Perù, El Salvador e Brasile), 4 dalla Cina e 4 dalla Romania. Risultano maggiormente interessati i giovani adulti tra gli stranieri ed i soggetti in età matura/avanzata tra gli italiani, con maggiore coinvolgimento, per ogni nazionalità, del sesso femminile (59%). Tra i soggetti affetti da tubercolosi sono presenti anche 3 bambini di età compresa tra 0 e 9 anni, uno dei quali, di nazionalità cinese, risulta essere un caso associato a focolaio di origine familiare, 1 bambino di nazionalità marocchina era rientrato da soggiorno nel paese d origine e per la terza bimba, di origini brasiliane, non è nota la fonte di contagio. Altri 2 focolai hanno interessato due famiglie: una di nazionalità tailandese ed una romena (in quest ultima il caso indice era rientrato dalla Romania). Nel 65% dei casi si è verificato l interessamento polmonare. L esito della malattia è stato di guarigione in 15 dei 46 casi; per i rimanenti soggetti, in considerazione del fatto che l iter terapeutico risulta notoriamente lungo, ancora non è stato possibile verificare l esito di fine trattamento farmacologico. Sinora non sono stati registrati decessi. Poiché l estrazione dei casi è effettuata utilizzando come criterio la data di inizio sintomi, i dati relativi al 2014 potrebbero essere ancora integrati con nuove segnalazioni, considerato il periodo di incubazione di questa patologia ed il tempo, a volte lungo, necessario per addivenire alla diagnosi. Dall incrocio dei dati delle schede di dimissione ospedaliera (SDO) e degli isolamenti di laboratorio del Micobacterium Tubercolosis con le segnalazioni pervenute, non emerge una sottonotifica di casi di Tubercolosi. Legionellosi Nel corso dell anno 2014 sono stati segnalati 70 casi di Legionellosi, dato in linea con quanto verificatosi lo scorso anno (67 casi nel 2013), ma in continuo lieve aumento, se osservato congiuntamente ai 57 casi del 2012 ed alla media annuale di circa 30 casi registrata fino al L analisi in base alla distribuzione per età mostra che il maggior numero di casi si concentra nella fascia tra i 50 e gli 80 anni e nel 66% dei casi è interessato il sesso maschile. I principali fattori di rischio individuati, talora in associazione, sono il diabete (15 casi), la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e l insufficienza renale cronica (IRC) con 6 casi ciascuno, le neoplasie (4 casi) e l immunosoppressione iatrogena (1 caso). Il tabagismo è presente nel 40% dei soggetti (28). 5

6 L esito della malattia è stato in 66 casi la guarigione, in 4 il decesso (in 1 caso associato a patologia); per tutti i soggetti si è reso necessario il ricovero ospedaliero, con una degenza media di 2 settimane nel 44% dei casi (31). Per quanto riguarda l esposizione e quindi il contagio è emersa una possibile correlazione con l abitazione nel 53% dei soggetti (37 casi), le strutture ricettive nel 13% (9 casi), la frequentazione di strutture comunitario/nosocomiali 16% (RSA 5 casi, Ospedale 6 casi), il luogo di lavoro 3% (2 casi) e ristorante 1% (1 caso). Nel restante 14% non è stato possibile ipotizzare il luogo di contagio. Nell ambito dell Asl Milano1 sono state eseguite 16 indagini ambientali con riscontro di contaminazione da Legionella Pneumophila in 10 casi Luogo Strutture nel territorio ASL Milano 1 N casi Esito positivo Agente identificato e sierotipo DOMICILIO L. spp. Strutture Fuori Asl/Regione N casi Campionamenti Campionamenti Esito positivo Agente identificato e sierotipo STRUTTURE RICETTIVE 3 3(*) 3 3 L. pn. S L. pn OSPEDALE L. pn. S n.n. RISTORANTE RSA L. pn. S. 1 LUOGO LAVORO L. spp (*) 3 soggetti non residenti ASL Milano1 Intossicazione da funghi Gli episodi segnalati nel 2014 sono stati 3 (14 nel 2013), quindi in netta diminuzione; dei 3 casi, 2 erano stati episodi isolati, correlati al consumo di funghi in ambiente domestico, uno era associato ad un focolaio verificatosi nell ASL di Mantova ed aveva coinvolto un attività di ristorazione. L indagine epidemiologica ha evidenziato che gli episodi di intossicazione erano legati in due casi al consumo di specie fungine commestibili, mentre nel terzo non è stato possibile effettuare verifiche sulla specie fungina coinvolta. Da considerare anche la possibilità che i funghi siano stati consumati senza l osservanza di accorgimenti ed azioni preliminari da attuarsi in fase di conservazione, preparazione, cottura e consumo. In tutti i casi l esito degli episodi è stato la guarigione. Diarree infettive e salmonellosi non tifoidee Le diarree infettive mostrano, con i 499 casi del 2014, un andamento in lieve incremento (479 casi nel 2013). Come negli anni precedenti si confermano quali agenti eziologici più frequentemente implicati, laddove l identificazione è stata possibile, nell ordine il Clostridium Difficile con 294 casi (58,9%) ed il Rotavirus con 129 casi (25,8%) (grafico.1) Interessate, nella maggioranza dei casi, le età estreme: 0-4 anni per le infezioni da rotavirus e anni per il Clostridium Difficile, soggetti per lo più con patologie associate (Malattie Infettive aspecifiche, diabete, neoplasie ed IRC) o storia di ricoveri ospedalieri nei giorni antecedenti la comparsa dei sintomi. 6

7 Casi di Diarrea Infettiva anno 2014 ASL Mi1 ( casi notificabili/residenti) Anche l andamento dei casi di salmonellosi non tifoidee nel 2014, con 176 casi, è in lieve rialzo rispetto ai 144 del 2013; prevalentemente interessata la fascia di età 0 14 anni (120 soggetti). Il quadro clinico è stato più frequentemente quello della enterocolite, mentre in un solo caso si è avuta una sepsi. Si sono registrati 3 focolai di salmonellosi, 2 in ambito familiare ed 1 in collettività scolastica; in quest ultimo focolaio, che ha interessato in totale 46 persone (42 delle quali residenti nell ASL Milano1) è stato isolato come agente etiologico la Salmonella D Napoli. La sintomatologia era caratterizzata da febbre elevata e diarrea (in 14 casi si è reso necessario il ricovero in strutture ospedaliere) e l esito è sempre stato la guarigione. L identificazione della salmonella è avvenuta unicamente attraverso riscontro del microrganismo negli esami coprologici dei 46 soggetti, mentre non è stato possibile campionare alimenti e/o materie prime consumate durante i pasti comuni, in quanto si era verificato un notevole ritardo nella diagnosi e segnalazione all ASL degli episodi. Tale ritardo risulta in parte comprensibile a causa della concomitante diffusione stagionale, nella comunità infantile, di virosi con sintomatologia gastrointestinale, della dispersione dei casi, seguiti in strutture sanitarie differenti e del ricorso a laboratori diversi per l effettuazione delle coprocolture; fatti questi che hanno impedito di riconoscere, in tempi brevi, il focolaio coinvolgente diversi soggetti correlati ad una comune fonte di esposizione. Infezioni/tossinfezioni ed intossicazioni alimentari. Tra le malattie a trasmissione alimentare, verificatesi su territorio dall ASL Milano 1, va segnalato un focolaio riscontrato in una comunità scolastica e provocato da una tossinfezione da Bacillus Cereus. Sono stati coinvolti 38 soggetti che hanno presentato sintomatologia a rapida risoluzione (nausea, vomito, dolori addominali e febbre). L iniziale ipotesi di origine 7

8 etiologica correlata a b. cereus, poi confermata dal laboratorio con riscontro del microrganismo in uno degli alimenti campionati presso la mensa scolastica, era sostenuta dall analisi delle caratteristiche temporali relative all esplosione simultanea delle assenze, della curva di comparsa dei sintomi, delle caratteristiche stesse della sintomatologia e dell utilizzo in comune della mensa scolastica Listeriosi I casi notificati nel 2014 sono stati 5, in diminuzione rispetto all anno precedente (9 nel 2013), con quadro clinico di esordio di sepsi in 4 soggetti e gastroenterite con febbre in 1. La patologia ha interessato tutte le classi di età, con maggior frequenza nel sesso femminile (3 femmine e due maschi). In 3 casi erano presenti fattori di rischio (2 diabete, 1 neoplasia maligna in remissione). L esito della malattia è stato per 3 soggetti la guarigione e per gli altri 2 il decesso. In 2 casi non è stato possibile identificare la fonte di contagio, mentre è stato rilevato il consumo di alimenti conservati in modo non adeguato e la trasmissione verticale (per un neonato con quadro clinico di setticemia) in altre due situazioni. Nell ultimo caso, la malattia è stata contratta in altra regione (Liguria) e la fonte di contagio non è nota. L elaborato esposto si pone come obiettivo, oltre alla divulgazione dell informazione ai portatori di interesse, la valutazione dell efficacia dell operatività nella gestione delle malattie infettive sulla base del monitoraggio dell andamento delle stesse, per apportare eventuali correttivi nella programmazione degli interventi. Tra questi, rilevante è l implementazione delle attività di tutti gli attori coinvolti, riducendo la sottonotifica, onde evitare di sottostimare il dato epidemiologico, e assicurando una corretta gestione dei casi e dei contatti, identificando i soggetti a rischio di trasmissione e mettendo in atto, laddove possibile, misure di profilassi. Data 01/07/2015 Elaborato da Dott.ssa D.Caso, A.S. G.Pinciroli e A.S. M.Testa 8

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