L Agenzia delle Dogane ed i suoi laboratori a tutela dei cittadini

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1 L Agenzia delle Dogane ed i suoi laboratori a tutela dei cittadini 1

2 Dai porti, aeroporti, frontiere, depositi doganali e fiscali ai nostri banchi da laboratorio 2

3 Torino Corso Sebastopoli, tel. 011/ did.piemontevalledaosta.lab. torino@agenziadogane.it Milano Verona Trieste Genova Savona Venezia Livorno v Bologna v v Roma Bari Napoli Cagliari Palermo Catania

4 I campioni viaggiano 4

5 Che ruolo svolgono i laboratori chimici delle Dogane italiane nel contrasto alla contraffazione alimentare? Determinazione del codice di nomenclatura combinata per I prodotti in importazione Determinazione di particolari contaminanti e/o parametri analitici per la corretta commercializzazione dei prodotti Determinazione della conformità a leggi comunitarie e nazionali per i prodotti soggetti ad accisa 5

6 Ambito operativo 1. Merci all importazione 2. Merci soggette ad imposte di fabbricazione (imposte indirette o accise) sia prodotte in Italia che giacenti presso depositi doganali e fiscali 3. Controlli per altri enti pubblici 4. Controlli per privati 6

7 Il codice di nomenclatura combinata caratterizza la merce Poco costoso, pescato o allevato in laghi africani CNC Più costoso, compreso nella normativa CITES, pescato in mare CNC

8 ma caratterizza anche il costo!

9 Il giusto prezzo L etichetta di alcuni dei prodotti alimentari che consumiamo di frequente riporta la denominazione di vendita del prodotto ed eventualmente le informazioni aggiuntive che ne determinano il prezzo. I laboratori doganali studiano, sviluppano o svolgono analisi con metodi ufficiali per determinare la reale rispondenza del prodotto a quanto dichiarato 9

10 Tipi di frodi 10

11 Tre esempi 1. Olio 2. Vino, prodotti alcolici 3. Burro e formaggi 11

12 Olio : problema della provenienza e della qualità (protezione del made in Italy) La legge permette a un azienda italiana di imbottigliare olio spagnolo, tunisino, greco o di altre nazioni. Occorre però indicare in etichetta la qualità e l origine del prodotto per non trarre in inganno il consumatore, con frasi o immagini che possono indurre in errore sull origine della materia prima. Il vero problema sorge quando l olio di provenienza estera viene esportato per olio extravergine prodotto in Italia oppure quando non si tratta di un vero extravergine, ma, ad esempio deriva da un trattamento di deodorazione. Nel mese di aprile 2011 una legge europea ha adottato nuovi para Nel mese di aprile 2011 una legge europea ha adottato nuovi parametri contro quest ultima ultima frode, ma i valori fissati sono troppo blandi, L esito L è che i prezzi sono bassi, ma il prodotto ha pochi antiossidanti e un sapore asettico. 12

13 Presso i Laboratori Chimici dell'agenzia delle Dogane, sono stati costituiti cinque Comitati di assaggio (Panel) operanti presso i Laboratori chimici di Bari, Genova, Palermo, Roma e Verona che, per la loro professionalità e competenza, hanno ottenuto il riconoscimento da parte della Commissione Europea e del Consiglio Oleicolo Internazionale (COI). Il COI effettua un continuo monitoraggio della loro attività attraverso i risultati ottenuti su prove circolari di assaggio.

14 COMUNICATO STAMPA UFFICIO DELLE DOGANE DI CIVITAVECCHIA OLIO: ACCERTATA FRODE 74 TONNELLATE NON ERANO EXTRA VERGINE DI OLIVA I funzionari dell Ufficio delle Dogane di Civitavecchia, nel corso delle attività di prevenzione e repressione delle frodi olearie, coordinate dall Ufficio Centrale Antifrode dell Agenzia nell ambito dei programmi straordinari di controllo definiti dal Ministero delle Politiche Agricole, Agroalimentari e Forestali Ispettorato Centrale Controllo Qualità e Repressione frodi (ICQRF), hanno scoperto una frode nell esercizio del commercio realizzata attraverso falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Si tratta di una esportazione di cartoni di olio di oliva, confezionato in bottiglie riportanti in etichetta la dicitura Extra Virgin Olive Oil, destinate in Canada e Stati Uniti, per un peso totale di circa 74 tonnellate e un valore complessivo di ,88 euro. Le analisi effettuate sul prodotto dal Laboratorio Chimico delle Dogane hanno accertato che l olio, dichiarato come olio extravergine di oliva è risultato semplice olio di oliva vergine. Il rappresentate legale della società esportatrice è stato denunciato all Autorità Giudiziaria per tentata frode nell esercizio del commercio e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. 14

15 Nel campo delle bevande: controllo della qualità e dell origine Vini e aceti Distillati: acquaviti, liquori Birra e bibite alcoliche ed analcoliche Succhi di frutta 15

16 Scala che illustra qualitativamente la composizione isotopica del carbonio di alcune sostanze naturali CO 2 Tecnogenico δ 13 C= - 30 CO 2 in zone boschive δ 13 C = - 11 atm CO 2 piante C3 (vite, alberi da frutta, erba, olivo) piante C4 (canna, mais) piante CAM (vaniglia) Petrolio Gas naturali Carbonati δ 13 C ( ) δ 13 C (PDB)

17 PARAMETRI PARAMETRI CHE CHE INFLUENZANO INFLUENZANO IL IL RAPPORTO RAPPORTO N/ N/ N N NEI NEI COMPOSTI COMPOSTI VEGETALI VEGETALI Fissazione N 2 atmosferico (0 ) (N 2,NO x ) -3/+1 Denitrificazione Precipitazioni Consumo da parte della pianta Residui organici (+10/+30 ) Materiale organico (R-NH 2 ) Nitrati (NO 3- ) -0,5 Nitrificazione -12/-29 Liscivamento Ammonio (NH 4+ ) Minerali ±1

18 PARAMETRI CHE INFLUENZANO IL RAPPORTO D/H NEI COMPOSTI VEGETALI Composizione isotopica dell'acqua di falda ciclo planetario dell'acqua effetto latitudine effetto geografico - continentale effetto altitudine Evapotraspirazione fogliare effetto climatico (temperatura - umidità relativa) bietola, fragola ( ppm ) Provenienza vegetale del l alcool piante a ciclo C 3 mele, pere, ciliegie ecc ( ppm ) ( ppm ) vite ( ppm ) piante a ciclo C (canna da zucchero, mais) 4 ( ppm )

19 CHE INFORMAZIONI DANNO I RAPPORTI ISOTOPICI? tipo di isotopo è influenzato da. e può perciò determinare 13 C/ 12 C, D/H Metabolismo (C3, C4, CAM) Aggiunta illecita di zucchero di canna e/o barbabietola (ad esempio a vino e succhi di frutta) Tenore di mais nella dieta animale 18 O/ 16 O, D/H Origine dell acqua Annacquamento (ad es. nel vino) 13 C/ 12 C, D/H Sintesi chimica Aggiunta di sostanze di sintesi 18 O/ 16 O, D/H, 15 N 14 N, 13 C/ 12 C Origine geografica Caratterizzazione di prodotti ad origine protetta e controllata

20 SNIF-NMR NMR 20

21 Burro Nel campo dei prodotti lattiero caseari: Formaggio 21

22 Grassi estranei nel burro e pecorini non di pecora Con il metodo dell allegato XX al Reg. CE 273/2008 si determina la presenza di grassi estranei nel burro e la tipologia del grasso aggiunto al di sopra di certe percentuali. Olio di soia Olio di semi di girasole Olio di oliva Olio di cocco Olio di palma Grasso di palmisto Olio di semi di ravizzone Olio di lino Olio di germe di grano Olio di germe di granturco Olio di semi di cotone Lardo Sego Olio di pesce idrogenato 22

23 Grassi estranei nel burro 23

24 24

25 I laboratori doganali italiani non sono soli 25

26 Grazie per l attenzione! l 26