LA POTATURA DEI FRUTTIFERI
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- Simona Milano
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1 ASSOCIAZIONE REGIONALE GRUPPI COLTIVATORI SVILUPPO del PIEMONTE Supplemento a Coldiretti Informa n. 67 del 02/12/2011 Dir. Amm. B. Rivarossa - Dir. Resp. M. Pellegrino - Poste Italiane - Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)1 art. 1, comma 2, DCB/CN Filiale di Cuneo Stampa in proprio Editore Federazione Provinciale Coltivatori Diretti di Cuneo FEASR Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l Europa investe nelle zone rurali Programma di Sviluppo Rurale Misura Sottoazione B) Informazione in campo agricolo In collaborazione Settore frutticolo LA POTATURA DEI FRUTTIFERI LA POTATURA DEL PESCO La caduta delle foglie e le giornate favorevoli di quest ultimo periodo consentono di iniziare le operazioni di potatura in tutto l areale peschicolo cuneese: di seguito si presentano le modalità operative da seguire in campo. Importanza di un corretto sviluppo vegetativo dell albero La progettazione di un nuovo impianto è la fase più importante che condizionerà la futura gestione - produzione delle piante nonché il loro sviluppo vegetativo.
2 I fattori che devono essere presi in considerazione nella fase di progettazione di un nuovo pescheto sono: - giusta combinazione portainnesto/varietà - scelta forma di allevamento (ad 1,2 assi) - scelta sesto d impianto - situazione precedente l impianto (reimpianto) Successivamente alla realizzazione dell impianto sarà la gestione delle piante nei primi 2 3 anni di età a completarne il corretto sviluppo vegetativo. Infatti, una potatura corretta associata ad una concimazione ed irrigazione razionale saranno in grado di portare in produzione piante equilibrate che garantiranno rese produttive costanti per tutta la durata tecnica dell impianto. Scelte errate nella fase di progettazione e/o una cattiva gestione nella fase di allevamento porteranno ad avere un impianto squilibrato già in partenza che difficilmente potrà essere ricondotto allo stato ordinario. d inserzione troppo stretto e quelli troppo vigorosi (Foto 2), in particolare nella parte alta della pianta: quest ultima operazione è fondamentale se si vogliono evitare situazioni future di ombreggiamento con conseguente impoverimento della zona inferiore della pianta. Nelle forme a due assi (Y, U) deve essere mantenuto un certo numero di rami con diametro inferiore alla metà di quello del fusto i quali diventeranno le future sottobranche. Per meglio regolare il loro sviluppo si eviti il ricorso a distanziatori (troppo onerosi) mentre risulta molto efficace e di veloce esecuzione la pratica della torsione (mese di giugno) che porterà ad una attenuazione della loro vigoria. La torsione va effettuata su branche di piccolo diametro (facilmente modellabili), diversamente, se si tenterà di eseguire questa pratica su diametri grossi non si otterranno risultati interessanti. Foto 2: gestione dei rami troppo vigorosi nella fase d allevamento Corretta impostazione della pianta nella fase di allevamento Come già ripetutamente ricordato è fondamentale operare una corretta selezione dei rami sin dalla fase dell impianto. Indipendentemente dalla forma di allevamento scelta devono essere eliminati senza indugio i rami con angolo 2 Prima Branca di grosse dimensioni da eliminare
3 La potatura di produzione nei principali gruppi di pesco e nettarine Il comportamento produttivo del pesco dipende dalla varietà considerata, così pure, la pezzatura dei frutti e la potenzialità produttiva differiscono da cultivar a cultivar. Detto ciò, allo scopo di semplificare questo aspetto si sono riunite le varietà in 3 gruppi distinti: Gruppo Rich, Gruppo Rome Star e Nettarine. Branca troppo vigorosa correttamente eliminata Di seguito sono illustrati i passaggi fondamentali da realizzare in campo: Risultato finale 1. GRUPPO RICH (vedere tab. 1) Foto 3: Esempio di potatura corta Prima Risultato finale Come indicato nella tabella 1 le diverse cultivar che rientrano in questo gruppo devono essere gestite con una potatura corta con la quale si vanno a selezionare i rami misti lunghi ( cm). L obiettivo è quello di mantenere il più possibile la produzione aderente all asse centrale della pianta (Foto 3). 3
4 2. GRUPPO ROME STAR (vedere tab. 1) Foto 4: Esempio di potatura di media intensità Prima Prima Risultato finale Si tratta di una potatura meno energica rispetto alla precedente la quale si basa sul mantenimento di 2 3 rami misti medi (30 50 cm) presenti su branchette di 2 anni. Come nel gruppo precedente devono essere eliminati tutti i brindilli e mazzetti di presenti. 3. NETTARINE (vedere tab. 1) Foto 5: Esempio di potatura lunga Prima Risutato finale In questo gruppo sono comprese quasi tutte le varietà di nettarine coltivate nel nostro areale pur con alcuni distinguo riportati in fondo a questo capitolo. Nella potatura di produzione delle nettarine vanno priviligiati i 4
5 rami misti corti (brindilli) inseriti su branchette di 2 anni chiamate abitualmente cravatte. Quest ultime vanno richiamate con opportuni tagli di ritorno e con uno sfoltimento dei brindilli ormai esauriti, in particolare su Big Top e Diamond Ray dove esistono problemi di pezzatura; dove questi non esistono (Venus, Nectaross, Caldesi ecc) è possibile mantenere delle branchette relativamente più sporche (Foto 5). CASI PARTICOLARI L evoluzione varietale ha portato all introduzione di nuove cultivar caratterizzate da elevati standard qualitativi la cui gestione risulta più difficoltosa rispetto a varietà coltivate da tempo sul territorio piemontese. Un esempio che può essere utile ricordare risulta quello della cultivar Alitop le cui capacità produttive, analogamente a Big Top e Diamond Ray, sono eccellenti ma al tempo stesso vi è la necessità di gestire le branche produttive con rinnovi annuali dato il loro rapido esaurimento. Foto 6: La potatura dell Alitop Prima Raccorciamento della branca Diradamento dei brindilli Risultato finale 5
6 Tabella 1: Varietà più diffuse suddivise in gruppi per comportamento produttivo GRUPPO CULTIVAR RAMI FRUTTIFERI INTERVENTI DI POTATURA ESEMPIO GRAFICO Gruppo Rich - Rich Lady - Ruby Rich - Vista Rich - Summer Rich - Early Rich Rami misti lunghi ( cm) Potatura corta Eseguire un taglio di ritorno sulle branchette di 2 anni lasciando 2 rami lunghi ( cm) cercando di mantenere la produzione il più possibile vicino al tronco. Data l elevata vigoria ed il portamento assurgente sono essenziali gli interventi dopo la raccolta (tagli di ritorno) e quelli in verde. Gruppo Rome Star - Diamond Princess - Rome Star - Elegant Lady - Red Moon - Summer Lady - Zee Lady - Sweet Red - Maria Bianca - Michelini - Rosa del West - Alipersiè - Alirosada - Alibianca Rami misti medi (30-60 cm) Potatura di media intensità Eseguire un taglio di ritorno sulle branchette di 2 anni lasciando 3-4 rami misti medi. Potatura lunga Nettarine - Amiga - Caldesi Nectaross - Flavortop - Maria Aurelia - Max - Orion - Stark Redgold - Sweet Lady - Venus - Silver Giant - Magique - Alitop - Big Top - Diamond Ray Rami misti corti e mazzetti di Si selezionano le branchette di 2 anni, cosidette cravatte, le quali vanno alleggerite dai brindilli in eccesso e eventualmente accorciate in funzione del loro grado di esaurimento e dell ottimale rinnovo vegetativo. Si asportano i rami misti vigorosi, lasciandone uno alla base per il rinnovo. Si eseguono tagli di ritorno sulle branche di 3-4 anni, per diradare il numero di branchette fruttifere. 6
7 Tabella 2: Comportamento produttivo delle diverse cultivar Potatura di produzione del pesco Cultivar Tipo Vigore Amiga* NG Medio-scarso Alitop* NG Medio-elevato Big Top Zaitabo* NG Elevato Caldesi 2000* Superqueen NB Elevato Diamond Ray* NG Elevato Flavortop NG Elevato Maria Aurelia NG Elevato Max* NG Elevato Nectaross NG Scarso Orion* NG Elevato Stark Redgold NG Medio-elevato Magique Maillarmagique* NB Elevato Silver Giant* NB Elevato Sweet Lady* NG Medio Sweet Red* NG Medio Venus* NG Elevato Diamond Princess* PG Medio-Elevato Early Rich Zairiala* PG Elevato Red Moon* PG Medio, portamento aperto Rich Lady* PG Elevato Rome Star* PG Medio 7 Rami fruttiferi su cui indirizzare la produzione Rami misti medi (40-80 cm), brindilli Rami misti medi (30-60 cm), brindilli Mazzetti di, brindilli brindilli Rami misti medi (30-60 cm) Rami misti medi (40-80 cm) Rami misti lunghi ( cm) Rami misti medi e lunghi (40-80 cm) Rami misti lunghi e medi ( cm) Rami misti medi e lunghi (40-80 cm) Osservazioni Favorire il rinnovo vegetativo nella parte basale della pianta Germogliamento e fioritura precoci Favorire il rinnovo vegetativo nella parte basale della pianta Favorire il rinnovo vegetativo nella parte basale della pianta
8 Cultivar Tipo Vigore Ruby Rich Zainoar* PG Elevato Summer Lady* PG Medio Summer Rich* PG Elevato Vista Rich Zainobe* PG Elevato Zee Lady Zaijula* PG Medio Alipersiè* PB Medio-elevato Alirosada* PB Medio-elevato Aliblanca* PB Medio-elevato Michelini PB Medio-elevato Rosa del West* PB Medio-elevato Legenda marchio registrato * protezione brevettuale NG: nettarina a polpa gialla NB: nettarina a polpa bianca PG: pesca a polpa gialla PB: pesca a polpa bianca Rami fruttiferi su cui indirizzare la produzione Rami misti lunghi ( cm) Rami misti medi e lunghi (40-80 cm) Rami misti lunghi ( cm) Rami misti lunghi ( cm) Rami misti medi e lunghi (40-80 cm) Rami misti medi (30-60 cm) Rami misti medi (30-60 cm) Rami misti medi (30-60 cm) Rami misti medi (30-60 cm) Rami misti medi (30-60 cm) Osservazioni Favorire il rinnovo vegetativo nella parte basale della pianta Favorire il rinnovo vegetativo nella parte basale della pianta Favorire il rinnovo vegetativo nella parte basale della pianta LA POTATURA DEL MELO Gruppo Golden Delicious, Gala, Fuji La conduzione centrifuga, nota come taille longue, nel nostro territorio risulta essere ormai una pratica più che consolidata per tutti i gruppi varietali del melo. Anche se i principi generali di questo sistema di conduzione, diffusamente riportati nel capitolo dedicato alla potatura nella Guida CReSO 2009, possono ritenersi applicabili a tutti i gruppi, alcune variazioni potranno rendersi necessarie in determinate situazioni particolari come per il gruppo Spur e Braeburn. 8 Fase di Allevamento In questa fase si deve gestire l astone con legature progressive ai fili superiori e conservare tutte le ramificazioni fatta eccezione per quelle troppo basse (inferiori a cm) e con angolo d inserzione troppo stretto. Si deve iniziare ad effettuare le piegature dei rami e di norma si consiglia di non piegare più di 3 o 4 ramificazioni per pianta, poiché la piegatura di tutte le branche penalizzerebbe il volume
9 produttivo dell albero. Ovviamente più la pianta è vigorosa e più branche verranno mantenute e piegate. Durante il periodo l ultimo filo di sostegno, occorre piegarla con un arco ampio, evitando in modo assoluto piegature orizzontali. La piegatura estivo (giugno-luglio) risulta molto della cima migliora l equilibrio generale efficace l eliminazione di eventuali ricacci vegetativi che si sono formati sul dorso delle branche in corrispondenza delle piegature. Ritardare questa operazione provocherà degli squilibri vegetativi alla pianta. In questa fase si dell albero. E importante al 4 anno procedere con la formazione del camino centrale, punto fondamentale della conduite centrifuge avente lo scopo di garantire la luce alle parti più basse ed interne della pianta. L assenza di tagli di sconsiglia di installare fili laterali bassi in ritorno sulla ramificazione porta quanto ostacolerebbero la corretta gestione della pianta nella successiva fase di produzione. all invecchiamento delle branche e all aumento nel tempo del numero di punti di fruttificazione (lamburde, brindilli ecc.). In questa fase diventa dunque Fase di Produzione importante intervenire sulla pianta per Si deve continuare con le operazioni di piegatura delle branche più vigorose. È sempre importante l eliminazione, durante il periodo estivo, dei ricacci vegetativi che si sono formati sul dorso delle branche in corrispondenza delle piegature. Gli eventuali ricacci formatisi in posizione laterale alle branche piegate, se non troppo vigorosi, possono essere mantenuti e successivamente piegati al fine di avere la ramificazione di sostituzione quando la branca stessa sarà oramai esaurita. Quando la cima supera di circa cm 9 regolare il rapporto tra produzione e accrescimento ed evitare di incorrere in fenomeni di alternanza. Prendendo in considerazione il comportamento naturale delle diverse varietà, s interverrà con l extinction artificiale che permette di controllare al meglio l accrescimento vegetativo e la densità dei punti di fruttificazione. A tale proposito va ricordato che questa pratica, affinché risulti efficace, deve essere eseguita con cura: se mal eseguita potrebbe portare ad un carico di produzione eccessivo a scapito della
10 pezzatura. Nel caso invece non s intenda praticare l extinction, si dovrà praticare una Fig. 1: Gestione di piante deboli con extinction. energica pulizia delle formazioni più interne mantenendo integro il prolungamento del ramo. Nel caso di esaurimento di un ramo si consiglia di eliminarlo sostituendolo con uno di nuova formazione. Gruppo Red Delicious Spur Fase di Allevamento prima In questa fase si devono eliminare le branche troppo vigorose che potrebbero concorrere con l asse centrale della pianta e nel caso limite portarlo ad esaurimento. I rami anticipati non devono essere raccorciati e le piegature limitate al minimo al fine di evitare un esaurimento della parte apicale degli stessi. La cima non deve essere soggetta né a tagli di ritorno né a piegatura nel rispetto del portamento basipeto di questo gruppo. In caso di piante molto deboli con eccessiva presenza di gemme a fiore è indispensabile praticare un energica loro esportazione mediante extinction (Fig. 1). 10 Dopo Fase di Produzione Continuare il controllo e l eventuale asportazione di branche troppo vigorose sia alla base della pianta (Fig. 2) ma in particolare di quelle concorrenti con la cima.
11 Fig. 2: Eliminazione di branche basali troppo vigorose. Fig. 3: Esempio di piegatura su branca accorciata con successiva emissione di un ricaccio. Gestione di un ramo accorciato con ricaccio attraverso la piegatura In presenza di branche che non manifestano ancora segni di esaurimento è proponibile non intervenire lasciandole integre ma semplificandone il carico di gemme praticando anche in questo caso l extinction. Appena però le branche presentano segni di invecchiamento con formazione delle cosiddette zampe di gallo è possibile intervenire con accorciamenti. Questi tagli devono essere effettuati sempre in corrispondenza di gemme e mai su brindilli i quali se stimolati diventerebbero troppo vigorosi. Per quanto riguarda la gestione della cima, tenendo sempre conto dell andamento basipeto di questo gruppo, si deve agire effettuando dei tagli di semplificazione tralasciando le operazioni di piegatura (Fig. 4). Fig. 4: Esempio di corretta gestione della cima effettuata con un taglio di semplificazione. Prima Quando ci si trova di fronte a branche che sono state accorciate e dalle quali si sono sviluppati ricacci vigorosi si deve procedere con una piegatura in modo da limitare la vigoria e favorire l emissione di nuove gemme a fiore sul ricaccio (Fig. 3). 11
12 Fig. 5: Esempio di eliminazione di un ramo con la tecnica dello strappo. Taglio di semplificazione Dopo Eliminazione branche troppo vigorose con lo strappo Red Delicious Standard (Jeromine) Fase di Produzione Il comportamento di questa varietà che al momento è la più diffusa fra le Red Delicious Standard può essere assimilato a quello di Gala e Golden, pertanto valgono le indicazioni fornite per questi gruppi varietali. Tuttavia tenendo conto della r sensibilità di questa varietà alla butteratura amara si raccomanda di limitare l eccessiva pulizia di formazioni fruttifere come invece avviene per le altre varietà. Si sconsiglia inoltre di effettuare piegature dei rami troppo accentuate che condurrebbero al loro esaurimento. Sulle piante più vigorose sulle quali si dovrà asportare delle branche mal inserite o in numero eccessivo è consigliabile eliminarle mediante lo strappo che oltre a evitare l insorgenza di ricacci favorirà l indebolimento della pianta e una migliore cicatrizzazione della ferita (Foto 5). Per quanto riguarda la gestione della cima continuare nella piegatura della stessa con lo scopo di mantenere l equilibrio generale della pianta. Gruppo Braeburn Nella fase di allevamento, la procedura consigliata per il gruppo Gala e Golden può ritenersi valida anche per questo gruppo mentre la potatura di produzione dovrà essere attuata tenendo conto della elevata potenzialità produttiva anche sui rami di un anno. Per tale motivo la potatura di produzione dovrà essere attuata effettuando raccorciamenti su ramo di due anni su una gemma a fiore. Su piante in piena produzione si dovranno effettuare accorciamenti anche sui rami dell anno al fine di ridurre l elevato potenziale produttivo. In alternativa, nel caso si volesse effettuare la pratica dell extinction su questo gruppo varietale, 12
13 si dovrà operare esclusivamente da inizio Dopo (risultato finale) fioritura quando cioè sia ben definito il reale potenziale produttivo, diversamente si rischierà di lasciare un numero di gemme a fiore pregiudizio troppo della elevato con fioritura grave anche in considerazione della difficoltà nel disporre di prodotti efficaci per il diradamento chimico. Fig. 6: Esempio di una corretta e razionale potatura (Gala). Prima (operazioni da effettuare LA POTATURA NEL SISTEMA DI ALLEVAMENTO BIASSE Piegatura di rami assurgenti Negli ultimi anni gli impianti realizzati con astoni bicauli preformati ( Bibaum ) sono risultati in deciso aumento. Si tratta di un innovazione vivaistica che permette di ottenere una forma gestione, in particolare produzione, osservazione. Eliminazione branche basali troppo vigorose è in parete per attualmente Di la in seguito, in la cui fase di fase di base all esperienze acquisite in questi anni, si riportano i principi da adottare nella fase di allevamento e di produzione. 13
14 Fase di Allevamento: Fig. 7: Eliminazione di branche vigorose. 1. devono essere eliminate le formazioni troppo vigorose le quali ostacolerebbero eccessivamente lo sviluppo dell asse Prima centrale determinando, nei casi estremi, il suo esaurimento. 2. la cima non deve essere spuntata ma lasciata libera di crescere fino al raggiungimento dell ultimo filo. 3. man mano che la pianta cresce è necessario procedere con una legatura progressiva dei 2 assi ai fili di sostegno. 4. non è necessaria la legatura dei rami (differenza di gestione rispetto alla taille longue). Fase di Produzione: 1. come nella fase di allevamento Dopo annualmente vanno eliminate le branche più grosse (Fig.7) in modo da favorire i brindilli presenti sull asse i quali permettono di mantenere una forma in parete e garantire la produzione migliore. I tagli non devono essere realizzati a filo del tronco ma è necessario mantenere uno sperone dal quale si svilupperà successivamente un nuovo getto di sostituzione a quello eliminato (Fig.8). 14
15 Fig. 8: Sviluppo di un ramo produttivo a seguito dell eliminazione totale di una branca troppo vigorosa. Dopo 2. I rami produttivi in via di esaurimento vanno raccorciati di 1/3 della loro lunghezza effettuando un taglio su una gemma a fiore (Fig.9): così facendo si rinvigorisce l intera branca, evitandone l esaurimento, e si mantiene inalterata la produttività della branca. 3. eventuali succhioni assurgenti presenti su branche di media vigoria vanno opportunamente eliminati (Fig.10). Fig. 10: Eliminazione di rami assurgenti. Prima Fig. 9: Gestione di un ramo produttivo. Prima 15
16 Dopo Errori da evitare Una scorretta gestione della pianta durante i primi anni di allevamento (Fig.12) può causare la formazione di branche troppo vigorose le quali, da un lato vanno a sottrarre dall altro linfa al resto vanno della ad pianta ostacolare e la penetrazione della luce ai rami sottostanti; questa evitare l eventuale ad avere uno squilibrio generale della pianta che si manifesta con 4. quando la pianta ha raggiunto l ultimo filo, per porta inserimento la mancanza di nuovi rami da utilizzare dell apice della pianta stessa nella rete per sostituire quelli che andranno in antigrandine, procedere con una cimatura esaurimento. estiva (metà giugno) a 20 cm sotto la rete stessa (Fig.11). Fig. 11: Gestione della cima. Fig. 12: Errata gestione nella fase di allevamento con conseguente prevalenza di branche grosse. Rami non eliminati in fase di allevamento che si sono sviluppati eccessivamente 16
17 Sia in allevamento sia nella fase di 2 produzione sono da evitare raccorciamenti eccessivi (Fig.13) su branche vigorose in quanto causerebbero, a ripresa vegetativa avvenuta, l emissione di getti vigorosi non produttivi; in questi casi è opportuno procedere con l eliminazione dell intera branca come consigliato in precedenza. Fig. 13: Gestione errata di branche vigorose. 1 LA POTATURA DEL KIWI Anche per questa specie occorrerà tenere presenti, durante gli incontri di potatura, alcune regole fondamentali: Cercare di mantenere la pianta sempre su due cordoni: nel caso di piante che, per trascorse vicende, presentano più cordoni per parte, iniziare il lavoro di semplificazione delle strutture in modo graduale, anche in più anni. 17
18 Effettuare prima di tutto, se necessario, metro lineare di pianta. Il risultato si dei grossi tagli, in modo da asportare ottiene contando le gemme che si completamente branche già invecchiate ritengono fertili, dividendo per 2 e (mai lasciare monconi per salvare moltiplicando questo dato per 3 frutti o qualche ramo in più). anche 4 (zone più vocate). Ricordare di coprire con catrame o pasta Recenti osservazioni sul comportamento cicatrizzante le superfici di taglio. delle piante di actinidia da meristema, impongono un comportamento nella Eliminare tutte quelle formazioni che potatura un po diverso rispetto a quello attraversano il cordone da una parte adottato per le piante da talea: infatti la all'altra: quest'ultimo dovrà infatti essere tendenza delle prime ad un minor sempre ben soleggiato, in modo da rinnovo vegetativo ci impone di consentirgli l'emissione di nuove privilegiare rmente i rami branchette. dell anno purchè maturi, possibilmente in percentuale re di quelli poliennali, Per quanto riguarda la potatura di proprio per evitare un eccessivo produzione, si seguiranno i concetti del invecchiamento del legno. metodo Peyracchia, con le raccomandazioni di mantenere il giusto ATTENZIONE grado di rinnovo (almeno il 30% dei PREVENZIONE BATTERIOSI: tralci), e di disporre le formazioni legnose in modo che non si sovrappongano mai. DURANTE LA POTATURA DISINFETTARE LE FORBICI CON Alla fine della potatura della prima pianta effettuare il conteggio delle gemme PRODOTTI IGIENIZZANTI ENTRO LE ORE ESEGUIRE TRATTAMENTI CON RAME rimaste, che normalmente dovrà essere ESEGUIRE POTATURA IN GIORNATE di (a seconda delle zone) per 18 DI SOLE
19 RICORDIAMO CHE I TECNICI AGENZIA 4A / CATAC RIMANGONO A DISPOSIZIONE PER EVENTUALI NECESSITÀ DI POTATURA IN CAMPO CON L OCCASIONE I TECNICI E I DIRIGENTI PORGONO TANTI AUGURI DI BUONE FESTE 19
20 I N O S TR I TE C N IC I Z O N A A LB A - C orso M a tteo tti, 7 - tel / Z O N A FO S S A N O - V ia C un eo - tel / R esponsabile Tecnico : PIO agrot. Roberto R esponsabile Tecnico : SABEN A agrot. G iam piero Tecnico se ttore R epe ribilità Te cnico se ttore R epe ribilità B ENO TTO enot. M ario cor. - vit. 335 / G U LLO TTO agrot. M atteo cer. - zoot / B O RG NA enot. Luca frutticolo 334 / M O LINARI dr. M anuele frutt. - vit. - cer. 32 0/ C ALO RIO enot. Lorenzo vit. - enol. 338 / S ABENA agrot. G iam piero frutticolo 33 5/ C APRA enot. Stefano viticolo 366/ S TASSI dr. Paolo cer. - zoot. 33 5/ C HIA RLE agrot. O rnella corilicolo 335 / TERNA VASIO agrot. M auro orticolo 33 5/ FO SSATO enot. M attia viticolo 331 / M A R C H IS IO e not. C h ristian viticolo 331 / Z O N A M O N D O V I' - V ia B iglia, 6 - tel / P O LA enot. Federica viticolo 331 / R esponsabile Tecnico : FO RN ERIS p.a. M auro P O RRO p.a. M auro corilicolo 335/ S ACCUZZO dr.ssa Vicki viticolo 334 / Te cnico se ttore R epe ribilità S CAVINO agrot. Diego viticolo 328 / B IAN CO dr. G ianandrea vitivinicolo 33 4/ V IVALDA agrot. G iuseppe viticolo 335 / G IO RD ANENG O p.a. Erm anno cer.- zoot. 335 / G O N E LLA p.a. G iancarlo vit. - co r. - ce r. 34 8/ Z O N A B R A - V ia A. M a th is, 3 - tel / M U S S O p.a. D ie go vit. - cer. 33 5/ R UBBA p.a. S tefano frutticolo 33 1/ Tecnico se ttore R epe ribilità M O LIN ARI dr. M anuele frutt. - vit. - cer. 320 / ZO NA SALUZZO - Via Circonvallazione, 25/H - tel. 0175/ S TASSI dr. Paolo cer. - zoot. 335 / R esponsabile Tecnico : G ALLESIO agrot. Cesare S TECCA agrot. Vittorio viticolo 335 / TERNAV ASIO agrot. M auro orticolo 335 / Te cnico se ttore R epe ribilità B ERTEA Alessia biologico 01 71/ Z O N A C E V A - P ia zza C app uccini - tel / B R U N O FR A N C O dr. P a ola certif. R esponsabile Tecnico : FO RN ERIS p.a. M auro C ASTELLINO dr. Luca frutticolo 335/ C AFFA RO dr. Daniele certif./sic. lav. 33 5/ Tecnico se ttore R epe ribilità G A BUTTO A lessandro frutticolo 33 8/ A M ERIO agrot. Elisabetta 328 / G A LLES IO agrot. Cesare frutticolo 335/ FO RNER IS p.a. M auro G iulio cer. - zoot. 335/ M ARCHISIO dr. Carlo certif. 34 7/ M ARICO NDA agrot. Stefania frutticolo 33 5/ ZO NA CUN EO - Piazza Foro Boario, 18 - tel / P ETTITI agrot. Daniele orticolo 33 5/ P O NZI agrot. Laura certif. 33 9/ S O LERI agrot.valerio frutticolo 33 5/ Tecnico settore R eperibilità A RM AND O agrot. Andrea frutticolo 335 / G IO R D A N E N G O p.a. E rm anno cer. - zoo t. 335/ Z O N A S A V IG LIA N O - P ia zza S chiapa re lli, 10 - tel / G IUBE RG IA p.a. Davide ortofrutticolo 366/ M A NCUS O dr. C ristian cer. - zoot. 334/ Te cnico se ttore R epe ribilità M A RCHISIO dr. Sim one ortofrutticolo 347/ B O CCO Elisa cer. - frutt / P R O V IN C IA LE - P iazza Fo ro B oario, 18 - C une o - tel / Coordinatore Provinciale: B RUSTO LO N p.a. Aldo C AM PERI dr. Piero Igiene alim enti 017 1/ G O NELLA p.a. G iancarlo vivaistico 34 8/ P ELLEG R IN O dr. M arcello biologico 366 / G R O SSO dr. Enrico sicurezza lav /
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