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1 Corso di Sociologia dei processi culturali a.a prof. Marco BRUNO Sapienza Università di Roma Dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale Corso di laurea in Comunicazione, tecnologie e culture digitali

2 Framing Il concetto di frame, il problema delle definizioni Cornice delimitante e interpretativa; metamessaggio; invito a leggere in un dato modo una comunicazione; principio guida per la comprensione e l azione; sfondo per l attribuzione di senso; principio di selezione, angolatura, enfasi ed esclusione di aspetti della realtà; mappa organizzativa dell esperienza sociale; idea o simbolo di premesse e conseguenze culturalmente interconnesse; principio di categorizzazione di eventi, fenomeni, situazioni. Qualità interdisciplinare del concetto, efficacia euristica e indeterminatezza teorico-empirica

3 Framing Il concetto di frame, il problema delle definizioni Ambiti del frame della cultura dell informazione della decisione dell azione collettiva

4 Framing Il concetto di frame, il problema delle definizioni e il paradosso delle metafore uno dei dispositivi discorsivi attraverso cui molti autori individuano e analizzano il frame è proprio il ricorso a costrutti metaforici da parte dei produttori di contenuti: l uso delle metafore è, infatti, indicato come uno degli aspetti chiave nel processo di framing nel giornalismo. Allo stesso tempo, però, proprio nella discussione scientifica sul frame come strumento analitico, è spesso necessario ricorrere a immagini metaforiche: il quadro o la cornice del quadro, la mappa, la chiave musicale e la tonalità, l edificio o la sua struttura interna, lo scheletro, la forma, l inquadratura fotografica, la finestra, i ritagli o le parentesi, ecc.

5 Spiegare il frame. Definizioni e metafore Frame come quadro interpretativo e cornice Frame come mappa e immagine mentale Frame come forma e struttura Frame come criteri e principi organizzativi Prospettive teoriche Interazionismo simbolico e costruzionismo Sociologia critica: potere e discorso

6 Il concetto di frame: della cultura e dell informazione Gregory Bateson (Teoria del gioco e della fantasia, 1955) quello in cui mi imbattei allo zoo è un fenomeno ben noto a tutti: vidi due giovani scimmie che giocavano, cioè erano impegnate in una sequenza interattiva, le cui azioni unitarie, o segnali, erano simili, ma non identiche, a quelle del combattimento. Era evidente, anche all osservatore umano, che la sequenza nel suo complesso non era un combattimento, ed era evidente all osservatore umano che, per le scimmie che vi partecipavano, questo era «non combattimento». Ora questo fenomeno, il gioco, può presentarsi solo se gli organismi partecipanti sono capaci in qualche misura di meta comunicare, cioè di scambiarsi segnali che portino il messaggio: «questo è un gioco» (Id. 1972, p. 221)

7 Framing Il concetto di frame: della cultura e dell informazione Gregory Bateson (Teoria del gioco e della fantasia, 1955) Messaggi metacomunicativi, messaggi spesso impliciti il cui oggetto è la relazione stessa tra gli interlocutori Livelli di astrazione e appartenenti a tipi logici diversi: quei messaggi che definiscono il contesto; il messaggio questo è un gioco [ ] è un messaggio che in qualche modo definisce appunto un contesto o una cornice. È dello stesso ordine di un invito implicito, propone un certo contesto per il discorso (Ivi, p. 60)

8 Framing Il concetto di frame: della cultura e dell informazione Bateson Delimita, distingue, traccia una linea tra categorie di tipo logico diverso. Metafore: cornice di un quadro o insieme matematico (in realtà una troppo concreta, l altro troppo astratto) Funzione esclusiva e inclusiva Cornice in Simmel: la cornice ha per il gruppo sociale un importanza molto simile a quella che ha per un opera d arte [ ] la cornice proclama che al suo interno si trova un mondo soggetto solo a norme proprie (Ivi 1908)

9 Framing Il concetto di frame: della cultura e dell informazione Cornice Margine per racchiudere, indicare un confine, distinguere ciò che è dentro e ciò che è fuori da quel margine, specifica ciò che è rilevante e ciò che dovrebbe essere ignorato (Ferree e al. 2002, p. 14) Struttura portante (scheletro, supporto) Come in una costruzione, è lo scheletro, la struttura che dà supporto e forma all insieme: tale struttura è invisibile ai nostri occhi una volta che la costruzione è completata, eppure possiamo dedurre la sua presenza (Marini 2006, p. 70)

10 Il concetto di frame come cornice Cornice Il trasferimento dell idea di frame come cornice al campo comunicativo e dell informazione, evidenzia come la funzione di delimitazione attivi contemporaneamente una funzione di «interpretazione». Gaye Tuchman proprio all inizio del suo testo sulla costruzione delle news (1978, p. 1), riporta alla metafora della cornice, in questo caso intesa come la cornice, il quadro o il telaio di una finestra: news is a window on the world. «Attraverso questa cornice (frame), gli americani apprendono di se stessi e degli altri, delle loro istituzioni, leaders e modi di vita, e di quelli di altre nazioni e di altri popoli». I media sono appunto l apertura nella parete che ci permette di vedere la realtà che è al di fuori, ma quella che noi vediamo è appunto una porzione di realtà. Edward Hopper, Morning sun, 1952

11 Il concetto di frame come mappa e immagine mentale Mappa William Gamson frame nell informazione e connettività (vedi oltre) Il sentiero nella foresta. La traccia, i segni per comprendere la direzione Proprietà intrinseche alle attività sociali non generate dalle cognizioni, eppure cognitivamente rappresentabili e, di fatto, continuamente rappresentate nella mente degli individui (Barisione 2009, p. 15) Immagini mentali Lippmann: pictures in our head. «l osservatore inesperto sceglie nell ambiente dei segni riconoscibili: i segni stanno al posto di idee, e queste idee vengono riempite del nostro repertorio di immagini. Non è che vediamo davvero quest uomo e quel tramonto; ma piuttosto notiamo che l oggetto è un uomo o un tramonto, e poi vediamo soprattutto ciò di cui la nostra mente è già piena al riguardo» (Id. 1922, p. 67, corsivi aggiunti).

12 Il concetto di frame come mappa e immagine mentale Intermezzo: lo stereotipo - categorizzazione e classificazione rappresentano risposte sia individuali che sociali, e si configurano come un meccanismo mentale naturale, necessario Per una definizione di stereotipo: una credenza socialmente condivisa e culturalmente trasmessa, articolata in un insieme di caratteristiche attribuite a un gruppo e formulate secondo criteri non logici (Delle Donne 1998). Problema stereotipo etnico o nazionale. Strategie di inclusione/esclusione dei gruppi (politica) Stabilità dello stereotipo (inclusione/esclusione dei singoli rispetto alla categoria)

13 Il concetto di frame come principio organizzativo Erving Goffman (Frame analysis. L organizzazione dell esperienza, 1974) Gli individui si trovano all interno di situazioni e per orientarsi all interno di esse e organizzare la realtà adottano cornici interpretative (appunto i frame) che li supportano nella lettura dell esperienza e dei suoi diversi livelli. Ai diversi livelli di lettura, che possono presentare diverse stratificazioni per lo stesso evento, ci si approccia attraverso il processo di keying, come «messa in chiave». assumo che le definizioni di una situazione sono costruite in accordo con i principi di organizzazione che governano gli eventi almeno quelli sociali e il nostro coinvolgimento soggettivo in essi; frame è la parola che io uso per riferirmi a questi elementi di base che sono in grado di identificare. Questa è la mia definizione di frame. La mia espressione frame analysis è uno slogan per riferirmi in questi termini all esame dell organizzazione dell esperienza (Ibid., p. 54). Il frame si riferisce quindi a «elementi di base», che si possono «identificare», e che fungono da «principi di organizzazione». Ciò che qui è significativo è lo stretto legame tra l azione di framing e quelli che sono definiti «i principi di organizzazione», che sono alla base e influenzano le attività sociali.

14 Il concetto di frame come principio organizzativo Goffman individua alcuni elementi che insieme costituiscono il framing, tra questi i framework e l attività di keying. I framework sono le strutture primarie (Ibid., pp ), frame originari che non necessitano di essere sottoposti né dipendono da ulteriori interpretazioni. «Una o più strutture o schemi di interpretazione di un certo tipo che può essere definito primario. Dico primario perché l applicazione di una tale struttura o prospettiva interpretativa è vista da quelli che la applicano come non dipendente da o riferibile ad alcuna interpretazione precedente o originale». Sono quindi strutture che forniscono «nozioni relative alla comprensione, un approccio, una prospettiva» (Ibid., p. 65). Il keying si riferisce alla messa «in chiave»: Goffman definisce il key (la chiave) come «l insieme di convenzioni sulla base delle quali una data attività, già significativa in termini di una qualunque struttura primaria, viene trasformata in qualcosa modellato su questa attività, ma visto dai partecipanti come qualcos altro» (Ibid., p. 85).

15 Il concetto di frame come principio organizzativo Erving Goffman 1. Trasformazioni del frame 2. Controversie di frame 3. Errori di framing 4. Rotture del frame - Piste dell attività (le trame) - Laminazioni (stratificazioni) - Stato di partecipazione

16 Il concetto di frame come principio organizzativo Erving Goffman I meccanismi di frame: esempio le laminazioni (stratificazioni) Dimensione dinamica del frame - rekeying: variazioni della chiave - Metafora della lamina I frame, infatti, per Goffman si modificano anche attraverso la sovrapposizione di «lamine» (proprio nel significato metaforico di sottili fogli metallici), di strati che uno sull altro formano quindi la realtà come risultato di progressive laminazioni. Laminare, sovrapporre strati di esperienza, significa una rappresentazione del framing come risultato della sovrapposizione e, potremmo dire, sedimentazione delle diverse azioni di keying. I progressivi aggiustamenti e le «messe in chiave» sono come la posa di ulteriori sottili strati metallici; i keying sono infatti soggetti a ulteriori rekeying.

17 Il concetto di frame come principio organizzativo Erving Goffman I meccanismi di frame: esempio le laminazioni (stratificazioni) Dimensione dinamica del frame Ancora metafora della lamina «Pensare a ogni trasformazione come l aggiunta di uno strato o di una lamina all attività» (Id. 1974, p. 115, corsivi in originale). La situazione «presente», quella che appare come la più ovvia definizione della realtà, è lo strato più esterno, l ultimo depositato: «la lamina più esterna, il margine del frame, che ci dice solo che genere di stato abbia l attività nel mondo reale, qualunque sia la complessità delle lamine più interne». Nota: lamina e non altri materiali, un compromesso tra consistenza e flessibilità

18 Il concetto di frame come principio organizzativo Erving Goffman (Frame analysis. L organizzazione dell esperienza, 1974) i principi di organizzazione che governano tanto le attività sociali quanto la nostra percezione di queste, e le strutture basilari della nostra società disponibili nella nostra società per dare un senso agli eventi. L azione sociale è così strettamente saldata alla sua componente riflessiva e di produzione di significato. Ogni situazione sociale può essere definita e riconosciuta alla luce di una classe più ampia di situazioni tipiche e culturalmente date. Regole, convenzioni, microrituali (elementi anche marginali che hanno un effetto framing strutturando o ristrutturando le situazioni sociali), aspettative.

19 Il concetto di frame: della cultura e dell informazione Rituali, aspettative, relazioni "Vieni a giocare con me", disse la volpe, "non sono addomesticata". "Ah! scusa", fece il piccolo principe. Ma dopo un momento di riflessione soggiunse: Che cosa vuol dire addomesticare?" "Non sei di queste parti, tu", disse la volpe "che cosa cerchi?. Cerco gli uomini", disse il piccolo principe. "Che cosa vuol dire addomesticare?" "Gli uomini" disse la volpe "hanno dei fucili e cacciano. È molto noioso! Allevano anche delle galline. È il loro solo interesse. Tu cerchi le galline?" "No", disse il piccolo principe. "Cerco degli amici. Che cosa vuol dire addomesticare?" È una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami " "Creare dei legami?" "Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo. [...] Antoine de Saint-Exupéry, Il piccolo principe, 1943 Pagina 19

20 [...] Il concetto di frame: della cultura e dell informazione Rituali, aspettative, relazioni "Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe. "gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!" "Che bisogna fare?" domandò il piccolo principe. "Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In principio tu ti sederai un po' lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' più vicino." Il piccolo principe ritornò l'indomani. "Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe. "Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore Ci vogliono i riti". Che cos'è un rito?" disse il piccolo principe. Anche questa è una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe. È quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedì ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedì è un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza". Antoine de Saint-Exupéry, Il piccolo principe, 1943

21 Il concetto di frame come principio organizzativo Concezione del frame come l insieme dei criteri che servono a organizzare e strutturare i significati. Definizione operativa proposta da Reese: i frame come «principi organizzativi che sono socialmente condivisi e persistenti nel tempo, che operano simbolicamente per strutturare significativamente il mondo sociale» (Id., p. 11, corsivi originali). La dimensione simbolica si associa con quella più strettamente cognitiva in una delle più celebri definizioni del framing, quella di Todd Gitlin: «principi di selezione, enfasi e presentazione composti di piccole, tacite teorie riguardo a ciò che esiste, accade, conta» (1980, p. 6, corsivi aggiunti). Le piccole e tacite teorie sono la parte cognitiva che lega la selezione e presentazione della realtà con la sua interpretazione. Il processo è tanto più efficace, funziona, quanto più è dato per scontato, percepito come naturale dagli attori che attribuiscono significato al mondo.

22 Framing Il concetto di frame: della cultura e dell informazione Frame e cultura Problema di fondo: i frame preesistono o si costruiscono? Visioni della cultura Strutturalista, culturalista Costruzionista Vengono dai repertori o dalle pratiche quotidiane? Culturalmente dati o emergenti dalle interazioni? Mappe o principi per fare mappe? Prospettive sociologiche della struttura o dell azione sociale

23 Esempi di framing effect e dimensione linguistica Lakoff: relazioni tra i frame e altre forme culturali, quali gli stereotipi. Dimensione linguistica, uso selettivo del linguaggio: le parole ti trascinano nella loro visione del mondo (Ivi 2004, p. 4). Esperimenti di Tversky e Kahneman (1981) Bruno 2014, pp. 22, 23 viene presentata una descrizione, se ne cambiano i termini di esposizione e si verificano eventuali modifiche nella ricezione

24 Framing Il concetto di frame: della cultura e dell informazione Frame e cultura Frame come potere, egemonia, discorso Sociologia critica; cultural studies Gramsci: egemonia come processo sociale e culturale attraverso cui le classi dominanti riescono a dominare le classi subordinate attraverso l elaborazione e la penetrazione di ideologia (idee e assunti) nel loro senso comune e nelle pratiche quotidiane (Gitlin 1980, p. 253)

25 Framing Il concetto di frame: della cultura e dell informazione Frame e cultura Frame come potere: egemonia, discorso Foucault e l interdetto. Potere e principi di esclusione Principi di autolimitazione dei discorsi. Commenti, rituali Entman: i confini del discorso accettabile Il potere di denominazione, esercizio di un potere discorsivo (Bourdieau in La distinzione. Critica sociale del gusto, riti di istituzione, magia performativa. Es. metadiscorsi sull Altro)

26 Framing Il concetto di frame nell informazione Frame e informazione Approccio costruzionista: il framing è il processo attraverso cui i professionisti dell informazione mettono ordine [negli] avvenimenti, li riorganizzano, danno loro un senso, ne individuano una linea direttrice e infine ne fanno una notizia (Barisione 2006, p. 31 parlando di Tuchman, 1978) Gitlin: principi di selezione, enfasi e presentazione composti di piccole, tacite teorie riguardo a ciò che esiste, accade, conta (1980, pp. 6-7) Più efficace quanto più è dato per scontato

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