ANTIRICICLAGGIO LA FORMAZIONE DEI DIPENDENTI E COLLABORATORI DEGLI STUDI PROFESSIONALI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ANTIRICICLAGGIO LA FORMAZIONE DEI DIPENDENTI E COLLABORATORI DEGLI STUDI PROFESSIONALI"

Transcript

1 LA FORMAZIONE DEI DIPENDENTI E COLLABORATORI DEGLI STUDI PROFESSIONALI Inquadramento normativo sul riciclaggio, sull autoriciclaggio e sul finanziamento al terrorismo: - I reati presupposto nella pratica quotidiana. Antonio Fortarezza Dottore Commercialista Commissione Ausiliari del Giudice e antiriciclaggio ANTIRICICLAGGIO Convegno del 13 Novembre 2008

2 Indice Introduzione Principi di base del diritto penale Definizione di riciclaggio e finanziamento del terrorismo Alcuni reati presupposto Conclusioni 2

3 Introduzione La normativa relativa all antiriciclaggio, riguarda i professionisti, che unitamente ad altri soggetti, sono i destinatari della norma e dei relativi obblighi. I dipendenti degli studi professionali non hanno nessuna specifica responsabilità, ma semplicemente una funzione di supporto nell agevolare il professionista nell applicazione della normativa di riferimento, evidenziando eventuali anomalie nel rapporto con il cliente. La normativa recepisce esigenze internazionali finalizzate a contrastare il fenomeno del riciclaggio e il finanziamento del terrorismo. 3

4 Introduzione La terza Direttiva Comunitaria n. 2005/60/CE del 26/10/2005 è una presa di coscienza a livello comunitario per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata. Il D.Lgs. del 21/11/2007 n. 231, entrato in vigore il 29/12/2007, che ha recepito la terza Direttiva Comunitaria, è allo stato attuale, la normativa di riferimento concernente la prevenzione dell utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo. Per i professionisti questa normativa segna una svolta comportamentale nei confronti dei clienti. 4

5 Introduzione Le misure del D.Lgs 231/2007 si fondano anche sulla collaborazione attiva da parte dei professionisti i quali adottano idonei e appropriati sistemi e procedure in materia di: Adeguata verifica della clientela Di segnalazione delle operazioni sospette Di conservazione dei documenti Di controllo interno Di valutazione e gestione del rischio Di garanzia dell osservanza delle disposizioni pertinenti Di comunicazione Per prevenire e impedire la realizzazione di operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo 5

6 Introduzione Quindi, anche i dipendenti e collaboratori degli studi professionali, sono chiamati a fornire il loro supporto di ausilio al profesionista, ad esempio nell attività di adeguata verifica della clientela, che potrebbe in parte coinvolgerli nelle seguenti attività: identificare il cliente e verificarne l'identità sulla base di documenti, dati o informazioni ottenuti da una fonte affidabile e indipendente; identificare l'eventuale titolare effettivo e verificarne l'identità; ottenere informazioni sullo scopo e sulla natura prevista del rapporto continuativo o della prestazione professionale; svolgere un controllo costante nel corso del rapporto continuativo o della prestazione professionale. 6

7 Introduzione Dipendenti e collaboratori sono destinatari di specifici temi formativi, in virtù di specifiche disposizioni normative, poiché si vuole che vengano adottate misure di adeguata formazione ai fini di una corretta applicazione della normativa antiriciclaggio, poichè: 1. I destinatari degli obblighi e gli ordini professionali adottano misure di adeguata formazione del personale e dei collaboratori al fine della corretta applicazione delle disposizioni del presente decreto. 2. Le misure di cui al comma 1 comprendono programmi di formazione finalizzati a riconoscere attività potenzialmente connesse al riciclaggio o al finanziamento del terrorismo. 3. Le autorità competenti, in particolare la UIF (Unità Informazione Finanziaria, presso Banca d Italia), la Guardia di finanza e la DIA, forniscono indicazioni aggiornate circa le prassi seguite dai riciclatori e dai finanziatori del terrorismo. 7

8 Introduzione Professionisti e ordini profesionali Adottano misure di adeguata formazione del personale e dei collaboratori per la corretta applicazione delle norme Le autorità competenti divulgano informazioni sulle prassi seguite dai riciclatori e dai finanziatori del terrorismo Con programmi formativi finalizzati a riconoscere attività potenzialmente a rischio 8

9 I principi di diritto penale PRINCIPIO DI IGNORANZA Nessuno può invocare a propria scusa l ignoranza della norma penale. REATO Condotta umana contraria a norme imperative di legge. 9

10 I principi di diritto penale I REATI SI DISTINGUONO IN DELITTI E CONTRAVVENZIONI I DELITTI sono puniti con l ergastolo, la reclusione (pena detentiva da 15 giorni a 30 anni) e la multa; Le CONTRAVVENZIONI sono quei reati puniti con l arresto (pena detentiva da 5 giorni a 3 anni) e l ammenda. 10

11 I principi di diritto penale Elemento oggettivo: il fatto (es. il denaro è stato ripulito ) CONFIGURAZIONE DEL REATO COESISTENZA DI DUE ELEMENTI Elemento soggettivo: il dolo (es. consapevolezza dela provenienza illecita) 11

12 I principi di diritto penale IL DOLO Condotta che presuppone un comportamento intenzionale DOLO SPECIFICO DOLO GENERICO DOLO EVENTUALE 12

13 I principi di diritto penale DOLO SPECIFICO: Si configura quando l agente ha agito per una determinata finalità la cui concreta realizzazione non è necessaria per integrare il reato essendo sufficiente che essa sia strettamente perseguita (la rapina presuppone il conseguimento di un profitto che è il denaro, ma se il rapinatore non trova il denaro il reato di rapina si commette ugualmente). DOLO GENERICO: Si configura quando è compiuto il fatto descritto dalla norma incriminatrice senza indagare sul fine perseguito dall agente (per l omesso versamento Iva l elemento soggettivo si concretizza per il solo fatto di non aver versato l Iva indipendentemente dai motivi) DOLO EVENTUALE: Si configura quando l agente prevede come possibile il verificarsi di un evento che egli non vuole realizzare, ma pone comunque in atto la condotta accettando il rischio che esso si verifichi (durante una rapina il rapinatore non vuole uccidere, ma inciampa e parte un colpo). 13

14 I principi di diritto penale REATO PRESUPPOSTO Per alcune ipotesi di reato è necessario che anteriormente ad essi sia stato compiuto un altro delitto. Quindi, affinché esista il reato (ad esempio quello di riciclaggio) deve necessariamente esistere ed essere compiuto anche un altro reato (il reato presupposto, ad esempio il furto). 14

15 Definizione generale di riciclaggio Il RICICLAGGIO è in linea di principio: Una condotta finalizzata ad occultare o dissimulare l identità di proventi illegalmente ottenuti, in modo tale che essi appaiano provenienti da una fonte legittima. 15

16 Definizione generale di riciclaggio RICICLAGGIO MASSIMA DELLA CORTE DI CASSAZIONE: La specificità del reato di cui all'art. 648 bis c.p. (riciclaggio) si riscontra in quelle attività che siano dirette alla trasformazione parziale o totale della cosa o che, pur non incidendo direttamente sulla medesima, nel senso che non ne alterano i dati esteriori, costituiscono ostacolo all'accertamento della sua origine delittuosa. (Corte Cass., sez. II, 14 ottobre 2003, n ). 16

17 Definizione generale di riciclaggio RICICLAGGIO LA CONDOTTA DEL REATO SI ESTRINSECA IN: Una sostituzione, cioè eliminare qualunque collegamento con il reato presupposto che ha generato i proventi illeciti. Un trasferimento, cioè spostare i proventi del reato presupposto da un soggetto a un altro allo scopo di rendere difficoltosa l individuazione della provenienza illecita. 17

18 Definizione generale di riciclaggio ATTENZIONE: L attività di trasferimento o di ripulitura si manifesta attraverso azioni o atti assolutamente leciti. Il reato di riciclaggio, così come previsto dalla norma penale, è quello commesso da un soggetto che è diverso ed estraneo a colui che ha commesso il reato presupposto che ha generato i proventi illeciti. 18

19 Definizione generale di riciclaggio Esempio: 1. Mario fa una rapina che gli procura ,00 euro. Prende questi denari e li consegna a Giuseppe che è amministratore e socio della società A Srl; 2. Giuseppe con un finanziamento soci fa entrare nella società A Srl l importo di ,00 euro; 3. La società A Srl ricevuto il denaro da Giuseppe gira a sua volta tale denaro alla società B Srl, che lo utilizza per acquistare un immobile. 19

20 Definizione generale di riciclaggio Mario Giuseppe A Srl B Srl 20

21 Definizione generale di riciclaggio Commento all esempio: I proventi illeciti dell attività criminosa si sono sostituiti e trasformati. Esiste il reato presupposto, che è appunto la rapina commessa da Mario. Esiste il reato di riciclaggio, che è quella condotta finalizzata a ripulire il denaro illecito, commesso da Giuseppe. 21

22 Definizione generale di riciclaggio FUNZIONAMENTO DEL RICICLAGGIO MODELLO A TRE FASI 1. COLLOCAMENTO: nella prima fase colui che ha commesso il reato tenta di introdurre nel sistema legale i proventi dell attività illecita; 2. STRATIFICAZIONE: nella seconda fase i proventi illeciti vengono mescolati insieme a quelli leciti; 3. INTEGRAZIONE: nella terza fase il reo tenta di reintegrare nel circuito legale i proventi illeciti ripuliti. 22

23 La normativa antiriciclaggio D.Lgs. del 21/11/2007 n. 231 ATTENZIONE: DEFINIZIONE DI RICICLAGGIO NEL SISTEMA DI PREVENZIONE Per la normativa di prevenzione, e cioè per quella che ci riguarda, il riciclaggio non è quello che leggete sul codice penale, ma quello contenuto all art. 2 del D.Lgs. 231/2007 Con l entrata in vigore del decreto 231/2007 è stata adottata, ai soli fini applicativi del decreto, una definizione di riciclaggio che recepisce quella contenuta nella terza direttiva. La definizione adottata, in linea con quanto previsto in materia dagli standard internazionali, è più ampia rispetto alla fattispecie delineata dal codice penale. 23

24 La normativa antiriciclaggio D.Lgs. del 21/11/2007 n. 231 Per comprendere la portata della norma dobbiamo inserirci nel contesto normativo dell antiriciclaggio e non confondere la normativa di repressione (D.Lgs. 231/2007) con quella di contrasto. Nella precedente normativa antiriciclaggio, la definizione di riciclaggio era quella prevista dal Codice Penale, artt. 648-bis e 648-ter. Il legislatore nazionale ha recepito una direttiva comunitaria ed ha fatto una precisa scelta. 24

25 La normativa antiriciclaggio D.Lgs. del 21/11/2007 n. 231 Per il sistema penale (ma non per la normativa antiriciclaggio) il reato di riciclaggio non si applica a chi ha commesso il reato presupposto: l uso e l occultamento dei proventi criminosi da parte delle persone che hanno commesso il reato che ha generato tali proventi non è punibile Occorre, tuttavia, sottolineare che la definizione di riciclaggio prevista nella normativa antiriciclaggio, così come la definizione di finanziamento del terrorismo, valgono ai soli fini delle disposizioni che ci riguardano: lo scopo delle definizioni è, quindi, diretto all individuazione dell ambito applicativo degli obblighi posti dal decreto e delle misure preventive individuate dal provvedimento. 25

26 La normativa antiriciclaggio D.Lgs. del 21/11/2007 n. 231 Definizione di riciclaggio - Art. 2 D.Lgs. 231/2007 Ai soli fini del presente decreto le seguenti azioni, se commesse intenzionalmente, costituiscono riciclaggio: a) la conversione o il trasferimento di beni, effettuati essendo a conoscenza che essi provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività, allo scopo di occultare o dissimulare l'origine illecita dei beni medesimi o di aiutare chiunque sia coinvolto in tale attività a sottrarsi alle conseguenze giuridiche delle proprie azioni; b) l'occultamento o la dissimulazione della reale natura, provenienza, ubicazione, disposizione, movimento, proprietà dei beni o dei diritti sugli stessi, effettuati essendo a conoscenza che tali beni provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività; c) l'acquisto, la detenzione o l'utilizzazione di beni essendo a conoscenza, al momento della loro ricezione, che tali beni provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività; d) la partecipazione ad uno degli atti di cui alle lettere precedenti, l'associazione per commettere tale atto, il tentativo di perpetrarlo, il fatto di aiutare, istigare o consigliare qualcuno a commetterlo o il fatto di agevolarne l'esecuzione. 26

27 La normativa antiriciclaggio D.Lgs. del 21/11/2007 n. 231 Nel dettaglio - Art. 2 D.Lgs. 231/2007 a) la conversione o il trasferimento di beni, effettuati essendo a conoscenza che essi provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività, allo scopo di occultare o dissimulare l'origine illecita dei beni medesimi o di aiutare chiunque sia coinvolto in tale attività a sottrarsi alle conseguenze giuridiche delle proprie azioni; La prima parte della lettera a) ripete nella sostanza quello che è già stabilito dal Codice Penale all art. 648-bis, poiché parla di conversione, di trasferimento, di occultamento e dissimulazione e questo è il riciclaggio. Nella seconda parte invece, tratta di una cosa completamente diversa dal riciclaggio, poiché aiutare chiunque sia coinvolto in tale attività a sottrarsi alle conseguenze giuridiche delle proprie azion, tradotto nella normativa del codice penale è l art. 378 che disciplina il favoreggiamento personale. 27

28 La normativa antiriciclaggio D.Lgs. del 21/11/2007 n. 231 Nel dettaglio - Art. 2 D.Lgs. 231/2007 Quindi chi favoreggia ricicla? Ai fini di questa normativa certamente si, e quindi se ci troviamo di fronte ad un caso di favoreggiamento dobbiamo considerarlo riciclaggio, e porre in essere gli obblighi che sono previsti dalla normativa antiriciclaggio. Se abbiamo il sospetto che chi abbiamo di fronte stia aiutando qualcuno a sottrarsi alle conseguenze giuridiche delle proprie azioni, coinvolto nelle attività di occultamento di dissimulazione di denaro proveniente da delitto non colposo dobbiamo segnalarlo. Quindi dobbiamo segnalare non solo chi ricicla ma anche chi favoreggia il riciclaggio. 28

29 La normativa antiriciclaggio D.Lgs. del 21/11/2007 n. 231 Nel dettaglio - Art. 2 D.Lgs. 231/2007 b) l'occultamento o la dissimulazione della reale natura, provenienza, ubicazione, disposizione, movimento, proprietà dei beni o dei diritti sugli stessi, effettuati essendo a conoscenza che tali beni provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività; La lettera b) della norma, tratta del concetto di occultamento e dissimulazione dolosa, che è tipico del riciclaggio. 29

30 La normativa antiriciclaggio D.Lgs. del 21/11/2007 n. 231 Nel dettaglio - Art. 2 D.Lgs. 231/2007 c) l'acquisto, la detenzione o l'utilizzazione di beni essendo a conoscenza, al momento della loro ricezione, che tali beni provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività; La norma va avanti, e al punto c) dice che costituisce riciclaggio una cosa che in realtà non dovrebbe esserlo. Infatti al punto c) si parla di ricettazione di cui all art. 648 del codice penale. Quindi il legislatore dell antiriciclaggio, ai soli fini delle norme dell antiriciclaggio, prevede che costituisce riciclaggio anche l attività di ricettazione del denaro proveniente da delitto non colposo. 30

31 La normativa antiriciclaggio D.Lgs. del 21/11/2007 n. 231 Nel dettaglio - Art. 2 D.Lgs. 231/2007 d) la partecipazione ad uno degli atti di cui alle lettere precedenti, l'associazione per commettere tale atto, il tentativo di perpetrarlo, il fatto di aiutare, istigare o consigliare qualcuno a commetterlo o il fatto di agevolarne l'esecuzione. Il legislatore va oltre e prevede al punto d) altri due concetti in materia penale di notevole importanza. Art. 110 del codice penale, concorso nel reato ( la partecipazione ad uno degli atti di cui alle lettere precedenti e art. 416 del codice penale associazione per delinquere ( l'associazione per commettere tale atto ), quindi associazione per delinquere volta ad attività riciclatorie. 31

32 La normativa antiriciclaggio D.Lgs. del 21/11/2007 n. 231 Come avete notato, la definizione di riciclaggio, che nella versione precedente della normativa antiriciclaggio, si limitava a quella prevista dal codice penale, oggi è stata ampliata per comprendendovi anche le attività di favoreggiamento, di ricettazione, di concorso e di associazione per delinquere. 32

33 La normativa antiriciclaggio D.Lgs. del 21/11/2007 n. 231 Autoriciclaggio Vediamo ora, un altra importantissima novità che con riferimento alla normativa antiriciclaggio si è delineata. Introduzione nel sistema normativo della prevenzione, e quindi nel D.Lgs. 231/2007, del concetto di autoriciclaggio. Nella configurazione generale di riciclaggio, come visto prima, i soggetti erano due, l autore del reato presupposto (Mario) e colui che ripulisce i proventi illeciti (Giuseppe). Mario Giuseppe 33

34 La normativa antiriciclaggio D.Lgs. del 21/11/2007 n. 231 Autoriciclaggio Nei punti precedenti, quando abbiamo parlato in generale del riciclaggio, e quindi nel sistema penale del riciclaggio, avevamo chiarito che il reato di riciclaggio, così come previsto dalla norma penale, è quello commesso da un soggetto che è diverso ed estraneo a colui che ha commesso il reato presupposto che ha generato i proventi illeciti. Per il sistema penale (ma non per la normativa antiriciclaggio) il reato di riciclaggio non si applica a chi ha commesso il reato presupposto: l uso e l occultamento dei proventi criminosi da parte delle persone che hanno commesso il reato che ha generato tali proventi non è punibile. 34

35 La normativa antiriciclaggio D.Lgs. del 21/11/2007 n. 231 Autoriciclaggio Perché, rimettiamo in gioco e discussione questo concetto? La risposta è semplice, poiché il D.Lgs. 231/2007 introduce una nuova definizione nell ordinamento giuridico, seppur limitata alla normativa antiriciclaggio, e cioè la figura dell autoriciclaggio, in quanto prevede che anche la partecipazione all attività criminosa è considerato riciclaggio. Quindi ai fini della normativa antiriciclaggio (e cioè quella che riguarda i nostri obblighi e adempimenti), il riciclaggio non è solo quello compiuto dal soggetto diverso che ha posto in essere il delitto non colposo, e cioè, ad esempio quel soggetto che ha convertito o trasferito denaro proveniente da una attività criminosa, ma anche quello commesso da colui che oltre a compiere il reato presupposto compie anche il riciclaggio. 35

36 La normativa antiriciclaggio D.Lgs. del 21/11/2007 n. 231 Autoriciclaggio Facciamo un altro esempio Considerate, a titolo soltanto esemplificativo, il caso di un cliente che, dopo avere commesso un delitto non colposo grazie al quale abbia illecitamente conseguito un incremento di danaro, successivamente compia innanzi al professionista un operazione che comporti movimentazione del danaro illecitamente ottenuto. Sebbene, sotto un profilo della norma penale (stante l identità tra colui che compie l attività di reimpiego e colui che ha realizzato il reato a monte), non sia ipotizzabile a carico di costui alcun rilievo a titolo di riciclaggio, ricorrono comunque i presupposti per l operatività dell obbligo di segnalazione di operazione sospetta di riciclaggio. 36

37 Autoriciclaggio Definizione generale di riciclaggio Mario 37

38 La normativa antiriciclaggio D.Lgs. del 21/11/2007 n. 231 Finanziamento del terrorismo - Art. 2 D.Lgs. 231/2007 co Ai fini del presente decreto per finanziamento del terrorismo vale la definizione di cui all'articolo 1, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 22 giugno 2007, n

39 La normativa antiriciclaggio D.Lgs. del 21/11/2007 n. 231 Finanziamento del terrorismo - Definizione Qualsiasi attività diretta, con qualsiasi mezzo, alla raccolta, alla provvista, all intermediazione, al deposito, alla custodia o all erogazione di fondi o di risorse economiche, in qualunque modo realizzati, destinati ad essere, in tutto o in parte, utilizzati al fine di compiere uno o più delitti con finalità di terrorismo o in ogni caso diretti a favorire il compimento di uno o più delitti con finalità di terrorismo previsti dal codice penale, e ciò indipendentemente dall effettivo utilizzo dei fondi e delle risorse economiche per i delitti anzidetti. 39

40 I reati presupposto Mario I REATI PRESUPPOSTO Il presupposto del riciclaggio è il compimento preliminare di un delitto. Affinché esista il riciclaggio, deve necessariamente esistere ed essere compiuto anche un altro reato, il reato presupposto. In linea di principio, tutti i delitti non colposi in astratto rientrerebbero nella definizione di reati presupposto. Nel nostro ordinamento giuridico ci sono circa duecento illeciti penali con carattere economico, che potrebbero essere tali da determinare il reato presupposto del riciclaggio oggetto della nostra segnalazione. 40

41 I reati presupposto Reati presupposto e normative I reati presupposto, sono contenuti in alcune delle disposizioni delle seguenti fonti normative: Codice civile Codice penale Legge fallimentare Testo unico della finanza Reati tributari Testo unico bancario 41

42 I reati presupposto Principali illeciti di natura economica o con finalità economica false comunicazioni sociali (art c.c.) indebita restituzione di conferimenti (art c.c.) indebita ripartizione dei beni sociali da parte dei liquidatori (art c.c.) illecita influenza sull assemblea (art c.c.) aggiotaggio (art c.c.) indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (art. 316-ter c.p.) corruzione (art. 318 c.p.) concussione (art. 317 c.p.) abuso d ufficio (art. 323 c.p.) estorsione (art. 629 c.p.) appropriazione indebita (art. 646 c.p.) truffa (art. 640 c.p.) truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640-bis c.p.) 42

43 I reati presupposto Principali illeciti di natura economica o con finalità economica usura (art. 644 c.p.) bancarotta fraudolenta per distrazione (art. 216 l.f.) ricorso abusivo al credito (art. 218 l.f.) frode fiscale mediante l uso di fatture false o altri documenti per operazioni inesistenti (art. 2 D.Lgs. 74/2000) frode fiscale mediante l uso di altri artifici (art. 3 D.Lgs. 74/2000) dichiarazione infedele (art. 4 D.Lgs. 74/2000) emissione di fatture per operazioni inesistenti (art. 8 D.Lgs. 74/2000) occultamento o distruzione di scritture contabili (art. 10 D.Lgs. 74/2000) omesso versamento di ritenute certificate (art. 10-bis D.Lgs. 74/2000) omesso versamento di iva (art. 10-ter D.Lgs. 74/2000) indebita compensazione di somme dovute con crediti non spettanti o inesistenti (art. 10-quater D.Lgs. 74/2000) sottrazione fraudolenta al pagamento d imposte (art. 11 D.Lgs. 74/2000) 43

44 I reati presupposto Principali illeciti di natura economica o con finalità economica mendacio e falso nella concessione di credito bancario (art. 137 D.Lgs. 1/09/1993, n. 385, c.d. Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia ) abusivo esercizio di attività finanziarie (art. 132 D.Lgs. 1/09/1993, n. 385, c.d. Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia ) insider trading (art. 184 D.Lgs. 24/02/1998, n. 58 c.d. Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria ) aggiotaggio (art. 185 D.Lgs. 24/02/1998, n. 58 c.d. Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria ) 44

45 I reati presupposto Caratteristiche comuni ai reati presupposto Tutte le figure di reato presupposto hanno la caratteristica di avere finalità economiche. Per ogni reato, dovrà essere puntualmente verificato: - il momento consumativo del reato; - la presenza di eventuali soglie di punibilità Il mancato superamento di dette soglie non integra la punibilità a titolo di delitto. 45

46 I reati presupposto ALCUNI CASI DI REATI PRESUPPOSTO 1. Appropriazione indebita del dipendente 2. Appropriazione indebita dell amministratore di società 3. Truffa ai danni dello Stato nell ottenimento di erogazioni pubbliche 4. Reati fiscali 46

47 I reati presupposto 1. Appropriazione indebita del dipendente Il caso: - Roberto, dipendente di una società, distrae dalle casse sociali la somma di euro ,00; - Il denaro distratto da Roberto viene consegnato a Maria (casalinga e moglie di Roberto) che acquista dei titoli. - Detti titoli vengono dati a garanzia per l erogazione di un finanziamento finalizzato all acquisto di un immobile. In questo caso, il reato presupposto (al successivo riciclaggio) è l appropriazione indebita e noi potremmo trovarci di fronte sia Roberto, nella qualità di autore materiale dell appropriazione indebita, sia Maria in qualità di ripulitrice del denaro sottratto. 47

48 I reati presupposto 2. Appropriazione indebita dell amministratore di società Il caso: - Francesco, amministratore della società, distrae beni o altre utilità dalla cassa (società non ancora dichiarata fallita); - Il denaro distratto viene utilizzato dall amministratore per l acquisto di una auto a titolo personale. In questo caso, ci troviamo di fronte all ipotesi di autoriciclaggio, in quanto Francesco, autore materiale del reato presupposto di appropriazione indebita, è lo stesso autore della condotta finalizzata a far disperdere le tracce del denaro. 48

49 I reati presupposto 3. Truffa ai danni dello Stato nell ottenimento di erogazioni pubbliche Il caso: - Giovanni, giovane informatico, mediante un associazione no profit, ha ricevuto dallo Stato la somma di euro ,00 per eventi di carattere culturale e formativo, in realtà mai realizzati. - Giovanni, l ideatore del raggiro ai danni dello Stato (reato presupposto), consegnava i denari a Camilla (giovanissima impiegata) che sottoscriveva l aumento per ,00 euro del capitale di una società immobiliare la X Srl in cui Giovanni era amministratore. - Successivamente la X Srl mediante le somme incamerate provvedeva a versare l acconto per l acquisto di una unità immobiliare. 49

50 I reati presupposto 4. Reati fiscali Normativa di riferimento: Legge 74/2000 La disciplina dei reati tributari può essere suddivisa in due diverse figure delittuose: Delitti in materia di dichiarazioni fiscali Delitti in materia di documenti e pagamento imposte 50

51 I reati presupposto 4. Reati fiscali Dichiarazione fraudolenta mediante l uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art. 2 D.Lgs. 74/2000). - La norma punisce chiunque, al fine di evadere imposte, avvalendosi di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, indica in una delle dichiarazioni annuali elementi passivi fittizi o inesistenti. - L'utilizzo dei predetti documenti rileva a prescindere dal loro inserimento nella contabilità. - Ciò che rileva è che il soggetto deve sia registrare o detenere i documenti succitati che presentare la dichiarazione dei redditi, utilizzandoli con lo scopo preciso di evadere le imposte. - Il delitto in argomento non ha una soglia di punibilità. 51

52 I reati presupposto 4. Reati fiscali Frode fiscale mediante l uso di altri artifici (art. 3 D.Lgs. 74/2000). - Può commettere questo reato presupposto, solo chi è obbligato alla tenuta delle scritture contabili. - E punito colui che, al fine di evadere le imposte sulla base di una falsa rappresentazione nelle scritture contabili e avvalendosi di mezzi fraudolenti, indica nelle dichiarazioni elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo oppure elementi passivi fittizi. - Questo delitto, affinchè possa qualificarsi come reato, e quindi come reato presupposto ai fini della normativa antiriciclaggio, deve superare delle soglie di punibilità. 52

53 I reati presupposto 4. Reati fiscali Frode fiscale mediante l uso di altri artifici (art. 3 D.Lgs. 74/2000). - La falsa rappresentazione deve essere tale da determinare congiuntamente: 1. un imposta evasa superiore a euro ,53 2. un ammontare complessivo di elementi attivi sottratti ad imposizione fiscale superiore al 5% dell ammontare complessivo degli elementi attivi indicati in dichiarazione, o, comunque, è superiore a euro ,70. Il momento consumativo di tale delitto tributario avviene nel momento in cui è stata presentata la dichiarazione dei redditi. 53

54 I reati presupposto 4. Reati fiscali Dichiarazione fiscale infedele (art. 4 D.Lgs. 74/2000). - Commette il reato chiunque al fine di evadere le imposte dirette o l Iva (senza un impianto fraudolento, ma comunque consapevolmente e volontariamente) indica in una delle dichiarazioni annuali relative a dette imposte elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo od elementi passivi fittizi, quando congiuntamente: - l'imposta evasa è superiore a euro con riferimento a taluna delle singole imposte; - l'ammontare complessivo degli elementi attivi sottratti all'imposizione, anche mediante indicazione di elementi passivi fittizi, è superiore al 10% dell'ammontare complessivo degli elementi attivi indicati in dichiarazione o, comunque, è superiore a euro. 54

55 Conclusioni CONCETTI CHIAVE RICICLAGGIO: la definizione di riciclaggio è molto più ampia rispetto a quella prevista dal Codice Penale. Ricomprende, infatti, oltre alla normale definizione di riciclaggio, anche quella delle attività di favoreggiamento, di ricettazione, di concorso e di associazione per delinquere. Quindi, se nel corso della nostra attività professionale incontriamo situazioni o fenomeni riconducibili alle condotte di cui sopra, abbiamo l obbligo di effettuare le segnalazioni alle autorità competenti. 55

56 Conclusioni CONCETTI CHIAVE AUTORICICLAGGIO: Nella definizione prevista dalla normativa antiriciclaggio, si è introdotta la figura dell autoriciclaggio, e cioè quella situazione in cui colui che ha compiuto il reato presupposto è altresì l autore del riciclaggio. Ne discende che: qualora si presentasse innanzi al professionista per l assistenza ad una data operazione, non già colui che si adopera alla ripulitura dei proventi dell attività criminosa, bensì l autore materiale del reato presupposto (o anche il concorrente, chi favoreggia e ricetta), il professionista è obbligato ad effettuare la segnalazione di operazione sospetta. 56

57 Conclusioni CONCETTI CHIAVE REATI PRESUPPOSTO: Abbiamo evidenziato una seri di delitti non colposi che possono costituire reati presupposto ai fini della normativa a cui siamo chiamati a dare esecuzione. Alcune figure delittuose possono sembrare lontane dalle nostre attività professionali, mentre invece altre sono certamente molto più vicine alla nostra realtà quotidiana. In modo particolare i reati tributari, nel caso in cui vengano integrate le soglie di punibilità, rappresentano uno degli elementi di particolare attenzione su cui concentrare i nostri sforzi in sintonia con le disposizioni sull antiriciclaggio. 57

I REATI FISCALI DI CUI AL D.LGS. 74/2000

I REATI FISCALI DI CUI AL D.LGS. 74/2000 I REATI FISCALI DI CUI AL D.LGS. 74/2000 Relatore: Antonio Fortarezza Dottore Commercialista Commissione Antiriciclaggio Ordine dei Dottori Commercialisti e Esperti Contabili di Milano Materiale estratto

Dettagli

INQUADRAMENTO NORMATIVO SUL RICICLAGGIO SULL AUTORICICLAGGIO E SUL FINANZIAMENTO AL TERRORISMO I reati presupposto nella pratica quotidiana

INQUADRAMENTO NORMATIVO SUL RICICLAGGIO SULL AUTORICICLAGGIO E SUL FINANZIAMENTO AL TERRORISMO I reati presupposto nella pratica quotidiana INQUADRAMENTO NORMATIVO SUL RICICLAGGIO SULL AUTORICICLAGGIO E SUL FINANZIAMENTO AL TERRORISMO I reati presupposto nella pratica quotidiana 1 RICICLAGGIO Come si realizza l attività di riciclaggio? 2 DUE

Dettagli

INTRODUZIONE GENERALE: IL PERCHE' DI UNA NORMA ANTIRICICLAGGIO E LA FILOSOFIA DELLA STESSA

INTRODUZIONE GENERALE: IL PERCHE' DI UNA NORMA ANTIRICICLAGGIO E LA FILOSOFIA DELLA STESSA INTRODUZIONE GENERALE: IL PERCHE' DI UNA NORMA ANTIRICICLAGGIO E LA FILOSOFIA DELLA STESSA La condotta di riciclaggio viene posta in essere quando un soggetto, diverso da colui il quale ha commesso un

Dettagli

La legge antiriciclaggio per i professionisti alla luce delle recenti modifiche

La legge antiriciclaggio per i professionisti alla luce delle recenti modifiche S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE La legge antiriciclaggio per i professionisti alla luce delle recenti modifiche I reati presupposto al riciclaggio e le segnalazioni di operazioni sospette, anche in relazione

Dettagli

Evoluzione normativa, definizione di riciclaggio, reati presupposto.

Evoluzione normativa, definizione di riciclaggio, reati presupposto. S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO La normativa antiriciclaggio per i professionisti e gli obblighi di segnalazione delle operazioni sospette. Incontro e dibattito con il Ministero del Tesoro,

Dettagli

Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili Vicenza. I Professionisti e l Antiriciclaggio norme, adempimenti e casi pratici

Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili Vicenza. I Professionisti e l Antiriciclaggio norme, adempimenti e casi pratici Commissione di Studio per l Antiriciclaggio Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili Vicenza I Professionisti e l Antiriciclaggio norme, adempimenti e casi pratici 04.11.2011 Relatore:

Dettagli

La legge antiriciclaggio per i Professionisti alla luce delle recenti modifiche

La legge antiriciclaggio per i Professionisti alla luce delle recenti modifiche S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE La legge antiriciclaggio per i Professionisti alla luce delle recenti modifiche Inquadramento normativo Relatore: Mariarosaria Cipriano Dottore Commercialista Commissione

Dettagli

INDICE GENERALE CAPITOLO I LE FRODI IVA CAPITOLO II LA REPRESSIONE PENALE DELLE FRODI IVA NELL ORDINAMENTO ITALIANO. pag. XIII PREFAZIONE...

INDICE GENERALE CAPITOLO I LE FRODI IVA CAPITOLO II LA REPRESSIONE PENALE DELLE FRODI IVA NELL ORDINAMENTO ITALIANO. pag. XIII PREFAZIONE... INDICE GENERALE PREFAZIONE... pag. XIII INTRODUZIONE...» XV CAPITOLO I LE FRODI IVA 1. Il funzionamento dell imposta sul valore aggiunto tra disciplina nazionale e normativa comunitaria... pag. 1 2. Il

Dettagli

Antiriciclaggio: 2013, nuovi adempimenti Parte 1

Antiriciclaggio: 2013, nuovi adempimenti Parte 1 Antiriciclaggio: 2013, nuovi adempimenti Parte 1 Presentazione IFOAP pagina 1 Che cosa si intende per antiriciclaggio? Con il termine antiriciclaggio si suole fare riferimento all insieme di misure finalizzate

Dettagli

I DESTINATARI DELLA NORMATIVA Gli obblighi degli organi di controllo societari

I DESTINATARI DELLA NORMATIVA Gli obblighi degli organi di controllo societari Lucia Starola (Commissione Antiriciclaggio CNDCEC) I DESTINATARI DELLA NORMATIVA Gli obblighi degli organi di controllo societari 1 Evoluzione normativa L. 05/07/1991, n. 191 (cd. Legge Antiriciclaggio)

Dettagli

ANTIRICICLAGGIO & CONTROLLI GdF Dalla teoria alla pratica. Consulenza Formazione Supporto

ANTIRICICLAGGIO & CONTROLLI GdF Dalla teoria alla pratica. Consulenza Formazione Supporto ANTIRICICLAGGIO & CONTROLLI GdF Dalla teoria alla pratica Consulenza Formazione Supporto Crema, 11/10/2017 1 CHI SIAMO Da oltre 20 anni la prima società italiana con una struttura dedicata alla gestione

Dettagli

Atto Completo http://www.gazzettaufficiale.it/guridb//dispatcher?task=attocompleto&service=1&dat... Page 1 of 4 07/05/2010 MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DECRETO 16 aprile 2010 Determinazione degli indicatori

Dettagli

DIRITTO PENALE VATICANO IL REATO DI RICICLAGGIO E AUTORICICLAGGIO

DIRITTO PENALE VATICANO IL REATO DI RICICLAGGIO E AUTORICICLAGGIO DIRITTO PENALE VATICANO IL REATO DI RICICLAGGIO E AUTORICICLAGGIO Riciclaggio: complesso di operazioni volte a riutilizzare e reinvestire i proventi economici di attività illecite - inquinamento dei mercati

Dettagli

Reati tributari, autoriciclaggio e nuovi reati di falso e frode connessi alla Voluntary Disclosure

Reati tributari, autoriciclaggio e nuovi reati di falso e frode connessi alla Voluntary Disclosure avvocato markus w. wiget Reati tributari, autoriciclaggio e nuovi reati di falso e frode connessi alla Voluntary Disclosure Milano, 13 Febbraio 2017 Sala Meili, Centro Svizzero di Via Palestro 2 1 Parte

Dettagli

PARTE PRIMA I PRINCIPI DEL DIRITTO PENALE E PENAL - TRIBUTARI. Capitolo I : I principi generali del diritto penale. 1.

PARTE PRIMA I PRINCIPI DEL DIRITTO PENALE E PENAL - TRIBUTARI. Capitolo I : I principi generali del diritto penale. 1. PARTE PRIMA I PRINCIPI DEL DIRITTO PENALE E PENAL - TRIBUTARI Capitolo I : I principi generali del diritto penale 1. Introduzione 9 2. Principio di legalità 9 3. Principio dell irretroattività della legge

Dettagli

LA SEGNALAZIONE DI OPERAZIONI SOSPETTE AI FINI ANTIRICICLAGGIO. 12 Febbraio 2018

LA SEGNALAZIONE DI OPERAZIONI SOSPETTE AI FINI ANTIRICICLAGGIO. 12 Febbraio 2018 LA SEGNALAZIONE DI OPERAZIONI SOSPETTE AI FINI ANTIRICICLAGGIO 12 Febbraio 2018 L OBBLIGO DI SEGNALAZIONE OBBLIGO DI SEGNALAZIONE SI SA SI SOSPETTA SI HANNO MOTIVI RAGIONEVOLI PER SOSPETTARE che siano

Dettagli

La responsabilità dei componenti dell O.d.V. (art. 6, D.Lgs. 231/2001)

La responsabilità dei componenti dell O.d.V. (art. 6, D.Lgs. 231/2001) La responsabilità dei componenti dell O.d.V. (art. 6, D.Lgs. 231/2001) IN RELAZIONE AGLI OBBLIGHI DI CONTROLLO E INFORMAZIONE ANTIRICICLAGGIO ARTT. 52 E 55 D.LGS. 231/2007 1 Le fattispecie penali in questione

Dettagli

LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO UN BREVE ESAME AD USO E CONSUMO DEL BANCARIO

LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO UN BREVE ESAME AD USO E CONSUMO DEL BANCARIO LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO UN BREVE ESAME AD USO E CONSUMO DEL BANCARIO Il riciclaggio è il reimpiego dei profitti, derivanti da attività delittuose, in attività lecite di carattere commerciale e finanziario,

Dettagli

La valutazione del rischio: antiriciclaggio, anticorruzione e codice penale delle società

La valutazione del rischio: antiriciclaggio, anticorruzione e codice penale delle società La valutazione del rischio: antiriciclaggio, anticorruzione e codice penale delle società Ricerca e innovazione a supporto di professionisti, imprese, banche e pubblica amministrazione Milano, 23 Novembre

Dettagli

GUIDA AI REATI TRIBUTARI

GUIDA AI REATI TRIBUTARI GUIDA AI REATI TRIBUTARI a cura Danilo Sciuto Premessa Il 15 aprile 2000 è entrato in vigore il D.Lgs 74/2000, di riforma dei reati tributari relativo all Iva e alle imposte sui redditi, che ha sostituito

Dettagli

IL PROGRAMMA MODULO I - I PRINCIPI GENERALI DEL DIRITTO PENALE DELL IMPRESA 1 2 febbraio

IL PROGRAMMA MODULO I - I PRINCIPI GENERALI DEL DIRITTO PENALE DELL IMPRESA 1 2 febbraio IL PROGRAMMA 2018 MODULO I - I PRINCIPI GENERALI DEL DIRITTO PENALE DELL IMPRESA 1 2 febbraio 2018-14.30-18.30 Il diritto penale dell impresa nell evoluzione legislativa e giurisprudenziale: le norme e

Dettagli

NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO ADEMPIMENTI PER I PROFESSIONISTI

NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO ADEMPIMENTI PER I PROFESSIONISTI Torino, 27 Novembre 2013 NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO ADEMPIMENTI PER I PROFESSIONISTI NOZIONE DI RICICLAGGIO DESTINATARI DEGLI ADEMPIMENTI PROPOSTA DI IV DIRETTIVA Dott.sa LUCIA STAROLA EVOLUZIONE NORMATIVA

Dettagli

SOMMARIO. INTRODUZIONE pag. 11 PARTE II. PRINCIPI GENERALI pag. 21

SOMMARIO. INTRODUZIONE pag. 11 PARTE II. PRINCIPI GENERALI pag. 21 SOMMARIO INTRODUZIONE pag. 11 PARTE I PRINCIPI GENERALI pag. 21 CAPITOLO 1 LA RIFORMA DEL D.LGS. N. 74/2000 pag. 23 1. La tecnica legislativa: le norme definitorie. Premessa pag. 23 2. La fattura e gli

Dettagli

INDICE SOMMARIO CAPITOLO PRIMO. I DELITTI DI CONCUSSIONE E CORRUZIONE di Lorena Ciarniello

INDICE SOMMARIO CAPITOLO PRIMO. I DELITTI DI CONCUSSIONE E CORRUZIONE di Lorena Ciarniello INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE di Armando Macrillò... 1 CAPITOLO PRIMO I DELITTI DI CONCUSSIONE E CORRUZIONE di Lorena Ciarniello 1. Concussione: soggetto attivo e passivo... 7 1.1. (Segue): elemento soggettivo

Dettagli

IL SISTEMA SANZIONATORIO

IL SISTEMA SANZIONATORIO IL SISTEMA SANZIONATORIO Fattispecie che danno luogo all applicazione di sanzioni. Il decreto elenca tutte le ipotesi di reato in relazione alle quali sono previste sanzioni amministrative per gli enti

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Presentazione alla seconda edizione... pag. XI CAPITOLO I SOGGETTI PENALMENTE RESPONSABILI NELL AMBITO DELL IMPRESA

INDICE SOMMARIO. Presentazione alla seconda edizione... pag. XI CAPITOLO I SOGGETTI PENALMENTE RESPONSABILI NELL AMBITO DELL IMPRESA INDICE SOMMARIO Presentazione alla seconda edizione... pag. XI CAPITOLO I SOGGETTI PENALMENTE RESPONSABILI NELL AMBITO DELL IMPRESA 1.1. L individuazione dei soggetti responsabili per reati commessi nell

Dettagli

Studio Campasso Associati Corso Marconi 38, Torino Telefono Fax

Studio Campasso Associati Corso Marconi 38, Torino Telefono Fax Studio Campasso Associati Corso Marconi 38, 10125 Torino Telefono 0116698083 Fax 0116698132 e-mail info@studiocampasso.it www.studiocampasso.it Informativa n. 34 del 22 settembre 2011 La manovra di Ferragosto

Dettagli

Presupposti e limiti di applicabilità delle cause di esclusione della punibilità alle condotte oggetto di collaborazione volontaria

Presupposti e limiti di applicabilità delle cause di esclusione della punibilità alle condotte oggetto di collaborazione volontaria Presupposti e limiti di applicabilità delle cause di esclusione della punibilità alle condotte oggetto di collaborazione volontaria AMBITO TEMPORALE DI APPLICAZIONE DELLA PROCEDURA: 1. la violazione deve

Dettagli

ECOSAVONA SRL PARTE SPECIALE 4. Reati di riciclaggio, ricettazione e impiego di beni o utilità di provenienza illecita, nonché autoriciclaggio

ECOSAVONA SRL PARTE SPECIALE 4. Reati di riciclaggio, ricettazione e impiego di beni o utilità di provenienza illecita, nonché autoriciclaggio ECOSAVONA SRL PARTE SPECIALE 4 Reati di riciclaggio, ricettazione e impiego di beni o utilità di provenienza illecita, nonché autoriciclaggio 1 CAPITOLO 1. Funzione della PARTE SPECIALE 4 Il legislatore

Dettagli

Introduzione sulla normativa antiriciclaggio e sui destinatari della norma. I reati presupposti in generale e i delitti tributari.

Introduzione sulla normativa antiriciclaggio e sui destinatari della norma. I reati presupposti in generale e i delitti tributari. S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO La legge antiriciclaggio per i Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili Introduzione sulla normativa antiriciclaggio e sui destinatari della norma. I reati

Dettagli

La legge antiriciclaggio per i Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili

La legge antiriciclaggio per i Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE La legge antiriciclaggio per i Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili L evoluzione nel tempo della normativa di repressione e di contrasto al riciclaggio ed al finanziamento

Dettagli

DIRITTO PENALE VATICANO E AUTORICICLAGGIO

DIRITTO PENALE VATICANO E AUTORICICLAGGIO DIRITTO PENALE VATICANO IL REATO DI RICICLAGGIO E AUTORICICLAGGIO Riciclaggio: complesso di operazioni volte a riutilizzare e reinvestire i proventi economici di attività illecite -inquinamento dei mercati

Dettagli

D. Lgs 231/2001 e 231/2007

D. Lgs 231/2001 e 231/2007 S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Convegno beni rifugio un ponte oltre la crisi D. Lgs 231/2001 e 231/2007 Avv. Yuri Nadelreich 29 Novembre 2012 - Auditorium di Milano S.A.F. SCUOLA DI ALTA

Dettagli

La legge antiriciclaggio per collaboratori ed i dipendenti dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili

La legge antiriciclaggio per collaboratori ed i dipendenti dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO La legge antiriciclaggio per collaboratori ed i dipendenti dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili Inquadramento normativo sul riciclaggio, sull autoriciclaggio

Dettagli

Presentazione alla terza edizione... pag. XIII. Capitolo I

Presentazione alla terza edizione... pag. XIII. Capitolo I Indice sommario Presentazione alla terza edizione... pag. XIII Capitolo I SOGGETTI PENALMENTE RESPONSABILI NELL AMBITO DELL IMPRESA 1.1. L individuazione dei soggetti responsabili per reati commessi nell

Dettagli

Lezione 1: Riferimenti normativi

Lezione 1: Riferimenti normativi Lezione 1: Riferimenti normativi Indice Definizione di Antiriciclaggio... 3 Una normativa ad hoc per prevenire... 3 Principali fonti normative... 4 Esempi di attività delittuose... 5 L antiriciclaggio

Dettagli

OGGETTO: La manovra di Ferragosto (D.L. 13/8/2011 n. 138 convertito nella L. 14/9/2011 n. 148) - Novità in materia di reati tributari

OGGETTO: La manovra di Ferragosto (D.L. 13/8/2011 n. 138 convertito nella L. 14/9/2011 n. 148) - Novità in materia di reati tributari Dott. Carlo Agosta Dott. Enrico Pogolotti Dott. Davide Mancardo Dott.ssa Stefania Neirotti Torino, lì 3 ottobre 2011 Circolare n. 19/2011 OGGETTO: La manovra di Ferragosto (D.L. 13/8/2011 n. 138 convertito

Dettagli

Novità e profili di criticità

Novità e profili di criticità To rin o, 1 6 Aprile 2 0 1 2 NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO E PROFESSIONISTI Novità e profili di criticità I DESTINATARI DELLA NORMATIVA GLI OBBLIGHI DEGLI ORGANI DI CONTROLLO SOCIETARI Dott.sa LUCIA STAROLA

Dettagli

Penale: omesso versamento IVA ed indebita compensazione

Penale: omesso versamento IVA ed indebita compensazione Penale: omesso versamento IVA ed indebita compensazione di Vincenzo D'Andò Pubblicato il 30 settembre 2007 La violazione penale per l ipotesi del mancato versamento dell IVA non si applica nel caso dell

Dettagli

Reati tributari e sanzioni: breve vademecum

Reati tributari e sanzioni: breve vademecum Reati tributari e sanzioni: breve vademecum Data Articolo: 06 Marzo 2018 Autore Articolo: Giuliano Marin Quali sono gli illeciti a cui il contribuente o il fiscalista può andare incontro nei rapporti con

Dettagli

Michele Pisani. Responsabile Servizio Antiriciclaggio BPER Banca. Modena, 3 maggio 2018

Michele Pisani. Responsabile Servizio Antiriciclaggio BPER Banca. Modena, 3 maggio 2018 l rapporto tra reati fiscali ed i reati di riciclaggio ed autoriciclaggio: profili di responsabilità e pericolo di concorso nel reato da parte del professionista Modena, 3 maggio 2018 Michele Pisani Responsabile

Dettagli

Parte Speciale G : I reati transnazionali e di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita

Parte Speciale G : I reati transnazionali e di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita Parte Speciale G : I reati transnazionali e di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AGGIORNATA DA EMAK s.p.a.

Dettagli

INDICE - SOMMARIO CAPITOLO I SOGGETTI PENALMENTE RESPONSABILI NELL AMBITO DELL IMPRESA

INDICE - SOMMARIO CAPITOLO I SOGGETTI PENALMENTE RESPONSABILI NELL AMBITO DELL IMPRESA Presentazione............................................. pag. XI CAPITOLO I SOGGETTI PENALMENTE RESPONSABILI NELL AMBITO DELL IMPRESA 1.1. L individuazione dei soggetti responsabili per reati commessi

Dettagli

Finalità Aspetti teorico pratici

Finalità Aspetti teorico pratici ANTIRICICLAGGIO D.Lgs. n. 231/2007 Finalità Aspetti teorico pratici GLI OBBLIGHI A CARICO DEI PROFESSIONISTI Dott.sa LUCIA STAROLA Presidente Commissione Antiriciclaggio CNDCEC 1 Aosta, 20 settembre 2010

Dettagli

ARTT. 2, 3, 4 e 5 D. LGS. 74/2000 DICHIARAZIONE FRAUDOLENTA, DICHIARAZIONE INFEDELE, OMESSA DICHIARAZIONE. di Marco Valenti

ARTT. 2, 3, 4 e 5 D. LGS. 74/2000 DICHIARAZIONE FRAUDOLENTA, DICHIARAZIONE INFEDELE, OMESSA DICHIARAZIONE. di Marco Valenti ARTT. 2, 3, 4 e 5 D. LGS. 74/2000 DICHIARAZIONE FRAUDOLENTA, DICHIARAZIONE INFEDELE, OMESSA DICHIARAZIONE di Marco Valenti ART. 2 - DICHIARAZIONE FRAUDOLENTA MEDIANTE UTILIZZO di FATTURE O ALTRI DOCUMENTI

Dettagli

Indice. di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti...» 63. artifici...» 97. CAPITOLO PRIMO - La riforma del D.Lgs. n. 74/

Indice. di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti...» 63. artifici...» 97. CAPITOLO PRIMO - La riforma del D.Lgs. n. 74/ Indice Introduzione................................................... p. 11 CAPITOLO PRIMO - La riforma del D.Lgs. n. 74/2000.............» 19 1.1. La tecnica legislativa e le norme definitorie. Premessa..............»

Dettagli

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 Approvato con delibera del CDA di Quadrifoglio in data 21 maggio 2009. La Parte speciale del MOG con

Dettagli

NOI DIFENDIAMO I VOSTRI DIRITTI

NOI DIFENDIAMO I VOSTRI DIRITTI NOI DIFENDIAMO I VOSTRI DIRITTI ANTIRICICLAGGIO Decreto legislativo, 25/05/2017 n 90, G.U. 19/06/2017 Il decreto, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 24 maggio, riscrive integralmente, fra gli

Dettagli

SE.GI. S.p.a. 1.La tipologia dei reati previsti dagli artt. 648, 648 bis e 648 ter del codice penale(art. 25 octiesdel D.Lgs. n.

SE.GI. S.p.a. 1.La tipologia dei reati previsti dagli artt. 648, 648 bis e 648 ter del codice penale(art. 25 octiesdel D.Lgs. n. ALLEGATO HCORRELAZIONE AREE A RISCHIO-PROCEDURE, APPLICAZIONE DEL MODELLO CON RIGUARDO AI REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZA ILLECITA (ARTT. 648, 648

Dettagli

REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZA ILLECITA, NONCHE AUTORICICLAGGIO

REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZA ILLECITA, NONCHE AUTORICICLAGGIO ALLEGATO 5 REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZA ILLECITA, NONCHE AUTORICICLAGGIO 1) Ricettazione Art. 648 c.p. Ricettazione Fuori dei casi di concorso nel

Dettagli

Protocollo di comportamento n. 06. Prevenzione dei reati di cui all art octies del D.Lgs. 231/01

Protocollo di comportamento n. 06. Prevenzione dei reati di cui all art octies del D.Lgs. 231/01 Protocollo di comportamento n. Prevenzione dei reati di cui all art. 25 - octies del D.Lgs. 231/01 RICETTAZIONE, RICICLAGGIO, AUTORICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI RIFERIMENTI NORMATIVI

Dettagli

LA NUOVA DISCIPLINA ANTIRICICLAGGIO. Alla luce del decreto di recepimento della IV Direttiva comunitaria

LA NUOVA DISCIPLINA ANTIRICICLAGGIO. Alla luce del decreto di recepimento della IV Direttiva comunitaria LA NUOVA DISCIPLINA ANTIRICICLAGGIO Alla luce del decreto di recepimento della IV Direttiva comunitaria ODCEC VERONA Commissione Antiriciclaggio 7 Novembre 2017 Legge 5 luglio 1997 n. 197 Decreto legislativo

Dettagli

Segnalazioni di operazioni sospette

Segnalazioni di operazioni sospette Segnalazioni di operazioni sospette Legislazione Art 35 D.Lgs. n. 231/2007 Art. 37 D.Lgs. N. 231/2007 Indicatori di anomali per i professionisti - D.M. 16.04.2010 Sistema di raccolta e gestione delle informazioni

Dettagli

Gli obblighi di segnalazione delle operazioni sospette. Gli indicatori di anomalia e gli schemi di comportamento anomalo.

Gli obblighi di segnalazione delle operazioni sospette. Gli indicatori di anomalia e gli schemi di comportamento anomalo. S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO La legge antiriciclaggio e i controlli della guardia di finanza negli studi professionali. Gli obblighi di segnalazione delle operazioni sospette. Gli indicatori

Dettagli

CAPITOLO 1 IL RICICLAGGIO

CAPITOLO 1 IL RICICLAGGIO CAPITOLO 1 IL RICICLAGGIO E il reato previsto dall art 648 bis c.p., primo capoverso Fuori dai casi di concorso del reato, chiunque sostituisce o trasferisce denaro, beni o altre utilità provenienti da

Dettagli

E autoriciclaggio se il reato presupposto è commesso prima dell'entrata in vigore del nuovo art. 648ter1 c.p.?

E autoriciclaggio se il reato presupposto è commesso prima dell'entrata in vigore del nuovo art. 648ter1 c.p.? E autoriciclaggio se il reato presupposto è commesso prima dell'entrata in vigore del nuovo art. 648ter1 c.p.? Autore: Graziotto Fulvio In: Diritto penale Per la Cassazione, se la legge prevedeva già la

Dettagli

SOMMARIO. Premessa... XV PARTE PRIMA LEZIONI E SENTENZE DI DIRITTO PENALE PARTE GENERALE. LEZIONE P1 Lex mitior e resistenza del giudicato

SOMMARIO. Premessa... XV PARTE PRIMA LEZIONI E SENTENZE DI DIRITTO PENALE PARTE GENERALE. LEZIONE P1 Lex mitior e resistenza del giudicato SOMMARIO Premessa... XV PARTE PRIMA LEZIONI E SENTENZE DI DIRITTO PENALE PARTE GENERALE LEZIONE P1 Lex mitior e resistenza del giudicato 1. La retroattività delle legge favorevole... 3 1.1. I principi

Dettagli

Le nuove regole in materia di antiriciclaggio

Le nuove regole in materia di antiriciclaggio Le nuove regole in materia di antiriciclaggio di Paolo Giovannetti Pubblicato il 18 aprile 2008 Il reato di riciclaggio è stato introdotto nel codice penale, per la prima volta nel 1978. In origine, tale

Dettagli

Evasione fiscale: quando è da codice penale

Evasione fiscale: quando è da codice penale Evasione fiscale: quando è da codice penale Autore : Sabina Coppola Data: 20/06/2018 A causa della crisi economica, sono diminuiti i casi in cui l evasione fiscale è penalmente rilevante e, quindi, punita

Dettagli

Voluntary disclosure e diritto penale, tra soluzioni innovative e questioni irrisolte. Alessandro Gentiloni Silveri Avvocato in Roma

Voluntary disclosure e diritto penale, tra soluzioni innovative e questioni irrisolte. Alessandro Gentiloni Silveri Avvocato in Roma Voluntary disclosure e diritto penale, tra soluzioni innovative e questioni irrisolte Alessandro Gentiloni Silveri Avvocato in Roma 25 giugno 2015 L effetto penale della positiva conclusione della procedura

Dettagli

Circolare N. 71 del 13 Maggio 2015

Circolare N. 71 del 13 Maggio 2015 Circolare N. 71 del 13 Maggio 2015 I reati fiscali tenui potrebbero essere non punibili Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che con l approvazione del D.Lgs. n. 28 del 16.03.2015 sono

Dettagli

3. REATI TRIBUTARI. Il D.lgs. 10 marzo 2000, n. 74 ha riformato la disciplina dei reati tributari (precedentemente prevista dal d.l.

3. REATI TRIBUTARI. Il D.lgs. 10 marzo 2000, n. 74 ha riformato la disciplina dei reati tributari (precedentemente prevista dal d.l. 3. REATI TRIBUTARI. Il D.lgs. 10 marzo 2000, n. 74 ha riformato la disciplina dei reati tributari (precedentemente prevista dal d.l. 429/82 convertito nella l. 516/82), prevedendo un numero ristretto di

Dettagli

La nuova fattispecie di Autoriciclaggio (art. 648-ter.1. c.p.). Ovvero: la sistematica del bastone e della carota.

La nuova fattispecie di Autoriciclaggio (art. 648-ter.1. c.p.). Ovvero: la sistematica del bastone e della carota. La nuova fattispecie di Autoriciclaggio (art. 648-ter.1. c.p.). Ovvero: la sistematica del bastone e della carota. L'introduzione di una nuova fattispecie di reato accanto al Riciclaggio (art. 648 bis

Dettagli

Operazioni effettuate per contanti, costituzione di trust in alcuni e determinati stati extra UE e strutture di gruppo artificiosamente complesse.

Operazioni effettuate per contanti, costituzione di trust in alcuni e determinati stati extra UE e strutture di gruppo artificiosamente complesse. Antiriclaggio: determinazione degli Indicatori di Anomalia Decreto Ministero Giustizia 16.04.2010 (Manuela Rinaldi) Operazioni effettuate per contanti, costituzione di trust in alcuni e determinati stati

Dettagli

Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze

Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze N. 46 26.06.2014 Dichiarazione fraudolenta con le schede-carburante Le schede-carburante sono equiparabili alle fatture Categoria: Contenzioso

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Presentazione... Pag.

INDICE SOMMARIO. Presentazione... Pag. INDICE SOMMARIO Presentazione.............................................. Pag. IX CAPITOLO I SISTEMA PENAL-TRIBUTARIO E PRINCIPI COSTITUZIONALI 1. Premessa: il diritto penal-tributario, tra «particolarismo»

Dettagli

INDICE-SOMMARIO. capitolo primo L USURA (ARTT. 644 E 644 TER)

INDICE-SOMMARIO. capitolo primo L USURA (ARTT. 644 E 644 TER) INDICE-SOMMARIO Presentazione... pag. XV Indice delle abbreviazioni...» XIX capitolo primo L USURA (ARTT. 644 E 644 TER) 1. La norma e i precedenti storici... pag. 2 2. L usura come fenomeno economico

Dettagli

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 PARTE SPECIALE Ultimo aggiornamento - Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 03/10/2018

Dettagli

Revisione del sistema sanzionatorio penale tributario

Revisione del sistema sanzionatorio penale tributario Revisione del sistema sanzionatorio penale tributario Artt. 1-14, d.lgs. 24 settembre 2015, n. 158 Revisione del sistema sanzionatorio, in attuazione dell art. 8, comma 1, l. 11 marzo 2014, n. 23 di Leda

Dettagli

I DELITTI CONCERNENTI LE DICHIARAZIONI

I DELITTI CONCERNENTI LE DICHIARAZIONI INDICE Gli Autori XI INTRODUZIONE di Alessio Scarcella XIII Sezione Prima I DELITTI CONCERNENTI LE DICHIARAZIONI ELUSIONE FISCALE ED ABUSO DEL DIRITTO NELL EVOLUZIONE NORMATIVA, DOTTRINALE E GIURISPRUDENZIALE

Dettagli

REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ALLEGATO 2 REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 1) CORRUZIONE La corruzione consiste in un accordo tra un privato ed un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio mediante il quale il

Dettagli

Programma lavoro e questioni

Programma lavoro e questioni Programma lavoro e questioni Punto 1. (rif. Scheda 1) a) La definizione del reato tributario b) Il bene giuridico tutelato c) Il soggetto passivo dei reati tributari d) Il soggetto attivo dei reati tributari

Dettagli

i reati contro la pubblica amministrazione

i reati contro la pubblica amministrazione i reati contro la pubblica amministrazione intro I reati contro la Pubblica Amministrazione, di cui all art. 24 del D. Lgs. 231/2001, richiamano vari reati previsti dal Codice Penale nei titoli relativi

Dettagli

ANTIRICICLAGGIO Roma 16/11/2016

ANTIRICICLAGGIO Roma 16/11/2016 ANTIRICICLAGGIO Roma 16/11/2016 ANTIRICICLAGGIO: GLI ADEMPIMENTI Le regole - 16/11/2016 La pratica - 29/11/2016 ANTIRICICLAGGIO: LE REGOLE Decorrenze degli obblighi Registri da utilizzare e l archivio

Dettagli

TESTO UNIFICATO ADOTTATO DALLA COMMISSIONE PER I DISEGNI DI LEGGE N. 19, 657, 711, 846, 847, 851, 868

TESTO UNIFICATO ADOTTATO DALLA COMMISSIONE PER I DISEGNI DI LEGGE N. 19, 657, 711, 846, 847, 851, 868 TESTO UNIFICATO ADOTTATO DALLA COMMISSIONE PER I DISEGNI DI LEGGE N. 19, 657, 711, 846, 847, 851, 868 NT La Commissione Disposizioni in materia di corruzione, riciclaggio e falso in bilancio CAPO I DISPOSIZIONI

Dettagli

MARIA TERESA TRAPASSO LA PUNIBILITÀ DELLE CONDOTTE AUTORICICLATORIE

MARIA TERESA TRAPASSO LA PUNIBILITÀ DELLE CONDOTTE AUTORICICLATORIE MARIA TERESA TRAPASSO LA PUNIBILITÀ DELLE CONDOTTE AUTORICICLATORIE JOVENE EDITORE NAPOLI 2017 INDICE Premessa... p. XXI CAPITOLO PRIMO IL NUOVO REATO DI «AUTORICICLAGGIO»: FISIONOMIA E PROFILI PROBLEMATICI

Dettagli

Prefazione alla quarta edizione Prefazione alla terza edizione Prefazione alla seconda edizione Prefazione

Prefazione alla quarta edizione Prefazione alla terza edizione Prefazione alla seconda edizione Prefazione IX XI XV XIX Prefazione alla quarta edizione Prefazione alla terza edizione Prefazione alla seconda edizione Prefazione PARTE I LA PARTE GENERALE DEL DIRITTO PENALE DELL IMPRESA 1 Capitolo 1 Problemi attuali

Dettagli

Retroattive le nuove soglie per i reati tributari anche per i giudizi in corso

Retroattive le nuove soglie per i reati tributari anche per i giudizi in corso Retroattive le nuove soglie per i reati tributari anche per i giudizi in corso Autore: Graziotto Fulvio In: Diritto tributario Il D. Lgs. n. 158/2015 ha modificato le soglie di punibilità per i reati tributari

Dettagli

CONCESSIONI AUTOSTRADALI LOMBARDE S.p.A.

CONCESSIONI AUTOSTRADALI LOMBARDE S.p.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO CONCESSIONI AUTOSTRADALI LOMBARDE S.p.A. PARTE SPECIALE N Falsi Nummari ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 Controllo (ex D. Lgs. 231/01)

Dettagli

SE.RI.MI. SRL SERVIZI RIUNITI MIRA

SE.RI.MI. SRL SERVIZI RIUNITI MIRA SE.RI.MI. SRL SERVIZI RIUNITI MIRA MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO PARTE SPECIALE C Reati in materia di ricettazione, E M I S S I O N E E M O D I F I C H E rev. data Descrizione Approvato

Dettagli

Indice. Capitolo 1 Principi generali

Indice. Capitolo 1 Principi generali Indice Capitolo 1 Principi generali 1. L evoluzione del sistema sanzionatorio penal-tributario 1 2. Definizioni 15 3. I soggetti penalmente responsabili 18 4. Le dichiarazioni rilevanti 26 5. Le soglie

Dettagli

Il riciclaggio consiste nel rimettere in circolazione nell economia legale denaro derivante da attivita illecita

Il riciclaggio consiste nel rimettere in circolazione nell economia legale denaro derivante da attivita illecita Il riciclaggio consiste nel rimettere in circolazione nell economia legale denaro derivante da attivita illecita L autore del reato non deve aver concorso nel reato presupposto, cioe deve esserci diversita

Dettagli

AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI SUCCESSIVI ALLA APPROVAZIONE DA PARTE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI SUCCESSIVI ALLA APPROVAZIONE DA PARTE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI SUCCESSIVI ALLA APPROVAZIONE DA PARTE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA 2 CONTENUTI 1. Dlgs 39/2014 del 4 marzo 2014 2. Legge 186/2014 del 15 dicembre 2014 3 1. Dlgs 39/2014 del 4

Dettagli

La responsabilità dei sindaci: profili penali. Mario Garavoglia Stefania Gianoncelli

La responsabilità dei sindaci: profili penali. Mario Garavoglia Stefania Gianoncelli La responsabilità dei sindaci: profili penali Mario Garavoglia Stefania Gianoncelli CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE Rimedi posti a presidio del corretto adempimento dei doveri del collegio sindacale : Responsabilità

Dettagli

Capitolo 1 Evoluzione storica del diritto penale tributario

Capitolo 1 Evoluzione storica del diritto penale tributario Sommario Capitolo 1 Evoluzione storica del diritto penale tributario 1 1. La genesi del diritto penale tributario 9 2. La prima svolta in materia di reato tributario: la l. 516/1982 13 3. La seconda svolta

Dettagli

INDICE I. STRUTTURA DEI DELITTI DI BANCAROTTA II. LA BANCAROTTA FRAUDOLENTA PATRIMONIALE III. LA BANCAROTTA FRAUDOLENTA DOCUMENTALE

INDICE I. STRUTTURA DEI DELITTI DI BANCAROTTA II. LA BANCAROTTA FRAUDOLENTA PATRIMONIALE III. LA BANCAROTTA FRAUDOLENTA DOCUMENTALE Elenco delle principali abbreviazioni................................ XI I. STRUTTURA DEI DELITTI DI BANCAROTTA 1. Bene giuridico........................................ 1 2. Soggetti attivi........................................

Dettagli

In arrivo le nuove soglie di punibilità penale in ambito tributario

In arrivo le nuove soglie di punibilità penale in ambito tributario In arrivo le nuove soglie di punibilità penale in ambito tributario Data Articolo: 05 Ottobre 2015 Autore Articolo: Nicolò Cipriani In dirittura d arrivo l approvazione definitiva del decreto legislativo

Dettagli

La nuova edizione dello scudo fiscale: le opportunità per le persone fisiche e gli adempimenti degli intermediari. Aspetti sanzionatori e penali

La nuova edizione dello scudo fiscale: le opportunità per le persone fisiche e gli adempimenti degli intermediari. Aspetti sanzionatori e penali La nuova edizione dello scudo fiscale: le opportunità per le persone fisiche e gli adempimenti degli intermediari Giovedì 10 settembre 2009 Aspetti sanzionatori e penali Avv. Angela Monti Studio legale

Dettagli

DIRETTIVA PIF Tutela degli interessi finanziari UE. Le novità per il 2019

DIRETTIVA PIF Tutela degli interessi finanziari UE. Le novità per il 2019 DIRETTIVA PIF Tutela degli interessi finanziari UE Le novità per il 2019 Bernardo Maronero Agenzia delle Entrate Direzione Regionale del Piemonte Ufficio Consulenza Politecnico di Torino, 23 novembre 2018

Dettagli

VOLUNTARY DISCLOSURE: LUCI ED OMBRE DELLA NUONA NORMATIVA PROFILI PENALI

VOLUNTARY DISCLOSURE: LUCI ED OMBRE DELLA NUONA NORMATIVA PROFILI PENALI VOLUNTARY DISCLOSURE: LUCI ED OMBRE DELLA NUONA NORMATIVA PROFILI PENALI avv. Massimo Dinoia Milano, 12 dicembre 2014 UN LEGISLATORE FRETTOLOSO Art. 1 comma 5: le cause di esclusione della punibilità e

Dettagli

COMUNICAZIONI UIF DEL Operatività connessa con le frodi fiscali internazionali e con le frodi nelle fatturazioni

COMUNICAZIONI UIF DEL Operatività connessa con le frodi fiscali internazionali e con le frodi nelle fatturazioni Commissione Antiriciclaggio COMUNICAZIONI UIF DEL 23.4.2012 Operatività connessa con le frodi fiscali internazionali e con le frodi nelle fatturazioni Schema di anomalia relativo al rischio di frode all

Dettagli

i termini di adesione alla procedura

i termini di adesione alla procedura Dott. Mario Conte Ragioniere Commercialista Dott. Dario Cervi Ragioniere Commercialista Dott. Giovanni Orso Rag. Pierluigi Martin Consulente aziendale Dott.ssa Arianna Bazzacco Dott.ssa Sofia Bertolo Approfondimento

Dettagli

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO. ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO. ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 Approvato con delibera del CDA di Quadrifoglio in data 21 maggio 2009. La Sezione del MOG con delibera

Dettagli

INDICE SOMMARIO PARTE PRIMA REATI CONTRO LA PERSONA CAPITOLO PRIMO I REATI DI OMICIDIO

INDICE SOMMARIO PARTE PRIMA REATI CONTRO LA PERSONA CAPITOLO PRIMO I REATI DI OMICIDIO PARTE PRIMA REATI CONTRO LA PERSONA CAPITOLO PRIMO I REATI DI OMICIDIO 1. Rapporti tra omicidio doloso e strage..................... Pag. 3 2. L omicidio doloso: la prova del dolo......................»

Dettagli

Le segnalazioni di situazioni anomale al professionista e le sanzioni

Le segnalazioni di situazioni anomale al professionista e le sanzioni S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO La Legge antiriciclaggio per i collaboratori e i dipendenti dei dottori commercialisti e degli esperti contabili Le segnalazioni di situazioni anomale al

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N Modifiche alla disciplina in materia di autoriciclaggio

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N Modifiche alla disciplina in materia di autoriciclaggio Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 1956 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori BUCCARELLA, CAPPELLETTI e PUGLIA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 10 GIUGNO 2015 Modifiche alla disciplina in materia

Dettagli