La legge antiriciclaggio per i professionisti alla luce delle recenti modifiche

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1 S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE La legge antiriciclaggio per i professionisti alla luce delle recenti modifiche I reati presupposto al riciclaggio e le segnalazioni di operazioni sospette, anche in relazione allo scudo fiscale. Relatore: Antonio Fortarezza Dottore Commercialista Commissione Antiriciclaggio ODCEC Milano Convegno 18 novembre Milano Fondazione Ambrosianeum Via delle Ore, 3

2 Sommario: 1) 2) 3) 4) 5) 6) Principi di carattere generale del diritto penale Inquadramento generale sui reati presupposto I reati tributari quali reati presupposto Scudo fiscale e copertura penale Le segnalazioni di operazioni sospette Le segnalazioni di operazioni sospette e lo scudo fiscale 2

3 1) Principi generali del diritto penale PRINCIPIO DI IGNORANZA Nessuno può invocare a propria scusa l ignoranza della norma penale. REATO Condotta umana contraria a norme imperative di legge. 3

4 1) Principi generali del diritto penale I reati I reati si distinguono in DELITTI e CONTRAVVENZIONI I DELITTI sono puniti con l ergastolo, la reclusione (pena detentiva da 15 giorni a 30 anni) e la multa; Le CONTRAVVENZIONI sono quei reati puniti con l arresto (pena detentiva da 5 giorni a 3 anni) e l ammenda. 4

5 1) Principi generali del diritto penale Configurazione del reato Come si configura un reato: Affinchè si configuri un reato è necessaria la coesistenza di due elementi: Quello oggettivo (che è il fatto) Quello soggettivo (che è il dolo) (Il dolo è una condotta che presuppone un comportamento intenzionale) Il dolo si distingue in: -Dolo specifico -Dolo generico -Dolo eventuale Esempio: In denaro è stato ripulito (elemento oggettivo) Consapevolezza della provenienza illecita del denaro (elemento soggettivo) 5

6 1) Principi generali del diritto penale Elemento soggettivo: il dolo DOLO SPECIFICO: Si configura quando l agente ha agito per una determinata finalità la cui concreta realizzazione non è necessaria per integrare il reato essendo sufficiente che essa sia strettamente perseguita (la rapina presuppone il conseguimento di un profitto che è il denaro, ma se il rapinatore non trova il denaro il reato di rapina si commette ugualmente). DOLO GENERICO: Si configura quando è compiuto il fatto descritto dalla norma incriminatrice senza indagare sul fine perseguito dall agente (per l omesso versamento Iva l elemento soggettivo si concretizza per il solo fatto di non aver versato l Iva indipendentemente dai motivi) DOLO EVENTUALE: Si configura quando l agente prevede come possibile il verificarsi di un evento che egli non vuole realizzare, ma pone comunque in atto la condotta accettando il rischio che esso si verifichi (durante una rapina il rapinatore non vuole uccidere, ma inciampa e parte un colpo). 6

7 1) Principi generali del diritto penale Quando si configura il reato? ATTENZIONE Per taluni illeciti, non è sufficiente la condotta contraria alla norma di legge, ma è altresì necessario verificare quando lo stesso viene integrato. Ad esempio, per la maggior parte dei reati tributari, è necessario esaminare attentamente la presenza o meno di talune soglie di punibilità, al di sotto delle quali, l illecito non potrà essere considerato reato e non avrà la relativa sanzione penale. 7

8 2) Inquadramento generale sui reati presupposto Definizione: Il reato presupposto è il delitto non colposo da cui provengono danaro, beni o altre utilità. Il presupposto del riciclaggio è il compimento preliminare di un delitto non colposo. Affinché esista il riciclaggio, deve necessariamente esistere ed essere compiuto anche un altro reato, il reato presupposto. 8

9 2) Inquadramento generale sui reati presupposto Reati presupposto del riciclaggio Nel nostro ordinamento giuridico i delitti non colposi che hanno carattere economico o finalità economiche sono circa 200. Nel nostro ordinamento li troviamo: Codice civile Codice penale Legge fallimentare Testo unico della finanza Reati tributari Testo unico bancario 9

10 2) Inquadramento generale sui reati presupposto Reati presupposto del riciclaggio I principali illeciti di natura economica o con finalità economica - false comunicazioni sociali in danno della società, dei soci e dei creditori (art c.c.) - indebita restituzione dei conferimenti ai soci (art c.c.) - indebita ripartizione dei beni sociali da parte dei liquidatori (art c.c.) - indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (art. 316 ter c.p.) - millantato credito (art. 346 c.p.) - frode nelle pubbliche forniture (art. 356 c.p.) - truffa (art. 640 c.p.) - insolvenza fraudolenta (art. 641 c.p.) - usura (art. 644 c.p.) - appropriazione indebita (art. 646 c.p.) 10

11 2) Inquadramento generale sui reati presupposto Reati presupposto del riciclaggio I principali illeciti di natura economica o con finalità economica - bancarotta fraudolenta (art. 216 L.F.) - bancarotta semplice (art. 217 L.F.) - ricorso abusivo al credito (art. 218 L.F.) - falso in prospetto (art. 173 D.lgs. n. 58/1998 TUF) - corruzione dei revisori (art. 174 ter TUF) - abuso di informazioni riservate, c.d. insider trading (art. 184 TUF) - manipolazione del mercato (art. 185 TUF) - mendacio e falso bancario (art. 137 D.lgs. N. 385/1993 TUB) 11

12 2) Inquadramento generale sui reati presupposto Alcuni esempi Appropriazione indebita del dipendente: Roberto, dipendente di una società, preleva dalle casse sociali la somma di euro , senza autorizzazione e senza giustificazione. Il denaro distratto da Roberto viene consegnato a Maria (casalinga e moglie di Roberto) che acquista dei titoli. Detti titoli vengono dati a garanzia per l erogazione di un finanziamento finalizzato all acquisto di un immobile. Il reato presupposto (al successivo riciclaggio) è l appropriazione indebita di somme dalle casse della società di cui Roberto è dipendente. Nel nostro caso noi potremmo trovarci di fronte sia Roberto, nella qualità di autore materiale dell appropriazione indebita, sia Maria nella sua qualità di ripulitrice del denaro sottratto. 12

13 2) Inquadramento generale sui reati presupposto Alcuni esempi Appropriazione indebita dell amministratore di società: Francesco, amministratore della società, distrae beni o altre utilità dalla cassa (al di fuori dei casi di fallimento). Il denaro distratto dall amministratore rimane nella sua disponibilità e viene utilizzato per l acquisto di una macchina a titolo personale. In questo caso, ci troviamo di fronte all ipotesi di autoriciclaggio, in quanto Francesco, che è l autore materiale del reato presupposto di appropriazione indebita, è lo stesso autore della condotta finalizzata a far disperdere le tracce del denaro. 13

14 2) Inquadramento generale sui reati presupposto Alcuni esempi Truffa ai danni dello Stato nell ottenimento di erogazioni pubbliche Giovanni, giovane informatico, mediante una associazione no profit, ha ricevuto dallo Stato la somma di euro ,00 per eventi di carattere culturale e formativo che in realtà non sono mai stati realizzati. Giovanni, l ideatore del raggiro ai danni dello Stato (reato presupposto), consegnava i denari a Camilla (giovanissima impiegata) che sottoscriveva l aumento per ,00 euro del capitale di una società immobiliare la X Srl in cui Giovanni era amministratore. Successivamente la X Srl mediante le somme incamerate provvedeva a versare l acconto per l acquisto di una unità immobiliare. 14

15 2) Inquadramento generale sui reati presupposto Alcuni esempi Infedeltà patrimoniale dell amministratore Filippo, amministratore della società Zeta Srl, stipula un contratto a condizioni particolarmente onerose per la società, ma a tutto vantaggio di Caronte, legato più o meno palesemente da una serie di interessi con Filippo. Lo scopo è quello di favorire il deflusso finanziario, apparentemente ineccepibile, a favore di Caronte o di sue società controllate, e naturalmente collegate con Filippo. 15

16 2) Inquadramento generale sui reati presupposto Alcuni esempi Sottrazione di fondi alla società e frode contabile Leonardo, credit manager della Teconi Spa, attraverso delle frodi contabili, effettua disposizioni di pagamento a favore della società estera OS Ltd a lui riconducibile. 16

17 2) Inquadramento generale sui reati presupposto Alcuni esempi Omesso versamento iva Francesca, amministratore della SD Srl, allo scopo di effettuare acquisti immobiliari personali, omette di versare nell anno 2007 l importo dell iva pari a euro , che defluiscono dalla società mediante alterazioni e frodi contabili. 17

18 2) Inquadramento generale sui reati presupposto Alcuni esempi Sottrazione al pagamento delle imposte Giovanni, allo scopo di evitare la riscossione coattiva per il pagamento delle imposte pari a euro , attraverso alienazioni simulate o il compimento di altri atti fraudolenti sui propri beni, cerca di rendere inefficace da parte dell amministrazione la procedura di riscossione. 18

19 3) I reati tributari quali reati presupposto Reati fiscali D.Lgs. 74/2000 Tra i delitti non colposi, che possono costituire i reati presupposto ai fini della disciplina antiriciclaggio, ci sono anche gli illeciti tributari La normativa in argomento, che disciplina i reati tributari, può essere suddivisa in due diverse figure delittuose: Delitti in materia di dichiarazioni fiscali Delitti in materia di documenti e pagamento di imposte Naturalmente per ognuno di essi, andrà puntualmente verificato, il momento consumativo del reato e la presenza di eventuali soglie di punibilità, il che presuppone che il mancato superamento di dette soglie non integra la punibilità a titolo di delitto e quindi non costituirebbe il reato presupposto ai fini della disciplina sull antiriciclaggio 19

20 3) I reati tributari quali reati presupposto Reati fiscali D.Lgs. 74/2000 Art. 2 - Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti che commette chi, al fine di evadere le imposte, utilizza fatture o altri documenti falsi ; la frode si realizza senza che si debba raggiungere una soglia minima; quindi anche la fattura falsa per Euro 100,00 integra la fattispecie del reato; il fatto si consuma nel momento della presentazione della dichiarazione annuale; Art. 3 - Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici che commette chi, al fine di evadere le imposte, mediante falsa rappresentazione nelle scritture contabili espone elementi attivi inferiori a quelli effettivi ovvero elementi passivi fittizi; questa frode si realizza solo se, congiuntamente, l imposta evasa -avendo riferimento a ciascuna imposta- è superiore a Euro ,53 e l ammontare complessivo degli elementi sottratti all imposizione è superiore al 5% dell ammontare degli elementi attivi indicati in dichiarazione o comunque superiore a Euro ,70); il fatto si consuma nel momento della presentazione della dichiarazione annuale; 20

21 3) I reati tributari quali reati presupposto Reati fiscali D.Lgs. 74/2000 Art. 4 - Dichiarazione infedele che commette chi, al fine di evadere le imposte, indica nella dichiarazione elementi attivi inferiori a quelli effettivi ovvero elementi passivi fittizi; questa frode si realizza solo se, congiuntamente, l imposta evasa -avendo riferimento a ciascuna imposta- è superiore a Euro ,38 e l ammontare complessivo degli elementi sottratti all imposizione è superiore al 10% dell ammontare degli elementi attivi indicati in dichiarazione o comunque superiore a Euro ,60; il fatto si consuma nel momento della presentazione della dichiarazione annuale; Art. 5 - Omessa dichiarazione che commette chi, al fine di evadere le imposte non presenta la dichiarazione; questa frode si realizza solo se l imposta evasa -avendo riferimento a ciascuna imposta- è superiore a Euro ,53; il fatto si consuma nel 90 giorno successivo alla scadenza del termine previsto per la presentazione della dichiarazione annuale; Art. 8 - Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti che commette chi al fine di consentire a terzi l evasione delle imposte emette fatture o altri documenti falsi ; la frode si realizza senza che si debba raggiungere una soglia minima; il fatto si consuma nel momento di emissione dei documenti; 21

22 3) I reati tributari quali reati presupposto Reati fiscali D.Lgs. 74/2000 Art Occultamento o distruzioni di documenti contabili che commette chi, al fine di evadere le imposte, agisce in modo da non consentire la ricostruzione dei redditi o del volume d affari; la frode non ha una soglia minima e può essere commessa anche a favore di terzi; il fatto si consuma nel momento della distruzione o occultamento delle scritture; Art. 10-bis - Omesso versamento di ritenute che commette chi non versa, entro il termine previsto per la presentazione della dichiarazione del sostituto d imposta, le ritenute certificate per un importo superiore a Euro ,00; il fatto si consuma nel momento successivo alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione annuale dei sostituti d imposta; Art. 10-ter - Omesso versamento di I.V.A. che commette chi non versa, entro il termine per il versamento dell acconto relativo al periodo d imposta successivo per un importo superiore a Euro ,00; il fatto si consuma nel momento successivo alla scadenza del termine per il versamento dell acconto relativo al periodo d imposta successivo; 22

23 3) I reati tributari quali reati presupposto Reati fiscali D.Lgs. 74/2000 Art. 10-quater - Indebita compensazione di imposte che commette chi non versa le somme dovute utilizzando in compensazione crediti non spettanti o inesistenti per un importo superiore a Euro ,00; il fatto si consuma nel momento di effettuazione della compensazione con riferimento al singolo periodo di imposta; Art Sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte che commette chi al fine di sottrarsi al pagamento delle imposte simula l alienazione o il compimento di atti fraudolenti su beni propri o altrui per rendere inefficace la procedura di riscossione coattiva; la frode si realizza soltanto se l importo delle imposte non pagate è superiore a Euro ,69; Il fatto si consuma nel momento del compimento dell alienazione simulata; 23

24 3) I reati tributari quali reati presupposto Reati fiscali D.Lgs. 74/2000 ATTENZIONE Con specifico riferimento ai reati tributari, e per la particolarità degli stessi, intorno al problema, si stanno sviluppando considerazioni che distinguono sostanzialmente gli stessi in due figure principali: 1. quelli che determinano l immissione di denaro nuovo nel sistema finanziario (emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti ed altri) 2. quelli che danno luogo esclusivamente ad un risparmio d imposta e quindi non alla realizzazione di un incremento patrimoniale. 24

25 3) I reati tributari quali reati presupposto Reati fiscali D.Lgs. 74/ /01/2009 CNDCEC, (Osservazioni al documento dell Ufficio di Informazione Finanziaria Indicatori di Anomalia per i professionisti e i revisori. Richiede espressamente di chiarire che devono considerarsi reati presupposto del riciclaggio esclusivamente quei reati tributari che comportino un effettivo ingresso di denaro o di altri beni nel patrimonio del cliente. 25

26 3) I reati tributari quali reati presupposto Reati fiscali D.Lgs. 74/2000 Il punto di vista del CNDCEC La figura delittuosa presupposta al reato di riciclaggio dovrebbe (ma allo stato attuale così non è) considerarsi solo l emissione e/o utilizzo di fatture per operazioni inesistenti (articoli 2 e 8 del Dlgs 74, rispettivamente, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti ed emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti). 26

27 4) Scudo fiscale e copertura penale Effetti dello scudo fiscale 2009 Preclusione da accertamenti tributari e contributivi; Estinzione delle sanzioni amministrative comprese quelle relative al monitoraggio fiscale; Copertura penale per alcuni reati; Per i professionisti non obbligo di segnalazione per i reati coperti dallo scudo fiscale; 27

28 4) Scudo fiscale e copertura penale Copertura penale dello scudo fiscale l effettivo pagamento dell imposta comporta in materia di esclusione della punibilità penale, limitatamente al rimpatrio e alla regolarizzazione, l applicazione di cui all art. 8, comma 6, lettera c) Legge 289/2002 Il decreto legge 103 del 2009 (correttivo del decreto 78) ha esteso la tutela penale a tutti i reati coperti dai precedenti scudi, vale a dire quelli indicati all articolo 8, comma 6, lettera c), della legge 289/2002. Il legislatore in materia penale rinvia alle disposizioni del condono di cui alla Legge 289/

29 4) Scudo fiscale e copertura penale Copertura penale dello scudo fiscale Articolo 8, comma 6, lettera c), della legge 289/2002. c) l'esclusione ad ogni effetto della punibilita' per i reati tributari di cui agli articoli 2, 3, 4, 5 e 10 del decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74; d) l'esclusione ad ogni effetto della punibilita' per i reati previsti dagli articoli 482, 483, 484, 485, 489, 490, 491-bis e 492 del codice penale, nonche' dagli articoli 2621, 2622 del codice civile, quando tali reati siano stati commessi per eseguire od occultare i reati di cui alla lettera c), ovvero per conseguirne il profitto e siano riferiti alla stessa pendenza o situazione tributaria. L'esclusione di cui alla presente lettera non si applica ai procedimenti in corso. 29

30 4) Scudo fiscale e copertura penale Copertura penale dello scudo fiscale Articolo 8, comma 6, lettera c), della legge 289/2002. Nel dettaglio, si tratta dei seguenti reati: dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (articolo 2 decreto legislativo 74/00); dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici (articolo 3 del decreto 74); dichiarazione infedele (articolo 4 del decreto 74); omessa dichiarazione (articolo 5 del decreto 74); occultamento o distruzione di documenti contabili (articolo 10 del decreto 74). Inoltre, lo scudo estingue alcune reati di falso previsti dal codice penale (articoli 482, 483, 484, 485, 489, 490, 491-bis e 492): falsità materiale commessa dal privato; falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico; falsità in registri e notificazioni; falsità in scrittura privata; uso di atto falso; soppressione, distruzione e occultamento di atti veri; falso in documenti informatici; falso in copie autentiche che tengono luogo degli originali mancanti. Infine vengono estinti questi reati societari disciplinati dal codice civile: false comunicazioni sociali (articolo 2621); false comunicazioni sociali in danno della società, dei soci o dei creditori (articolo 2622). 30

31 4) Scudo fiscale e copertura penale Copertura penale dello scudo fiscale E necessario il collegamento causale ATTENZIONE Dalla formulazione dell articolo 8, comma 6, lettera c), della legge 289/02, perché i reati ivi previsti, siano non punibili occorre l esistenza di un collegamento causale. L esclusione della punibilità è garantita quando tali reati siano stati commessi per eseguire od occultare i predetti reati tributari, ovvero per conseguire il profitto e siano riferiti alla stessa pendenza o situazione tributaria. 31

32 4) Scudo fiscale e copertura penale Copertura penale dello scudo fiscale Collegamento causale delle false comunicazioni in bilancio ATTENZIONE Per quanto riguarda, in particolare, le false comunicazioni in bilancio, il collegamento con lo scudo fiscale fa sì che l estinzione riguardi soltanto quelle falsità che si risolvono in un evasione dell imposta che sia penalmente rilevante e non invece, altre ipotesi (esempio alterazioni e frodi di bilancio per affidamenti banari). 32

33 4) Scudo fiscale e copertura penale Copertura penale dello scudo fiscale degli illeciti tributari Tipo di violazione penale (articolo 2, decreto 74/00) Dichiarazione fraudolenta (imposte dirette o Iva) mediante utilizzo di fatture false per qualunque importo Dichiarazione fraudolenta (imposte dirette o Iva) mediante utilizzo di fatture indicanti un importo superiore a quello (articolo 3, decreto 74/00) Dichiarazione fraudolenta (imposte dirette o Iva) mediante altri artifizi indicando elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo o elementi passivi fittizi, quando congiuntamente: l imposta evasa supera ,53 euro; e l ammontare complessivo degli elementi attivi sottratti all imposizione, anche con l indicazione di elementi passivi fittizi, è superiore al 5% dell ammontare complessivo degli elementi attivi indicati in dichiarazione o, comunque, superiore a ,70 euro Sanzione Reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6 anni. Quando l ammontare complessivo degli elementi passivi fittizi è inferiore a ,07 euro si applica la reclusione da 6 mesi a 2 anni. Reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6 anni. 33

34 4) Scudo fiscale e copertura penale Copertura penale dello scudo fiscale degli illeciti tributari Tipo di violazione penale Sanzione (articolo 4, decreto 74/00) Reclusione da 1 a 3 anni Dichiarazione infedele (imposte dirette o Iva) con l indicazione di elementi attivi inferiori a quelli effettivi o elementi passivi fittizi, quando congiuntamente: l imposta evasa supera, con riferimento a ogni imposta, ,38 euro; e l ammontare complessivo degli elementi sottratti all imposizione, anche con l indicazione di elementi passivi fittizi, è superiore al 10% dell ammontare complessivo degli elementi attivi indicati in dichiarazione o, comunque, superiore a ,60 euro 34

35 4) Scudo fiscale e copertura penale Copertura penale dello scudo fiscale degli illeciti tributari Tipo di violazione penale (articolo 5, decreto 74/00) Omessa presentazione dichiarazione (imposte diretti o Iva) quando l imposta evasa supera ,53 euro, con riferimento a ciascuna imposta (articolo 10, decreto 74/00) Occultamento o distruzione di scritture contabili per evadere le imposte sui redditi o l Iva, o consentire l evasione a terzi, non consentendo la ricostruzione dei redditi o del volume d affari Sanzione Reclusione da 1 a 3 anni Reclusione da 6 mesi a 5 anni. 35

36 4) Scudo fiscale e copertura penale Reati tributari non coperti dallo scudo fiscale Tipo di violazione penale (articolo 8, decreto 74/00) Emissione fatture false Emissione di fatture con importo superiore al reale (articolo 8, decreto 74/00) (articolo 10-bis, decreto 74/00) Sanzione Reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6 anni. Quando l ammontare complessivo degli elementi fittizi è inferiore a ,07 euro si applica la reclusione da 6 mesi a 2 anni. Reclusione da 6 mesi a 2 anni. Omesso versamento di ritenute di acconto risultanti dalla certificazione rilasciata ai sostituti, per un ammontare superiore a euro per ciascun periodo d imposta 36

37 4) Scudo fiscale e copertura penale Reati tributari non coperti dallo scudo fiscale Tipo di violazione penale (articolo 10-ter, decreto 74/00) Omesso versamento dell Iva per un ammontare superiore a euro (articolo 10-quater, decreto 74/00) Indebita compensazione mediante omesso versamento di somme dovute in violazione dell articolo 17, decreto 241/97, relative ai crediti non spettanti o inesistenti (articolo 11, decreto 74/00) Sottrazione al pagamento di imposte sui redditi o Iva, o di interessi o sanzioni amministrative per un ammontare superiore a ,49 euro, ponendo in essere la vendita simulata o altri fatti fraudolenti sui beni propri o altrui per rendere inefficace la procedura di riscossione Sanzione Reclusione da 6 mesi a 2 anni. Reclusione da 6 mesi a 2 anni. Reclusione da 6 mesi a 4 anni. 37

38 4) Scudo fiscale e copertura penale Copertura dello scudo fiscale di illeciti previsti dal codice penale Tipo di violazione penale (articoli 482, 483, 484, 485, 489, 490, 491-bis, 492 del codice penale) Falsità materiale commessa dal privato. Falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Falsità di registri e notificazioni. Falsità in scrittura privata. Uso di atto falso. Soppressione distruzione e occultamento di atti vari. Falsità di documenti informatici. Falsità in copie autentiche che tengono luogo degli originali mancanti finalizzati alla realizzazione o all occultamento di reati tributari. Sanzione Rispettivamente: reclusione da 1 a 6 anni; da 6 mesi a 3 anni; da 1 a 4 anni, ridotta di un terzo; fino a 2 anni; fino a 6 mesi o multa fino a 309 euro; da 6 mesi a 3 anni; riduzione di 1/3 rispetto ai reati relativi 38

39 4) Scudo fiscale e copertura penale Copertura dello scudo fiscale di illeciti penali societari Tipo di violazione penale (articoli 2621 e 2622 del codice civile) False comunicazioni in bilancio, nelle varie forme, commesse per eseguire od occultare reati tributari scudati o per conseguire il profitto e sia riferito alla stessa pendenza o situazione tributaria Sanzione Arresto fino a 2 anni. Reclusione da 6 mesi a 3 anni (se commesse in danno della società, dei soci, dei creditori) 39

40 4) Scudo fiscale e copertura penale Riciclaggio ATTENZIONE I reati di riciclaggio e di impiego di denaro di provenienza illecita rispettivamente previsti dagli artt. 648-bis e 648- ter del codice penale, non sono coperti dalle disposizioni dello scudo fiscale. 40

41 4) Scudo fiscale e copertura penale Alcuni problemi dal codice penale Art. 170 CP - Estinzione di un reato che sia presupposto, elemento costitutivo o circostanza aggravante di un altro reato Quando un reato è il presupposto di un altro reato, la causa che lo estingue non si estende all'altro reato. La causa estintiva di un reato, che è elemento costitutivo o circostanza aggravante di un reato complesso, non si estende al reato complesso. L'estinzione di taluno fra più reati connessi non esclude, per gli altri, l'aggravamento di pena derivante dalla connessione. Art. 182 CP - Effetti delle cause di estinzione del reato o della pena Salvo che la legge disponga altrimenti, l'estinzione del reato o della pena ha effetto soltanto per coloro ai quali la causa di estinzione si riferisce. Art. 119 Valutazione delle circostanze di esclusione della pena Le circostanze soggettive, le quali escludono la pena per taluno di coloro che sono concorsi nel reato hanno effetto soltanto riguardo alla persona a cui si riferiscono. Le circostanze oggettive che escludono la pena hanno effetto per tutti coloro che sono concorsi nel reato. Art. 648 ultimo comma CP - Ricettazione Le disposizioni di questo articolo si applicano anche quando l autore del delitto da cui il denaro o le cose provengono non è imputabile o non è punibile ovvero quando manchi una condizione di procedibilità riferita a tale delitto. 41

42 5) Le segnalazioni di operazioni sospette Memorandum: Segnalazione di operazione sospetta Art. 41 Come segnalare le operazioni sospette? Quando siamo obbligati a segnalare? E l obbligo di riservatezza? In quale circostanza siamo obbligati a segnalare? Dove segnalare le operazioni sospette? 42

43 5) Le segnalazioni di operazioni sospette Caso di esonero dall obbligo di segnalazione: ATTENZIONE Deroga dall obbligo di segnalazione per i professionisti (Art. 12 comma 2) L obbligo di segnalazione di operazioni sospette non si applica ai: - Professionisti - Agli altri soggetti di cui alla let. b) - Ai notai e avvocati per le informazioni che essi ricevono da un loro cliente o ottengono riguardo allo stesso, nel corso dell esame della posizione giuridica del loro cliente o dell espletamento dei compiti di difesa o di rappresentanza del medesimo in un procedimento giudiziario o in relazione a tale procedimento, compresa la consulenza sull eventualità di intentare o evitare un procedimento, ove tali informazioni siano ricevute o ottenute prima, durante o dopo il procedimento stesso. 43

44 5) Le segnalazioni di operazioni sospette Segnalazione di operazione sospetta Art. 41 I professionisti e gli altri destinatari della norma inviano alla UIF, una segnalazione di operazione sospetta quando sanno, sospettano o hanno motivi ragionevoli per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. Il sospetto è desunto dalle caratteristiche, entità, natura dell operazione o da qualsivoglia altra circostanza conosciuta in ragione delle funzioni esercitate, tenuto conto anche della capacità economica e dell attività svolta dal soggetto cui è riferita, in base agli elementi a disposizione dei segnalanti, acquisiti nell ambito dell attività svolta ovvero a seguito del conferimento di un incarico. Al fine di agevolare l individuazione delle operazioni sospette, su proposta della UIF sono emanati e periodicamente aggiornati indicatori di anomalia: 44

45 5) Le segnalazioni di operazioni sospette Segnalazione di operazione sospetta Art. 41 Il professionista è tenuto ad effettuare una particolare valutazione del cliente, senza con ciò spingersi in attività investigative, finalizzata a valutare se il denaro, i beni o le utilità oggetto dell operazione possano provenire dai delitti di cui alle disposizioni previste nella definizione di riciclaggio di cui al D.Lgs. 231/2007. Tale obbligo, richiede ai professionisti un immediata valutazione dell operazione già nel momento in cui si procede all identificazione del cliente. La norma prevede, che la segnalazione deve essere effettuata senza ritardo, non appena il professionista viene a conoscenza degli elementi di sospetto, prevedendo altresì che la stessa ricorrendone i presupposti, deve essere fatta addirittura prima dell inizio della prestazione professionale. 45

46 5) Le segnalazioni di operazioni sospette Segnalazione di operazione sospetta Art. 41 Obbligo di astensione I professionisti che hanno il sospetto che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio, hanno l obbligo di astenersi dal compiere la prestazione professionale, finchè non hanno effettuato la segnalazione, a meno che tale astensione non sia possibile tenuto conto della normale operatività, o possa essere di ostacolo alle indagini. 46

47 5) Le segnalazioni di operazioni sospette Segnalazione di operazione sospetta Art. 41 Divieto di comunicazione In materia di segnalazione delle operazioni sospette, l art. 46 prevede uno specifico divieto da parte del professionista, di comunicare al cliente o a terzi interessati che farà ho ha fatto la segnalazione all UIF. Tale divieto di comunicazione comporta nel caso in cui venga violato, la sanzione penale dell arresto da sei mesi a un anno o l ammenda da euro a euro In ogni caso non potrà mai essere considerata una comunicazione vietata, il tentativo del professionista di dissuadere il cliente dal porre in essere un attività illegale. 47

48 5) Le segnalazioni di operazioni sospette Segnalazione di operazione sospetta Art. 41 In quale circostanza siamo obbligati a segnalare? Quando sappiamo, sospettiamo o abbiamo motivi ragionevoli per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. Definizione di riciclaggio Art. 2 D.Lgs. 231/2007 Oltre ad altre azioni che se commesse intenzionalmente costituiscono riciclaggio ATTENZIONE ALLA DEFINIZIONE DI RICICLAGGIO La partecipazione L associazione per commettere Il tentativo di perpetrare Il fatto di, aiutare, istigare, consigliare e agevolarne l esecuzione Autoriciclaggio 48

49 5) Le segnalazioni di operazioni sospette Segnalazione di operazione sospetta Art. 41 Quando siamo obbligati a segnalare? Le segnalazioni devono essere effettuate senza ritardo, ove possibile prima di eseguire l operazione, appena il soggetto tenuto alla segnalazione viene a conoscenza degli elementi di sospetto. 49

50 5) Le segnalazioni di operazioni sospette Segnalazione di operazione sospetta Art. 41 E l obbligo di riservatezza? Le segnalazioni di operazioni sospette effettuate ai sensi e per gli effetti della presente legge, non costituiscono violazione degli obblighi di segretezza, del segreto professionale o di eventuali restrizioni alla comunicazione di informazioni imposte in sede contrattuale o da disposizioni legislative, regolamentari o amministrative e, se poste in essere per le finalità ivi previste e in buona fede, non comportano responsabilità di alcun tipo. 50

51 5) Le segnalazioni di operazioni sospette Segnalazione di operazione sospetta Art. 41 Come segnalare le operazioni sospette? La segnalazione deve essere accompagnata da apposita lettera di trasmissione, firmata dal professionista che segnala l operazione sospetta. Nella lettera devono essere indicati i seguenti dati: il tipo di soggetto che ha segnalato l operazione sospetta (es.: ragioniere, notaio, società di revisione), il cognome e il nome del segnalante, il numero identificativo della segnalazione, la data di riferimento della segnalazione, il recapito telefonico del soggetto preposto a fornire/ricevere informazioni sulla segnalazione. Secondo le indicazioni reperibili al seguente indirizzo: 51

52 5) Le segnalazioni di operazioni sospette Segnalazione di operazione sospetta Art. 41 Dove segnalare le operazioni sospette? In forma cartacea: RACCOMANDATA PR AR94 Unità di Informazione Finanziaria Largo Bastia, Roma 52

53 5) Le segnalazioni di operazioni sospette Segnalazione di operazione sospetta Art. 41 Sanzioni per omessa segnalazione La norma, prevede una particolare sanzione di carattere amministrativo per l omessa segnalazione di operazione sospetta, dall 1% al 40% dell importo dell operazione non segnalata. 53

54 6) Le segnalazioni di operazioni sospette e scudo fiscale Inquadramento di carattere generale Alle operazioni di rimpatrio e regolarizzazione delle attività finanziarie detenute all estero si applicano IN GENERALE tutte le disposizioni concernenti gli obblighi di identificazione, registrazione e segnalazione previsti dalla normativa antiriciclaggio. I professionisti e gli altri soggetti obbligati, hanno l'obbligo di identificare la generalità della clientela, registrare i nuovi rapporti e le singole operazioni nonché eventualmente segnalare l operazione sospetta, effettuando la c.d. adeguata verifica della clientela (v. art. 15 del D.Lgs. n. 231/2007). 54

55 6) Le segnalazioni di operazioni sospette e scudo fiscale Ne deriva che: Trovano applicazione al cd. scudo fiscale tutti i presidi antiriciclaggio previsti dal D.Lgs. 231/2007, in termini di obblighi di adeguata verifica, di registrazione e di segnalazione di operazioni sospette. (Circolare MEF del 12/10/2009). 55

56 6) Le segnalazioni di operazioni sospette e scudo fiscale Quindi: Si deve provvedere all adeguata verifica; Si deve provvedere alla registrazione dei dati; Si è tenuti all obbligo di segnalazione di operazioni sospette nei casi in cui si sa, si sospetta o si ha motivi ragionevoli per sospettare che le attività oggetto delle operazioni del cd scudo fiscale siano frutto di reati diversi da quelli per i quali si determina la causa di non punibilità di cui alla legge sullo scudo fiscale; 56

57 6) Le segnalazioni di operazioni sospette e scudo fiscale Pertanto: Nella valutazione che il professionista dovrà effettuare, di dovrà tenere conto del comportamento del cliente e di ogni altra circostanza di fatto conosciuta o disponibile nell ambito dell adeguata verifica svolta, concentrandosi in modo particolare sull origine dei fondi, soprattutto se le operazioni di rimpatrio sono effettuate in contanti nonché alla valutazione della congruità tra il valore dell operazione di rimpatrio o di regolarizzazione ed il profilo del cliente. (Circolare MEF del 12/10/2009). 57

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