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1 I S T I T U T O C O M P R E N S I V O S T A T A L E d i C A L I T R I C O N S E Z I O N I A N N E S S E D I C A I R A N O, C O N Z A D E L L A C. E S. A N D R E A D I C O N Z A A l b e r t o M a n z i Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria I grado via Pietro Nenni, Calitri (AV) tel fax avic85400e@istruzione.it -pec: avic85400e@pec.istruzione.it sito: Codice Meccanografico AVIC85400E Codice Fiscale Una Scuola senza confini Prot. N 2130 / B8 Calitri, 02 - settembre 2015 Ai docenti I.C. Sede Al sito della scuola Agli ATTI Sede Oggetto: Dipartimenti Disciplinari : Per una scuola bene organizzata a. sc FINALITA GENERALI L impianto dei nuovi ordinamenti richiede che la progettazione formativa sia sostenuta da forme organizzative che pongano, al centro delle strategie didattiche collegiali, la didattica laboratoriale, la costruzione dei percorsi di insegnamento/apprendimento in contesti reali, il raccordo con le altre istituzioni scolastiche (reti) e con gli enti locali (convenzioni), anche per realizzare progetti condivisi. I dipartimenti, quale possibile articolazione interna del Collegio dei docenti [L'istituzione del Dipartimento è prevista dal D.L.vo n.297/1994 Testo unico, che all'art. 7 recita: "Il collegio dei docenti si articola in dipartimenti disciplinari e interdisciplinari e in organi di programmazione didattico-educativa e di valutazione degli alunni"], possono garantire la continuità verticale e la coerenza interna del curricolo e vigilare sui processi di apprendimento per lo sviluppo dei saperi e delle competenze che un ragazzo deve mostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione, la cui attuazione è facilitata da una progettualità condivisa e da un articolazione flessibile. Lo scopo principale del lavoro dei dipartimenti è di garantire degli standard disciplinari e formativi comuni a tutte le classi. Nell ottica del potenziamento di pratiche condivise, i dipartimenti provvedono anche alla progettazione e costruzione delle prove di verifica. I dipartimenti possono individuare i bisogni formativi e definire i piani di aggiornamento del personale, promuovere e sostenere la condivisione degli obiettivi educativi e la diffusione delle metodologie più efficaci per migliorare i risultati di apprendimento degli studenti. Possono essere previste anche forme molto flessibili e poco strutturate, con forme di comunicazione in presenza e in rete tra i docenti e gli altri soggetti interessati. COMPITI DEI DIPARTIMENTI Il compito dei dipartimenti è quello di intrecciare l aspetto dei contenuti disciplinari con l aspetto delle competenze personali da promuovere. La scuola possiede tutto ciò che le serve per costruire un curricolo, anche senza dover necessariamente far ricorso ai documenti nazionali (Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione ai sensi dell art.1, co 4 del DPR n. 89/2009 e secondo i criteri indicati dalla C.M. n. 31/2012): questi sono, come è ovvio, documenti normativi che orientano i percorsi, ma è la scuola che definisce quelli adatti e significativi per i propri allievi. Per poter

2 programmare il lavoro didattico in aula non è sufficiente che ogni docente si studi quelle parti delle Indicazioni che lo riguardano e che le svolga in classe. Le Indicazioni sono solo un repertorio di competenze e di obiettivi e, né i primi né i secondi, si prestano ad essere svolti in classe. Quello che si svolge in classe, o meglio si realizza è un attività, una esperienza, un esercizio, una discussione; al limite: una lezione su un determinato argomento. Ma nelle Indicazioni non ci sono né attività, né argomenti, né esercizi. Costruire un Curricolo d Istituto vuol dire quello che le Indicazioni non possono e non devono dire. Vuol dire esplicitare le scelte di metodo, di contenuto, in tutti gli ambiti disciplinari che la scuola opera per far sì che il maggior numero di alunni, tendenzialmente tutti, maturino competenze espresse nelle Indicazioni e conseguano i relativi obiettivi di apprendimento. La successione dei contenuti nasce da una riflessione interna sulla esperienza della scuola: a. analisi dei contenuti effettivamente trattati nei periodi didattici; b. confronto dei tempi di lavoro; c. definizione degli standard di apprendimento. Le verifiche degli apprendimenti devono prevedere modalità comuni: a. in genere è utile pensarle su tempi distesi (ad esempio al termine della classe terza e quinta primaria, prima e terza secondaria); b. è fondamentale far emergere i nuclei portanti della disciplina attraverso il confronto tra le progettazioni disciplinari dei singoli docenti: ciò che è comune è ciò che tutti ritengono contenuto fondamentale e su quello si può impostare la rilevazione periodica degli apprendimenti; c. non va trascurato il confronto sul metodo: strutturare un item in un modo piuttosto che in un altro può fare la differenze per gli allievi; va sempre ricordato che non esiste un metodo migliore di un altro, ma diversi metodi che mostrano la loro efficacia nelle diverse situazioni educative. Le diverse competenze vengono intrecciate con i contenuti disciplinari. il processo si articola attorno ad una domanda chiave: quali competenze possono essere mobilitate utilizzando questi contenuti disciplinari?. Ogni disciplina permette di mobilitare tutte le competenze personali, ma può essere funzionale alla promozione di alcune in particolare. In riferimento a queste premesse, il singolo dipartimento deve: Individuare le finalità generali dell insegnamento della disciplina e gli standard educativi. Individuare le conoscenze, le abilità e le competenze in uscita. Definire gli standard minimi richiesti a livello di conoscenze e competenze. Definire le modalità attuative del piano di lavoro disciplinare, le metodologie didattiche e la scelta degli strumenti; Concordare e adottare nuove strategie di insegnamento secondo una didattica laboratoriale; Proporre eventuali iniziative sperimentali relative all insegnamento di una data disciplina o coinvolgenti più discipline, eventuali attività multidisciplinari ed extracurricolari e percorsi di autoaggiornamento, aggiornamento, formazione; Definire i criteri omogenei di valutazione comuni, nonché le verifiche disciplinari comuni per il raggiungimento dei livelli e le modalità di realizzazione delle stesse Progettare interventi di prevenzione dell insuccesso scolastico e personale, di recupero e di approfondimento per lo sviluppo delle eccellenze. Coordinare l adozione dei libri dei testo, scegliere i sussidi e materiali didattici più opportuni, ferme restando le competenze deliberative del Consiglio di Classe e del Collegio dei Docenti Raccogliere la memoria del lavoro svolto, in particolare le piste di lavoro ritenute più significative per creare un centro di documentazione e ricerca didattica della Scuola (best practics); I. C. S. Calitri ( Av) Dipartimenti disciplinari - Pagina 2/7

3 AZIONI A BREVE E LUNGO TERMINE Predisporre il curricolo, indicando conoscenze e abilità necessarie per raggiungere le competenze precedentemente condivise. Organizzare attività di aggiornamento annuale sul curricolo rispetto a quanto di nuovo sarà pubblicato dalla ricerca e normativa. Organizzare attività di sperimentazione di novità metodologiche, didattiche, tecnologiche all'interno del curricolo verticale. Organizzare attività per creare prove di ingresso e di uscita e per standardizzarle dopo un periodo di sperimentazione; Organizzare attività per armonizzare il curricolo verticale e le prove standardizzate con gli strumenti di autovalutazione d'istituto. Predisporre alcune prove da somministrare nelle classi ponte per sperimentarne l'utilità e la possibilità di essere standardizzate. Predisporre prove da somministrare in tutte le classi per valutare la loro utilità e la loro eventuale standardizzazione. Organizzare attività di autovalutazione, intesa come capacità di confrontare i risultati ottenuti con quelli attesi, in correlazione con i processi e gli esiti della valutazione esterna (Invalsi, ad es.). ARTICOLAZIONE E FUNZIONAMENTO DEI DIPARTIMENTI a) Articolazione dei dipartimenti disciplinari I dipartimenti disciplinari comprendono tutte le discipline dell area interessata nella definizione ordinamentale attuale e sono così strutturati: a) DIPARTIMENTO LINGUISTICO, STORICO-GEOGRAFICO-SOCIALE coordinatore 1 Italiano 2 Storia 3 Geografia 4 Inglese 5 Francese 6 Il sé e l altro 7 I discorsi e le parole Ha la finalità di sviluppare negli allievi la capacità di comunicare integrando diversi linguaggi come strumento fondamentale per acquisire nuove conoscenze e per interpretare la realtà in modo autonomo. Persegue l obiettivo di far acquisire allo studente la padronanza della lingua italiana nella ricezione e come produzione scritta e orale, indispensabili per comprendere, relazionarsi, interagire ed esercitare pienamente la cittadinanza, insieme alla competenza comunicativa di almeno una lingua straniera, necessaria alla comprensione di altre culture. La presenza delle lingue comunitarie nella stessa area della lingua italiana darà l occasione all alunno di esplorare i caratteri specifici del linguaggio verbale e di avviare riflessioni sulla lingua che sfruttino le conoscenze e le competenze linguistiche già acquisite, individuando omogeneità e differenze, stabilità e variabilità delle lingue. Le lingue, quella nativa e le altre, valorizzano le possibilità specifiche del linguaggio verbale di essere usato come strumento di riflessione e di metacognizione. L'ambito storico-geografico-sociale concorre a far acquisire agli studenti competenze civiche e culturali, che permettano loro di svolgere un ruolo attivo nella società. L'ambito ha una funzione fondamentale nella costruzione dell'identità personale e sociale e comprende la storia, la geografia e l'area degli studi sociali, che sono fra loro strettamente collegate, avendo in comune lo studio della convivenza umana in tutte le sue dimensioni. Gli obiettivi di tale area sono stati individuati, oltre che nelle singole discipline, nell educazione alla legalità, nell educazione alla socialità, nell educazione verso la crescita psicosociale nell educazione verso una cittadinanza responsabile. b) DIPARTIMENTO MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICO coordinatore 1 Matematica 2 Scienze 3 Tecnologia 4 La conoscenza del mondo I. C. S. Calitri ( Av) Dipartimenti disciplinari - Pagina 3/7

4 Ha la finalità di fornire agli studenti gli strumenti necessari per orientarsi nei diversi ambiti cognitivi del mondo contemporaneo sempre più caratterizzato dalla presenza di situazioni problematiche che richiedono un approccio di tipo scientifico; da qui lo scopo di far acquisire agli alunni delle competenze che li rendano capaci di applicare i principi e i metodi propri delle specifiche discipline a contesti differenziati. La competenza matematica richiede lo sviluppo delle capacità astrattive implicanti l uso di modelli matematici di pensiero e di rappresentazione grafica e simbolica che consentano di individuare e applicare le procedure per esprimere e affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati. Gli studenti dovranno perciò acquisire le abilità necessarie per applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano per essere in grado di vagliare a coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione. Inoltre tale area ha l obiettivo di facilitare lo studente nell esplorazione del mondo circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale. Si tratta di un campo ampio e importante per l acquisizione di metodi, concetti, atteggiamenti indispensabili ad interrogarsi, osservare e comprendere il mondo e a misurarsi con l idea di molteplicità, problematicità e trasformabilità del reale. Da qui la necessità di una didattica chiara, coinvolgente, che motivi i ragazzi a spendere il proprio tempo nello studio delle discipline scientifiche e nell applicazione tecnologica, fornendo loro informazioni aggiornate su argomenti in continua evoluzione e soprattutto un metodo di lavoro rigoroso, che si basi su osservazioni e conferme sperimentali dei ragionamenti e delle ipotesi proposte. Per questo assumono particolare rilievo l apprendimento centrato sull esperienza e l attività di laboratorio c) DIPARTIMENTO ARTISTICO-ESPRESSIVO coordinatore 1 Educazione fisica 2 Arte e immagine 3 Musica 4 Il corpo e il movimento 5 Immagini, suoni, colori 6 - Religione La capacità di comunicare e di orientarsi di fronte a situazioni problematiche viene arricchita dalla fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali (linguaggi iconici, sonori e corporei) che sono conoscenze fondamentali del patrimonio personale di ciascuno, nonché da un adeguato utilizzo delle tecnologie dell informazione e della comunicazione. L area espressiva o delle educazioni permette l integrazione trasversale dei saperi che possano contribuire alla consapevolezza del sapere, saper fare, saper essere nei giovani studenti dell istituto. Il concetto di educazione è condiviso da tutti i docenti nel suo significato profondo che consiste nel far emergere le potenzialità spesso inespresse dai giovani a causa di carenze di punti di riferimento socio-psicopedagogici oltre che più ampiamente culturali, al fine di valorizzare le attitudini per le scelte da compiere per la vita adulta. Nel delineare un curricolo dell area, la dimensione trasversale e quella specifica di ogni disciplina vanno tenute entrambe presenti; si devono favorire gli apprendimenti disciplinari specifici e l integrazione dei linguaggi per ampliare la gamma di possibilità espressive. Nella crescita delle capacità espressive giocano un ruolo importante le nuove tecnologie, il cui sviluppo rappresenta uno dei caratteri originali della società dell informazione. Esse forniscono nuovi linguaggi multimediali per l espressione, la costruzione e la rappresentazione delle conoscenze, sui quali è necessario che lo studente maturi competenze specifiche. b) Funzionamento dei dipartimenti disciplinari Il dipartimento disciplinare è composto da tutti i docenti ed insegnanti delle discipline dell ambito. Le riunioni di Dipartimento sono convocate almeno in tre momenti distinti dell anno scolastico: 1^ riunione (ad inizio anno scolastico -settembre) concordare l organizzazione generale del Dipartimento: stesura/modifica/integrazione regolamento dipartimenti verifica delle attività didattiche dell anno precedente definizione degli obiettivi partendo dall analisi delle conoscenze e competenze per approdare alla individuazione delle abilità, delle conoscenze e delle competenze definizione dei livelli di apprendimento individuazione del numero e della tipologia degli strumenti di verifica; I. C. S. Calitri ( Av) Dipartimenti disciplinari - Pagina 4/7

5 condivisione dei criteri e degli strumenti di valutazione; creazione di un archivio ed una banca dati di proposte didattiche integrate fruibile dai docenti elaborazione della programmazione didattica e disciplinare: stabilire le linee generali della programmazione annuale alla quale dovranno riferirsi i singoli docenti nella stesura della propria programmazione individuale proposte di attività per l ampliamento dell offerta formativa; proposte di attività interdisciplinari; proposte progetti viaggi d istruzione e visite guidate proposte di acquisto materiali utili per la didattica progettare e coordinare lo svolgimento di prove di verifica disciplinari comuni in ingresso e di prove di verifica di competenza in uscita individuare compiti in base alle specifiche competenze dei docenti proporre percorsi di autoaggiornamento / aggiornamento, formazione docenti (anche alla luce delle attività progettuali deliberate). 2^ riunione (al termine del primo quadrimestre -inizio febbraio) relazione del Coordinatore sullo stato dei lavori verifica intermedia della programmazione disciplinare, alla luce dei risultati della valutazione quadrimestrale progettare interventi di recupero e sostegno didattico coordinamento iniziative di orientamento in accordo con la Funzione Strumentale valutare e monitorare l andamento delle varie attività e apportare eventuali elementi di correzione 3^ riunione (fine anno scolastico aprile/maggio): revisione delle programmazioni didattiche monitoraggio sullo sviluppo dei percorsi formativi proposte di adozione di libri di testo, di sussidi e dei materiali didattici proposte didattiche per l inizio del nuovo anno scolastico relazione finale delle attività svolte dal Dipartimentali Al Dirigente Scolastico è riservato, nell ambito delle sue funzioni istituzionali, il ruolo di Coordinatore generale del sistema dipartimentale e di raccordo con il Collegio dei Docenti. Competono al Dirigente Scolastico i poteri sostitutivi rispetto alle funzioni di auto-organizzazione dei dipartimenti in caso di inerzia di questi. Il Dirigente Scolastico provvede alla prima convocazione dei dipartimenti disciplinari nonché alla prima convocazione degli stessi organismi all inizio di ciascun anno scolastico. Il dipartimento è presieduto da un responsabile Coordinatore del dipartimento, scelto dai componenti del dipartimento o dal Dirigente Scolastico. Rimangono, in ogni caso, in capo al Collegio dei Docenti le competenze in materia di deliberazione degli indirizzi generali educativi dell Istituto e in materia di deliberazione dei criteri comuni di valutazione per gli scrutini finali. Il ruolo del coordinatore del dipartimento ha un'importanza fondamentale nell'organizzazione dei lavori di questa importantissima articolazione del collegio dei docenti. Infatti, tale figura deve essere ricoperta da docenti che siano molto esperti in campo didattico, dove l'esperienza non corrisponde all'anzianità di servizio, ma a una serie di fattori che si acquisiscono non obbligatoriamente andando avanti negli anni. Il Coordinatore di dipartimento rappresenta il proprio dipartimento. All'interno del Dipartimento il Coordinatore organizza e promuove attività di lavoro finalizzate al miglioramento della didattica e rispondenti all'attuazione del riordino dei cicli. I compiti del Coordinatore sono: presiede il dipartimento le cui sedute vengono verbalizzate in modo sintetico; indirizzare i docenti verso gli orientamenti metodologici della scuola; raccogliere le programmazioni modulari, le griglie e le analisi disciplinari del Dipartimento; I. C. S. Calitri ( Av) Dipartimenti disciplinari - Pagina 5/7

6 è referente nei confronti del Collegio dei Docenti, del Dirigente Scolastico; coordinare le scelte del Dipartimento in relazione a: analisi disciplinare, obiettivi disciplinari e trasversali, standard minimi, competenze, strumenti e criteri di valutazione distribuire e raccogliere le schede di verifica del lavoro svolto raccoglie ed analizza le necessità didattiche sulla scorta delle richieste presentate dai singoli docenti I docenti, all interno dei Dipartimenti disciplinari, hanno il compito di prendere decisioni comuni sulla didattica della disciplina o dell area disciplinare stabilendo anche eventuali collegamenti e attività interdisciplinari. In sede di Dipartimento disciplinare, i docenti sono chiamati a: concordare scelte comuni inerenti la programmazione didattico-disciplinare; stabilire standard minimi di apprendimento, declinati in termini di conoscenze, abilità e competenze; definire i contenuti imprescindibili delle discipline, coerentemente con le Indicazioni Nazionali; individuare le linee comuni dei piani di lavoro individuali. Sempre in sede di Dipartimento i docenti possono, eventualmente, programmare le attività di formazione e di aggiornamento in servizio, comunicare ai colleghi le iniziative che vengono proposte dagli enti esterni e associazioni e programmare le attività extracurricolari e le varie uscite didattiche funzionali all area disciplinare interessata. IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Prof. Salvatore A. Di Napoli ) Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell art.3 co.2 del D.lgs n.39/93 I. C. S. Calitri ( Av) Dipartimenti disciplinari - Pagina 6/7

7 ORGANIZZAZIONE DIPARTIMENTI DISCIPLINARI N 1 DIPARTIMENTO LETTERARIO: italiano, storia, geografia, inglese, francese PRIMARIA SECONDARIA PLESSO N DOCENTE N DOCENTE CALITRI 1 Zicola Geppina 1 Panno Antonella 2 Zarra Giuliana 2 Cestone Giacinta 3 Roma Maria Cristina 3 Salvante Antonella 4 Magnotta Silvana 4 Ita 2 5 Frasca Mariella 5 Scolamiero Sabino 6 Galgano Giuseppe 6 Leone Maria Luigia CONZA 7 Mastroberti Lucia 7 Petoia Angela 8 Bellino Maria J. 8 Terralavoro Tiziana 9 Paternostro Antonella 9 Sessa Vincenza 10 franc S. ANDREA 10 Ins Bellino Erminia 11 Ins franc N 2 DIPARTIMENTO LOGICO MATEMATICO: matematica, scienze, tecnologia PRIMARIA SECONDARIA PLESSO N DOCENTE N DOCENTE CALITRI 1 Galgano Angelina 1 Miele Vito Antonio 2 Solazzo Gerardina 2 Russo Rosa 3 Schembari Maria 3 mat 4 Maruotti Eugenia 4 Tecn. CONZA 5 Acocella Mirella 5 Mat. 6 Massa Maddalena 7 Ins 8 S. ANDREA 8 Cianci Rosa 6 Mat. 9 Ins 3 N 3 DIPARTIMENTO ARTISTICO-ESPRESSIVO: arte e immagine, musica, educazione fisica, religione PRIMARIA SECONDARIA PLESSO N DOCENTE N DOCENTE CALITRI 1 Pagliarulo Enza 1 arte 2 Di Gironimo Rosa A. 2 arte 3 Bonavitacola Tina 3 Tullio Margherita 4 Lapenna Lucia 4 Sessa Francesco 5 Padula Arcangela CONZA 5 Iannuzzelli Carmen 6 arte 6 Sasso Maria G. 7 Sost. 7 Casciano Rosa S. ANDREA 8 Rosamilia M. Assunta 8 arte 9 Ins 6 9 Sost. 10 Sena Antonella I. C. S. Calitri ( Av) Dipartimenti disciplinari - Pagina 7/7

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