LA COLLABORAZIONE DI FILIERA: dai BIT ai PALLET

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1 LA COLLABORAZIONE DI FILIERA: dai BIT ai PALLET Roma, 19 marzo 2004 Prof. Raffaele Secchi Area Produzione e Tecnologia SDA BOCCONI

2 Agenda Cosa significa collaborare I vantaggi associati alla collaborazione Dai bit ai pallet I presupposti per una logistica collaborativa Le prossime sfide

3 La collaborazione "La collaborazione è una tendenza emergente nella supply chain che si focalizza sulla pianificazione congiunta, la coordinazione e l'integrazione dei processi tra fornitori e clienti e tutti gli altri soggetti operanti all'interno della supply chain. Mentzer (2001) La collaborazione è una relazione che implica la condivisione strategica e tattica delle informazioni tra i partner con l'obiettivo di svilupparle e di utilizzarle per l elaborazione l congiunta di un piano d'azione comune" Beccia e Rotondo (2001)

4 Agenda Cosa significa collaborare I vantaggi associati alla collaborazione Dai bit ai pallet I presupposti per una logistica collaborativa Le prossime sfide

5 I vantaggi della collaborazione MIGLIORAMENTO LIVELLO DI SERVIZIO RAZIONALIZZAZIONE DEI PROCESSI (RIDUZIONE COSTI) RIDUZIONE OBSOLESCENZA Valore RIDUZIONE LEAD TIME RIDUZIONE LIVELLI DI SCORTA RIDUZIONE TIME TO MARKET

6 I vantaggi della collaborazione L esperienza della filiera METEL Utenti abbonati Aziende di produzione Consorzi/gruppi acquisto Grossisti Agenti Utenti MetelWEBEDI Aziende di produzione Consorzi/gruppi acquisto Grossisti Agenti Documenti scambiati Metel WEB EDI Righe ordine scambiate Metel WEB EDI Transato Metel WEB EDI mld di Euro Fonte:

7 I vantaggi della collaborazione L esperienza della filiera METEL Fonte:

8 I vantaggi della collaborazione L esperienza della filiera METEL * * Media calcolata su posizioni Fonte:

9 Agenda Cosa significa collaborare I vantaggi associati alla collaborazione Dai bit ai pallet I presupposti per una logistica collaborativa Le prossime sfide

10 Dai bit ai pallet Come precedentemente esemplificato, negli ultimi anni molte imprese in diversi settori hanno sperimentato i vantaggi associati all integrazione dei flussi informativi all interno della supply chain. Occorre ora trasferire lo stesso approccio anche alla gestione dei flussi fisici, che rischiano di diventare il principale freno alla velocità dei bit.

11 Dai bit ai pallet L altezza eccessiva dell imballo terziario comporta un n serio pericolo per l integrità della merce

12 Dai bit ai pallet L altezza eccessiva comporta un aggravio per le operazioni di scarico

13 Dai bit ai pallet La sovrapposizione rende il collo frigo non facilmente estraibile

14 Dai bit ai pallet L inserimento in un collo misto di prodotti differenti solo per dosaggio è inevitabilmente causa di errori (dovrebbe essere almeno ben segnalato)

15 Agenda Cosa significa collaborare I vantaggi associati alla collaborazione Dai bit ai pallet I presupposti per una logistica collaborativa Le prossime sfide

16 I pilastri della collaborazione LOGISTICA COLLABORATIVA COINVOLGIMENTO

17 Coinvolgimento definizione di una chiara value proposition che espliciti i vantaggi per le aziende coinvolte (e non solo per l azienda l promotrice!) selezione/qualificazione delle aziende in modo da circoscrivere l attenzione l su chi è interessato e preparato ad affrontare l innovazione proposta formazione finalizzata a spiegare le ragioni del cambiamento e i vantaggi attesi

18 I pilastri della collaborazione LOGISTICA COLLABORATIVA COINVOLGIMENTO STANDARDIZZAZIONE

19 Standardizzazione creazione di standard di riferimento validi per tutti gli attori della filiera (alcuni esempi): caratteristiche dell imballo terziario (misure, altezza, modalità di termatura,, etc.) modalità di creazione dell imballo terziario (concentrazione sullo stesso pallet, sovrapposizione, etc.) modalità di segnalazione di prodotti diversi inseriti nello stesso collo

20 I pilastri della collaborazione LOGISTICA COLLABORATIVA COINVOLGIMENTO STANDARDIZZAZIONE REENGINEERING PROCESSI

21 Reengineering dei processi logistici avvio di progetti di business process reengineering INTERAZIENDALI finalizzati alla revisione delle logiche di gestione dei flussi fisici analisi delle eventuali eccezioni rispetto ai flussi progettati e codifica delle modalità più efficaci per trattare tali eccezioni

22 I pilastri della collaborazione LOGISTICA COLLABORATIVA COINVOLGIMENTO STANDARDIZZAZIONE REENGINEERING PROCESSI KPI CONTROLLO

23 KPI controllo formalizzazione di un adeguato set di KPI che permetta di monitorare costantemente i livelli di performance raggiunti costruzione di un sistema strutturato di reporting che permetta di apprezzare il miglioramento conseguito

24 I pilastri della collaborazione LOGISTICA COLLABORATIVA COINVOLGIMENTO STANDARDIZZAZIONE REENGINEERING PROCESSI KPI CONTROLLO TECNOLOGIA

25 Tecnologia la gestione dei flussi logistici non può comunque prescindere da un massiccio impiego delle tecnologie atte all identificazione automatica delle unità fisiche Attualmente sono disponibili almeno tre tecnologie in grado di fornire un sufficiente grado di affidabilità: Barcode O.C.R. (Optical( Character Recognition) RFID

26 Tecnologia La tecnologia RFID sembra diventare la panacea per tutti i problemi di identificazione automatica In realtà è una tecnologia che deve ancora maturare prima di poter esprimere tutto il suo potenziale: [ ] for the next few years,, RFID applications are likely to be almost entirely at the case and pallet level [ ] as the price of RFID continues to fall, there is interest in application at consumer unit level (not likely to emerge at scale until 2007 or 2008 at the earliest) Fonte: K. Ashton, 2003 Executive Director Auto-ID Center

27 Agenda Cosa significa collaborare I vantaggi associati alla collaborazione Dai bit ai pallet I presupposti per una logistica collaborativa Le prossime sfide

28 Le prossime sfide Nel Pharma la collaborazione con fornitori e clienti diventerà ancora più rilevante a causa della necessità di fornire una risposta efficace ed efficiente alle nuove normative atte a garantire la tracciabilità del prodotto. A questo proposito, non potranno che amplificarsi le esigenze di integrazione dei processi logistici, con la conseguente necessità di monitorare costantemente i flussi fisici lungo la supply chain.